I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un incontro urgente al Ministero dell'Economia per discutere la chiusura della rete italiana Dexia Crediop. La FABI: "Preoccupati per il futuro dei 180 dipendenti"
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DEXIA CREDIOP, I SINDACATI CHIEDONO L?INTERVENTO DI MINISTERO E BANKITALIA

I rappresentanti dei lavoratori hanno chiesto un incontro urgente al Ministero dell’Economia per discutere la chiusura della rete italiana Dexia Crediop. La FABI: “Preoccupati per il futuro dei 180 dipendenti”
DEXIA CREDIOP, I SINDACATI CHIEDONO L?INTERVENTO DI MINISTERO E BANKITALIA

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Le Organizzazioni Sindacali tirano in causa il Ministro dell’Economia e delle Finanze e Bankitalia. Motivo, la situazione preoccupante che sta interessando Dexia Crediop, il Gruppo franco-belga che ha deciso di chiudere la rete italiana. La Crediop, lo ricordiamo, è nata in Italia nel 1919 ed è entrata nel 1999 a far parte del gruppo Dexia, Gruppo all’epoca controllato da Enti pubblici francesi e belgi. Nel corso degli anni, una crescita smisurata e l’eccessiva esposizione ai subprime americani hanno richiesto due interventi di ripatrimonializzazione da parte degli Stati Belga e Francese, provocando l’intervento della Commissione Europea che ha imposto la cessazione delle attività. La controllata italiana Crediop è un brand molto conosciuto nel finanziamento degli Enti pubblici territoriali, delle infrastrutture, del Project financing e sul mercato obbligazionario e, al contrario della Capogruppo, è fortemente patrimonializzata e con buoni fondamentali creditizi.
Le ricadute di questa situazione, che vanno dall’espulsione dei lavoratori alla diminuzione della capacità creditizia del Paese, hanno ovviamente messo in allarme i sindacati.
“Sono già diversi anni che sollecitiamo l’attenzione delle Istituzioni a tutti i livelli per segnalare la gestione dissennata della banca – dicono dalla RSA FABI Dexia Crediop. Una gestione attuata dalla proprietà francese che si è confermata sbagliata ed irrispettosa della clientela di riferimento costituita da Regioni, Province e Comuni italiani. Una gestione che ha progressivamente mortificato l’alto livello di professionalità dei dipendenti della nostra banca, con ripercussioni anche sui bilanci delle tre banche Popolari azionisti di minoranza (BPER, BPM, Banco Popolare). Gli errori di un gruppo bancario straniero, il Gruppo Dexia, fallito e salvato più volte dalla politica francese e belga, stanno condannando una delle realtà più prestigiose del settore del Credito agli Enti locali al completo smantellamento. Siamo molto preoccupati per il futuro dei circa 180 dipendenti e richiediamo che la politica e le autorità Italiane attuino quegli interventi che ad oggi appaiono non più procrastinabili”.
Roma, 01/10/2014
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