La denuncia della FABI: "Nei primi 8 mesi rapine in banca aumentate del 7,5% e crescono i rischi nel periodo natalizio. Banche rispettino i protocolli provinciali e applichino tutte le misure di sicurezza previste, per tutelare lavoratori e clienti"
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BANCHE, SICUREZZA CERCASI

La denuncia della FABI: “Nei primi 8 mesi rapine in banca aumentate del 7,5% e crescono i rischi nel periodo natalizio. Banche rispettino i protocolli provinciali e applichino tutte le misure di sicurezza previste, per tutelare lavoratori e clienti”
BANCHE, SICUREZZA CERCASI

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“Contrariamente a quanto più volte dichiarato da ABI (Associazione Bancaria Italiana), le rapine in banca sono aumentate nei primi 8 mesi del 2013 del 7,5% e aumentano i rischi rapine per il periodo di Natale.”
A denunciarlo la Segreteria Nazionale della FABI, che ha sollecitato i banchieri a rispettare gli accordi sulla sicurezza presi con le Prefetture, e a tutelare quindi più incisivamente lavoratori e clienti.
“Chiediamo che l’ABI confermi pubblicamente questi dati, che dimostrano un aumento così consistente e pericoloso delle rapine in banca”, ha premesso la FABI.
“Chiediamo, inoltre, che l’Associazione delle banche italiane si adoperi immediatamente presso la Direzioni Generali delle sue associate per far rispettare i protocolli per la prevenzione della criminalità in banca, sottoscritti dalla quasi totalità degli istituti di credito italiani con le prefetture provinciali.
Chiediamo che vengano anche intensificate le operazioni di manutenzione dei dispositivi di sicurezza, le attività di formazione e informazione sulla sicurezza anticrimine e che vengano rispettati tutti i contenuti dell’accordo fra Prefetture provinciali e banche, a tutela di tutti i lavoratori bancari e della clientela.
Più volte abbiamo anche sostenuto l’importanza del coinvolgimento delle Organizzazioni Sindacali negli accordi provinciali tra prefetture e banche, coinvolgimento sempre venuto meno perché dà fastidio alle banche l’eventualità che le Organizzazioni Sindacali provinciali vigilino sul rispetto degli accordi stessi.
Ci risulta, infine, – ed è questo l’aspetto più drammatico della situazione- che diverse prefetture hanno evidenziato all’ABI la latitanza di alcuni gruppi bancari rispetto alla stessa attuazione dei protocolli provinciali per la sicurezza in banca”.
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