Domani e mercoledì inizia il confronto sul piano industriale 2012-15. Sul piatto 4.600 esuberi. Pucci: "No alle esternalizzazioni e alla disdetta unilaterale dei contratti aziendali". I sindacati incontrano il Presidente della Provincia di Siena">

MPS, AL VIA TRATTATIVA SUL PIANO INDUSTRIALE

Domani e mercoledì inizia il confronto sul piano industriale 2012-15. Sul piatto 4.600 esuberi. Pucci: “No alle esternalizzazioni e alla disdetta unilaterale dei contratti aziendali”. I sindacati incontrano il Presidente della Provincia di Siena
MPS, AL VIA TRATTATIVA SUL PIANO INDUSTRIALE
Parte ufficialmente la trattativa per gestire le ricadute occupazionali del piano industriale 2012-15 del Gruppo Mps.

Domani 7 agosto e mercoledì 8 i sindacati sono stati convocati dall'azienda a Siena per discutere i contenuti del piano.

L’informativa parla chiaro: il Gruppo vuole disdettare a partire dal primo novembre tutti gli accordi aziendali perché, secondo la banca, “non più compatibili con gli attuali risultati reddituali e gestionali”, ad eccezioni per le parti che riguardano previdenza complementare e assistenza sanitaria, e ricercare con le organizzazioni sindacali le soluzioni più idonee per contenere le ricadute occupazionali del piano, come del resto previsto dalla legge.

Che prevede 4600 esuberi in gran parte frutto delle esternalizzazioni del back office ( 2300 lavoratori) e della cessione delle società del Gruppo Biver, Consum.it e ramo leasing.

“Vogliamo confrontarci su ogni punto con i vertici, ma”, avverte Florindo Pucci, coordinatore FABI del Gruppo Mps, “confermiamo la nostra piena contrarietà al progetto di esternalizzare i 2.300 lavoratori del back office, un piano peraltro in netto contrasto con le previsioni del contratto nazionale firmato dall’Abi e dai sindacati, e diciamo no alla disdetta unilaterale del contratto integrativo aziendale, che significherebbe azzerare irrimediabilmente i diritti acquisiti dei lavoratori in tanti anni di lavoro e battaglie sindacali”.

“Infine” aggiunge Pucci, “teniamo sottolineare, contrariamente a quanto scritto dall’azienda, che la lettera di convocazione inviataci non segna l’apertura della procedura sindacale. Questa inizierà soltanto quando la banca ci darà informazioni approfondite e dettagliate su ogni singolo punto del piano industriale oggetto di trattativa”.

Presidio davanti alla Provincia di Siena. Intanto oggi a Siena, di fronte alla sede della Provincia, si è svolto un presidio dei sindacati a cui ha partecipato anche la FABI per chiedere al presidente Simone Bezzini un intervento a favore dei lavoratori del Gruppo Mps. “Non è possibile pensare – hanno dichiarato i sindacati – che ci siano 2300 capri espiatori a rischio per le esternalizzazioni e che nulla hanno a che fare con il piano industriale e il taglio dei costi”.

“Di fronte a proposte alternative – ha risposto il presidente della Provincia Simone Bezzini – l’azienda non si deve sottrarre ad un confronto serio. La difesa anche di un solo posto di lavoro è per noi prioritaria”.

Siena 06/08/2012
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