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«CON LA CHIUSURA DELLE FILIALI, BANCO BPM FA UN REGALO ALLE POSTE»
Il segretario nazionale della Fabi Xausa commenta il piano industriale del gruppo bancario: «Esuberi solo su base volontaria, un’assunzione per ogni due esuberi volontari al netto del turn over». Il coordinatore Marioli: «Non è chiaro il numero delle uscite effettive, la chiusura degli sportelli impoverisce i territori»

«Vogliamo esuberi solo di carattere volontario, con un’assunzione ogni due uscite al netto del turn over. Non nascondiamo le nostre perplessità sulla chiusura di 200 filiali, in territori dove daremo i clienti in mano a Poste che sono concorrenti sleali con un impatto negativo sulle quote di mercato». È quanto dichiara il segretario nazionale Fabi, Giuliano Xausa, dopo la presentazione del piano industriale del gruppo Banco Bpm. «Abbiamo sollecitato le nostre preoccupazioni sullo scenario avverso dettato dal Coronavirus; le elezioni in America, la crisi di governo, l’aumento dello spread e le ricadute provenienti dalla Cina – ha continuato Xausa - Abbiamo posto l’attenzione sul rischio del risiko bancario che potrebbe essere celere e abbiamo chiesto più formazione per creare nuove figure professionali legate all’offerta di digitale per creare nuovi posti di lavoro. Abbiamo inoltre fatto un’ultima osservazione sulle vendite di immobili chiedendo se siano gioielli di famiglia e la risposta è stata negativa. Per ultimo abbiamo sollecitato un cambio di passo sulle relazioni industriali».
«Questo piano presenta molte incognite ed è ancora assai vago. C’è, anzitutto, un problema di fondo: il numero delle uscite effettive non è chiaro e la paventata riduzione degli sportelli corre il rischio di impoverire seriamente alcuni territori specifici. La banca, poi, dichiara di voler potenziare il welfare per i dipendenti, ma allo stesso tempo si parla di una riduzione del costo del personale di 140 milioni a fronte di 800 milioni di dividendi agli azionisti. Quanto alla formazione, sostengono di potenziarla in ragione del 60%, ma come si raggiunge questo obiettivo riducendo il personale e pure le filiali? Intendono aumentare la raccolta diretta con l’aumento delle commissioni di 400 milioni: vuol dire vendita porta a porta e spinta alla formazione dei consulenti finanziari? Solo con la trattativa che si aprirà nelle prossime settimane avremo il quadro più chiaro: Per ora resto scettico» dichiara il coordinatore Fabi di gruppo Banco Bpm, Piero Marioli.
Milano, 3 marzo 2020
Banco Bpm: Fabi, chiudere sportelli impoverisce territori ‘Piano assai vago, numero uscite effettive non e’ chiaro’ (ANSA) – MILANO, 3 MAR – “Questo piano presenta molte incognite ed e’ ancora assai vago. C?e’ anzitutto un problema di fondo: il numero delle uscite effettive non e’ chiaro e la paventata riduzione degli sportelli corre il rischio di impoverire seriamente alcuni territori specifici”. Lo dichiara il coordinatore Fabi di gruppo Banco Bpm, Piero Marioli, commentando il piano industriale presentato a Milano da Banco Bpm. “La banca poi dichiara di voler potenziare il welfare per i dipendenti, ma allo stesso tempo – aggiunge il sindacalista – si parla di una riduzione del costo del personale di 140 milioni a fronte di 800 milioni di dividendi agli azionisti. Quanto alla formazione, sostengono di potenziarla in ragione del 60%, ma come si raggiunge questo obiettivo riducendo il personale e pure le filiali? Intendono aumentare la raccolta diretta con l?aumento delle commissioni di 400 milioni: vuol dire vendita porta a porta e spinta alla formazione dei consulenti finanziari? Solo con la trattativa che si aprira’ nelle prossime settimane – conclude – avremo il quadro piu’ chiaro: Per ora resto scettico”. (ANSA). TOM 03-MAR-20 19:34 NNNN
Banco Bpm: Fabi, chiusura sportelli impoverisce territorio = (AGI) – Roma, 3 mar. – “Questo piano presenta molte incognite ed e’ ancora assai vago”. Lo dichiara il coordinatore Fabi di gruppo Banco Bpm, Piero Marioli, commentando il piano industriale presentato oggi a Milano. “C’e’, anzitutto”, aggiunge, “un problema di fondo: il numero delle uscite effettive non e’ chiaro e la paventata riduzione degli sportelli corre il rischio di impoverire seriamente alcuni territori specifici. La banca, poi, dichiara di voler potenziare il welfare per i dipendenti, ma allo stesso tempo si parla di una riduzione del costo del personale di 140 milioni a fronte di 800 milioni di dividendi agli azionisti. Quanto alla formazione, sostengono di potenziarla in ragione del 60%, ma come si raggiunge questo obiettivo riducendo il personale e pure le filiali? Intendono aumentare la raccolta diretta con l’aumento delle commissioni di 400 milioni: vuol dire vendita porta a porta e spinta alla formazione dei consulenti finanziari? Solo con la trattativa che si aprira’ nelle prossime settimane avremo il quadro piu’ chiaro: Per ora resto scettico”. (AGI)Mau 031908 MAR 20 NNNN
Banco Bpm, Fabi: Chiusura sportelli impoverisce territori Milano, 3 mar. (LaPresse) – “Questo piano presenta molte incognite ed è ancora assai vago. C’è, anzitutto, un problema di fondo: il numero delle uscite effettive non è chiaro e la paventata riduzione degli sportelli corre il rischio di impoverire seriamente alcuni territori specifici”. Lo dichiara il coordinatore Fabi di gruppo Banco Bpm, Piero Marioli, commentando il piano industriale presentato oggi a Milano.”La banca, poi, dichiara di voler potenziare il welfare per i dipendenti, ma allo stesso tempo si parla di una riduzione del costo del personale di 140 milioni a fronte di 800 milioni di dividendi agli azionisti. Quanto alla formazione, sostengono di potenziarla in ragione del 60%, ma come si raggiunge questo obiettivo riducendo il personale e pure le filiali? Intendono aumentare la raccolta diretta con l’aumento delle commissioni di 400 milioni: vuol dire vendita porta a porta e spinta alla formazione dei consulenti finanziari? Solo con la trattativa che si aprirà nelle prossime settimane avremo il quadro più chiaro: Per ora resto scettico”, conclude Marioli. ECO NG01 taw 031924 MAR 20