Prolungata al 30 giugno la validità di tutti i vecchi accordi aziendali scaduti a dicembre. Scongiurato il rischio per i lavoratori di rimanere senza tutele. Milazzo: "Dopo Pasqua inizierà confronto con l'azienda sugli inquadramenti"
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INTESA SANPAOLO, PROROGATI GLI ACCORDI

Prolungata al 30 giugno la validità di tutti i vecchi accordi aziendali scaduti a dicembre. Scongiurato il rischio per i lavoratori di rimanere senza tutele. Milazzo: “Dopo Pasqua inizierà confronto con l’azienda sugli inquadramenti”
INTESA SANPAOLO, PROROGATI GLI ACCORDI

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Prorogati fino 30 giugno tutti gli accordi integrativi del Gruppo Intesa Sanpaolo scaduti lo scorso 31 dicembre.
L’intesa è stato siglato ieri dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali con Ca de’ Sass e prevede la proroga di tutti gli accordi di armonizzazione su mobilità, orario di lavoro, part time, turni e reperibilità, RLS, provvidenze, inquadramenti, percorsi professionali, indennità.
è stato così definitivamente scongiurato il rischio che a breve i 70mila lavoratori del Gruppo si ritrovassero privi delle garanzie della contrattazione aziendale
L’accordo sul piano industriale dello scorso 29 luglio aveva infatti fissato al 30 marzo la data ultima entro la quale sarebbero dovuti essere rinnovati i vecchi contratti integrativi di Gruppo scaduti a dicembre. Superato quel termine, non sarebbero stati più validi.
I sindacati hanno per ò preferito rinviare la trattativa.
“Inizieremo a confrontarci con l’azienda subito dopo Pasqua”, dichiara Giuseppe Milazzo, Coordinatore nazionale FABI in Intesa Sanpaolo.
Una scelta non casuale. “Ad aprile potremmo già avere un’idea chiara di quali sono gli impatti del nuovo modello organizzativo “Banche del territorio” sul lavoro e regolarci di conseguenza”, spiega Milazzo, “così da siglare con l’azienda un buon accordo sugli inquadramenti e sui percorsi professionali che venga incontro alle reali esigenze dei dipendenti”.
Torino 24/02/2012