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Segreterie di coordinamento del Banco di Sardegna

 

 

Secondo un calendario concordato con l’azienda il 4 Ottobre si è svolto un incontro durante il quale si è discusso della trasformazione di alcune dipendenze monoaddetto in microsportelli nonché dello stato di attuazione del progetto della piattaforma informatica di gruppo.

Per quanto riguarda i microsportelli le OO.SS. hanno chiesto ulteriori dati che possano fornire elementi di valutazione circa le motivazioni e i criteri in merito all’iniziativa che l’azienda intende adottare. Le OO.SS. ritengono infatti che le eventuali modifiche debbano essere inserite, secondo le previsioni contrattuali, nel “piano annuale degli orari”. Su questo argomento le parti si sono aggiornate al 15 ottobre.

Per quanto concerne la piattaforma informatica l’azienda ha ribadito che si è ancora in una fase di studio e si è limitata ad illustrare esclusivamente gli “orientamenti” su cui si baseranno le scelte future.

 Dalla illustrazione è emerso che l’azienda ritiene un “orientamento” la sicura  dismissione dell’elaboratore centrale ora ubicato presso il CED di Sassari e il trasferimento generale di tutte le  relative elaborazioni attraverso l’utilizzo delle procedure Bper presso il centro elaborazione dati ubicato a Modena. Mentre per la restante parte del piano, le attività da assegnare al “polo informatico” del gruppo Banco, l’azienda si è limitata a generiche dichiarazioni circa: “un presidio… un collegamento fra macchine… un(non meglio specificato) settore intranet… e chissà… un’area di sviluppo e gestione di procedure per finanziamenti, o mutui, o contributi… oppure tutt’e tre… , non si sa bene se per tutto il gruppo o per la sola sub-holding Banco”.

In sostanza nulla di certo, e neanche di probabile, su cosa verrà assegnato al CED, al Servizio Organizzazione, e alla Numera, (per non parlare delle altre società che oggi collaborano validamente al buon espletamento dei lavori come Krene, Athena, Dalkia,Ibm, Ocè, ecc…) in cambio del sacrificio del cuore del polo informatico del gruppo.

Le OO.SS. hanno invitato l’azienda ad abbandonare l’ambiguità in quanto è ormai palese la discordanza tra quel che succede in azienda e quello che viene prospettato al tavolo sindacale.

 Le prove che si stanno effettuando presso il CED delineano un progetto ormai in fase di attuazione, è perciò auspicabile che l’azienda presenti immediatamente tutti i dettagli del piano in modo che siano chiari  i fini economici e strategici e le ricadute sul personale e su tutto l’indotto che coinvolge il territorio.

 Diventa quindi prioritario definire in quale ambito contrattuale l’azienda si sta muovendo. E’ una ristrutturazione o riorganizzazione? E’ una cessione di ramo d’azienda? A quale articolo del contratto nazionale di lavoro l’azienda si riferisce per attuare delle modifiche strutturali di tale portata e per gestire le ricadute di questo su tutti i lavoratori?

Le OO.SS. sono convinte che la ristrutturazione dell’informatica del Gruppo stia  partendo con un piano che da per scontati, senza averli preventivamente attentamente valutati, aspetti di fondamentale importanza, ad esempio la valenza della collocazione del CED e del servizio organizzazione all’interno del gruppo Banco o gli sviluppi delle attività lavorative specialistiche  del settore presenti e futuri presso la realtà sarda.

Rimanere in attesa che l’azienda renda pubblico un piano definitivo e non più gli “orientamenti” è inaccettabile, in quanto già da ora la posizione aziendale delinea scenari pericolosi e le rassicurazioni fornite appaiono del tutto inadeguate.

Gli stessi scenari e le stesse vaghe rassicurazioni potrebbero essere il tema ricorrente per la ristrutturazione e il ridimensionamento di tutti i servizi della direzione generale.

Le OO.SS., nel denunciare il discutibile comportamento aziendale, ritengono necessario avviare un confronto con i lavoratori indicendo assemblee a partire dal CED e dal SOSI al fine di discutere e valutare un piano di iniziative che concretizzi lo stato di agitazione attraverso forme incisive di protesta.

 

Sassari, 7 ottobre ’02.