UNICREDIT, TRATTATIVA AI NASTRI DI PARTENZA
Il 9 maggio i sindacati riceveranno la lettera di avvio procedura sul piano industriale 2014-18: previsti 5482 esuberi e la chiusura di altri 150 sportelli. Morelli al Corriere della Sera: “No a uscite obbligatorie”
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Trattativa ai nastri di partenza nel Gruppo Unicredit: il 9 maggio, a Milano, il Gruppo consegnerà ai sindacati la lettera di avvio procedura per gestire i 5482 esuberi del nuovo piano industriale 2014-18.
Da quel momento le parti hanno 50 giorni di tempo per trovare un accordo sulle uscite, che i sindacati non vogliono assolutamente siano obbligatorie.
Oltre alla riduzione di personale, l’istituto intende anche chiudere altre 150 filiali e intervenire ulteriormente sulla flessibilità degli orari di sportello, sul potenziamento della banca online e sulla rimodulazione delle mansioni.
Pesanti, infine, si annunciano i tagli sulla contrattazione integrativa dei dipendenti, con possibili interventi sul premio di produttività e sul welfare aziendale.
«Non ci sembra che questo piano tenga in alcun conto le professionalità presenti in azienda -ha detto al Corriere della Sera Mauro Morelli, Segretario Nazionale della FABI -. Per quanto ci riguarda escludiamo la possibilità che dalla banca possano uscire dipendenti in modo non volontario».
Milano 24/04/2014
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