è stata conclusa oggi la tornata di accordi in BPM in vista della fusione del Gruppo col Banco Popolare.

Nello specifico sono statti sottoscritti due accordi e un verbale di riunione, quest'ultimo a garanzia dei lavoratori che confluiranno in Sgs, la società consortile del Banco Popolare di back office, operations e It.

"Siamo riusciti a preservare gli elementi chiave della contrattazione cooperativa a vantaggio di tutti i lavoratori sia in servizio sia pensionati, salvaguardando i principi di mutualità.

Abbiamo "blindato" l'architettura del welfare aziendale per tutelare al meglio i dipendenti BPM, in vista delle prossime trasformazioni societarie", ha commentato Mauro Scarin, Segretario Nazionale FABI.

Mantenuta l'architettura del welfare aziendale. Il primo accordo riguarda la conferma dell'attuale architettura di welfare aziendale e il consolidamento dell'articolo 60 dello statuto BPM sul dividendo, ossia la partecipazione agli utili dei dipendenti soci.

In particolare è stato concordato un dividendo di 1000 euro di media, che verrà versato sul Fondo di previdenza complementare di ogni singolo lavoratore, anno per anno per l'intero arco di vita lavorativa. L'80% della quota sarà uguale per tutti, mentre un 20% cambierà in base all'anzianità.

In questo modo, nonostante l'imminente trasformazione della banca in spa, il dividendo a favore dei lavoratori non andrà perso, ma sarà devoluto sul Fondo pensione integrativo.

L'accordo prevede poi il mantenimento integrale dell'architettura di del welfare aziendale agli attuali regimi contrattuali, per tutto ci ò che attiene la cassa assistenza, il fondo di previdenza aziendale, i buoni pasto e tutte le altre voci.

Fondo esuberi volontario. Il secondo accordo prevede l'apertura del Fondo esuberi per 585 lavoratori entro il 2022, con quattro finestre d'uscita a partire dal 2017.

Gli esodi saranno volontari e incentivati con un assegno di sostegno al reddito per i lavoratori pari all'85% della retribuzione netta dell'ultimo mese di servizio ragguagliata ad anno, con possibilità di richiedere il riscatto immediato dei versamenti contributivi sul fondo di previdenza complementare e con il mantenimento delle agevolazioni sui finanziamenti BPM.

Tutele per i dipendenti che confluiranno in Sgs. è stato infine sottoscritto un verbale di riunione in a tutela dei dipendenti che confluiranno in Sgs, la società consortile del Banco Popolare di back office, operations e It.

In particolare si stabilisce per loro l'applicazione del contratto del credito e della contrattazione di secondo livello dell'azienda di provenienza, il passaggio del rapporto lavoro alla nuova azienda senza soluzione di continuità, il mantenimento dei livelli retributivi e inquadramentali attuali, l'iscrizione alla cassa mutua, e al fondo pensione integrativo BPM, e la garanzia di riassunzione nel gruppo qualora il controllo della società consortile passi a un soggetto terzo o in caso di cessioni di attività o modifiche del rapporto di lavoro.

Milano 23/09/2016