La banca austriaca è intenzionata ad abbandonare il mercato italiano per migliorare i conti. A rischio 370 posti. Ma la FABI non ci sta: "I lavoratori pagano ancora una volta. Intervengano le istituzioni". Chiesto venerdì incontro urgente con la Presidente del Friuli
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HYPO ALPE ADRIA BANK PRONTA A LASCIARE L?ITALIA

La banca austriaca è intenzionata ad abbandonare il mercato italiano per migliorare i conti. A rischio 370 posti. Ma la FABI non ci sta: “I lavoratori pagano ancora una volta. Intervengano le istituzioni”. Chiesto venerdì incontro urgente con la Presidente del Friuli
HYPO ALPE ADRIA BANK PRONTA A LASCIARE L?ITALIA
Hypo Alpe Adria Bank è pronta a chiudere la controllata italiana. Fonti austriache confermano la notizia, anche se la banca parla al momento soltanto di "ipotesi".

A rischio ci sono ben 370 posti di lavoro, 290 di Hypo Bank e 80 di Hypo Leasing Italia. La FABI ha subito condannato l'operato del top management "che ha determinato questa drammatica situazione e ha chiesto un incontro urgente venerdì con la neo Presidente del Friuli Debora Serracchiani per aprire un tavolo istituzionale a tutela dei lavoratori".
Del resto, Hypo Alpe Italia non è nuova a questo tipo di operazioni. L'istituto dal 2011 a oggi è stato infatti al centro di una serie di durissime ristrutturazioni, che, attraverso scorpori e cessioni di rami d'azienda, hanno inciso notevolmente sull'occupazione.
L'ultima procedura si è conclusa proprio a febbraio presso il Ministero del Lavoro con il licenziamento di 97 dipendenti, "mitigato" dall'introduzione di un assegno di sostegno al reddito biennale attraverso il Fondo e emergenziale a beneficio dei lavoratori licenziati, ottenuto dalla FABI e dagli altri sindacati al termine di una sofferta trattativa.
Complessa la vicenda di Hypo Alpe Adria Bank. La banca è stata nazionalizzata dal governo austriaco nel 2009 che l'ha così salvata dal fallimento. All'istituto sono andati aiuti di stato per circa 2, 2 miliardi. Ma l'Unione Europea aveva posto ai vertici condizioni precise: la banca, una volta incassati i prestiti pubblici, avrebbe dovuto essere risanata ed essere poi messa sul mercato.

Eppure a distanza di 4 anni dal crollo, pare che ben poco sia cambiato. La banca non è stata privatizzata, i conti arrancano e l’Unione europea non è più disposta ad aspettare.

Dalla sede generale austriaca dell’istituto quindi stanno seriamente prendendo in considerazione la possibilità di smantellare la rete italiana.

Non sono ancora ben chiari i modi e i tempi dell’abbandono dell’Italia. Fonti della holding riferiscono soltanto che, dal momento in cui il piano sarà approvato a livello europeo e diventerà operativo, la controllata italiana dovrà cessare le sue attività.

“è scandaloso”, hanno sottolineato Guido Fasano, Segretario Coordinatore FABI Udine, e Nicoletta Simonetti, Coordinatrice FABI di Hypo Alpe Adria Bank, “che ancora una volta i lavoratori paghino per gravi errori dei manager, i quali, a distanza di quattro anni, non hanno onorato ancora i loro impegni con la Comunità Europea”.

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