MPS, ESODI OLTRE LE ASPETTATIVE
Le domande dei lavoratori superano il tetto previsto dall’intesa sul piano industriale del 19 dicembre. FABI: “dati che dimostrano il reale apprezzamento dei dipendenti rispetto all’accordo. Ora la banca accolga le domande e si accolli relativi oneri”
Il numero di richieste di prepensionamento dei lavoratori del Gruppo Mps è stato superiore al tetto massimo fissato dall'accordo sul piano industriale, che prevedeva 1000 uscite entro il primo trimestre 2013, da realizzarsi una prima tranche entro il 1° febbraio prossimo e una seconda entro il 1° marzo.
Lo ha comunicato venerdì sera l'azienda durante un incontro di verifica con le organizzazioni firmatarie dell'accordo, FABI, FIBA CISL, UGL e UILCA.
“L’adesione all’iniziativa del Fondo di Solidarietà”, ha commentato il Coordinamento FABI del Gruppo Mps, “dimostra il reale apprezzamento dell’accordo da parte dei Dipendenti, del resto già manifestato durante le assemblee di FABI-FIBA-UGL-UILCA, nelle quali l’intesa è stata approvata con oltre il 93% dei voti favorevoli. Con questo atto si realizza una parte importante dell’obiettivo di contenimento dei costi prevista dal Piano Industriale”.
“Nella medesima riunione è stato quindi affrontato il tema di come rispondere alle richieste in eccedenza, ad oggi non ancora quantificate. Da parte FABI-FIBA-UGL-UILCA è stato chiesto l’accoglimento totale delle domande purché la Banca – a fronte del futuro vantaggio in termine di costo del personale – se ne accolli interamente i relativi oneri. La Banca ha preso atto della richiesta riservandosi di dare una risposta in tempi brevissimi”.
Siena 28/01/2013