ELEZIONI CASC

 

Solo tre liste

FABI, CGIL e falbi filiali

raggiungono il quorum pieno

 

Rinnovato un Consiglio che vede presenti tutte le OO.SS. tranne una

 

A causa delle “furbizie” altrui

scompare la Lista Indipendente:

la FABI continuerà a darle voce

 

Per la seconda volta consecutiva, in questa occasione persino superando il quorum necessario, la FABI è riuscita a conseguire nel rinnovo degli Organi Statutari del CASC una carica di Consigliere.

Un risultato di grande soddisfazione se si considera in particolare che:

·       La FABI ha ottenuto con la sua lista il terzo posto per numero di voti dopo CGIL e falbi;

·       Solo tre liste su dieci, tra cui quella della FABI, hanno raggiunto il quorum pieno (593,6 voti);

·       Solo tre Organizzazioni su sette (FABI, CISL e UIL)hanno avuto un positivo rapporto iscritti/voti; eclatante quello della nostra Organizzazione (200%!!!).

 

 

Lista 1

UIL

Lista 2

falbi

periferia

Lista 3

falbi

servizi

Lista 4

CIDA

Lista 5

SIBC

Lista 6

Lista

Indip.

Lista 7

FABI

Lista 8

CGIL

Lista 9

falbi

CDM-FCV

Lista 10

CISL

Voti

253

1007

339

507

535

312

604

1023

360

402

Iscritti

Nov.2002

178

1331

486

868

753

0

303

1244

541

314

Diff.

+75

-324

-147

-361

-218

+312

+301

-221

-181

+88

Diff. %

+42%

-24%

-30%

-42%

-29%

 

+99%

-18%

-33%

+28%

Consiglieri eletti

NO

1*+1

NO

1

1

NO

1*

1*+1

1

1

* Consigliere acquisito con quorum pieno.

 

Straordinaria è stata la risposta al nostro appello elettorale e cogliamo l’occasione per ringraziare coloro che hanno seguito le nostre indicazioni ed il nostro programma. In particolare avevamo chiesto ai soci due cose:

·    di sostenerci nella battaglia per la liberalizzazione dei contributi climatici, da noi lanciata tra i soci oltre un anno fa e poi portata in Consiglio;

·    di non votare coloro che firmando gli accordi di giugno stanno affossando il CASC, avendo consentito alla Banca di dirottare parte del finanziamento del titolo 1 verso altre causali (vedi polizza sanitaria).

I due obiettivi sono stati pienamente raggiunti:

·       oltre 300 soci hanno dato il voto alla FABI pur non essendo iscritti alla FABI;

·       oltre 1.200 soci, complessivamente, non hanno votato falbi Sibc e Cida, firmatari degli accordi da noi denunciati, pur essendo loro iscritti.

 

La nostra Organizzazione, nei giorni immediatamente precedenti le elezioni, aveva denunciato due fatti:

·    l’iniziativa “spendacciona” del corso di cucina per i soci di Roma, messa in atto a scopo meramente propagandistico dal Presidente uscente della falbi, nonostante il momento di ristrettezze economiche;

·    la presenza, in una delle due liste “romane” della falbi, di un candidato fatto oggetto, in passato, di provvedimento disciplinare da parte del Consiglio del CASC.

 

Possiamo oggi annunciare ai soci che, in merito al primo punto, abbiamo costretto il Presidente a ritirare l’anomala iniziativa sul corso di cucina e, in merito al secondo, vogliamo sottolineare come la lista in questione non sia riuscita ad ottenere il consigliere sperato.

 

Da questa seconda constatazione vorremmo prendere lo spunto per una riflessione più ampia sul meccanismo elettorale.

È ancora vivo il rammarico per l’esito delle ultime elezioni alla CSR nel corso delle quali, pur conseguendo un risultato altrettanto lusinghiero, a causa di un iniquo sistema elettorale che aboliva il gioco dei “resti”, fummo tagliati fuori a beneficio dei sindacati maggioritari.

Al CASC siamo riusciti ad impedire, con l’aiuto di altre OO.SS. e della Lista Indipendente, che il regolamento venisse modificato in tal senso ma la falbi, non contenta, si era organizzata ugualmente per tentare di sopraffare le minoranze.

Già nelle precedenti elezioni del CASC, infatti, la falbi si era “sdoppiata” presentandosi con due liste, filiali e Roma, per avere due volte l’opportunità di concorrere, con i resti, alla conquista di un consigliere in più. In questa tornata si è “superata” ancora: ha fatto “tris” nella speranza di concorrere tre volte nella conta dei “resti” sempre a danno delle liste minoritarie.

È ragionevole sostenere che se la falbi non si fosse “fatta in tre” la lista Indipendente avrebbe ancora ottenuto il suo consigliere mentre la stessa organizzazione, pur avendo architettato “tanta strategia”, ha solo impedito loro di raggiungere il risultato non riuscendo a sua volta a centrare il proprio obiettivo.

Un impegno che ci sentiamo sin d’ora di prendere è quello di continuare a dar voce alla Lista Indipendente uscita alla fine di questo mandato e non rieletta: …..la FABI ha condiviso con loro battaglie e rivendicazioni, sostenute nell’interesse dei soci, che crediamo utile e necessario non mandare disperse.

Per quanto riguarda i pensionati, essendo solo due gli elementi da eleggere, non potevamo che conseguire un dignitoso risultato davanti a cotanti partecipanti. In questa tornata elettorale va registrata la novità dell’elezione di un candidato CIDA.

 

 

Lista 1

UIL

Lista 2

FABI

Lista 3

CISL

Lista 4

CGIL

Lista 5

CIDA

Lista 6

falbi

Voti

48

70

135

209

308

322

 

Un plauso particolare va rivolto infine a Danilo Berardi che, per il collegio dei probiviri, ha raggiunto un straordinario quarto posto con 703 voti!

 

 

Lista 1

FABI

(Berardi)

Lista 2

Falbi

(Valeri)

Lista 3

CGIL

(Rigamonti)

Lista 4

SIBC

(Dary)

Lista 5

CIDA

(Agresti)

Lista 6

UIL

(Carlisi)

Voti

703

2062

1586

660

885

232

 

 

Siamo dunque ai nastri di partenza. All’inizio del 2003 si insedierà il nuovo Consiglio del CASC all’interno del quale la FABI si impegnerà per un pieno rilancio del nostro Centro contro ogni tentativo di affossamento, da qualunque parte esso provenga.

 

LA SEGRETERIA NAZIONALE

R.S.A. BANCA D’ITALIA