Tappa torinese per il tour Fabi sul nuovo contratto nazionale. Al Collegio San Giuseppe, oltre cento dirigenti sindacali della Federazione riuniti per discutere dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro rinnovato il 19 dicembre scorso e che sarà sottoposta al vaglio dei lavoratori nel corso delle assemblee in agenda dal 6 febbraio al 13 marzo. A presiedere i lavori il segretario generale aggiunto Fabi e coordinatore del Sab di Torino, Mauro Bossola, e il segretario nazionale Luca Bertinotti. Presenti i rappresentanti delle province piemontesi e della Valle d’Aosta, Paola Ciccarelli Cogli e Stefano Morini del Comitato direttivo centrale.

«È un rinnovo contrattuale importante – ha esordito Luca Bertinotti – non solo per la parte economica, ma anche per una serie di tutele e garanzie che siamo riusciti ad ottenere. È stato fondamentale non spezzettare l’area contrattuale e mantenere fermo presidio. Se l’area contrattuale è rimasta integra, l’altra partita del sindacato si giocava sul lavoro, sulla digitalizzazione e le nuove professionalità. Per questo la cabina di regia».
A Bertinotti il compito di spiegare nei dettagli le fasi della trattativa e gli aspetti salienti dell’ipotesi di accordo firmata con Abi. La sua valenza sociale, il Foc e le nuove assunzioni, l’area contrattuale, le esternalizzazioni e le nuove professioni.
Quindi Cosimo Torraco, segretario amministrativo della Fabi di Torino: «Questo contratto dà speranza alla nostra categoria. A volte diamo per scontato che il contratto ci sia, ma non è scontato. Ci sono categorie che da anni sono senza contratto nazionale. L’ipotesi appena firmata interviene non solo nella parte economica, ma rafforza le parti normative. È un contratto che dà un futuro alla Fabi, perché è figlio del nostro segretario generale che ha dettato la linea politica, e dà un futuro alla nostra categoria. Dobbiamo esserne orgogliosi e difenderlo in ogni sede».