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BANCA MARCHE, RINNOVATO IL CIA
Sindacati e azienda raggiungono l’accordo che scongiura la disapplicazione dell’intera normativa prevista dal Contratto Integrativo Aziendale. La FABI: “Un risultato importante, che ci permette di guardare al futuro con più serenità”

le=”text-align: justify”>Sindacati e Banca Marche trovano l’accordo sul rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale. Firmato sabato notte, scongiura la disapplicazione dell’intera normativa ad esso collegata. Una trattativa difficile e serrata quella portata avanti dai sindacati con un istituto commissariato da oltre un anno.
Nonostante la delegazione aziendale fosse partita da una posizione intransigente, volta a conseguire ad ogni costo forti risparmi, le Organizzazioni Sindacali hanno portato avanti un dialogo costruttivo e sono riuscite a mantenere del tutto invariate alcune vigenti previsioni, quali:
- previdenza integrativa aziendale;
- assistenza sanitaria integrativa;
- norme sui permessi familiari e/o di salute (p.e. ex art. 30);
- norme sugli interventi straordinari, programmati, remoti;
- permessi di studio;
- contributi ai lavoratori studenti;
- borse di studio per i figli studenti;
- causali per gli anticipi sul TFR;
- contributi per le famiglie con figli portatori di handicap;
- norme sull’indennità di cassa;
- norme tecniche sulle missioni/trasferte;
- indennità per il personale adibito ad unità produttive con orari particolari e disagiati;
- diritti di informativa sindacale;
- norme sull’ex Premio di rendimento per la quota extra standard;
- misure mensili fisse previste dall’accordo del 14.05.2008.
Un compromesso è stato raggiunto anche in tema di:
- indennità di reggenza;
- mobilità e l’indennità di trasferimento;
- buono pasto;
- part-time;
- norme transitorie per la maturazione del primo inquadramento o del relativo effetto economico riferite agli attuali automatismi ed alle progressioni previste dai percorsi professionalizzanti;
- previsioni in materia di flessibilità di orario;
- disciplina dei rimborsi chilometrici;
- previsioni in materia di trasferimento su richiesta in caso di eventi criminosi;
- disciplina in materia di Pari opportunità;
- condizioni bancarie applicate al personale dipendente.
Da sottolineare, poi, che non sono state attivate Giornate di Solidarietà.
“Siamo soddisfatti per il risultato raggiunto – dichiara il Coordinamento FABI Banca Marche – perché abbiamo un accordo che ci permette di guardare al futuro con più serenità. Non è stato facile per la condizione di commissariamento dell’istituto e la sua rigida posizione di partenza, ma non raggiungere un’intesa avrebbe rappresentato una penalizzazione permanente anche in vista di trattative future”.
Jesi, 03/03/2015