Questo sito web utilizza i cookie per offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie vengono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando torni sul nostro sito web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito web ritieni più interessanti e utili.
BCC, SI STRINGONO I TEMPI PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO
Fissato il calendario d’incontri per arrivare a un accordo sul Contratto Nazionale atteso dai 40mila lavoratori del Credito Cooperativo. Sileoni: “No a penalizzazioni rispetto al modello ABI nè a esuberi di settore. Il nuovo CCNL deve tutelare tutti”

le=”text-align: justify”>
Sono stati fissati oggi due incontri, nelle giornate del 4 e 11 settembre a Roma, per la ripresa delle trattative sul rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro delle Banche di Credito Cooperativo (BCC). Incontri che serviranno per analizzare un protocollo quadro (con i rispettivi passaggi alle strutture politiche del sindacato) propedeutico al rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, scaduto dal 31 dicembre 2013, che interessa circa 40mila lavoratori bancari del settore.
All’incontro di oggi hanno partecipato le delegazioni sindacali di FABI, FIRST CISL, FISAC CGIL, UILCA e UGL Credito.
“Abbiamo rappresentato la necessità di arrivare al rinnovo di un Contratto Nazionale come minimo pari a quello definito in ABI per gli altri 300mila addetti del settore bancario e ribadito la necessità che gli eventuali esuberi di personale siano definiti tutti azienda per azienda, evitando così generiche e improprie definizioni di esuberi di settore, ipotesi che non ci convince né mai ci convincerà”, ha commentato Lando Maria Sileoni, Segretario Generale della FABI. “Sono state chieste anche nuove assunzioni di personale, il mantenimento dei livelli territoriali, la condivisione con Fedecasse di politiche concernenti l’individuazione del premio di risultato, l’eventuale flessibilità sulla mobilità territoriale, la gestione bilaterale del Fondo per l’Occupazione. Sotto l’aspetto politico è stata ribadita l’assoluta necessità e importanza che i rappresentanti dei tre gruppi Federcasse, Cassa Trentina e Cassa di Bolzano siano sempre presenti alle trattative perché vogliamo assolutamente evitare eventuali disimpegni di questo o quel gruppo. Il nuovo Contratto di Lavoro dovrà riguardare e tutelare tutti i 40mila lavoratori del settore e non soltanto una parte di essi”.
Roma 08/08/2017