«ABBIAMO UN CONTRATTO PER LE SFIDE FUTURE DEL SETTORE»

Tappa Ligure per il tour della Fabi sul nuovo ccnl con il segretario nazionale Scarin. Il responsabile del Sab di Genova, Garbarino: «Dopo anni di mantenimenti, l’ultimo rinnovo rappresenta un punto di svolta soprattutto in questa delicata fase delle banche»

«ABBIAMO UN CONTRATTO PER LE SFIDE FUTURE DEL SETTORE»

È arrivato a Genova, oggi, il tour Fabi per presentare e discutere l’ipotesi di rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro firmata il 19 dicembre scorso e ora in attesa delle assemblee dei lavoratori chiamati a esprimere il loro parere dal 6 febbraio al 13 marzo. All’attivo regionale per la Liguria, erano presenti il segretario organizzativo Fabi, Mauro Scarin, il coordinatore del Sab di Genova, Riccardo Garbarino, che ha ospitato l’incontro, e i coordinatori delle province liguri di Imperia, Fabio Danè, di Savona, Alessandro Abba e La Spezia, Guido Ricci.

 

«Questo è un contratto fondamentale – ha detto in apertura lavori  Garbarino – con questo contratto abbiamo posto dei paletti importanti nelle situazioni dove molte aziende, localmente, tendevano a fare accordi che erano in deroga con quanto sancito dal contratto nazionale.  Dopo anni di contratti di mantenimenti questo rappresenta un punto di svolta soprattutto in questa delicata fase delle banche, nei prossimi anni ci saranno altre fusioni e cambiamenti. Quindi la centralità del contratto nazionale è determinante per la difesa dei colleghi e della categoria» ha concluso il coordinatore Fabi.

 

I dettagli del nuovo contratto sono stati illustrati da Scarin (ieri a Bari per la tappa pugliese) che ha ribadito l’efficacia di questo contratto nazionale e gli obiettivi raggiunti: l’aumento economico da 190 euro medi mensili, la proroga della scadenza del Fondo per l’occupazione,  la parità di retribuzione dei giovani,  l’eliminazione del gap salariale d’ingresso, la cabina di regia per le nuove tecnologie, formazione, nuove professioni e inquadramenti, l’area contrattuale, lo smart-working. E poi il diritto alla disconnessione, di sicuro una delle novità di maggior peso. «Questo contratto ha importanti contenuti sociali ed economici essenziali per il rilancio del settore e le tutele delle lavoratrici e lavoratori – ha precisato Scarin – c’era un contesto sfavorevole: una Bce sempre più intransigente, scandali bancari, i piani industriali delle banche con uscite di lavoratori e poche assunzioni previste, le ulteriori fusioni e i casi di commissariamento di alcuni istituti. C’era, quindi, la necessità di un contratto nazionale di svolta per affrontare le future sfide con un giusto rilancio del settore bancario. E questo è il miglior contratto che si poteva fare».

 

Genova, 4 febbraio 2020

Il servizio realizzato dalla FABI TV