Dopo lo sciopero del 31 ottobre, l'ABI convoca i sindacati per riaprire il confronto sul Fondo di Solidarietà. FABI: "Sospendiamo agitazione, ma la riprenderemo se confronto non andrà a buon fine"
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FONDO DI SOLIDARIET?, L?ABI FA UN PASSO INDIETRO

Dopo lo sciopero del 31 ottobre, l’ABI convoca i sindacati per riaprire il confronto sul Fondo di Solidarietà. FABI: “Sospendiamo agitazione, ma la riprenderemo se confronto non andrà a buon fine”
Dopo lo sciopero generale del 31 ottobre, l’ABI rivede le proprie posizioni perentorie, assunte con la disdetta unilaterale del Contratto Nazionale, e convoca i sindacati per riaprire il confronto sul Fondo di Solidarietà.
A seguito di questo primo passo verso una distensione dei rapporti, le Organizzazioni Sindacali hanno sospeso momentaneamente le iniziative di mobilitazione.
In ragione di questo nuovo scenario considereremo in termini positivi anche la ripresa degli incontri, valutando le specifiche situazioni, a livello aziendale e territoriale, sebbene”, avvertono la FABI e gli altri sindacati del primo tavolo, “l’agitazione sia solo interrotta e riprenderà se il confronto sul rinnovo del Fondo non andasse a buon fine”.
“Questo atteggiamento conferma la nostra ferma volontà di mantenere nel settore il Fondo di Solidarietà, con tutte le sue peculiari caratteristiche, che lo hanno reso uno strumento idoneo alla gestione non traumatica dei profondi processi di ristrutturazione vissuti dal settore del credito negli ultimi anni.
“Venerdì 20 dicembre valuteremo quindi senza logiche pregiudiziali e con spirito costruttivo, con grande attenzione, le posizioni dell’ABI, verificandone le reali intenzioni e con l’obiettivo di evitare la confluenza del nostro Fondo di Solidarietà nella parte residuale gestita dall’INPS, prevista per i settori senza accordo che, a partire dal 2014, godranno solo del trattamento di cassa integrazione.
Siamo pronti a recuperare un costruttivo dialogo, ma anche a riprendere senza indugio la mobilitazione della categoria, se permarranno le logiche di penalizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori messe in atto dalla controparte”, chiariscono i sindacati.
“L’altissima adesione allo sciopero dello scorso 31 ottobre dimostra che la categoria dei bancari è unita ed estremamente determinata a rivendicare la sua esistenza, i diritti che le competono, i riconoscimenti che merita e la pari dignità alterata dalla disdetta unilaterale del CCNL data da ABI.
Le lavoratrici e i lavoratori chiedono risposte concrete, auspichiamo che l’ABI intenda
utilizzare l’incontro di venerdì 20 dicembre in tal senso e non sprechi questa importante occasione”, concludono la FABI e le altre organizzazioni sindacali.
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