La BCC di Canosa licenzia quattro sindacalisti, ma la FABI non ci sta e annuncia battaglia. Bertinotti: "Interverremo con forza in tutte le sedi opportune. Provvedimento gravissimo che danneggerà in primis i lavoratori. Pronti a scendere in piazza"
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BCC DI CANOSA, SCATTA L?EPURAZIONE

La BCC di Canosa licenzia quattro sindacalisti, ma la FABI non ci sta e annuncia battaglia. Bertinotti: “Interverremo con forza in tutte le sedi opportune. Provvedimento gravissimo che danneggerà in primis i lavoratori. Pronti a scendere in piazza”
BCC DI CANOSA, SCATTA L?EPURAZIONE

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La BCC di Canosa Loconia ha licenziato quattro sindacalisti. Contro il provvedimento senza precedenti e gravemente discriminatorio la FABI, il principale sindacato di categoria, ha già annunciato battaglia.
“Contesteremo i licenziamenti in tutte le sedi opportune con forza e determinazione. Si tratta di un’operazione gravissima e illegittima che mira a indebolire chi rappresenta e difende i lavoratori in un momento storico particolarmente difficile per l’azienda e per l’intero settore.
Evidentemente si vuole eliminare il sindacato per avere mano libera sul personale, cancellando tutele e diritti a proprio piacimento. Scenderemo in piazza contro questo provvedimento inaccettabile e, oltre a intervenire in sede legale, chiederemo un incontro urgente col Presidente della Federazione delle BCC pugliesi, dal quale sollecitiamo un’immediata presa di posizione. Si vuol far passare una vera e propria epurazione, che danneggerà in primis i lavoratori, per un’operazione di contenimento costi. Un provvedimento del genere è intollerabile e rischia di essere un pericoloso precedente per l’intero sistema”, dice Luca Bertinotti, Segretario Nazionale FABI.
La BCC di Canosa ha notificato i licenziamento per giustificato motivo oggettivo a quattro Rappresentanti Sindacali Aziendali, rispettivamente di FABI, FIRST CISL, UGL e UILCA, motivando l’operazione con la necessità di ridurre i costi del personale.
I sindacati avevano più volte chiesto un confronto per attivare tutti gli strumenti contrattuali utili a gestire in maniera responsabile e condivisa la riorganizzazione, ma l’azienda si è sempre rifiutata di trattare e alla fine ha provveduto unilateralmente e in via del tutto arbitraria a notificare le lettere di licenziamento ai quattro rappresentanti sindacali aziendali.
Inoltre, il sindacato, proprio per evitare che la ristrutturazione avesse impatti pesanti sul personale, aveva anche chiesto una robusta riduzione delle consulenze, che nella BCC di Canosa ammontano a quasi un milione e mezzo di euro.
Canosa 18/10/2016
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