«I BANCHIERI VADANO IN FILIALE SENZA MASCHERINA»

Il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un videoforum sul Sole24ore.com: «Mi legherò allo sportello per sostituirmi alle lavoratrici e ai lavoratori». Oggi alle 15 incontro con Abi per nuove misure di sicurezza

«I BANCHIERI VADANO IN FILIALE SENZA MASCHERINA»

«Se l’incontro di oggi non andrà a finire bene, mi legherò allo sportello con gli altri segretari generali dei sindacati per sostituire le lavoratrici e i lavoratori. Ma lo devono fare anche gli amministratori delegati: tutti in filiale, senza mascherina. Voglio vedere chi ci sarà». Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un videoforum sul sito del Sole24ore, in vista di un incontro fissato «alle 15 di oggi con l’Abi, in videoconferenza, assieme alle altre organizzazioni sindacali per cercare un accordo» sulla sicurezza e la salute dei dipendenti delle banche. «Vogliamo migliorare il Protocollo del 16 marzo, introducendo misure più importanti per i bancari» ha aggiunto il segretario generale della Fabi che ha poi sottolineato che «in questa situazione di emergenza è stato ribadito a tutti, anche a chi la pensa diversamente, che le banche sono un servizio pubblico essenziale e che gli sportelli sono importanti per i cittadini, per le famiglie e per le imprese».

Roma, 24 marzo 2020

 

 

Coronavirus: Fabi, Abi ci ha convocato oggi alle 15 = (AGI) – Roma, 24 mar. – “Alle 15 l’Abi ci ha convocato per una videoconferenza, speriamo all’interno dell’incontro di trovare soluzioni”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, nel corso di un videoforum con Il Sole24ore. (AGI)Gio 241221 MAR 20 NNNN

Coronavirus: Fabi, Abi ci ha convocato oggi alle 15 (2)= (AGI) – Roma, 24 mar. – Ieri tutti i sindacati del settore bancari avevano annunciato una mobilitazione contro le scarse misure di sicurezza fornite dalle banche ai loro dipendenti. “Tutte le banche vanno per conto loro e se la situazione non cambia repentinamente saremo costretti ad andare allo sciopero – ha ribadito il segretario generale della Fabi – noi oggi vogliamo evitare lo sciopero perche’ vogliamo garantire un servizio pubblico essenziale ma vogliamo tutele”. (AGI)Gio 241242 MAR 20 NNNN

Coronavirus: Fabi, vogliamo accordo migliorativo con Abi = (AGI) – Roma, 24 mar. – “Noi vogliamo uscire dall’incontro con un accordo migliorativo rispetto a quello di una settimana fa e vogliamo che le banche ci dicano: ‘noi non riusciamo ad avere le mascherine appena le avremo le consegneremo’. Sottoscriviamo che serve l’appuntamento o la chiamata preventiva per poter accedere alla banca”. Lo ha sottolineato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, nel corso di un videoforum con Il Sole 24 ore. “Ci aspettiamo un’ondata importante il primo aprile, qualche giorno dopo che i pensionati avranno riscosso la pensione agli uffici postali – ha osservato Sileoni – vanno date le indicazioni giuste, vanno invitati i pensionati a non recarsi presso gli sportelli bancari per versare nel conto corrente la pensione riscossa agli uffici postali e questo e’ un problema che dovremo affrontare oggi con l’Abi. Sara’ uno dei punti principali e ci aspettiamo risposte vere. I pensionati mettono a repentaglio la loro e la nostra salute nel momento in cui si recano in banca. Riceveranno telefonicamente qualunque tipo di risposta, dobbiamo superare l’emergenza”. (AGI)Gio 241251 MAR 20 NNNN

 

 

CORONAVIRUS, SILEONI (FABI): 40-45% PERSONALE BANCA CHE LAVORA NELLE FILIALI SENZA PROTEZIONE ADEGUATA COME MASCHERE E GUANTI, SCIOPERO OPZIONE SE SITUAZIONE NON MIGLIORA Sindacati bancari minacciano sciopero per coronavirus, oggi call con Abi – Reuters

MILANO/ROMA, 24 marzo (Reuters) – I sindacati dei bancari minacciano lo sciopero se non avranno garanzie su condizioni di lavoro adeguate a evitare rischi di contagio da coronavirus, soprattutto in vista delle code di inizio aprile nelle filiali per depositare le pensioni. Lo ha detto Lando Sileoni, segretario generale di Fabi, primo sindacato del settore, annunciando per oggi pomeriggio alle 15,00 una call con l’Abi per discutere su cosa fare. “Il 40-45% del personale non ha mascherine né guanti non ha nulla, sono perfino assenti le barriere di plastica…Ci vedremo costretti allo sciopero in assenza di risposte”, ha detto Sileoni nel corso di un videoforum con Il Sole 24 ore. “Ci aspettiamo un’ondata importante il primo aprile, qualche giorno dopo che i pensionati avranno riscosso la pensione agli uffici postali. Vanno date le indicazioni giuste, vanno invitati i pensionati a non recarsi presso gli sportelli bancari per versare nel conto corrente la pensione riscossa agli uffici postali e questo è un problema che dovremo affrontare oggi con l’Abi. Sarà uno dei punti principali e ci aspettiamo risposte vere”, ha proseguito. Sileoni ha attribuito alla competizione tra i diversi istituti di credito la incapacità di fornire risposte adeguate finora, aggiungendo che già sei settimane fa i sindacati avevano chiesto materiale di protezione per i lavoratori ma senza ancora ricevere risposte.

 

Banche, Fabi: vogliamo miglorare sicurezza bancari in filiale Sileoni: oppure anche banchieri ci vadano senza mascherina Roma, 24 mar. (askanews) – “Se l’incontro di oggi non andrà a finire bene, mi legherò allo sportello con gli altri segretari generali dei sindacati per sostituire le lavoratrici e i lavoratori. Ma lo devono fare anche gli amministratori delegati: tutti in filiale, senza mascherina. Voglio vedere chi ci sarà”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un videoforum sul sito del Sole24ore, in vista di un incontro fissato alle 15 di oggi con l’Abi, in videoconferenza, assieme alle altre organizzazioni sindacali per cercare un accordo sulla sicurezza e la salute dei dipendenti delle banche. “Vogliamo migliorare il Protocollo del 16 marzo, introducendo misure più importanti per i bancari – ha aggiunto il segretario generale della Fabi – in questa situazione di emergenza è stato ribadito a tutti, anche a chi la pensa diversamente, che le banche sono un servizio pubblico essenziale e che gli sportelli sono importanti per i cittadini, per le famiglie e per le imprese”. Voz 20200324T131820Z

 

CORONAVIRUS: INCONTRO SINDACATI BANCHE CON ABI ALLE 15 = Milano, 24 mar. (Adnkronos) – Si terrà nel pomeriggio alle 15 un incontro tra i sindacati dei bancari e l’Abi. “Se l’incontro di oggi non andrà a finire bene, mi legherò allo sportello con gli altri segretari generali dei sindacati per sostituire le lavoratrici e i lavoratori. Ma lo devono fare anche gli amministratori delegati: tutti in filiale, senza mascherina. Voglio vedere chi ci sarà”, ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in un videoforum sul sito del Sole24ore, in vista dell’appuntamento in videoconferenza per trovare un accordo sul fronte sicurezza e salute dei dipendenti delle banche. “Vogliamo migliorare il Protocollo del 16 marzo, introducendo misure più importanti per i bancari. In questa situazione di emergenza è stato ribadito a tutti, anche a chi la pensa diversamente, che le banche sono un servizio pubblico essenziale e che gli sportelli sono importanti per i cittadini, per le famiglie e per le imprese”, ha ribadito Sileoni. (Red-Viv/AdnKronos) ISSN 2465 – 1222 24-MAR-20 13:25 NNNN

 

CORONAVIRUS, SILEONI (FABI): RISPOSTE O MI LEGO ALLO SPORTELLO (9Colonne) Roma, 24 mar – “Se l’incontro di oggi non andrà a finire bene, mi legherò allo sportello con gli altri segretari generali dei sindacati per sostituire le lavoratrici e i lavoratori. Ma lo devono fare anche gli amministratori delegati: tutti in filiale, senza mascherina. Voglio vedere chi ci sarà”. Lo ha detto il segretario generale della FABI, Lando Maria Sileoni, in un videoforum sul sito del Sole24ore, in vista di un incontro fissato “alle 15 di oggi con l’Abi, in videoconferenza, assieme alle altre organizzazioni sindacali per cercare un accordo” sulla sicurezza e la salute dei dipendenti delle banche. “Vogliamo migliorare il Protocollo del 16 marzo, introducendo misure più importanti per i bancari” ha aggiunto il segretario generale della FABI che ha poi sottolineato che “in questa situazione di emergenza è stato ribadito a tutti, anche a chi la pensa diversamente, che le banche sono un servizio pubblico essenziale e che gli sportelli sono importanti per i cittadini, per le famiglie e per le imprese”. (red)

Coronavirus, Fabi: troppa gente nelle banche e tanto lavoro Sileoni: calo delle presenze in filiale è una bugia colossale Roma, 24 mar. (askanews) – Troppa gente nelle filiali bancarie e tanto lavoro per il personale, nonostante l’emergenza coronavirus. Lo ha affermato il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che con gli altri sindacati del credito minaccia lo sciopero per le carenze di presidi di sicurezza contro il Covid-19. I dirigenti bancari “che dicono che sono diminuite le persone allo sportello mentono sapendo di mentire perchè la gente, soprattutto negli ultimi tre o quattro mesi, fa la fila allo sportello, sono aumentate le operazioni bancarie”. “Mentono – ha sottolineato Sileoni intervenendo a ‘Il Sole risponde’ sul sito del quotidiano finanziario – perchè gli servono i piani industriali per tagliare il costo del personale che anche un bambino saprebbe fare se facesse l’amministratore delegato usando questi mezzi. Gli serve l’alibi per poter giustificare certe sforbiciate e certi tagli del personale”. “Non è vero – ha evidenziato il sindacalista – che sono diminuite le presenze in banca. È una bugia, una bugia colossale, come non è neanche vero che sono stati fatti investimenti importanti dalle banche sul tema dell’innovazione tecnologica. I primi investimenti importanti sono stati fatti adesso da Unicredit, da Ubi e dal piano industriale di Bpm Banca. Fino adesso non c’è stato quasi niente, quasi niente”. Tutte le banche, “tutti i grandi gruppi bancari vanno per conto loro, si fanno la guerra anche su queste cose. Ci sono invidie e anche ripicche fra una banca e l’altra, perchè una banca ha assunto determinati comportamenti e non va bene all’altra banca concorrente: ecco qui si sta giocando sulla pelle dei lavoratori bancari. E noi, se questa situazione non cambia repentinamente, saremo costretti a portare la gente allo sciopero”. “Le banche – ha aggiunto Sileoni – dicono che non trovano le mascherine perchè non sono in commercio e quelle che ci sono vengono sequestrate dalla Protezione civile. Benissimo: ci dicano quando arriveranno queste mascherine, quando i lavoratori bancari potranno essere messi in completa tutela. L’altro aspetto fondamentale è che le banche non possono andare in deroga a quanto già deciso, per esempio dalla regione Lombardia o per esempio dalla regione Piemonte, e quindi conseguentemente in qualche modo devono prendere atto che quello che ha deciso il governatore della regione, gli altri governatori, deve essere completamente realizzato all’interno della struttura organizzativa”. Glv 20200324T184117Z

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