Sileoni a tu per tu con i quadri sindacali marchigiani parla del futuro del settore e delle prossime vertenze del territorio, a cominciare da quella delle 3 good bank. "Nessuno verrà lasciato solo. No all'utilizzo dei diktat europei come alibi per tagliare posti di lavoro"
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BEHIND THE LINES FA TAPPA NELLE MARCHE

Sileoni a tu per tu con i quadri sindacali marchigiani parla del futuro del settore e delle prossime vertenze del territorio, a cominciare da quella delle 3 good bank. “Nessuno verrà lasciato solo. No all’utilizzo dei diktat europei come alibi per tagliare posti di lavoro”
BEHIND THE LINES FA TAPPA NELLE MARCHE
Prospettive future del settore, strategie del sindacato e nuove sfide professionali per la categoria. Di questo si è parlato oggi a Porto San Giorgio, nuova tappa toccata da Behind The Lines, il tour del Segretario Generale della FABI Sileoni in giro per l'Italia per dialogare e confrontarsi con la base anche in vista del Congresso Nazionale del 2018.
Oltre un centinaio di sindacalisti del territorio si sono riuniti nella cittadina marchigiana per ascoltare e applaudire le analisi di Sileoni.
Presenti in prima fila i coordinatori FABI della regione: Francesco Torresi (Macerata), Massimo Buonanno (Ancona), Andrea Scavella (Ascoli/ Fermo) e Paolo Palazzi (Pesaro).
Il leader della FABI ha sottolineato come i tempi ormai siano ormai cambiati, con la BCE che ha recentemente acquisto un ruolo di supervisione, d'indirizzo e di controllo sul sistema bancario italiano, imponendo regole molto rigide. Ma ha anche avvertito: "è troppo facile usare i diktat delle BCE come un alibi per tagliare posti di lavoro. Voglio ricordare che negli ultimi 4 anni i principali gruppi bancari hanno realizzato aumenti di capitale per un ammontare complessivo di 33 miliardi. Eppure i problemi sono rimasti", ha attaccato.
Il leader della FABI ha poi posto l'attenzione sulla grande trattativa che terrà banco a partire da giugno sul territorio: la procedura di gestione dei 1500 esuberi derivanti dall'incorporazione delle 3 good bank, tra cui Banca Marche, in UBI.
"Nessuno verrà lasciato solo nella trattativa", ha chiarito Sileoni, "Il sindacato dovrà avere il coraggio e la determinazione di parlare con chiarezza ai lavoratori e la politica locale non si potrà chiamare fuori dalla partita e dovrà sostenere realmente, non solo a parole, le Organizzazioni Sindacali nella loro battaglia per la difesa dei posti di lavoro e del il territorio. è importante trovare un accordo che tuteli la categoria", ha poi concluso.
Infine un avvertimento rivolto all'indirizzo dei banchieri: "Non consentiremo mai alle banche di licenziare e andare per la loro strada". Monito accolto con applausi scroscianti dalla nutrita platea di sindacalisti presenti in sala.
Porto San Giorgio 18/05/2017
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