MILAZZO ILLUSTRA IL RINNOVO A COSENZA: «SVOLTA SOCIALE COL NUOVO CONTRATTO»

Il segretario nazionale in Calabria per un’altra tappa del tour sul rinnovo del Ccnl. Oltre 100 i dirigenti sindacali presenti: «Tra i pilastri, inclusione e pari opportunità»

MILAZZO ILLUSTRA IL RINNOVO A COSENZA: «SVOLTA SOCIALE COL NUOVO CONTRATTO»

Tappa calabro-lucana, oggi, per il tour Fabi di presentazione e discussione dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale di lavoro, firmata il 19 dicembre scorso e da sottoporre al vaglio delle lavoratrici e dei lavoratori, nelle assemblee in agenda dal 6 febbraio al 13 marzo. Il coordinatore del Sab di Cosenza, che ha ospitato l’evento, Ernesto Biondino, ha dato il benvenuto alla platea e ha introdotto i lavori. In sala, oltre 100 dirigenti sindacali arrivati da tutte le province calabresi e lucane. Tra i presenti, il vicecoordinatore nazionale Fabi in Intesa Sanpaolo, Tiberio Carello; in rappresentanza della regione Calabria, Santo Catalano, coordinatore del Sab di Reggio Calabria e Salvatore D’Augello del Sab di Catanzaro; per la Basilicata, Michele Sacco, coordinatore del Sab di Matera e Canio Moliterni del sab di Potenza.

«Questo contratto rappresenta una vittoria chiara e pulita della categoria» ha esordito il segretario nazionale Fabi, Giuseppe Milazzo, secondo cui si tratta del «miglior rinnovo degli ultimi 20 anni: lo possiamo affermare con forza». Milazzo è entrato poi nel cuore delle misure introdotte con l’ipotesi di accordo e guarda oltre: «È un contratto nazionale acquisitivo, con tante norme in favore dei lavoratori, uno strumento che non solo salvaguarda professionalità e dignità del lavoratore, ma che permette di arrivare a un rinnovo, quello del 2022, altrettanto dignitoso e positivo».

In una dettagliata illustrazione dell’ipotesi di contratto, punto per punto, il segretario nazionale ha ricordato tutti gli obiettivi raggiunti: l’aumento economico, la parità di retribuzione dei giovani e l’eliminazione del gap salariale d’ingresso, la cabina di regia per le nuove tecnologie, formazione, nuove professioni e inquadramenti, l’area contrattuale, lo smart-working. E poi il diritto alla disconnessione, una delle novità di questa ipotesi di contratto.

Un contratto – ecco il fiore all’occhiello, come ha sottolineato Milazzo -dalla notevole valenza sociale: maggiori permessi per le lavoratrici madri che devono seguire figli con problematiche di salute, o l’aspettativa retribuita per due anni in caso di malattie di grave entità, così come la parificazione per le unioni civili. Pari opportunità e inclusione, quindi, come pilastri.

«Ovviamente, un contratto su cui vigilare e da applicare anche in condizioni difficili: non possiamo smontarlo nei Gruppi con la scusa dei piani industriali» ha osservato ancora Milazzo. «Un contratto da tutelare, in un clima, però, cambiato positivamente anche da parte delle banche: il che fa ben sperare per il futuro».

Cosenza, 3 febbraio 2020

Il servizio realizzato dalla FABI TV


 

 

 

 

 

 

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