L'accordo che scongiura i licenziamenti in CariFerrara conquista le pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Leggi la dichiarazione della FABI su Repubblica, Sole 24 Ore e Milano Finanza
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CARIFERRARA, L?ACCORDO SULLA STAMPA

L’accordo che scongiura i licenziamenti in CariFerrara conquista le pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Leggi la dichiarazione della FABI su Repubblica, Sole 24 Ore e Milano Finanza
CARIFERRARA, L?ACCORDO SULLA STAMPA

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L’accordo che scongiura i licenziamenti in CariFerrara conquista le pagine dei maggiori quotidiani nazionali. Leggi la dichiarazione della FABI su Repubblica, Sole 24 Ore e Milano Finanza
MF 3 gennaio 2017
Carife, accordo su 350 esuberi
E’ stato raggiunto ieri, dopo due giorni di trattative non stop, l’accordo sindacale sugli esuberi di Cariferrara. «In una situazione di grande difficoltà, al termine di una difficilissima trattativa, siamo riusciti a garantire concrete tutele ai lavoratori evitando l’applicazione della legge sui licenziamenti collettivi e salvaguardando la volontarietà delle uscite. Fino all’ultimo abbiamo contrastato la posizione dell’azienda, che era determinata a licenziare e abbiamo ottenuto una positiva riduzione degli esuberi, dagli iniziali 400 agli attuali 350», commenta Attilio Granelli, segretario nazionale della Fabi. Nel dettaglio, l’accordo raggiunto dalla Fabi e dagli altri sindacati, prevede 350 uscite volontarie entro il 2017: 94 saranno prepensionamenti coperti dal Fondo di Solidarietà, le restanti avverranno su base volontaria e saranno gestite o attraverso incentivo economico o tramite il Fondo emergenziale, per garantire ai lavoratori interessati l’opportunità e il tempo di ricollocarsi. Le parti hanno, infine, concordato la possibilità di diminuire ulteriormente i 350 esuberi, con l’utilizzo di strumenti di riduzione del costo del lavoro alternativi, quali per esempio il part-time per i dipendenti che ne facciano richiesta. Carife, unica delle quattro good bank a non aver trovato ancora un acquirente, aveva dichiarato 400 esuberi su 850 dipendenti. La banca aveva minacciato di applicare la legge sui licenziamenti collettivi nel caso non fosse stato raggiunto il numero delle 400 uscite volontarie. Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, aveva attaccato Bankitalia, principale azionista di Carife, accusandola di voler «mettere in mezzo a una strada dipendenti e risparmiatori».
REPUBBLICA 3 gennaio 2017
Esuberi Cariferrara accordo su 350 uscite volontarie
ROMA. Cariferrara, unica delle quattro good bank a non aver trovato ancora un acquirente, ha raggiunto un
accordo sindacale su gli esuberi. La banca a dicembre aveva chiesto 400 licenziamenti , ma la Fabi è riuscita a far scendere il numero a 350 e non più licenziamenti, ma uscite volontarie entro il 2017. Un primo gruppo sarà di 94 prepensionamenti coperti dal Fondo di Solidarietà. Le restanti uscite avverranno su base volontaria e saranno gestite o con un incentivo economico o tramite il Fondo emergenziale.
IL SOLE 24 ORE 3 gennaio 2017
Uscite volontarie per Nuova Carife
L’accordo raggiunto dalla Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara e dai sindacati (Fabi, First, Fisac, Ugl credito e Uilca) scongiura i licenziamenti collettivi e salvaguarda la volontarietà delle uscite (si veda il Sole 240re di venerdì 30 dicembre). Per i sindacati è questo il risultato politicamente più importante a cui la complessa trattativa ha portato, insieme alla riduzione del numero degli esuberi (i 400 inizialmente dichiarati dalla banca sono scesi a 350) e all’aumento delle mensilità per coloro che pur non avendo i requisiti per accedere alla pensione decideranno di uscire volontariamente (erano 24 quelle inizialmente offerte dalla banca, sono diventate 48 nell’intesa raggiunta). è stato un negoziato molto sofferto,non ultimo per la prospettiva «Resta una profonda amarezza per l’epilogo di una storia di cui i responsabili non sono stati ancora perseguiti, mentre i lavoratori, dopo anni di duri sacrifici economici, sono l’unico soggetto cui è stato presentato il conto del disastro compiuto da altri», commenta Giulio Romani, segretario generale di First Cisl. II risultato ha comunque consentito di non creare il «precedente pericolosissimo per tutti i lavoratori del settore bancario, soprattutto in vista delle imminenti ristrutturazioni. L’unità e la determinazione del tavolo sindacale hanno evitato il peggio», aggiunge il segretario nazionale della Fabi, Attilio Granelli. «Auspichiamo fortemente che questi sacrifici servano a raggiungere l’obiettivo della salvaguardia dell’azienda», sottolinea il segretario nazionale della Uilca Mariateresa Ruzza Nel merito il testo dell’accordo spiega che gli esuberi vengono portati a 350 e verranno gestiti parzialmente attraverso il fondo di solidarietà. «Nell’intento di favorire prioritariamente il criterio della volontarietà, tutti i lavoratori, compresi i dirigenti, che maturano il diritto al trattamento pensionistico (Ago) entro il 31 dicembre del 2022 potranno accettare» di accedere alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà, con la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con rinuncia al preavviso e alla relativa indennità sostitutiva, accompagnata dalla presentazione del modello Ecocert. A coloro che avranno aderito in modo volontario verrà garanti to il mantenimento delle condizioni bancarie e creditizie del personale in servizio. La banca, tra l’altro, si è resa disponibile ad accollarsi il riscatto della laurea per i dipendenti che maturano il diritto al trattamento pensionistico Ago entro il 31 dicembre del 2022. A coloro che invece non hanno maturato e non matureranno i requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2022 «nell’intento condiviso di favorire prioritariamente il criterio della volontarietà», in caso di risoluzione consensuale del proprio rapporto di lavoro, viene riconosciuto un incentivo di 48 mensilità a titolo di integrazione delle spettanze di fme rapporto. Sempre per coloro che non hanno maturato e non matureranno i requisiti per la pensione entro fine 2022, in caso di risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro, nell’intento di favorire prioritariamente il criterio della non opposizione vi è la possibilità di accedere alla sezione emergenziale del Fondo di solidarietà. Coloro che sceglieranno questa opzione avranno 40 mensilità quale corrispettivo alla non opposizione al licenziamento e a titolo di integrazione delle spettanze di fine rapporto. Adesso spetterà alle assemblee dei lavoratori valutare l’accordo.
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