FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

R.S.A. Banca d’Italia - U.i.c. - Consob

 

 

INCONTRO DEL 6 DICEMBRE

Al tavolo la Banca produce statistiche
mentre con provvedimenti gestionali
interpreta e modifica il contratto a suo piacimento

 

Nel primo dei tre incontri “serrati”, promessi dalla Banca sulla riforma delle carriere, la Delegazione si è presentata al tavolo con una serie di tabelle statistiche che analizzano la composizione quali/quantitativa del personale sotto il profilo dell’anzianità, della scrutinabilità a gradi superiori, del collocamento a riposo, mentre ne descrivono la distribuzione percentuale tra gradi e carriere.

Un lavoro complesso e di sicuro pregio sul quale faremo una riflessione più approfondita da riportare al prossimo incontro.

Sotto il profilo negoziale, invece, in barba alla preannunciata “accelerazione”, nessuna novità in un percorso che Banca e primo tavolo sembrano aver “disegnato” insieme nel silenzio più assoluto. Obiettivi: arrivare a maggio-giugno 2003 ad una firma su piccoli ritocchi ed aggiustamenti sulle carriere e nel frattempo, con la complicità di falbi, Sibc e Cida, che a giugno scorso hanno firmato una DELEGA IN BIANCO all’Amministrazione ed operare un completo stravolgimento dei sistemi di formazione, valutazione, inquadramento ed utilizzo del personale.

Ne sono un chiaro esempio, in tale ottica, i due provvedimenti emanati nei giorni scorsi dalla Banca: il messaggio 275187 del 3 dicembre, avente per oggetto “Assistenti di Direzione” ed il messaggio 271977 del 28 novembre, avente per oggetto “Unificazione dei ruoli. Azione formativa”.

Il primo introduce, a nostro avviso, elementi non negoziati come la creazione di una nuova specie di Assistente, una “ricerca di personale” inusuale e non prevista all’interno del nostro ordinamento, con richiesta di “curriculum” a dipendenti in organico da anni e quindi ben “conosciuti” dalla Banca, l’obbligo di un orario di lavoro molto flessibile di nuova “concezione” e “ritagliato” per la specifica “funzione”.

Abbiamo pertanto richiesto alla Banca il ritiro immediato di tale iniziativa, in palese violazione del Regolamento vigente.

Il secondo provvedimento, invece, introduce elementi negoziati purtroppo da falbi, Sibc e Cida nell’accordo firmato a giugno scorso.

Iniziano infatti a ricadere sui colleghi gli effetti di quella sciagurata firma. Dopo avere accettato, infatti, che la formazione negoziata per tutti i colleghi fosse di…               ZERO ORE(!!!), le Organizzazioni firmatarie, con quell’accordo, consentiranno ora alla Banca di fare una pseudo-formazione, che altro non è che un addestramento a svolgere i nuovi compiti nel ruolo unificato. Risulta gravissimo il fatto che tale formazione verrà svolta nelle Filiali secondo le direttive di massima ricevute a Roma dai Direttori; poiché tali criteri sono sconosciuti alle Organizzazioni Sindacali (soprattutto agli “astuti” firmatari in bianco degli accordi), essi saranno, ovviamente,  suscettibili delle variazioni che ogni Direttore vorrà dare ai criteri di massima fissati dalla Banca. Nell’ambito di tali “variazioni”, poi, si correrà il solito rischio dell’uso distorto dell’istituto della “formazione-addestramento” quale elemento premiante piuttosto che strumento obiettivo di riqualificazione professionale dell’intera compagine.

Nell’occasione la FABI, pur ribadendo la totale assenza di equità, omogeneità e trasparenza gestionale derivante dagli accordi, ha chiesto alla Banca che, in caso di addestramento delle unità amministrative presso quelle di cassa, venga almeno immediatamente attivato l’istituto dell’indennità di rischio.

Ancora sulla formazione la FABI ha ricordato alla Delegazione della Banca l’impegno preso nei confronti dei colleghi Se.Ge.Si. in vista delle future prove per il passaggio a Vice assistente.

Abbiamo chiesto di creare momenti di formazione specifici per la preparazione alla prova e la distribuzione di elaborati scritti a tal fine predisposti. Abbiamo infine nuovamente denunciato la grave disparità di trattamento che il non utilizzo della rete intranet provoca tra i colleghi. Da alcuni giorni, infatti, è disponibile on line il nuovo testo del “Contessa-Finocchiaro” che, come tutti sanno, rappresenta “la Bibbia” di tutti i concorsi. Chi possiede l’account in intranet può già consultarlo, chi non ne dispone è tagliato fuori! La nostra Delegazione ha di nuovo chiesto intranet per tutti!

Per consentire ai colleghi una scelta consapevole sulla partecipazione o meno alla selezione per Vice assistente,  la FABI ha ribadito alla Banca:

·       la necessità di individuare il profilo di inquadramento della residuale categoria Se.Ge.Si. prima di effettuare il concorso;

·       far conoscere preventivamente, a coloro che intenderanno effettuare la selezione su Roma, le realtà lavorative alle quali verrebbero assegnati i vincitori.

 

La Banca si è riservata di fornire risposta alle nostre richieste nel corso dei prossimi incontri.

 

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In merito all’iniziativa assunta dalla FABI con altre OO.SS. sul “problema mensa”,  ripresentatosi in occasione dell’ultimo sciopero, abbiamo ribadito alla Banca la finalità meramente strumentale della nostra azione, necessaria a denunciare uno dei tanti problemi che gli accordi di giugno non hanno risolto, in particolare su Vermicino: la mancata erogazione del servizio di mensa in caso di sciopero nazionale della categoria.

La FABI ancora una volta ha chiesto l’erogazione del ticket restaurant in occasione di mancato servizio dovuto a scioperi del personale esterno. In particolare, date le difficoltà “logistiche” del centro Donato Menichella, abbiamo chiesto di consentire ai colleghi di assentarsi per consumare all’esterno il buono pasto per il tempo strettamente necessario, senza alcun recupero di orario.

 

 

 

 

Roma, 9 dicembre 2002                                          LA SEGRETERIA NAZIONALE

R.S.A. BANCA D’ITALIA