BANKITALIA: ora il contratto

BANKITALIA: ora il contratto
Riforma delle carriere e chiusura del contratto, scaduto dal 2009, entro fine anno. Queste le richieste che il Coordinamento FABI in Banca d'Italia avanzerà alla controparte nei prossimi giorni, quando cominceranno le trattative.

Nel triennio 2011-13, infatti, Bankitalia ha proposto un congelamento degli stipendi come per tutti i lavoratori del settore pubblico, secondo quanto stabilito dalla manovra finanziaria del governo. "Ci impegneremo a chiudere il contratto entro il 2010 per poter adeguare i salari all'inflazione prima che entri in vigore la misura del governo per il contenimento della spesa pubblica che di fatto potrebbe far rimanere al palo le nostre retribuzioni fino al 2013", dice Angelo Maranesi, a capo del Coordinamento FABI in Bankitalia.

Altro nodo da sciogliere sarà la riforma delle carriere di cui si discute da anni, da quando Bankitalia con l’entrata del Belpaese nell’euro ha ridefinito le competenze dei suoi organici, mantenendo per ò i vecchi inquadramenti e le vecchie retribuzioni ad essi correlati.

“La riforma è quanto mai urgente. Alcune figure professionali presenti in Bankitalia devono avere uno reinquadramento normativo, professionale nonché economico adeguato alle mansioni che effettivamente svolgono”, dice Maranesi.

Quanto alla decisione del governatore Mario Draghi di ridurre del 10% lo stipendio suo e dei membri del direttorio, Maranesi è d’accordo. “Misure condivisibili viste le cifre di cui si parla ma che auspichiamo non siano applicate ai dipendenti, dato che già scontano un pesante provvedimento di congelamento dei salari. Impegno primario della FABI sarà quello di evitare in tutti i modi che ci ò avvenga”.
Roma 18/10/2010