Al via la procedura per gestire il piano di riorganizzazione 2012-14. Previsti altri 312 esuberi in aggiunta ai 700 del vecchio piano industriale e nuovi processi di mobilità territoriale. La FABI attacca: "nessun accenno a riduzione degli sprechi"
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RISTRUTTURAZIONE BNL: PAGANO I SOLITI NOTI

Al via la procedura per gestire il piano di riorganizzazione 2012-14. Previsti altri 312 esuberi in aggiunta ai 700 del vecchio piano industriale e nuovi processi di mobilità territoriale. La FABI attacca: “nessun accenno a riduzione degli sprechi”
RISTRUTTURAZIONE BNL: PAGANO I SOLITI NOTI

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è ufficialmente partita la procedura per gestire le ricadute del piano di ristrutturazione 2012-14 del Gruppo Bnl.
I sindacati hanno tempo fino a gennaio per giungere a un accordo. Intanto la FABI e le altre organizzazioni sindacali del primo tavolo, durante l’incontro con i vertici aziendali avvenuto lo scorso 22 novembre, hanno già duramente bocciato il piano.
“L’obiettivo della banca”, ha detto Mara Socal, Coordinatore FABI in Bnl, “è quello di garantire un rigoroso contenimento dei costi. Eppure ancora una volta questo risparmio viene realizzato soltanto sulla pelle dei lavoratori, che peraltro hanno già contribuito alle ristrutturazioni avvenute negli anni precedenti. Mentre spiace constatare”, prosegue la Socal, “che nel piano non c’è il minimo accenno a una riduzione degli sprechi, delle costosissime consulenze esterne e dei consistenti premi e super bonus ai manager”.
Nel dettaglio, il nuovo piano prevede una profonda revisione del modello organizzativo della banca: la aree Retail saranno razionalizzate e passeranno entro il 2014 dalle attuali 29 a 19 con una ri-definizione dei loro confini geografici, mentre i Centri Affari Territoriali dai 20 attuali diventeranno 17, molti ruoli di Coordinamento saranno eliminati e non si procederà più all’apertura di 40 agenzie sulle 50 previste nel 2013.
Una riorganizzazione che avrà un impatto sull’occupazione e sull’organizzazione del lavoro: da adesso fino al 2014 l’azienda ha comunicato 1.012 esuberi, di cui 700 già annunciati nel vecchio piano industriale, da realizzarsi attraverso il meccanismo dei pensionamenti o pre-pensionamenti.
I tagli colpiranno soprattutto il personale addetto al back office, che subirà una riduzione del 25%, mentre la rimodulazione dei confini geografici delle Aree Retail comporterà processi di mobilità funzionale e geografica e progetti di ricollocazione per i lavoratori coinvolti.
“Le trattative”, annuncia Mara Socal, “devono ancora formalmente iniziare. Restiamo fortemente critici verso il piano proposto dall’azienda e ci impegneremo per tutelare al meglio i lavoratori”.
Roma 28/11/2011