Dopo la disdetta del Contratto Integrativo e il rifiuto aziendale delle proposte alternative, i sindacati pronti a rispondere all' "arroganza della Federazione" con lo sciopero
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BCC FRIULI VENEZIA GIULIA VERSO LO SCIOPERO

Dopo la disdetta del Contratto Integrativo e il rifiuto aziendale delle proposte alternative, i sindacati pronti a rispondere all’ “arroganza della Federazione” con lo sciopero
BCC FRIULI VENEZIA GIULIA VERSO LO SCIOPERO

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Le 15 BCC del Friuli Venezia Giulia sono in agitazione. A Udine i sindacati bancari hanno annunciano battaglia dopo la discussione della scorsa settimana con la Federazione.
Il motivo dello scontro è la disdetta del Contratto Integrativo avvenuta a inizio anno, che ha alleggerito la busta paga di alcuni dipendenti già a partire dal 1° gennaio scorso.
L’atteggiamento dalla Federazione non è piaciuto a FABI, FIBA e FISAC, che avevano chiesto all’azienda inizialmente un passo indietro sul recesso stesso e, in seguito, una proroga degli effetti del vecchio integrativo fino al 30 giugno. Richieste rigettate dalla Federazione in maniera immotivata.
Per questo le sigle hanno confermato i due giorni di sciopero previsti (3 e 17 marzo) per i 1.500 dipendenti.
Per i sindacati la proposta alternativa dell’azienda si discosta troppo dal vecchio Contratto Integrativo, contemplando, ad esempio, un’ingiusta decurtazione del premio annuale del 60%.
“Siamo l’unica regione italiana in cui è stato rescisso il Contratto Integrativo”, ha detto a MF-Milano Finanza Alessandra Panico, Coordinatrice regionale FABI BCC Friuli Venezia Giulia. “Una pratica inusuale, soprattutto in una regione virtuosa in cui i bilanci delle imprese sono sani. L’azienda si è mostrata arrogante – ha continuato la Panico – perché ha prima rifiutato di fare un passo indietro sul recesso, in seguito non ha nemmeno preso in considerazione la nostra proposta di prorogare gli effetti dell’integrativo fino al 30 giugno. Non possiamo accettare che i lavoratori siano ingiustamente penalizzati, per questo scenderemo in piazza a marzo. Vogliamo far sentire la nostra voce in modo forte e chiaro”.
Posizioni ribadite anche durante l’Esecutivo Nazionale FABI BCC, che si è tenuto a Roma in data 19 febbraio e durante il quale è stato elaborato un documento di solidarietà nei confronti dei lavoratori del Friuli Venezia Giulia.
Udine 19/02/2014
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