Raggiunto l'accordo con Hypo Tirol: nessun licenziamento e piena ricollocazione professionale per i lavoratori inizialmente dichiarati in esubero. Incentivi economici per chi si dimette volontariamente. Pagliotta: "Accordo che tutela l'occupazione"
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HYPO TIROL BANK, NESSUN LAVORATORE ANDR? A CASA

Raggiunto l’accordo con Hypo Tirol: nessun licenziamento e piena ricollocazione professionale per i lavoratori inizialmente dichiarati in esubero. Incentivi economici per chi si dimette volontariamente. Pagliotta: “Accordo che tutela l’occupazione”
HYPO TIROL BANK, NESSUN LAVORATORE ANDR? A CASA
Posti di lavoro salvi in Hypo Tirol bank, la banca austriaca che aveva aperto pochi mesi fa la procedura di riduzione dell'organico dichiarando 14 esuberi sulle piazze di Trento, Verona e Bolzano.

Il 28 dicembre la FABI e la Fisac, le uniche due sigle sindacali rappresentative all'interno istituto, hanno firmato un accordo con l'azienda che mette definitivamente nel cassetto le ipotesi di licenziamento.

L’intesa prevede la chiusura entro il 31 gennaio delle filiali di Trento e Verona, ma ai lavoratori impiegati presto queste due aree è stata garantita la possibilità di ricollocazione professionale presso la piazza di Bolzano, con copertura delle spese di trasferta a carico dell’azienda e flessibilità oraria.

Inoltre per i lavoratori di Trento e Verona che si dimetteranno volontariamente da adesso fino al 28 febbraio sono previste a titolo d’incentivo dalla 6 alle 9 mensilità aggiuntive (9 per chi proviene da Verona, 6 per chi è in servizio a Trento).

Vertenza particolarmente complicata quella di Hypo Tirol Bank. La banca, con marcate caratteristiche private, specializzata quindi negli investimenti a medio lungo termine, non è infatti iscritta all’Abi e non applicava le norme del contratto nazionale italiano relative alla gestione delle tensioni occupazionali.

Penalizzata dalla crisi di liquidità della casa madre (Hypo Tirol è controllata interamente dalla regione Tirolo) e da una forte incidenza dei crediti deteriorati nei conti dell’ultimo anno, l’istituto aveva deciso circa 2 mesi fa di licenziare in tronco 14 lavoratori senza l’applicazione di alcun ammortizzatore sociale.

“Siamo soddisfatti”, ha commentato Gianpiero Pagliotta, Segretario provinciale FABI Bolzano, “perché nonostante la determinazione iniziale della banca, peraltro non iscritta all’Abi e quindi non tenuta ad applicare le procedure di garanzie previste dal contratto nazionale, siamo riusciti lo stesso a raggiungere un accordo positivo che tutela pienamente l’occupazione. Un fatto per nulla scontato viste le condizioni di partenza”.

Bolzano 08/01/2013
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