Le dichiarazioni del Segretario Sileoni dopo la riunione in ABI sulle politiche commerciali. A gennaio parte la Commissione per verificare l'accordo del febbraio 2017.
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STOP A PREMI LEGATI A VENDITA PRODOTTI FINANZIARI

Le dichiarazioni del Segretario Sileoni dopo la riunione in ABI sulle politiche commerciali. A gennaio parte la Commissione per verificare l’accordo del febbraio 2017.
STOP A PREMI LEGATI A VENDITA PRODOTTI FINANZIARI
COMUNICATO STAMPA
BANCHE: SILEONI (FABI), STOP A PREMI LEGATI A VENDITA PRODOTTI FINANZIARI

Roma, 12 dicembre 2018. "Il nostro obiettivo è slegare i sistemi economici incentivanti delle banche e dei gruppi dalla vendita dei prodotti finanziarie e dal raggiungimento degli obiettivi commerciali individuali, di filiale e di gruppo". è quanto ha dichiarato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, al termine di una riunione in Abi con i rappresentanti delle banche e di tutte le organizzazioni sindacali. Al centro dell'incontro, nella sede dell'Associazione bancaria italiana, c'era l'accordo dell'8 febbraio 2017 sulle politiche commerciali.

"L'accordo - ha spiegato Sileoni durante la riunione a palazzo Altieri - è rimasto sostanzialmente inapplicato e di fatto ignorato dagli stessi gruppi bancari che nel frattempo hanno approvato gli accordi aziendali, nei quali, con sole due marginali eccezioni, non sono stati recepiti i passaggi più importanti relativi proprio ai sistemi incentivanti".

Secondo Sileoni “i sistemi incentivanti uniti alla bramosia delle banche di raggiungere elevati guadagni in poco tempo rappresentano il cuore del problema delle pressioni commerciali subite da chi lavora allo sportello e il fatto che negli accordi di gruppo non ce ne sia traccia dimostra che i gruppi bancari non vogliono porre fine alle indebite pressioni sulle vendite. Non a caso, negli ultimi mesi le banche hanno continuato a spingere sul collocamento di prodotti del risparmio gestito e su quello di prodotti assicurativi che, legati a una componente azionaria presente negli stessi prodotti, mettono in forte dubbio gli investimenti della clientela. E a metterci la faccia sono le lavoratrici e i lavoratori bancari che quotidianamente lavorano nelle agenzie”.

Durante la riunione è stato deciso che a gennaio si insedierà la Commissione nazionale – composta da rappresentanti delle banche e delle organizzazioni sindacali – che dovrà verificare, in generale, lo stato di attuazione dell’accordo del 2017. In particolare, la Commissione dovrà acquisire informazioni circa i sistemi di incentivazione presenti nelle banche e nei gruppi bancari, e dovrà avviare poi tutte quelle attività necessarie per realizzare una indagine di clima settoriale per porre in essere concreti rimedi.

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