Partirà a gennaio la riorganizzazione della rete del Gruppo Unicredit: via libera alla flessibilità oraria e agli orari prolungati. Coinvolte 640 agenzie. Perplessità della FABI: "preoccupati per le pressioni commerciali e il riposizionamento di 600 direttori"
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UNICREDIT E LO SPORTELLO FLESSIBILE

Partirà a gennaio la riorganizzazione della rete del Gruppo Unicredit: via libera alla flessibilità oraria e agli orari prolungati. Coinvolte 640 agenzie. Perplessità della FABI: “preoccupati per le pressioni commerciali e il riposizionamento di 600 direttori”
UNICREDIT E LO SPORTELLO FLESSIBILE

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Unicredit ha ufficialmente presentato ai sindacati un nuovo piano di riorganizzazione degli sportelli che partirà da gennaio.
Il primo progetto si chiama “Flex for You” e prevede l’apertura delle agenzie a orario flessibile. Dopo la sperimentazione su 16 sportelli, sarà esteso gradualmente a 600 sportelli in tutta Italia (250/300 entro fine anno, altre 250/300 nel primo trimestre 2014) presi da un bacino di circa 1.450 agenzie che, secondo l’azienda, sono in perdita, come alternativa alla loro chiusura. Le aperture potrebbero seguire quattro schemi: orario pieno solo in alcuni giorni della settimana; apertura quotidiana sempre nella stessa fascia oraria (ad esempio, solo mattino); apertura mattino/pomeriggio alternata con altre agenzie; apertura solo in alcuni giorni prefissati del mese. Si tratta di minisportelli con organici esigui (2/3 addetti) che manterranno Cab e autonomia contabile, ma non avranno più direttore e dipenderanno dall’agenzia capofila (o hub). Dunque 600 direttori perderanno il ruolo e dovranno essere adibiti ad altre mansioni, presumibilmente commerciali.
Il secondo piano, “Orari prolungati”, prevede, invece, la partenza entro il 15 ottobre di un progetto pilota di quattro mesi su 40 sportelli in tutto il territorio nazionale. Saranno 13 le agenzie con orario continuato dalle 8,20 alle 16; 14 agenzie con orario prolungato alle 19,15 e chiusura nell’intervallo, ma con apertura della cassa senza allungamenti a quella attuale; 13 agenzie con apertura al sabato mattina ma solo per attività di consulenza. Il personale coinvolto turnerà per rispettare le 37 ore e mezza di lavoro settimanale.
I progetti sono stati illustrati nel dettaglio la scorsa settimana alle Organizzazioni Sindacali, che hanno espresso forti perplessità sull’ennesimo piano di riorganizzazione della rete.
A preoccupare soprattutto il fatto che la nuova organizzazione potrebbe acuire le pressioni commerciali su organici già nettamente sottodimensionati.
“Questo nuovo modello”, hanno commentato la FABI e le altre Organizzazioni Sindacali, “viene calata su un contesto organizzativo – quello della rete – di per sé già oggi decisamente problematico e che rende spesso estremamente complicato il rispetto di normative molto rigide.
Discutibile anche la scelta di rendere alcune agenzie prive della figura del direttore di filiale.
“Non condividiamo assolutamente che le agenzie Flexy siano sprovviste di tale figura, a maggior ragione avendo confermato la loro autonomia contabile e il codice di avviamento bancario (CAB). Questo concetto è stato espresso con forza all’azienda. Tale scelta, tra l’altro, comporterà la necessità di una riconversione di questi colleghi (circa 600!) che vengono a perdere il ruolo”.
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