Rotto il confronto tra Intesa Sanpaolo e sindacati. L'azienda vuole licenziare 100 lavoratori dell'istituto parmigiano. La FABI: "Precedente pericoloso per il Gruppo. Se Intesa procede su questa linea, pronti alla mobilitazione e ad azioni legali"">

BANCA MONTE PARMA, ? ROTTURA SUGLI ESUBERI

Rotto il confronto tra Intesa Sanpaolo e sindacati. L’azienda vuole licenziare 100 lavoratori dell’istituto parmigiano. La FABI: “Precedente pericoloso per il Gruppo. Se Intesa procede su questa linea, pronti alla mobilitazione e ad azioni legali”
BANCA MONTE PARMA, ? ROTTURA SUGLI ESUBERI

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Si è rotta la trattativa sugli esuberi in Banca Monte Parma, l’istituto controllato dal Gruppo Intesa. La FABI e le altre organizzazioni sindacali hanno, infatti, rispedito al mittente le richieste dell’azienda, che, nell’ incontro di ieri, ha ribadito di voler licenziare circa 100 lavoratori su 600 in organico, per ripianare il passivo di 47,5 milioni di euro che l’istituto parmigiano ha accumulato negli ultimi 6 mesi
Di questi 100 lavoratori, secondo le intenzioni dei vertici, 80 dovrebbero essere collocati obbligatoriamente in pensione o pre-pensionamento, mentre per gli altri 20 si aprirebbero le “porte” del Fondo emergenziale.
“Abbiamo chiaramente detto al Capo Delegazione sindacale di Intesa, Marco Vernieri, che non siamo assolutamente disponibili a firmare accordi che autorizzino uscite obbligatorie di personale.
Il criterio della volontarietà degli esodi deve continuare ad essere rispettato, così come più volte espresso anche dal Segretario Generale della FABI Lando Sileoni”, dice Angela Rosso, Vice Coordinatore FABI in Intesa Sanpaolo.
“Notiamo con stupore e preoccupazione un’intransigenza inusuale da parte dell’azienda, che con questa posizione di chiusura sta inevitabilmente incrinando quel positivo clima di dialogo costruito negli anni con le organizzazioni sindacali, da sempre fiore all’occhiello del Gruppo”.
“Per quanto ci riguarda, consideriamo i licenziamenti improponibili, anche perché costituirebbero un pericoloso precedente per il futuro di tutti i lavoratori. Mai potremmo accettare che un domani la politica dei tagli selvaggi diventasse una regola”, ha sottolineato la sindacalista.
Dunque niente accordo con il Gruppo Intesa, che ha già detto di essere pronto ad attivare la legge 223 per procedere unilateralmente alle espulsioni di personale.
“Se l’azienda attiverà la 223”, ha concluso Franco Savi, rappresentante sindacale FABI in Banca Monte Parma “sappia fin da adesso che daremo vita a una mobilitazione senza precedenti, sensibilizzando l’opinione pubblica e intraprendendo iniziative legali a tutela dei lavoratori”.
L’azienda è avvisata.
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