Il segretario nazionale Fabi a Udine per la tappa friulana di Contratto on the road. “No al lavoro ibrido”
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XAUSA: VALORIZZARE I BANCARI E RILANCIARE IL SETTORE

Il segretario nazionale Fabi a Udine per la tappa friulana di Contratto on the road. “No al lavoro ibrido”
XAUSA: VALORIZZARE I BANCARI E RILANCIARE IL SETTORE
“Vogliamo valorizzare il ruolo dei bancari e rilanciare il settore del credito.” Lo ha detto oggi il segretario nazionale della Fabi, Giuliano Xausa, a Udine parlando davanti ai dirigenti e ai rappresentanti territoriali della Federazione. L’occasione era “Contratto on the road”, il giro d’Italia della Fabi in 16 tappe (dal 3 al 16 aprile), organizzato per spiegare la piattaforma con le proposte in vista del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro scaduto il 31 dicembre e prorogato al 31 maggio.
 
Xausa ha illustrato i dettagli della piattaforma – approvata il 15 marzo dalle segreterie generali dei sindacati e ora al vaglio delle assemblee dei lavoratori - tra le più articolate nell’ambito dei rinnovi dei contratti collettivi: oltre alla richiesta di aumento che contempla anche il recupero della produttività al primo livello, negli argomenti si va dalle sofferenze ai consulenti finanziari, dallo smart working al diritto alla disconnessione. “Al centro della piattaforma c’è la persona, la trasparenza e la qualità dei prodotti. Per persone intendiamo i lavoratori e la clientela, il recupero della fiducia con i clienti è un elemento imprescindibile affinché le banche possano tornare a svolgere il loro ruolo sociale che avevano un tempo” ha detto il segretario nazionale della Fabi.
 
“Abbiamo degli obiettivi importanti e definiti” ha continuato il segretario Fabi “difendere il risparmio che è stato troppo spesso tradito. Sancire l’eliminazione di politiche commerciali e delle relative pressioni sulle lavoratrici e lavoratori rilanciando, quindi, una corretta relazione con il cliente e realizzando una reale tutela del risparmio. Mettere fine alla parola “esternalizzazioni” (la gestione di Utp e Npl deve essere contrattualmente all’interno dell’area contrattuale)”.
 
Poi il passaggio sull’occupazione. “La priorità della Fabi è il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, creando le condizioni per nuovi posti di lavoro ” ha continuato Xausa, “non ci convincono né il lavoro ibrido né altre forme di lavoro non concordate con il sindacato prive di elementi di controllo e di tutela del lavoratore, chiediamo la conferma del Foc (Fondo per l’Occupazione) strumento che in questi anni ha permesso nuove assunzioni. Le opportunità offerte da nuovi strumenti e tecnologie hanno un impatto significativo sia sui servizi sia sull'organizzazione del lavoro e al riguardo abbiamo chiesto, con la piattaforma, di creare una cabina di regia sulle digitalizzazioni”. Tra le altre richieste: il diritto alla disconnessione, l’abolizione del salario di ingresso per i giovani,il miglioramento delle tutele dei dipendenti con reintegra in caso di licenziamento illegittimo e quindi superamento del jobs act che di fatto modificato l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
 
Ha chiuso i lavori Giudo Fasano, coordinatore provinciale del Sab Fabi di Udine. Nel suo intervento, Fasano ha posto l’attenzione sul rischio dell’ingresso di fondi e gruppi esteri nelle banche del nostro paese. “Gli istituti stranieri hanno una visione diversa da quella italiana per la gestione degli esuberi e i pensionamenti. Mai come nel nostro territorio conosciamo questa terribile realtà, dove purtroppo abbiamo avute situazioni di licenziamenti”. I bancari che lavorano in Friuli Venezia Giulia sono, complessivamente, 5.879: a Udine 2.703 (46%), a Pordenone 1.426 (24%), a Trieste 1.129 (19%) e 621 (11%) a Gorizia.
 
Udine, 4 aprile 2019
 
 
Il servizio realizzato dalla FABI TV

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