L'ultimatum del leader della FABI al Congresso Provinciale di FABI Vicenza e l'appello ai lavoratori: "Scioperiamo per la sopravvivenza della categoria. Usciremo da questa situazione solo se i lavoratori faranno blocco"
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SILEONI AI BANCHIERI: ?SI TRATTA SOLO SE TOGLIETE DI MEZZO LA DISDETTA DEL CONTRATTO?

L’ultimatum del leader della FABI al Congresso Provinciale di FABI Vicenza e l’appello ai lavoratori: “Scioperiamo per la sopravvivenza della categoria. Usciremo da questa situazione solo se i lavoratori faranno blocco”
SILEONI AI BANCHIERI: ?SI TRATTA SOLO SE TOGLIETE DI MEZZO LA DISDETTA DEL CONTRATTO?

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Si aprono nella splendida cornice di Villa Cordellina Lombardi i lavori del diciottesimo Congresso Provinciale di FABI Vicenza.
Nel maestoso edificio progettato dal Palladio, impreziosito dagli affreschi di Giovan Battista Tiepolo, la Segreteria Provinciale fa un bilancio del lavoro svolto negli ultimi quattro anni e fissa obiettivi e progetti del prossimo futuro.
Al tavolo dei relatori spicca la presenza del Segretario Generale della FABI, Lando Maria Sileoni, e del Segretario Amministrativo, Giuliano De Filippis, oltre ad alcuni rappresentanti delle banche locali e delle istituzioni: il Presidente di Federveneta, Ilario Novella, i capi del personale di BCC del Vicentino e della Popolare di Marostica, Lorenzino Scaggion e Giuseppe Vero e il sindaco di Thiene Giovanni Cesarotto.
Nella sala affrescata risuona l’ultimatum di Sileoni. “Potremo tornare al tavolo delle trattative con le banche, solo se l’ABI dopo il 31 ottobre ritirerà la disdetta del Contratto Nazionale di categoria”.
LA GIORNATA. Rompe il ghiaccio Giuliano Xausa, Coordinatore FABI Vicenza, con una relazione di ampio respiro sul contesto economico nazionale e locale.
Poi il Coordinatore di FABI Vicenza ringrazia il Segretario Generale Sileoni per aver portato la FABI ad esercitare un ruolo di leadership nel panorama sindacale di settore.
Subito uno sguardo sul territorio: quello in cui la FABI vicentina ha i piedi ben piantati, una vocazione al pragmatismo e alla concretezza che ha permesso all’organizzazione di ottenere la fiducia dei lavoratori, raggiungendo i 3mila iscritti.
“A livello territoriale sono rimaste le sedi di due importanti banche popolari: quella di Vicenza e quella di Marostica. Mentre, a seguito di alcune operazioni di fusione in corso, sette rimarranno le BCC con sede in provincia. In tutte queste aziende la Fabi ha la maggioranza degli iscritti e in alcuni casi è l’unico sindacato presente”, dice Xausa.
Un consenso guadagnato con l’impegno quotidiano. Impossibile a questo punto non parlare della vertenza T Systems Italia, la prima esternalizzazione effettuata dal Gruppo Intesa Sanpaolo con pesanti ricadute sul Veneto.
“Solo grazie all’accordo stipulato dai sindacati verrà mantenuto il contratto dei bancari per i prossimi due anni. L’evoluzione della vicenda T Systems è il motivo per il quale la FABI di Vicenza ha sostenuto e sostiene con forza la politica nazionale della FABI di contrasto alle esternalizzazioni”, afferma Xausa.
Ma la FABI è cresciuta anche in termini di servizi agli iscritti: convenzioni, assistenza agli esodati, patrocinio legale, corsi di formazione. Tutte attività che nei prossimi 4 anni andranno ulteriormente potenziate, sottolinea Xausa.
Sileoni interviene subito dopo il padrone di casa, accolto da un lungo applauso.
“Non siamo un sindacato antagonista, quando chiediamo un nuovo modello di banca i dati ci danno ragione”. E cita così i 140 di sofferenze prodotte dal sistema bancario italiano, segnale incontrovertibile che il modo di fare banca va cambiato, e che la ricetta per farlo non pu ò continuare ad essere il taglio del costo del lavoro ma che è necessario invertire le politiche di gestione del credito, rendendole più a misura di territorio, di famiglie e piccole medie imprese.
E ancora lo sciopero dei lavoratori bancari, ormai imminente: il primo dopo 13 anni.
“Il 31 ottobre scioperiamo per la nostra sopravvivenza. La disdetta del Contratto Nazionale rappresenta infatti un ritorno indietro di 60 anni, quando le banche non avevano rispetto dei lavoratori”.
“Si potrà uscire da questa situazione solo se la categoria farà blocco”, avverte Sileoni.
A chiudere la giornata le votazioni per il rinnovo del Comitato direttivo provinciale e della Segreteria provinciale.
E così anche la FABI di Vicenza è pronta per l’appuntamento del Congresso nazionale, previsto a marzo 2014.
Vicenza, 26/10/2013
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