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HYPO ALPE ADRIA, LO SCIOPERO FA CENTRO
Ieri ha partecipato alla mobilitazione il 70% dei lavoratori ceduti a Hypo Alpe Leasing. Intanto partono le vertenze individuali contro la banca: ben 55 dipendenti hanno impugnato lettera di conferimento. FABI: “Subito un accordo che tuteli tutti”

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Grande mobilitazione dei lavoratori di Hypo Alpe Adria Bank contro la cessione del ramo d’azienda addetto ai non performing loans.
Lo sciopero, indetto ieri dalla FABI e dalle altre organizzazioni sindacali, ha registrato l’adesione di ben il 70% degli impiegati del ramo d’azienda ceduto e di circa il 23% dei lavoratori del Gruppo.
“Un risultato positivo”, commenta Nicoletta Simonetti, Coordinatrice FABI in Hypo Alpe Adria Bank, “anche perché si tratta del primo sciopero in assoluto in Hypo Bank Italia e dimostra come certe condotte da padre padrone tenute dai vertici aziendali stiano cominciando ad essere mal tollerate dal personale”.
La FABI e gli altri sindacati in particolare contestano alla banca austriaca di aver ceduto il ramo d’azienda e i relativi 80 lavoratori a Hypo Alpe Adria Leasing, società autonoma non iscritta all’Abi e operante nel settore del commercio, senza garantire ai dipendenti oggetto di cessione le dovute tutele contrattuali attraverso specifico accordo sindacale, una procedura prevista peraltro dallo stesso contratto nazionale dei bancari.
Ieri, oltre allo sciopero, si è svolta un’assemblea pubblica a Tavagnacco (Udine), sede del ramo d’azienda addetto ai non performing loans, alla quale hanno partecipato circa 140 dipendenti, provenienti non solo da Udine ma anche da Brescia, Modena, Trieste e Vicenza, compatti nel ribadire la loro netta contrarietà alle politiche aziendali.
Presenti anche rappresentanti delle istituzioni locali, che hanno condiviso l’iniziativa di protesta dei lavoratori, confermando il loro impegno a favore di questi ultimi.
A manifestare la loro solidarietà c’erano i consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia Enio Agnola, Roberto Antonaz, Roberto Asquini e Franco Iacop, e gli amministratori locali di Udine Enrico Pizza e Kristian Franzil e di Tavagnacco Gianluca Maiarelli.
Dallo sciopero alle carte bollate. “Vista la grande adesione alla prima giornata di sciopero”, prosegue Simonetti, “sollecitiamo i vertici a riprendere le trattative con le organizzazioni sindacali, interrotte ormai dallo scorso 12 gennaio, per giungere quanto prima a un equo accordo che tuteli tutti i lavoratori”.
Intanto dal primo febbraio, data in cui è partita la cessione del ramo d’azienda, ad oggi sono stati ben 55 su 80 i dipendenti ceduti a Hypo Alpe Adria Leasing che hanno deciso di impugnare la lettera di conferimento davanti al Giudice.
Una serie di vertenze individuali che metterà “a dura prova” gli Uffici legali dell’azienda.
Udine 04/04/2012