Nella tarda notte di ieri la FABI e le altre Organizzazioni Sindacali hanno siglato l'accordo con i commissari di Bankitalia. Ottenuti esodi volontari e incentivati, conferma degli apprendisti e mantenimento del Contratto Integrativo fino a giugno.
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BANCA MARCHE, SI? A ESODI VOLONTARI E A CONFERMA APPRENDISTI

Nella tarda notte di ieri la FABI e le altre Organizzazioni Sindacali hanno siglato l’accordo con i commissari di Bankitalia. Ottenuti esodi volontari e incentivati, conferma degli apprendisti e mantenimento del Contratto Integrativo fino a giugno.
BANCA MARCHE, SI? A ESODI VOLONTARI E A CONFERMA APPRENDISTI

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Accordo in tarda notte ieri tra Banca Marche e sindacati per l’esodo su base volontaria e incentivata di 360 lavoratori della capogruppo, estendibile anche alle controllate Medioleasing e Carilo, e per la proroga del Contratto Integrativo fino al 30 giugno 2014. Ottenuta anche la conferma degli apprendisti. Dopo una trattativa iniziata alle 11 di ieri, cui hanno preso parte il responsabile delle risorse umane Lorenzo Riggi e le cinque sigle aziendali FABI, FISAC CGIL, FIBA CISL, UILCA e Dircredito, assistite da 4 delle loro Segreterie Nazionali, l’intesa è stata firmata dopo le 23 con i commissari straordinari Giuseppe Feliziani e Federico Terrinoni.
In base all’accordo, Banca Marche accetterà fino a 360 domande di accesso al Fondo di Solidarietà da parte dei dipendenti che matureranno i requisiti pensionistici entro luglio 2020.
Gli esodi saranno volontari e incentivati. Tre le finestre utili: nel giugno 2014, dicembre 2014 e l’ultima nel luglio 2015.
“è stata una trattativa molto complessa e delicata, vista la situazione patrimoniale alquanto difficile della banca”.
“Nonostante ci ò”, dichiara il Coordinamento FABI di Banca Marche, “abbiamo ottenuto che gli esodi avvenissero solo su base volontaria e incentivata, con clausola di salvaguardia per coloro che dovessero veder cambiati i proprio requisiti pensionistici da eventuali nuove riforme previdenziali, e inoltre abbiamo ottenuto dall’azienda un impegno sul fronte dell’occupazione stabile, con la conferma degli apprendisti, oltre al mantenimento del Contratto Integrativo Aziendale”.
“Ora”, sottolinea la FABI, “pretendiamo un progetto serio e credibile di rilancio della banca, in favore dei lavoratori, della clientela e del territorio”.
Jesi 12/12/2013
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