Disdettato dall'ABI l'accordo del '97 sull'attività degli RLS nelle banche. La FABI: "chiederemo chiarimenti ai Ministeri di Salute e Lavoro perché non c'è accordo che possa giocarsi sulla sicurezza delle persone".
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ABI DISDETTA LA SICUREZZA IN BANCA

Disdettato dall’ABI l’accordo del ’97 sull’attività degli RLS nelle banche. La FABI: “chiederemo chiarimenti ai Ministeri di Salute e Lavoro perché non c’è accordo che possa giocarsi sulla sicurezza delle persone”.
ABI DISDETTA LA SICUREZZA IN BANCA

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L’ABI disdetta la sicurezza in banca. E’ stato infatti annullato l’accordo di settore sottoscritto con i sindacati nel ’97 per definire e inquadrare a livello normativo l’attività dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Accordo stipulato 16 anni fa che aveva bisogno di essere sicuramente aggiornato, ma non cancellato. E infatti l’ultimo contratto di settore aveva previsto la creazione di una specifica commissione per rinnovarlo e adeguarlo ai tempi e all’attuale situazione. Ma il lavoro, dopo 8 incontri, si è arenato poiché l’ABI non ha accettato nessuna proposta fatta dai sindacati. Dopo lo stallo la disdetta calata dall’alto: dal 1 ottobre 2013, per l’ABI, l’accordo del ’97 non varrà più. E nemmeno quelli stipulati dalle singole aziende.
“Abbiamo consultato i nostri legali – ha detto Loris Brizio, Responsabile Nazionale Dipartimento Sicurezza FABI – e abbiamo verificato che solo le singole banche possono disdettare i propri accordi in materia. L’ABI non pu ò farlo in automatico. E ad ogni modo, per legge, i Rappresentati dei Lavoratori per la Sicurezza devono essere messi in condizione di lavorare. E senza un quadro normativo di riferimento diventa molto difficile”.
Tanti i problemi logistici e pratici in questa situazione di empasse: dalla gestione dei permessi, alle verifiche della sicurezza nelle filiali fino all’impossibilità di partecipare alla costruire della valutazione del rischio.
“Le strade che la FABI ha intenzione di percorrere al momento sono 3 – ha detto Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto FABI – in primo luogo lavoreremo per una ripresa delle trattative con l’intervento delle Segreterie Nazionali, chiederemo poi chiarimenti ai Ministeri della Salute e del Lavoro sulle modalità di applicazione del decreto legislativo 81 del 2008 in mancanza di un accordo di settore e infine faremo in modo di fornire indicazioni operative ai nostri RLS nel momento in cui anche le singole banche decidessero di disdettare l’accordo. “Ma una cosa è certa – ha concluso Bossola – non c’è accordo che possa giocarsi sulla sicurezza dei lavoratori”.
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