"è stata determinante per la vittoria della lista Rossi la partecipazione responsabile e consapevole dei dipendenti della BPM".

Così Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI, sindacato di maggioranza dei lavoratori bancari, ha commentato l'esito dell'assemblea di rinnovo del Consiglio di Sorveglianza della BPM, svoltasi oggi a Milano e che ha visto prevalere con una maggioranza schiacciante la lista Rossi, sostenuta dai sindacati e dai pensionati, espressione dei lavoratori e degli ex dipendenti del Gruppo.

"Queste ora le priorità per la banca che nasce dalla fusione", ha sottolineato Sileoni, "un Consiglio d'Amministrazione equilibrato che non penalizzi l'istituto milanese, un piano industriale attento ai territori delle due banche, che valorizzi il personale e che non riduca i posti di lavoro, un mantenimento dell'autonomia della BPM per almeno tre anni con un Consiglio d'Amministrazione e un Presidente propri, la valorizzazione del gruppo dirigente delle due banche senza inutili e costose assunzioni esterne di personale direttivo, una razionalizzazione dei costi ad iniziare dalle consulenze.

Al nuovo Consiglio di Sorveglianza, a Giuseppe Castagna e a Pierfrancesco Saviotti, vanno gli auguri di buon lavoro della nostra organizzazione, con la consapevolezza che la FABI vigilerà su buon esito della fusione".

I voti a favore di Rossi, nominato nuovo Presidente del Consiglio di Sorveglianza di BPM, sono stati 3.356, contro i 276 della lista Athena e i 1.231 della lista Lonardi.

Nel nuovo Consiglio di Sorveglianza della BPM entrano quindi, in quota ai sindacati e ai soci pensionati, oltre Rossi, anche i Vicepresidenti Mauro Paoloni e Marcello Priori e i Consiglieri Alberto Balestreri, Angelo Busani e Maria Luisa Mosconi, Carlo Bellavite Pellegrini, Paola Galbiate, Manuela Soffientini, Daniela Venanzi ed Emanuele Cusa.

La lista Rossi ha quindi ottenuto in CDA undici posti, incluso quello de Presidente, su 18. I restanti se li aggiudicano la lista Lonardi e la lista Athena, rispettivamente con quattro e con due Consiglieri eletti.

Infine un ultimo Consigliere, in base ai patti parasociali, è espressione della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria.