BREAKING NEWS CORONAVIRUS – ARCHIVIO

Archivio giornaliero di tutte le notizie per sapere cosa succede in Italia e nel Mondo: sanità, politica, esteri, società e sport. (a cura dell’Ufficio Stampa Fabi)

BREAKING NEWS CORONAVIRUS – ARCHIVIO

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Venerdì 5 giugno 2020

MUSUMECI, RISCHIO ABBASSATO MA SIAMO PRONTI AD EVENTUALE SECONDA EPIDEMIA

“L’epidemia si è fortemente abbassata nei suoi segnali di allarme, nonostante non sia ancora sconfitta. Noi comunque siamo eventualmente pronti ad affrontare una seconda stagione epidemica”. Così il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci durante la sua visita ad Agira e Leonforte, due comuni dell’ennese in prima linea nell’emergenza Covid.  “Occorre essere prudenti e sapere cogliere da questa esperienza la forza per rialzarci e andare avanti, sapendo che noi siciliani possiamo contare essenzialmente sulle nostre forze – ha aggiunto – Tutto quello che è stato appartiene al passato, adesso è necessario individuare gli obiettivi essenziali con il coinvolgimento della comunità e dei soggetti attivi del territorio. Aspettiamo di ricevere progetti realizzabili e soprattutto utili. La Regione ha il dovere di stare vicino ai sindaci. Dobbiamo guardare con particolare attenzione a quelle realtà colpite che hanno determinato condizioni di seria preoccupazione, perdite di vite umane, tensione sociali, cadute economiche”. (ore 16.58)

SILERI, ‘CORRUZIONE IN QUESTO SETTORE E’ IL MALAFFARE PEGGIORE’

“La corruzione nella sanità è forse il sistema di malaffare peggiore, perché di fatto sulla pelle e a danno della salute dei cittadini”. Lo scrive su Twitter il viceministro della Salute, Pieropaolo Sileri, dopo l’operazione della Guardia di Finanza di Torino, con 19 persone e 5 società indagate. Secondo quanto rilevato dagli inquirenti, si ripropone uno “schema che deve essere sconfitto una volta per tutte”, aggiunge Sileri. (ore 16.44)

BRASILE

Riparte la produzione di autoveicoli in Brasile, dopo il blocco per la pandemia diCoronavirus. Nel mese di maggio, la produzione e’ aumentata del 2.232% rispetto al mese di aprile, ma registra ancora un calo dell’84,4% rispetto al mese di maggio del 2019, secondo dati dell’associazione dei fabbricanti Anfavea. In pratica, la crescita esorbitante registrata a maggio segna di fatto la ripresa della produzione di alcune fabbriche. Ad aprile, quasi tutte le linee di produzione erano ferme come misura di prevenzione contro il Coronavirus. A maggio, sono stati prodotti 43.080 veicoli contro i 1.847 di aprile. A maggio 2019, vennero prodotti 275.747 veicoli. (ore 16.26)

CNA, IMPATTO SU MANIFATTURA ITALIA QUASI DOPPIO DI PARTNER UE

L’impatto dell’emergenza Covid-19 sulle produzioni manifatturiere dei grandi Paesi europei è stato molto pesante. Ma addirittura “devastante” per l’Italia: a marzo la produzione manifatturiera nel nostro Paese è crollata del 30,6%. In Francia del 18,3%, in Spagna del 13,9%, in Germania dell’11,5%. A rilevarlo l’Osservatorio Manifattura della Cna che calcola come il calo italiano di marzo sia ” il peggiore in assoluto dal 1990″ e come non siano “nemmeno possibili raffronti tra l’attuale e altre crisi, compresa quella del 2008, quando la produzione diminuì del 26,8%, ma nell’arco di quindici mesi”. Nessun settore produttivo è stato risparmiato dal Covid-19, annota ancora Cna: neanche quelli di utilità essenziale che hanno continuato a operare. I dati più drammatici affliggono autoveicoli (- 64,6%), abbigliamento (- 51,2%), pelletteria (- 50,3%), tessile (- 42,1%). Rispetto alla caduta media del 30,6% hanno fatto peggio anche metallurgia, meccanica, apparecchi elettrici, legno. Questo per marzo. E nei mesi successivi? In attesa dei dati ufficiali, sicuramente soprattutto ad aprile l’andamento è destinato a peggiorare ancora, dicono ancora gli artigiani. Tuttavia uno spiraglio di ottimismo sembra aprirsi: “la recessione del 2008 era stata innescata da un crollo della domanda determinato da una crisi finanziaria. In questa fase, invece, si è verificato uno shock da offerta senza precedenti, la sospensione forzata dell’attività, che l’allentamento progressivo e la fine del lockdown potrebbero riassorbire, sia pure in tempi difficilmente quantificabili”, dice ancora Cna. “Soprattutto se la irrinunciabile ricerca di sicurezza desse luogo a isterismi in grado di paralizzare nuovamente la vita sociale ed economica”, conclude. (ore 16.23)

CALCIO, RICCIARDI “NON SI PUÒ ACCORCIARE LA QUARANTENA”

“Quando la circolazione del virus sarà ridotta, si potrà pensare ad una riapertura, anche alle manifestazioni sportive. Il problema del calcio e’ che gli spettatori sono tanti, bisogna essere in grado di garantire tutte le misure”. Cosi’ Walter Ricciardi, membro del consiglio esecutivo Oms, consigliere del ministro Speranza per il coronavirus e consulente Coni, intervenendo sul campionato di calcio a Radio Punto Nuovo. “Protocollo di 14 giorni? L’accorciamento non e’ possibile – prosegue Ricciardi – Il periodo di allontanamento non può essere inferiore, ma una strada alternativa si può trovare, ci stiamo lavorando. Ci sono casi in cui l’incubazione dura anche oltre i 14 giorni. Perché non seguire gli altri Paesi Europei? Gli inglesi hanno sbagliato tutto in questa pandemia, la Germania invece non ha raggiunto i nostri picchi. Noi stiamo viaggiando nel mezzo, con riapertura graduali e non avventate”. (ore 16.17)

MATTARELLA IL 28 GIUGNO A BERGAMO PER COMMEMORAZIONE VITTIME

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, assisterà alla commemorazione delle vittime bergamasche del CORONAVIRUS. Il capo dello Stato ha confermato la sua presenza, invitato dal sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, all’esecuzione della Messa da Requiem di Gaetano Donizetti, organizzata dal Comune di Bergamo e dalla Fondazione Teatro Donizetti il prossimo 28 giugno al Cimitero Monumentale di Bergamo. Il concerto, inoltre, sarà trasmesso in diretta, a partire dalle ore 20.35, su RaiUno. (ore 16.04)

RACCOMANDATO IL VACCINO ANTI-INFLUENZA 

Agli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie che operano a contatto con i pazienti, e gli anziani istituzionalizzati in strutture residenziali o di lungo degenza, la vaccinazione antinfluenzale “è fortemente raccomandata nella prospettiva di una iniziativa legislativa che la renda obbligatoria”. Lo prevede la circolare del ministero della salute sulla prevenzione dell’influenza nella stagione 2020-21. (ore 14.41)

FS, RILANCIO TURISMO E’ PRIORITA’

‘Il rilancio del turismo nazionale è una delle priorità del Gruppo Fs Italiane. Per la prima volta il Frecciarossa 1000 unirà in estate Roma e Milano passando per la Versilia, l’Argentario e il Levante Ligure, territori ad altissima attrattività turistica che saranno collegati direttamente all’Alta velocità italiana. A dichiararlo è l’amministratore delegato di Fs spa, Gianfranco Battisti, commentando le novità annunciate dal gruppo. “Un nuovo servizio che permetterà di scoprire e riscoprire le bellezze culturali e paesaggistiche del nostro Paese, distribuendo i flussi turistici non solo nelle grandi città ma anche nelle località di medie e piccole dimensioni. Contribuiamo in questo modo – sottolinea Battisti – a un vero e proprio rilancio dell’economia e del settore turistico di tutta l’Italia”. (ore 14.38)

ISTAT, IN LOCKDOWN MENO PERSONE AL LAVORO E PIU’ TEMPO PER STUDIARE

In una giornata della Fase 1 dell’emergenza Covid-19 hanno lavorato circa 8 milioni e 400 mila persone: meno di due su dieci. Si tratta di una quota dimezzata rispetto a quella rilevata nel corso di indagini analoghe che indicano circa un 34% di persone impegnate in attività lavorative nel corso della giornata. Lo rileva l’Istat nel rapporto ‘Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown – 5 aprile – 21 aprile 2020’, da cui emerge che il 44,0% di chi ha lavorato lo ha fatto da casa. La connessione a Internet come strumento di lavoro è stata utilizzata dalla quasi totalità degli home workers (95,8%). Il tempo di lavoro è rimasto invariato rispetto a una giornata simile del periodo pre-Covid per il 60,2% del totale di chi ha lavorato, è diminuito per il 26% ed è cresciuto per il 13,7%.L’attività di studio è stata svolta dall’8% della popolazione di 18 anni e più e la quota sale al 61,9% tra gli studenti. Hanno dedicato tempo allo studio il 36,2% dei 18-24enni (circa 1milione e 500mila persone) e l’11,2% dei 25-34enni a fronte di meno del 5% del resto della popolazione adulta e anziana. Più di un terzo di quelli che hanno studiato hanno approfittato del tempo disponibile per dedicarsi di più a questa attività (37,3%). (ore 12.03)

FEDERALBERGHI, SOLO 40% ALBERGHI IN ATTIVITA’, A MAGGIO PERSI 118MILA POSTI

Nonostante sia venuto meno il divieto di spostamento tra le regioni, solo il 40% degli alberghi italiani è attualmente aperto. E il 26,8% ha già deciso che rimarrà chiuso per tutto il mese di giugno. Sono questi i primi risultati dell’indagine mensile di Federalberghi, presentati oggi in audizione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. A maggio, nel comparto ricettivo sono andati in fumo circa 118 mila posti di lavoro stagionali. Solo il 78,9% degli alberghi italiani prevede di essere aperto ad agosto, nonostante si tratti tradizionalmente del mese clou per il mercato delle vacanze. (ore 11.55)

ISTAT, IN LOCKDOWN 2 GENITORI SU TRE HANNO DEDICATO PIU’ TEMPO ALLA CURA DEI FIGLI

Nella fase di lockdown due genitori su tre hanno dedicato più tempo alla cura dei figli. E’ quanto emerge dal rapporto Istat ‘Fase 1: le giornate in casa durante il lockdown – 5 aprile – 21 aprile 2020′. La cura dei figli, rileva l’Istituto di statistica, occupa il 7,9% dei cittadini, con minime differenze tra uomini e donne. Questo dato riportato alla popolazione che ha figli consente di evidenziare come questo tipo di attività sia stato molto impegnativo in quanto svolto dall’85,9% della popolazione con figli tra 0 e 14 anni. Questa, tra l’altro, è stata indicata più frequentemente delle altre come l’ attività cui è stato dedicato più tempo rispetto alla situazione pre-Covid: 67,2% di chi l’ha svolta. Solo per il 29,5% delle persone il tempo in questo ambito non è variato. (ore 11.53)

MATTIA, NON CREDO DI ESSERE PAZIENTE UNO

“Ho scoperto di essere il paziente 1 solo una volta che ho preso in mano il mio smartphone. E’ li’ che ho capito cosa fosse successo e cosa stesse ancora accadendo. Fino ad allora sapevo solo che ero stato ricoverato per una polmonite. Era cio’ che mi avevano detto. Ma confesso che non mi pesa essere chiamato paziente 1. Sono il paziente che e’ stato certificato per primo. Non penso proprio di essere il paziente numero 1”. Lo ha detto a Sky TG24 Mattia Maestri, il ‘paziente 1′ di Codogno, in un’intervista integrale che andra’ in onda domani, sabato 6 giugno, alle 14.30 su Sky TG24. “Sono stato ricoverato per polmonite. Solo quando mi sono svegliato mi hanno raccontato cosa c’era in giro, cosa stava succedendo e neppure nel dettaglio. Solo dopo ho capito la gravita’ di quello che stava succedendo intorno a me. Mi sento fortunato. Ho pensato molto dove possa aver preso il virus ma non ho la benche’ minima idea di questo dove possa essere accaduto. Sia io che mia moglie nelle nostre ricostruzioni non siamo venuti a capo di un possibile punto di inizio. E non c’entra nulla neppure il mio amico tornato dalla Cina”. (ore 10.58)

LUSI (NAS), C’E’ CHI HA LUCRATO SU MASCHERINE E FALSE CURE ONLINE
Sull’emergenza Covid-19 c’è chi ha lucrato, dai dispositivi di protezione alle false cure contro il virus vendute online. “All’inizio chi ha lucrato sui Dpi e sui prodotti igienizzanti. Poi chi ha provato a esportare farmaci e apparecchiature mediche in Paesi dove sapeva di poter guadagnare di più, ma che invece dovevano restare qui. Qualche numero: 1.500 violazioni commerciali, 343 denunce, 700 provvedimenti amministrativi, più di 3 milioni e mezzo di mascherine sequestrate con 142mila igienizzanti, 1.200 fra ventilatori e attrezzature per terapie intensive e sale operatorie requisiti, con quasi 2 milioni di confezioni di farmaci pronte per essere spedite altrove”. Lo riferisce il generale di divisione Adelmo Lusi, da 3 anni alla guida del Comando tutela della Salute, dal quale dipendono i 38 Nuclei territoriali del Nas dei carabinieri, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. “Nella primissima fase siamo stati noi a portare, con le staffette, 6mila tamponi da tutta Italia ai laboratori dell’Istituto superiore di sanità per la validazione: il 99% era positivo”, ricorda Lusi che è anche membro permanente dell’Unità di crisi fin dall’inizio dell’emergenza. Quale fenomeno vi ha sorpreso di più? “L’impennata delle vendite online – risponde – perché riguarda spesso chi promuove prodotti, come farmaci e integratori, illudendo la gente che possano sconfiggere la malattia. Ovviamente non è così – denuncia Lusi – Finora abbiamo individuato 29 siti di e-commerce, ma tutti con server all’estero. Sono gli stessi che inviano per posta, senza garanzie sulla conservazione del prodotto, sostanze dopanti”. (ore 10.09)

COSTA, ‘ALLO STUDIO RELAZIONE CON INQUINAMENTO’

Sulla correlazione tra covid-19 e inquinamento “abbiamo incaricato Ispra, Iss ed Enea perché facciano questo approfondimento. Oggi abbiamo un indice di correlazione alto, ma vogliamo andare a capire fino in fondo”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ospite di Centocittà su Rai Radio 1. “Detto questo – aggiunge – nel lockdown abbiamo notato un evidente abbassamento dell’inquinamento dell’aria, in particolare da biossido di azoto collegato all’uso di vetture, e su questo allora siamo al lavoro per migliorare la situazione. Approfittiamo di una vicenda tragica per non suscitarne un’altra”. (ore 9.58)

FRANCIA, PANDEMIA SOTTO CONTROLLO

E’ attualmente ”sotto controllo” la pandemia da coronavirus in Francia. Lo ha dichiarato il presidente del Comitato scientifico del governo francese, Jean-Francois Delfraissy, citato da France Inter radio. ”Il virus sta ancora circolando, soprattutto in alcune regioni, ma sta circolando lentamente”, ha dichiarato. ”Dove avevamo decine di migliaia di casi al giorno, circa 80mila nuovi casi al giorno all’inizio di marzo prima del lockdown, ora stiamo di avere circa mille casi”, ha affermato. (ore 9.57)

ZINGARETTI, MES HA TASSI MOLTO VANTAGGIOSI PER LA SANITA’

“Il Mes? Miliardi di euro che arrivano a tassi molto vantaggiosi per costruire ospedali, assumere e pagare meglio gli operatori della sanità. Gli investimenti sulla sanità pubblica sono indispensabili. La sanità non è un costo come si diceva prima del Covid, ma la protezione delle persone passa da una nuova sanità”. Lo ha affermato il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, intervenuto a Uno Mattina’ su Rai1. (ore 9.51)

FASE 3, SERVE RIFLESSIONE SU REDDITO CITTADINANZA

“Il reddito di cittadinanza è servito anche per evitare probabilmente scontri sociali in questa pandemia, ma non è servito a rimettere nel mondo del lavoro persone che erano state espulse e penso che questo sia il punto di partenza di una riflessione”. Lo ha affermato il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, ospite di Radio 24. (ore 9.11)

PANETTA (BCE), FORTE CADUTA ATTIVITA’ ECONOMICA 2020 POI PARZIALE RIPRESA/RPT

“Italia registrerà una caduta molto forte attività economica quest’anno con una ripresa parziale negli anni successivi”. Così il membro del comitato esecutivo della Bce Fabio Panetta a Radio Anch’io, sulla base delle stime indicate dal governatore Ignazio Visco nelle ‘Considerazioni finali’ nei giorni scorsi. Un andamento quello italiano che riflette il generale andamento della zona euro, come e emerso ieri dalle previsioni della Bce. Per la zona euro “oggi si parla di una crescita negativa per oltre 8 punti percentuali” mentre nelle stime precedenti si prevedeva un solo punto. “Stimiamo un miglioramento per il 2021 e 2022 che attenuerà la caduta dell’attività economica”, osserva spiegando che “parliamo di stime caratterizzate da una fortissima incertezza”, perché “influenzate da variabili che conosciamo poco” visto “la relazione molto stretta tra l’ andamento della pandemia e l’attività economica”. (ore 9.07)

DADONE, ‘VORREI CHE IL LAVORO AGILE DIVENTI STRUTTURALE’

“Siamo in un fase di parziale rientro in ufficio, anche con delle turnazioni ma l’obiettivo deve essere sempre quello di passare dalla concezione del lavoro agile visto soltanto come una tutela o un diritto del lavoratore all’idea che si debba garantire un servizio ottimale. E’ questo il mio auspicio per la fase definitiva che si mantenga questa esperienza del lavoro agile”. Così la ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital “Vorrei che il lavoro agile diventasse strutturale come modalità di lavoro nell’ottica di riuscire a garantire un servizio ottimale e permettere alla pubblica amministrazione di avere quello scatto che aspettiamo da anni sul fronte della funzionalità e dell’efficienza” conclude Dadone. (ore 9.01)

 

Giovedì 4 giugno 2020

BOLLETTINO GIORNALIERO

Nuovo calo del numero nuovi positivi al Covid-19 su base quotidiana, anche a fronte di un aumento dei tamponi, 12 mila in piu’ rispetto al dato di ieri. Ancora stabile sotto quota 100 il numero di decessi da ieri. Nove le Regioni a zero casi e 7 con meno di 5. Superati invece i 4 milioni di tamponi effettuati da inizio emergenza. E’ quanto emerge dal consueto bollettino della Protezione civile sulla diffusione del Covid-19. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 177 nuovi casi, 144 in meno rispetto alla rilevazione precedente ma con un numero maggiore di tamponi. Il totale delle persone positive al Covid-19 nel nostro paese da inizio emergenza arriva a 234.013 mentre prosegue deciso il calo delle persone attualmente positive che e’ di 38.429, con una decrescita di ben 868 assistiti rispetto a ieri. 88 invece le persone decedute nelle ultime 24 ore, ieri erano state 71, che portano il totale a 33.689. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 161.895 con un incremento di 957 persone rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 338 sono in cura presso le terapie intensive 15 pazienti in meno rispetto a ieri; mentre 5.503 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 239 pazienti. Quanto al numero di tamponi totali effettuati arriva a 3.999.591, 49.953 nelle ultime 24 ore, circa 12 mila in piu’ rispetto al dato di ieri. Sono invece 2.524.788 le persone sottoposte a test. Nel dettaglio dei dati regionali, oggi si registrano 0 nuovi casi in 9 Regioni: Valle d’Aosta, provincia di Trento, Sardegna, Sicilia, Umbria, Calabria, Basilicata, Molise, e provincia di Bolzano. Meno di 5 casi invece in Veneto (4); Toscana (1); Friuli Venezia Giulia (3); Puglia (4); Campania (1) ; Abruzzo (3) e Marche (3). (ore 18.04)

VACCINO ANTI-COVID

Paesi Bassi, Italia, Germania e Francia uniscono le forze nella ricerca di un vaccino contro il coronavirus. I quattro Paesi hanno stretto un’alleanza per negoziare con potenziali produttori e le aziende farmaceutiche per consentirne la produzione sul territorio europeo ove possibile e garantire quantità e possibilità di accesso sufficienti per tutta l’Ue e per i paesi a basso reddito, in particolare in Africa. Lo dichiara il ministero della Salute dell’Aia. (ore 16.57)

ASST PAPA GIOVANNI XXIII: IN PAZIENTI RIMANE INVALIDITÀ A VARI LIVELLI

“Ci sono dei ragazzi di 35/40 anni che mi dicono di non respirare ancora bene, di avere delle difficoltà. In parecchi di questi pazienti rimane quindi un’invalidità a vari livelli, alcuni mi dicono che mentre prima avevano una resistenza molto maggiore, ora dopo due chilometri in bicicletta si devono fermare”. Cosi’ Anna Falanga, direttrice dell’unità di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, in audizione oggi in Commissione Affari sociali della Camera sulla sperimentazione in atto per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 con il plasma e sulle altre sperimentazioni in corso. “I pazienti che all’inizio riempivano le nostre terapie intensive adesso fortunatamente non ci sono piu’- ha raccontato Falanga- ma adesso abbiamo quest’altra tipologia di pazienti, cioè di persone che sono state affette ma che non recuperano cosi’ facilmente, avendo una serie di sequele inaspettate a livello di neuropatie periferiche, a livello neurologico e spesso a livello respiratorio”. Alcuni di questi pazienti, ha quindi proseguito Falanga, sembra che dal Covid non riescano a venirne fuori, infatti “sembrano migliorare, ma poi improvvisamente hanno di nuovo bisogno di un po’ di ossigeno, ovviamente non di essere intubati ma della maschera CPAP (Continuous Positive Airway Pressure, ndr). Certamente sono episodi che vanno presi con le pinze, ma in questi pazienti l’utilizzo del plasma da’ un miglioramento e un sollievo”.(ore 16.49)

ISS-ISTAT, AD APRILE 82% ECCESSO MORTALITA’ LEGATO A COVID

Con la diminuzione dell’eccesso di mortalità nel mese di aprile “aumenta la quota spiegata dai decessi Covid-19: mentre a marzo dei 26.350 decessi stimati in eccesso il 54% è stato riportato dalla sorveglianza integrata (14.420), nel mese di aprile dei 16.283 decessi in eccesso l’82% è riportato dalla sorveglianza (13.426)”. Lo rileva il secondo Rapporto prodotto dall’Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall’Istituto superiore di sanità (Iss) che analizza la mortalità nel Paese nei mesi della pandemia. La riduzione della quota di eccesso di mortalità totale non spiegata dal Covid-19 “è un risultato molto importante documentato nel Rapporto. Con i dati oggi a disposizione – spiegano gli autori – si possono solo ipotizzare due possibili cause: è aumentata la capacità diagnostica delle strutture sanitarie e quindi sono stati diagnosticati in maniera più accurata i casi di Covid-19; è diminuita la mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero nelle aree maggiormente affette. Quest’ultima componente infatti migliora man mano che si riduce la pressione sui sistemi sanitari”, sottolinea il report. (ore 16.10)

ESPERTI: CREARE BANCA PLASMA DA IPERIMMUNI

“È necessario investire ora per creare una banca del plasma da iperimmuni per prepararsi ad una eventuale seconda ondata e perché i potenziali donatori iniziano a scarseggiare”. Così gli esperti ascoltati oggi in audizione in Commissione Affari sociali della Camera sulla sperimentazione in atto per il trattamento dei pazienti affetti da Covid-19 con il plasma e sulle altre sperimentazioni in corso. “Raccogliere il plasma di iperimmuni in questo momento ha un senso perche’ iniziano a scarseggiare i pazienti-donatori”, ha detto Pier Luigi Lopalco, professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva all’Università di Pisa. Mentre secondo Anna Falanga, direttore dell’Unità di Immunoematologia e Medicina trasfusionale dell’ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, “intensificando la raccolta in questi pochi mesi, si potrebbe ottenere una banca del plasma. Soprattutto in quelle zone dove ci sono molti asintomatici- ha evidenziato- che come si è scoperto hanno alti livelli di anticorpi circolanti. Per procedere con questo lavoro i centri di raccolta, che gia’ lavorano bene nel nostro Paese, devono essere potenziati”, ha concluso. (ore 16.04)

PRESTITI, ALCUNE BANCHE LENTE

Alcune banche sono state “più rapide” a erogare subito i prestiti garantiti previste dalle misure del governo, mentre altre “hanno avuto malfunzionamenti” anche “colpevoli” che vanno risolti. Lo afferma il ministro dell’economia Roberto Gualtieri in audizione alla commissione parlamentare d’inchiesta sulle banche. “Fra questi due estremi” spiega Gualtieri “c’e’ una media” con “un inevitabile e fisiologico tempo di apprendimento dell’insieme del sistema bancario di cui occorre tenere conto”. (ore 15.04)

BCE: QE AUMENTA DI 600 MLD, ACQUISTI FINO A GIUGNO 2021

“La dotazione per il programma di acquisto di emergenza per la pandemia (PEPP) sarà aumentata di 600 miliardi di euro per un totale di 1.350 miliardi di euro”. Lo annuncia il Consiglio direttivo della Bce. “L’espansione del PEPP faciliterà ulteriormente la posizione di politica monetaria generale, sostenendo le condizioni di finanziamento nell’economia reale, in particolare per le imprese e le famiglie”. “L’orizzonte per gli acquisti netti nell’ambito del PEPP sarà esteso almeno alla fine di giugno 2021. In ogni caso, il Consiglio direttivo effettuerà acquisti netti di attivi nell’ambito del PEPP fino a quando riterrà che la fase di crisi del coronavirus sia terminata”, si legge nella nota sulle decisioni di politica economica. (ore 14.02)

L’ESPERTO, ‘RICADUTA SU SETTORE BANCARIO CON CRESCITA CREDITI NON PERFORMING’

“Il coronavirus ha fortemente impattato Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Piemonte e Marche, in buona sostanza il cuore produttivo del Paese Italia. In questo scenario a tutti gli effetti assimilabile ad un evento bellico si può prevedere una forte ricaduta sul settore bancario con conseguente crescita dei crediti non performing, analisi questa supportata dalle prime stime di caduta del pil attese nei prossimi mesi”. Lo dice Massimiliano Goffi, portfolio manager di Axactor Italy ed esperto del settore. “Le prime a soffrire di questa situazione – spiega – saranno sicuramente le imprese. La sensazione è che gli aiuti messi in campo dal Governo potranno contribuire a contenere le perdite, ma avranno minori impatti sul calo dei fatturati. Per quanto riguarda il credito corporate, si può prevedere una maggiore difficoltà per tutto il comparto legato al settore turistico e al comparto fieristico, fortemente impattato dal blocco mondiale, in cascata poi su quello manifatturiero e sulla logistica”. “Si può notare poi – osserva Massimiliano Goffi – un significativo effetto sui lavori manifatturieri e su quelli artigiani, impattati sia dal blocco delle attività che dalla minore disponibilità finanziaria dell’intero sistema. Un effetto domino, insomma, che probabilmente non risparmierà nemmeno il credito al consumo, fortemente condizionato dalla perdita di posti di lavoro e da temporanee riduzioni di reddito”. Le banche più piccole, “quelle di territorio soprattutto operanti con una fitta rete di filiali presenti nelle regioni maggiormente colpite potrebbero subire gli effetti e gli impatti più significativi, così come le imprese meno robuste finanziariamente potranno essere causa di una nuova onda di crediti di difficile esigibilità. Nello scenario complessivo è poi ragionevole attendersi anche una crescita di cessioni di crediti commerciali favorita ed agevolata dalla trasformazione di crediti di imposta delle dta (deferred tax assets) ai sensi del cosiddetto decreto Cura Italia”. “Se consideriamo inoltre che – chiarisce – la ricetta per fronteggiare eventi simili a quello che stiamo vivendo si chiama nuovo debito si può prevedere che sarà richiesto ulteriore sforzo nella gestione, un fatto a cui gli operatori del settore dovranno farsi trovare pronti”. “Rispetto alle previsioni di inizio anno – continua – per le quali 2020 si annunciava essere un anno in crescita per il settore, con un leggero incremento dei volumi di cessione dei crediti sul mercato primario, passando dai 32 miliardi nel 2019 ai 37 miliardi attesi nel 2020, con cessioni principalmente da parte dei maggiori istituti di credito, l’impatto del coronavirus sicuramente potrà portare ad un incremento dei crediti non performing e utp nella seconda parte dell’anno. E’ difficile fare una previsione accurata, quello che posso azzardare è dire che ci sarà verosimilmente un incremento a doppia cifra rispetto ai volumi attesi, con effetti anche sull’anno prossimo”. “Le modalità con cui – afferma Massimiliano Goffi – queste cessioni possono essere portate a termine sono sostanzialmente confermate nell’utilizzo delle cartolarizzazioni, sia per la cessione di crediti garantiti da beni sottostanti attraverso l’utilizzo di reoco che di crediti unsecured, così come, grazie anche alle nuove correzioni normative, per i crediti utp. In questo momento difficile del mercato i player più piccoli e meno strutturati potranno subire ripercussioni, in particolare, stiamo attualmente osservando il blocco quasi totale di alcune fasi di lavorazione del credito, penso ad esempio alle attività esattoriali, che potranno portare alla riduzione dei player di mercato favorendo gli operatori più strutturati, che potranno avere un effetto di crescita anche su clienti già a portafoglio”. Nel 2020 “ci attendevamo inoltre movimenti di aggregazioni tra player di mercato attraverso sia operazioni di m&a che di partnership. Stiamo notando su questo fronte un rallentamento, alla luce degli eventi che si stanno verificando, ed è quindi ragionevole attendersi che non possano riprendere se non dopo l’estate, questo anche per poter fronteggiare volumi di crediti crescenti da gestire sia sul mercato primario, ma anche, è bene ricordarlo, sul mercato secondario, sul quale ci aspettiamo ottimi trend di crescita”. “Ci sono quindi – avverte Massimiliano Goffi – nuove opportunità nel mercato dei crediti non performing, che Axactor, il gruppo internazionale presente in sei paesi europei per cui lavoro cercherà di cogliere sviluppando nuove soluzioni di servizi che aiutino a fronteggiare questa situazione straordinaria, garantendo la continuità del servizio e assicurando la massima assistenza ai suoi clienti. Nei prossimi mesi ci sarà molto lavoro da fare, soprattutto ritengo focalizzandosi su una gestione etica del debito, perché non dobbiamo scordarci che alla fine di tutto stiamo parlando di persone e territori che stanno vivendo un periodo di grande sofferenza”. (ore 13.02)

ARCURI “RICONQUISTATE LIBERTÀ,NO RISULTATO PIOVUTO DAL CIELO”

“Ieri abbiamo riconquistato un’altra parte, l’ultima delle nostre liberta’, dopo 84 giorni l’Italia si e’ ritrovata piu’ unita e piu’ libera. Questo non e’ un risultato piovuto dal cielo ne’ una scelta irresponsabile ma il frutto dei sacrifici di tutti gli italiani, delle scelte del governo e delle capacita’ di applicarle”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, in conferenza stampa. (ore 12.15)

FIRMATO DECRETO PER BONUS PROFESSIONISTI, IN ATTESA OK CORTE CONTI

“Vorrei chiarire che l’indennizzo per i professionisti nel dl rilancio è previsto all’articolo 78 e rispetto al ‘Cura Italia’ si allarga la platea nel senso che viene dato a tutti coloro che hanno un contratto a tempo determinato e sono iscritti all’Inps. Sia io che il ministro Gualtieri abbiamo firmato il decreto interministeriale per il bonus per i professionisti per il mese di aprile, in questo momento è alla Corte dei Conti e spero che in breve tempo la Corte dei Conti possa dare l’ok in modo tale da partire con l’erogazione. Subito dopo seguirà l’altro decreto per il mese di maggio. Gli indennizzi sono previsti, allarghiamo la platea e il primo decreto è stato già firmato”. E’ quanto ha annunciato, collegandosi agli ‘Stati generali delle professioni’, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo. (ore 12.14)

ALLO SPALLANZANI 76 PAZIENTI, 27 POSITIVI

Sono 76 i pazienti ricoverati allo Spallanzani di Roma, “di cui 27 positivi a Covid-19 e 49 sottoposti a indagini”, mentre “6 pazienti necessitano di supporto respiratorio”. Lo ricorda il bollettino diffuso dall’Istituto per le malattie infettive. “I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 462”, conclude il bollettino. (ore 12.11)

ACCADEMIA DELLA CRUSCA, ‘SUL COVID L’ITALIANO SCONFITTO DAGLI ANGLISMI’

Lockdown, smart working, droplet, recovery fund. Tra i danni secondari del coronavirus – “infinitamente meno gravi, sia chiaro, rispetto ai tanti decessi e alle pesanti ripercussioni sull’economia” – c’è anche l’aggravamento di un’altra epidemia, quella degli “anglismi” nella nostra lingua quotidiana. Ne parla in un’intervista sul settimanale Toscana Oggi (in uscita il 7 giugno) il professor Claudio Marazzini, presidente uscente dell’Accademia della Crusca, ribadendo che la bistrattata pronuncia “coronavairus” da parte del ministro degli Esteri Luigi Di Maio non era poi così sbagliata, perché adottata per una parola di origine anglosassone e non latina. “Che noi italiani siamo estremamente permeabili alla lingua del Regno Unito e degli Usa non è una novità, complice l’uso che se ne fa a livello internazionale, soprattutto in campi come l’informatica e l’economia o anche negli stessi documenti dell’Unione Europea”. Tuttavia, come sottolinea Marazzini nell’intervista, altri Paesi neolatini si comportano diversamente, usando termini adeguati nelle loro lingue nazionali, come hanno fatto francesi e spagnoli usando rispettivamente confinement e confinamiento al posto di lockdown. “Una scelta che avremmo potuto fare anche noi” ma, come ha ammesso il presidente, c’è stata anche un’iniziale incertezza sulla traduzione più corretta da parte del gruppo Incipit dell’Accademia, che si occupa appunto di neologismi e forestierismi, e ormai il termine inglese (anzi, di origine americana) aveva preso troppo campo per pensare di poterlo arginare, dato che, spiega Marazzini “se i forestierismi arrivano a radicarsi non sono più sostituibili”. (ore 12.00)

VIROLOGO SILVESTRI, RIAPERTURE NON HANNO SCALFITO TREND RISOLUZIONE EPIDEMIA

La ritirata del virus dall’Italia “continua. Anche oggi cala il numero totale dei ricoverati in terapia intensiva per Covid-19, da 408 a 353, quindi di ben 55 unità, e siamo ora all’8,7% del picco. Scende anche il numero dei ricoveri ospedalieri totali (da 5.916 a 5.742, quindi di altre 174 unità) mentre i casi attivi totali scendono da 39.893 a 39.297, quindi di altre 596 unità. Sono dati che indicano come le riaperture del 4 e del 18 maggio non abbiano minimamente scalfito il trend verso la risoluzione dell’epidemia”. Lo sottolinea il virologo Guido Silvestri, docente negli Usa alla Emory University di Atlanta, nella sua rubrica social ‘Pillole di ottimismo’. (ore 11.32)

ACCORDI PER RACCOLTA MASCHERINE DAVANTI A FARMACIE

Sulle mascherine ad uso familiare “cerchiamo di utilizzare quelle riutilizzabili, lavabili e sanificabili in casa. Poi abbiamo raggiunto accordi per poterle raccogliere anche davanti alle farmacie, specialmente nelle grandi città”. Così il ministro dell’Ambiente Sergio Costa in Aula al Senato al Question Time. Rispetto al rapporto tra virus e inquinamento, “in realtà ci sono ricerche anche accreditate che però sono ancora nella fase tecnica del ‘no paper’ – spiega – Per cui cosa abbiamo fatto? Stiamo incrementando questo tipo di ricerche avendo raggiunto un accordo tra Istituto superiore di sanità e Ispra-Snpa per studiare il livello di inquinamento atmosferico legato con l’effetto Covid e con un’altra ricerca Istituto superiore di sanità, Ispra Snpa ed Enea sulle dinamiche di inquinamento nel periodo del lockdown con particolare riferimento ai gas serra. C’è un tempo tecnico, stiamo aspettando che i ricercatori ci diano la riposta per poter agire”. (ore 11.07)

ISS, LAMPADE UV EFFICACI PER DISINFEZIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE

“Le lampade Uv sono dispositivi già in uso dagli anni ’90 in altre epidemie che si sono verificate. Alcuni studi hanno dimostrato che sono efficaci per la disinfezione dei dispositivi, ma laddove usate occorre fare una valutazione costi-efficacia”. Lo ha sottolineato Rosa Draisci, del Centro nazionale sostanze chimiche, prodotti cosmetici e protezione del consumatore dell’Istituto superiore di sanità (Iss), che oggi ha accompagnato il presidente Silvio Brusaferro in audizione alla Commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, rispondendo alle domande dei parlamentari sulla gestione dei rifiuti legata all’emergenza Covid-19. “Per alcuni dispositivi di protezioni possono essere efficaci; ovviamente ogni sistema di disinfezione deve essere valutato confrontando benefici e svantaggi – ha aggiunto Draisci – Occorre fare una selezione delle tecniche di decontaminazione e poi vanno adottate tutte le precauzioni e chi fornisce questi dispositivi deve dare le schede tecniche e i dati di sicurezza per tutelare gli operatori”. (ore 10.38)

CATALFO, ‘ORA PROCEDURE PIU’ SNELLE PER CASSA INTEGRAZIONE’ 

‘Prima di rispondere ai quesiti posti, mi corre l’obbligo di ricordare il contesto in cui il Governo e l’Inps hanno dovuto operare negli ultimi tre mesi, al fine di garantire, in tempi quanto più rapidi possibili, la tutela delle aziende e dei lavoratori. Come noto a tutti, abbiamo dovuto utilizzare gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento, riadattandoli alle eccezionali esigenze di protezione scaturite dalla pandemia in atto. Ciò si è verificato in particolar modo con riferimento agli ammortizzatori sociali, sui quali, fin dall’inizio del mio mandato, ho sottolineato la necessità di una riforma”. Lo sottolinea il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, rispondendo al question time al Senato. ”Ho già evidenziato in altre occasioni lo straordinario sforzo compiuto non solo dal Governo, ma anche da parte di tutti i dipendenti dell’INPS, chiamati ad evadere in un solo mese un numero di pratiche che, di norma, viene gestito in anni -aggiunge il ministro-. Tuttavia, consapevole delle gravi difficoltà che l’intera popolazione si trova ad affrontare, ho lavorato per migliorare il sistema, semplificando le procedure tradizionalmente adoperata per l’erogazione dei trattamenti di integrazione salariale, compreso quello in deroga, al fine di renderli più snelli e veloci”. ”Proprio a tal fine, nel decreto Rilancio è stato eliminato il coinvolgimento delle Regioni nella fase di presentazione della domanda di integrazione salariale in deroga -spiega Catalfo-. Più precisamente, in base a quanto previsto dall’art. 71 del decreto Rilancio, il datore di lavoro che si avvale del pagamento diretto da parte dell’Inps inoltra direttamente all’istituto la domanda di concessione del beneficio entro il quindicesimo giorno dall’inizio del periodo di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, unitamente ai dati essenziali per il calcolo e l’erogazione di una anticipazione della prestazione ai lavoratori”. ”Nel termine di quindici giorni dal ricevimento della domanda, l’Inps autorizza le domande ed eroga un anticipo del trattamento pari al 40% al fine di garantire immediata liquidità ai lavoratori. Entro i trenta giorni successivi, il datore invia all’Istituto tutti i dati necessari per il saldo dell’integrazione salariale.Tali modifiche richiedono dei tempi tecnici necessari per adeguare i sistemi informativi dell’INPS, che sta già implementando il sistema per la ricezione delle domande di cassa integrazione in deroga”, continua il ministro. (ore 10.34)

RIFIUTI COVID, BRUSAFERRO: RIUTILIZZO E RICONDIZIONAMENTO È SFIDA TECNOLOGICA

“Il riutilizzo e il ricondizionamento dei prodotti è uno sforzo che deve essere fatto da produttori e utilizzatori, trovando il giusto mix tra tipologia del materiale e tipologia di ricondizionamento per garantire da un lato l’inattivazione del virus e dall’altro che le caratteristiche del prodotto rimangano tali da svolgere la loro funzione. E una delle sfide tecnologiche che ci aspettano anche dal punto di vista dell’organizzazione della produzione”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in audizione in commissione Ecomafie sulla gestione dei rifiuti legata all’emergenza Covid-19. (ore 9.31)

LATINI (SACE), ‘IMPEGNO STRAORDINARIO PER REALIZZARE GARANZIA ITALIA’

“Realizzare una simile infrastruttura in poco meno di due settimane ha richiesto un impegno straordinario”. Lo ha ribadito Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di Sace, in audizione davanti alla commissione Industria al Senato sul decreto Rilancio, in riferimento all’avvio di Garanzia Italia. “Un risultato reso possibile – ha spiegato – grazie all’esperienza di Sace nel rilascio e nella gestione di garanzie finanziarie a banche e altri intermediari finanziari e all’esistenza di canali di comunicazione già operativi tra Sace e il sistema bancario per il supporto all’export e all’internazionalizzazione”, ha aggiunto Latini. (ore 9.29)

 

 

Mercoledì 3 giugno 2020

IL PRESIDENTE CONTE IN DIRETTA

“Colgo un rinnovato entusiasmo, c’è grande attenzione per questa socialità ritrovata: giustissimo, ci meritiamo il sorriso e l’allegria dopo settimane di sacrifici ma e’ bene ricordare sempre che se siamo tra i primi Paesi Ue che può permettersi di riavviare le attività è perché abbiamo accettato tutti insieme di compiere dei sacrifici. Dico solo, facciamo attenzione: le uniche misure efficaci” contro il virus sono “distanziamento fisico e uso, ove necessario delle mascherine. Abbandonare queste precauzioni è una grave leggerezza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte.

IL BOLLETTINO

In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus, a oggi, 3 giugno, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 233.836, con un incremento rispetto a ieri di 321 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 39.297, con una decrescita di 596 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 353 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 55 pazienti rispetto a ieri. 5.742 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 174 pazienti rispetto a ieri. 33.202 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 71 e portano il totale a 33.601. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 160.938, con un incremento di 846 persone rispetto a ieri.Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 20.224 in Lombardia, 4.686 in Piemonte, 2.839 in Emilia-Romagna, 1.387 in Veneto, 973 in Toscana, 514 in Liguria, 2.818 nel Lazio, 1.310 nelle Marche, 869 in Campania, 1.036 in Puglia, 222 nella Provincia autonoma di Trento, 880 in Sicilia, 233 in Friuli Venezia Giulia, 736 in Abruzzo, 120 nella Provincia autonoma di Bolzano, 31 in Umbria, 146 in Sardegna, 13 in Valle d’Aosta, 110 in Calabria, 127 in Molise e 23 in Basilicata. (ore 18.09)

BTP
La prima tranche del nuovo BTP a 10 anni, collocato oggi, con scadenza primo dicembre 2030 ha un tasso annuo dell’1,65%, pagato in due cedole semestrali. E’ quanto comunica il Mef secondo cui l’importo emesso e’ stato pari a 14 miliardi di euro. Il titolo è stato collocato al prezzo di 99,520 corrispondente ad un rendimento lordo annuo all’emissione dell’1,707%. Il collocamento è stato effettuato mediante sindacato, costituito da sei lead manager, BNP Paribas, Citigroup Global Markets Ltd, HSBC France, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A, NatWest Markets PLC e UniCredit S.p.A e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualita’ di co-lead manager. Con successivo comunicato del Ministero dell’Economia e delle Finanze sara’ specificata la composizione della domanda. (ore 17.50)

BILANCIO UE, COMMISSIONE PROPONE 11,5 MLD DA BUDGET 2020 CONTRO CRISI

“La Commissione europea ha proposto oggi modifiche al suo bilancio per il 2020 per rendere disponibili 11,5 miliardi di euro per la ripresa dalla crisi già nell’anno in corso”. Lo ha annunciato l’Esecutivo comunitario. “La proposta – si legge – è un seguito tecnico dell’importante piano di ripresa che la Commissione ha presentato la scorsa settimana, che consiste in un nuovo strumento di ripresa, Next Generation Eu – il Recovery Fund – inserito in un bilancio Ue a lungo termine potente, moderno e rinnovato”. Come parte del piano, la Commissione ha proposto di raccogliere 750 miliardi di euro sui mercati e di incanalarli verso la ripresa dell’Ue. (ore 17.10)

JABIL, REVOCATI LICENZIAMENTI, A LAVORATORI CIG E RICOLLOCAZIONI

“Grazie alla mediazione che ho condotto insieme ai tecnici del ministero del Lavoro e al sottosegretario al Mise, Alessandra Todde, Jabil ha deciso di revocare i 190 licenziamenti dello stabilimento di Marcianise”. Lo scrive su Facebook la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo. “In questi giorni – prosegue – abbiamo lavorato senza sosta per giungere al miglior accordo possibile per tutti, a cominciare dai lavoratori. Non è stato facile, ma alla fine abbiamo raggiunto lobiettivo che ci eravamo prefissati. Con le misure ordinarie e straordinarie messe in campo dal mio ministero e dal Mise per fronteggiare lemergenza Coronavirus, i lavoratori di Jabil non solo riceveranno un sostegno al reddito con la cassa integrazione, ma saranno accompagnati in un percorso di ricollocazione verso altre aziende”. “Continuerò – conclude – a seguire la questione, assicurandomi che venga garantita loro unadeguata prospettiva occupazionale”. (ore 17.08)

SARDEGNA: SOLINAS “PRONTA AD ACCOGLIERE I TURISTI IN SICUREZZA”

“La Sardegna riapre. E’ pronta ad accogliere i turisti e ad offrire, oltre alle tradizionali bellezze ambientali e paesaggistiche, anche una Regione che garantisce la sicurezza sanitaria”. Così il presidente Christian Solinas saluta la riapertura di porti e aeroporti in un video messaggio pubblicato sul sito istituzionale della Regione. “Abbiamo voluto qualche cautela in più – aggiunge- abbiamo tenuto una trattativa fino all’ultimo e abbiamo apparecchiato un sistema che, con la registrazione e con la possibilità volontaria di accettare un’app che si occupa del tracciamento, ci darà l’opportunità di passare una vacanza garantiti anche dal punto di vista sanitario”. (ore 15.07)

SPAGNA, SANCHEZ CHIEDE A PARLAMENTO PROROGA EMERGENZA

Il premier socialista spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto al Parlamento di approvare una nuova proroga, la sesta e ultima, dello stato di emergenza decretato per l”epidemia di coronavirus. Secondo le previsioni, l’Assemblea dovrebbe approvare la richiesta, che prevede l’estensione fino al 20 giugno del regime eccezionale, grazie ai voti di Ciudadanos e altre formazioni regionali. “Il virus è un nemico e dobbiamo usare la politica per combatterlo insieme”, ha detto Sanchez rivolgendosi in particolare ai banchi dell’opposizione conservatrice, che ha annunciato il voto contrario. “Il peggio è passato”, ha detto il premier, sottolineando che le misure di lockdown hanno consentito al Paese di contenere l’epidemia. Sanchez ha però invitato alla cautela, per evitare una nuova impennata dei contagi.Allo stato di emergenza si oppongono il Partito Popolare, il principale partito di opposizione, e la destra di Vox, che accusano Sanchez di distruggere l’economia del Paese. In base alle attuali restrizioni, gli spagnoli non possono viaggiare al di fuori della provincia nella quale risiedono. I confini del Paese rimangono invece chiusi ai turisti fino al 1 luglio. La Spagna, uno dei Paesi più colpiti dal Covid-19, ha avuto oltre 27mila decessi e circa 240mila casi di contagio. (ore 14,25)

SPERANZA: BATTAGLIA NON È ANCORA VINTA. SERVE PRUDENZA

“Non è ancora finita il virus circola, ma grazie alle cose che abbiamo fatto in queste settimane, grazie ai comportamenti degli italiani e alle misure del Governo e delle Regioni abbiamo un quadro epidemiologico sicuramente migliore”. Lo dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel giorno della riapertura dei confini regionali. “Bisogna procedere con cautela e prudenza e le regole che abbiamo imparato in queste settimane dobbiamo continuare a seguirle perché sono la chiave per la battaglia contro il Covid. Il virus è ancora molto pericoloso. Noi abbiamo fatto scelte drastiche e gli uomini e le donne di questo paese hanno fatto sacrifici enormi. È stato fatto un pezzo di strada importante ma la battaglia ancora non è vinta. Dobbiamo continuare a lavorare sulla prudenza fino a quando non ci sarà la scoperta di un vaccino che ci consentirà, finalmente, di vincere questa battaglia. Fino ad allora avremo bisogno della massima attenzione e cautela, aggiunge Speranza. (ore 12.23)

FONTANA, CI SARA’ IMPATTO SU ATTRATTIVITA’ LOMBARDIA

“Ci sarà sicuramente un impatto, perché tutta la situazione è stata molto difficile da superare. Questo non toglie che l’attrattività della Lombardia deve ritornare come argomento principale”. Lo ha detto il governatore lombardo, Attilio Fontana, ai microfoni di ‘Centocittà’ su Rai Radio 1. Fontana ha poi aggiunto: “Dall’altro lato io ho anche notato con piacere che nonostante la difficoltà che dovranno affrontare gli operatori nel campo del turismo a seguito della chiusura, che le cancellazioni delle prenotazioni si stiano riducendo. La gente ricomincia ad avere voglia di venire in Lombardia, ad avere fiducia nella nostra regione e coscienza del fatto che qui si può stare più tranquilli e più sereni che in tante altre parti del mondo e anche dell’Italia”. “La situazione della Lombardia oggi – ha aggiunto – è di una regione e di una serie di città che stanno riacquistando la propria normalità, la propria attività, la propria movimentazione. Ancora ci sono dei limiti, che sono limiti non particolarmente gravi, ma che dovranno accompagnarci ancora per tanto tempo. Io credo che fintanto che non si sarà scoperto un vaccino contro questo virus, noi dovremo convivere con alcune piccole o grandi limitazioni. Però vedo da un lato una ripresa con grande entusiasmo delle diverse attività e dall’altro lato un’attenzione a rispettare quelle norme che sono state dettate”. (ore 12.21)

MEF, DOMANDE MORATORIE STABILI SU LIVELLI ELEVATI, 2,4 MLN PER 260 MLD

Si stabilizzano su volumi elevati, 2,4 milioni per un valore di 260 miliardi, le domande di adesione alle moratorie sui prestiti e superano quota 480.000 mila le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le Pmi. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 418 milioni di euro, su 44 richieste ricevute. Sono questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte ministero dell’Economia e delle Finanze, ministero dello Sviluppo economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace. La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 22 maggio sono pervenute oltre 2,4 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per poco più di 260 miliardi. Si può stimare che, in termini di importi, circa l’85% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia già stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 2% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame. Più in dettaglio, il 46% delle domande provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 176 miliardi). Per quanto riguarda le Pmi, le richieste ai sensi dell’art. 56 del dl ‘Cura Italia’ (quasi 1,2 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per 149 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’Abi (poco più di 44 mila) hanno riguardato quasi 8 miliardi di finanziamenti alle Pmi. Le domande delle famiglie riguardano prestiti per oltre 79 miliardi di euro. Continuano a crescere, a poco più di 147 mila, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 89 mila euro. Le moratorie dell’Abi e dell’Assofin rivolte alle famiglie, avviate alla fine di aprile, hanno raccolto quasi 320 mila adesioni, per oltre 13 miliardi di prestiti. (ore 11.22)

ISTAT, IN 2017 MILANO E BOLZANO LE PROVINCE PIU’ PRODUTTIVE

Nel 2017 va a Milano e Bolzano la palma delle province più produttive: i due capoluoghi – comunica oggi l’Istat – si confermano infatti ai primi posti per valore aggiunto per addetto. Un dato – questo che vede una fortissima differenza nella ripartizione per macroregioni, anche se resta sostanzialmente invariata rispetto all’anno precedente: infatti il valore aggiunto è prodotto per il 37,7% al Nord-ovest e il 25,4% nel Nord-est; seguono il Centro con il 20,5% e il Mezzogiorno con il 16,4%. In termini di macro settori, rispetto al 2016 l’industria perde peso nel Mezzogiorno (-0,3 punti percentuali) in favore del Nord-ovest (+0,3 punti), il comparto dei servizi acquista rilevanza economica nel Nord-est e nel Nord-ovest (entrambi +0,2 punto) mentre la riduce al Centro (-0,3). A livello comunale l’asimmetria nella distribuzione del valore aggiunto si accentua: i comuni più grandi, al di sopra dei 24.000 abitanti e che costituiscono il 5% del totale dei comuni, racchiudono il 49,2% della popolazione residente, il 55,1% degli addetti e generano il 57,8% del valore aggiunto nazionale. Sono localizzati prevalentemente nei sistemi urbani, in particolare in quelli pluri-specializzati (15,3%), portuali (14,0%) e ad alta specializzazione (11,0%). (ore 11.20)

ALITALIA RIPRENDE I COLLEGAMENTI DIRETTI CON LA SPAGNA

Riprendono da oggi i collegamenti diretti Alitalia fra l’Italia e la Spagna dopo il blocco ai voli di linea diretti fra i due Paesi introdotto dalle Autorità spagnole l’11 marzo scorso. La compagnia opererà tre voli alla settimana sulla rotta Roma-Barcellona e tre sulla Roma-Madrid. Il primo aereo Alitalia è partito questa mattina dall’aeroporto di Fiumicino per Barcellona alle 10 mentre la partenza dalla città catalana è prevista alle 12.40. Il servizio sarà attivo ogni mercoledì, venerdì e domenica. Domani mattina ricomincerà anche il collegamento diretto Roma-Madrid, con partenza prevista da Fiumicino alle 10 e dalla capitale della Spagna alle 13.25. Il servizio sarà attivo ogni lunedì, giovedì e sabato. Tutti i voli Alitalia vengono effettuati con capienza degli aerei contingentata, al fine di rispettare le attuali disposizioni di legge sul mantenimento del distanziamento minimo. (ore 11.03)

EPIDEMIOLOGO SVEDESE, DOVEVAMO IMPORRE MAGGIORI RESTRIZIONI

L’epidemiologo che coordina la lotta al Coronavirus in Svezia, Anders Tegnell, ha ammesso oggi per la prima volta che il paese avrebbe dovuto adottare misure più restrittive contro il Coronavirus per ridurre il tasso di mortalità, ad oggi tra i maggiori del mondo in percentuale. “Se ci trovassimo ancora di fronte alla stessa malattia e con le conoscenze di cui disponiamo ora, credo che la nostra risposta sarebbe a metà strada tra quello che ha fatto la Svezia e quello che ha fatto il resto del mondo”, ha dichiarato Tegnell nel corso di un’intervista telefonica. “Chiaramente, c’è un margine di miglioramento rispetto a quanto fatto dalla Svezia”, ha riconosciuto. La Svezia registra 43 decessi per 100mila abitanti. Le autorità svedesi hanno annunciato ieri la morte di altre 65 persone per la pandemia da Covid-19, portando la cifra provvisoria dei morti a 4.468. Il bilancio dei contagi si aggira intorno ai 38.500. (ore 11.00)

BONOMI? SUE PAROLE METTONO IN IMBARAZZO IMPRENDITORI SERI

“Questo è un momento in cui ognuno deve dare qualcosa e non posizionarsi facendo polemiche. A me la dichiarazione che ha fatto Bonomi mi è sembrata naif una dichiarazione che mette in imbarazzo la classe imprenditoriale più seria”. Lo dice Goffredo Bettini a Omnibus su La7. (ore 9.45)

MASSIMA ATTENZIONE A FIUMICINO

Nel primo giorno di libera circolazione tra regioni e di riapertura delle frontiere nazionali senza bisogno di quarantena ai cittadini dei Paesi Schengen, attenzione intensificata all’aeroporto di Fiumicino, peraltro già alta sin dall’inizio dell’emergenza covid e dove sono in funzione (i primi operativi dal 4 febbraio scorso) 80 termoscanner di ultima generazione (anche in versione portatile) per i controlli della temperatura corporea dei passeggeri e del personale aeroportuale. Cio’ in previsione del progressivo aumento dei flussi di viaggiatori da e per le varie regioni, oltre che da e per l’estero (dal 15 giugno frontiere aperte per chi giunge fuori dai confini comunitari). Una giornata (primo volo decollato per S.Domingo alle 6.10) che vede in tutto oltre un centinaio di voli tra partenze ed arrivi, di cui una sessantina sulle tratte nazionali. Di questi a loro volta una ventina, complessivamente, da e per il nord Italia. Evidente come superiore il flusso dei passeggeri al terminal 3 rispetto al periodo precedente,con il personale di Adr e polizia impegnati nel far mantenere le distanze. Sono giornate “significative” per il traffico aereo allo scalo romano che, dopo la ripresa dei voli Air France-Klm e il ripristino del volo Alitalia per New York, vedranno sempre con Alitalia, tra oggi (il Roma-Barcellona) e domani (il Roma-Madrid), anche il ripristino dei voli con la Spagna, e la ripresa dei voli in continuita’ territoriale Roma-Alghero e Roma-Olbia (4 voli – 2 andate e 2 ritorni per ognuna delle due rotte). Anche nello scalo aeroportuale romano sono dunque potenziati i servizi di assistenza e per isolare eventuali sospetti positivi. (ore 9.31)

OBBLIGO DI REGISTRAZIONE PER ARRIVI IN SARDEGNA

Obbligo di registrazione per chi arriva in Sardegna: è quanto prevede l’ ordinanza firmata dal governatore Christian Solinas. “Tutti i soggetti che intendono imbarcarsi su linee aeree o marittime dirette in Sardegna, a prescindere dai luoghi di provenienza e al solo fine di monitorare gli ingressi e le permanenze su tutto il territorio regionale, sono tenuti a registrarsi prima dell’imbarco utilizzando l’apposito modello da compilare ed inviare esclusivamente per via telematica nell’ambito dei procedimenti digitali dello sportello unico dei servizi della Regione Autonoma della Sardegna, in conformità a quanto indicato nella sezione ”Nuovo Coronavirus” della home page del sito istituzionale della regione Sardegna (www.regione.sardegna.it) o mediante l’applicazione ”Sardegna Sicura”, scaricabile dagli app-store per sistemi operativi iOS e Android progettata con funzionalità di contact tracing su base volontaria” si legge. “Ciascun passeggero – si legge nell’ordinanza – dovrà presentare copia della ricevuta di avvenuta registrazione unitamente alla carta d’imbarco e ad un documento d’identità in corso di validità. (ore 9.30)

PATUELLI, POLEMICHE RALLENTANO SPEGNIMENTO INCENDIO, IO NON NE FACCIO

“Quando vi è un incendio, e il coronavirus è stato ed è ancora un grande incendio, io sono dell’avviso che bisogna correre con i secchi a spegnerlo e io non ho fatto polemiche, perché quando c’è un incendio le polemiche rallentano lo spegnimento dell’incendio”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ai microfoni di 24 mattino su Radio 24. “Dall’inizio del coronavirus, anzi da prima dell’inizio, perché già ancora il 27 di febbraio – ha spiegato Patuelli – riunii di urgenza il comitato di presidenza dell’Abi che deliberò l’avvio di una moratoria, che abbiamo concluso con Confindustria e altre associazioni di categoria il 6 marzo. Quindi molto prima del decreto del 17 marzo che fece un’altra moratoria di Stato. Quindi mi sono dato un indirizzo di essere costruttivo, anticiclico, proattivo e non polemico” ha concluso Patuelli. (ore 9.22)

GARATTINI, PREOCCUPANTI FORME DI NEGAZIONISMO

“Preoccupante quello che è successo ieri pomeriggio con la gente che gridava ‘non c’è il virus’, si tratta un po’ di una ripresa dei movimenti anti-vax. Queste forme di negazionismo si possono capire come esasperazione ma le persone che ragionano devono dire che bisogna stare attenti”. Così Silvio Garattini, presidente Istituto Ricerche Farmacologiche – Mario Negri, in collegamento con Agorà su Rai3. “Si capisce la voglia di uscire, viaggiare, tornare alla normalità però il virus è ancora in circolazione. Tutti gli assembramenti sono un aiuto al virus”, dice. (ore 9.09)

RICCIARDI (OMS), MENO DEL 10% DEGLI OSPEDALI PRONTO PER NUOVA FASE

”Sarà fondamentale creare in tutti i pronto soccorso percorsi separati tra i pazienti che hanno i sintomi del CORONAVIRUS rispetto a tutti gli altri. È essenziale scongiurare ogni tipo di contatto e commistione, si è visto a febbraio e marzo quali possono essere altrimenti le conseguenze”. Lo dice intervistato da, il Messaggero, Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e rappresentante del nostro Paese al Consiglio dell’Oms a proposito della risposta del nostro sistema sanitario in vista di una nuova fase dell’epidemia da Covid – 19. ”Il ministro Speranza – osserva Ricciardi – con grande sforzo, è riuscito a ottenere lo stanziamento di 200 milioni di euro soltanto per i lavori nelle unità d’emergenza, più un miliardo e mezzo di euro per il rafforzamento della medicina territoriale. Mi preoccupano però i tempi della burocrazia”. ”Fino ad ora – sottolinea – tante strutture non sono nemmeno riuscite a far partire i bandi. Per paradosso, alcuni ospedali privati sono riusciti a trasformare i pronto soccorso, allestendo corsie separate, e aspettano di poter ricevere un contributo pubblico, mentre tanti ospedali pubblici, che pure avrebbero i soldi, non fanno partire i lavori”. Ricciardi parla anche degli ospedali che si sono adeguati per fronteggiare l’epidemia da Covid – 19. ”Pochissimi – afferma – meno del 10 per cento. Qualcuno è riuscito ad attrezzarsi, per esempio in Emilia Romagna, dove nuove strutture dovrebbero essere inaugurate a breve. Penso anche a grandi complessi privati come il policlinico Gemelli a Roma o l’Humanitas di Milano: si è riusciti in tempi record a creare percorsi di accoglienza separati per i pazienti Covid o con sintomi riconducibili al virus. Ma in tanti altri ospedali, soprattutto al Sud, non è così. E questo è preoccupante”.
 E conclude: ”Nessuno se lo augura, ma se ci sarà una seconda ondata sarà decisivo avere i pronto soccorso organizzati secondo tutti i protocolli. Quindi ingressi diversi e terapie intensive con posti letto ancora rafforzati, lo stesso vale per le terapie subintensive”.
 (ore 9.02)

LUFTHANSA: VASTA RISTRUTTURAZIONE DOPO IMPATTO DA CORONAVIRUS

“Il traffico aereo globale si è virtualmente arrestato negli ultimi mesi. Ciò ha impattato i nostri risultati trimestrali in una misura senza precedenti. Alla luce della lentezza della ripresa della domanda, ora dobbiamo adottare misure di ristrutturazione di vasta portata per contrastare questa situazione”. E’ quanto dichiarato da Carsten Spohr, presidente del consiglio di amministrazione di Lufthansa che oggi ha annunciato i risultati del primo trimestre, chiusi con ricavi in calo del 18% rispetto allo stesso periodo del 2019 e una perdita di 2,1 miliardi di euro. (ore 8.42)

ITALIA-GIAPPONE. GOVERNO CAPITALE LANCIA AVVISO ‘TOKYO ALERT’

Il governo metropolitano di Tokyo ha diffuso ai cittadini, tramite canali web, social e messaggi direttamente sui telefoni cellulari, un avviso di ‘Tokyo Alert’ per invitare a prestare maggiore attenzione ai possibili veicoli di infezione, dopo aver registrato un numero crescente di nuovi casi Covid-19 negli ultimi giorni. Le autorità hanno stabilito di emettere questo tipo di avviso alla popolazione ogni volta che verranno registrati almeno trenta nuovi casi di infezione. “Vogliamo che i cittadini prestino particolare attenzione ai luoghi frequentati, in particolare i quartieri della movida”, ha dichiarato la governatrice Yuriko Koike, citando gli ultimi dati che vedono un emergere di nuovi contagi rintracciati proprio nelle strutture di intrattenimento. Per segnalare lo stato di allerta la città ha anche illuminato di colore rosso il Rainbow Bridge e il palazzo sede del governo metropolitano nel quartiere di Shinjuku. Ieri a Tokyo sono stati segnalati 34 casi nuovi contagi. (ore 8.32)

SINDACO CODOGNO, MANCATA RETE SANITARIA TERRITORIALE

”Da tutte le disgrazie, purtroppo, c’è qualcosa da imparare. In questo caso che la rete sanitaria territoriale deve essere il primo presidio. Ma i giorni all’inizio dell’epidemia sono stati devastanti, difficili da immaginare. Ciò che accadeva lo si scopriva al momento. E’ stato come guidare a 300 all’ora con i fari spenti”. Così il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, intervistato da ‘Il Messaggero’. In merito alla vista del Capo dello Stato per la Festa della Repubblica, afferma: ”Il Presidente Mattarella mi ha telefonato sul cellulare e a me non pareva vero. E’ stata un’emozione. Mi ha chiesto anzitutto come stavo e come stava andando sul territorio. Mi ha poi annunciato la sua volontà di arrivare qui da noi. Per me e per la mia comunità è un onore. E dimostra anche che la strada che abbiamo intrapreso sia stata quella giusta, ora dobbiamo proseguire così senza abbassare la guardia”. Il sindaco, leghista, mette da parte le divergenze: ”Oggi contano solo le istituzioni e ciò che rappresentano nell’interesse di tutti. Come ho detto nel mio discorso di accoglienza, siamo consapevoli che il momento che attraversiamo richiede ancora coinvolgimento, condivisione, unità di intenti per sconfiggere il virus e per la ripartenza, ma la presenza del presidente ha contribuito a rinnovare la nostra forza” conclude. (ore 8.11)

 

Venerdì 29 maggio 2020

CAUTAMENTE OTTIMISTI

“Continuiamo ad avere prudenza ma per fortuna abbiamo numeri in miglioramento che ci consentono di essere cautamente ottimisti per il futuro”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, intervenendo a Skytg24. “Abbiamo sempre detto – ha ricordato – che la prima misura economica e’ il contenimento del virus e per questo abbiamo scelto la massima prudenza ed anche ora guardiamo con attenzione gli sviluppi dell’epidemia”. (ore 17.24)

IL PUNTO

L’Italia rischia un’estate senza turisti stranieri o quasi. A farne le spese non saranno tanto le spiagge dell’assolato Mezzogiorno, ma la Lombardia e il Veneto. Non perché queste regioni siano state le piu’ colpite dalla pandemia, ma perché sono quelle che richiamano piu’ viaggiatori stranieri. Secondo i dati della Banca d’Italia, nel terzo trimestre 2019, quindi da luglio a settembre scorsi, vi sono stati in Italia 43,2 milioni di viaggiatori stranieri (a destinazione); di questi, 27,3 nel Nord, 9,1 milioni nel Centro e 5,9 milioni al Sud. Prima regione per numero di turisti e’ stata, l’estate scorsa, la Lombardia, con 6,8 milioni di viaggiatori; seguono il Veneto con 5,4 milioni, Friuli Venezia Giulia con 5 milioni, Lazio con 4,9 milioni, Toscana e Liguria con 3,6 milioni. A distanza Emilia Romagna con 2,1 milioni e Piemonte con 2 milioni. Numeri decisamente inferiori nelle regioni del Sud e nelle isole: ai primi posti Sicilia e Campania con 1,8 milioni. La spesa dei viaggiatori stranieri e’ stata nel terzo trimestre di circa 16,8 miliardi; in vetta questa volta si trovano il Veneto e il Lazio, con 2,4 miliardi, seguiti da Lombardia (2,2 miliardi) e Toscana (1,7 miliardi). Sopra il miliardo Campania e Liguria. Nel Sud, la Sicilia si ferma a 871 milioni e la Puglia a 344 milioni. Sebbene il Mezzogiorno rappresenti il 78 per cento delle coste italiane, ospiti i tre quarti del territorio appartenente a Parchi nazionali e accolga più della metà dei siti archeologici e quasi un quarto dei musei, anche nel 2018, la spesa complessiva dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 41,7 miliardi euro, è stata allocata principalmente al Nord: 22,3 miliardi contro i 12,3 del Centro e i 6,2 del Sud. (ore 17.24)

GIUSTO LIMITARE MOBILITA’ PER TERRITORI CON CONTAGIO ALTO

“E’ del tutto ragionevole, se abbiamo un territorio con un numero altissimo di contagiati, che quel territorio debba avere delle limitazioni per quello che riguarda la mobilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook con la quale ogni venerdì fa il punto sulla situazione coronavirus. “Non c’entrano Nord e Sud e guerre di religione – ha aggiunto De Luca – ad oggi non abbiamo dal Governo la definizione di un criterio semplice e indiscutibile. Ci auguriamo che il Governo faccia scelte ragionevoli e sempre con l’obiettivo di evitare la moltiplicazione dei focolai di contagio. Noi cercheremo di tutelare fino in fondo la situazione epidemiologica della regione, di evitare la diffusione del contagio e di focolai”. (ore 15.29)

508 POSITIVI TRA GLI OPERATORI POLIZIA DI STATO, 17 IN PIU’ IN 2 SETTIMANE

Sono 508 gli operatori della Polizia di Stato positivi al CORONAVIRUS, 17 in più rispetto a due settimane fa: 81 sono in isolamento, 8 ricoverati mentre resta invariato il numero dei morti, 2 dall’inizio dell’emergenza. Il dato si riferisce alle comunicazioni inviate dagli uffici territoriali e dipartimentali alla Direzione Centrale di Sanità e racconta un aumento lieve ma più generalizzato rispetto all’analisi precedente nelle regioni d’Italia. Centoventicinque i contagiati dal Covid-19 in Lombardia, 88 in Emilia Romagna, 39 in Piemonte, 20 in Liguria, 2 in Valle d’Aosta, 25 in Trentino Alto Adige e 20 in Toscana. Aumentano anche le Marche, stabili per una settimana come l’Abruzzo e la Campania anche queste di nuovo in crescita, il Lazio, la Puglia mentre restano immutate il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, l’Umbria, la Sardegna, il Molise, la Basilicata e la Calabria. Primeggia in positivo la Sicilia, la prima e unica regione in Italia dove, dall’inizio dell’emergenza, il numero di poliziotti positivi è in calo, seppur di poco: 7 gli attualmente contagiati rispetto agli 8 di due settimane fa, zero in isolamento (il dato precedente era 3) e 7 negativi al tampone o per i quali è terminato l’isolamento, rispetto ai 5 di quindi giorni prima. (ore 15.05)

DA BANKITALIA

La metà delle famiglie italiane ha subito un calo del proprio reddito a causa della crisi del coronavirus. Lo dice un’indagine della Banca d’Italia su un campione di 3 mila individui, contenuta nella Relazione annuale. Circa i due terzi dei nuclei familiari con almeno un componente precedentemente occupato, si legge, hanno registrato episodi di riduzione dell’attività lavorativa; la quota supera l’80 per cento quando il capofamiglia è lavoratore autonomo o dipendente a tempo determinato. Nonostante i trasferimenti e i sussidi del Governo, cio’ si e’ tradotto in un calo dei redditi familiari complessivi che ha interessato meta’ dei nuclei. (ore 15.03)

ITALIANI PIU’ PREOCCUPATI DI ECONOMIA CHE SALUTE

Due italiani su 3 hanno preoccupazioni per la crisi economica conseguente alla pandemia da Coronavirus, mentre la paura di essere contagiati riguarda solo 1 italiano su 3. E’ quanto emerge da una ricerca promossa da EngageMinds HUB coordinato da Guendalina Graffigna, nell’ambito del progetto CRAFT dell’Universita’ Cattolica, campus di Cremona. La ricerca, parte di un Monitor continuativo sui consumi alimentari, mostra anche che diminuisce la fiducia nella ricerca scientifica e fa capolino la preoccupazione di venire contagiati attraverso gli alimenti acquistati al supermercato. La ricerca di EngageMinds HUB e’ stata condotta su un campione di 2000 italiani, rappresentativo della popolazione per sesso, eta’, appartenenza geografica e occupazione. Gli italiani si sono detti molto preoccupati per le ricadute economiche dell’emergenza Covid-19 (valutando la preoccupazione 8,5 su una scala da 1 a 10). La preoccupazione e’ legata alla situazione finanziaria dei cittadini e alle prospettive per il futuro: il 43% degli intervistati riporta che la propria situazione economica è peggiorata nell’ultimo anno e il 37% pensa che le proprie finanze peggioreranno nel corso del prossimo anno. Inoltre, l’80% ritiene che la situazione economica del paese sia peggiorata nell’ultimo anno e il 57% pensa che continuera’ a peggiorare nei prossimi 12 mesi. La preoccupazione per gli aspetti economici rischia, in futuro, di ridurre l’attenzione personale rispetto al pericolo di contagio e dunque di far abbassare la guardia sulla prevenzione, rileva Graffigna: una situazione che – spiegano i ricercatori di EngageMinds HUB – puo’ portare a un senso di sfiducia verso le misure preventive e di insofferenza ad aderirvi. A farsi strada, infine, e’ la preoccupazione di essere contagiati per via degli alimenti acquistati al supermercato, percepiti come un possibile veicolo di infezione (circa un intervistato su 4 si sente “potenzialmente a rischio” di contrarre il Covid-19 a causa di possibili contaminazioni dei prodotti alimentari consumati). (ore 14.47)

INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER PAZIENTI

L’intelligenza artificiale (AI) aiuterà a curare il nuovo Coronavirus calcolando, sulla base di una serie di indicatori clinici e diagnostici, la probabilita’ che un paziente sviluppi le forme più gravi di Covid-19 e permettendo cosi’ interventi sanitari mirati e tempestivi. E’ l’obiettivo del progetto AI-SCoRE (Artificial Intelligence – Sars Covid Risk Evaluation) ideato da Carlo Tacchetti e Antonio Esposito, entrambi docenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele e sviluppato in collaborazione con Microsoft e NVIDIA, con il Centro di Omics Sciences del San Raffaele diretto da Giovanni Tonon e con il supporto di due aziende: Orobix, attiva nei sistemi di AI, e Porini, partner di Microsoft. L’infrastruttura software su cui poggera’ l’algoritmo è già in via di sviluppo con i dati di oltre 2000 pazienti già reclutati (e di cui si conosce la prognosi) fra Ospedale San Raffaele, Ospedale Bolognini di Seriate e Centro Cardiologico Monzino. Il progetto parte dalla consapevolezza che soltanto una piccola percentuale di pazienti – intorno al 5-10% – sviluppa le forme più gravi (e a volte fatali) della malattia. E spesso queste forme hanno un decorso rapido e imprevedibile che portano il paziente a passare da una sintomatologia blanda a una grave insufficienza respiratoria nel giro di pochissimo. “Nella Fase 1 non abbiamo potuto identificare correttamente e con anticipo le persone più fragili tra i pazienti con i primi sintomi della malattia – spiega Carlo Tacchetti, coordinatore del progetto – Vogliamo poterlo fare in modo preciso e veloce, perché solo cosi’ potremo capire chi sono i soggetti che, una volta infettati, necessitano di cure tempestive”. La piattaforma tecnologica è basata sulle ultime innovazioni Microsoft per l’analisi dei dati e l’Intelligenza Artificiale e permetterà di raccogliere, elaborare, gestire e utilizzare in totale rispetto della privacy dati eterogenei, provenienti da piu’ fonti, per fornire al personale medico e di ricerca informazioni tempestive e dettagliate utili a supportarne la fase decisionale e i processi necessari per rispondere alle varie fasi dell’emergenza. (ore 14.38)

VIDEO PER INSEGNARE AI BAMBINI A METTERE MASCHERINA

Le società scientifiche dell’emergenza urgenza e della pediatria vengono in aiuto di genitori e insegnanti alle prese con i bambini che devono indossare la mascherina protettiva. E lo fanno con un video in cui i protagonisti sono proprio i bambini che si divertono con un nuovo “gioco”, quello appunto di indossare una maschera allegra e simpatica, così bella che i bambini fanno a gara tra loro e sono felici di essere di esempio per i loro coetanei. (ore 14.29)

SUI “MAGHEGGI”

“Non credo si debba o si possa parlare di magheggi. Credo che, nella situazione in cui ancora versiamo, non sia impossibile avere delle imprecisioni e delle incompletezze”. Lo ha detto il professor Massimo Galli, primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, a proposito delle accuse rivolte dalla Fondazione Gimbe alla Regione Lombardia sui dati dell’epidemia. “Credo piuttosto che dovremo fare più tamponi, ma questo è un altro discorso. Non mi vedo i vertici della regione che fanno magheggi. I vertici della Regione fanno quello che consigliano i tecnici. Non mi vedo l’assessore Gallera, che magari ha qualche difficolta’ a sapere bene cos’è R0, che possa fare magheggi con queste cose. E lo dico con cordialità perché ognuno fa il suo mestiere e sa le cose sue” ha commentato Galli, a margine dell’inaugurazione del nuovo reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Sacco. (ore 14.03)

BCC, DELIBERATE E OPERATIVE 262MILA MORATORIE PER 31,3 MLD

Sono oltre 262 mila le pratiche di moratoria deliberate in Italia dalle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen e già operative per un importo complessivo di circa 31,3 miliardi, quasi un quinto del totale dei crediti erogati dal settore del Credito Cooperativo. Sul versante della indispensabile iniezione di liquidità all’economia, le 250 BCC italiane – organizzate nei due Gruppi Bancari Cooperativi Iccrea e Cassa Centrale Banca e, in Alto Adige, attorno alla Federazione Raiffeisen – hanno complessivamente trasmesso al Fondo di Garanzia delle Pmi 66.363 richieste di garanzia a valere sulle misure del Dl Liquidità (dato al 27 maggio). Si tratta di oltre il 16% del totale delle pratiche inviate al Fondo, secondo dati forniti dal Medio Credito Centrale. (13.23)

BRUSAFERRO (ISS), RISCHIO SECONDA ONDATA IN AUTUNNO

“Più ci si avvicina all’autunno, più si può andare incontro ad una maggiore diffusione: l’ipotesi di una seconda ondata è legata a questa caratterizzazione. E’ un dato obiettivo, in autunno aumenta la probabilità di trasmissione: cambia il clima e rimaniamo maggiormente in ambienti confinati”. Lo ha affermato Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, in audizione in Commissione Bilancio. “Il Comitato tecnico-scientifico deve mettere in campo tutti gli scenari possibili. L’autunno è la stagione in cui le infezioni delle alte vie respiratorie si diffondono, è la stagione in cui si raccomanda la vaccinazione antinfluenzale. Per gli scenari che possiamo immaginare, una patologia” come quella legata al Coronavirus “si può maggiormente diffondere” e si può creare “confusione con altre sintomatologie di tipo respiratorio”, avverte. (ore 12.58)

LOCKDOWN HA EVITATO RADDOPPIO VITTIME, STUDIO A PARMA

Il lockdown e il comportamento responsabile della popolazione hanno permesso di evitare il doppio delle morti e di scongiurare circa il 46% in più di contagi per il Coronavirus che si sarebbero avuti nel caso di assenza di adesione volontaria alle restrizioni. Inoltre, le informazioni fornite da mass media e autorità e il conseguente allarme sociale hanno influito positivamente sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Lo mostra un modello matematico elaborato da Rossella Della Marca, dottoranda di ricerca in matematica all’università di Parma, e da Bruno Buonomo, docente di Fisica matematica all’Università di Napoli Federico II. Lo studio, pubblicato su ‘medrXiv’, sito che ospita i lavori non ancora rivisti dalla comunità scientifica, ha suddiviso la popolazione sulla base della gravità della malattia (sani, infetti asintomatici e sintomatici, guariti) e considerato i dati epidemiologici dal 24 febbraio al 18 maggio. (ore 12.41)

GALLERA, NUDI DI FRONTE A VIRUS, TERRITORIO LOMBARDIA DEVASTATO

“Quello che è capitato è stata una bomba atomica che caduta sul nostro territorio, che ha evidenziato la fragilità dell’essere umano. Noi che stavamo ragionando su come sconfiggere il cancro attraverso terapie innovative che avrebbero consentito di arrivare a chissà quali traguardi, ci siamo trovati nudi di fronte a un virus che ha travolto e devastato soprattutto questo territorio”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, partecipando all’inaugurazione del nuovo padiglione di terapia intensiva dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano. “Forse per la nostra caratteristica di essere aperti al mondo, un luogo di mille contaminazioni, collegamenti, il territorio più produttivo, abbiamo subito più di tutti”, ha aggiunto. (ore 12.19)

RICERCA ITALIA: COSI’ TEST SIEROLOGICI PIÙ EFFICIENTI

Un gruppo di ricerca del Dipartimento di Chimica “Giacomo Ciamician” dell’Università di Bologna ha individuato un nuovo meccanismo che permette di ottenere test sierologici più veloci, economici e con livelli di sensibilità molto maggiori di quelli attuali. La novità – basata sulla tecnica dell’elettrochemiluminescenza (ECL) – è applicabile anche ai test sierologici pensati per individuare la presenza di anticorpi contro il CORONAVIRUS SARS-CoV-2. Ed è destinata ad avere un’applicazione industriale, anche grazie al coinvolgimento nello studio di due aziende leader nel settore della diagnostica e delle tecnologie: la tedesca Roche Diagnostic e la giapponese Hitachi High Tech. Lo studio – pubblicato sulla rivista Nature Communications – mostra come, grazie all’utilizzo di reagenti ad alta efficienza, sia possibile ottenere test sierologici con livelli di sensibilità fino al 128% più alti rispetto a quelli attualmente in uso. “I risultati che abbiamo ottenuto permettono di stabilire un nuovo stato dell’arte nell’amplificazione del segnale per i test immunologici basati sulla ECL”, spiega Francesco Paolucci, professore dell’Università di Bologna che ha guidato il gruppo di ricerca. “Un traguardo a cui siamo arrivati dopo anni di studi a livello internazionale nel campo dell’elettrochimica e grazie ad una stretta sinergia con il settore della ricerca industriale”. I test sierologici si basano sulla capacità di tradurre in segnali misurabili e visibili le interazioni tra alcune molecole e gli anticorpi specifici che si vuole quantificare. Un meccanismo nel quale può avere un ruolo di primo piano l’ECL, che si basa sulla generazione di un segnale luminoso misurabile a partire da uno stimolo elettrochimico. In questo caso, quindi, l’elettrochemiluminescenza permette di “accendere” gli anticorpi da trovare come fossero lampadine. (ore 12.08)

DATI ISTAT

“La stima completa dei conti economici trimestrali conferma la portata eccezionale della diminuzione del Pil nel primo trimestre con flessioni del 5,3% in termini congiunturali e del 5,4% in termini tendenziali mai registrate dal primo trimestre del 1995”, ovvero dall’avvio delle serie storiche ricostruite, per le quali è possibile il confronto. Così l’Istat nel commento ai dati, che correggono al ribasso le stime preliminari diffuse il 30 aprile. (ore 10.00)

INFETTIVOLOGO BISOFFI, SI’ APERTURA TRA REGIONI OSSERVANDO NORME

Sì al via libera agli spostamenti tra regioni se si resta inflessibili sulle norme di prevenzione contro i contagi da Covid-19: “Il punto non sono tanto gli spostamenti, quanto i comportamenti. Vai in un’altra regione? Osserva le norme e tutto andrà bene. Lo dico anche per l’economia, io credo che ormai si possa andare serenamente in vacanza. Chiaramente non sarà lo stesso modo di andare in ferie dell’anno scorso”. Lo sostiene Zeno Bisoffi, professore associato all’università di Verona, direttore del dipartimento Malattie infettive nell’Irccs ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in un’intervista a ‘La Nazione’, ‘Il Giorno’ e ‘Il Resto del Carlino’. “Ho un atteggiamento molto meno rigido rispetto alle indicazioni che ci sono state finora riguardo i trasferimenti da una regione all’altra – afferma – Del resto, il rischio che corro o faccio correre a un’altra persona, se dalla provincia di Verona mi sposto alla provincia di Trento, che è un’altra regione, sostanzialmente è identico a quello che corro o faccio correre se mi sposto a Vicenza o Padova, che sono all’interno della mia regione. Questi confini generalizzati mi hanno sempre destato qualche perplessità. Ora mi pare che andiamo verso il superamento di questo criterio, dopo il 2 giugno dovrebbero cadere i vincoli regionali e credo che questa sia sicuramente una buona cosa”. Per Bisoffi “non è questione di essere fiduciosi o prudenti. Se siamo con amici, tutti distanti un metro, seduti ai tavolini di un bar all’aperto, che cosa c’è da temere? Prendiamoci un aperitivo, senza mascherine, in allegria. Anche i voli vanno incoraggiati. Certo io preferirei che ci fossero posti distanziati in aereo, perché sono ambienti chiusi, ci potrebbe essere un portatore asintomatico. Ma è anche vero che la carica virale in circolazione è inferiore, abbiamo contagi sporadici, attenuati. Occorre solo abituarsi al distanziamento e alle cautele in presenza di altri per impedire che il virus riprenda la trasmissione”. E ancora “riprendiamo i viaggi, evitando mezzi affollati. Se tutti osservano le norme igieniche siamo a posto – è convinto l’infettivologo – Andiamo incontro alla bella stagione, approfittiamone. Prima dicevo dei tavolini all’aperto, i clienti devono stare tranquilli. Dentro ai locali sono favorevole alla distanza di un metro. Stiamo arrivando al giusto compromesso”. (ore 9.56)

BRUSAFERRO: ATTI CTS NON SEGRETI. ITALIA È STATO PAESE PILOTA

“Gli atti del Cts non sono segreti, sono accessibili dalla Protezione civile. Il Comitato tecnico scientifico esprime ovviamente pareri. E’ un’epidemia che man man mano che evolve consente di acquisire maggiori conoscenze e dunque permette a mano mano di essere più precisi. Ricordo anche che l’Italia ha fatto un po’ da Paese pilota. E le misure che abbiamo adottato sono state adottate anche da altri Paesi”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, in audizione sul dl Rilancio in commissione Bilancio della Camera. (ore 9.52)

LOCKDOWN NON FERMA RISPARMIO FAMIGLIE

L’impatto economico dell’emergenza sanitaria incide sulle abitudini di risparmio delle famiglie e anche, inevitabilmente, sulla visione nei confronti del futuro del nostro Paese. I timori per la recessione domestica in atto spingono a “congelare” le scelte di investimento, ma i mesi di lockdown forzato per contenere i contagi non hanno fermato il risparmio delle famiglie che, a maggior ragione in questo preciso momento storico, è percepito come essenziale per fronteggiare l’incertezza economica. E’ quanto emerge dall’edizione di primavera dell’Osservatorio semestrale, a cura di Anima Sgr, in collaborazione con la società di ricerche di mercato Eumetra Mr. La rilevazione, in particolare, è stata condotta su un campione di 1.063 adulti “bancarizzati” (cioè titolari di un conto corrente bancario o libretto bancario/postale), con accesso al web, rappresentativo di circa 35 milioni di persone. All’interno di questo bacino il 50%, oltre ad essere “bancarizzato”, è anche investitore. Esaminando il campione di riferimento si riscontra come i dati siano in congiunturale peggioramento. In particolare, guardando alle aspettative sul futuro prossimo (tra un anno), tra i “bancarizzati” il 46% ritiene che la situazione economica e la solidità finanziaria del nostro Paese si aggraveranno (a ottobre 2019 si parlava del 35%); tra gli “investitori”, analogamente, la visione pessimistica passa dal 30% al 43%. L’avvento del Coronavirus, prosegue la ricerca, ha inciso sulla quotidianità, socialità e libertà di chiunque e pertanto ha modificato anche la percezione dei rischi più importanti nel medio termine per la vita delle persone. Una considerazione, questa, che vale sia per “bancarizzati” che per “investitori” con percentuali molto allineate. Infatti, le pandemie, insieme alle malattie infettive, balzano oggi al primo posto, alla luce delle forti implicazioni del Covid19 e del lockdown sulla situazione economica domestica, al secondo posto c’è il rischio di recessione e disoccupazione; gli shock finanziari sono in quarta posizione, i cambiamenti climatici solo al quinto posto. Per il 61% del campione dei “bancarizzati” e per il 57% del sottoinsieme degli “investitori”, la vicenda del Coronavirus avrà un impatto negativo importante sulla situazione economica dell’Italia anche nel mediolungo termine, in primis per il forte calo della domanda in molti ambiti dei consumi. Inoltre, gli effetti dell’epidemia, soprattutto nella fase iniziale, si sono trasferiti anche ai mercati finanziari internazionali, comportando un’elevata volatilità e correzioni significative a causa dei timori legati alla crescita economica globale. Come riporta la slide 7, il 43% si è dichiarato “molto preoccupato” per i propri investimenti: ricordiamo che le rilevazioni sono coincise con un periodo di particolare volatilità dei mercati finanziari. In questo contesto va comunque detto che con il tempo gli investitori si dimostrano più resilienti di fronte a momenti di forte incertezza e volatilità. La reazione del campione degli investitori, del resto, è stata più ferma e composita rispetto alla crisi del 2008, che è stata appunto una crisi finanziaria a tutti gli effetti, a differenza di quella attuale provocata da un fattore esterno, il virus, a cui è seguito un successivo contagio dei mercati: il 56% ha risposto che “congelerà” i suoi investimenti. Il rinvio di una parte dei consumi non indispensabili dovrebbe contribuire ad aumentare la capacità di risparmio delle famiglie: la maggior parte del campione sia dei “bancarizzati” che degli “investitori” intende risparmiare di più, in particolare per i progetti di risparmio. Questi ultimi, infatti, oggi diventano ancora più importanti e, per farsi un’idea, basti pensare che a maggio del 2019 il 60% dichiarava di avere in cantiere progetti di risparmio, che oggi salgono al 67% del campione. E non stupisce, ovviamente, che sia per i “bancarizzati” che per il fronte degli “investitori” in cima alla classifica ci sia ancora una volta e a maggior ragione oggi, la volontà di risparmiare “per emergenze”. L’emergenza sanitaria, aggiunge poi la ricerca, ha alimentato la sensibilità verso tematiche legate alla sostenibilità sociale e in particolare alla sicurezza e salute pubblica della popolazione. In un certo senso, pertanto, la situazione eccezionale che si sta vivendo ha focalizzato i riflettori sulla “S” dei criteri ESG. Nel frattempo cresce, rispetto a sei mesi fa, la conoscenza (dichiarata) delle tematiche ESG (Environment, Social, Governance). Nelle scelte di investimento, infine, anche all’interno del campione, ci sono persone più interessate a capire la qualità della sostenibilità dei fondi ESG e delle aziende in cui investono, rinunciando se necessario anche ad una parte del rendimento, e altre che invece restano più attente principalmente al risultato finanziario finale: si riscontrano così due frange opposte, seppur circoscritte, ovvero una nell’ordine del 10% che ha molto a cuore l’investimento sostenibile, accanto a una nell’ordine del 3% che privilegia il rendimento, per la quale i fattori di sostenibilità ambientale e sociale restano ancora secondari. Tuttavia, va segnalato che la stragrande maggioranza si colloca su posizioni più equilibrate, tenendo in considerazione sia il rendimento prospettico di un investimento sia la sua sostenibilità e responsabilità. (8.44)

BRASILE, A SAO PAULO RECORD DI CONTAGI NEL GIORNO DELLA RIAPERTURA

Record di nuovi contagi nello stato di Sao Paulo, nel sud del Brasile, nel giorno della ripresa parziale e monitorata delle sue attività economiche, sospese da un paio di mesi per contenere la diffusione del coronavirus. Lo riferiscono le autorità sanitarie locali, che parlano di 6.382 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, il numero più alto di casi registrati in un solo giorno. E’ così salito a 95.865 il totale dei contagiati a Sao Paulo, dove il governatore Joao Doria ha permesso la riapertura dei negozi pur mantenendo lo stato di allerta. Sono invece 6.980 le persone che hanno perso la vita a causa di complicanze legate al Covid-19, facendo di Sao Paulo la zona più colpita dall’infezione di tutto il Brasile, che a sua volta è l’epicentro della pandemia in America Latina. In Brasile si sono infatti registrati almeno 419.340 casi di Covid-19, tanto da portarlo al secondo posto nella classifica mondiale secondo solo agli Stati Uniti. Il Brasile è invece sesto per numero di vittime, 25.945 quelle confermate dal ministero della Sanità. (ore 8.34)

RENAULT: 15 MILA POSTI IN MENO IN 3 ANNI, RISPARMI OLTRE 2 MLD

Il piano di trasformazione del Gruppo Renault, che si prefigge lo scopo di realizzare un risparmio di oltre 2 miliardi di euro in 3 anni e di porre le basi di una nuova competitività, prevede un progetto di adeguamento del personale che verterebbe su misure di riconversione, mobilità interna e dimissioni volontarie. Sarebbe ripartito su tre anni e riguarderebbe circa 4.600 posti di lavoro in Francia, a cui si aggiungerebbe la riduzione di oltre 10.000 altre posizioni nel resto del mondo. E’ quanto fa sapere il gruppo automobilistico. (ore 8.21)

ICBC, PRESTITI +50% NEL PRIMO TRIMESTRE

La Industrial and Commercial Bank of China (Icbc), la più grande banca commerciale cinese, ha visto il suo saldo prestiti aumentare del 50% anno su anno nel primo trimestre per aiutare le piccole imprese a superare le difficoltà dopo lo scoppio di Covid-19. Per ridurre i costi di finanziamento per le piccole e microimprese, l’Icbc ha offerto prestiti a tassi agevolati e pagamenti dilazionati per queste imprese. (ore 8.04)

LA SICILIA SARA’ UNA REGIONE A TURISMO SPECIALE

Ad agosto la Sicilia “sarà una regione a turismo speciale”. A dirlo, in una intervista a Sette del Corriere della Sera, è il governatore siciliano Nello Musumeci. “Ovvio che saremo più penalizzati di altre regioni e pagheremo un conto di questa pandemia più salato rispetto agli altri, visto il boom di prenotazioni che attendevamo – dice il Presidente della Regione siciliana -Ma ce la faremo comunque, puntando su un turismo più autoctono, sui siciliani che tornano a casa dalle altre regioni. Sperando che ci siano le condizioni per accogliere anche gli altri, ovviamente”. Alla domanda su chi è stata la colpa del cortocircuito che si è creato tra i governatori e il governo centrale, Musumeci spiega: “Di entrambi. Il governo ha provato a fare il possibile per tamponare una emergenza che non aveva precedenti. Spesso lo ha fatto ignorando i suggerimenti che arrivavano dai territori”. Poi Musumeci assegna a Conte la sufficienza “aggiungendo il carico del massimo rispetto istituzionale”. “Ho lavorato molto bene con il ministro per Boccia e il mio assessore alla Sanità ha dialogato proficuamente con il ministro della Salute Speranza”. “Ci siamo trovati meno bene con il ministero dell’Economia”, aggiunge. E parla di “grande sintonia con Giovanni Toti”. Sul collega campano Vincenzo De Luca dice che è “un grandissimo”. Parla anche delle parole pronunciate dal leghista Pagano in aula su Silvia Romano definita una “neo terrorista”. “Conosco bene l’onorevole Pagano e so che non pensa nulla di quella frase infelice che gli è uscita, chissà come, dalla bocca”. Sulla nomina dell’assessore ai Beni culturali, il giornalista leghista Alberto Samonà, Musumeci spiega: “Polemica pretestuosa, stiamo parlando di una persona preparatissima, un intellettuale raffinato. E poi la storia dell’antimeridionalismo della Lega non esiste più”. (ore 8.04)

AMENDOLA, MERKEL HA CAPITO CHE CRISI METTE IN DISCUSSIONE INTERESSE COMUNE

”Dieci anni fa a Deauville una dichiarazione franco-tedesca segnò uno dei punti più bassi della coesione europea e scatenò gravi turbolenze. La cancelliera Angela Merkel oggi ha capito che questa crisi mette in discussione l’interesse comune europeo, non un singolo Paese”. Lo dice intervistato dal Corriere della Sera, Enzo Amendola, ministro degli Affari europei a proposito della crisi economica da Covid – 19. ”Abbiamo – osserva poi – un’enorme responsabilità verso gli europei più giovani, questo piano si chiama Next Generation EU, è un’opportunità irripetibile per rilanciare l’integrazione europea”. (ore 8.00)

LAZIO, PRESSIONI PERCHE’ RIPARTA NORD, NOI PRONTI A CONTROMISURE

“Ci sono troppe pressioni, anche sul Comitato tecnico scientifico. Se servirà, prenderemo delle contromisure. Non accetteremo forzature”. Lo afferma, in un’intervista al ‘Messaggero’, l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato in vista della possibile riapertura degli spostamenti tra regioni a partire dal 3 giugno. “Voi pensate che, se ci sarà il via libera agli spostamenti interregionali, tutti i milanesi andranno solo in Sardegna? Sapete quanti treni ci sono ogni giorno tra Roma e Milano? Io spero che ci sia grande scrupolo nel prendere le decisioni, vedo troppe pressioni”, osserva. “Io dico con grande chiarezza: ci siamo dati un metodo – prosegue D’Amato – si deve decidere sulla base di una serie di indicatori, sui numeri. Se le decisioni saranno prese sulla base di riscontri scientifici, non avremo nulla da eccepire. Se invece si cederà alle pressioni di tipo politico, prenderemo delle contromisure. Pressioni sul Comitato tecnico scientifico ci sono e questo rischia di creare irritazione”. (ore 7.55)

 

Giovedì 28 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Crescono anche se di misura i contagiati da coronavirus confermando i dati in ripresa di ieri: nelle ultime 24 ore sono 593 in più per un totale di 231.732, mentre prosegue il calo degli attualmente positivi a quota 47.986 (-2.980) con le terapie intensive che continuano ad alleggerirsi arrivando a 489 pazienti e i ricoveri che calano di 350 unità arrivando a 7.379. Contestuale l’aumento dei guariti che arrivano a 150.604 (3.503). Questi i dati del bollettino della Protezione civile. I decessi sono 70, in calo rispetto ai 117 di ieri. Il totale dei tamponi fatti nelle ultime 24 ore si attesta sui 75.893 tra i più alti mai registrati, a fronte di un totale di 3.683.144 tamponi. (ore 18.06)

SPESA RICOVERI

Si comincia a intravedere l’impatto economico dell’epidemia Covid-19, caratterizzato da enormi costi complessivi per i ricoveri dei pazienti affetti da nuovo coronavirus, e dalla contrazione dei ricoveri ordinari che potrebbe tradursi in cattiva salute futura dei pazienti e quindi in una maggiore prossima spesa sanitaria: per i 144.658 ricoveri per Covid-19 effettuati e conclusi, la spesa, in base alle tariffe DRG, si stima pari a 1 miliardo 226 milioni 137.474 euro, di cui il 33% sostenuto per i casi trattati in Lombardia. Il DRG medio (il totale della spesa diviso per il numero di ricoveri) è stimato pari a 8.476 euro. Per i 23.069 ricoveri per Covid-19 stimati conclusi per il decesso del paziente, la spesa, sempre in base alle tariffe DRG, si stima pari a 225.958.333 euro, di cui ben il 48% sostenuto per i casi trattati in Lombardia. Il DRG medio in questo caso e’ stimato pari a 9.796 euro. Il DRG medio riferito a ricoveri ordinari, che nel 2018 risultava di 3.866,56 euro, in 4 mesi di emergenza Covid ha subito ripercussioni e contrazioni: si stima una riduzione di 860.000 ricoveri ordinari e di 3,3 miliardi di euro di spesa complessiva. Sono alcuni dei dati della nona puntata dell’Istant Report Covid-19, la seconda nella fase 2. Da questo numero il report si arricchisce dell’analisi dell’impatto economico dell’emergenza COVID-19 nella prospettiva del Servizio sanitario nazionale. “Rimane da verificare – si legge nel report – se tale “perdita” di attività avrà ripercussioni sia sulla salute dei pazienti, sia sull’attività futura di ricovero (con possibili perdite economiche in particolare per gli istituti privati accreditati). (ore 17.56)

IMPEGNO GOVERNO PER COMUNI

E’ appena terminata la riunione tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con i sindaci delle città metropolitane. L’incontro, riferisce uno dei partecipanti, si è incentrato sul tema delle risorse per i comuni. Il premier, sempre secondo quanto viene riferito, si sarebbe impegnato a trovare le risorse che chiedono i comuni non nel decreto Rilancio ma in un provvedimento successivo. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la videoconferenza con i comuni, secondo quanto riferiscono fonti presenti all’incontro, ha spiegato che presenterà a giorni il decreto semplificazioni che prevede anche una ‘sburocratizzazione’ delle procedure riguardanti i comuni. Alla riunione oltre al premier, hanno preso parte il ministro Boccia, i vice ministri Castelli e Misiani e i sindaci di Roma, Milano, Bari, Genova, Firenze, Napoli, Torino, Catania, Reggio Calabria, Bologna, Palermo, Cagliari, Venezia. (ore 17.54)

FIEPET-CONFESERCENTI, PROLUNGARE ORARIO GELATERIE

”Abbiamo chiesto più volte alla sindaca di Roma di rivedere la delibera del 15 maggio scorso che impone alle gelaterie della Capitale un orario di apertura, dalle 8 del mattino fino alle 21.30, decisamente penalizzante. Dopo 2 mesi e mezzo di lockdown che ha messo in ginocchio le piccole medie imprese, tra cui la filiera della gelateria romana bloccata perché il Dpcm di Conte l’ha erroneamente accomunata alle attività di somministrazione, ci saremmo aspettati più attenzione dall’Amministrazione”. E’ quanto dichiara in una nota Claudio Pica, presidente della Fiepet-Confesercenti. “Sarebbe una scelta di buon senso, oltreché virtuosa, prolungare l’orario oltre le 21.30. Un’opzione che sosterebbe l’economia delle gelaterie e porterebbe maggiore occupazione, sia togliendo i lavoratori dalla cassa integrazione che favorendo la possibilità di assumere gli stagionali. Domani alle 15.30, insieme all’Associazione Italiana Gelatieri e molti operatori, faremo una ‘protesta dolce’ sotto il Campidoglio e porteremo un buon gelato alla sindaca Raggi con l’auspicio che accolga la nostra richiesta”, conclude Pica. (ore 17.31)

SARDEGNA: SOLINAS, NESSUNA DISCRIMINAZIONE PER LOMBARDI, CHIEDIAMO A TUTTI STESSA COSA

Quella con il Sindaco di Milano Sala ”mi parrebbe una querelle assolutamente inutile che non aveva alcun fondamento. Non ho mai detto che si sarebbero chiuse le porte ai lombardi o a qualsiasi altro turista. Si è voluta costruire strumentalmente una questione che riguarda i turisti lombardi che invece fanno parte integrante del mercato turistico sardo. Noi abbiamo detto che chiediamo a tutti, da dovunque vengano, una piccola cautela in più di certificare uno stato di negatività al virus”. Così a Timeline, su Sky TG24, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas. ”La nostra proposta non discrimina i lombardi, ma quello che li discrimina è l’ipotesi paventata dal Governo di concedere la mobilità tra Regioni a seconda dell’indice di rischio. In questo modo verrebbe interdetta ad un’intera Regione la possibilità di movimento. – aggiunge Solinas – Al contrario utilizzando il nostro modello di certificazione di negatività un lombardo che non è positivo può spostarsi a prescindere dalla qualificazione del rischio della sua Regione. Quindi non c’è nessuna discriminazione”. (17.26)


“Non è un tema di libera circolazione delle persone, qui il tema è trovare un bilanciamento virtuoso tra valori e interessi costituzionalmente garantiti a partire dalla tutela della salute pubblica. Non sto limitando la circolazione delle persone, sto semplicemente evitando che quelle persone che devono, per la loro condizione di positività, avere assistenza domiciliare o ospedaliera e cure, non arrivino in un conteso come quello sardo, nel quale il grande assembramento di milioni di persone che si muovono per ragioni turistiche possa determinare un pericolo per la salute pubblica. Se dovessimo parlare di incostituzionalità è veramente incredibile che si parli di incostituzionalità di una richiesta di carattere sanitario rispetto a mesi nei quali la gente è stata costretta a restare a casa sempre con la stessa Costituzione, senza invocare alcuna violazione, addirittura comprimendo libertà costituzionalmente garantite con atti amministrativi”. Lo ha detto a Timeline, su Sky TG24, il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas commentando le parole del ministro Boccia sull’incostituzionalità del passaporto sanitario per gli spostamenti tra Regioni. (16.51)

SANITA’ BOLOGNA. CERCASI VOLONTARI PER CHECK-POINT AGLI INGRESSI

Mentre si studia la riorganizzazione degli ospedali, le Aziende sanitarie di Bologna sono a caccia di volontari per “far ripartire in sicurezza” le attività in tutte le strutture. Non solo ospedali, dunque, ma anche poliambulatori e Case della salute. Si tratta di 83 punti dell’Ausl di Bologna e 18 del Policlinico Sant’Orsola, sparsi in tutta la provincia, nei quali servono appunto volontari per gestire i check point all’ingresso. Per questo, la Fondazione Sant’Orsola ha lanciato una settimana fa un appello per reclutare persone (con meno di 60 anni, vista la ‘cattiveria’ del covid verso i più anziani) che vogliono regalare il loro tempo a questo servizio. “In sette giorni sono arrivati 267 volontari- riferisce Stefano Vezzani, responsabile dei progetti della Fondazione Sant’Orsola- e ci ha commosso il fatto che molti siano infermieri, che finito il turno si fermano come volontari: non ce lo aspettavamo”. Vezzani ne parla questo pomeriggio a ‘Il volo del colibri”, il format di social tv curato da Comune e Fondazione per l’innovazione urbana, in collaborazione con Radio Bologna Uno. “Per due mesi e mezzo abbiamo cercato di dare una mano al personale sanitario dando loro servizi- spiega Vezzani- adesso abbiamo l’occasione di essere loro di fianco, chiedendo alle persone di dare il loro tempo. Per far ripartire in sicurezza gli ospedali e non sovraccaricare il personale, c’è bisogno di volontari che aiutino nella gestione dei check point all’ingresso delle strutture sanitarie, da Porretta a Bentivoglio, aperti 12 ore al giorno e sette giorni su sette”. (ore 16.52)

GB, AL VIA SISTEMA TEST E TRACCIAMENTO CON MIGLIAIA DI ‘SENTINELLE

Se l’Italia scommette sull’App di tracciamento, in Gran Bretagna si parte (anche) con il metodo tradizionale: migliaia di rilevatori stanno effettuando le loro prime telefonate per rintracciare i contatti di soggetti positivi: persone cui verrà detto di autoisolarsi, in base al programma di test e tracciamento lanciato in Inghilterra e Scozia. Le ‘sentinelle’ impegnate nel tracciamento invieranno messaggi di testo, e-mail o chiameranno le persone che risultano positive al coronavirus e chiederanno loro con chi hanno avuto dei contatti. A ciascun contatto ritenuto a rischio di infezione verrà detto di auto-isolarsi per 14 giorni, anche se non ha sintomi. Anche a coloro che hanno già avuto il virus verrà chiesto di auto-isolarsi. Scopo del sistema è eliminare il lockdown per passare a procedure più localizzate e mirate. Naturalmente questo sistema si basa sulla risposta volontaria dei cittadini, ma il segretario alla Salute Matt Hancock si è detto fiducioso che la “grande maggioranza delle persone” aderirà alla procedura. “In questa guerra al virus, alla fine siamo tutti dalla stessa parte e abbiamo tutti un ruolo da poter svolgere”, ha aggiunto. (ore 16.19)

GENTILONI, PIANI NAZIONALI RIFORME GIA’ IN OTTOBRE

Gli Stati membri dell’Ue “dovrebbero presentare alla Commissione i piani di ripresa e di resilienza” necessari ad accedere ai trasferimenti e ai prestiti della Recovery and Resilience Facility (Rrf), cuore di Next Generation Eu, “in aprile, in allegato al piano nazionale di riforme. Ma, se vogliono, possono già presentare una bozza insieme al documento programmatico di bilancio in ottobre”. Lo ha spiegato il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in videoconferenza stampa a Bruxelles. “Questo – ha aggiunto Gentiloni – ci aiuterebbe di certo a fornire sostegno più velocemente: incoraggiamo” gli Stati a cogliere “questa opportunità”. Considerata “l’ovvia necessità di dispiegare questi fondi il più rapidamente possibile, la nostra proposta specifica che almeno il 60% dei trasferimenti deve essere legalmente impegnato entro la fine del 2022, e il resto entro la fine del 2024. Il sostegno sotto forma di prestiti dovrebbe essere richiesto al più tardi entro la fine del 2024”. I piani degli Stati membri, ha proseguito Gentiloni, verranno esaminati “sulla base di criteri trasparenti”, guardando anzitutto a “se affrontano in maniera efficace le sfide rilevanti identificate nel Semestre europeo, che abbiamo presentato nel pacchetto di primavera”. Inoltre, la Commissione valuterà “se i piani contribuiscono a rafforzare il potenziale di crescita e di resilienza e ad aumentare la coesione” e se “contengono misure che contribuiscono in misura significativa ad affrontare la transizione verde e quella digitale”. (ore 16.16)

GESTORI LOCALI MILANO, ‘MA QUALE MOVIDA? POCHI CLIENTI, ORDINANZA SALA MAZZATA’

Qualcuno si siede ancora al tavolo per uno Spritz. Ma nessuno, a Milano, va più in giro col bicchiere in mano al tramonto. La decisione del sindaco, Giuseppe Sala, di fermare la vendita di alcolici d’asporto dopo le 19, per frenare la movida ha già suscitato qualche malumore. Soprattutto tra i gestori di bar e ristoranti. Sono loro, infatti, che rischiano di pagare il conto più salato, con molti clienti che piuttosto che gustare un aperitivo ‘a metà’ decidono di rinunciarvi a priori. “Durante il lockdown lavoravamo molto con l’asporto – spiega all’Adnkronos Michele Francesco Vitrani, titolare del Village Cafè sui Navigli – dopo la riapertura del 4 maggio, con il delivery si è lavorato bene ma dal 18, con la riapertura totale si è vista poca clientela, giusto il minimo, neanche per riempire i tavoli fuori. Io ho uno spazio di 50 metri quadrati, tra i più grandi qui, e non riesco a riempirlo tutto. Forse qualcosa in più il sabato e la domenica ma durante la settimana zero clienti”. “Lavoravo moltissimo con i ragazzi che facevano l’asporto – spiega ancora Vitrani – ma per ora zero. Assembramenti? Se esce fuori una compagni di 5 ragazzi ci sta che si creino, ieri è venuta da me una comitiva di 8 ragazzi ma quando ho detto loro che i tavoli dovevano essere distanziati se ne sono andati dicendo ‘noi non ci sediamo”’. (ore 15.12)

FICO: STATO E CITTADINI UNITI PER FAR RIPARTIRE ITALIA

“Io dico a tutti gli italiani che lo Stato sta lavorando ogni giorno affinché tutti i problemi siano risolti. Non è una cosa semplice, non sarà una cosa velocissima ma lo stiamo facendo. Dobbiamo essere uniti, insieme a tutti i cittadini, che devono lavorare insieme allo Stato per fare si’ che l’Italia riparta definitivamente. Sono fiducioso, così come lo sono stato del lavoro dei cittadini in questo periodo di grande difficolta’ e oggi noi possiamo vedere un futuro pieno di opportunità, se sapremo costruirle insieme”. Lo ha detto il presidente della Camera, Roberto Fico, a Rainews24. (ore 15.11)

SPAGNA, LIGA SARA’ TRASMESSA GRATUITAMENTE NELLE CASE DI CURA

La Liga e i detentori dei diritti televisivi nazionali Mediapro hanno raggiunto un accordo per proiettare il resto della stagione 2019/20 del campionato spagnolo nelle case di cura in tutta la Spagna, come annunciato dalla massima serie spagnola. La competizione, sospesa a marzo a causa della pandemia di coronavirus, riprenderà l’11 giugno se tutto andrà secondo i piani. La Spagna è stata uno dei paesi europei più colpiti dal nuovo coronavirus, con oltre 27.000 decessi registrati, di cui circa 17.500 sono stati ospitati in case di cura. “Questo gesto mira a rompere l’isolamento e la solitudine che così tanti residenti hanno sopportato durante la crisi sanitaria di Covid-19, che ha costretto il confinamento di tutti i residenti nelle case di cura per anziani”, ha dichiarato La Liga in un comunicato. “Dopo oltre 70 giorni di isolamento, i fan più anziani del paese possono godersi le partite delle loro squadre del cuore”. (ore 15.06)

MIRABILANDIA, PER RIAPERTURA SANIFICAZIONE ATTRAZIONI E AFFLUENZA CONTROLLATA

Riapre il 20 giugno, dopo il lungo lockdown per l’emergenza coronavirus, Mirabilandia, il parco di divertimento di Ravenna. E la nuova stagione sarà all’insegna della sicurezza, fra distanziamento sociale e sanificazione delle attrazioni. “Abbiamo redatto un protocollo molto dettagliato sulla base delle linee guida della Iiapa, l’organizzazione internazionale di riferimento dei parchi divertimento”, spiega il direttore generale di Mirabilandia, Riccardo Marcante, contattato dall’Adnkronos. “Questo documento prevede misure specifiche per ogni area del parco per quanto riguarda i pilastri del divertimento sicuro: rispetto delle distanze, sanificazione, utilizzo obbligatorio di mascherina, affluenza controllata anche attraverso un sistema di prenotazione”. Il parco riaprirà tutte le attrazioni “con poche eccezioni: quelle al chiuso, come Reset, Mira Express, Eurowheel e Deadtown, e i playground per bambini”. Inoltre, continua Marcante, “l’eccezionalità della situazione ha richiesto delle scelte per capire dove concentrare i nostri sforzi alla ricerca del divertimento sicuro. Abbiamo scelto di privilegiare il parco di Mirabilandia, dato che le misure da attivare al parco acquatico Mirabeach avrebbero comportato un allungamento eccessivo dei tempi. Di conseguenza, abbiamo deciso di non aprire Mirabeach e di dare appuntamento al 2021 a tutti gli affezionati clienti”. (ore 15.01)

UNICREDIT INCONTRA LE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI

Si è tenuto oggi, in collegamento tramite una piattaforma on line, l’incontro fra i Co-Ceo Commercial Banking Italy di UniCredit Andrea Casini e Remo Taricani e i vertici delle 14 Associazioni dei consumatori partner di Noi&UniCredit. Da Roma, Genova e Milano si sono collegati circa 20 rappresentanti dei vertici di Adiconsum, Adoc, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con. e Unione Nazionale Consumatori. All’incontro, che ha avuto l’obiettivo di condividere le iniziative poste in essere da UniCredit a favore di famiglie e imprese per fronteggiare l’emergenza Covid-19 e confrontarsi con le AACC per raccogliere loro eventuali feedback, hanno preso parte anche Barbara Tamburini e Gianluigi Pesce, Head of Retail Sales & Marketing. Andrea Casini e Remo Taricani hanno illustrato le misure preventive anti contagio messe in atto da UniCredit a tutela di clienti e dipendenti (Smart working, flessibilità nella gestione dell’orario lavorativo, distribuzione di kit preventivi anti-contagio, misure di sicurezza nelle filiali) nonché le iniziative a supporto di famiglie, imprese e territori (moratoria iniziativa banca, moratoria governativa, moratoria ABI, finanziamenti aggiuntivi per le pmi, sospensione del rimborso della quota capitale delle rate dei finanziamenti a medio-lungo termine, concessione di linee di credito di liquidità, proroga delle linee di import e soluzioni di finanziamento previste dal Decreto Liquidità, sia per i finanziamenti fino a 25 mila euro che per quelli fino a 800 mila e 5 milioni di euro garantiti dal fondo). (ore 14.55)

DANNI DA COVID

“Se non agiamo ora il coronavirus causera’ una devastazione e sofferenza inimmaginabile in tutto il mondo”. Si rischia “fino alla meta’ della forza lavoro globale, 1,6 miliardi di persone, senza mezzi di sussistenza, una perdita di 8.500 miliardi di dollari nel Pil globale, e altri 60 milioni di persone in estrema poverta’”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres al summit virtuale organizzato dalle Nazioni Unite insieme al premier canadese Justin Trudeau per sviluppare una risposta globale coordinata per mitigare l’impatto sociale ed economico della pandemia.(ore 14.49)

Rt IN LIGURIA

“I dati del ministero della Salute dimostrano quanto diciamo noi da giorni: c’è un trend positivo in Liguria per tutti gli indicatori, senza segnali di allarme”. Così il governatore ligure, Giovanni Toti, in merito ai dati epidemiologici sul coronavirus nella regione. “E’ il risultato del monitoraggio della fase 2 previsto dal Dpcm che analizza settimanalmente i dati forniti da Alisa – ha spiegato Toti – Sono ottimi gli indicatori che valutano la qualita’ del monitoraggio, la circolazione e la pressione sul sistema sanitario regionale. Il famoso R(t), l’indice di contagio, calcolato con diverse metodologie sia da Regione, sia da Istituto Superiore Sanità, è compreso tra 0,41 e 0,58, ben sotto la soglia di allarme. Questi sono i fatti – prosegue il governatore – Agli altri lasciamo l’allarmismo, il terrorismo, le gufate e il tifo politico che acceca a tal punto da sperare che le cose vadano male. Ci dispiace per voi. Qui siamo ripartiti, in sicurezza e andremo avanti così, senza abbassare la guardia”. (ore 14.41)

ZAIA “APERTURA CONFINI REGOLAMENTATA A LIVELLO COMUNITARIO”

“L’apertura dei confini va regolamentata a livello comunitario per evitare confusione” Lo afferma il governatore del Veneto Luca Zaia durante la conferenza stampa giornaliera sui casi Covid-19. Il presidente ha poi fatto l’esempio della Svizzera: “Loro accolgono Austria, Germania e Francia ma non l’Italia e nel frattempo garantiscono la prostituzione: e’ un controsenso”. (ore 14.36)

CONSIGLIO VENETO VARA COMMISSIONE SPECIALE INCHIESTA SU RSA

Il Consiglio Regionale del Veneto, riunito a palazzo Ferro Fini, dopo aver licenziato la modifica alla Legge Elettorale, ha votato all’unanimità la Proposta di Deliberazione Amministrativa n. 118 che istituisce una commissione speciale d’Inchiesta sulla gestione delle RSA – Residenze Sanitarie Assistenziali dedicate ad anziani non autosufficienti – e delle case di riposo in relazione all’elevato numero di morti cagionato dalla pandemia Coronavirus. e che era già stata licenziata in modo unanime dalla Prima commissione consiliare permanente. Il Relatore e primo firmatario del provvedimento, Piero Ruzzante (LeU/Veneto 2020) ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a proporre  la Commissione d’inchiesta. “Chiarisco subito che questo provvedimento non vuole essere un atto d’accusa contro nessuno: desideriamo solo interrogarci su quanto successo nelle RSA e nelle case di riposo, che hanno registrato 1/3 dei morti complessivi da Covid, affinché un contagio di siffatte proporzioni non abbia più a ripetersi” – ha esordito il Relatore – Abbiamo però due limiti: non possiamo interferire con il lavoro della Magistratura e il tempo a disposizione è ristretto, fino alla fine della Legislatura. Ad ogni modo, una istituzione democratica che funzioni bene deve approfondire i motivi che hanno innescato e reso possibile un contagio così grave. La commissione lavorerà due mesi, rinnovabili, e sarà composta da undici consiglieri, di cui cinque di minoranza. Tuttavia, come è prassi istituzionale, la Presidenza verrà riservata all’opposizione”.  “Ringrazio i tanti colleghi che hanno sottoscritto la mia proposta, condividendone appieno lo spirito da cui è stata mossa”, ha concluso Piero Ruzzante. (ore 14.31)

UE APPROVA RIORIENTAMENTO 30 MLN FESR PER EMILIA ROMAGNA E TOSCANA

“La Commissione europea ha accolto con favore e approvato il riorientamento di 30 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) per aiutare due Regioni italiane, Emilia Romagna e Toscana, a far fronte alla crisi del coronavirus”. Lo scrive l’Esecutivo Ue sul suo sito ufficiale. “Le due Regioni – spiega Bruxelles – sono le prime ad utilizzare le flessibilità previste dalla Coronavirus Response Investment Initiative (Crii). L’Emilia Romagna finanzierà un bando per progetti per industrie e centri di ricerca per finanziare progetti a breve termine per sviluppare e testare soluzioni innovative di servizi e prodotti durante le fasi di emergenza e di graduale riapertura. La Toscana fornirà alle Pmi regionali un più facile accesso alla liquidità per mantenere la loro attività in un momento di incertezza economica”. (ore 14.20)

MINISTRO SALUTE GERMANIA, EVITARE POLARIZZAZIONI

Bisogna evitare che la crisi del Coronavirus provochi una polarizzazione della società analoga a quella che si è verificata durante la crisi dei rifugiati. A sottolinearlo è stato oggi il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn: “Dobbiamo stare molto attenti che non torni a succedere”, ha dichiarato parlando con la “Augsburger Allgemeine”. Spahn ha definito corretto e importante sostenere dibattiti sui diritti alla Salute o alla libertà. “Ma i manifestanti devono avere ben chiaro con chi stanno manifestando”. Migliaia di persone hanno dimostrato nel paese nelle ultime settimane contro quelle che considerano restrizioni eccessive: tra loro estremisti di destra e di sinistra e sostenitori di teorie cospirative. Il deputato Karl Lauterbach, responsabile Salute del Partito socialdemocratico, ha reso noto di aver ricevuto minacce di morte anonime, dirette anche contro la sua famiglia e un pacco con una scritta in cui si diceva che il contenuto era infettato con Coronavirus. “Bevilo e sarai immune”. Lo stesso plico è stato ricevuto dal virologo berlinese Christian Drosten. (ore 12.24)

OMS EUROPA, 2 MLN CASI E 175MILA MORTI, 94% IN OVER 60

Oggi sono passati poco più di 4 mesi da quando i primi casi del nuovo coronavirus sono stati segnalati ufficialmente nella Regione Europea dell’Oms. Sono ora oltre 2 milioni i casi confermati di Covid-19 in tutta la Regione e, tragicamente, sono morte oltre 175.000 persone. Il 94% di tutti i decessi da Covid-19 riguardava persone di età pari o superiore a 60 anni e il 59% di tutti i decessi è avvenuto negli uomini”. Lo rende noto Hans Kluge, direttore regionale per l’Europa dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in conferenza stampa. “Il 97% di tutti i decessi con informazioni disponibili – ha illustrato – presentava almeno una malattia sottostante, soprattutto patologie cardiovascolari. Negli ultimi 14 giorni i casi cumulativi nella Regione Europea sono aumentati del 15% e la Regione rappresenta ancora il 38% dei casi e il 50% dei decessi a livello globale. I cinque paesi europei che hanno riportato il numero cumulativo più elevato di casi confermati di Covid-19 negli ultimi 14 giorni sono la Federazione russa, il Regno Unito, la Turchia, la Bielorussia e l’Italia. Spagna, Italia, Regno Unito e Francia continuano a rappresentare il 72% di tutti i decessi di Covid-19 nella regione”. “Forse una cifra meno segnalata, ma altrettanto allarmante, è che dall’inizio di marzo sono stati segnalati oltre 159.000 morti in eccesso, in coincidenza con la pandemia, da 24 paesi europei. Si tratta di decessi in più rispetto a quelli che ci saremmo aspettati normalmente in questo periodo dell’anno”. (ore 11.44)

CINA, OK A INDAGINE SU ORIGINE PANDEMIA

La Cina ritiene sia importante scoprire la fonte del patogeno che ha scatenato la pandemia di coronavirus. Lo ha sottolineato nel corso di una conferenza stampa il premier cinese, Li Keqiang, rispondendo alla domanda se la Cina fosse favorevole a un’indagine internazionale indipendente sulla pandemia. Secondo Li, ottenere una chiara comprensione scientifica su quale sia la fonte del virus potrebbe contribuire alla salute pubblica globale. (ore 11.43)

SAVONA, CRISI RIGUARDA L’INTERO MERCATO BANCARIO EUROPEO

“La crisi Covid-19 riguarda l’intero mercato bancario europeo, come è logico che sia, dato che il complesso dell’economia reale Ue è esposto a una grave crisi”. Lo ha affermato il presidente della Consob, Paolo Savona, nel corso di un’audizione di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario. “Circa la borsa azionaria, il principale indicatore delle condizioni del mercato bancario e finanziario, si evince che i nostri operatori non sembrano attribuire un sufficiente peso positivo agli ‘shock absorber’ di cui beneficiano le banche italiane a seguito della politica monetaria europea e delle nostre decisioni di politica fiscale. L’indice Ftse banche è sceso del 38,2% rispetto a un anno prima (ossia di oltre un terzo del valore complessivo delle banche quotate), meno della discesa del Dow Jones Euro Stoxx Banks (-46,9%)” ha osservato Savona. Nel corso dell’audizione Savona ha sottolineato che “l’attività svolta dalla Consob a seguito degli sviluppi della crisi ha avuto come obiettivo, da considerarsi intermedio, il buon funzionamento del mercato finanziario, avendo sempre presente l’obiettivo finale di protezione del risparmio, un valore tutelato dalla Costituzione”. A tale proposito il presidente della Consob ha ribadito come “vi sia la necessità di rafforzare gli strumenti finanziari di intervento per il raggiungimento dell’obiettivo costituzionale da perseguire”. (ore 11.38)

IN RUSSIA MORTE OLTRE 4MILA PERSONE, PIU’ DI 379MILA I CASI

Sono più di quattromila le persone che hanno perso la vita in Russia per complicanze legate al coronavirus. Lo hanno riferito le autorità sanitarie russe, spiegando che nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 174 decessi, portando a 4.142 il totale delle vittime. Sono invece 8.371 i nuovi casi di Covid-19 riportati in un giorno, aggiornando così a 379.051 il totale delle persone contagiate. In una nota, le autorità russe hanno invece spiegato che è salito a 150.993 il numero delle persone guarite dall’infezione, comprese 8.785 nelle ultime 24 ore. A essere maggiormente colpita è la regione di Mosca, con 2.054 nuovi casi e un totale di 173.497 contagiati. Finora sono più di 9,7 milioni i test di laboratorio condotti nel Paese. (ore 11.35)

SCUOLA, RIAPERTURA A SETTEMBRE E’ OBIETTIVO GOVERNO

“La riapertura delle scuole a settembre e la ripresa dell’attività didattica in presenza sono un’esigenza per studenti e famiglie ed è un obiettivo condiviso da tutto il governo”. Lo ha detto Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione, nel corso del Question Time al Senato, rispondendo a un’interrogazione sulla riapertura in sicurezza delle scuole nel nuovo anno scolastico. “Il governo – ha spiegato – accompagnerà il ritorno a scuola garantendo la massima sicurezza e la continuità didattica. Il documento con le indicazioni di carattere sanitario è alle limature finali e sarà reso noto nelle prossime ore”. “Il comitato di esperti da me nominato – ha aggiunto Azzolina – sta lavorando intensamente da settimane per fornire indicazioni per la ripresa dell’attivita’ didattica. E’ indispensabile il lavoro da portare avanti con il coinvolgimento di forze sociali ed enti locali”. (ore 10.28)

RECOVERY FUND NON PER TAGLIO TASSE

Utilizzare i fondi Ue al centro della proposta della Commissione, che dovrà ora passare il vaglio del Consiglio, per un taglio delle tasse? “No, questi soldi saranno presi a prestito insieme in Europa e insieme si deciderà come utilizzarli. Saranno importanti le raccomandazioni date all’Italia dalla Commissione: investimenti pubblici, mettere a posto la Pa, digitalizzazione, risolvere il problema di giustizia troppo lenta che rappresenta un danno all’economia italiana… Il problema del taglio delle tasse è che quello è un taglio permanente, non si dovrebbe fare una riforma dell’Irpef temporanea. Dovrebbe essere finanziato con forme permanenti di finanziamento. Di soldi ce ne sono tanti e rimangono per un periodo abbastanza lungo ma non è che sono lì per sempre”. Così Carlo Cottarelli, direttore Osservatorio italiano sui conti pubblici, ospite di 24 Mattino su Radio 24. (ore 10.24)

SPESE DALLE REGIONI

Sull’uso dei fondi statali “siamo in attesa della rendicontazione complessiva delle Regioni, che è stata sollecitata, presumo nelle prossime settimane sarà trasmessa alla Protezione civile. Alcune hanno rendicontato, altre no. Poi credo sarà tutto trasmesso al Parlamento”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera. “Per 45 giorni gli acquisti delle Regioni sono andati avanti in parallelo a quelli dello Stato, una volta rimossi tutti i vincoli – ha aggiunto l’esponente Pd -. Bisognerà valutare tra qualche mese quale impatto economico c’è stato in ogni regione rispetto agli investimenti fatti”. (ore 9.10)

COLAO, 100 PROGETTI PER UN’ITALIA PER GIOVANI

“Entro i primi di giugno, consegneremo al governo il nostro lavoro per il piano di rilancio dell’Italia da qui al 2022. Circa venti obiettivi con un centinaio di proposte concrete, perché fare piani è relativamente facile, ma “scaricare a terra” le azioni, agire in pratica, è quello che conta davvero”. Lo annuncia Vittorio Colao, in una lunga intervista a Repubblica mentre si avvicina a concludere la missione che il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, gli ha affidato un paio di mesi fa. “Adesso – spiega Colao – si tratta di far ripartire il Paese, trasformando il rilancio economico e sociale in un’occasione per disegnare il futuro e tenendo a mente una cosa fondamentale: i costi inevitabili e altissimi che dovremo affrontare per questa crisi possono, anzi debbono, essere trasformati in investimenti. Nel breve termine bisogna investire per ripartire e mantenere la coesione sociale; nel più lungo periodo gli investimenti devono servire a disegnare un’Italia più efficiente e migliore per le nuove generazioni, per quelli che avranno venticinque o trent’ anni a metà di questo decennio e che oggi si trovano ad affrontare una situazione particolarmente difficile. A loro dobbiamo passare un Paese appoggiato su pilastri solidi”. “Dobbiamo fare il meglio che possiamo – continua – per ammodernare e rinforzare e rimuovere problemi e arretratezze del Paese. Non ci sono alternative. Quando siamo a un rapporto tra debito pubblico e Pil che è al 135% e magari andrà al 160%, la cosa giusta che possiamo fare, anche per lealtà e dovere nei confronti delle prossime generazioni, è migliorare infrastrutture chiave, competenze e tessuto economico”. “Al governo – fa quindi sapere – daremo una sorta di menù, dal quale poi sceglieranno. Ma sarà un menù dettagliato, anche con schede degli interventi da fare a 3, 6, 12 mesi. Ad esempio non si può pensare di portare sul cloud la pubblica amministrazione in poco tempo, ma si possono rapidamente effettuare interventi di semplificazione e velocizzazione dei regimi autorizzativi”. I campi concreti di intervento sono “molti, a partire proprio da una radicale trasformazione della pubblica amministrazione attraverso le tecnologie digitali. Deve diventare un alleato dei cittadini e delle imprese e proprio con la digitalizzazione si possono eliminare molti elementi di burocrazia difensiva o oppressiva che a volte vengono giustamente lamentati, per esaltare invece gli elementi di servizio”. “Il turismo – osserva anche – è da una parte il vero grande brand italiano e dall’al tra il settore più colpito di tutti. Si può pensare di usare i costi di questa crisi per investimenti nel turismo che ne alzino in modo significativo la qualità. Ma sul turismo, per esempio, bisogna muoversi anche in coordinamento con l’Europa: è inutile essere pronti a riaprire se poi non ci sono i flussi dall’estero”. (ore 9.07)

CONTE, IN POCHI CI SCOMMETTEVANO

“In molti, anche sul piano interno, mi invitavano ad essere cauto e a non espormi dicendo che avrei sicuramente rimediato una cocente sconfitta politica. Ma sono stato sempre consapevole che una reazione europea forte e unitaria era assolutamente necessaria non solo per l’Italia ma anche per il futuro stesso dell’Europa”. A dirlo, è il premier Giuseppe Conte, in un colloquio con la Stampa, dopo l’annuncio del piano straordinario europeo, Recovery Fund. “Con i leader europei più contrari o perplessi – fa sapere Conte – mi sono confrontato più volte, anche in modo molto franco, invitandoli a considerare che senza una risposta adeguata avremmo distrutto il mercato unico e compromesso irrimediabilmente tutte le catene di valore. Una risposta buona ma tardiva sarebbe stata inutile”. “Ora – sottolinea – c’è ancora molto da lavorare. Ci aspetta un Consiglio europeo molto impegnativo e dobbiamo cercare di rendere tempestiva l’attivazione di questi nuovi strumenti”. (ore 09.05)

LA MOVIDA PERICOLOSA PER VIRUS

“Le immagini della movida mi preoccupano molto, si sta facendo quello che non si deve fare e cosi’ rilanciamo il virus”. A lanciare l’allarme ai microfoni di “Agora’” su Raitre è Massimo Andreoni, virologo del Policlinico Tor Vergata e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive. “Il caldo forse ci può aiutare, anche perché secca prima le famose ‘goccioline’ che così infettano meno, ma di fronte a certi comportamenti non può molto”. Il virus che perde forza? “Non ci sono evidenze scientifiche in tal senso – risponde Andreoni – singoli casi sono interessanti ma non fanno la regola, il virus resta estremamente pericoloso”. (ore 9.04)

 

Mercoledì 27 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 50.966 i malati di Coronavirus in Italia, 1.976 meno di ieri, quando il calo era stato di 2.358. Sono saliti a 147.101 i guariti e i dimessi per il Coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.443. Martedì l’aumento era stato di 2.677. Sono 505 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Coronavirus, 16 meno di ieri. Di questi, 175 sono in Lombardia, 8 meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 7.729, con un calo di 188 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 42.732, con un calo di 1.772 rispetto a ieri. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile. (ore 18.02)

INCERTEZZA FALSI POSITIVI

“Quello dei falsi positivi è un problema, perché se non gli viene fatto il tampone restano nell’incertezza della malattia”. Lo ha detto il direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’Università di Padova e virologo Andrea Crisanti nel corso dell’audizione davanti alla Commissione Affari sociali rispondendo a una domanda dell’onorevole Daniela Gasparini (Pd) sulle tante persone blindate a casa ma che non sono state sottoposte a tampone. Crisanti ha poi parlato della Banca del plasma in Veneto spiegando che sono già arrivate numerose sacche da donatori di diverse regioni anche se non tutte sono idonee. “Sono stati utilizzati diversi test sierologici anticorpali e uno o due di questi sono piu’ efficaci”.(ore 17.52)

E’ SVOLTA UE, SOLIDARIETA’ IN CRISI SENZA PRECEDENTI

La proposta avanzata dalla Commissione Europea sul Recovery Instrument, Next Generation Eu, rappresenta “una svolta” da parte dell’esecutivo comunitario e “mi auguro, da parte di tutte le istituzioni europee”. Lo dice il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, parlando con le tv italiane a Bruxelles. “A una crisi senza precedenti – continua Gentiloni – si risponde in modo rapido e con uno strumento molto, molto rilevante. Questo credo sia una dimostrazione di solidarietà e di comune interesse. Non è solo solidarietà umanitaria, ma l’idea che un intervento comune di 750 mld può contribuire a rilanciare l’insieme dell’economia europea. E credo che questo sia, mi auguro, un fatto storico anche per l’avvenire dell’Unione”, conclude. (ore 17.49)

SULLE VACANZE E’ SCONTRO LOMBARDIA/SARDEGNA/SICILIA

Il sindaco di Milano Beppe Sala interviene in diretta Facebook e attacca ‘lancia in resta’ chi non è stato “solidale con Milano”. Non fa i nomi, ma il riferimento a Sardegna e Sicilia è implicito: al primo cittadino milanese non è andato giù che le due isole vogliano limitare gli ingressi dalle regioni dove il contagio è stato particolarmente diffuso e l’epidemia virulenta. Così lancia un appello ai suoi concittadini perché preferiscano regioni ‘amiche’ come la Liguria per le vacanze, che avevano invece bocciato come “inutili” e “totalmente impossibili” i passaporti sanitari. “Vedo che alcuni presidenti di Regione, come Toti della Liguria, dicono: accoglierò a braccia aperte i milanesi. Altri, non li cito, dicono magari se fanno patente di immunità o qualcosa del genere. Io però, e parlo da cittadino prima ancora che da primo cittadino, quando poi deciderò dove andare per un weekend o una vacanza me ne ricorderò”, dice nel primo post della mattina chiedendo anche certezze sulla data delle riaperture. “E poi vogliamo capire – aggiunge – in base a che parametri verrà presa questa decisione. Considereranno R0, i tamponi fatti, le persone in terapia intensiva? Sarebbe anche carino dare questa informazione, poi qualcuno deciderà e noi applicheremo”. (ore 17.38)

COMMISSIONE EUROPEA

“La proposta della Commissione europea è particolarmente apprezzabile”. Lo ha detto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. “Siamo soddisfatti che la Commissione europea abbia accolto le nostre indicazioni e la voce del parlamento. Adesso la proposta verrà esaminata nel dettaglio e inizia un percorso di riflessione, ma siamo sicuri che indietro a questa proposta non si torna”, ha aggiunto Sassoli. (ore 17.35)

PARLAMENTO DETERMINANTE PER MIGLIORARE DECRETI

“La Camera dei deputati ha approvato in prima lettura il decreto Liquidità. Voglio sottolineare il grande lavoro che è stato svolto dalle commissioni competenti in queste settimane, Finanze e Attività produttive. È decisivo il ruolo del Parlamento nella conversione dei decreti, che vengono integrati e trasformati grazie alla qualità del lavoro di analisi, approfondimento e infine sintesi tra le diverse posizioni”. Lo scrive in un post su Facebook il presidente della Camera, Roberto Fico. (ore 17.17)

JABIL, SINDACATI MOBILITATI
Il comportamento di Jabil è inaccettabile e la mobilitazione dei lavoratori contro i licenziamenti proseguirà. Lo affermano Fim, Fiom e Uilm, dopo che l’azienda ha ribadito con un comunicato stampa la volontà di confermare i 190 licenziamenti, in piena pandemia da Covid-19 e con il blocco in atto dei licenziamenti previsti dal decreto Cura Italia e dal successivo decreto Rilancia Italia. “Questa nota – scrivono i sindacati – arriva nel pieno di una trattativa complessa, che il Governo e noi sindacati non riteniamo chiusa, vista l’interlocuzione aperta dal Governo direttamente con Otto Bik, membro del consiglio di amministrazione della Corporation, il giorno dopo l’interruzione della trattativa con Jabil. Il punto dirimente, sia per il Governo che per noi sindacati, è la richiesta da parte di Jabil che chiede di mettere per iscritto l’accettazione dei licenziamenti programmati dall’azienda per il 24 agosto prossimo, prevedendo un accordo in sede ministeriale con parere positivo da parte delle organizzazioni sindacali”. Questo per Fim, Fiom, Uilm e Failms “è inaccettabile non solo perché in violazione delle disposizioni di legge italiana ma anche perché in violazione delle direttive comunitarie in materia di licenziamenti collettivi”.(ore 16.59)
DISTRIBUTORI DI MASCHERINE
Merendine, bibite e ora anche mascherine. E’ la nuova frontiera dei distributori automatici in epoca della pandemia. I primi esempi a New York sono comparsi a Manhattan, nel Lower East Side, e a Brooklyn, a Coney Island. Al prezzo di tre dollari si può avere una mascherina KN95. I distributori sono un’idea del rivenditore online ‘RapidMask2Go’, il quale oltre ad installarli in altri punti della città ha in programma anche di aprire un negozio vero e proprio una volta che saranno finite le misure restrittive. In realtà i distributori di mascherine sono già comparsi in altri paese, come la Germania, la Repubblica Ceca e città come Hong Kong. Era solo una questione di tempo prima che approdassero anche nella Grande Mela. (ore 16.57)
STAMINALI CONTRO DANNI AI POLMONI
I polmoni, l’organo più colpito dal Covid-19, potrebbero essere guariti da una ‘polvere di staminali’, ottenuta dalle mesenchimali grazie a una tecnica ideata in Italia brevettata dall’Università di Pavia e pubblicata sulla rivista Cells. Il cocktail di proteine, chiamato ‘secretoma’, si è già mostrato efficace nei test di laboratorio. Quello contenuto nel ‘secretoma’ e’ un pool di sostanze prodotto dalle mesenchimali costituito da un cocktail di proteine, lipidi, materiale genetico e altre molecole che, nel loro complesso, mostrano nei test preclinici effetti antinfiammatori, rigenerativi e anti-fibrotici. “Il secretoma che stiamo studiando è prodotto dalle cellule staminali mesenchimali, che si trovano in vari tessuti, fra cui midollo, grasso, cordone ombelicale e anche placenta – spiega Maria Luisa Torre, ideatrice del progetto e responsabile del Cell Delivery System Lab dell’Università di Pavia -. L’Italia è in prima linea nell’impiego clinico di queste cellule nel Covid-19, perché possono avere un effetto terapeutico e una funzione rigenerativa sull’apparato respiratorio colpito da Covid, proprio attraverso il mix di sostanze che producono”. Le potenzialità e i risultati ottenuti finora con le cellule mesenchimali e con il loro secretoma sono stati discussi durante un convegno digitale organizzato dalla Società Italiana di Pneumologia con StemNet, Federazione delle associazioni di ricerca delle cellule staminali e il Gruppo Italiano Staminali Mesenchimali (GISM). “Il secretoma può essere prodotto in laboratorio e, anche in assenza delle cellule, potrebbe regolare la risposta immunitaria e infiammatoria, stimolare i tessuti e ridurre la fibrosi polmonare che deriva dall’infezione – afferma Elia Bari, co-autore e dello studio -. Con la tecnologia tutta italiana che abbiamo messo a punto è possibile anche trasformarlo in una polvere liofilizzata e confezionarlo in fiale come un farmaco. I prototipi di soluzioni iniettabili o inalabili esistono già – aggiunge Elia Bari – ma se il secretoma diventasse farmaco potrebbe essere prodotto su larga scala a costi paragonabili a quelli dei tradizionali farmaci biologici e sarebbe più facilmente disponibile per molti pazienti anche nei Paesi in via di sviluppo dove la terapia cellulare non può essere usata per mancanza di risorse e strutture”. (ore 16.35)
IL CALCIO
“Il compito della Federcalcio è fare di tutto, sempre nel rispetto della salute di ogni protagonista, per rimettere in moto il sistema, anche per impedire che la crisi economica comprometta, stavolta sì irreparabilmente, la passione degli italiani verso questo splendido gioco”. Lo scrive il presidente della Figc, Gabriele Gravina, in un intervento per Ripartelitalia.it. “La Figc è scesa in campo con determinazione -scrive Gravina- affinché l’Italia riparta insieme al calcio, un settore occupazionale importante (sono stimati in circa 100.000 i lavoratori diretti e nell’indotto), che produce emozioni e che genera introiti ingenti per lo Stato. Abbiamo lavorato incessantemente insieme al Ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e al Ministro della Salute Roberto Speranza, per creare le condizioni di sicurezza per la ripresa dei campionati professionistici, perché solo il ritorno in campo consente di attutire il crollo dei ricavi sul breve periodo stimabili altrimenti in oltre 700 milioni (più di 500 generati dal blocco imposto dal Covid-19)”. (ore 16.33)
MACRON, ORA ADOTTARE ACCORDO AMBIZIOSO CON TUTTI PARTNER UE
“Giorno essenziale per l’Ue”, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen “propone un piano di rilancio di 750 mld euro per regioni e settori in difficoltà. L’accordo franco-tedesco ha permesso questo passo in avanti. Dobbiamo agire rapidamente e adottare un accordo ambizioso con tutti i nostri partner europei”. Lo scrive su twitter il presidente francese Emmanuel Macron, commentando la proposta della Commissione Ue. (ore 16.29)
LE BOLLETTE
Dal 1 gennaio 2020 i clienti di energia e gas e gli utenti del servizio idrico integrato possono “in ogni caso” eccepire la prescrizione per importi fatturati relativi ai consumi più vecchi di 2 anni. La novità, introdotta dalla Legge di bilancio 2020, viene integrata da ARERA, adeguando l’informativa ai clienti e agli utenti che venditori e gestori devono inserire all’interno delle fatture, anche in caso di procedure di messa in mora, nonché in caso di risposta ai reclami scritti dei clienti e degli utenti in merito. (ore 16.28)
ARCURI: ESAMI MATURITÀ CON DPI PER INSEGNANTI E STUDENTI
“Ai chirurghi e ai dentisti garantiremo 10 milioni di mascherine al mese. In tutte le scuole dal 17 giugno, e per 15 giorni per la durata degli esami di maturità, garantiremo dispositivi di protezione a insegnati e alunni”. Così Domenico Arcuri, commissario straordinario sul coronavirus, in audizione in Commissione Affari sociali. (ore 15.22)
ONU, GENERAZIONE LOCKDOWN, 1 GIOVANE SU 6 SENZA LAVORO
La pandemia causata dal Covid-19 ha provocato un aumento della disoccupazione nel mondo, colpendo in modo particolare i lavoratori più giovani e costringendo uno su sei tra chi ha meno di 29 anni ad abbandonare l’impiego. Lo denuncia l’Onu citando uno studio dell’Ilo, l’Organizzazione internazionale del lavoro, parlando di una vera e propria ”generazione lockdown” e sottolineando come la crisi abbia colpito in modo sproporzionato i giovani, le loro opportunità di lavoro e di fare carriera. ”C’è il pericolo di una generazione lockdown”, ha detto il direttore dell’Ilo Guy Ryder in una conferenza stampa virtuale. ”Quando usciremo dalla pandemia, tantissimi giovani saranno semplicemente rimasti indietro. Parlo di grandi numeri”, ha detto Ryder, mettendo in guardia sul fatto che ”il pericolo è che questo shock iniziale durerà per decenni per i giovani, o anche di più”, con la ”gente che resterà segnata per sempre dagli effetti della pandemia”. (ore 15.18)
CON 172 MLD RECOVERY FUND ITALIA POTRA’ AFFRONTARE EMERGENZA
“Siamo i promotori di un cambiamento rivoluzionario in Europa. Oltre 172 mld per l’Italia con i Recovery Fund, ci permetteranno di rispondere all’emergenza economica aiutando famiglie imprese e lavoratori nel segno di un’economia verde e digitale”. Così il un tweet il ministro dei Rapporti col Parlamento, Federico D’Incà. (ore 15.14)
DA SETTEMBRE STOP MASCHERINE CINESI IN ITALIA
“Ad oggi abbiamo contratti con 19 aziende italiane che hanno ricevuto ordini per un miliardo e 800 milioni di mascherine. Il prezzo a cui ci vengono venduti i prodotti è di 42 centesimi. A settembre non ci saranno più mascherine cinesi in vendita in Italia”. Così Domenico Arcuri, commissario straordinario sul coronavirus, in audizione in Commissione Affari sociali. (ore 15.13)
BENE RECOVERY FUND, STRUMENTO PER RINASCITA EUROPEA
“Bene Recovery Fund-Next Generation Ue, strumento per la Rinascita europea”. Così Gian Paolo Manzella, il sottosegretario allo Sviluppo Economico commentando il Piano Next Generation Ue presentato oggi dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. “Il lavoro di questi mesi – sottolinea – consegna due risultati importanti: un’Europa che cambia passo, orienta le sue risorse, disegna una prospettiva di uscita dalla crisi Covid; un’Italia che muove il dibattito europeo, che vede riconosciute le proprie istanze, che ha dall’Europa risorse cruciali per il suo rilancio”. Ora, aggiunge Manzella, “è il momento della collaborazione tra Stato, imprese e forze sociali per scegliere gli interventi più efficaci per sostenere e rilanciare il nostro tessuto produttivo. E di un’azione incessante per far arrivare queste risorse alle imprese e ai cittadini”. (ore 14.42)
PRESTITI, QUOTA 250MILIARDI
Sale a 2,4 milioni il numero di richieste di adesione alle moratorie sui prestiti, per un valore di 250 miliardi. Si avvicinano a quota 400.000 le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentate al Fondo Centrale di Garanzia. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di Sace sono state concesse garanzie per 204 milioni di euro, su 27 richieste ricevute. Sono questi i principali risultati della rilevazione settimanale effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace[1]. La Banca d’Italia rileva, presso le banche, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative di cui ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, al 15 maggio sono pervenute quasi 2,4 milioni di domande o comunicazioni di moratoria su prestiti, per poco meno di 250 miliardi. Si stima che, in termini di importi, circa l’84% delle domande o comunicazioni relative alle moratorie sia stato accolto dalle banche, pur con differenze tra le varie misure; il 2% circa è stato sinora rigettato; la parte restante è in corso di esame. Più in dettaglio, il 44% delle domande di moratoria provengono da società non finanziarie (a fronte di prestiti per 165 miliardi). Le domande delle famiglie, quasi 1,3 milioni, riguardano prestiti per 80 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, le richieste ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ (quasi 1,2 milioni) hanno riguardato prestiti e linee di credito per quasi 143 miliardi, mentre le adesioni alla moratoria promossa dall’ABI (poco più di 43 mila) hanno riguardato quasi 7 miliardi di finanziamenti.Continuano a crescere rapidamente, a poco più di 134 mila, le domande di sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (cd. Fondo Gasparrini), per un importo medio di circa 87.000 euro. Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie, avviate alla fine di aprile, hanno raccolto quasi 300 mila adesioni, per oltre 9 miliardi di prestiti.Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 395.039 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 26 maggio 2020 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 18,1 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 392.376, pari ad un importo di circa 17,8 miliardi di euro. Di queste, oltre 356.826 sono riferite a finanziamenti fino a 25.000 euro, con percentuale di copertura al 100%, per un importo finanziato di circa 7,4 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore.Crescono ancora i volumi delle garanzie SACE nell’ambito dell’operatività “Garanzia Italia” e raggiungono quota 204 milioni di euro. Le potenziali operazioni di finanziamento in fase di valutazione e istruttoria da parte delle banche si confermano in circa 250 per un valore complessivo di circa 18,5 miliardi di euro. Una volta terminata l’attività di istruttoria, costruzione dei pool e conseguente delibera, le banche accreditate sul portale dedicato, ad oggi oltre 200, presenteranno le richieste a SACE, che emetterà la garanzia entro 48 ore dalla ricezione come già accaduto per le 27 richieste di garanzie fino ad ora ricevute e emesse in poche ore attraverso la piattaforma digitale dedicata.Nell’ambito delle sue attività, la Task Force ha avviato un’analisi e un confronto in merito al differenziale tra il numero delle richieste di finanziamento presentate agli intermediari finanziari e le erogazioni effettuate, di cui si darà conto a partire dalle prossime settimane, anche sulla scorta dei dati trasmessi alla Commissione di indagine sulle banche. (ore 12.06)
PENSIONI, DATI INPS
Le pensioni liquidate nel 2019 a lavoratori del pubblico impiego sono aumentate, rispetto all’anno precedente, del 10,3%, passando a 165.327 da 149.905 nel 2018; gli importi medi mensili, che nel 2018 erano pari a 2.079,71 euro, sono pari a 2.069,50 nel 2019, con un decremento percentuale dello 0,5%. La fotografia è dell’Inps che annota anche come sia la categoria delle pensioni di anzianità/anticipate la più numerosa con il 58% del totale e importo complessivo annuo pari a 2.938,8 milioni di euro (66% del totale). Le pensioni ai superstiti rappresentano il 24% del totale come numero e il 14% come importo. Infine le pensioni di vecchiaia viaggiano tra il 14% come numero e il 16% come importo e quelle di inabilità sono il 4% sia nel numero sia nell’importo. Quanto a quelle vigenti, invece, sempre nella gestione dipendenti pubblici, l’aumento è del 2,6%. Al 1° gennaio 2020 infatti sono pari a 2.990.412 rispetto alle 2.913.778 pensioni del 2019. Sale anche l’importo complessivo annuo pari a 75.131 milioni di euro, con incremento percentuale del 4,3% rispetto allo scorso anno in cui l’importo risultava di 72.028 milioni di euro. Ad aumentare anche l’importo medio mensile dell’assegno che passa dai 1.901,53 dell 2019 a 1.932,60. Il 58,7% dei trattamenti pensionistici è distribuito dalla Cassa dei dipendenti dello Stato che eroga importi medi mensili pari a 2.018,19, seguita con il 37,9% da quelli erogati ai dipendenti degli Enti pubblici, i cui importi medi mensili si attestano intorno ai 1.614,43; le altre Casse rappresentano complessivamente il 3,4% del totale. (ore 12.08)
COVID, PAURA PER ALLATTAMENTO
La paura del Covid-19 “sta eclissando i progressi per migliorare la diffusione dell’allattamento al seno”. Anche se non esiste prova della trasmissione del coronavirus attraverso il latte materno, sempre più bimbi rischiano di “venire separati alla nascita dalle mamme”. A lanciare l’allarme è un nuovo rapporto dell’Oms, dell’Unicef e dell’International Baby Food Action Network (Ibfan), secondo il quale la pandemia evidenzia “la necessita’ di una legislazione piu’ forte per proteggere da pratiche di marketing aggressive”. Il latte materno salva la vita dei bambini in quanto fornisce anticorpi che proteggono da molte malattie infantili. Per questo l’Oms e l’Unicef incoraggiano le donne a continuare ad allattare, anche qualora avessero avuto confermato un contagio da coronavirus. “Le prove attuali – afferma l’Oms – indicano che è improbabile che Covid venga trasmesso attraverso l’allattamento al seno. I numerosi benefici dell’allattamento superano i potenziali rischi di malattia associati al virus”. I bambini che sono allattati esclusivamente al seno hanno una probabilità 14 volte inferiore di morire rispetto ai bambini che non sono allattati al seno. Tuttavia, solo il 41% di quelli tra 0 e 6 mesi è allattato esclusivamente al seno. Percentuale che rischia di diminuire. La paura della trasmissione del Sars-Cov-2, infatti, afferma Patti Rundall, del Consiglio globale dell’IBFAN, “sta mettendo in secondo piano l’importanza dell’allattamento al seno e in troppi paesi madri e bambini vengono separati alla nascita rendendo l’allattamento al seno e il contatto pelle a pelle difficili, se non impossibili. Tutto sulla base di nessuna prova. Nel frattempo, l’industria alimentare per l’infanzia sta sfruttando i timori dell’infezione”. A questo si aggiunge il problema che molti servizi sanitari per il supporto delle madri nell’allattamento hanno ridotto le attività per via dell’emergenza. (ore 12.06)
ACCORDO SINDACATI CONFCOMMERCIO PER SOSTEGNO REDDITO
I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Confcommercio hanno sottoscritto un accordo che destina risorse della gestione dell’Ebinter, l’Ente bilaterale nazionale del terziario, al sostegno al reddito dei lavoratori e all’erogazione di prestazioni sanitarie integrative attraverso i Fondi e le Casse di assistenza sanitaria integrativa. L’accordo – spiega una nota – segue le intese sottoscritte tra le parti sulla costituzione dei Comitati territoriali e sulla definizione dei Protocolli da osservarsi nella fase di riaperture successiva al lockdown. Nel merito l’intesa contempla, in deroga alle previsioni del contratto nazionale, lo stanziamento di risorse per interventi straordinari volti al riconoscimento di contributi di solidarietà con l’erogazione di trattamenti di integrazione al reddito (per i lavoratori che accedono alle prestazioni dell’assegno ordinario riconosciute dal Fis e della Cig in deroga interessati da sospensione della propria attività a causa dell’emergenza Ccovid-19 e ad integrazione di periodi di astensione dal lavoro coperti da congedi di carattere sia contrattuale che normativo) nonché per l’acquisto di mezzi e dispositivi di protezione individuali per rendere i luoghi di lavoro più sicuri sia per chi vi opera per chi vi transita in qualità di clienti, utenti e fornitori. (ore 12.02)

DATI ISTAT

Nel primo trimestre 2020 si stima che l’indice destagionalizzato del fatturato dei servizi diminuisca del 6,2% rispetto al trimestre precedente e che l’indice generale grezzo registri una diminuzione, in termini tendenziali, del 7,2%. Lo rileva l’Istat sottolineando che per le attività di alloggio e ristorazione nel primo trimestre la riduzione è del 24,8% su quello precedente. L’indice del fatturato registra variazioni congiunturali negative in tutti i settori con cali contenuti per i servizi di informazione e comunicazione (-0,9%). Su base tendenziale per i servizi di alloggio e ristorazione il calo del fatturato è del 24,1%. (ore 10.11)

GUALTIERI, DESTRA NAZIONALISTA SCONFITTA DA QUESTA STAGIONE

”Io penso che la stagione che si sta aprendo vedrà un nuovo protagonismo della sinistra di governo capace di coniugare crescita ed equità e di concorrere alla necessaria opera di governo e civilizzazione dei processi di globalizzazione. La destra nazionalista e populista o iperliberista (e le due cose spesso vanno insieme) esce invece come la grande sconfitta di questa stagione perché ha rivelato in modo plastico la sua totale inadeguatezza rispetto alla fase che stiamo vivendo”. E’ quanti spiega in una intervista al Foglio il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Non solo per le sue ricette economiche incompatibili con la realtà o per l’opposizione alla scienza, ma anche perché il suo armamentario ideologico e retorico è apparso con evidenza in tutto il mondo a milioni di persone per quello che è: una parte dei problemi e non una soluzione ad essi”, conclude. (ore 9.56)

BALZO CASI A SINGAPORE

Singapore, 27 mag. – Balzo di casi di coronavirus a Singapore dove sono stati registrati 533 nuovi contagi, a fronte dei 383 di ieri. In totale, nella città-Stato sono stati finora riscontrati 32.876 casi con 23 morti. (ore 9.52)

LAGARDE, POSSIBILE IMPATTO COVID DOPPIO DI CRISI FINANZIARIA

La Bce ha preparato diverse stime sull’impatto della crisi coronavirus sull’economia dell’Eurozona ma alla fine è probabile che la perdità di Pil complessiva “sarà tra lo scenario medio e quello severo, ovvero fra l’8 e il 12% , “quindi stiamo parlando del doppio di quella registrata” nella grande crisi finanziaria scoppiata nel 2008. Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagarde in un incontro online con i giovani europei, sottolineando come il risultato finale “dipende dalla velocità di rimozione del lockdown, dalla ripresa, dai danni subiti dai diversi settori, e se ci saranno alcuni paesi più danneggiati” di altri. (ore 9.51)

ECONOMIA DELL’USATO COME LEVA PER RIPARTENZA, IN ITALIA VALE 24 MLD

A poche settimane dall’inizio della fase due nel nostro Paese, dopo mesi in cui le persone si sono dovute fermare ripensando il proprio presente e il proprio futuro, diventa quanto mai importante ripartire facendo leva su comportamenti virtuosi che incidano positivamente sulla ripresa. In questa direzione si inserisce la second hand economy che può rappresentare una risposta concreta non solo per le persone, ma anche per il Paese e per il pianeta, generando valore reale in modo sostenibile. La conferma arriva dalla sesta edizione dell’Osservatorio Second Hand Economy condotto da Bva Doxa per Subito, piattaforma per vendere e comprare con oltre 13 milioni di utenti unici mensili, che ha evidenziato come il valore generato dalla compravendita dell’usato nel 2019 sia di 24 miliardi di euro (contro i 23 miliardi del 2018; con una crescita del 33% in 5 anni), pari all’1,3% del Pil italiano, in costante aumento grazie soprattutto all’online, che pesa 10,5 miliardi di euro, ovvero il 45% del totale. ”L’emergenza che abbiamo vissuto in questi mesi ci ha obbligati a fermarci e a ripensare il nostro modo di vivere, dandoci l’opportunità di ripartire migliori di prima”, dichiara Giuseppe Pasceri, ceo di Subito. ”I dati dell’Osservatorio Second Hand Economy ci dicono che l’economia dell’usato può essere una vera e propria leva per ripartire: per il Paese, perché è una forma di economia partecipativa che produce valore e mette in circolo risorse; per le persone, cui fornisce un beneficio economico tangibile; ma anche per il pianeta. Covid-19 ci ha fatto sentire tutta la nostra fragilità, ma anche il potere di fare la differenza con i nostri comportamenti”. (ore 9.50)

D’INCA’, RIFORMA STATO-REGIONI SU SANITA’ E’ POSSIBILITA’ IN GIOCO

Una riforma Stato-Regioni sulla sanità ”è una possibilità in gioco, ma ora la priorità è il rilancio economico del nostro Paese. Abbiamo 21 sistemi sanitari diversi nel nostro Paese. Sicuramente l’Emilia-Romagna e il Veneto hanno funzionato meglio rispetto ad altri come la Lombardia. Dobbiamo valutare in maniera attenta su quello che ha funzionato meglio o dei modelli che stanno funzionando meglio”. Lo ha detto il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, ospite di ‘Circo Massimo’. (ore 9.52)

VINEIS (CSS), NON ESISTE PATENTE DI IMMUNITA’

“Sono fortemente contrario ai passaporti sanitari o alla patente d’immunità. Un recente editoriale su ‘Nature’ ha preso una posizione fortemente negativa sull’introduzione di questi documenti creerebbe una discriminazione tra cittadini e consentirebbe solo ad alcuni immuni di muoversi o di accedere ai posti di lavoro. I test su cui dovrebbero basarsi, non sono accurati e ci sono molti falsi negativi. E poi non sappiamo quanto durano questi anticorpi e che protezione conferiscono”. Lo ha affermato Paolo Vineis, epidemiologo e vicepresidente del Consiglio superiore sanità (Css), ospite di ‘Agorà’ su Rai3. (ore 9.22)

ATTENZIONE A TRUFFE ONLINE PER ACQUISTO DPI

Con l’inizio della Fase 2 dell’emergenza sanitaria legata al COVID-19, molte aziende stanno ripartendo e per rispettare gli standard di sicurezza richiesti, dimostrando grande senso di responsabilità nei confronti dei loro dipendenti, cercano di approvvigionarsi nel più breve tempo possibile di Dispositivi di Protezione Individuali. E’ proprio nella necessità di trovare in tempi brevi beni così preziosi come guanti e mascherine – spiega una nota della Polizia – che i truffatori riconoscono l’occasione di ottenere profitti illeciti sfruttando proprio lo stato di immediato bisogno delle aziende. Alcune imprese infatti in completa buona fede, ma in maniera poco avveduta, si affidano a canali di approvvigionamento improvvisati e non sicuri. La Polizia Postale, in questi giorni, sta constatando l’emersione di questo nuovo fenomeno criminale legato all’emergenza sanitaria. Sono numerose infatti le aziende che hanno presentato denuncia presso il Compartimento per essere state vittime di raggiri mentre tentavano di acquistare uno stock di DPI per i propri dipendenti. Dopo aver assunto informazioni su chi potrebbe essere un intermediario affidabile i malcapitati vengono invitati a chiamare una Società con sede nel Centro Italia, che dichiarando di avere la disponibilità del prodotto cercato richiede il pagamento con bonifico bancario su conti creati ad hoc per poter inviare la merce.(ore 9.19)

LE VACANZE SECONDO COLDIRETTI

La decisione sul via libera allo sconfinamento tra regioni e’ attesa per programmare le vacanze da 7 milioni di italiani che hanno scelto il mese di giugno per mettersi in viaggio. E’ quanto stima la Coldiretti in riferimento alla decisione del Governo sul possibile via libera tra regioni a partire dal 3 giugno destinata ad avere un rilevante impatto economico ed occupazionale sul turismo duramente colpito dall’emergenza coronavirus. Se la presenza straniera in Italia rappresenta comunque una pesante incognita, la speranza viene riposta sul 40% di italiani che preferiva viaggi all’estero e che quest’anno potrebbe decidere di rimanere nel Belpaese secondo l’Enit. Una vera boccata di ossigeno importante per il turismo nazionale dopo che durante gli ultimi tre mesi ammontano a 81 milioni le presenze turistiche perse per effetto del lockdown che ha azzerato i flussi dei viaggiatori a partire da marzo che segna tradizionalmente il rilancio stagionale con il susseguirsi di occasioni di vacanza tra le festivita’ di Pasqua, Festa della Liberazione, 1 maggio e Pentecoste, rilevante soprattutto per gli arrivi dall’estero. L’impatto economico fra marzo, aprile e maggio è stato drammatico con l’azzeramento della spesa turistica nel trimestre con una perdita stimata dalla Coldiretti in quasi 20 miliardi di euro per l’alloggio, la ristorazione, il trasporto e lo shopping. (ore 9.06)

LOCATELLI (CSS) SU VIAGGI TRA REGIONI, LOMBARDIA E PIEMONTE NON ALLARMANO

Sulla possibilità che anche il Piemonte e la Lombardia, ancora con un numero alto di casi, possano riaprire agli spostamenti con altre Regioni “non ci sono allarmi particolari che arrivano dagli indicatori”. Lo sottolinea Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e componente del Comitato tecnico scientifico della Protezione civile, in una intervista a ‘Il Messaggero’. “Io mi auguro che Piemonte e Lombardia siano pronte”, aggiunge. “Tanto è vero che la Lombardia tra prima e seconda valutazione, è dal scesa dal ‘livello 3’ al ‘livello 2′ – spiega Locatelli – Entreranno in gioco anche considerazioni differenti che verranno fatte dal Governo, presidente del Consiglio, ministeri degli Affari regionali e Salute con i presidenti delle Regioni. Penso che si possa arrivare ad avere un approccio allargato anche a Piemonte e Lombardia. E’ un auspicio – conclude – le condizioni esistono, ma ovviamente aspettiamo i dati di questi giorni”. (ore 8.41)

PROFITTI IN CINA

I profitti delle grandi compagnie industriali cinesi sono scesi del 27,4% annuo, a 1.260 miliardi di yuan (quasi 180 miliardi di dollari), nei primi quattro mesi dell’anno, scontando gli effetti del blocco produttivo deciso per contrstare la diffusione della pandemia del Covid-19. Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica sviluppati sulle società con circa 2,8 milioni di dollari di ricavi, la contrazione di gennaio-aprile è in miglioramento sul -36,7% dei primi tre mesi dell’anno. Soltanto nel mese di aprile, il calo è stato del 4,3%, a 478,1 miliardi di yuan. I profitti delle imprese pubbliche hanno accusato una frenata del 46% nel primo quadrimestre, quelle private del 17,2%. Tra i 41 settori monitorati, 36 hanno visto conti in rosso: su tutti il comparto petrolio e carbone, in picchiata del -213,3%. (ore 8.35)

 

Martedì 26 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 52.942 i malati di coronavirus in Italia, 2.358 in meno di ieri. Sono 78 le persone morte con coronavirus nelle ultime 24 ore che portano il totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza a 32.955. Sono 2.677 le persone che hanno superato il coronavirus, dato che porta il totale delle persone guarite a 144.658. Sono i numeri sul contagio diffusi dalla Protezione civile. (ore 18.01)

AUTOPSIE PERICOLOSE MA SERVONO

“Anche in Piemonte si stanno facendo sempre piu’ autopsie, perche’ risultano utili nel comprendere il comportamento del virus attraverso le indagini istologiche, anche se l’indicazione ministeriale e’ di non farle perche’ complesse e soprattutto pericolose, in quanto non e’ vero che il virus muore con il paziente, anzi e’ in grado di vivere ancora dopo giorni, e bisogna ben premunirsi”. Lo ha affermato il presidente del Comitato scientifico dell’Unita’ di Crisi della Regione Piemonte, Roberto Testi, nel corso di una lezione online con gli studenti del Liceo Vittoria di Torino. “Faccio parte di un gruppo detto ‘ribelle’ di medici legali, come il dottor Cristoforo Pomara dell’ospedale di Catania, il piu’ giovane ordinario di Medicina legale d’Italia, che crede nell’utilita’ delle autopsie – ha aggiunto Testi – Grazie proprio ad alcune autopsie si e’ capito per esempio la presenza in queste persone uccise dal virus di tromboembolie polmonari e di danni vascolari diffusi. Sono dati importanti per disegnare percorsi di cura piu’ vincenti”. (ore 17.56)

MINACCE A SILERI

Ci sarebbe un alto dirigente nel campo sanitario, che ha assunto anche ruoli dirigenziali tra Roma e Calabria, tra le persone coinvolte nell’inchiesta della Procura di Roma in merito alle minacce ai danni del viceministro della salute Pierpaolo Sileri. Sileri sarebbe già stato ascoltato dai magistrati. Tra le minacce denunciate anche quella contenuta in un biglietto lasciato sul parabrezza della sua auto. (ore 17.56)

SECONDA ONDATA 

“Una seconda ondata epidemica è temuta da tutti gli scienziati del mondo e chi ha il compito delle decisioni politiche non può sottovalutare tale eventualità e dobbiamo farci trovare pronti, per questo abbiamo aumentato i posti in terapia intensiva del 115%. Siamo preoccupati dall’ipotesi di una seconda ondata e il paese deve farsi trovare pronto nella sua interezza”. Lo ha detto su Sky tv il ministro della salute Roberto Speranza. (ore 17.12)

ARCURI, A SETTEMBRE NON DIPENDEREMO PIU’ DA IMPORTAZIONI PER DPI

“Oggi dipendiamo soltanto per il 50% dall’importazione dei dispositivi e il programma di governo prevede che a settembre non dipenderemo per nulla dalle importazioni”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri durante la firma del protocollo con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per la produzione di 400mila mascherine al giorno negli istituti penitenziari. (ore 17.13)

IL LOCKDOWN HA EVITATO IL 46% IN PIU’ DEI CONTAGI

L’allarme sociale, veicolato dalle informazioni date da mass media e autorità, ha influito sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Il comportamento responsabile degli italiani durante il lockdown ha evitato di raddoppiare il numero delle morti e scongiurato circa il 46% in piu’ di contagi. Lo indica un modello matematico elaborato da Bruno Buonomo dell’Università Federico II di Napoli, e Rossella Della Marca, dell’Universita’ di Parma, pubblicato su medrXiv, sito che ospita i lavori non ancora rivisti dalla comunità scientifica. “Nello studio abbiamo suddiviso la popolazione sulla base della gravità della malattia, tra sani, infetti asintomatici e sintomatici, e guariti, e considerato i dati epidemiologici del periodo compreso fra il 24 febbraio, quando e’ stato emesso il primo bollettino dalla Protezione civile, e il 18 maggio”, spiegano gli autori.(ore 17.09)

RECOVERY FUND, SINDACATI OLANDESI CONTRO LINEA GOVERNO

Il maggior sindacato olandese, la Fnv, prende le distanze dalla linea del suo governo e, insieme al sindacato tedesco della Dgb, si schiera a favore di Francia e Germania sul Recovery Fund. “La proposta franco-tedesca offre un buon punto di partenza” per sostenere la ripresa, scrivono Fnv e Dgb in una nota congiunta, dando il loro sostegno a uno strumento di “obbligazioni comuni garantite dall’Ue”.”Abbiamo urgentemente bisogno di un piano Ue per la ripresa basato su democrazia, stabilita’ e coesione”, sottolineano le confederazioni sindacali, che chiedono che il Recovery Fund vada “di pari passo con un piu’ ampio quadro finanziario pluriennale” che rappresenti “il 2% del Pil europeo” e si schierano a favore di “un aumento significato delle risorse proprie dell’Ue”.Bruxelles e i Ventisette “devono impedire che siano i lavoratori a pagare il conto della crisi del coronvirus”, aggiungono le due organizzazioni, sottolineando che “oltre 55 milioni di posti di lavoro in Ue sono a rischio” e occorrono “tutele” in particolare per “i lavoratori flessibili, gli autonomi, i frontalieri e i migranti”. (ore 16.31)

ATLANTIA/FCA, GARANZIE PUBBLICHE OK MA SERVE CONTROLLO

Sul tema della garanzie pubbliche per le aziende Atlantia e Fca “credo che il modello contenuto nel dl liquidità sia virtuoso, perché consente al Governo di imporre delle condizionalità legate all’interesse generale, come il rispetto dei livelli occupazionali e delle scelte sul piano ambientale. Ma credo che il modo migliore per far funzionare questo meccanismo sia attivare meccanismi di controllo affinché il sostegno consenta effettivamente di sprigionare un effetto leva nell’economia nazionale”. A dirlo è stata la ministra delle Infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli, in audizione in commissione Lavori pubblici del Senato sulle misure adottate nel corso della pandemia di Covid-19. (ore 16.30)

GUTERRES (ONU), ‘IL NUMERO DEI POVERI POTREBBE CRESCERE DI 500 MILIONI’

“La pandemia sta portando alla luce disuguaglianze ovunque. Disuguaglianze economiche, disparità nell’accesso ai servizi sanitari e tanto altro ancora. Il numero delle persone povere potrebbe crescere di 500 milioni, il primo aumento in trent’anni”. E’ l’allarme lanciato dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un’intervista all’Osservatore Romano del direttore Andrea Monda. “Non possiamo permettere che ciò accada ed è per questo – osserva Guterres -che continuo a chiedere un pacchetto di aiuti globale per un ammontare pari ad almeno il dieci percento dell’economia globale. I paesi più sviluppati possono farlo con risorse proprie, e alcuni hanno già iniziato a mettere in atto simili misure. Ma i paesi in via di sviluppo hanno bisogno di un sostegno consistente e urgente”. Il segretario generale Onu ritiene che la “ripresa dalla pandemia offre opportunità per condurre il mondo su un cammino più sicuro, sano, sostenibile e inclusivo. Le disuguaglianze e i divari nella protezione sociale che sono emersi in modo così doloroso dovranno essere affrontati. Avremo anche l’opportunità di mettere in primo piano le donne e l’uguaglianza di genere per aiutare a costruire una  resilienza a choc futuri. La ripresa deve andare anche di pari passo con l’azione per il clima. Ho chiesto ai Governi di assicurare che i fondi per rivitalizzare l’economia siano utilizzati per investire nel futuro, non nel passato”. (ore 16.16)

I DATI

I dati sui malati di Covid-19 in Italia sono la punta di un iceberg: lo ha detto il presidente dell’ Accademia dei Lincei, il fisico Giorgio Parisi, nell’audizione davanti alla Commissione Igiene e Sanità del Senato. “I casi riconosciuti sono 230.000 circa. Il numero vero è più alto”, ha osservato Parisi. “Le stime vanno dal mezzo milione a cinque milioni. Vediamo quindi la punta di un iceberg, ma – ha aggiunto – non vediamo l’iceberg sommerso”. (ore 16.07)

ZAIA CONFERMA APERTURA CENTRI ESTIVI DA 3 GIUGNO

Mentre in Veneto, grazie ai 604.115 tamponi effettuati, 13.229 solo nella giornata di ieri, ai soli 8 nuovi positivi, ai sempre meno ricoverati e ai soli 8 nuovi morti, quella del Coronavirus sta diventando sempre meno emergenza, l’attenzione si sposta sulle aperture. Da lunedì in regione riapriranno infatti i centri estivi per i ragazzi da 3 a 17 anni, mentre per quanto riguarda i più piccoli la partita è ancora aperta. “Siamo pronti con le linee guida anche per i bambini da 0 a 3. Il governo però fa uccel di bosco su questa partita. Chiedo che approvi e recepisca le nostre linee guida, in modo da poter partire anche per loro il 3 giugno” ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, nel corso della quotidiana conferenza stampa sull’emergenza Coronavirus dalla sede della Protezione Civile di Marghera. “Sarà un’apertura scaglionata e a macchia di leopardo – ha aggiunto -, ma siamo nelle condizioni di aprire e dare una mano alle famiglie”. (ore 16.04)

DAL DENTISTA

Andare dal dentista in sicurezza nella fase 2: arrivano le indicazioni operative per l’odontoiatria italiana, alle quali i professionisti potranno fare riferimento. Diventano infatti operativi gli aggiornamenti che il tavolo tecnico coordinato dal professor Enrico Gherlone ha sottoposto a Inail. Per accedere allo studio del proprio dentista sarà necessario prendere appuntamento e rispondere a un “triage a distanza” per valutare i corretti presupposti per la visita. I pazienti accederanno soli oppure con un solo accompagnatore. Sara’ richiesto di lavarsi le mani e applicare gel alcolici. Il dentista e il suo team hanno utilizzeranno dispositivi di protezione. Le sale d’attesa perdono la configurazione abituale: si dovranno indossare mascherine chirurgiche, le poltrone saranno distanti fra loro almeno un metro. Non si troveranno giornali e riviste né giocattoli. Le sale operative saranno predisposte secondo apposite procedure, fra i vari appuntamenti si procedera’ con la sanificazione delle superfici, l’aerazione del locale, la sostituzione delle pellicole di protezione monouso e la sterilizzazione degli strumenti. “Si tratta comunque di pratiche – spiega il dottor Carlo Ghirlanda, presidente Andi, Associazione nazionale dentisti italiani – che i dentisti conoscono bene, perché applicate anche da prima del Covid. L’odontoiatria è sempre stata sicura. Abbiamo provveduto sempre a mantenere attenzione nei confronti del paziente. In questo caso dovevamo aumentare le attenzioni nei confronti in special modo degli operatori. Non possiamo rispettare la distanza di un metro. Dovendo lavorare vicino alla testa del paziente, dalle goccioline che puo’ emanare possono derivare potenzialita’ di trasmissione del virus e dovevamo proteggere noi, il personale e ovviamente anche i pazienti”. Andi ha lanciato negli scorsi giorni anche la campagna #daldentistainsicurezza. Ma rischiano di aumentare i costi del dentista? “Noi – conclude Ghirlanda – vogliamo facilitare l’accesso dei pazienti. C’e’ lo sforzo assoluto di non far gravare l’onere ulteriore che andremo a sostenere, sperando però che arrivino misure in qualche modo annunciate, che si intravedono, da parte del Governo”.(ore 16.00)

MOBILITA’

A partire dalla fine della serrata imposta dall’emergenza coronavirus, “più di 3 milioni di persone hanno ricominciato a muoversi all’interno dei confini regionali e il 10 per cento ha utilizzato mezzi pubblici”. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli, nel corso di un’audizione davanti alla commissione Lavori pubblici del Senato. (ore 15.56)

FEDERCASSE

“Consolidare, attuare pienamente e accentuare le prime misure strutturali dell’Unione Bancaria in materia di proporzionalità. Per la prima volta viene definita cosa sia una banca “piccola e non complessa” in Europa: quelle che hanno un totale attivi inferiore ai 5 miliardi di euro. E’ un primo passo verso la semplificazione strutturale di norme che si rivolgono a banche. Indispensabile, anche se non sufficiente, per affrontare la crisi che stiamo vivendo”. Questo il messaggio centrale lanciato da Federcasse nel corso dell’audizione resa questa mattina presso la Commissione Politiche dell’Unione europea del Senato in merito alla “Legge di delegazione europea 2019” (Disegno di Legge n. 1721). (ore 15.15)

6000 MASCHERINE DA 7 MEDICI CINESI EX STUDENTI NEGLI OSPEDALI ASL TOSCANA CENTRO

Stanno arrivando ancora in questi giorni presso la sede del Dipartimento del Farmaco a San Salvi, i pacchi di mascherine dalla Cina donati da sette medici specializzati cinesi, ospiti negli anni scorsi della Asl Toscana centro nell’ambito del progetto di collaborazione con il Ministero della Salute Cinese e curato dalla Asl attraverso lo staff delle relazioni internazionali aziendali. Si tratta di 6000 mascherine che verranno distribuite negli ospedali della Toscana centro grazie alla generosità di questi sette medici cinesi, tutti provenienti dall’ospedale affiliato Guangdong Medical University e dal ”Second Affiliated Hospital”, che fra il 2015 e il 2019 hanno studiato a Firenze presso l’ospedale Santa Maria Nuova. I pacchi sono stati preceduti da uno scambio di email in cui uno dei medici della provincia del Guangdong, ospite a Firenze nel 2018, ha ricordato i mesi di tirocinio fatto nei reparti degli ospedali aziendali. (ore 15.07)

BONUS SPECIALIZZANDI

“Entro il mese di giugno l’Assessorato alla Scuola e Formazione emanerà un bando per riconoscere un bonus agli specializzandi delle Facoltà di Medicina che hanno svolto la loro attività nei reparti covid durante l’emergenza”. Così in una nota congiunta gli assessori regionali alla Scuola e Formazione, Claudio Di Berardino e alla Sanità, Alessio D’Amato. “Ad oggi sono stati già 165 gli specializzandi che, avendo sottoscritto un rapporto contrattuale con le aziende del servizio sanitario regionale hanno già ottenuto un riconoscimento economico. Ora, grazie a questo nuovo bando, oltre 200 altri specializzandi potranno ottenere un bonus. Si tratta di un contributo che mira a valorizzare l’impegno dimostrato, il prezioso lavoro a supporto del personale medico in questa delicata fase storica e che formalizza non solo economicamente il percorso di formazione sul campo. Competenze e conoscenze  importanti che sono state e saranno in futuro a servizio della salute dei cittadini” conclude la nota. (ore 15.06)

CREDITO MES

La linea di credito attivabile tramite il Mes “potrebbe potenzialmente superare anche il 2 per cento del pil che come benchmark e’ indicato nei documenti attuativi”. Cosi’ il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Rilancio, rispondendo a una domanda del presidente della commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, sulle risorse dedicate alla sanità. Gualtieri ha ricordato che con le risorse del Mes si possono “finanziare le spese sanitarie dirette e indirette e di contenimento del virus”. (ore 14.59)

IDENTIFICATI ‘POTENTI ANTICORPI NEUTRALIZZANTI’, STUDI SU NATURE

Continua la caccia degli scienziati di tutto il mondo agli anticorpi neutralizzanti in grado di contrastare il coronavirus Sars-CoV-2. Due team di scienziati cinesi sono riusciti a tracciare identikit dei possibili alleati più validi e uno di questi gruppi ha individuato in particolare un anticorpo neutralizzante che da test condotti anche sui macachi sembra promettente da esplorare per un potenziale uso clinico, avendo inibito l’infezione nei primati. I loro lavori sono stati accettati per la pubblicazione sulla rivista ‘Nature’. Gli scienziati autori del primo lavoro spiegano che l’ingresso di Sars-CoV-2 nelle cellule bersaglio dipende dal legame che si crea tra il cosiddetto dominio di legame al recettore (Rbd) della proteina Spike del virus (le caratteristiche punte che compongono la sua ‘corona’) e il recettore delle cellule, Ace2. Gli studiosi segnalano di aver isolato e caratterizzato 206 anticorpi monoclonali specifici per Rbd, derivati da singole cellule B di 8 persone infette. “Abbiamo identificato – annunciano – anticorpi con potente attività di neutralizzazione anti Sars-CoV-2 che si correla con la loro capacità di competere con Ace2 per il legame Rbd”. In pratica sono in grado di bloccare l’ingresso virale. Il team unisce diverse istituzioni del gigante asiatico, dal National Clinical Research Center for Infectious Disease – Shenzhen Third People’s Hospital alla Tsinghua University di Pechino. Gli scienziati Bin Ju, Qi Zhang, Jiwan Ge e colleghi spiegano che, “sorprendentemente, né gli anticorpi anti-Sars-CoV-2 né il plasma infetto hanno reagito in modo crociato con il dominio di legame al recettore Rbd dei virus ‘cugini’ della Sars o della Mers”. I risultati osservati, concludono gli esperti, “suggeriscono che gli anticorpi anti-Rbd sono inibitori specifici della specie virale e quelli identificati nel lavoro potrebbero essere candidati per lo sviluppo di interventi clinici” contro il virus. (ore 14.39)

10 GIORNI DI LUTTO IN SPAGNA

Il Consiglio dei ministri spagnolo ha dichiarato a partire da oggi dieci giorni di lutto ufficiale per le vittime del coronavirus. Lo riferisce La Vanguardia. Sarà il periodo di lutto più lungo nella recente fase democratica della storia spagnola. Oltre alle bandiere a mezz’asta in tutto il Paese, si terrà in questi giorni anche un evento in memoria dei morti guidato dal capo dello Stato, re Felipe VI.(ore 14.12)

FRANCIA SOSPENDE NUOVI TEST CLINICI CON IDROSSICLOROCHINA

Anche la Francia frena sull’uso dell’idrossiclorochina nella cura del Covid-19. L’agenzia francese per i farmaci (Ansm) ha annunciato oggi di aver avviato la sospensione “per precauzione” dell’inclusione di nuovi pazienti nella sperimentazione clinica per valutare l’uso di questo farmaco anti malarico nella cura dell’infezione da coronavirus. L’annuncio, riportato dai media francesi, arriva dopo che l’Oms ha sospeso la sperimentazione dell’idrossiclorochina, in seguito ad uno studio sfavorevole apparso sulla rivista medica Lancet. Al momento sono in corso 16 sperimentazioni in Francia con questo farmaco. Martedì l’Alto Consiglio di Sanità pubblica (Hcsp) aveva raccomandato di non usare l’idrossiclorochina sui pazienti Covid-19 al di fuori delle sperimentazioni autorizzate. (ore 13.52)

MOODY’S: COVID PUO’ PORTARE A PICCO NPL

“La crisi del coronavirus probabilmente ritarderà ulteriori cessioni di crediti deteriorati, alimentando al contempo un picco di nuovi prestiti problematici. Ciò potrebbe riportare il rapporto NPL delle banche italiane a doppia cifre nei prossimi due o tre anni”. Lo prevede Moody’s in un suo report. Il rapporto tra prestiti problematici e prestiti lordi del sistema bancario italiano “ha raggiunto il 18% nel 2015, con uno stock totale di 360 miliardi di euro. La sua qualità – sottolineano gli analisti – è notevolmente migliorata nei successivi quattro anni, con lo stock che sceso a 147 miliardi, pari al 6,7% dei prestiti lordi, entro dicembre 2019”. (ore 13.47)

ABI

“E’ importante che l’Italia confermi l’applicazione del principio di proporzionalità della regolamentazione prudenziale, come definito a livello di regolamento europeo, che prevede una semplificazione degli adempimenti per le entità bancarie di piccole dimensioni e di ridotta complessità operativa e che non hanno impatti sulla stabilita’ finanziaria sistemica”. E’ quanto ha detto il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini, in audizione in Senato sulla Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – legge di delegazione europea 2019 ricordando che l’articolo 10 del disegno di legge di delegazione europea “detta i principi per il recepimento della direttiva e del regolamento in tema di requisiti minimi regolamentari per le banche”. Secondo Sabatini “Tali semplificazioni dovrebbero essere rafforzate”. Quanto invece all’articolo 11 della direttiva, che prevede la sospensione dei depositi nel corso di una risoluzione o prima del suo avvio, il responsabile dell’Abi ha sottolineato la necessita’ che “le autorità di risoluzione assicurino che i depositanti abbiano accesso a un importo giornaliero adeguato di tali depositi”. La norma fa riferimento ai depositi ammissibili agli schemi di garanzia nel loro complesso, senza distinguere fra depositi coperti e non coperti. “Sara’ importante – ha affermato Sabatini – che la normativa di recepimento indichi le modalità per declinare l’informativa alla clientela, magari attraverso un supporto informativo già esistente e rodato, quale il modulo standard per le informazioni da fornire ai depositanti, che rappresenta una sede logicamente appropriata per avvertire i depositanti dell’eventualità che l’autorità potrebbe sospendere la funzionalità dei depositi (anche protetti) per un breve lasso temporale, ferme restando le garanzie previste dalla normativa sull’accesso a un importo giornaliero”. (ore 13.44)

DONNE, CASA E LAVORO, LE EQUILIBRISTE DEL LOCKDOWN

Le equilibriste, come il nuovo report di Save the Children definisce la condizione delle madri in Italia cui la pandemia ha aumentato lavoro e difficoltà, in realtà si barcamenano da sempre, ma ancora di piu’ al tempo del Covid. L’illusione di conciliare casa e occupazione, da sempre il faro guida delle donne, è durata poco come testimonia l’indagine di Wyser che ha intervistato un campione di donne professioniste. Emerge che la situazione così come è non va affatto bene. La stessa ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti sottolinea che ”il rapporto presentato oggi da Save the Children Italia sulla maternità nel nostro Paese ci restituisce una fotografia chiara sul ruolo e sulle fatiche delle madri, aumentate con l’emergenza sanitaria. E’ un’ulteriore conferma che è il tempo di agire e di farlo subito con politiche di stabilita’ e orizzonte per le famiglie. Il Paese ha urgente bisogno di un investimento forte nelle relazioni, nelle reti sociali, nell’educazione e nel lavoro delle donne. Il #FamilyAct ha già tracciato la strada, è da qui che possiamo finalmente invertire la rotta”. Il rapporto parla di carichi di lavoro domestico aumentati, per il 74% delle intervistate, di una situazione peggiorata, specie per le 3 milioni di lavoratrici con almeno un figlio minore di 15 anni, pari a circa il 30% delle occupate totali (9 milioni e 872 mila). Dall’indagine emerge inoltre che nelle famiglie piu’ a rischio poverta’ il carico di cura nelle famiglie è sulle spalle delle donne: il 51,7% e’ la donna da sola a occuparsi dei figli, il 50,3% a fare la spesa, l’80,2% a pulire la casa e lavare i vestiti e il 70,5% a cucinare. E questo solo per il lavoro domestico. Se poi si aggiunge il lavoro che da’ lo stipendio e contribuisce al budget familiare, il bilancio di questi 70 giorni di lockdown è da incubo. Lavorando da casa, oltre una professionista su due (59,1%) ha avuto la sensazione di aver avuto carichi di più pesanti rispetto alle giornate in ufficio. Il dato cresce di 7 punti, arrivando ai due terzi del campione, se si considerano le lavoratrici con figli. Non è il lavoro da casa, cresciuto a dismisura con il lockdown, la misura che sostiene davvero la carriera professionale di una donna e che soprattutto le evita di dover scegliere tra lavoro e figli. Anzi. A dirlo sono state le partecipanti alla ricerca di Wyser, società internazionale di Gi Group, condotta in occasione dell’anniversario del Soffitto di Cristallo. Secondo l’84,1% delle professioniste è infatti la flessibilita’ oraria la chiave e queste settimane di lockdown lo hanno dimostrato. “Il lavoro da casa, da remoto, e lo smart working sono due cose distinte – afferma Marinella Sartori, Direttore Commerciale di Wyser Italia -. Il telelavoro implica semplicemente il mancato spostamento dalla propria abitazione al posto di lavoro, di fatto, gestendo le attivita’ dal proprio studio tra le mura domestiche, per chi puo’ contare su una stanza dedicata. Si rispettano i ritmi e gli orari delle giornate in ufficio e in sostanza la differenza e’ data dalla location. Lo smart working invece è qualcosa di molto diverso, che implica una certa elasticità e un drastico cambiamento a livello di filosofia stessa del lavoro: le giornate non sono più scandite dagli orari, ma dagli obiettivi. Pertanto, vengono date flessibilita’, autonomia e responsabilità ai professionisti, che gestiscono il loro tempo in autonomia e hanno come unico vincolo il rispetto delle scadenze e delle consegne, oltre alle inevitabili teleconferenze di allineamento. Si tratta di una pratica che richiede una vera e propria rivoluzione nella cultura del lavoro e delle organizzazioni in Italia, dove una logica del controllo è ancora diffusa. Quello che la maggior parte delle italiane e degli italiani ha praticato nelle ultime settimane e sta continuando a praticare è semplice lavoro da remoto, non smart working. E le conseguenze su chi di consueto ha in mano la gestione della vita domestica e la cura dei figli sono state piuttosto evidenti e pesanti”. Per fare davvero lo scatto servono altre misure: flessibilità, asili nido, vero smart working basato sulla fiducia e sull’autonomia. (ore 13.41)

GUALTIERI: ALCUNE BANCHE LENTE SU PRESTITI NON È PROBLEMA DI NORME

“Le erogazioni stanno aumentando” tuttavia “permangono differenze di applicazione delle stesse misure da parte di alcuni istituti bancari che testimoniano come non siano le norme in sé a precludere una tempestiva ed efficiente erogazione dei prestiti garantiti alle imprese”. Lo dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione davanti alle commissioni Bilancio. (ore 12.29)

CORSI ALL’APERTO

Di nuovo sport negli spazi comunali del Terrapieno: via a corsi di fitness all’aperto e in sicurezza a Cagliari. La New Point San Giovanni gestisce gli spazi con due campi di calcio a 5 e uno di basket. Impossibile, con la pandemia non ancora sconfitta, la pratica degli sport di gruppo a livello amatoriale. E allora il centro sportivo ha creato un format di 12 differenti corsi a numero chiuso con istruttori qualificati, pensato per il benessere degli individui, in sicurezza. Le lezioni si svolgeranno all’interno dei campi: saranno tracciate delle mini aree individuali, in modo che ci siano tre metri tra le persone. Si parteciperà solo su prenotazione e avranno accesso solo gli iscritti, dopo la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani. Oltre a seguire tutti i dettati delle linee guida istituzionali, saranno adottate alcune misure ancor più restrittive: non si utilizzeranno attrezzi condivisi e sarà inibito l’accesso agli spogliatoi. Anche la formula di iscrizione è improntata alla sicurezza: si procederà online, evitando così eventuali assembramenti per la segreteria e il passaggio di denaro contante (possibile veicolo di contagio). “Con la necessaria prudenza – spiegano i responsabili del centro sportivo – la città torna a vivere. Lo sport all’aperto e nel centro storico rappresenta una perfetta icona della ripartenza, modellata su nuove abitudini di igiene e sicurezza e tesa più che mai alla cura del benessere del cittadino”. (ore 12.28)

LO STUDIO

Il numero dei casi di Covid-19 in Brasile è salito a 374.898. I decessi per coronavirus ammontano a 23.473. Solo nelle ultime 24 ore sono state registrate nel Paese 11.687 infezioni e 807 vittime. Di per sé, gli ultimi dati diffusi dal ministero brasiliano della Sanità sono già impressionanti. Ma la realtà potrebbe essere ancora più drammatica di così. Uno studio nazionale condotto per stimare la percentuale della popolazione contagiata dal Covid-19 e le dimensioni di un’eventuale sottostima, ha appurato che le infezioni nel Paese potrebbero essere sette volte di più di quelle ufficialmente annunciate dalle autorità. Lo studio è stato coordinato dall’Università Federale di Pelotas e finanziato dal ministero brasiliano della Sanità. I ricercatori sono scesi in strada in 133 città del Brasile per raccogliere sangue da esaminare e fare un rapido questionario alla popolazione. Complessivamente sono state intervistate 25.025 persone e in 90 centri urbani sono stati effettuati più di 200 test, interessando il 25% della popolazione nazionale, ovvero un totale di 54,2 milioni di persone. Secondo lo studio, fino a 700mila cittadini sono o sono stati contagiati dal virus. Si tratta di un numero circa sette volte superiore ai 104.782 casi registrati ufficialmente nelle 90 città in cui sono stati compiuti almeno 200 test il 13 maggio scorso, giorno precedente all’inizio della ricerca. (ore 12.28)

IL MINISTRO GUALTIERI

“Una soluzione magica e miracolosa che in una riga dà a tutti ciò che è giusto difficilmente è perseguibile nella pratica” e in ogni caso “non abbiamo ancora ascoltato risposte precise che realizzino questo miracolo”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione sul decreto Rilancio rispondendo alle critiche di chi chiedeva misure più semplici e rapide. “Molte misure sono auto-attuative e gia’ operative – ha aggiunto – e alcune gia’ erogate con tempi che non difficilmente potrebbero essere definiti lenti”. (ore 12.23)

PROBLEMI PER CHI HA CONTRATTO COVID

Dopo l’infezione da Covid-19 i polmoni sono a rischio per almeno 6 mesi ed il 30% dei guariti avrà problemi respiratori cronici. E’ il nuovo preoccupante scenario che arriva dal meeting della Societa’ Italiana di Pneumologia. Gli esiti fibrotici, cioè la cicatrice lasciata sul polmone da Covid-19, possono comportare un danno respiratorio irreversibile e costituiranno una nuova patologia di domani e “una nuova emergenza sanitaria”, avverte lo pneumologo Luca Richeldi, membro del Cts. Bisognerà quindi attrezzarsi e rinforzare le Pneumologie. (ore 12.23)

DA REGIONE LOMBARDIA TANTI ERRORI

“La Regione ha responsabilità maggiori sulla salute, materia che le compete. Di errori ne ha fatti tanti, con limiti di efficienza oggettivi, che non sono mai stati riconosciuti”: è quanto ha dichiarato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori in un’intervista a L’Eco di Bergamo un anno dopo la sua rielezione. Con la Regione, “si sarebbe potuto collaborare con maggiore serenità se non ci fosse stata un’eccessiva suscettibilità e lettura politica di ogni cosa”, prosegue Gori, che riconosce che “delle carenze ci sono state anche nel governo, basti pensare alla vicenda dei tamponi senza reagenti” “Non ho problemi ad ammettere che a fine febbraio sono stato tra coloro, e non eravamo in pochi, che hanno sottovalutato la gravità di quello che stava per succedere. Siamo stati un po’ indotti nell’errore, ma non lo rifarei”, aggiunge Gori, che ricorda che i momenti più duri sono stati “quelli legati al privato, quando da metà marzo ogni giorno c’era un parente, un amico, un collega che si ammalava o moriva” e i camion militari a portare via le bare sono stati “un’immagine che ha avuto la forza di far capire anche fuori da qui quale dramma stava vivendo Bergamo”. Nessun commento sugli assistenti civici (“mi avvalgo della facoltà di non rispondere”), sul futuro Gori si attende un’emergenza sociale (“è inevitabile”) e si augura che la notorietà anche internazionale di Bergamo in questa emergenza “diventi un valore” traducendo “quell’empatia nata sul sentimento del dolore in un affetto positivo che ci accompagni nella fase della ripartenza”. (ore 11.23).

EASYJET RIPRENDE QUOTA

EasyJet riprende a volare in Italia a partire dal prossimo 15 giugno. Lo annuncia il country- manager Lorenzo Lagorio spiegando che i primi voli collegheranno tra di loro gli aeroporti italiani di Milano, Palermo, Catania, Bari, Lamezia Terme, Napoli, Olbia e Cagliari. A questi si aggiunge il collegamento internazionale tra Brindisi e Ginevra. (ore 11.03).

ARCURI, ERAVAMO PARTITI IN GUERRA SENZA ARMI

“Due mesi fa le mascherine si producevano solo in Cina, dalla Bulgaria ci avevano promesso un cargo: non c’era nulla”. Parola di Domenico Arcuri, il commissario all’emergenza Covid 19, che, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, dice: “Ogni emergenza è un caos, non solo una tragedia” e la funzione del Comitato tecnico-scientifico è stata anche quella “di azzerare certi individualismi esasperati” perché “tutti i Paesi erano disarmati e impreparati. A me è toccato cercare dispositivi e attrezzature. In teoria un compito semplice ed elementare”, chiosa il commissario. Poi Arcuri confessa: “Per me la partita è chiusa, vinta. Ne sono orgoglioso. Malgrado i liberisti da divano, oggi abbiamo un’industria nazionale delle mascherine con ordini che già raggiungono un miliardo e mezzo di pezzi”. E promette che a settembre “avremo solo mascherine italiane: 140 aziende si stanno riconvertendo, noi stiamo realizzando 51 macchine di proprietà pubblica, di cui 8 saranno messe nelle carceri, le prime due martedì”, cioè da oggi. Quindi Arcuri ricorda che “in Italia non si producevano dispositivi di protezione e c’era una sola piccola impresa di respiratori, in Emilia-Romagna” mentre “le mascherine si facevano in Cina e c’era un mercato governato da affaristi e potenti intermediari, con scene da Miseria e nobiltà”. (ore 9.47)

DATI CONFCOMMERCIO

La crisi da Covid-19 si è abbattuta su un’economia già fortemente debilitata: tra il 2007 e il 2019 ciascun italiano ha perso oltre 21.600 euro di ricchezza. Lo sottolinea l’Ufficio Studi Confcommercio, spiegando che si tratta di “un conto molto salato”, prevalentemente a causa delle forti perdite di ricchezza immobiliare e finanziaria, alla cui cifra complessiva contribuisce anche una significativa contrazione di consumi pari a circa “900 euro procapite”. (ore 9.15)

FINE LIMITAZIONE VIAGGI

La Germania intende eliminare le limitazioni di viaggio verso 31 Paesi europei dal 15 giugno se lo sviluppo del coronavirus lo permetterà. E’ quanto emerge dalla bozza di una delibera dal titolo “Criteri per la realizzazione del turismo intereuropeo in Europa” anticipato da alcuni media tedeschi. Oltre agli altri 26 Stati Ue, la lista comprende la Gran Bretagna e i quattro Stati Schengen che non fanno parte dell’Ue, ossia Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein. Le limitazioni di viaggio erano state emesse dal ministro agli Esteri, Heiko Maas, lo scorso 17 marzo: ora si tratta di dare la possibilità di fare le vacanze, dato che “la ripresa del turismo è importante sia per chi viaggia che per l’economia turistica tedesca come per la stabilità economica dei Paesi che rappresentano le mete di viaggio”, come si afferma nel documento. (ore 9.11)

FONDO DI GARANZIA

Le domande al Fondo di Garanzia hanno ampiamente superato le 377mila unita’ per un importo di oltre 17 miliardi di euro. Lo comunica il Mediocredo Centrale precisando che dal 17 marzo al 25 maggio sono 377.611 per un importo di euro 17.078.597.156,34 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia. In particolare, 375.004 sono quelle pervenute ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidita’ per un importo di 16,8 miliardi, 341.051 delle quali sono operazioni riferite a finanziamenti fino a 25 mila euro, con copertura al 100% per un importo finanziato di euro 7.076.794.847,29. (ore 9.04)

 

Lunedì 25 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Scendono a 300 i nuovi casi di CORONAVIRUS registrati in Italia. Emerge dal monitoraggio sanitario della Protezione civile. Il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 230.158, con un incremento rispetto a ieri di 300 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 55.300, con una decrescita di 1.294 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 541 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 12 pazienti rispetto a ieri. Emerge dal bollettino odierno della Protezione civile sui casi di CORONAVIRUS. Sono 8.185 le persone ricoverate con sintomi, con un calo di 428 pazienti rispetto a ieri. Invece 46.574 persone, pari all’84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. (ore 18.10)

I DATI

“Verificheremo tra alcuni giorni se questo andamento positivo della pandemia in Friuli Venezia Giulia, come tutti auspichiamo, verrà confermato. Nel frattempo chiedo alle persone di continuare a usare le precauzioni comportandosi con lo stessa responsabilità dimostrata nella fase 1 dell’emergenza”. Lo ha detto oggi a Trieste il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardo, in merito agli ultimi dati sul contagio da coronavirus in regione che hanno registrato 4 nuovi casi positivi e zero decessi. “C’e’ una continuità con l’andamento della scorsa settimana – ha spiegato Riccardi – in quanto la curva e’ coerente a una riduzione di tutti gli indicatori. Nel frattempo stiamo procedendo con l’attivita’ di contenimento e con i tamponi per tracciare ogni nuovo caso e prevenire l’insorgere di eventuali focolai”. (ore 18.11)

UE

Accordo tra i viceministri delle Finanze sui 200 miliardi di euro di garanzie della Banca europea degli investimenti (Bei) alle Pmi europee. L’accordo sarà confermato domani nel board della Bei. “I ministri dell’economia si sono rivelati all’altezza del compito, abbiamo fatto un compromesso in tempi record sui dettagli dei tre strumenti di emergenza per proteggere lavoratori, imprese e Stati”, ha detto il presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno. “La solidarietà e rapidità che abbiamo dimostrato getta le basi per la proposta della Commissione europea sul Recovery fund. Dobbiamo assicurare che l’Ue esca dalla crisi più forte e unita”, ha aggiunto. (ore 17.41)

SILERI “CON QUESTO TREND OK APERTURA CONFINI REGIONI”

“Se dovessi basarmi sui report della scorsa settimana direi che tutte le regioni hanno dati in netto miglioramento. Non vedo perché non dovrebbe essere consentita la mobilità tra regioni se il trend è questo”. Lo ha detto il viceministro della salute Pierpaolo Sileri a margine della visita all’ospedale San Martino di Genova, rispondendo alla domanda se condividesse le preoccupazioni del ministro Boccia. “Sicuramente e’ pericoloso non rispettare le regole, non mantenere le distanze di sicurezza, non mettere la mascherina o scambiarsi la stessa bottiglia di birra all’aperto tra amici, cosa che ho visto coi miei occhi – aggiunge Sileri in merito alle polemiche sulla movida nello scorso weekend in diverse citta’ italiane – ma la verità  è che ciò che accadrà lo scopriremo dai numeri, da un eventuale aumento dei contagi e da quanto questo impatta sul sistema sanitario nazionale”. (ore 17.25)

TEST RAPIDO

Già dal mese prossimo in Europa sarà disponibile un nuovo test rapido in grado di diagnosticare dalla saliva, in una sola ora, la positività al nuovo coronavirus. Ad annunciare il lancio di “EasyCov”, questo è il nome del nuovo test, nel mercato europeo è stato il consorzio francese, formato dalla società biotecnologica SKILLCELL, dal laboratorio CNRS SYS2DIAG e dalla societa’ digitale VOGO, in un comunicato. La produzione su larga scala è già iniziata. Il test viene eseguito da operatori sanitari e prevede la raccolta di meno di 1 millilitro di saliva sotto la lingua del paziente. “Questo è un passo decisivo e mi congratulo con la straordinaria collaborazione di tutti coloro che lavorano al progetto, sia del settore privato che di quello pubblico”, dichiara nella nota Franck Molina, ricercatore presso il CNRS e direttore del laboratorio Sys2Diag. “EasyCov è un’innovazione che è stata sviluppata e perfezionata a tempi di record, classifica la Francia come leader mondiale nella ricerca. Sono fermamente convinto – aggiunge – che sarà una forza dirompente nella lotta contro Covid-19″. Si prevede che EasyCov otterrà il marchio CE nella prima metà di giugno, dopodiché il test EasyCov sarà prodotto in Francia da FIRALIS”. Il costo del test dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 euro. La commercializzazione del test EasyCov sarà gestita da SKILLCELL. (ore 15.23)

ECCO IMMUNI

Il ministero dell’Innovazione svela la ‘faccia’ di Immuni, dallo start dell’applicazione all’alert di “rilevato contatto con una persona positiva al Covid 19”. Oltre venti screenshot dell’app sono ora disponibili sul sito del ministero dell’Innovazione. Slide che guidano all’attivazione dell’app, alla sua impostazione sullo smartphone, ne chiariscono il funzionamento e l’obiettivo: contrastare l’epidemia. (ore 15.14)

‘COVIDRISK’, IL TUO RISTORANTE PREFERITO E’ SICURO? NASCE IL SITO PER SCOPRIRLO

Il tuo ristorante preferito è Covid-free? Oggi c’è un portale che può dirtelo. E’ online infatti covidrisk.it, la prima piattaforma in Italia, sviluppata da un gruppo di ingegneri di Benevento, che raccogliendo dati dall’utente, e attraverso un algoritmo, è in grado di valutare il livello di esposizione al rischio contagio. Un sito web a doppio binario: uno dedicato alle aziende che possono così districarsi nella giungla delle norme in vigore verificando online la rispondenza ai requisiti di legge e ottenendo un rating relativo alla messa in sicurezza della propria azienda o esercizio commerciale; l’altro riservato ai clienti che potranno dare una loro opinione sulla sicurezza dei luoghi visitati, sulla base della loro esperienza. “E’ un modo per incrociare la necessità dei gestori delle attività, chiamati al rispetto della normativa, con quelle degli utenti che possono aiutare nel monitoraggio della propria attività”, spiega l’Ing. Gianluigi Barretta, ideatore dell’iniziativa. ”Al termine della valutazione – prosegue – le aziende riceveranno una certificazione che sarà visibile sul sito e che attesta il rispetto delle leggi in materia di prevenzione sanitaria. Naturalmente anche i clienti avranno poi modo di confermare o meno il rispetto di alcuni degli obblighi più noti, come la presenza del gel sanificante all’interno della struttura o l’utilizzo delle mascherine”. Il servizio attraverso una webapp sarà attivo già dai primi giorni di giugno ma fin da oggi è possibile visitare il sito per raccogliere le informazioni necessarie in maniera semplice e sempre aggiornate con i decreti del governo. Covidrisk, vanta un pool di scienziati come comitato scientifico ed ha già in attivo la collaborazione con Assoconsum, una delle maggiori associazioni italiane per la tutela e difesa dei consumatori. (ore 14.58)

IN LOMBARDIA CIG MARZO-APRILE +184% RISPETTO AD ANNI CRISI

Mai viste tante richieste di cassa integrazione in Lombardia. Le ore richieste di cig ordinaria, straordinaria e in deroga, nel bimestre marzo-aprile 2020, sono il 184,1% in più di quelle richieste nel I trimestre 2010, ovvero negli anni della grande crisi. In particolare, le ore di cassa ordinaria nel bimestre sono il 302,9% in più di quelle richieste nel quarto trimestre del 2009. A rilevarlo è il bollettino dell’Osservatorio Cassa integrazione guadagni della Cisl Lombardia, che ha messo a confronto i dati Inps relativi al bimestre marzo-aprile 2020 con il quarto trimestre del 2009, quello con il numero maggiore di ore nella gestione Cig ordinaria durante gli anni della crisi, e il primo trimestre 2010 (quello con i valori totali di Cig più alti). ”Guardando la situazione lombarda si nota che attualmente la cassa integrazione richiesta è prevalentemente ”ordinaria” e pari al 95,3% della cassa richiesta”, sottolinea Mirko Dolzadelli, segretario Cisl Lombardia con delega al Mercato del lavoro. “Questo è un elemento di distinzione con la crisi precedente, che era cresciuta contemporaneamente in tutte le gestioni, ordinaria, straordinaria e in deroga. Probabilmente questa differenza sarà in parte attenuata con la prossima rilevazione di maggio, almeno sulla cassa in deroga”. Le domande di cassa in deroga (Cigd) decretate da Regione Lombardia al 21 maggio contengono infatti complessivamente la richiesta di più di 67 milioni di ore e quindi supereranno di molto il biennio 2009/2010 anche in questa gestione. (ore 14.57)

IN GERMANIA DISTANZIAMENTO SOCIALE FINO A LUGLIO

Il governo tedesco conta di prorogare le sue misure di distanziamento sociale fino al 5 luglio, nella convinzione che la pandemia di coronavirus ripartirà “molto velocemente” se non ci saranno precauzioni. Lo indica una bozza ottenuta dalla France Presse. Preparato dalla cancelleria, questo documento da discutere con i sedici Lander prevede il mantenimento di una distanza di almeno un metro e mezzo tra le persone, nonché il divieto di riunirsi a gruppi superiori a dieci persone o più di due famiglie. La bozza arriva inoltre in un momento in cui due Lander orientali vogliono revocare quasi tutte le restrizioni, progetto che suscita preoccupazioni nel resto del Paese. (ore 14.23)

TECNOLOGIA MAL GOVERNATA E’ PERICOLOSA

“La tecnologia, che in queste settimane ha offerto grandi opportunità agli italiani di superare la limitazione delle relazioni personali fisiche, ha consentito di avere anche altre opportunità. La pandemia ha infatti dimostrato come il digitale, con la ricetta elettronica e con la telemedicina, possa consentire la prosecuzione delle cure anche in regime di distanziamento sociale. Eppure, una tecnologia non ben governata può aumentare il rischio clinico, in cui si riflette, in questo ambito, il rischio informatico, ove ad esempio i dati su cui si fonda la diagnosi siano alterati”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, nel corso di una audizione davanti alla Commissione parlamentare per la semplificazione, relativamente all’indagine conoscitiva in materia di semplificazione dell’accesso dei cittadini ai servizi erogati dal Servizio sanitario nazionale. Ha aggiunto Soro: “Per altro verso, l’esfiltrazione o l’accesso indebito ai dati sanitari possono violare, in modo talora irreversibile, quel diritto all’intangibilità della propria vita privata che costituisce la radice più antica della privacy. Sul piano individuale – ha proseguito Soro – la conoscenza di dati così sensibili quali quelli genetici o sulla salute, può fondare discriminazioni o comunque pregiudizi rilevantissimi per l’interessato. Ma il rischio cibernetico, in ambito sanitario, ha effetti importanti anche dal punto di vista collettivo”, ha concluso il presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali. (ore 12.16)

BIMBI NON CONTAGIOSI? ANCORA NON ABBIAMO CERTEZZE

“Finché non avremo delle ripetute certezze, dobbiamo agire con cautela e tutela. Una cosa è certa: i bambini possono contagiarsi, sviluppano la malattia, generalmente (ma non sempre) in maniera meno grave, però si ammalano. La ricerca sta facendo passi da gigante in pochissimo tempo, ma gli studi vanno valutati con attenzione perché altrimenti è pericoloso”. Lo dichiara Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). Un recente studio pubblicato sulla rivista ‘Jama’ afferma che i bambini si ammalano di meno grazie ai pochi recettori del virus presenti nel loro naso. “Questo studio – dice Di Mauro – ha suscitato un notevole clamore mediatico, sicuramente al di là delle aspettative degli autori. Probabilmente le cose non sono così semplici e lineari: davvero la differenza sta solo nel numero di recettori? Esiste un cut-off al di sotto del quale questo rischio è ridotto/nullo? E gli altri recettori Ace2 a livello dei pneumociti, e quelli solubili presenti nel plasma che ruolo giocano? Altri fattori tuttora ignoti? Ancora troppe le domande. I ricercatori hanno formulato un’ipotesi, ma la risposta potremo averla solo dalla realtà, dai dati epidemiologici dei contagi, quando i bambini saranno riammessi in comunità, riprenderanno la frequenza scolastica”. “Noi tutti speriamo, naturalmente – conclude – che queste ottimistiche ipotesi vengano confermate, ma fino ad allora dobbiamo attenerci alla massima cautela. Abbiamo ancora sotto gli occhi le conseguenze di valutazioni troppo frettolose e superficiali. Dobbiamo essere fiduciosi ma rigorosi lasciandoci guidare dai dati epidemiologici della realtà italiana e, a tal fine, chiediamo che sia messa a punto una efficace strategia di controllo dei contagi sul territorio, con linee guida appropriate non solo sulla modalità della frequenza scolastica, ma anche sulla gestione delle riammissioni a scuola in caso di assenza per patologia”. (ore 12.12)

BRACCIALETTO PER DISTANZIAMENTO

Un braccialetto per il distanziamento sociale in azienda, un sistema per controllare che i lavoratori non si avvicinino troppo: lo ha messo a punto Stoorm5, azienda informatica bolognese che fornisce servizi di controllo per l’industria 4.0. Fondata nel 2015 da professori universitari e ricercatori precari, ha quattro soci e 10 dipendenti: “l’anno scorso abbiamo fatturato 600mila euro, con una crescita del 50%, e nel 2020 puntavamo al milione. Avevamo costruito bene la casa, poi è arrivato il tornado che ha portato via il tetto”, dice a Repubblica Bologna l’ad Aldo Campi, che spiega l’idea del braccialetto. “Avevamo fatto progetti per altri clienti, come un sistema antirapina per Emil Banca e uno anti-allontanamento sui pazienti con problemi cognitivi per alcune cliniche private. Quando è arrivata l’emergenza abbiamo capito che avevamo già qualcosa pronto in azienda”. ‘Modis’, così si chiama, funziona con un’app sul cellulare e si basa sulla tecnologia Bluetooth: “Il braccialetto viene indossato dai dipendenti e segnala con una vibrazione quando la distanza tra le persone si riduce troppo. I dati memorizzati possono poi essere scaricati con un totem vicino al marcatempo o con un’app sul cellulare, in modo che l’azienda in caso di contatto possa ricostruire i contagi”. Nessun problema di privacy, assicura l’azienda, “poiché il sistema – spiega Campi – non individua la posizione ne’ l’attivita’ ma solo la vicinanza con altri. Visto che il governo impone il mantenimento della distanza, è come se si controllasse che il lavoratore abbia le scarpe contro gli infortuni”. (ore 11.50)

ISTAT SU PANDEMIA

Un Paese compatto contro il Covid-19 nella Fase 1 di lotta alla pandemia. E’ il quadro che emerge dal report dell’Istat “Reazione dei cittadini al lockdown”, indagine condotta nella Fase 1 dell’emergenza Covid-19 ovvero nel periodo dal 5 al 21 aprile 2020. Tre cittadini su quattro hanno usato parole di significato positivo per descrivere il clima familiare vissuto nella Fase 1 dell’emergenza Covid-19. Alta la fiducia espressa verso il personale medico e paramedico del Servizio Sanitario Nazionale con un punteggio medio pari a 9 (in una scala da 0 a 10) e verso la Protezione civile (8,7). Il 91,2% dei cittadini ha considerato utili le regole imposte per contrastare l’evoluzione della pandemia. L’89,5% ha percepito come “chiare” le indicazioni su come comportarsi per contenere il contagio. (ore 11.15)

BONUS DOMESTICI

“Da oggi sul sito dell’Inps è possibile richiedere l’indennità per i lavoratori domestici introdotta con il decreto rilancio. Con questa misura assicuriamo un sostegno concreto a una categoria di lavoratori messa fortemente in difficoltà a causa dell’emergenza Covid19”. Lo scrive su Twitter la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo commentando l’avvio delle domande per l’indennità di 500 euro al mese per aprile e maggio per i lavoratori domestici non conviventi che hanno rapporti di lavoro per almeno 10 ore settimanali nel complesso. (ore 11.13)

2 GIUGNO: PARTE GIRO D’ITALIA FRECCE TRICOLORI, OGGI SORVOLO ANCHE SU CODOGNO

Parte oggi il Giro d’Italia delle Frecce Tricolori, organizzato in occasione delle celebrazioni della Festa della Repubblica: il 2 giugno non si terrà, a causa dell’emergenza coronavirus, la tradizionale parata ai Fori Imperiali ma sarà deposta una corona di alloro all’Altare della Patria da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.    La Pattuglia Acrobatica Nazionale effettuerà,  partire da oggi, una serie di sorvoli, toccando tutte le regioni italiane e abbracciando simbolicamente con i fumi tricolori tutta la Nazione, in segno di unità, solidarietà e di ripresa. Oggi dopo il decollo da Rivolto, sede delle Frecce tricolori, saranno sorvolate Trento, Codogno, prima zona rossa dell’emergenza sanitaria che ha colpito il Paese, Milano, Torino e Aosta. Domani sarà la volta di Genova, Firenze, Perugia e L’Aquila, mercoledì saranno sorvolate Cagliari e Palermo, mentre giovedì Catanzaro, Bari, Potenza, Napoli e Campobasso.  Venerdì toccherà a Loreto, dove ha sede l’omonimo santuario della Madonna protettrice dell’Arma Azzurra, Ancona, Bologna, Venezia e Trieste. Il giro d’Italia delle Frecce tricolori si concluderà simbolicamente il 2 giugno con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica durante la deposizione della corona di alloro all’Altare della Patria.  (ore 10.04)

L’ANALISI

L’emergenza coronavirus e i lockdown hanno congelato i consumi in tutta Europa e hanno spinto i risparmiatori ad accumulare soldi nei depositi bancari. I tassi di risparmio in quattro delle cinque principali economie europee, come rivelano i dati della Bce e della Boe raccolti dal Financial Times, sono saliti a marzo, molto al di sopra delle medie di lungo periodo. In Italia i risparmiatori hanno messo da parte 16,8 miliardi di euro, rispetto a una media mensile di 3,4 miliardi. In Francia i risparmiatori hanno lasciato in banca 20 miliardi di euro, contro una media di 3,8 miliardi. La Banca di Francia, in una ricerca a parte, ha poi mostrato che a metà maggio questo trend è accelerato e i soldi depositati in banca dai francesi sono lievitati a 60 miliardi di euro. In Spagna le famiglie hanno risparmiato a marzo 10,2 miliardi di euro, contro una media di 2,3 miliardi. E in Gran Bretagna i depositi sono cresciuti al livello record di 13,1 miliardi di sterline. Tra i grandi Pesi europei l’unica eccezione è la Germania, dove i depositi bancari sono fortemente diminuiti a marzo, perché i risparmiatori hanno ritirato i soldi dai loro conti correnti. E questo perché i tedeschi preferiscono mantenere i loro risparmi in contanti durante una crisi, come hanno fatto anche al culmine della crisi finanziaria del 2008. La Bundesbank ha riferito che il denaro in circolazione in Germania e’ aumentato di 39,7 miliardi di euro tra la fine di gennaio e l’inizio di maggio. (ore 10.04)

MOBILITA’ TRA REGIONI

“Non siamo sorpresi per quel è accaduto in questo fine settimana. Ma se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani”. Lo dice, in un’intervista alla Stampa, il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. “A fine settimana – spiega – il Consiglio dei ministri farà le sue valutazioni in base al numero dei contagi. E per lo ‘sblocco’ della mobilità tra Regioni, faremo le nostre valutazioni: non è detto, ma potrebbe diventare inevitabile prendere tutto il tempo che serve”. “La maggioranza dei cittadini – osserva Boccia – rispetta le regole ed è indignata per i comportamenti di poche persone. Sinora abbiamo usato il metodo del bastone e della carota: sembra aver funzionato”. E gli assistenti civici, aggiunge, saranno “migliaia di persone in strada per ricordare a tutti le regole della nostra convivenza”. (ore 9.40)

IN LOMBARDIA IERI DECESSI ZERO 

“La cosa che mi rasserena è il numero dei nuovi contagiati che sta diminuendo. Lo ‘zero decessi’ è un dato che andrà preso con le pinze, nel senso che purtroppo la domenica è un giorno durante il quale la comunicazione non è sempre precisa e perfetta, a volte arrivano in ritardo. E’ sicuramente molto positivo come dato, però non illudiamoci che sia finita”. Lo ha detto a Rtl il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. I dati “sono assolutamente ufficiali”, ha confermato Fontana. (ore 9.25)

SILERI, PASSAPORTO SANITARIO OGGI IMPRATICABILE

L’ipotesi sarda e siciliana di un passaporto sanitario “è ad oggi impraticabile”. Così Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, ospite di 24 Mattino su Radio 24. “E’ un’idea ambiziosa ma serve unitarietà su tutto il territorio nazionale. Pensarci va bene, però ad oggi non credo che sia fattibile poi magari una soluzione si trova. Ma secondo me, facciamo prima a riaprire e a lasciarci il virus alle spalle”. (ore 9.20)

APP IMMUNI ARRIVA IN 10-15 GIORNI

“Immuni arriva in 10-15 giorni. Immagino che per la prima decade di giugno arrivi. E’ un tracing importantissimo che quando sarà attivo darà importanti diffusioni su tracciamento e diffusione della malattia”. Così Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute ospite di 24 Mattino su Radio 24. (ore 9.20)

 

Venerdì 22 maggio 2020

MOVIDA VIETATA

Se proseguono gli assembramenti in strada “sono pronto ad emettere provvedimenti con i quali persino i locali rischiano di poter essere chiusi se non spiegano ai loro clienti che nell’esercizio si accede secondo le regole, con le mascherine, si consuma e poi ci si allontana immediatamente senza sostare all’esterno”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante una intervista a TeleBari.(ore 16.25)

CONFIMI, IRAP VA RIDOTTA A CHI STA MALE, NON IL CONTRARIO

“Aver eliminato a giugno il pagamento dell’Irap è, solo apparentemente, un’azione buona e giusta, in realtà si tratta di un ulteriore esempio di ingiustizia tributaria”. E’ il commento di Confimi Industria all’articolo 24 del Decreto Rilancio che abbona alle imprese il saldo Irap 2019 e il primo acconto 2020. L’ingiustizia, sottolinea Confimi, “è nel meccanismo che viola il principio della capacità contributiva. La norma agevola solo chi ha avuto risultati in crescita nel 2019”. “Conti alla mano – si legge in una nota – l’imposta regionale sulle attività produttive risulterà infatti dimezzata per chi ha raddoppiato il volume della produzione rispetto al 2018; ridotta di 2/3 per chi l’ha triplicato e così via. Il tutto, peraltro, assolutamente a prescindere da crolli di fatturato rilevabili nei mesi di marzo, aprile o maggio 2020 cosicché il beneficio si manifesterà anche per il 2020 in modo più che proporzionale per chi, nonostante Covid-19, ha potuto lavorare anche di più”. “Chi, invece, ha mantenuto gli stessi volumi oppure ha avuto una contrazione rispetto al 2018 – fa notare la Confederazione del manifatturiero privato italiano – non solo non avrà alcuna riduzione ma dovrà pure tribolare per recuperare l’eventuale credito (originato dagli acconti versati con il metodo storico) a causa delle misure restrittive introdotte con l’ultima legge di bilancio. Al netto di una serie nutrita di dubbi interpretativi che dovranno essere necessariamente fugati dall’Agenzia delle Entrate, sembra la leggenda di Robin Hood raccontata al contrario”. (ore 16.24)

NIENTE FESTE

Mette in chiaro che le mascherine anche con il caldo dovranno essere usate “fino a quando non ci saranno contagi zero”. Ricostruisce quanto successo ad Ariano Irpino (Avellino), una delle zone rosse della Campania, e in merito il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta Facebook sbotta: “Non sono consentite feste a casa. E che diavolo tutelate almeno i vostri padri, madri, figli altro che feste, festini, carnevale e pippe varie”. Il Carnevale lo chiama in causa perche’ ad inizio febbraio, ad Ariano Irpino, i contagi sono iniziati proprio per una “festa di carnevale organizzata da una scuola paritaria diretta da un ordine religioso con la partecipazione di oltre 200 persone”. “Quella festa illegittima ha portato ad un contagio che ha coinvolto le suore, l’istituto scolastico e la curia – spiega – poi c’e’ stata una cerimonia familiare a Villanova del Battisto con altre 70 persone di 5 nuclei familiari che poi sono andati allegramente in giro. Poi il gestore di un bar che e’ andato a Milano, e’ tornato a ha continuato a lavorare nel bar e poi un medico e la moglie positivi che sono andati allegramente in ospedale e poi in una struttura sanitaria privata, un centro di riabilitazione. Si e’ verificata una successione di comportamenti irresponsabili per i quali abbiamo interessato la magistratura perche’ hanno determinato un danno immenso”. (ore 16.23)

BTP ITALIA

Mef: Btp Italia 72% retail individuali, 48,1% istituzionali esteri
L’ammontare complessivamente emesso del Btp Italia con scadenza a 5 anni, dedicata al finanziamento degli interventi relativi all’emergenza Covid-19 è stato pari a pari a 22.297,606 milioni di euro, “un record assoluto dalla nascita del Btp Italia”. Lo rende noto il Ministero dell’Economia, che illustra la composizione della domanda. La prima fase dedicata al retail ha visto il 72% di investitori individuali e il 28% private banking. Mentre tra gli istituzionali il 51,9 per cento è stato di investitori domestici, mentre il restante 48,1 per cento dell’emissione è stato sottoscritto da investitori esteri. “Anche il volume di sottoscrizioni nel corso della prima fase del collocamento, dedicata agli investitori retail, ha rappresentato sia per contratti che per controvalore il più elevato volume di Btp Italia sottoscritto da questa tipologia di investitori. La domanda, già molto sostenuta il primo giorno, è andata progressivamente crescendo nel corso del secondo e terzo giorno, a differenza delle precedenti emissioni in cui il ritmo di sottoscrizione, sia per controvalore che per numero di contratti, ha sempre visto un fisiologico calo nel corso della Prima fase del collocamento”, spiega il Mef. La Seconda fase, dedicata agli investitori istituzionali, che si è svolta nell’arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato superiore all’ammontare finale offerto, quest’ultimo pari a 8.300 milioni di euro. Con riferimento alla prima fase, dei 383.966 contratti conclusi sul Mot (il Mercato telematico delle obbligazioni e titoli di stato di Borsa Italiana) circa il 60 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva circa all’88 per cento del totale relativo a questa fase. Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche degli investitori, dalle informazioni raccolte dai Dealer e Co-Dealer, si può desumere che nel corso della Prima Fase la partecipazione di investitori individuali è stata prevalente rispetto a quella del private banking (con una quota di rispettivamente 72 per cento e 28 per cento). All’interno della quota sottoscritta da investitori individuali, si stima che circa il 71 per cento abbia inoltrato l’ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l’ordine a distanza), mentre circa il 29 per cento attraverso l’home banking. Per quanto riguarda la ripartizione geografica degli ordini ricevuti durante la Prima fase, la quasi totalità degli ordini risulta provenire da investitori domestici (ore 14.55)

FRECCE TRICOLORI

Lunedì alle 10.40 le Frecce Tricolori dell’Aeronautica Militare sorvoleranno le aree del Lodigiano per prime colpite dall’epidemia di Coronavirus. Si tratta di un omaggio per ricordare le vittime del Covid e tutti gli operatori impegnati nell’emergenza. L’iniziativa – che ha il patrocinio della Presidenza della Repubblica e del Ministero della Difesa – fa parte del calendario di celebrazioni per la festa della Repubblica. A rendere nota l’iniziativa il prefetto di Lodi Marcello Cardona. (ore 14.51)

ANCHE PER WEEKEND FONDAMENTALE RESPONSABILITA’ CIASCUNO

“Questo fine settimana coincide in Piemonte con l’apertura di bar e ristoranti. Non è nostro intento arrecare pregiudizio ai giovani che nel fine settimane dopo due mesi e mezzo hanno volontà di uscire e confrontarsi ma facciamo appello al senso di responsabilità di ciascuno”. Così il prefetto di Torino, Claudio Palomba, presentando le misure di contenimento. (ore 12.04)

TOTI, CONFINI REGIONI COMPETENZA GOVERNO NON PENSO ITALIA POSSA RESTARE CHIUSA A LUNGO

“I confini tra le Regioni sono competenza del Governo. Non penso che l’Italia possa rimanere chiusa ancora a lungo”. Lo scrive il governatore ligure Giovanni Toti sul suo profilo Twitter riprendendo il suo intervento a Studio24 su RaiNews24, parlando della fase2 e dello sblocco dei confini tra le regioni. (ore 12.02)

BIMBI ALL’APERTO CON OCCHIALI DA SOLE E MASCHERINA

Proteggere gli occhi dal rischio Covid-19 “come si proteggono il naso e la bocca con mascherina e per farlo servono gli occhiali, da sole se si esce di giorno e magari da vista (neutri) se si esce la sera. Questo vale anche per i bambini sopra i sei anni”. A fare il punto con l’Adnkronos Salute è Andrea Manfredi, specialista oculista dell’azienda ospedaliera S.Giovanni di Roma. “La raccomandazione più importante è l’igiene della mani e mai toccarsi gli occhi con i guanti o distrattamente con le mani”, rimarca lo specialista. “Ricordo che il coronavirus è stato isolato anche nelle lacrime – aggiunge Manfredi – l’occhio è la porta di entrata e di uscita del virus, per questo dobbiamo stare molto attenti a come ce ne prendiamo cura. Ad esempio, bisogna fare molta attenzione se l’occhio diventa rosso, indice di una congiuntivite che può essere frequente soprattutto in questo periodo di allergie, ma anche virale e nei casi peggiori un segnale d’allarme per un sospetto caso Covid-19, magari asintomatico. Facilmente si può essere ingannati. Negli ultimi mesi ho visto un aumento di questa problematica e qualche sospetto, anche pensando i mesi precedenti la pandemia, l’ho avuto che potessi avere avuto di fronte un caso”. (ore 11.54)

ADR, NUOVA MODALITA’ ACCESSO IN AEROPORTO

A partire dal prossimo 26 maggio cambia la modalità di accesso all’aerostazione dello scalo di Fiumicino. In base alle nuove disposizioni previste dal dpcm del 17 maggio 2020 per il contenimento del contagio da Covid-19, al protocollo di sicurezza sanitaria dell’UE e alle linee guida dell’Enac, l’ingresso al Terminal 3 – l’unico al momento operativo – sarà consentito solo ai passeggeri e agli operatori aeroportuali. Lo comunica Adr in una nota. Inoltre, i controlli della temperatura corporea attraverso i termoscanner, già operativi in aeroporto dal 4 febbraio scorso, verranno ora effettuati all’ingresso nell’aerostazione e non più ai gate d’imbarco. La nuova modalità prevede che il controllo della temperatura venga effettuato presso l’ingresso 5 piano partenze del Terminal 3 e al mezzanino sempre del Terminal 3 per chi arriva dai parcheggi multipiano e dalla stazione ferroviaria. Agli arrivi del Terminal 3, invece, i controlli vengono effettuati alla porta 4. L’uscita dal terminal sarà consentita a livello partenze dalla porta 3 ed a livello arrivi dalla porta 2 Aeroporti di Roma ricorda che all’interno dello scalo, come in tutti i locali chiusi aperti al pubblico, è obbligatorio indossare la mascherina di protezione e mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro. (ore 11.55)

TEST IN RUSSIA

Gli specialisti del Centro di ricerca Nazionale di Epidemiologia e Microbiologia ‘Nikolai Gamaleya’ del ministero della Salute russo hanno testato “su se stessi” e “con successo” un vaccino per il nuovo coronavirus. Lo ha detto a Interfax il direttore del centro, Alexander Gintsburg. Che ha sottolineato come “non siano stati rilevati effetti negativi”. “E’ stata rilevata l’immunità, tutti sono sani e salvi e felici”, ha detto. Gintsburg non ha rivelato il numero di persone che si sono fatti l’iniezione del vaccino dicendo solo che si trattava di “un’ampia gamma di dipendenti del centro: sviluppatori, organizzatori di prove precliniche e specialisti di prodotto”. La decisione, ha poi spiegato, non è nata “tanto per testare la validità del vaccino, quanto piuttosto di proteggersi per poter lavorare su questo progetto in tempo di pandemia. Di conseguenza, tutti coloro che lavorano su questo sviluppo sono protetti”. (ore 11.02)

DOMANDE FONDO

Al 21 maggio le domande di nuova liquidità inviate dalle banche al Fondo di garanzia sono cresciute a 329 mila (+ 26 mila sul giorno precedente) per finanziamenti richiesti di circa 15 miliardi (oltre un miliardo in più rispetto al giorno prima), di cui, fino a 25 mila euro, sono cresciute a 295 mila, per oltre 6 miliardi di euro. Lo annuncia l’Abi indicando che prosegue “l’importante crescita”. (ore 11.02)

MAGRINI (AIFA), ITALIA IN CAMPO PER DOSI VACCINO A PREZZI SOSTENIBILI

“Se la sperimentazione di Oxford darà i risultati sperati, l’Italia si sta già coordinando con gli altri Paesi europei affinché il vaccino sia messo a disposizione in tutto il continente a prezzi sostenibili. C’è già un piano di produzione per soddisfare la domanda”. Nicola Magrini, direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), in un’intervista alla ‘Stampa’ assicura che il nostro Paese non sarà tagliato fuori dalla corsa all’approvvigionamento di un vaccino contro Covid quando arriverà sul mercato. E sul siero sperimentale dell’italiana ReiThera, anticipa: “A giorni speriamo possa partire la sperimentazione allo Spallanzani”. Vaccino, ma non solo. Sul fronte dei farmaci, alla ricerca di una terapia capace di sconfigge il virus, ci sono circa 30 sperimentazioni autorizzate da Aifa. “Siamo in una situazione simile a quella delle prime terapie contro l’Hiv, che non bloccavano ma rallentavano la malattia. La troppa enfasi sull’efficacia non ancora dimostrata di molti farmaci – osserva Magrini – non ha aiutato la ricerca, perché i pazienti non hanno più voluto partecipare agli studi randomizzati, dove metà è trattata con il farmaco sperimentale e l’altra con un placebo. Che è l’unico metodo per conoscere la reale efficacia di un nuovo farmaco”. Fra i farmaci più promettenti, l’antivirale remdesivir e l’anticorpo monoclonale tocilizumab? “Il primo, utilizzato per contrastare la replicazione del virus – spiega il Dg – sarà commercializzato a giugno in Italia sulla base di uno studio che ha mostrato una riduzione della mortalità dall’11,6% all’8%. Ma attendiamo i risultati di altri studi internazionali per avere un quadro più chiaro”. (ore 9.44)

SAPONE PER GEL

I carabinieri del nucleo investigativo di polizia ambientale, agroalimentare e forestale, nell’ambito di un servizio di contrasto alla vendita di prodotti per la sanificazione non conformi alle norme sanitarie, hanno denunciato un 52enne della provincia di Napoli per frode in commercio. Titolare di una rivendita di prodotti cosmetici, l’uomo aveva stoccato in magazzino pronte per la commercializzazione – 8496 confezioni di gel lavamani con etichette che ne esaltavano le proprietà “antibatteriche”. Le confezioni secondo i militari contenevano del semplice sapone. Tra i materiali rinvenuti e poi sequestrati anche 2 rotoli di etichette adesive da applicare ai flaconi con l’indicazione “antibatterico naturale”. Il valore commerciale dei prodotti sequestrati ammonta a 20mila euro. (ore 9.43)

PATUELLI, SU PRESTITI 8 RICHIESTE SU 10 A BANCHE ACCOLTE

“Con il presidente Conte non faccio polemiche e non raccolgo polemiche: siamo di fronte ad un incendio ed io, come un cireneo, continuo a portare secchi d’acqua per spegnerlo”: lo afferma in una intervista a ‘La Stampa’ il presidente dell’Abi Antonio Patuelli in merito alla nuova sollecitazione del premier alle BANCHE a fare di più per erogare prestiti. Ad oggi, spiega Patuelli, il Fondo di garanzia ha autorizzato 303.714 prestiti per un ammontare complessivo di 13,84 miliardi, compresi 271.314 prestiti fino a 25mila euro garantiti al 100% per un totale di 5,67 miliardi. E l’80% delle richieste pervenute alle BANCHE è stato accolto. “Ritardi nell’erogazione dei prestiti? Per noi parlano i fatti. L’Abi è stata ed è velocissima nel fare tutto quanto le spetta, nella maniera più precisa e tempestiva. Noi – sostiene Antonio Patuelli – siamo una associazione di categoria e non abbiamo nessuna possibilità di conoscere le notizie che sono in possesso della Vigilanza, che ha sede centrale a Francoforte”. Sul fronte del governo “molto autorevolmente, il ministro Gualtieri nei giorni scorsi – afferma – ha ringraziato le BANCHE e i loro lavoratori per il lavoro che stanno facendo. E credo che il ministro dell’Economia e delle Finanze abbia a disposizione un flusso di informazioni superiore a chiunque altro nel governo, anche perché continua ad essere anche il presidente del Comitato interministeriale credito e risparmio”. (ore 9.20)

CINA: AL VIA L’ASSEMBLEA NAZIONALE DEL POPOLO, RICORDO PER VITTIME PANDEMIA 

Con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime della pandemia di coronavirus sono iniziati a Pechino i lavori dell’Assemblea nazionale del popolo. La sessione plenaria annuale si tiene con più di due mesi di ritardo rispetto al tradizionale appuntamento di inizio marzo, slittato a causa dell’emergenza coronavirus. Ai lavori nella Grande Sala del Popolo partecipano 2.897 delegati. Il premier Li Keqiang, riportano i media ufficiali cinesi, ha presentato il lavoro del governo durante un intervento andato avanti per quasi un’ora. Da Pechino arrivano le immagini dei delegati – ad eccezione dei vertici – con la mascherina indosso durante i lavori che andranno avanti per una settimana. (ore 8.09)

CONTE, ‘MASSIMO IMPEGNO A SALVAGUARDIA OCCUPAZIONE’

“I sacrifici fatti dagli italiani hanno permesso al Paese di uscire dal lockdown e di procedere alla riapertura della maggior parte delle attività commerciali, a cominciare proprio da quelle che hanno fatto registrare un più alto numero di ore di cassa integrazione”. Questo il commento ai dati Inps di Giuseppe Conte, che in un colloqui con Repubblica aggiunge che “l’impegno del governo per garantire la salvaguardia dei posti di lavoro è massimo. Questo attraverso il sostegno al reddito di milioni di lavoratori dipendenti, ai quali è stata assicurata la cassa integrazione, e il blocco dei licenziamenti”. Quanto ai ritardi nell’erogazione di sussidi e finanziamenti, Conte aggiunge, rispondendo alle critiche di Salvini, che “grazie al decreto Rilancio semplificheremo le procedure per l’erogazione della cig in deroga e consentiremo all’Inps di anticipare il 40 per cento delle somme spettanti al lavoratore entro due settimane dalla presentazione della domanda. In più, abbiamo allargato la platea dei lavoratori a cui sarà riconosciuta una indennità per far fronte all’emergenza, come colf e badanti. Ieri 1,4 milioni di stagionali, autonomi e partite Iva hanno ricevuto dall’Istituto di previdenza il bonus 600 euro per il mese di aprile, che nei prossimi giorni sarà erogato a tutti i beneficiari”. (ore 8.06)

DELRIO, DEMAGOGIA SUI CANTIERI, REGOLE FUNZIONANO

Sullo sblocco dei cantieri si fa tanta demagogia, perché le regole che ci sono funzionano. Semmai sarebbe meglio abolire il Cipe. A dirlo è il capogruppo alla Camera del Pd, Graziano Delrio. “Siamo dentro una crisi senza precedenti – dice in un’intervista a La Stampa – c’è bisogno di salvare aziende, investimenti, persone. Ma la soluzione non passa dalla riscrittura delle regole sugli appalti”. Non c’è un eccesso normativo da superare? “No. C’è stato un eccesso di corruzione. Il codice e’ per l’ottanta per cento frutto di regole europee che hanno semplificato, non complicato il quadro. Dire che quel codice ha bloccato le opere e’ pura demagogia. Quasi tutti i cantieri incompiuti sono figli della legge obiettivo di Berlusconi, esattamente il modello al quale non dobbiamo mai piu’ ispirarci”. L’ultimo decreto sblocca-cantieri sembra ispirarsi a quel principio. Non ha funzionato? “Gli appalti semplificati sono cresciuti di meno della meta’ di quelli partiti con il codice. Se prevale il principio per cui si ha fretta di fare, se i cantieri aprono senza progetti adeguati, il risultato è l’aumento dei costi e dei contenziosi e l’unica cosa che non arriva in fondo sono le opere: con la legge obiettivo si realizzo’ un decimo di quanto promesso”. Ci spieghi allora cosa occorre cambiare. “Primo: in Italia le ditte che realizzano i grandi appalti pubblici non stanno in piedi. C’è una scelta che ho condiviso con il precedente governo: il sostegno all’operazione Astaldi-Salini. Occorrono tre o quattro campioni nazionali. Secondo: ci sono troppi contenziosi. Terzo: vanno rafforzate le stazioni appaltanti, ovvero chi è chiamato ad approvare le opere. Il nemico è la burocrazia”. Lei dice che occorre mettere lo Stato nelle condizioni di approvare rapidamente le opere. Ma il problema è esattamente questo: la burocrazia. O no? “Mi permetto di dare qualche suggerimento. Invece di abolire l’Anac, la si metta nelle condizioni di accelerare le procedure. Dimentichiamo che spesso nei Comuni, nelle Province, nelle Regioni manca il personale adeguato. Ora abbiamo da Anac un modello di bando di “gara tipo”: questo è un buon punto di partenza. Se si vuole abolire qualcosa, si elimini il Cipe a Palazzo Chigi. Capita che per una sua autorizzazione passino mesi. Le Infrastrutture fanno il piano delle opere con il Tesoro? Lo si approvi in Consiglio dei ministri e via. L’importante e’ la certezza dei finanziamenti”. (ore 8.03)

 

Giovedì 21 maggio 2020

CONTROLLI SU EVASIONE A IMPRESE CHE BENEFICIANO DI AIUTI

“Avevamo oltre 110 miliardi di evasione prima di questa crisi. Stiamo aiutando tutte le imprese con soldi di chi le tasse le paga, giusto, ma sarebbe anche giusto dire alle imprese che ne beneficiano che se tra due anni verranno trovate ancora a fare evasione, lo Stato non sarà tenero con loro, perché non lo saranno gli italiani. Il cambiamento nel patto sociale anche con le imprese deve essere nella direzione della legalità”. Così Enrico Giovannini, portavoce Asvis, in occasione del primo evento di Asvislive -Tre passi verso il Festival ”Orientare le scelte, disegnare il futuro”. (ore 16.15)

IN VENETO OLTRE 60 MILA POSTI IN MENO

Sono oltre 60 mila i posti di lavoro persi in Veneto dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Secondo i dati dell’ultimo monitoraggio dell’Osservatorio di Veneto Lavoro diffuso oggi, a partire dal 23 febbraio scorso, giorno di avvio delle restrizioni imposte dal Governo per contenere la diffusione del virus, e fino al 17 maggio sono andate perse in media 5 mila posizioni di lavoro dipendente alla settimana, tra mancate assunzioni e posti di lavoro effettivamente persi, per una contrazione complessiva pari al 3% dell’occupazione dipendente. Rispetto ai monitoraggi precedenti la riduzione settimanale media si è ridotta in funzione della minore entità delle perdite registrate nelle ultime due-tre settimane osservate. A partire dal 4 maggio, infatti, in concomitanza con il progressivo allentamento delle misure di lockdown, si registrano segnali di ripresa, o quantomeno di rallentamento della caduta occupazionale. Ma l’impatto dell’emergenza nel trimestre considerato febbraio-maggio, tra contratti cessati e mancate assunzioni, segna una perdita congiunturale netta di posizioni di lavoro dipendente attorno 62.700 unità. (ore 16.16)

AZZOLINA, SU RIAPERTURA A SETTEMBRE CI SARANNO REGOLE CHIARE

“Intendo rassicurare i dirigenti scolastici che so essere preoccupati per le responsabilità che dovranno affrontare a settembre. Stiamo lavorando per far sì che non ricada tutto sulle loro spalle e che si possa tornare a scuola in sicurezza. Ci saranno regole chiare, realmente applicabili e anche flessibili rispetto alle caratteristiche di ciascun istituto”. Lo ha affermato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina in audizione alla Camera. “La chiusura delle scuole – ha ricordato – è stata operata in stretto raccordo con le autorità sanitarie, che hanno seguito con estrema attenzione, dettandone gli schemi operativi nel relativo protocollo, anche la fase di apertura per consentire lo svolgimento dell’Esame di Stato in presenza. Proprio ieri in Parlamento il dottor Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico, ha ricordato quale sarebbe stato il rischio per la salute dei cittadini se avessimo riaperto le scuole in queste settimane”. “Crediamo – ha aggiunto – che il suggerimento di procedere attentamente in modo graduale sia la modalità che ci consentirà di affrontare il più serenamente possibile il rientro per settembre, di cui stiamo predisponendo con cura tutte le fasi con estrema attenzione e cautela alla fascia di età degli alunni e nel contempo anche alla situazione di supporto necessaria per le famiglie. In queste ore stiamo lavorando al Protocollo di sicurezza che sarà chiuso a breve. Siamo consapevoli dell’importante compito che la scuola assolve nel contesto sociale e di cui intende continuare ad occuparsi in maniera sicura e compiuta in sinergia con tutte le forze che agiscono a livello territoriale. Nel frattempo il governo, con la Ministra per la Famiglia, Elena Bonetti, ha messo a punto un piano per cosiddetti centri estivi a cui abbiamo collaborato, che sosteniamo in pieno e che darà supporto ai genitori”. (ore 16.04)

BTP ITALIA. MEF: RECORD STORICO, VOLUME EMESSO OLTRE 22 MLD

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica i risultati della sedicesima emissione del BTP Italia, il titolo indicizzato all’inflazione italiana dedicata al finanziamento degli interventi relativi all’emergenza Covid-19. Il nuovo titolo, con scadenza a 5 anni, data di godimento 26 maggio 2020 e data di scadenza 26 maggio 2025, ha un tasso cedolare (reale) annuo definitivo pari all’1,40%, pagato in due cedole semestrali. Il regolamento dell’operazione si terrà lo stesso giorno del godimento del titolo. L’importo emesso, pari a 22.297,606 milioni di euro, ha segnato un record storico di volume emesso in un’emissione BTP Italia, e coincide con il controvalore complessivo dei contratti di acquisto validamente conclusi alla pari sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Banca IMI S.p.A, BNP Paribas, Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le imprese S.p.A e UniCredit S.p.A durante il periodo di collocamento, che è iniziato il giorno 18 maggio 2020 e si è concluso alle ore 12,00 della giornata odierna. In particolare, nel corso della Prima Fase del collocamento (dedicata a investitori individuali e affini), dal 18 al 20 maggio 2020, sono stati conclusi 383.966 contratti per un controvalore pari a 13.997,606 milioni di euro. Nella Seconda Fase del collocamento (dedicata a investitori istituzionali), che si è aperta e conclusa nella giornata odierna, il numero delle proposte di adesione pervenute ed eseguite è stato pari a 746, per un controvalore emesso pari a 8.300,000 milioni di euro a fronte di un totale richiesto pari a 19.546,876 milioni di euro (coefficiente di riparto pari a circa il 42,5 per cento). (ore 14.54)

A MILANO NEGOZI APERTI MA POCHI CLIENTI

La riapertura degli esercizi nella fase 2 è avvenuta in grande stile a Milano e nelle province di Lodi e Monza Brianza, con il 97% dei negozi non alimentari aperti, ma i clienti restano molto pochi. Lo rileva Confcommercio Milano, che ha condotto un’indagine presso i propri associati. Nel dettaglio, oltre ai negozi, hanno aperto il 61% degli esercizi di servizi alla persona, il 60% dei servizi d’alloggio (soprattutto fuori Milano), il 59% della ristorazione, il 58% dei servizi alle imprese e solo il 29% delle agenzie di viaggio. Fatto 100 il numero dei clienti di un giorno normale (senza Covid-19) in quest’avvio di settimana è stata riscontrata un’affluenza del 76% per i negozi alimentari, del 45% per i servizi alle imprese, del 30% per il dettaglio non alimentare, del 29% per l’ingrosso non alimentare, del 28% per ambulanti e servizi alla persona, del 20% per la ristorazione. Disastroso in particolare il quadro per le agenzie di viaggio: in quest’inizio settimana l’affluenza della clientela è stata ai minimi termini, circa il 2%, e soltanto il 6% delle agenzie ha accolto clienti intenzionati a programmare una vacanza. (ore 14.54)

RISPETTO DELLE REGOLE

“Rivolgo un ulteriore appello al rispetto delle regole, siamo attenti alla verifica costante del nostro modello matematico e monitoriamo l’evoluzione dall’ apertura del 18 e alla volta del 28 maggio capiremo cosa sta accedendo. Se ci saranno casi di reinfezione dovremo ripensare a chiusure, restrizioni ed eventualmente anche a fare quarantene di focolai evidenti. La preghiera che rivolgoa a tutti è di fare questo sacrificio almeno fino al 2 giugno. Siamo preoccupati da certi comportamenti perché il rischio di reinfezione è alto”. Così il presidente del Veneto, Luca Zaia rispetto alla movida che si sta svolgendo nelle piazze del Veneto, nel corso del punto stampa presso la Protezione Civile a Marghera. “Siamo subissati da segnalazioni di assembramenti di giovani fuori dai bar – ha sottolineato il Governatore – e dal fatto che non ci sia l’uso corretto della mascherina. Ne ho parlato coi colleghi presidenti di regione, e mi è stato detto che è un problema che un pò tutti rilevano. Nelle piazze italiane c’è un clima da liberi tutti, ma siamo molto preoccupati perché il rischio di reinfezione è alto, ringrazio chi rispetta le regole sono maggioranza”, ha concluso. (ore 13.42)

APPENDINO SU MOVIDA, ‘NO GENERALIZZARE CHI SBAGLIA NON E’ IMMAGINE INTERO PAESE’

“A Torino stiamo lavorando con i commercianti per garantire una serie di regole che permettano ai ragazzi di poter tornare a conquistare degli spazi ma con responsabilità” . Così la sindaca di Torino, Chiara Appendino, a ‘L’aria che tira’ su La7 interpellata su come il capoluogo piemontese sta attrezzandosi per evitare assembramenti durante la movida giovanile, che si sono registrate nei giorni scorsi in alcune città. Ricordando che nel capoluogo piemontese le aperture di bar e ristoranti sono stati posticipati a sabato 23 maggio, Appendino ha aggiunto: “il tema è sempre come si vivono queste libertà che abbiamo riconquistato con fatica. E chiaro che non vorremo ritrovarci nella condizione di dover chiudere i locali e spazi di libertà ma non possiamo sempre generalizzare. L’immagine magari di una persona che sbaglia sembra lo specchio di un Paese o di una città” “A Torino la stragrande maggioranza ha rispettato le regole qualcuno non l’ha fatto ma quella non è l’immagine di tutto il Paese o della città, ha concluso la sindaca. (ore 13.39)

PIANO DI SALVATAGGIO PER LUFTHANSA

La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha fatto sapere di essere in trattative avanzate con il governo Merkel per un piano di salvataggio del valore massimo di 9 miliardi di euro e comprendente una partecipazione dello stato pari al 20% del capitale. I termini dell’accordo, che rientrerebbe nell’ambito del Fondo di stabilizzazione economica della Germania, potrebbero prevedere la rinuncia a futuri pagamenti di dividendi e limiti al compenso dei manager. Lufthansa ha aggiunto che l’accordo dovrebbe essere approvato dalla Commissione europea. (ore 9.25)

BONOMI “OBIETTIVO RICONQUISTARE IN 3 ANNI PIL PERDUTO”

“Gli anni di mandato che mi aspettano in Confindustria, saranno quelli della sfida più impegnativa dal secondo dopoguerra. L’obiettivo è riconquistare in due o al massimo tre anni non solo i 9-10 o forse più punti di Pil, che si prevede l’Italia perda in questo 2020, ma anche i tre punti che a fine 2019 ancora ci separavano dal 2008. Dobbiamo porre al centro dell’agenda nazionale una visione di profonda e positiva discontinuità”. Così il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, in un intervento su Il Sole 24 Ore. “Mi limito a tre considerazioni sull’enorme sforzo che ci attende. La prima considerazione riguarda lo Stato e la Pubblica Amministrazione. E’ fin troppo facile criticarli. Ma a noi imprenditori non interessa criticarli, vogliamo contribuire a cambiarli a fondo, in maniera strutturale. Da quando il Governo si è dato un semestre di poteri d’emergenza, abbiamo dovuto confrontarci con un’infinità di fonti normative che hanno prodotto nuove regole in migliaia di pagine. Solo ora, su nostra richiesta, lo Stato ha imboccato quella che sin dall’inizio era la via più rapida e naturale per sostenere impresa e lavoro: non prorogare i pagamenti ma abbuonare le tasse, come avverrà per l’Irap”, osserva Bonomi. (ore 9.18)

DOMANDE FONDO DI GARANZIA

Sono 303.714 per un importo di oltre 13,8 miliardi le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17/03/2020 al 20/05/2020: lo comunicano il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale. Di queste domande: 301.240 sono quelle pervenute ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidità per un importo di oltre 13,5 miliardi. In particolare: 271.314 operazioni riferite a finanziamenti fino a 25 mila euro, con copertura al 100% per un importo finanziato di euro 5.670.422.792,85, per i quali l’intervento del Fondo è concesso automaticamente e possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore; 208 operazioni di riassicurazione con copertura al 100% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi; 32 operazioni con copertura del garante fino al 100% e copertura la 90% del Fondo; 5.077 operazioni di garanzia diretta con copertura al 90% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi; 12.373 operazioni di garanzia diretta, con percentuale di copertura all’80%; 6.770 operazioni di riassicurazione, con percentuale di copertura al 90%; 1.953 di rinegoziazione e/o consolidamento del debito con credito aggiuntivo di almeno il 10% del debito residuo e con incremento della percentuale di copertura all’80% o al 90%; – 135 riferite a imprese small mid cap con percentuale di copertura all’80% e al 90%; 3.378 con beneficio della sola gratuita’ della garanzia, che a normativa previgente erano a titolo oneroso; 2.474 ai sensi della previgente normativa. In relazione alle operazioni di rinegoziazione e/o consolidamento, ammissibili ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidita’, l’incremento del credito aggiuntivo e’ del 68,3%, passando da 222,9 milioni a 375,2 milioni di euro. (ore 9.07)

TRUMP CRITICA LA CINA, ‘PARTE TUTTO DALL’ALTO’

Donald Trump torna a criticare duramente la Cina per la gestione dell’emergenza coronavirus, afferma che il gigante asiatico avrebbe potuto contenere “la piaga” e alza i toni lasciando intendere che il leader cinese Xi Jinping sia dietro a una campagna di “disinformazione”. “Il portavoce (del ministero degli Esteri di Pechino) parla in modo stupido a nome della Cina, cercando disperatamente di spostare l’attenzione dal dolore e dalla carneficina che il loro Paese ha esteso a tutto il mondo – ha twittato il presidente americano, denunciando “disinformazione” e un “attacco di propaganda” in Europa e Stati Uniti, considerato una “disgrazia”. “Parte tutto dall’alto”, ha incalzato con un riferimento a Xi. “Avrebbero potuto contenere la piaga facilmente, ma – ha aggiunto – non lo hanno fatto”. In un altro tweet il tycoon afferma che la Cina sta portando avanti “una massiccia campagna di disinformazione” in un tentativo “disperato di veder vincere” l’ex vicepresidente Joe Biden alle elezioni di novembre “in modo da poter continuare a fregare gli Stati Uniti, come hanno fatto per decenni, fin quando sono arrivato io!”. Gli Stati Uniti, con 1.551.853 di casi e 93.439 decessi, sono il Paese più colpito dalla pandemia di coronavirus, che si è inizialmente manifestata in Cina. (ore 9.01)

ZAMPA, ‘VIRUS NON E’ SCOMPARSO, MANTENERE COMPORTAMENTI VIRTUOSI’

“C’è un rischio molto alto. Il virus non è scomparso e la riapertura non vuol dire che abbiamo superato il problema. Dobbiamo convivere con questo problema. Il contagio non è diminuito. Sono stati messi a punto degli strumenti ma chiediamo a tutti i cittadini di mantenere comportamenti virtuosi”. Così Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Le Regioni che ora sono responsabili di un piano concordato insieme devono fare in modo di attuarlo; se non sarà così non interverremo” conclude Zampa. (ore 9.01)

ZAMPA, ‘DA GOVERNO IL MASSIMO, NESSUN BENEFICIO CON SALVINI E MELONI’ 

“Credo che questo governo stia facendo il massimo; non trovo in generale un’alternativa e c’è una maturazione politica che sta mutando le relazioni tra le componenti politiche”. Così Sandra Zampa, sottosegretaria alla Salute, ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. Renzi dice che ci metterebbe un quarto d’ora a trovare un altro governo: “Forse sì, ma lui sa qual è l’altro governo. Qualunque operazione è possibile se si hanno i numeri ma non credo che il Paese trarrebbe beneficio da un governo con Salvini e Meloni.” “Nel Pd dobbiamo pensare a un confronto serrato con i 5 stelle che ci porti a un’alleanza strategica. Se si guarda alle cose di cui il paese ha bisogno credo si possa trovare un’intesa”. (ore 8.52)

PERCHE’ I BAMBINI SI CONTAGIANO MENO

I recettori che consentono al coronavirus di raggiungere le cellule umane sembrano essere meno diffusi nelle cavità nasali dei bambini, ragione per cui, secondo un nuovo studio, i più piccoli sarebbero meno esposti al contagio. I recettori sono una sorta di porta molecolare denominata ACE2. Lo studio, di cui parla la Cnn, ha esaminato un campione di 300 persone tra i quattro e i 60 anni e ha rilevato che gli adulti più anziani hanno recettori più attivi nel naso, mentre i bambini sotto i 10 anni hanno molecole meno attive o meno diffuse. (ore 8.39)

WEBER, NEL PATTO SUGLI AIUTI C’E’ L’EUROPA DEI PADRI FONDATORI

“La proposta del Recovery Plan lanciata da Angela Merkel ed Emmanuel Macron è una chiara indicazione che l’Europa sta tornando ai principi delle origini, ai Padri fondatori. Il riferimento alla solidarietà in Schumann era costante. Questo piano rimette l’Unione sulla giusta strada”. A sottolinearlo, in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ è Manfred Weber, tedesco, esponente della Csu bavarese, capogruppo dei deputati del Partito popolare nel Parlamento europeo. Sull’opposizione di alcuni paesi alla proposta franco-tedesca, Weber si limita a notare che “quando si formulano proposte così ambiziose, è normale che ci sia dibattito. Trovo positivo che perfino il cancelliere austriaco Kurz e gli altri che obiettano su alcuni aspetti del piano abbiano detto: siamo pronti a offrire solidarietà. C’è un argomento fondamentale: nessun Paese è responsabile per il Covid-19, la crisi non ha colpevoli”. Weber infine si dice pienamente d’accordo con Macron e Merkel: “non possiamo aiutare i Paesi e le regioni più colpite con i prestiti. Aggiungeremmo debito a quello che già hanno. Devono essere soprattutto contributi a fondo perduto. Credo però ci sia un tema ancora più importante. È decisivo investire nel futuro”. (ore 7.33)

 

Mercoledì 20 maggio 2020

BOLLETTINO GIORNALIERO

Il numero totale di attualmente positivi è di 62.752, con una decrescita di 2.377 assistiti rispetto a ieri. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 132.282, con un incremento di 2.881 persone rispetto a ieri. Rispetto a ieri i morti sono 161 e portano il totale a 32.330. Il totale delle persone che ha contratto il virus è di 227.364, con un incremento rispetto a ieri di 665 nuovi casi. Tra gli attualmente positivi 676 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 40 pazienti rispetto a ieri. Sono invece 9.624 le persone ricoverate con sintomi, con un calo di 367 pazienti rispetto a ieri.

IN LOMBARDIA MOBILITA’ AUMENTATA

“La mobilità è aumentata. Lunedì e martedì c’è stato il 69% di mobilità rispetto a un giorno pre covid. Una settimana fa avevamo il lunedì il 56% e il martedì precedente il 61%. Due settimane fa in entrambi i giorni aravamo al 60%. La mobilità è aumentata del 10% rispetto a un giorno normale”. Così a Sky TG24 il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala. “C’è un aumento della mobilità durante il weekend – ha spiegato – e una diminuzione nei giorni feriali. Lo smart working diminuisce il movimento durante i giorni feriali, invece le misure un po’ più allentate del Dpcm danno più mobilità durante il weekend, per via delle attività sportive”. (ore 17.20)

DL RILANCIO

Si riducono a 1,12 milioni i beneficiari del bonus autonomi per la terza mensilità, quella per il mese di maggio, mentre per il mese di aprile restano 4,9 milioni. E’ quanto si evince dalla relazione tecnica al decreto Rilancio. La terza mensilità non andrà infatti a commercianti e artigiani (circa 3 milioni) che avranno accesso al ristoro a fondo perduto. Per 656mila a maggio il bonus salirà a 1000 euro (di cui 208mila stagionali del turismo), mentre resterà a 600 euro per 95mila lavoratori dello spettacolo e per i 369mila lavoratori che hanno avuto il bonus di marzo attraverso il Fondo per il reddito di ultima istanza. (ore 16.13)

BANKITALIA, CONSIDERAZIONI FINALI IN STREAMING

Si potrà seguire in streaming, sul sito bancaditalia.it, la tradizionale lettura delle Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia e che quest’anno avverrà seguendo le misure di distanziamento per l’emergenza Covid. Come informa l’istituto centrale il 29 maggio prossimo, alle ore 10:30, il Governatore Ignazio Visco darà lettura delle Considerazioni finali in occasione della presentazione della Relazione annuale della Banca d’Italia sul 2019. Già in occasione dell’assemblea dei partecipanti al capitale, il 31 marzo, si erano osservate misure di distanziamento limitando il numero di partecipanti. (ore 15.50)

CONTE, ‘NON E’ TEMPO PARTY O MOVIDA’ 

“Io non ho tenuto a bada, tutti abbiamo avuto un grande senso di responsabilità. Ognuno ha fatto il suo e sta facendo il suo. Però non è finita, eh… Chiariamolo: ora non è il tempo dei party o della movida. Abbiamo fatto saltare l’autocertificazione” perché “la curva epidemiologica è sotto controllo, però non è tempo dei party e degli assembramenti altrimenti la curva risale”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle parole di elogio e sostegno di una signora che si complimenta per la gestione dell’emergenza imbattendosi nel presidente del Consiglio all’uscita dal Senato. (ore 15.50)

FONTANA, ‘BAR PIENI UNA FOLLIA, SE VIRUS RIPARTE COSTRETTI A CHIUDERE’

“Credo che i rischi possano derivare dalle piccole follie che ogni tanto la gente fa. Credo che alcune foto di bar pieni di gente che fa l’aperitivo l’uno attaccato all’altro, le foto di qualche città lombarda con la gente accalcata nelle vie, sono comportamenti che non ci possiamo permettere, perché rischiano di farci ritornare indietro. Rischiano di rovinare anche l’economia, perché se qualche ripartenza preoccupante del virus dovesse verificarsi, saremo ricostretti a chiudere anche le attività economiche”. Lo ha detto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con ‘Aria Pulita’ su 7 Gold. “Quindi – ha spiegato il governatore lombardo – è un messaggio che lancio ai cittadini, ma anche agli esercenti: se avete troppa gente che si accalca nel vostro bar non lasciatela più entrare, fateli uscire, non serviteli, perché sennò è un disastro per la Lombardia ma è un disastro anche maggiore per voi perché saremo ricostretti a chiudere”. (ore 15.48)

BOCCIA, PRIMA BATTAGLIA VINTA, ABBIAMO RIMESSO PAESE IN SICUREZZA

“Nonostante momenti duri e difficili alla fine abbiamo vinto questa prima battaglia col virus e abbiamo rimesso il Paese in sicurezza. Siamo partiti da un indice di contagio R0 tra il 3,5 e 4 e ci siamo rimessi in cammino con lo 0,5. Ora dobbiamo difendere questi numeri e da questo ripartiamo”. Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera. (ore 12.29)

PROTESTA  BUS TURISTICI 

Una categoria “fantasma, dimenticata e abbandonata”: sono i lavoratori dei bus turistici con conducente, in protesta davanti alla sede della Prefettura, a Napoli, per chiedere di essere ascoltati. E’ il primo ‘corteo’ post lockdown che attraversa parte della città: con i loro autobus, circa una dozzina, hanno raggiunto Largo di castello e, a colpi di clacson hanno sfilato intorno alla fontana in piazza Trieste e Trento, prima di dirigersi verso la Stazione marittima. I lavoratori, otre 200, hanno proseguito a piedi, da piazza Municipio fino a piazza del Plebiscito, davanti alla sede della Prefettura, rispettando le misure di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria da Covid-19, indossando le mascherine e, con loro, hanno striscioni: “Turismo petrolio d’Italia: dimenticati”, “Cassa integrazione fantasma”, “Bloccati dalle banche”. “Siamo abbandonati e dimenticati anche dall’ultimo decreto – spiega Alberino Pennino, presidente di Assobus Campania – avevamo chiesto la possibilita’ di accedere a un fondo perduto, come in Germania e Francia, ma abbiamo avuto solo briciole”. La maggior parte delle aziende di noleggio autobus opera nel settore turistico, crocieristico, religioso e scolastico. “La stagione 2020 e’ completamente saltata – dice – Siamo a maggio, avremmo dovuto essere pieni di turisti, non c’è nessuno. Prima del 2021 non riusciremo a ripartire. Questo per noi significa fallimento”. Tra le richieste già avanzate la sospensione dei mutui e delle rate del leasing per 6 mesi, il recupero delle accise sui carburanti. “Niente di tutto questo – aggiunge – e come se non bastasse le banche non erogano, ci sono ostacoli sotto tutti i punti di vista”. “Non e’ ancora arrivata, ad oggi, nemmeno la cassa integrazione per i nostri dipendenti – prosegue – Siamo stati completamente abbandonati, nonostante siamo un anello fondamentale del turismo”. “Abbiamo inviato le nostre richieste al Governo e alla Regione – sottolinea – palazzo Santa Lucia, per quello che ha potuto, ci ha dato una mano, da Roma, invece, nessuna risposta”. Sono oltre 100, fa sapere Pennino, le ditte che fanno parte di Assobus Campania, con oltre 700 pullman e circa 1000 dipendenti. “E’ tutto bloccato – conclude – tutto a rischio, anche il lavoro di intere generazioni”. (ore 10.30)

MATTARELLA, DA LAVORO DIPENDE FUTURO ITALIA E EUROPA

“Il lavoro sta cambiando, e le conseguenze della nuova crisi globale rischiano di farsi sentire più forti dove già si avvertivano carenze: l’occupazione femminile e quella dei giovani. Dal lavoro, dalla sua dignità e qualità, dipende il futuro del Paese e dell’Europa. Senza diritto al lavoro e senza diritti nel lavoro non ci può essere sviluppo sostenibile”. Lo afferma il presidente Mattarella a 50 anni dalla legge sullo Statuto dei lavoratori.(ore 10.29)

REZZA, PERPLESSO SU TEST SIEROLOGICI 

“Al momento ho molte perplessità sui test sierologici rapidi”. Lo ha affermato Gianni Rezza, neo direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, ascoltato dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato. (ore 9.24)

PAGAMENTI CIG CON ANTICIPO 40% NON PRIMA DI LUGLIO

”Il Dl Rilancio pubblicato in Gazzetta Ufficiale contiene una serie di norme per tentare di accelerare il pagamento della cassa in deroga. Per ottenere questo risultato le nuove 5 settimane di cassa integrazione in deroga fino al 31 agosto e le ulteriori 4 settimane per i mesi di settembre e ottobre saranno autorizzate dall’Inps e non più dalle regioni. A questo si aggiunge il riconoscimento di un anticipo del 40% della prestazione dovuta e un successivo saldo.”. Lo afferma il consulente del lavoro Enzo De Fusco, che fa emergere dal provvedimento dettagli importanti sull’iter delle tutele per lavoro e imprese. ”Purtroppo, seppure sia cambiato l’Ente che autorizza le domande, anche questa volta la procedura studiata è molto complessa – continua De Fusco – Il Dl Rilancio prevede che prima sia emanato un decreto interministeriale Lavoro ed Economia per regolare le modalità di attuazione della disposizione e la ripartizione delle risorse. La legge inoltre demanda all’Inps di regolamentare le modalità operative del procedimento. Pure ipotizzando che tutti saranno tempestivi, in ogni caso, il decreto legge stabilisce che le domande all’Inps non potranno essere presentate prima di 30 giorni dall’entrata in vigore. Con una conseguenza ben precisa: le molte aziende che hanno già terminato le vecchie 9 settimane non potranno presentare le domanda prima di fine giugno”. (ore 8.54)

CORONAVIRUS: SPAGNA, OBBLIGO DI MASCHERINA IN LUOGHI PUBBLICI AL CHIUSO 

Il governo spagnolo ha disposto l’obbligo di indossare la mascherina in tutti i luoghi pubblici al chiuso per tutte le persone maggiori di sei anni. La disposizione è valida anche nei luoghi pubblici all’aperto se le persone non possono mantenere una distanza di due metri tra loro. Secondo il ministero spagnolo della Sanità, la misura è necessaria per contenere la diffusione del coronavirus. (ore 8.52)

BOCCIA: ALCUNE REGIONI IN RITARDO? È SAGGIO, FRETTA NON VINCE

“La Fase 2 è quella del monitoraggio, di un’Italia che si rimette in cammino, e delle Regioni che tornano protagoniste di come riaprire. Perché il Governo ha dato la possibilità di riaprire, non l’obbligo. E ogni Regione si assume la responsabilità di riaprire i motori con la gradualità – si auspica – di come sono stati spenti. E’ inevitabile che ci siano andamenti differenziati, già ci sono, alcune Regioni che hanno deciso di riaprire dopo. Queste Regioni non sono da etichettare come in ritardo, ma come una ponderata e saggia decisione. Perché in questa situazione non vince la fretta”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, in audizione in commissione Federalismo fiscale. (ore 8.51)

PREFETTO LODI, ‘INVENTATO LOCKDOWN IN UNA NOTTE, CODOGNO COME WUHAN’

“Qui in una notte abbiamo inventato il lockdown. Rallentare il contagio ha permesso di evitare migliaia di morti in Italia e nel resto d’Europa, ma ha anche spaventato per durezza di misure personali e impatto economico. Per questo altrove non si sono create le condizioni per replicarlo tempestivamente. Tornassi indietro insisterei per chiudere ancora di più e in modo selettivo”. Il prefetto di Lodi, Marcello Cardona, racconta a Repubblica come in Lombardia è nata la prima ‘zona rossa’. “Ho vissuto gli istanti delle scelte cruciali e posso testimoniare che la Lombardia è stata salvata dalla qualità dei suoi medici e dall’impegno del governo, più distante dalle pressioni territoriali. Senza lo Stato centrale non saremmo qui a ragionare su come riaccendere il motore di lavoro e sviluppo”, assicura. Un racconto che parte dalla notte del 20 febbraio quando “mi hanno avvisato del primo caso di Covid-19 a Codogno. Il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Massimo Lombardo, mi ha detto che la situazione era grave. Due ore dopo ero in videoconferenza con il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e con quello della Difesa, Lorenzo Guerini”. Medici e dirigenti sanitari sono stati “chiari: Codogno andava considerata la Wuhan italiana e la Lombardia l’Hubei del Paese. Non c’era tempo da perdere: bisognava seguire l’esempio cinese e chiudere tutto. Con Lamorgese e Guerini abbiamo lavorato tutta la notte. Guerini è di Lodi, conosce bene la zona. In base ai contagi comunicati dai medici, ha tracciato i confini della zona rossa. Era presente anche il capo della protezione civile, Borrelli”. Il giorno dopo “ho riunito tutti i sindaci: ricordo la paura, uno solo aveva la mascherina. Nessuno sapeva cosa fosse realmente una ‘zona rossa’ da 50 mila abitanti. Il ministro Lamorgese, prima degli atti formali del premier Giuseppe Conte, ha inviato 500 uomini per i posti di blocco. Abbiamo istituito la chiusura tra il 22 e il 23 febbraio: lunedì 24 il Lodigiano era sigillato”. (ore 8.48)

 

Martedì 19 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 226.699 i contagiati totali per il coronavirus in Italia, 813 più di ieri. Di questi oltre il 50% in Lombardia, che ne fa registrare 462. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Ieri l’incremento era stato di 451. Da notare però che i tamponi effettuati sono circa il doppio di ieri. Sono 716 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Coronavirus, 33 meno di ieri. Di questi, 244 sono in Lombardia, 8 meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 9.991, con un calo di 216 rispetto a ieri, mentre quelli in isolamento domiciliare sono 54.422, con un calo di 1.175 rispetto a ieri. Sono saliti a 129.401 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.075. Lunedì l’aumento era stato di 2.150. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile.(ore 18.04)

CALCIO A PORTE CHIUSE E’ SICURO

Il calcio giocato a porte chiuse è più che sicuro e “può ripartire senza problemi”. Lo ha detto in una intervista video all’ansa il virologo Giovanni Di Perri, primario di Malattie Infettive all’Amedeo di Savoia di Torino. “La scienza – afferma Di Perri nel video – ha dato gli strumenti per poter dire se l’infezione c’è stata, se c’è, se l’individuo è più o meno contagioso. Il calcio è un contesto di assoluto privilegio, può vivere anche in condizioni particolarmente sicure come un ritiro o un trasporto dedicato privo di qualsiasi pericolo. Credo che a porte chiuse, se si vuole, il calcio possa ripartire senza alcun problema”. “Altre situazioni come teatri, cinema e sale da concerto – osserva – sono più difficili. Se apriremo, significa che saremo riusciti a contenere sufficientemente i numeri del contagio. Quanto alle vacanze, ci saranno precauzioni da prendere: ci sarà una persistenza del rischio, in funzione anche delle località. Naturalmente code e assembramenti andranno evitati”. (ore 17.16)

INVITALIA, DAL 21 MAGGIO ONLINE ELENCO PRENOTAZIONI RIMBORSO ‘IMPRESA SICURA’ 

Sarà disponibile dal 21 maggio l’elenco delle imprese che hanno inviato – in tempo utile – la prenotazione per presentare la domanda di rimborso per il bando Impresa Sicura, gestito da Invitalia. La società fa sapere che l’elenco delle prenotazioni, ordinato sulla base dell’orario di arrivo, sarà disponibile all’indirizzo: https://prenotazione.dpi.invitalia.it/ e riporterà il codice di prenotazione, l’importo del contributo richiesto e l’esito della prenotazione (ammessa o non ammessa). Complessivamente, Invitalia ha calcolato che sono state inviate 249.681 prenotazioni, di cui 208.826 valide, per un importo richiesto complessivo pari a 1.207.561.075 euro. Dal 26 maggio le imprese ammesse, potranno procedere con la compilazione della domanda di rimborso sul sito che sarà indicato con la pubblicazione dell’elenco. (ore 17.16)

A WUHAN OLTRE 1,3 MILIONI DI TAMPONI IN UNA SETTIMANA 

Le autorità di Wuhan, dove è in corso una campagna per il tampone a tutti i residenti dopo i nuovi casi accertati di contagio, hanno confermato di avere effettuato oltre 1,3 milioni di test per il coronavirus in una settimana, dal 12 maggio scorso. Lo ha reso noto la Commissione sanitaria della città della Cina interna da cui si è diffusa l’epidemia di Covid-19, citata dalla Cnn, precisando che nella giornata di ieri sono stati effettuati 467 mila tamponi. Dopo sei casi di contagio registrati la settimana scorsa, anche ieri, secondo l’ultimo aggiornamento della Commissione nazionale della Sanità è stato accertato un nuovo caso di contagio nella città, un paziente di 77 anni, precedentemente catalogato tra i casi asintomatici, che occupano una categoria diversa rispetto ai casi acclarati. (ore 17.14)

MAIORCA RIMANDA INDIETRO 3 TURISTI TEDESCHI, ‘VIAGGIO NON NECESSARIO’ 

Le autorità dell’isola di Maiorca, in Spagna, hanno rifiutato l’ingresso a tre turisti tedeschi, arrivati a bordo di un aereo da Colonia, nel rispetto delle misure adottate dal governo di Madrid per contenere la diffusione del coronavirus. Secondo le autorità locali, infatti, i tre (due uomini e una donna) non avevano motivi validi per svolgere il loro viaggio e per questo sono stati rimandati in Germania, come riferisce l’agenzia di stampa Europa Press. La Spagna, come la maggior parte dei Paesi europei, ha imposto un divieto di viaggio per contribuire al contenimento della diffusione del Covid-19. Nel Paese possono entrare solo i residenti o persone che hanno affari importanti da condurre. Chiunque arrivi dall’estero in Spagna deve restare in quarantena per due settimane. Il Paese non ha ancora fissato una data per la riapertura dei suoi confini ai turisti. ”Spero che si possano riprendere le attività turistiche alla fine di giugno”, ha dichiarato ieri il ministro dei Trasporti Jose Luis Abalos. “Noi possiamo permettere l’ingresso agli stranieri mentre sottoponiamo la popolazione spagnola al coprifuoco”, ha aggiunto. (ore 17.13)

CONFINDUSTRIA PRESENTA PRIMO BILANCIO 

Per la prima volta Confindustria si racconta attraverso un Report di Sostenibilità, rendicontando le azioni e i progetti che mette in campo ogni giorno nel confronto attivo con le Istituzioni nazionali ed internazionali, con il mondo dell’economia e della finanza, delle parti sociali, della cultura e della ricerca, della scienza e della tecnologia, della politica, dell’informazione e della società civile. L’obiettivo del Report, che sarà presentato nel corso dell’Assemblea privata di domani dal direttore generale Marcella Panucci e sarà disponibile sul sito, è quello di mappare gli effetti di queste attività in termini di valore economico, sociale e ambientale e per stimolare il dialogo costruttivo con gli attori sociali e il mondo della politica e per avvicinare l’opinione pubblica ai temi dell’impresa e dell’economia reale. Il bilancio si articola su quattro grandi filoni narrativi. Il primo è quello del valore condiviso: creare un ponte tra interesse delle imprese e interesse del Paese. Confindustria ha intrapreso un percorso di disseminazione della sostenibilità come valore identitario portante della comunità degli imprenditori, soprattutto tramite il rafforzamento di una comunicazione completa, tempestiva e trasparente con l’obiettivo di avvicinare la società e i giovani alla cultura d’impresa. Il secondo è quello della crescita economica e sociale, di un’economia fondata su lavoro e inclusione. Per Confindustria il lavoro e il welfare sono i due tasselli fondamentali per la coesione sociale del Paese: strumenti idonei ad accorciare i divari, ridurre le disuguaglianze. Il pesante impatto della crisi sanitaria si aggiunge a fattori strutturali di contesto che mettono a rischio la possibilità stessa di contribuire allo sviluppo sostenibile. Confindustria è impegnata in modo particolare sui temi della Pubblica Amministrazione e Giustizia, del Fisco e delle Infrastrutture. (ore 17.13)

USA E CANADA PROROGANO CHIUSURA CONFINE
Usa e Canada hanno concordato di estendere la chiusura del confine sino al 21 giugno a causa della pandemia del coronavirus. (ore 17.09)

SCRITTE SU MURA IN BANCA

I carabinieri hanno denunciato un 52enne bolzanino con l’accusa di aver imbrattato con delle scritte a vernice spray il muro esterno della sede centrale della banca Raiffeisen, in via Laurino a Bolzano. L’uomo è stato identificato grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza in cui compare con il volto coperto da una mascherina chirurgica. Il tenore delle scritte (“ignobili! ci sarà un dopo”, “corrotti”, ecc) aveva fatto pensare che il gesto potesse essere opera di un debitore della banca o di qualcuno che non avesse ricevuto credito. In realtà, il denunciato, un lavoratore autonomo, non è cliente della Raiffeisen e non risulta avere in corso vertenze con altre banche. (ore 14.40)

ITALIA TRA 2 PAURE, NORD TEME PIU’ CONTAGIO E SUD PERDITA LAVORO

Due paure dominanti: quella per la salute, legata ai rischi di esposizione alla malattia e quella sociale, legata ai rischi economici e lavorativi. In questo momento, l’Italia è di ‘due cuori’. E se il timore del contagio è particolarmente sentito nel Nord Ovest e la paura di perdere il lavoro attanaglia in particolare Sud e Isole, su un fronte il Belpaese è unito: “Il pessimismo economico”, che risulta “trasversale” a tutta la Penisola. E’ quanto emerge dal secondo rapporto del progetto di  ricerca ResPOnsE Covid-19, che ha come obiettivo sviluppare  un’infrastruttura di ricerca per il monitoraggio quotidiano dell’opinione pubblica durante l’emergenza coronavirus. L’indagine, coordinata da Cristiano Vezzoni e a cura del Sps Trend Lab, attivo nel Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell’università Statale di Milano, rileva comportamenti, opinioni e benessere dei cittadini italiani durante la crisi mediante 150 interviste al giorno, svolte in collaborazione con Swg, che permettono di seguire puntualmente i principali trend. L’analisi permette anche un confronto tra le diverse aree del paese. Il periodo di copertura andrà da aprile a luglio 2020, includendo la fase di contrasto alla diffusione del coronavirus Sars-CoV-2 e la successiva fase di contenimento del contagio. Il progetto, spiegano i promotori, si pone come strumento di ricerca scientifica e di supporto alle attività di policy making rivolte alla definizione di interventi efficaci per il superamento dell’emergenza. E’ una sorta di termometro dei ‘sentimenti’ del Paese. La crisi provocata dalla pandemia ha creato una situazione di  forte incertezza che ha condizionato le aspettative dei cittadini. Nel rapporto si studiano le differenze territoriali nella distribuzione di queste nuove paure. Le due che sono emerse sono relate ma distinte, osservano gli esperti. La paura per la salute è associata alla diffusione oggettiva della pandemia e quindi più diffusa nelle aree del Paese più colpite dal contagio: il rischio di infettarsi è principalmente percepito nelle regioni del Nord-Ovest, dove anche la vicinanza della malattia è maggiore. Qui, infatti, il 40% conosce qualcuno ricoverato o morto per Covid-19. La paura economica è invece trasversale, colpisce tanto il Nord quanto il Sud, indipendentemente dalla diffusione della malattia. Il peggioramento delle condizioni economiche è sentito senza distinzioni geografiche, c’è una percezione diffusa di peggioramento delle condizioni economiche sia familiari che del paese. Ma se si guarda ai rischi legati alla sfera del lavoro, i timori di perdita del posto sono più acuti al Sud e nelle Isole che nel resto d’Italia. Nelle aree del Paese più deboli, dunque, i danni provocati dalla crisi sanitaria si combinano a condizioni di difficoltà economica pregresse. Tra i  dipendenti, i lavoratori più incerti rispetto al futuro sono quelli del settore privato. (ore 14.37)

CNR, CELLULE UMANE HACKERANO VIRUS GRAZIE A RNA

Pubblicato su Science Advances uno studio condotto dal gruppo coordinato da Silvo Conticello, dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Ifc) e dell’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica (Ispro), in collaborazione con Giorgio Mattiuz dell’Università di Firenze, che mostra come i nostri processi cellulari siano in grado di “hackerare” il codice genetico del Sars-CoV-2 mediante un processo noto come “editing” dell’RNA. “Di quest’ultimo sono responsabili gli ADAR e gli APOBEC, un gruppo di enzimi con ruoli fisiologici che spaziano dai processi dell’immunità all’aumento dell’eterogeneità all’interno delle cellule”, spiega Silvo Conticello. “Gli ADAR e gli APOBEC convertono due dei quattro componenti dell’RNA – le adenine e le citosine – in inosine e uracili, causando alterazioni genetiche. Purtroppo, le mutazioni indotte non sempre riescono a danneggiare il genoma virale e possono anzi contribuire all’evoluzione del virus. I fattori fisiologici che influenzano l’efficacia dell’editing possono rappresentare una delle variabili che determinano la risposta individuale al virus e il loro studio potrebbe fornire indicazioni su fattori di rischio e prognostici”. Nello studio, il sequenziamento dell’RNA del virus, ossia la tecnica usata per calcolare la sequenza dei genomi virali, è stato sfruttato per la prima volta per identificare mutazioni a bassa frequenza, operate dagli enzimi per tentare di attuare il meccanismo di difesa. “Anche se il solo editing dell’RNA non è in grado di contrastare l’infezione, averlo individuato mette in evidenza il tallone d’Achille del virus. E lo sviluppo di strumenti in grado di migliorare l’efficienza di quel processo potrebbe gettare le basi per terapie precoci, con un approccio valido non solo contro il Sars-CoV-2, ma anche contro altri tipi di virus”, conclude Conticello. “Inoltre, nel breve termine, l’analisi delle mutazioni inserite dagli ADAR e dagli APOBEC puo’ aiutarci a individuare regioni del genoma virale importanti per il suo ciclo vitale: quest’informazione può aiutarci a sviluppare terapie mirate per bloccare la replicazione del virus all’interno della cellula”. (ore 14.37)

BORSA CEDE

Piazza Affari peggiora ancora in vista dell’apertura di Wall Street, vista in leggero calo: a Milano il Ftse Mib perde 2% nonostante un indice Zew sulle aspettative degli investitori tedeschi sopra le attese. Sul paniere principale di Borsa Italiana si segnalano i cali delle banche, con Banco Bpm che perde oltre il 7,15%, e di Tim, che all’indomani della trimestrale lascia sul terreno il 7,02%. Male anche energia e industria, con Pirelli in calo del 6%. Ritraccia violentemente Recordati, che dai massimi raggiunti nelle ultime sedute scende del 7,02%. Sospesa al ribasso Fca, che dopo il balzo di ieri perde il 4,4%. (ore 14.36)

RISPARMIO BOLLETTE

“Il costo della potenza elettrica impiegata è molto elevata per le imprese” per cui “si inserisce una misura che per tre mesi considera un contatore virtuale a 3kw per tutte le imprese e questa misura è pari ad un abbattimento delle bollette di 600 milioni di euro”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, in un’audizione in video conferenza alla Commissione Industria del Senato circa le iniziative di sostegno all’industria, al commercio e al turismo. (ore 14.36)

CROLLO COSTRUZIONI

Le costruzioni di case nuove negli Stati Uniti in aprile sono crollate del 30,2% a un tasso annualizzato di 891.000 unità. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che scommettevano su un calo del 26%. I permessi sono calati del 20,8%. (ore 14.35)

VACANZE GRATIS PER SANITARI LOMBARDI

Vacanze gratis in Sicilia per gli “eroi” della sanita’ lombarda. L’Ente Parco delle Madonie, guidato dal commissario straordinario Salvatore Caltagirone ha deciso, grazie alla disponibilita’ della direzione dell’hotel Costa Verde di Cefalu’, di ospitare gratuitamente per una settimana di soggiorno famiglie di medici e infermieri degli Spedali Civili di Brescia e del Fatebenefratelli Sacco di Milano impegnati nell’emergenza Covid 19 in segno di gratitudine nei loro confronti. La vacanza prevede anche alcune escursioni alla scoperta del territorio del Parco.  “Come Commissario straordinario dell’Ente Parco delle Madonie – dice Salvatore Caltagirone – porgo un sentito e doveroso ringraziamento a tutti coloro che con spirito di abnegazione  sono stati impegnati per cosi lungo tempo, nei diversi reparti di terapia intensiva, per curare e salvare le persone affette da Covid 19 e formulo in questa occasione l’invito a trascorrere una vacanza nel nostro territorio all’insegna della serenita’ e del benessere psicofisico. Siamo in contatto con le direzioni sanitarie dei due ospedali per rivolgere un invito a cinque medici e cinque infermieri di ciascuna struttura a trascorrere gratuitamente, durante i mesi estivi, un soggiorno nel Parco delle Madonie con oneri di vitto e di alloggio per tutto il periodo del soggiorno a carico della struttura Costa Verde, il cui titolare ringrazio per la sua disponibilita’”. Anche l’Ospedale di Cefalu’ ha organizzato un reparto Covid,
ampliando i posti di terapia intensiva e tramite la direzione sanitaria, ha gia’ contattato i medici dell’ospedale di Bergamo, anche loro fortemente impegnati nella lotta alla pandemia. Sara’ l’occasione per un confronto sull’emergenza sanitaria seppur in un momento di vacanza. (ore 11.07)

UE, COSTRUZIONI GIU’

Lo scorso marzo l’attività nel settore costruzioni ha registrato una flessione del 14,1% nell’Eurozona e del 12% nell’insieme dei 27 Paesi Ue. Lo ha reso noto oggi Eurostat. I risultati peggiori sono stati quelli della Francia (-40,2 su base mensile e 41,2 su base annua) e dell’Italia (-36,2% su base mensile e 35,4 su base annua). (ore 11.05)

TEST PRIVATI

“Il problema importante sono le persone ancora in circolazione con infezione” ma il paradosso è che “molte sono costrette a prendere appuntamento in privato per fare test che non sono riusciti a fare con il Servizio sanitario nazionale. Questo e’ una debacle per la sanità, a fronte di un’epidemia come questa”. Cosi’ Massimo Galli, direttore Malattie Infettive Ospedale Sacco Milano, durante la trasmissione Agora’ su Rai Tre.  “Ci sono moltissime persone che chiedono di conoscere il proprio stato e preferirebbero non doverlo far e pagamento”, ha proseguito il past president della Societa’ Italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). “Il pubblico – ha aggiunto – ti dice di andare a pagare 60 euro per fare un test sierologico come se fosse una scelta voluttuaria sapere o meno di essere infetti, quando invece sapere chi è infetto e chi no è molto più importante del distanziamento al ristorante. Vanno separate – ha concluso – le persone infettate dal totale della popolazione: questo e’ il modo per contrastare l’epidemia”.(ore 11.05)

USA DONANO VENTILATORI A RUSSIA

Washington donerà 200 ventilatori polmonari alla Russia. Lo ha detto a Interfax un portavoce dell’ambasciata americana a Mosca. “In risposta alla richiesta di assistenza del presidente Putin, il presidente Trump si è offerto di donare e consegnare 200 ventilatori al popolo russo. I primi 50 ventilatori sono in produzione negli Stati Uniti e dovrebbero essere pronti per la spedizione il 20 maggio. I rimanenti 150 saranno prodotti e pronti poco dopo”, ha detto il portavoce.(ore 11.04)

FASE 2 MILANO

“Noi intendiamo aprire dal 15 giugno quando finiscono le scuole”. Ad annucniarlo ai microfono di Radio 24 il sindaco di Milano, Giuseppe Sala che ha spiegato: “se si utilizzano di più gli spazi aperti, si metterà in campo alla milanese una collaborazione tra comune, oratori associazioni. Noi dovremo a puntare non a ospitare tutti i bambini milanesi ma quelli i cui genitori sono al lavorano io penso che ce la faremo”. Sala poco prima aveva detto che i problemi sono di due ordini: “la questione della sanificazione non è irrilevante. Quello che oggi ci dice la scienza, anche i medici che a Milano ci hanno più azzeccato, è che la carica virale è abbastanza bassa ed è ridotta la capacità di trasmissione. Ma su questo apparentemente banale tema della sanificazione ci si divide. L’altro aspetto è poi il tema delle protezioni personali”. (ore 9.13)

BORSA EUROPEA APRE POSITIVA

Le Borse europee aprono in rialzo. Londra segna un +0,67% con il Ftse 100 a 6.088 punti. Francoforte registra un +1,28% con il Dax a quota 11.200 punti mentre Parigi è a +0,84% con il Cac 40 a 4.536 punti. (ore 9.11)

FASE 2, RISCHIO MAFIA

Dobbiamo passare, “dalla fase degli appelli al senso di responsabilità, a quella della presa in carico, in prima persona, dei nostri comportamenti quotidiani”. Lo dice in un’intervista a ‘La Repubblica’ il Ministro degli Interni Luciana Lamorgese. Ai Prefetti in questa fase di riapertura ha dato l’indicazione di “far rispettare il divieto di assembramento e di verificare che venga mantenuta la distanza minima prevista tra le persone. I controlli delle forze di polizia continueranno”. Il virus “non va in vacanza” e “dovremo modificare i nostri stili di vita anche in casa”. Per l’Italia che non riapre per i problemi economici e che corre il rischio di cedere al welfare delle mafie, il ministro dell’Interno ha chiesto di agevolare “l’accesso al credito” e ai Prefetti “di assumere iniziative con l’Abi e le associazioni di categoria. E ora faccio appello agli imprenditori in difficoltà: rivolgetevi alle istituzioni”. Lo Stato “c’è. E per gli imprenditori che sono già caduti nelle maglie della criminalità mette a
disposizione il fondo anti-racket gestito dal Viminale”. Molte categorie economiche, commerciali e professionali “dovranno affrontare mesi difficili e per scongiurare licenziamenti, chiusure e fallimenti dobbiamo evitare che le procedure rallentino i tempi di erogazione degli aiuti pubblici. Ma non possiamo rinunciare ai controlli: dobbiamo saper coniugare velocità della ripresa e legalità”.  La graduale riapertura “porterà, inevitabilmente, ad una ripresa della criminalità comune e predatoria. E l’attività di prevenzione delle forze di polizia sul territorio è molto intensa”. Per contrastare invece l’aumento della violenza domestica “insieme alla collega Bonetti abbiamo attivato iniziative per favorire l’ emersione del fenomeno e rafforzare le tutele. Ho chiesto ai Prefetti di intensificare i rapporti con i centri antiviolenza e le case rifugio per garantire la pronta accoglienza di chi subisce violenza”. Sul controllo dei flussi migratori, “il nostro impegno è stato rafforzato. Lungo la frontiera orientale sono stati inviati 100 militari e altri ne arriveranno”. Sul fronte degli sbarchi, “abbiamo reperito una nave per la quarantena dei migranti. Abbiamo già ottenuto la disponibilità da diversi Paesi per la redistribuzione dei migranti sbarcati dall’Alan Kurdi e dall’Aita Mari”. (ore 9.10)

MILANO –  “Al momento non abbiamo segnali che ci possano far dire che la situazione è peggiorata ma certamente il problema c’è, inutile negarlo. Chi ha il coraggio di sostenere che la mafia non ci sia a Milano o al nord è un folle. E’ chiaro che c’è e va fronteggiata”. Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala intervistato a Radio 24 in 24Mattino. “La mafia sta nei campi nella raccolta dei pomodori al sud ma anche nelle gradi città. Siamo molto attenti su questo tema” ha aggiunto, precisando che anche se per adesso non ci sono casi, “nel dialogo con prefetto e questore questo è uno dei punti di attenzione”. (ore 9.04)

PRESTITI

Sono 268.041 per un importo di oltre 12,2 miliardi di euro le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia fino al 18 maggio. lo comunica Mediocredito Centrale. Di queste domande 237.896 operazioni riferite a finanziamenti fino a 25 mila euro, con copertura al 100% per un importo finanziato di euro 4,9 miliardi, 161 operazioni di riassicurazione con copertura al 100% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi e 3.949 operazioni di garanzia diretta con copertura al 90% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi. Mcc comunica inoltre che ci sono state 11.946 operazioni di garanzia diretta, con percentuale di copertura all’80%; 6.513 operazioni di riassicurazione, con percentuale di copertura al 90% e 1.808 di rinegoziazione e/o consolidamento del debito con credito aggiuntivo di almeno il 10% del debito residuo e con incremento della percentuale di copertura all’80% o al 90%. (ore 9.08)

 

Lunedì 18 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 225.886 i contagiati totali per il coronavirus in Italia, 451 più di ieri. Il dato comprende attualmente positivi, vittime e guariti. Ieri l’incremento era stato di 675. Quattro regioni hanno zero contagi: Umbria, Sardegna, Calabria e Basilicata. Sono 66.553 i malati di coronavirus in Italia, 1.798 meno di ieri. Domenica il calo era stato di 1.883. Sono saliti a 127.326 i guariti e i dimessi per il coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.150 . Domenica l’aumento era stato di 2.366. Sono 749 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Coronavirus, 13 meno di ieri. Di questi, 252 sono in Lombardia, 3 meno di ieri. I malati ricoverati con sintomi sono invece 10.207, con un calo rispetto a ieri di 104 persone mentre quelli in isolamento domiciliare sono 55.597, con un calo di 1.681 rispetto a ieri. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile. (ore 17.59)

RIAPERTA ANCHE SAN PIETRO

I primi fedeli pronti ad entrare nella basilica di san Pietro hanno fatto la fila dietro le transenne dalla mattina presto. Papa Francesco ha celebrato alle 7 con un primo gruppo di fedeli. Una trentina, scelti tra i poveri assistiti dall’Elemosineria. Poi, dalle 8, le messe con i sacerdoti per tutti gli altri. Dopo 69 giorni di
lockdown anche la basilica simbolo della cristianità ha riaperto i battenti per accogliere i pellegrini. In queste settimane di emergenza sanitaria non aveva completamente chiuso ma gli accessi alle celebrazioni pasquali del pontefice e al rosario quotidiano erano rimasti molto limitati. Con San Pietro hanno aperto le chiese in tutta Italia per la prima messa dopo tante dirette streaming. Distanziamento, mascherine e igienizzanti per le mani. Le celebrazioni post-Covid sono all’insegna della prudenza. Anche se ogni sacerdote ha poi ‘interpretato’ a suo modo, e a seconda delle situazioni, il protocollo siglato da Cei e governo. Nelle messe in Vaticano, per esempio, alcuni sacerdoti non hanno usato i consigliati guanti di lattice per distribuire la Comunione. Se la basilica del Papa ha riaperto, restano chiuse le Grotte vaticane, la Cupola (raggiungibile solo con un ascensore) ma soprattutto resta off-limits piazza San Pietro, percorribile solo in due ‘corridoi’ transennati, per entrare e uscire. E infatti anche questa settimana nell’agenda di Papa Francesco e’ confermata la diretta streaming dal Palazzo Apostolico sia per l’udienza generale di mercoledi’ 20 che per il Regina Caeli (la preghiera che in questo tempo liturgico sostituisce l’Angelus) di domenica 24. Porte aperte anche al Duomo di Milano. “Cari fedeli vi abbiamo aspettato tanto”, ha detto monsignor Gianantonio Borgonovo, arciprete del Duomo, accogliendo i fedeli per la loro prima messa dopo il lockdown. Riaperte ai fedeli anche le Basiliche e la cripta dove si trova la tomba di San Francesco ad Assisi. “Le chiese aperte in questo periodo sono un segno di speranza”, ha detto padre Enzo Fortunato, ‘portavoce’ dei frati di Assisi. Nelle Basiliche, sanificate nei giorni scorsi, e’ stato rispettato il distanziamento tra i fedeli; sulle panche erano stati messi appositi adesivi per capire dove sedersi o no. Agli ingressi gel disinfettanti e mascherine per chi ne fosse sprovvisto. “E’ stata un’emozione rivedere la gente in Chiesa”, ha commentato il Rettore della Basilica di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari, padre Giovannino Tolu che ha dato il benvenuto a poco piu’ di venti fedeli. Ancora chiusa, invece, la grande chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo; si è scelto di celebrare nel più piccolo santuario di Santa Maria delle Grazie, una volta al giorno, per avere il tempo di sanificare tutti gli ambienti. Ovunque i fedeli presenti alle messe si potevano contare: il vero ‘test’ ci sarà domenica 24 che è il giorno dedicato alla celebrazione. Sarà forse solo allora che scatteranno altre misure, come i controlli agli ingressi, per assicurare presenze contingentate, o le prenotazioni per poter partecipare. (ore 17.55)

IN LOMBARDIA 252 RICOVERATI IN TERAPIA INTENSIVA

Sono 4.482 le persone ricoverate negli ospedali della Lombardia e positive al coronavirus, 2 in più rispetto a ieri. I ricoverati in terapia intensiva sono 252, 3 in meno rispettoa ieri. E’ quanto emerge dai dati della Regione Lombardia. I guariti sono 35.915, aumentati di 873 unità nelle ultime 24 ore. (ore 17.56)

BTP ITALIA

Secondo il Mef, nel primo giorno gli ordini dei Btp Italia superano 4 miliardi.  Mef, nel primo giorno ordini superano 4 mld (ore 17.55)

APERTURE MUSEI

Sono 14 i luoghi della cultura statali di nuovo aperti al pubblico tra oggi e domani, sulla base delle disposizioni previste dal Dpcm 17 maggio 2020. In particolare, riferisce il ministero dei Beni Culturali, nella giornata di oggi hanno riaperto il Museo Archeologico Nazionale della Siritide a Policoro, il Museo Nazionale d’arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi a Matera, il Parco archeologico di Venosa, Castel Sant’Elmo a Napoli, la Certosa di San Lorenzo a Padula, il Parco di Capodimonte a Napoli, il Parco archeologico di Paestum e Velia, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma. Domani sara’ il turno dell’Anfiteatro romano di Santa Maria Capua Vetere, della Galleria Borghese di Roma, del Museo Archeologico Nazionale di Palestrina e Santuario della Fortuna Primigenia, del Museo delle Civilta’ di Roma, del Museo del Paleolitico di Isernia e del Parco del Museo nazionale di Villa Pisani a Stra. Orari e modalita’ di apertura sono verificabili sui siti internet dei singoli istituti culturali. (ore 16.24)

AREE GIOCHI A ROMA ANCORA CHIUSE

Restano chiuse le aree gioco destinate ai bambini in tutto il territorio del Comune di Roma. Lo ha stabilito la sindaca Virginia Raggi con una ordinanza. Nel testo si legge che per riaprire le aree ludiche attrezzate presenti in città sarebbe necessario “un piano preciso di interventi di pulizia ed igienizzazione approfondita e frequente delle superfici più toccate” che però “in considerazione delle numerose aree presenti sul territorio non può essere effettuato nell’immediato”. La disposizione rimarrà in vigore fino all’adozione da parte del Campidoglio di un piano integrato di intervento. I trasgressori verranno sanzionati con multe fino a 206 euro. (ore 16.24)

APERTURA REGIONI IL 3 GIUGNO

“Confido nel fatto che la situazione possa migliorare come sta lentamente ma gradualmente migliorando e che al 3 giugno si possa, come tutte le altre regioni, si possa riaprire anche la circolazione ultra-regionale”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, rispondendo alla domanda se abbia paura che il 3 giugno la Lombardia possa essere ‘tagliata fuori’ dalla riapertura della circolazione tra le regioni italiane. “Ipotecare il futuro – ha spiegato il governatore a Sky Tg 24 – è una cosa che non mi sento di fare, sarò molto attento, stiamo facendo una grande azione di monitoraggio per controllare i nuovi casi. Staremo attentissimi e in base ai risultati di queste analisi, che valuteremo assieme all’Istituto superiore di sanita’, a quella data prenderemo le decisioni opportune”. (ore 16.07)

VACANZE

“Con Italia e Spagna, Paesi particolarmente colpiti dal coronavirus e dove sono ancora in vigore molte limitazioni, bisognerà continuare a parlare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ai giornalisti dopo la videoconferenza con i 10 Paesi che rappresentano le mete prioritarie dei tedeschi nelle vacanze estive rispondendo a una domanda. (ore 16.06)

FASE 2 LOMBARDIA

In Lombardia si contano 50 mila tra bar e ristoranti, e con la loro chiusura si erano registrati “cali dei prezzi preoccupanti in settori chiave come suinicoltura e lattiero caseario. Le stime parlano di latte -10% e settore suinicolo -30%”. Questo il quadro tracciato dall’assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia, Fabio Rolfi, nel giorno delle ulteriori aperture di attività commerciali. “La Lombardia – ha sottolineato l’assessore – ha 50.000 bar e ristoranti, più del 15% del dato nazionale, che generano un effetto volano su tante altre realtà. Un settore centrale tanto quanto il manifatturiero verso il quale serve la massima attenzione politica anche per il suo impatto sociale e occupazionale”. E “con la chiusura del mondo della ristorazione avevamo registrato cali dei prezzi preoccupanti in settori chiave come suinicoltura e lattiero caseario. Le stime parlano di latte -10% e settore suinicolo -30%. Ora è tempo di promozione e di misure economiche shock”. (ore 12.49)

RENZI, ADESSO EMERGENZA ECONOMICA

“Finalmente si riparte. Grande prudenza ma l’Italia riparte. E, del resto, quando le terapie intensive sono sotto quota 800, restare chiusi sarebbe stato inspiegabile”. Lo scrive nella Enews Matteo Renzi. “Adesso l’emergenza e’ economica, cerchiamo di affrontarla senza ideologie. Quando sento autorevoli dirigenti politici evocare poteri forti o interessi nascosti – pprosegue il leader di Italia viva – mi dico che il populismo in questo Paese sta vincendo la sfida culturale. In troppi vedono complotti ovunque. Beato chi ha tempo di vedere complotti: io vedo solo una grave crisi occupazionale davanti a noi. E dovremmo occuparci di posti di lavoro, non di fantasmi”, conclude. (ore 12.47)

CAMPANELLI D’ALLARME PER INFEZIONE BAMBINI

Sono sei le condizioni che definiscono la Sindrome infiammatoria multisistema nei bambini e adolescenti da 0 a 19 anni identificata dall’Oms e probabilmente collegata alla Covid-19: – Febbre da oltre 3 giorni. – Due condizioni tra le seguenti: congiuntivite o segni di infiammazione orale, sulle mani o sui piedi; ipotensione o shock; disfunzioni cardiache; coagulopatia; problemi gastrointestinali acuti. – Marcatori elevati di infiammazione. – Assenza di altre cause microbiche di infiammazione, come sepsi, staffilococco o streptococco. – Evidenza di Covid-19 (test sierologici positivo) o aver avuto contatti con pazienti affetti da Covid-19. (ore 12.49)

FONDO DI GARANZIA

L’Abi segnala che anche sabato e domenica scorsi sono proseguiti gli invii di domande dalle banche al Fondo di garanzia che, a domenica 17 maggio, ne ha ricevute 247.000, per circa 11 miliardi e mezzo di euro di finanziamenti richiesti, di cui 218.000 domande fino a 25.000 euro, per oltre 4,5 miliardi di finanziamenti richiesti. L’Abi “ringrazia tutti i lavoratori che hanno operato anche di sabato e domenica per sostenere questo sforzo che si assomma a quello ingentissimo delle moratorie e di tutta l’attività ordinaria bancaria che non si è mai fermata nemmeno nelle fasi più gravi della pandemia”. (ore 10.35)

ZINGARETTI

Servono meno polemiche, più soluzioni, più fatti. Bisogna unire prudenza e responsabilità, solo questa aumenta la sicurezza. Lo dice parlando con La Repubblica il segretario del Pd e presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. Per evitare tuttavia di far impennare di nuovo i contagi “l’attenzione dovrà essere massima quando incontreremo gli amici. In questi contesti siamo più rilassati, sono amici, ma non sappiamo se sono positivi”. Le manovre economiche “mobiliteranno miliardi di euro, come non mai nella storia. Banalizzare la potenza di queste misure perche’ si rivolgeranno a molti e’ davvero elitario: arriveranno a chi ha bisogno di fiducia per ripartire”. Le risorse “devono arrivare in fretta. Non si possono aspettare riforme (che saranno le benvenute), bisogna subito che chi ha in mano questi provvedimenti si assuma la responsabilità di attuarli, in velocità”.  Il governo “chiami subito le grandi aziende pubbliche e acceleriamo al massimo i loro piani d’ investimento. E nel contempo ricreiamo le condizioni affinché venire ad investire in Italia sia un’opportunità. Per ottenere tutto ciò occorre ricostruire fiducia. Nel Paese serve concordia, buonsenso e responsabilità: un patriottismo italiano ed europeo”. (ore 10.34)

TORINO, APERTURE AL 90%

Il 90% dei negozi a Torino riapre tra oggi e domani. La stima e’ di Ascom e Confesercenti, le due associazioni dei commercianti. Si tratta di 1.400 negozi a Torino, 2.600 se si considera tutta l’area metropolitana. Riaprono anche i centri commerciali. Al momento non ci sono negozi che hanno annunciato l’intenzione di non riaprire, chi non riparte subito lo fa per completare l’adeguamento dei locali alle nuove norme. Molti pero’ sono preoccupati perche’ la liquidita’ e’ poca e temono di non farcela. L’avvio dei saldi, su richiesta dei commercianti, e’ stato rinviato al primo agosto. Tra oggi e domani riapre anche la maggior parte di parrucchieri e dei centri estetici. Bar e ristoranti potranno riaprire, invece, da sabato 23 maggio.

Code davanti ad alcuni negozi di abbigliamento, nel centro di Torino, che oggi riaprono i battenti dopo oltre due mesi di stop. “Ho messo su qualche chilo e non ho cose primaverili che mi vadano bene” spiega una donna in fila davanti a Zara, in via Roma. “Con un’amica venivano qui tutti i lunedi’, era un rito e ora ricominciamo”, spiega Marinella, 65 anni, mentre attende che qualcuno alzi la saracinesca tra le vie dello shopping. Una quindicina le persone in coda, tutte munite di mascherina, anche davanti alla Rinascente. All’ingresso di alcuni negozi viene misurata la temperatura. In buona parte le riaperture sono previste tra le 10 e le 11 di questa mattina. (ore 10.32)

PRESTITI

Il finanziamento di 25.000 euro con garanzia statale al 100%, gia’ previsto per i liberi professionisti con partita Iva, viene esteso anche alle associazioni professionali e alle societa’ tra professionisti. Lo prevede un emendamento al dl per la liquidita’ alle imprese approvato dalle commissioni Finanze e Attivita’ produttive della Camera. (ore 10.30)

IN INDIA

Secondi i dati diffusi oggi dal ministero della Sanità i casi di positività al COVID-19 in India sono saliti a 96.169; i decessi sono stati 3.029. Nelle ultime 24 ore il Paese ha di nuovo visto il più alto incremento registrato sinora, con 5,242 nuovi contagi.  Con una decisione annunciata ieri, il più esteso lockdown del mondo, in vigore dallo scorso 24 marzo, è stato riconfermato fino al 31 di maggio, con significativi allentamenti alle restrizioni. (ore 10.35)

FASE 2, IL PRESIDENTE CONTE

“Sappiamo che anche gli ultimi decreti legge non potranno essere la soluzione per tutti i problemi economici e sociali che stiamo vivendo. Siamo al lavoro giorno e notte per fare ancora di più e meglio. Il Governo non è sordo alle tante difficoltà che i cittadini stanno vivendo, e intende affrontarle una per una, assumendosi tutte le proprie responsabilità”. Così il premier Giuseppe Conte in una lettera a Leggo, dicendo che il governo “è pienamente consapevole” che tante persone “sono rimaste senza lavoro e senza uno stipendio”. “Oggi entriamo a pieno regime nella Fase 2, ci inoltriamo con fiducia e responsabilità nella strada che ci conduce al ripristino delle ordinarie attività di vita sociale ed economica. Il Paese si sta rimettendo in moto, in maniera prudente e ordinata, seguendo le indicazioni del Governo”. “La strada e’ ancora lunga e non dovremo mai abbassare la guardia, proteggeremo noi stessi e i nostri cari rispettando le regole di precauzione e di sicurezza che sono ormai note a tutti”. (ore 9.05)

FONTANA, CONTAGI AUMENTERANNO MA EVITARE NUOVI FOCOLAI

“Le infezioni in questi giorni aumenteranno di sicuro, perché più c’è contatto fisico più aumenteranno, ma noi dobbiamo cercare di tenerle sotto controllo, evitare che si diffondano in maniera incontrollata, evitare che nascano nuovi focolai. Questo è quello che dovremo fare con grande attenzione”. A dirlo è il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento con Mattino 5, nel primo giorno della riapertura delle attività commerciali dopo il lockdown a causa del coronavirus. “E’ un momento delicato perché il lavoro più importante sarà quello del monitoraggio, del tenere sotto controllo tutto il territorio, del tenere sotto controllo il più possibile tutte le persone che in qualche modo sono toccate da questo virus. Noi dobbiamo impedire che ricominci a correre”, ha concluso il governatore. (ore 9.02)

ROMA, SUBITO TRAFFICO

Traffico piu’ intenso stamattina, giorno delle nuove riaperture della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, su alcuni tratti del Grande raccordo anulare di Roma, del tratto urbano dell’A24 in direzione centro e sulla diramazione Sud verso il centro della Capitale.  In citta’ si rilevano al momento rallentamenti su via del Foro Italico in zona Tor di Quinto, in entrambi i sensi di marcia, a causa di lavori. Qualche rallentamento anche su via Trionfale e via Prenestina.  La polizia locale ha intensificato i servizi di viabilita’ e i controlli stradali sulle principali consolari e vie ad alto scorrimento come anche la vigilanza ai capolinea dei bus, nei parchi e sul litorale. Con l’avvio della fase 2, a partire dal 4 maggio sono scattati anche i nuovi orari di bus e metro, prolungati fino alle 23.30.(ore 8.52)

 

Venerdì 15 maggio 2020

 

BOLLETTINO GIORNALIERO

E’ in calo la curva epidemica in Italia, ma i decessi restano ancora sopra quota 200. Oggi si registrano 789 nuovi casi – cui peraltro andrebbero sottratti 55 casi del Lazio riferiti a recuperi di giorni precedenti – contro i 992 di ieri, per un totale di 223.885 contagi dall’inizio dell’epidemia. Con un rapporto positivi/tamponi crollato all’1,15%, mai così basso: ormai, in sostanza, su 100 tamponi fatti quasi 99 risultano negativi. Sono i dati che emergono dal bollettino quotidiano della Protezione Civile. Ancora alto il numero dei decessi: 242 oggi (in lieve calo rispetto ai 262 di ieri), da due giorni tornato sopra i 200 dopo diversi giorni di numeri più contenuti. Il totale delle vittime sale a 31.610. Di contro è boom di guariti: 4.917 in un giorno (ieri 2.747), con il totale che supera i 120 mila (120.205). Per effetto di questi dati, c’è un calo netto del numero di attualmente positivi: -4.370 (ieri -2.017) che porta il totale a 72.070. E si conferma il trend di riduzione dei ricoveri, ormai costante da quasi sei settimane: quelli in regime ordinario registrano 661 unità in meno (10.792 totali) mentre le terapie intensive calano di altre 47 unità, scendendo a 808. Infine, le persone in isolamento domiciliare sono 60.470. (ore 18.02)

VACCINO
Vaccini e medicinali, “su cui i ricercatori stanno lavorando senza sosta”, “non metteranno fine alla pandemia, se non possiamo garantire parità di accesso” a questi strumenti. Il monito è arrivato dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, nel consueto briefing da Ginevra. (ore 17.36)

ORDINI MEDICI, ‘NON POSSIAMO DARCI ALLA PAZZA GIOIA, RIGORE SU DISTANZIAMENTO’

“Non possiamo certo darci alla pazza gioia, di questa malattia non conosciamo ancora quasi nulla, forse il caldo ci aiuterà un po’ ma il timore è che perlomeno in autunno i contagi possano riprendere”. Così il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo) Filippo Anelli, che invita a “stare attenti non solo oggi, ma anche fra qualche mese, e continuare a rispettare le misure di distanziamento sociale, per essere sempre preparati a una possibile seconda ondata” di Covid-19. “I medici – dice – sono sempre prudenti, soprattutto in una fase come questa. Nulla deve essere dato per scontato. Attualmente la diffusione dell’epidemia si concentra nelle Regioni del Nord che conosciamo, in quelle del Centro e del Sud la situazione a livello di numeri è buona. Ma il virus c’è, perché giornalmente vengono comunque segnalati dei casi, dunque non siamo a contagi zero”. “Ci vuole prudenza – ribadisce – ed è necessario che le misure di distanziamento sociale vengano rigorosamente rispettate. Anche nel consentire spostamenti fra regioni si dovranno ponderare bene le decisioni sulla base dei dati epidemiologici”. “Dobbiamo vedere cosa succederà nei prossimi giorni – evidenzia il presidente Fnomceo – non perché si voglia una strategia attendista, ma perché bisogna capire dalla prossima settimana in poi gli effetti di questa graduale apertura: se la curva continuerà a calare significa che una tenuta del sistema può esserci.
Ma i dati di ieri non erano proprio così limpidi e lasciavano perplessità su cosa può succedere ancora”.”A oggi – precisa – la situazione è ottimale con molti negozi ancora chiusi, i ristoranti e i bar” attivi solo per il take away. “Circola pochissima gente, ma è anche vero che è complesso mantenere chiuse tutte queste attività commerciali per tanto tempo: devono anche loro lavorare per vivere e c’è una necessità forte di equilibrio fra le esigenze di salute e quelle economico-sociali. Se i dati tenderanno a scendere, una riapertura più ampia sarà possibile, tenendo conto anche dei messaggi che le istituzioni stanno inviando con utili campagne ad hoc e spot televisivi che ricordano quali sono le precauzioni da prendere”. (ore 16.20)

IL TWEET

“Comuni, famiglie e imprese sono la nostra priorità. Tutelando loro tuteliamo il Paese. Continueremo a mettere in campo tutte le risorse ed i provvedimenti necessari per garantire la ripartenza. L’Italia riparte”. Così in un tweet il vice ministro al Mef Laura Castelli. (ore 16.20)

SURE

Stamani è arrivato il “via libera definitivo a Sure: 100 miliardi di euro per sostenere la cassa integrazione e strumenti analoghi in Europa. Sono orgoglioso di averlo proposto insieme al commissario al lavoro Nicolas Schmit”. Lo scrive il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni su un social network, in vista dell’Eurogruppo. (ore 16.20)

TROPPA DIPENDENZA IN EUROPA

“La crisi del Covid-19 ha dimostrato che l’Europa è troppo dipendente di altri paesi, in particolare nel settore della sanità. Dobbiamo identificare le nostre debolezze e rilocalizzare alcune attività in Francia e in Europa”. Così il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire in occasione del Consiglio di competitività europeo di oggi. “Al Consiglio – sottolinea ancora Le Maire – ho ricordato che il rilancio economico europeo deve basarsi su 4 principi: solidarietà, sovranità, innovazione, rilancio sostenibile”. (ore 16.20)

BAVIERA, GROSSO FOCOLAIO IN IMPIANTO MACELLAZIONE 
Controlli generalizzati in un impianto di macellazione nello stato tedesco della Baviera ha rivelato la presenza di un grosso focolaio di infezioni. A renderlo noto sono state le autorità locali: stando a quanto riporta la Dpa, 59 persone sono state trovate positive per un totale di 77 contagi, contando i 18 già riscontrati in un primo momento all’interno dell’impianto a Straubing-Bogen. Le autorità hanno ordinato di sottoporre ad esami i circa mille dipendenti: 150 di loro devono ancora essere testati. La scoperta di questo focolaio segue quelle avvenute all’interno di altri mattatoi e impianti di imballaggio della carne a Coesfeld, sul confine con i Paesi Bassi, Birkenfeld nella parte sudoccidentale del paese e Bad Bramstedt nel nordovest del paese. (ore 15.57)

REGIONI, TAVOLO TECNICO LAVORA A PROTOCOLLO UNITARIO SU RIAPERTURE
Un protocollo unitario, per fissare regole comuni in vista della ripresa prevista con la Fase 2 e in particolare con le riaperture delle attività che ripartiranno da lunedì. A questo lavora – a quanto apprende l’AdnKronos – il tavolo tecnico predisposto dalla Conferenza delle Regioni, tuttora in corso. Le linee-guida  saranno poi consegnate al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, per essere sottoposte al vaglio del Governo. (ore 15.57)

BIOLOGO BUCCI, ‘NON E’ PIU’ BUONO, PUO’ MUTARE MA NON C’E’ PROVA’

Il nuovo coronavirus “non è  diventato più buono” come alcuni esperti segnalano. “Può certo mutare, ma il cambiamento della composizione della popolazione ospedaliera non è evidenza sufficiente di alcuna mutazione”. Lo sottolinea Enrico Bucci, ricercatore in Biochimica e Biologia molecolare e professore  alla Temple University di Philadelphia, in un post sul blog ‘Cattivi scienziati’. Bucci analizza i dati che potrebbero far pensare che Sars-CoV-2 sia mutato. “Va di moda sostenere in questi giorni che la malattia Covid-19 stia cambiando, con taluni che si spingono fino ad affermare che il virus sia mutato in una forma più benigna”, osserva il biologo che pubblica le dichiarazione di virologi e infettivologi contrati a questa posizione. “La comunità scientifica nazionale – afferma – si è espressa largamente in senso negativo contro l’ipotesi che si sia già verificata una transizione verso un ‘virus buono'”. “La base per sostenere questa teoria – ricorda Bucci – consiste nel
cambiamento della popolazione osservata negli ospedali. Non solo l’ovvia diminuzione del numero totale di ricoverati, gravi e morti, ma soprattutto la presenza proporzionale sempre più elevata di forme lievi. Questo cambio della popolazione clinica non deve però trarre in inganno”, avverte il biologo. “Sebbene ogni possibilità sia realizzabile, dobbiamo esaminare le prove disponibili e tentare di spiegare ciò che osserviamo negli ospedali sulla base di ciò che effettivamente sappiamo. Cominciamo dall’esaminare l’ipotesi di una malattia più benigna, causata da un virus mutato verso una forma che induca sintomi meno gravi. Quali sono le prove necessarie per fare una simile affermazione? Abbiamo bisogno di isolare nei pazienti attuali il virus – precisa Bucci – effettuarne il sequenziamento, quindi confrontare le sequenze attuali con quelle delle forma più gravi di qualche tempo fa e scoprire una qualche differenza conservata nelle sequenze”.  “I virus che portano questa differenza – continua lo scienziato – devono quindi essere testati su cellule polmonari umane (in vitro), o su animale, o anche devono essere ricercati in un campione ampio di popolazione, in modo che si possa dimostrare un’associazione diretta tra la mutazione eventualmente riscontrata e lo stato di patologia indotta. Disponiamo di queste prove?”, chiede il biologo. “Al momento non solo non ne disponiamo, ma addirittura abbiamo indicazioni che vanno nella direzione opposta: esistono molti ‘strain virali’, ma nessuno con differenze tali da potersi aspettare una qualche differenza nella patogenicità, né così diffuso da poter ipotizzare un cambio della malattia ad esso dovuto”.”E allora, cosa sta succedendo nei nostri ospedali?”. Per Bucci, “in realtà, nulla di davvero speciale. Per capirlo – spiega – possiamo guardare all’evoluzione nel tempo di un parametro che è stato invocato per giustificare il ‘cambio di malattia’: il rapporto giornaliero tra  dimessi vivi e morti. Questo rapporto non è atteso rimanere costante, ma cambiare (verso un rapporto sempre più favorevole ai vivi e meno favorevole ai morti) per motivi di semplice dinamica della popolazione suscettibile”. (ore 12.47)

OK PER MODIFICHE PROTOCOLLO INAIL

Non è necessario il rispetto ‘letterale’ dei protocolli di sicurezza indicati dall’Inail ma in ogni caso i protocolli differenziati delle regioni devono rispettare i principi fondamentali delle linee guida. Questo il ragionamento che il premier Giuseppe Conte ha fatto alle regioni durante l’incontro, ancora in corso, sulla fase 2 e sulle riaperture degli esercizi commerciali da lunedì prossimo. All’incontro, che si tiene in videoconferenza – presenti anche i ministri Boccia e Speranza -, si è sottolineato, riferiscono fonti che stanno partecipando alla riunione, la possibilità quindi di modificare i protocolli dell’Inail ma con l’assicurazione da parte dei governatori del rispetto dei criteri di sicurezza sulle riaperture. (ore 12.03)

DAL 3 GIUGNO Sì A SPOSTAMENTI FUORI REGIONE

Da lunedì via libera agli spostamenti su tutto il territorio della regione di residenza, dal 3 giugno (il mercoledì che segue la Festa della Repubblica) sarà invece possibile passare in un’altra regione, “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute” e per fare rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. La bozza del nuovo decreto sulla fase 2 prevede che le nuove norme restino in vigore fino al 31 luglio e ribadisce “il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora” per chi è positivo al virus. “A decorrere dal 3 giugno – viene inoltre specificato – gli spostamenti sul territorio nazionale possono essere limitati in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente” in quelle aree. Tra le norme previste, anche quella che autorizza i sindaci a chiudere temporaneamente le aree pubbliche o aperte al pubblico “in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”, e quella che consente la ripresa delle attivita’ economiche e produttive “a condizione che rispettino i contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di esercizio o in ambiti analoghi, adottati a livello nazionale”. Le Regioni, al riguardo, potranno “adottare propri protocolli nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali”. Alle Regioni spetta anche il monitoraggio dell’andamento dell’epidemia e l’invio quotidiano dei dati al ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e al Comitato tecnico scientifico. Sulla scorta di queste informazioni i governatori potranno “introdurre, anche nell’ambito delle attività economiche e produttive svolte nel territorio regionale, misure derogatorie, ampliative o restrittive”. Stando alla bozza, infine, la seconda parte del decreto è dedicata alle sanzioni e ai controlli, che spettano questi ultimi ai Prefetti. Chi non rispetterà le norme rischia una sanzione amministrativa da 400 a 3000 euro e anche la chiusura dell’esercizio o dell’attivita’ da 5 a 30 giorni. (ore 12.01)

CALANO ENTRATE A MARZO

A marzo le entrate tributarie sono state pari a 27,5 miliardi, in diminuzione del 4,4 per cento (1,3 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2019, risentendo della sospensione dei versamenti fiscali disposta dal decreto “Cura Italia”. Lo rileva Bankitalia. Nel primo trimestre 2020 le entrate tributarie sono state pari a 94,9 miliardi, in aumento del 3,0 per cento (2,8 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2019, “grazie al buon andamento degli incassi nei primi due mesi dell’anno”. (ore 10.30)

BOZZA DL, NORME VALIDE FINO A TERMINE EMERGENZA, 31 LUGLIO
“Per garantire lo svolgimento delle attività economiche e produttive in condizioni di sicurezza, le regioni monitorano con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, le condizioni di adeguatezza del sistema sanitario regionale”. E’ quanto si legge nella bozza del decreto sulle novità della fase 2. “I dati del monitoraggio – viene inoltre stabilito – sono comunicati giornalmente dalle Regioni al Ministero della Salute, all’Istituto superiore di sanità e al comitato tecnico-scientifico”, e “in relazione all’andamento della situazione epidemiologica sul territorio”, la Regione, “informando contestualmente il Ministro della salute, può introdurre, anche nell’ambito delle attività economiche e produttive svolte nel territorio regionale, misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte ai sensi dell’articolo 2 del decreto legge 25 marzo 2020, n. 19”. (ore 10.29)

AUTONOMIA NON ANARCHIA

“E’ arrivata una tempesta enorme sul nostro Paese, sui nostri cari, quindi siamo stati tutti preoccupati e non dobbiamo pensare che la cosa si sia completamente risolta. Gli italiani sono stati bravissimi rispettando le regole e possiamo cominciare a ragionare su un ritorno alla vita normale con molta prudenza”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio intervistato a Radio Cusano Campus. Quanto all’autonomia regionale Delrio ha osservato che “L’autonomia è un valore, ma non vuol dire anarchia” e siccome “dipendiamo gli uni dagli altri. Il benessere del sud dipende dal nord e viceversa”, “non ha senso una competizione tra una parte e l’altra del Paese, se siamo più responsabili verso gli altri staremo tutti meglio”. (ore 9.35)

MONITORAGGIO DIFFUSIONE VIRUS

“Bisogna valutare, man mano che il tempo trascorre, gli effetti delle riaperture fatte. E il diverso grado di limitazione e distanziamento va parametrato al modo in cui nelle regioni si diffonde il virus, quindi più è alta la diffusione e più restrittive devono essere le misure e viceversa”. Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, a Radio 24, parlando delle linee guida sulla riapertura delle attività economiche.  “Non è facile – ha ragionato il ministro – coniugare l’esigenza di distanziamento con quella delle attività, in particolare di ristoranti e bar, anche perché ogni locale commerciale è diverso dall’altro e mettere misure numeriche che valgano per tutti non è facile”. E ha continuato: “Stiamo lavorando in queste ore per ottenere un testo condiviso con le associazioni di categoria e le parti sociali. Sulla parte dei servizi alla persona, la reazione di quel mondo è stata molto positiva rispetto alla proposta fatta dall’Inps e dall’Iss con il Comitato tecnico-scientifico”. (ore 9.35)

SANITA’ LOMBARDIA

La sanità in Lombardia è stata sempre una spina nel fianco, è stata condannata più di una persona, o cambiano passo o cambiano modalità di gestione o altrimenti qualche intervento bisognerà farlo. Commissariamento? Valuteremo dopo, ora superiamo l’emergenza collaborando con tutti”. Lo ha detto il capo politico del Movimento Cinquestelle Vito Crimi intervistato a Circo Massimo su Radio Capital. (ore 9.03)

DL RILANCIO TRA OGGI E DOMANI IN GAZZETTA

“Pubblichiamo in Gazzetta tra oggi e domani il decreto da 55 miliardi. Non è un’operazione banale fare un decreto da 55 miliardi, credo sia la manovra finanziaria più ampia fatta nel nostro Paese e che si somma al decreto da 25 miliardi fatto meno di due mesi fa e al decreto liquidità. Parlare di lentezza dell’azione di governo non credo corrisponda ai fatti”. Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, ospite di 24 Mattino su Radio 24. (ore 9.03)

TAGLIO IRAP PER IMPRESE CHE FATTURANO MENO DI 250MLN ANNO

“Il beneficio del taglio dell’Irap sarà per tutte le imprese che fatturano meno di 250milioni di euro l’anno, esclusi i settori bancario e assicurativo e le pubbliche amministrazioni. Funzionerà semplicemente con l’abrogazione della rata di saldo e di acconto di giugno 2020, quindi sarà automatica perché non dovrà essere pagata la rata e non dovrà essere pagata più, non è uno spostamento ma un’abrogazione. Una misura da 5 miliardi”. Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, ospite di 24 Mattino su Radio 24. (ore 8.57)

IMPRESE CHE RISPETTANO NORME NON RISPONDONO DI CONTAGI

“Le imprese che rispettano il protocollo e consentono ai lavoratori di lavorare in sicurezza non possono rispondere di contagi che non possono essere dimostrati come avvenuti all’interno dell’azienda, credo che questo sia un principio sacrosanto. Abbiamo individuato alcuni protocolli e altri li stiamo individuando proprio per garantire la massima sicurezza dei lavoratori e degli imprenditori stessi. E’ giusto che l’impresa metta in sicurezza i propri dipendenti ma è il massimo che gli imprenditori possono fare. Il governo e il Parlamento si dovranno occupare di questo tema”. Così Stefano Patuanelli, ministro dello Sviluppo economico, ospite di 24 Mattino su Radio 24.(ore 8.46)

GUALTIERI SU CIG

“Sulla Cassa integrazione c’erano lentezze ma ora il cambio è radicale”: lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in un’intervista a Repubblica. “La Cassa integrazione è stata erogata in queste settimane a quasi 5 milioni di lavoratori. Ma ci sono state lentezze e inefficienze soprattutto per quella in deroga. Per questo abbiamo varato una riforma radicale del sistema”, ha spiegato il titolare del Mef. Sulla liquidità alle imprese, Gualtieri ha evidenziato che ora va “meglio” ma ha chiesto alle banche di “fare più in fretta”. (ore 8.28)

 

Giovedì 14 maggio 2020

CRISI SENZA PRECEDENTI

La crisi innescata dalla pandemia di cornavirus ha messo l’area euro di fronte a “una contrazione economica che per entità e rapidità non ha precedenti in tempi di pace”, ribadisce la Bce nel bollettino economico. “Le misure adottate per il contenimento della diffusione del coronavirus (Covid-19) hanno provocato un arresto di gran parte dell’attività economica in tutti paesi dell’area dell’euro – si legge – e su scala mondiale”. “Gli indicatori del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese segnano un drastico calo – prosegue la Bce – che suggerisce una netta contrazione della crescita economica e un forte deterioramento delle condizioni nel mercato del lavoro. Data l’elevata incertezza sulle dimensioni finali effettive delle ricadute economiche, gli scenari di crescita elaborati dagli esperti della Bce indicano che quest’anno il Pil dell’area dell’euro potrebbe far registrare una caduta tra il 5 e il 12 per cento, su cui incideranno in modo decisivo la durata delle misure di contenimento e il buon esito delle politiche di attenuazione delle conseguenze economiche per imprese e lavoratori”. Le previsioni della Bce, si legge, si basano su uno scenario che veda una graduale rimozione delle misure di contenimento e una ripresa dell’attività economica, “la cui rapidità e portata restano tuttavia fortemente incerte”.

 

 DOMANDE AL FONDO

L’ Abi  sottolinea inoltre che “ha motivi per ritenere che proseguirà e potrà anche accentuarsi  questa continua crescita di domande inviate dalle banche al Fondo di garanzia, in giorni che continuano ad essere caratterizzati dall’emergenza coronavirus. L’ associazione delle banche italiane inoltre “ringrazia tutti coloro che lavorano nelle banche per l’impegno straordinario e gli sforzi eccezionali anche in tutte le iniziative di moratoria e di anticipo di liquidità”. (ore 9.59)

 

INCREMENTO PRESTITI

Nel primo trimestre dell’anno c’è stato un brusco incremento della domanda di prestiti e dell’utilizzo delle  linee di credito da parte delle imprese, al fine di soddisfare il  fabbisogno di liquidità in termini di capitale circolante, mentre si è registrato un calo del fabbisogno di finanziamento per gli investimenti fissi. E’ quanto scrive la Bce nel suo bollettino  economico.

Nei tre mesi presi in esame, i criteri per la concessione di credito alle imprese hanno mostrato “un lieve inasprimento, rivelatosi  maggiore nel caso dei prestiti alle famiglie”. Allo stesso tempo,  scrive ancora l’istituto di Francoforte, “le banche si attendono un  allentamento dei criteri per la concessione del credito alle imprese nel secondo trimestre del 2020. Le misure di politica monetaria adottate dal Consiglio direttivo, in particolare le condizioni più favorevoli delle operazioni Omrlt-III e le misure di allentamento dei criteri di idoneità applicabili alle garanzie, dovrebbero incoraggiare le banche a erogare una maggiore quantità di prestiti a tutti i soggetti del settore privato”, aggiunge la Bce nel bollettino. (ore 10.00)

 

ACQUISTO COVID BOND

Il Consiglio direttivo della Bce “è assolutamente preparato a incrementare” il nuovo piano di acquisti di titoli antipandemico, il “Pepp” e “ad adeguarne la composizione, nella misura necessaria e finché le circostanze lo richiederanno”, afferma l’istituzione nel suo bollettino economico. (ore 10.02)

 

SALUTE MENTALE A RISCHIO

Anche la salute mentale, non solo quella fisica, è a rischio a causa della pandemia di coronavirus. Lo rileva Devora Kestel, direttrice del dipartimento salute mentale dell’Oms presentando un rapporto Onu sul tema. “L’isolamento, la paura, l’incertezza, le turbolenze economiche, tutti questi elementi causano o potrebbero causare sofferenze psicologiche”, ha aggiunto, giudicando probabile un aumento dei casi di malattie mentali, questione che i governi dovrebbero mettere “in primo piano”. (ore 9.59)

 

MISURE PER RIPARTIRE

“Con le misure contenute nel dl Rilancio si vuole far sì che l’economia italiana possa “reggere il colpo ma cerchiamo anche di dare sostegno per la ripartenza. Sono sicuro che l’Italia ce la farà”. Così il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, a Unomattina su Rai 1. (ore 9.57)

 

TAMPONI

“Credo che non ci siano problemi nell’affrontare un momento difficile facendo coalizione”: lo ha detto Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria, in audizione davanti alla commissione Igiene e Sanità del Senato, parlando della produzione di reagenti. “Abbiamo chiamato a raccolta tutte le aziende farmaceutiche che possono dare un contributo, sono una decina, siamo pronti”, ha detto il presidente di Farmindustria. “Una coalizione è possibile: credo sia importante metterle insieme perché se facciamo un piano programmato di collaborazione con le istituzioni non dovrebbe essere un problema”. (ore 9.55)

 

PROGETTI ANTICOVID

Trovare tecnologie innovative per affrontare l’emergenza della Covid-19 in Europa, dalla  biomedicina alla mobilita’ e all’energia: e’ questo l’obiettivo del finanziamento di 60 milioni di euro annunciato oggi in una conferenza stampa online da Dirk Jan Van den Berg, presidente del Comitato direttivo dell’Istituto Europeo per l’Innovazione e la Tecnologia (Eit) finanziato dall’Unione Europea. “E’ la nostra risposta – ha detto – a una crisi senza precedenti”. (ore 10.36)

 

STABILIMENTI BALNEARI

“Per i balneari la norma è molto chiara: la proroga delle concessioni fino al 2033 l’ha fatta il governo precedente. Non c’era bisogno di scrivere una nuova norma”. Lo ha detto il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, in videoconferenza stampa sui contenuti del Dl Rilancio per i settori della Cultura e del Turismo, rispondendo a una domanda di un cronista. “La norma che abbiamo scritto evita che ci sia uno spazio interpretativo che consenta ad alcuni comuni la disapplicazione della norma italiana perché in contrasto con quella europea e garantisce che ci sarà continuità nelle concessioni in base alla norma vigente”, ha aggiunto. (ore 13.14)

 

 INDAGINE SIEROPREVALENZA

“Dalla prossima settimana partirà l’indagine di sieroprevalenza elaborata con Istat, Iss e ministero della Salute, un’indagine importante che ci darà un campione significativo della cittadinanza per capire la distribuzione a livello nazionale della patologia. Questa indagine ci dara’ sicuramente dati significativi”. Lo ha detto alla commissione Affari sociali della Camera Agostino Miozzo,  coordinatore del Comitato tecnico-scientifico istituito presso il Dipartimento della Protezione civile. (ore 14.13)

 

MASCHERINE BAMBINI

“Anche per i bambini l’uso delle mascherine è importante per la prevenzione del contagio. Se non si riescono a trovare quelle chirurgiche adatte, vanno bene anche quelle fatte in casa in cotone e chiffon”. Lo dice Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie e i Disordini Immunologici (WAidid) e professore ordinario di Pediatria all’Università di Parma. “L’uso delle mascherine è consigliabile per i bambini sopra i due anni d’età. Prima – precisa – gli esperti concordano che effettivamente il loro uso è più complicato”.

 

LA POLEMICA SUL VACCINO

Il vaccino contro il Covid-19 ancora non c’è ma già si litiga su chi l’avrà per primo. Il gigante francese della farmaceutica, Sanofi, ha lasciato intendere che gli Stati Uniti avranno la priorità sul vaccino quando sarà sviluppato perchè hanno contribuito sostanzialmente, con i fondi, alla ricerche. Salvo poi correggersi, dopo l’ira di Parigi. Ad aprire il caso, un’uscita del direttore generale di Sanofi, Paul Hudson: gli Usa, ha detto, “avranno la maggior parte dei pre-ordini, hanno investito per proteggere la loro popolazione”. Parole che ha suscitato l’irritata reazione del presidente francese, Emmanuel Macron, intervenuto per sottolineare che “il vaccino è un bene pubblico che deve essere fuori dalle logiche di mercato”, e ribadire di essere impegnato in “una risposta multilaterale coordinata per rendere il vaccino disponibile a tutti allo stesso tempo” perchè non ci sono confini per il virus. Macron ha sottolineato che la linea espresse da Hudson “non corrisponde affatto ai lavori in corso tra Sanofi e il governo” e ha quindi convocato all’Eliseo i capi del gruppo per l’inizio della prossima settimana per mettere le cose in chiaro. Da parte sua, il premier Edouard Philippe ha twittato che “la parità di accesso per tutti al vaccino non è negoziabile” e lo ha ripetuto al telefono al presidente del board di Sanofi, Serge Weinberg. Nella telefonata, secondo il resoconto del premier, Weinberg ha dato “tutte le garanzie necessarie per quanto riguarda la distribuzione in Francia di un possibile vaccino Sanofi”. Ad aggiustare il tiro è stato il presidente di Sanofi France, Olivier Bogillot, assicurando che “quando verrà sviluppato un vaccino contro il Covid-19, è evidente che sarà accessibile a tutti i Paesi e anche per i francesi”. Nel tentativo di smorzare i toni, Bogillot ha spiegato che gli Stati Uniti si sono mobilitati rapidamente, hanno offerto all’azienda un aiuto finanziario per avviare capacità produttive nel caso in cui la ricerca del vaccino avesse successo e ha accelerato le procedure normative, mentre “L’Europa e’ organizzata un po’ peggio”. E dunque trascinata sul ring anche l’Ue che non ha tardato a dire la propria. “Il vaccino per il Covid-19 deve essere un bene pubblico e il suo accesso deve essere equo e universale”, ha affermato il portavoce della Commissione, Stefan de Keersmaecker. “Per noi e’ molto importante lavorare a livello globale perchè il virus è tema globale”, ha insistito. Secondo la posizione ufficiale di Sanofi, “la produzione negli Stati Uniti sarà principalmente dedicata agli Stati Uniti e il resto della capacità di produzione coprirà l’Europa e il resto del mondo”. (ore 16.25)

 

USA-CINA

Il presidente americano Donald Trump ha avanzato l’ipotesi di “rompere l’intera relazione” con la Cina, sostenendo di avere “un rapporto molto buono” con il leader cinese Xi Jinping ma “al momento” di “non avere voglia di parlarci”. In un’intervista con FoxNews, il capo della Casa Bianca si è detto “molto deluso” con Pechino, criticando la risposta cinese alla pandemia di coronavirus. “Avrebbero potuto fermarla”, ha sottolineato. (ore 16.23)

 

MISURE ANTICONTAGIO

Le misure volte a limitare il contagio da Covid-19 hanno portato, nelle ultime settimane, a un deciso restringimento delle attività di imprese e famiglie. Il lockdown ha implicato la  chiusura, parziale o totale, di un elevato numero di attività produttive restringendo allo stesso tempo i comportamenti sociali e di consumo delle famiglie. Se da un lato il lockdown ha avuto un impatto  negativo sulle attività economiche, dall’altra ha prodotto effetti positivi sulle emissioni climalteranti e inquinanti. La stima delle riduzioni delle emissioni di gas climalteranti (Ghg) e di Precursori  dell’ozono troposferico (Pot) riconducibili al lockdown sarebbe pari  rispettivamente al 2,6% e al 4% rispetto allo scenario base di assenza di lockdown. E’ quanto emerge dal rapporto Sdgs 2020 pubblicato oggi dall’Istat. (ore 16.24)

 

RALLENTA LA CRESCITA

Dopo la ripresa del periodo 2015-2017, gli ultimi due anni evidenziano un rallentamento della crescita del Pil pro  capite, più accentuato nel 2019 (+0,4%). Il valore aggiunto per  occupato diminuisce nell’ultimo anno dello 0,4% evidenziando una  dinamica più sostenuta del fattore lavoro rispetto alla produzione.  L’evoluzione del quadro macroeconomico è caratterizzata ancora da  livelli significativi di lavoro irregolare. E’ quanto emerge dal rapporto Sdgs 2020 pubblicato oggi dall’Istat. Negli ultimi anni il  proseguimento della fase positiva del ciclo economico ha determinato  un generalizzato miglioramento dell’occupazione e una riduzione della  disoccupazione sia nei Paesi europei sia, in misura più contenuta, in Italia. Il calo del tasso di disoccupazione italiano si accompagna a  segnali di miglioramento anche per gli altri indicatori di contesto  che, tuttavia, non mostrano decise riduzione del gap esistente con la  media dei Paesi europei. In particolare l’Italia mostra la percentuale più elevata di Neet (22,2%) tra i Paesi Ue28, in calo comunque rispetto al 2018 (-1,2 punti percentuali). Nel 2018, la spesa pubblica per le misure occupazionali e la protezione sociale dei disoccupati ammonta all’1,19% del Pil e al 2,45% della spesa pubblica complessiva. L’incremento registrato nell’ultimo anno non compensa la contrazione dell’anno precedente ed entrambi gli indicatori restano sotto ai valori registrati a partire dal 2013. (ore 16.24)

 

SALDO IRAP

“E’ priva di fondamento la tesi secondo la quale il saldo e l’acconto Irap dovuti a giugno sarebbero solo rimandati al 2021”. Lo affermano fonti del Mef sulla norma del Dl Rilancio. “Sono definitivamente cancellati per tutti i soggetti con fatturato fino a  250 milioni di euro (ad eccezione di banche, assicurazioni ed amministrazioni pubbliche), come tra l’altro emerge chiaramente dalla relativa relazione tecnica”. (ore 16.24)

 

Mercoledì 13 maggio 2020

BOLLETTINO GIORNALIERO

Torna a calare l’incremento dei contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti. Attualmente sono 222.104, con un incremento rispetto a ieri di 888. Ieri l’aumento era stato di 1.402. Le vittime per coronavirus in Italia sono salite a 31.106, con un incremento di 195 in un giorno. Ieri l’aumento dei morti era stato di 172. Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 893 i pazienti, 59 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 47. Di questi, 307 sono in Lombardia, 15 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 12.172, con un decremento di 693 rispetto a ieri. Sono invece 65.392 le persone in isolamento domiciliare, 2.057 in meno rispetto a ieri. I dati sono stati forniti dalla Protezione civile. (ore 18.05)

VON DER LEYEN, DA ITALIA PIENA TRASPARENZA PER GESTIRE CRISI

“E’ stata l’esperienza dolorosa e la piena trasparenza dell’Italia e della Spagna nel gestire la crisi ad aiutare gli altri a preparasi all’impatto”. Cosi’ la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen parlando alla plenaria del parlamento europeo.(ore 17.16)

CONTAGI BAMBINI

La chiusura delle scuole – resa necessaria nella fase più critica dell’epidemia in Italia – con i dati attuali non rappresenta una strategia utile per contenere la mortalità da SARS-CoV-2, in quanto i bambini si infettano principalmente nel nucleo familiare e non con i loro coetanei. Ciò significa che in prossimità dell’estate si deve ragionare al più presto sull’apertura dei centri estivi, che vanno ovviamente pensati con strategie e modalità adeguate ad evitare assembramenti. Lo spiega Susanna Esposito, Direttore della Clinica Pediatrica dell’Università di Parma, autrice di un editoriale sulla rivista JAMA Pediatrics. I bambini sotto i 10 anni di età costituiscono appena l’1% dei casi di COVID-19, spiega, e il totale dei casi di infezione da SARS-CoV-2 nei bambini sembra ben più basso rispetto a quanto ci si aspetterebbe in base al tasso di trasmissione del virus. Diversi studi hanno, inoltre, mostrato che tenere chiuse le scuole non ha grande rilevanza sulla dinamica di diffusione del virus, né sulla riduzione dei decessi. “Allo stato attuale – ribadisce la Esposito – laddove la diagnosi dell’infezione sia effettuata prontamente, la chiusura delle scuole non rappresenta una strategia utile per contenere la diffusione di SARS-CoV-2″, e bisogna pensare al piu’ presto a strategie per riaprire in sicurezza: gli insegnanti dovranno avere le mascherine, il numero di alunni nelle classi – se le dimensioni dell’aula non sono adeguate – andrà ridimensionato, si dovrà puntare alla formazione degli alunni sulle corrette misure di igiene e comportamento, non con una lezione una tantum ma con una vera formazione continua; bisognerà favorire una organizzazione che preveda il distanziamento e, procedere semmai alla chiusura di singole classi o scuole” in caso di un focolaio. “Inoltre, visto che l’estate è ormai alle porte – afferma Esposito – vanno pensati il prima possibile dei centri estivi che, pur riducendo l’attività di gioco, permettano attività di gruppo in sicurezza”. Il danno causato dalla chiusura delle scuole è rilevante a più livelli, continua l’esperta: economico se impedisce ai genitori di lavorare, di salute se, come è avvenuto nelle prime due settimane di chiusura delle scuole in Italia, i bambini vengono affidati ai nonni che sono ad alto rischio di sviluppare la malattia in forma grave. Il danno è ovviamente formativo, ma anche umano, conclude: “in un’indagine che stiamo conducendo su oltre 2000 adolescenti italiani di 11-18 anni si vede che a circa 2 su 3 manca la scuola e il contatto con i coetanei e che molti stanno sviluppando comportamenti, come disturbi alimentari o crisi di pianto e sintomi da affaticamento, compatibili con un quadro depressivo”. (ore 17.16)

FBI, HACKER CINESI ATTACCANO CENTRI USA VACCINO

L’FBI e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency, l’agenzia federale per la cybersicurezza, hanno lanciato oggi un messaggio di allerta in cui avvisano che hacker cinesi stanno prendendo di mira i centri Usa impegnati nella ricerca di vaccino e cure contro il Covid 19. Nell’allerta si afferma che eventuali furti di dati e ricerche potrebbero mettere a rischio lo sviluppo di cure. L’Fbi rende anche noto che sta indagando attacchi già avvenuti contro centri di ricerca affiliati al governo americani ed altre azioni commesse dagli hacker. Nei giorni scorsi i media Usa avevano anticipato che le agenzie federali stavano preparando questo avviso. (ore 17.17)

IL 18 MAGGIO RIPRENDONO ALLENAMENTI CALCIO

“Prima di venire qui ho ricevuto la comunicazione del presidente della Federcalcio Gravina e mi ha detto che hanno accolto le osservazioni del Cts riadattando il proprio protocollo e quindi consentendo senza altre difficoltà di poter riprendere entro il 18 maggio gli allenamenti (collettivi, ndr)”. Così il ministro dello sport Vincenzo Spadafora nell’informativa alla Camera. “Ora se il campionato riprenderà come tutti auspichiamo sarà grazie al fatto che ci saremmo arrivati mettendo tutto e tutti in sicurezza e non con la fretta irresponsabile o strumentale di chicchesia. Del resto la forte richiesta di ripresa del campionato era del tutto in netto contrasto con una situazione emergenziale” (ore 16.43)

MISURE PER LAVORATORI

“Bisogna avere un piano organico che riguardi tutte le misure. Abbiamo già previsto nel ‘Cura Italia’ misure per i lavoratori e le famiglie e ulteriori ne stiamo prevedendo nel prossimo decreto che verrà approvato nel pomeriggio. Stiamo intervenendo per mantenere la fotografia del Paese come era prima dell’emergenza Covid. L’intenzione è quella di garantire attraverso gli ammortizzatori sociali i lavoratori e, quindi anche le imprese”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo intervenendo alla videoconferenza di presentazione del ‘Piano del lavoro’ elaborato dalla Cgil Sicilia. “La cassa integrazione verrà prorogata – ha aggiunto – ci saranno indennizzi per i lavoratori autonomi, partite iva, liberi professionisti e un fondo perduto per le imprese per sostenerle nella ripresa. Interverremo per fermare l’immagine del Paese a prima del 23 febbraio e fare in modo che non ci sia un’indebolimento dell’economia del Paese e una riduzione dell’occupazione”. (Ore 16.33)

STRATEGIE DI PREVENZIONE

Limitare il numero di persone presenti nel locale allo stretto necessario, prevedere orari di lavoro flessibili e, ove possibile, turnazione dei dipendenti. Queste le indicazioni del documento tecnico che il Comitato tecnico scientifico istituito presso la Protezione civile nella seduta di ieri ha approvato; elaborato  dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità, che fornisce raccomandazioni sulle strategie di prevenzione da adottare per il contenimento del nuovo coronavirus nei servizi dei parrucchieri e degli altri trattamenti estetici, in vista della ripresa delle attività dopo la fase di lockdown In generale, una buona programmazione di tutte le attività e dei tempi medi occorrenti per i trattamenti è necessaria per garantire la sostenibilità delle attività quotidiane e ove possibile, già in fase di prenotazione, è necessario predeterminare i tipi di trattamento richiesti per ciascun cliente. Ciò è fondamentale per ottimizzare i tempi di attesa e per la prevenzione di ogni forma di affollamento. . Il layout del locale e la gestione degli spazi potrebbero essere ottimizzati anche tramite  soluzioni innovative rispetto alla zona originariamente prevista per l’attesa, al fine di garantire le attività e il distanziamento fra clienti ed operatori. (ore 16.33)

CALO COMMERCIO GLOBALE

L’Onu prevede un calo del commercio globale del 26,9% nel secondo trimestre del 2020. Lo hanno annunciato le Nazioni Unite per il Commercio e lo Sviluppo (Unctad). Il commercio ha mostrato modesti segnali di ripresa dalla fine del 2019, quando l’economia globale è stata colpita da varie misure nazionali per  contenere la pandemia di coronavirus. Nel primo trimestre, il commercio globale è calato del 3% rispetto all’ultimo trimestre del 2019, secondo l’organismo dell’Onu con sede a Ginevra. L’Unctad ha inoltre riferito che il suo indice dei prezzi delle materie prime è sceso del 20,4 per cento a marzo, dato che il mese scorso i prezzi dei carburanti hanno perso circa un terzo del loro valore. Per contro, i prezzi dei minerali, dei metalli e delle materie prime agricole sono scesi solo del 4 per cento a marzo. (ore 16.33)

RISPARMIATORI A CONTE, BANCHE PASSANO CLIENTI A RAGGI X 

“Ad un mese dall’entrata in vigore del  decreto liquidità rileviamo che accedere al fondo di garanzia si stia  rivelando una vera e propria corsa ad ostacoli per le piccole e medie imprese” e le banche “spesso passano i richiedenti ai raggi X perché, a oggi, non è chiaro di chi sia la responsabilità penale nel caso in cui l’impresa che ha ricevuto il prestito dovesse fallire”. E’ quanto scrive Letizia Giorgianni, presidente dell’associazione Vittime del Salvabanche, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Il sistema bancario – dice – sembra non sfidarsi delle promesse del governo (garanzie) e quello che molte banche stanno facendo ormai da diverse settimane è ‘prendere tempo’ e rendere sfiancante e complicato il tanto sbandierato accesso al credito. Ci sono istituti che stanno  facendo di tutto per evitare di erogare questi prestiti, richiedendo una serie di certificati e documenti non previsti dalla normativa”, scrive ancora Giorgianni. L’associazione, ricorda la presidente, “è stata la prima a segnalare la scorrettezza di alcuni colossi bancari che, fornendo un’errata informazione, pubblicavano nei loro siti dei banner informativi nei quali facevano intendere ai loro clienti che per ottenere i prestiti con la garanzia del fondo fosse prima necessario chiudere i finanziamenti già esistenti. Ovviamente – ricorda Giorgianni – non era questo che prevede la legge, ma resta il fatto che l’episodio dei  banner tradisca l’intenzione delle banche italiane di utilizzare la garanzia del Fondo per le Pmi per ‘coprire’ i finanziamenti già erogati a microimprese e professionisti, ritenendo questi soggetti a rischio insolvenza e volendo assicurarsi il recupero di almeno l’80% del capitale, andando a escutere la garanzia prevista dalla legge. E tradisce anche di quanta poca collaborazione stiano mettendo nel far parte integrante della gestione di questo annunciato sostegno alle imprese”, si legge ancora nella missiva. “Purtroppo anche nella vicenda dei risparmiatori che hanno perso tutti i loro risparmi, abbiamo imparato sulla nostra pelle di quanto le banche – scrive nella lettera al premier – siano poco inclini a certi ‘atti d’amore’, ma se il governo sceglie di affidare alle banche la gestione di un aspetto determinante nel tanto sbandierato sostegno alla liquidità delle imprese, deve poi anche assicurarsi che gli istituti non ostacolino l’ottenimento di questi prestiti, altrimenti ci troveremo presto ad dover fronteggiare una crisi dalla quale sarà praticamente impossibile uscire”, continua Giorgianni.”Oggi tanti piccoli imprenditori hanno un urgente e disperato bisogno di liquidità, ma se appare ormai evidente che la burocrazia bancaria stia avendo la meglio, appare chiaro che la vostra attenzione debba adesso concentrarsi su una possibile nuova modalità per una corretta erogazione della nuova finanza, libera da inutili e pericolosi condizionamenti. Lei sa bene – scrive – che lo Stato italiano che lei rappresenta ha l’obbligo di tutelare la salute dei suoi cittadini che insieme al lavoro e la sicurezza sono le fondamenta della nostra società civile e della famiglia, ma se tante piccolissime imprese, esercizi commerciali e partite iva sono in procinto di chiudere definitivamente le loro saracinesche, mancherebbe la forza motrice della nostra economica, minando irrimediabilmente le fondamenta della nostra società”.”Provi ad ascoltare di più quelle piccole attività commerciali, artigianali e di servizio che sono la spina dorsale del nostro paese e lasci perdere – continua Giorgianni – i professoroni delle task force, che quello che accade nella vita comune delle famiglie italiane non può essere compreso da chi vive dentro i palazzi, impegnato come è a scrivere, correggere e riscrivere dopo aver consultato una schiera di burocrati che non immaginano neppure cosa significhi gestire con sforzi e sacrifici una piccola azienda. Ascolti dalla voce diretta le istanze dei vari territori, nelle loro specifiche articolazioni, ascolti i sindaci che amministrano i territori, o almeno i suoi 150 Prefetti che coi sindaci si confrontano ogni giorno. Ne avremo tutti sicuramente da guadagnarci”, conclude Giorgianni. (ore 14.38)

DAL VATICANO

Di fronte alle ristrettezze che imporrà il coronavirus, e dopo la gestione imbarazzante nel passato di beni e risorse, in Vaticano “costruiremo per il 2021 un budget a base zero. Partendo dall’essenzialità della missione”. A prometterlo, in una intervista a Vatican News, il prefetto per l’economia padre Juan Antonio Alves Guerrero, il gesuita chiamato da Papa Francesco lo scorso novembre a riportare ordine nelle finanze della Chiesa. “La fiducia si guadagna con il rigore, la chiarezza, la sobrietà. E anche ammettendo con umiltà errori passati, per non ripeterli, e errori attuali, se ce ne sono”, spiega, “Succede a volte, è successo anche a noi, per esempio, di esserci affidati a persone che non meritavano fiducia. Sempre siamo vulnerabili in questo. Maggior trasparenza, minore segretezza, rende più difficile commettere errori. E’ proprio per questo che per gli investimenti puntiamo ad avere un comitato serio, di persone di alto livello, senza conflitti di interesse, che ci aiuti (per quanto possibile) a non sbagliare”. “Mi piacerebbe che fosse già quest’anno” il momento di tornare a pubblicare un bilancio ufficiale, prosegue Guerrero, “Per spiegare bene come spendiamo il denaro”. La Choesa deve mostrare, “carte alla mano, che si spende per fare il bene, e al servizio della Chiesa. Abbiamo bisogno di narrarlo, questo. Di raccontarlo bene. La realtà che ho visto in questi mesi alla Santa Sede parla di questo. Merita fiducia. Questa missione piena di bellezza è portata avanti con la generosità di molti che nessuno conosce”. Per questo motivo, conclude il gesuita, “Cerco persone competenti. So che i cambiamenti non si fanno in un giorno. E non si fanno da soli. L’obiettivo è lavorare insieme. Mi sono sentito molto bene accolto a partire dal Papa e dalla Curia, per non parlare del personale della SPE, tutti ottimi e validi professionisti. Camminiamo uniti. Siamo molto impegnati sulla strada della trasparenza, della sobrietà, della diligenza, della austerità, nell’esercizio di quella che è e rimane una missione”.(ore 12.51)

ALBERGHI E RISTORANTI ANCORA CHIUSI

Tra le circa 800 mila imprese ancora chiuse figurano soprattutto quelle del terziario, dove però “le sospensioni amministrative agiscono in maniera differenziata, con alcuni casi in cui il blocco è ancora rilevante”. Lo rileva l’Istat, che aggiorna i dati alla luce delle riaperture consentite dal 4 maggio. L’Istituto di statistica spiega che nel settore commerciale “risultano sottoposte a sospensione circa il 25% delle imprese”. Quindi una su quattro. In particolare, sottolinea, “il comparto della attività dei servizi di alloggio e ristorazione è caratterizzato dall’incidenza più alta di attività sospese le quali rappresentano circa l’83% delle imprese”. Dal report dell’Istat appare come “decisamente più contenuta”, invece, la quota delle chiusure per il comparto che include noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese, dove lo stop tocca “il 22% delle imprese”. (ore 12.48)

APPELLO CNA

“Non ci sarà apertura per gli stabilimenti balneari e le attività di ristorazione e bar se il Governo adotterà i criteri individuati dall’Inail e dall’Istituto superiore di sanità per il contenimento del Covid-19”. Lo afferma la Cna, secondo cui “si tratta di condizioni insostenibili e molto più restrittive rispetto a qualsiasi altro ambito della vita sociale”. Nel corso dell’incontro tenuto ieri sera con i ministri della Salute Roberto Speranza, dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e del Lavoro Nunzia Catalfo, Cna ha evidenziato che le condizioni indicate nei due documenti “rendono impossibile persino la copertura dei costi fissi. La distanza minima tra le file di ombrelloni di 5 metri e di 4,5 metri tra due della stessa fila è insostenibile. E’ necessario affidare ai gestori degli stabilimenti libertà operativa per la migliore organizzazione con misure differenziate sulla base del contesto in cui operano”. Per la parte ristorazione “la maggiore criticità – spiega Cna – riguarda il distanziamento: prevedere uno spazio di 4 metri quadrati per ciascun cliente, con una distanza fra i tavoli non inferiore ai 2 metri, significa condannare senz’appello l’intera categoria. Tali condizioni causeranno la chiusura della stragrande maggioranza delle attività, e in particolare della quasi totalita’ delle gastronomie artigiane, con gravissime ripercussioni sull’occupazione e una ricaduta tragica su tutta la catena agroalimentare italiana”. Cna ribadisce “l’assoluta esigenza di tutelare la salute dei cittadini e di garantire la ripresa delle attività economiche già fortemente provate dal periodo di blocco. La Confederazione si è immediatamente mobilitata mettendo in campo ogni risorsa per assicurare le migliori condizioni di sicurezza per imprenditori, lavoratori e clienti. Per questo sarebbe stato auspicabile un confronto sistematico con gli organismi tecnici e la politica per l’elaborazione di Linee guida che devono tener conto delle peculiarità del sistema delle imprese”. “E’ indispensabile, in vista degli imminenti provvedimenti per la riapertura – conclude Cna – che il confronto tra Governo e parti sociali sia improntato al buon senso, conciliando le raccomandazioni tecnico-scientifiche con le caratteristiche delle imprese e la necessaria tenuta del sistema economico”. (ore 12.48)

VIAGGI UE

Le raccomandazioni a non viaggiare pubblicato dal 17 marzo sul sito del ministero degli Esteri tedesco in relazione alla pandemia, saranno progressivamente annullata a partire dall’Europa. Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas, senza tuttavia citare per ora una data precisa. “Sarà certamente possibile annullare l’avviso prima nei confronti dell’ Europa rispetto ad altre mete. La premessa è che si stanno consolidando trend positivi in molti Paesi”, ha aggiunto. (ore 12.47)

USCITA DALLA LOMBARDIA FORSE 1 GIUGNO

“Penso che dal primo giugno ci sarà possibilità di spostarsi da una regione all’altra. E secondo me sarà possibile uscire anche dalla Lombardia”. Così Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, a ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. “Dal 18 maggio faremo un passo avanti e di questo ne sono sicuro e per fine mese ci sarà maggiore libertà”. Al momento, “ci sono 12 regioni che hanno meno di 12 infetti”, ha sottolineato. (ore 10.30)

IMPATTO SU COMMERZBANK

Commerzbank è stata finora colpita per 479 milioni nel fronteggiare l’impatto della crisi legata al coronavirus essendosi unita ai concorrenti nello svalutare gli attivi e nell’aumentare le riserve per i crediti inesigibili. L’istituto con base a Francoforte ha indicato che 185 millioni su 326 milioni di accantonamenti per rischi su crediti sono direttamente legati alla pandemia mentre la crisi in corso ha anche inferto un colpo di 295 milioni sui derivati della clientela. L’epidemia, che fa prevedere agli analisti una forte perdita per Commerzbank quest’anno, rende ancora più urgente lo sforzo lungo un quadriennio per una svolta del ceo Martin Zielke che non è riuscito a ritornare a una forte profittabilità, scrive Bloomberg. (ore 10.24)

SERVE UN ALTRO DECRETO

“Qui ci fermiamo a 55 miliardi, come previsto. Ma secondo me servirà un altro decreto da 20, soprattutto per aiutare ancora Comuni e imprese”. Così ad Avvenire Laura Castelli, viceministro all’Economia, sul decreto Rilancio e la possibilità di un altro provvedimento. “I giornali sono liberi di crederci o no – osserva Castelli – ma la verità è che stiamo spaccando il capello su ogni singola norma. Perché stiamo per mettere 55 miliardi di debito sulle spalle delle nuove generazioni e non possiamo permetterci di sbagliare. E perché non possiamo lasciare indietro nessuno”. Le regolarizzazioni: “Nel Movimento – dice Castelli – siamo tutti uniti sul principio per cui questo provvedimento non può contenere nessuna sanatoria penale per i caporali, per chi ha usato donne e uomini come schiavi. Questa sanatoria nelle bozze c’era, se viene tolta l’accordo si fa. Per il resto, siamo d’accordo nel recepire la richiesta del mondo dell’agricoltura, che chiede operai. Siamo d’accordo sui permessi di soggiorno da 6 mesi, sulle procedure semplificate, sull’emersione del nero. Non sul salvacondotto agli schiavisti. Ma non so se lo inseriremo nel dl Rilancio o in un provvedimento ad hoc, decide il Cdm”. Il reddito d’emergenza, spiega ancora, “vale in media 500 euro a famiglia e tiene conto dei carichi familiari”. Il voucher babysitter “sarà di 1.200 euro e sarà utilizzabile per i centri estivi. Per i congedi si tratta di una proroga”. Sulle risorse, resta il nodo del Mes: “Contano le regole d’ingaggio. I vincoli dei Trattati sono ancora li’, non sono stati cambiati. Io non voglio trovarmi, due giorni dopo aver chiesto il prestito al Mes, con qualcuno di Bruxelles che mi ordina di abbattere il debito in tempi record, massacrando il Paese”. (ore 9.19)

AUSTRIA, ANCORA CHIUSO CONFINE CON ITALIA

Nuova frenata del governo di Vienna sulla riapertura del confine con l’Italia. In un’intervista a radio Orf, la ministra del Turismo austriaco Elisabeth Koestinger ha ricordato che “in alcuni Paesi, come l’Italia e la Spagna, sono ancora in vigore delle limitazioni agli spostamenti interni”. “Per questa ragione”, ha precisato, “la chiusura dei confini per i viaggiatori potrà durare ancora un po’”. L’eventuale apertura, ha quindi sottolineato la ministra, dipenderà dai “tassi di infezione”. Koestinger ha invece confermato la riapertura del confine austriaco con la Germania per il prossimo 15 giugno. (ore 9.19)

DOMANDE FONDO

Sono 165.000 le domande di accesso al Fondo di Garanzia delle pmi, di cui l’80% riguarda il finanziamento a 25.000 euro. Le erogazioni, fino a ora, ammontano a 7,9 miliardi. I dati sono forniti da Laura Aria, direttore generale per gli incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo Economico in audizione in commissione d’inchiesta sul sistema bancario sul decreto imprese. Aria sottolinea che il 78% delle domande è arrivata da microimprese, il 18,5% a piccole imprese, il 2,5% a medie e lo 0,2% alle midcap. Il 21,6% delle domande arriva dalla Lombardia, seguita dal Lazio con il 10,7% e dal Piemonte con il 7,6%.  “Il Fondo di Garanzia ha avuto una reazione immediata -spiega Aria – e dall’altra il sistema bancario che si e’ dovuto mettere a correre e sta ancora correndo. Vediamo che alcuni istituti caricano più operazioni, altri meno. Abbiamo impiegato tutta la passione, oltre il mero impegno burocratico. Stiamo facendo un servizio al Paese in questo momento di emergenza”. (ore 9.17)

RECOVERY FUND DA 1000 MILIARDI

Serve un recovery fund “da almeno mille miliardi” con fondi già dai “prossimi mesi”. Lo afferma il commissario Ue agli Affari economici Paolo Gentiloni alla Stampa, che poi sollecita un nuovo strumento per consentire, attraverso l’uso dei fondi Ue, investimenti privati per sostenere le aziende in difficoltà. Gentiloni spiega che quella attuale è una recessione dal “carattere disomogeneo”, e sarà tale anche la ripresa. Ed è questa disparità che è “una minaccia esistenziale alle fondamenta dell’Unione”. Sul Mes Gentiloni ammette che una richiesta di gruppo potrebbe essere un buon segnale. “L’entità di questa recessione è chiara – osserva Gentiloni – ma è altrettanto chiaro il suo carattere disomogeneo e soprattutto quello della ripresa che verrà. Questa disparità è una minaccia esistenziale alle fondamenta dell’Unione perché mette in pericolo il mercato unico e la convergenza nell’Eurozona. In una situazione cosi’ drammatica, volendo essere ottimisti, allora potremmo dire che questa è anche un’opportunità storica per colmare il vuoto che abbiamo in termini di strumenti comuni nella nostra politica economica e di bilancio. L’Eurogruppo ha compiuto un primo passo con il Mes per la sanità, Sure per i lavoratori e il fondo Bei per le imprese. Un passo importante, ma insufficiente senza un piano per la ripresa con un forte finanziamento; dobbiamo evitare di alimentare una spirale che faccia aumentare il debito di quei Paesi già fortemente indebitati che sono anche i più colpiti dalla pandemia”. “Per evitare di aumentare il peso del debito si potrebbero emettere titoli perpetui, come ha proposto il governo spagnolo, o agire sulla durata dei prestiti, come stiamo facendo – prosegue – io sono piuttosto ottimista perché il mix di prestiti e sussidi è oggi più accettato rispetto a un mese fa”. Sui fondi del Recovery Fund: “Dovremo anticipare alcune somme nei prossimi mesi. Se dovessimo lasciar correre questa situazione di disparità per un anno, sarebbe più costoso intervenire per mitigarne l’impatto”. Stiamo poi “sviluppando un nuovo strumento per contrastare questa pericolosa divergenza tra i Paesi Ue: uno strumento di sostegno alla solvibilità. Lavorando con la Bei, il nostro obiettivo è di attrarre investimenti verso aziende che erano in salute prima della crisi, ma che ora sono a rischio insolvenza. Lo strumento sarà aperto a tutti gli Stati, ma disegnato per favorire il sostegno alle società in quei Paesi più colpiti”. Sulla richiesta di gruppo del Mes “sono d’accordo nel dire che sarebbe meglio farlo insieme. Certo non spetta alla Commissione decidere”. (ore 9.13)

CONFCOMMERCIO, 420.000 POSTI IN MENO

Le imprese a rischio nel commercio e nel turismo sono il 10% del totale pari a circa 270.000 mentre i posti di lavoro che potrebbero essere persi con l’emergenza Covid sono 420.000. Lo ha detto Enrico Postacchini, membro di Giunta di Confcommercio in una audizione alla Commissione Industria del Senato. Confcommercio chiede interventi immediati a ristoro delle perdite subite. “Gli operatori hanno perso la pazienza – ha detto – non hanno visto nulla oltre ai 600 euro”. (ore 9.13)

 

Martedì 12 maggio 2020

ABI – SINDACATI, NUOVE DISPOSIZIONI IN BANCA

Da lunedì si potrà tornare ad andare in banca senza appuntamento. In linea con le disposizioni del governo sulla cosiddetta “Fase 2” l’accordo sindacati-Abi prevede ingressi contingentati nelle filiali, anche senza appuntamento, ma con rapporto massimo di uno a uno tra numero di clienti e lavoratori. Scatterà, comunque, immediatamente l’obbligo di prenotazione telefonica e sarà stabilita ‘una riduzione dell’operatività delle agenzie bancarie nelle zone in cui dovesse risalire il contagio.

Abi e sindacati valuteranno campagne di test sierologici per i dipendenti nel corso della Fase 2 dell’emergenza Coronavirurs. “Considerato l’attuale stato delle evidenze scientifiche relative ai test sierologici (che ne attesta il rilievo ai fini di indagini epidemiologiche – e non diagnostici – indispensabili per garantire la protezione dall’emergenza sanitaria in atto), le Parti effettueranno le opportune valutazioni a seguito di quanto verra’ disposto dalle competenti Autorità sanitarie” si legge nel testo del verbale sottoscritto dai segretari generali di Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin (Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Giuliano Calcagni, Massimo Masi ed Emilio Contrasto) e dai rappresentanti dell’Abi.

Per andare incontro alle esigenze dei dipendenti bancari con figli di età fino a 14 anni, quindi ancora alle prese con la didattica a distanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado, le banche valuteranno con i sindacati soluzioni solidaristiche con il ricorso della “banca del tempo”. E’ quanto si legge nell’accordo fra sindacati e Abi in vista del ritorno a una maggiore operatività delle filiali bancarie nella Fase 2. Il ricorso alla banca del tempo avrà durata fino al 31 luglio 2020 (strumento introdotto con il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del 19 dicembre scorso), “tenendo comunque conto della possibilita’ di ricorrere ai congedi indennizzati introdotti con i decreti legge varati dal governo”. In relazione alle libertà sindacali, entro il 30 giugno 2020 i sindacati e l’Abi valuteranno soluzioni sperimentali per lo svolgimento “in remoto” delle assemblee del personale. (16.40)

SOLO 22 CASI OGGI NEL LAZIO

“Oggi registriamo un dato di 22 casi positivi nelle ultime 24h è il dato più basso dal lockdown e un trend al 0,3%”. Come ieri anche oggi l’assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, pone l’accento su questo dato positivo al termine della videoconferenza della task-force regionale per il COVID-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere e Policlinici universitari e ospedale Pediatrico Bambino Gesù. “Proseguono i controlli sulle RSA e le strutture socio-assistenziali private accreditate. Sono ad oggi 693 le strutture per anziani ispezionate su tutto il territorio. Partiranno da domani i test sierologici per la Polizia di Stato – ricorda – si tratta della più importante indagine epidemiologica che si svolge a livello nazionale con l’obiettivo di avere un quadro della circolazione del virus. Trend stabilmente in discesa nelle province dove complessivamente si registra un solo caso a Latina nelle ultime 24h e zero decessi a Roma città. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 4, mentre continuano a crescere i guariti che sono arrivati a 2.373 totali e i tamponi totali eseguiti sono stati oltre 185 mila e nelle ultime 24 processati al covid Center del Campus Bio-Medico 100 tamponi per la Val D’Aosta”. (ore 16.31)

UN CANALE PER MEDICI

Un canale garantito per dotare i medici specialisti di tutti i dispositivi di sicurezza, mascherine e guanti in primis. E’ la richiesta del presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli, che all’AGI spiega: “Chiediamo un canale privilegiato di rifornimento per medici specialisti, come gli odontoiatri e altri liberi professionisti, per poter acquistare mascherine e guanti attraverso un canale appunto privilegiato senza ondulazioni di mercato”. Quindi, un iter che tuteli i medici specialisti sia sul fronte dei “prezzi sia sul rifornimento dei dispositivi stessi”. “C’è un’interlocuzione con Arcuri su questo e spero entro la fine della settimana di avere una risposta, una rassicurazione” conclude. (ore 16.30)

MASCHERINE PER MEDICI

Le mascherine per i medici “ci sono, la situazione è migliorata anche se ancora non è ottimale perché ci sono ancora fasce alla quali non sono state distribuite totalmente ma ci sono in maniera sufficiente”. Lo dice all’AGI il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), Filippo Anelli.  “Le Regioni sono state rifornite dalla Protezione civile – spiega Anelli – la situazione non è eccellente ma neanche pessima. Se pensiamo alla fase drammatica di fine marzo, c’è sicuramente un miglioramento”.  La situazione, ribadisce, “non è ancora ottimale in questa fase ma è più tranquilla. Il ministro della Salute, Speranza, si è attivato e ci ha dato anche mascherine che abbiamo distribuito nelle fasce piu carenti. Quindi – conclude – va bene così. Certo, si potrebbe fare di pù e speriamo sempre meglio”. (ore 16.28)

PICCOLI COMUNI TURISTICI

“Un fondo speciale che copra, almeno in parte, la riduzione delle entrate direttamente connesse con il turismo” e “per garantire un minimo di liquidità per farci trovare in piedi quando i flussi turistici ripartiranno”. E’ l’appello ‘per salvare i gioielli turistici d’Italia’ rivolto al Governo da 28 piccoli Comuni italiani, da San Gimignano (Siena) a Gibellina (Trapani), da Barolo (Cuneo) a Pula (Cagliari), amministrazioni che contano meno di 15mila abitanti, a forte vocazione turistica e ora “in ginocchio” a causa dell’emergenza Coronavirus. “Le nostre entrate sono ai minimi, è a rischio la tenuta sociale ed economica dei nostri territori, tanto da minacciare gli stessi servizi essenziali” scrivono i sindaci: “Sappiamo già che non troveremo nei nostri bilanci le risorse per far fronte alla riduzione delle entrate di parte corrente, che vanno dal 20% fino al 50% in alcuni casi”. “A rischio – aggiungono – è anche la cura del nostro straordinario patrimonio artistico, culturale, monumentale, architettonico, che e’ patrimonio di tutta Italia”. (ore 16.27)

A BERLINO IL SISTEMA A SEMAFORO

La città di Berlino non si adeguerà alla soglia-limite stabilita al livello federale per il ritorno alle misure di contenimento ma adotterà un proprio sistema di allerta a semaforo con tre indicatori: nuove infezioni, fattore contagio R0, disponibilità di posti in terapia intensiva. Lo hanno reso noto il sindaco di Berlino, il socialdemocratico Michael Mueller e la senatrice responsabile della Salute, Dilek Kalayci. Quando due dei tre indicatori superano la soglia di allarme e scattano sul rosso allora è necessario intervenire ripristinando delle misure di contenimento. La soglia-limite delle 50 nuove infezioni per 100.000 abitanti, decisa nell’ultima tele-conferenza tra la cancelliera Angela Merkel e i ministri-presidenti dei Land, è considerata troppo alta per una città densamente popolata come Berlino. Quindi sarà abbassata: il semaforo giallo scatterà a 20 nuove infezioni per 100.000 persone nell’arco di una settimana e diventerà rosso al raggiungimento di 30 nuove infezioni. Oltre al criterio delle nuove infezioni, si prende come indicatore il fattore di contagio: scatterà su giallo quando il fattore R0 è per tre giorni consecutivi sopra 1,1; su rosso quando è a 1,3. Nelle postazioni di terapia intensiva il semaforo sarà giallo quando sono occupati il 15% dei posti disponibile, su rosso quando vengono occupati il 25%.(ore 16.27)

RIPRESA GRADUALE IN TOSCANA

“La ripresa ci sarà e sarà graduale per non correre il rischio di tornare indietro con un impatto economico e psicologico ancora più difficile. Occorre essere cauti, prudenti e responsabili”. A dirlo è il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, all’indomani dell’accordo con il Governo sulle riaperture delle attività commerciali, che consente alle Regioni più autonomia. “Stiamo aspettando le linee guida nazionali e i provvedimenti del governo che ci daranno la possibilità di assumerci la responsabilità di aprire più di quanto sia stato finora consentito a livello nazionale”, prosegue Rossi.(ore 16.26)

VIRUS SENSIBILE A LUCE E DISINFETTANTI

Il virus SarsCov2 “appartiene a una famiglia di virus particolarmente sensibile alla luce del sole, ed anche ai disinfettanti come il cloro”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro che, in audizione alla commissione Ecomafie, ha sottolineato come “una corretta igiene o una disinfezione anche non particolarmente intensa, consente dunque di poter inattivare il virus”. “Sappiamo – ha spiegato Brusaferro – che il virus sopravvive da pochi minuti a qualche giorno ma dipende dal contesto in cui si trova. In zone in assenza di sole e in presenza di materiale biologico, ad esempio, il virus vive più a lungo, dove è più esposto o in zone sanificate la sopravvivenza è molto bassa. Questo è decisivo anche per la gestione dei rifiuti”.  All’Istituto superiore di sanità, ha sottolineato, è attivo un apposito gruppo di lavoro “per capire quanto i rifiuti possano rappresentare un veicolo di trasmissione e diffusione del virus”.(ore 16.25)

FASE 2: AIDIT, ASTOI ASSOVIAGGI E FTO, FORTE PREOCCUPAZIONE PER RILANCIO TURISMO

Le associazioni del turismo organizzato, Aidit, Astoi Assoviaggi e Fto esprimono forte  preoccupazione sul dl rilancio. “Bisognerà attendere – spiegano in una nota – l’emanazione del decreto, ma se le intenzioni che sono  trapelate da alcuni ministeri e da alcuni quotidiani nazionali sono quelle contenute nella bozza del dl cosiddetto Rilancio si può affermare, senza timore di smentita, che non si è fatto nulla per salvare il turismo dal collasso e che si è dato un colpo di grazia, probabilmente terminale, ad un settore che rappresenta il 13% del pil e il 15% degli occupati”. In tutta Europa “i governi si sono immediatamente preoccupati di dare sostegno al settore, sebbene in molti dei Paesi europei il turismo non rappresenti una fetta così importante dell’economia nazionale come nel nostro Paese”. “In Italia – spiegano – abbiamo sentito parlare di sostegno al Turismo da parte del presidente del Consiglio Conte nella conferenza stampa del 26 aprile e lo abbiamo sentito ribadire in molti interventi, sia dal ministro Dario Franceschini sia dal sottosegretario al Turismo, Lorenza Bonaccorsi ma, all’atto pratico, sembra che l’orientamento del governo sia quello di affossare il settore, anziché sostenerlo in  questa delicatissima fase”. (ore 16.21)

FMI, RISCHIO NUOVI CONTAGI SE LOCKDOWN ALLENTATO PRESTO

L’Asia e in particolare l’Europa rischiano una nuova ondata di contagi da coronavirus qualora dovessero allentare troppo rapidamente i lockdown e prima che siano in atto misure di ampio respiro per identificare e contenere rapidamente le nuove infezioni: lo sostengono gli economisti senior del FMI in un blog. Secondo gli autori, Chang Yong Rhee, direttore del dipartimento Asia e Pacifico e Poul Thomsen, direttore del dipartimento europeo, “le misure di blocco e le altre restrizioni hanno imposto un costo economico e psicologico significativo ai cittadini, ed era comprensibile che i paesi volessero muoversi rapidamente per ridurre queste misure. Ma – avvertono – muoversi troppo velocemente potrebbe mettere in gioco i risultati positivi ottenuti nell’arrestare la diffusione del covid-19 e innescare così nuovi costi umani ed economici”. A loro giudizio, “nel tracciare il loro percorso per uscire da questo blocco senza precedenti, le economie dell’Asia e dell’Europa dovrebbero procedere con cautela e resistere all’impulso di fare troppo presto e rischiare una ricaduta”. In particolare, in Europa diversi paesi hanno annunciato piani di riapertura graduale e alcuni hanno iniziato il processo: ma secondo gli economisti dell’Fmi l’Europa sembra riaprire il ciclo epidemico prima della Cina, dove l’epidemia è iniziata alla fine del 2019. Questo mette l’Europa più a rischio, dato che la capacità di effettuare test su larga scala, di rintracciare i contatti e di isolare i casi potrebbe essere più debole rispetto ai migliori esempi registrati in Asia, considerate anche le rigide regole sulla privacy. “Di conseguenza, l’Europa sembra essere più a rischio di alcuni paesi asiatici, tra cui la Cina, anche se nessun paese può dichiarare con sicurezza la vittoria contro il virus”, hanno scritto gli economisti senior dell’FMI. Singapore, per esempio, aveva contenuto il virus già all’inizio, dopo un rapido e ben organizzato sforzo di contenimento, ma di recente
ha nuovamente inasprito le misure in risposta a un nuovo focolaio.(ore 16.21)

CDM POSSIBILE OGGI

“Il Consiglio dei ministri per il varo del decreto Rilancio dovrebbe essere oggi. L’impegno di questo decreto per il lavoro è imponente: c’è uno stanziamento di 18 miliardi di euro, quasi 25 in termini di saldo netto da finanziare, per la cassa integrazione, per l’indennità degli autonomi, per il reddito di emergenza, per le misure per la famiglia”. così il viceministro dell’Economia Antonio Misiani in un’intervista a Circo Massimo, su Radio Capital. (ore 10.40)

CONFINDUSTRIA, COINVOLGERE IMPRESE

“Per fare un decreto per salvare le imprese occorre coinvolgere i diretti interessati, gli imprenditori. Occorre capire i loro bisogni reali, altrimenti va a finire come con il decreto Liquidità e il Cura Italia: i soldi alle aziende non sono ancora arrivati e la Cassa integrazione la stiamo anticipando noi”. Così il vicepresidente di Confindustria, con delega a credito, finanza e fisco, Emanuele Orsini, in un’intervista sul Sole 24 ore. “Sto ricevendo telefonate da imprenditori preoccupatissimi  – osserva Orsini – non si può andare avanti così, con la politica degli annunci. Dei miliardi contenuti nei decreti abbiamo visto ben poco o nulla, affossati dalla burocrazia. Noi imprenditori abbiamo bisogno di tempi certi, chiarezza delle regole, operativita’ immediata”. Poi, spiega che il taglio dell’Irap è lo strumento più immediato ed efficace, è “ciò che serve in questo momento. La proposta piu’ immediata, senza interventi a pioggia. E’ semplice ed automatica e si toglierebbe pure un adempimento”. “Il nostro auspicio è, ovviamente, una riforma strutturale della tassazione delle imprese e del sistema fiscale -continua-, ha un senso ricorrere a tutte le risorse europee, a partire da quelle destinate alle spese sanitarie, in modo da liberare spazi nel bilancio italiano e recuperare risorse da destinare a politiche industriali. Ho appena chiuso una lunga telefonata con l’Abi: le banche sono costrette a chiedere fino a 20 documenti, perché anche se garantite dallo Stato per il 90% sono corresponsabili penalmente nelle erogazioni. E’ urgentissimo, e andava già fatto, un incontro per risolvere questo cortocircuito. Così la liquidità non riesce ad arrivare”. “Uno degli interventi che ritengo molto importante approvare subito è quello dell’ecobonus e sismabonus – rileva -, manovra che aiuterebbe il mondo dell’edilizia, che ad oggi vale il 25% del Pil”. (ore 10.36)

GIAPPONE, CROLLA GIUDIZIO SU ECONOMIA

La diffusione del coronavirus in Giappone si ripercuote sull’andamento del principale indice economico, sceso ai minimi in 9 anni nel mese di marzo. In base ai dati dell’ufficio di Gabinetto, l’indicatore ciclico coincidente è calato di 4.9 punti a quota 90.5 su una base di 100: mai cosi’ in basso dai tempi del disastro nucleare di Fukushima, nel marzo 2011. Il governo di Tokyo ha mantenuto il giudizio su una ‘tendenza in fase di peggioramento’ per la terza economia mondiale, a causa della frenata della produzione e il rallentamento dei consumi. Il dato riflette la dinamica del ciclo economico prima dello stato di emergenza imposto dal premier Shinzo Abe in aprile, ed è dunque suscettibile ad un ulteriore peggioramento, prima di poter mostrare un recupero. L’economia giapponese ha subito forti ripercussioni durante la pandemia del coronavirus, malgrado il piano di supporto messo in campo dall’esecutivo, per un ammontare di quasi 26.000 miliardi di yen, l’equivalente di 220 miliardi di euro. I dati sul Pil per il periodo gennaio-marzo – che saranno annunciati il prossimo lunedì, dovrebbero mostrare la seconda contrazione consecutiva dell’economia. (ore 10.33)

PRODI, CI MANCA EUROPA PROTAGONISTA SU SCENA MONDIALE

”Certamente con più lentezza di quel che si sperava, talvolta in una direzione che ci delude, ma l’Europa, nonostante i suoi numerosi detrattori che nel tempo non sono mai mancati, continua a muoversi e ad esistere. E tuttavia l’azione politica dell’Europa è stata tanto debole in questi anni da farci avvertire con delusione, in piena emergenza sanitaria, la mancanza di interventi più forti, generosi e solidali”. Lo scrive su Avvenire Romano Prodi già presidente del consiglio e dell’Unione Europea.”Di fronte al propagarsi dell’epidemia da Covid19 e ai conseguenti interventi massicci di Stati Uniti e Cina, ci manca – osserva il professore – l’Europa protagonista sulla scena mondiale in difesa degli interessi dell’Unione nella sua interezza. Sentiamo la mancanza dell’Europa che ha rappresentato il più grande cantiere di innovazione politica di tutti i tempi, quella della solidarietà e della collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni e che ci ha reso la prima realtà in termini di reddito e il più grande esportatore del mondo”. “Perché è stato – sottolinea Prodi – grazie a quella Europa se abbiamo prosperato attraverso il libero mercato, goduto di una libertà di movimento inimmaginabile, conquistato la moneta unica”. Per Prodi, ”è certamente questa l’Europa che vorremmo oggi per difenderci dalla pandemia globale da Covid-19 e dalla sue imminenti e gravi conseguenze sul piano economico e finanziario”. “Oggi la pandemia – precisa – tocca tutte le nazioni europee senza che vi sia una responsabilità da attribuire all’Italia o alla Spagna e nemmeno alla Francia, la cui situazione l’accomuna, per la prima volta, ai paesi del Sud più che a quelli del Nord”. ”L’emergenza sanitaria – ricorda Prodi – ci porterà a dover affrontare la più grave crisi economica e sociale dal dopoguerra ad oggi, ma ancora non siamo convinti che dalle tempeste si esce insieme e uniti”. (ore 8.28)

VACCINO

“Le previsioni più ottimistiche parlano di un vaccino per la popolazione per la primavera dell’anno prossimo”. Lo afferma ad Agorà Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Spallanzani. “Prima il vaccino dobbiamo provarlo senza saltare le fasi – spiega Ippolito – poi, se le persone esposte al virus non si infettano, potremmo dire di averlo trovato. Dire che potremo cambiare la nostra vita perché prima della fine dell’anno avremo il vaccino mi sembra eccessivamente ottimistico”. (ore 8.21)

IN DECRETO RILANCIO MISURE A SOSTEGNO TURISMO

“Il decreto Rilancio prevede misure per sostenere imprese alberghiere, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza, i lavoratori del settore e le famiglie per fare vacanze”. Lo annuncia il ministro Peppe Provenzano, che, in un’intervista al Mattino, aggiunge che “il Sud punta sulla destagionalizzazione e a sostenere anche le aree interne con 120 milioni destinati alle imprese”. Il ministro per il Sud e la Coesione territoriale sottolinea che “è la prima volta che una crisi non viene finanziata con risorse sottratte al Sud. La clausola del 34% non solo non è sospesa, ma la stiamo attuando con il Mef e con altri ministeri. Le misure sul rafforzamento delle terapie intensive vanno al 40% al Sud. E il meccanismo di salvaguardia delle risorse della coesione, riprogrammate per l’emergenza, entra nel decreto”. I fondi europei e nazionali non ancora impegnati, dice ancora Provenzano, “restano al Sud, ma sono inaccettabili i ritardi. Di sicuro impediremo il ritorno del sistema delle spese a pioggia. C’è bisogno di linee guida nazionali, misure facilmente rendicontabili. Andremo avanti con intese bilaterali – aggiunge -, semplificando le procedure per utilizzare il Fondo sviluppo coesione”. “Certo – conclude – speravamo di impegnare sull’emergenza 7 miliardi, ma siamo ancora fermi a 3,8 miliardi, fare di più è un dovere”. (ore 8.21)

BOOM E-COMMERCE

“Sono necessari nel breve periodo,interventi fiscali in favore delle imprese e dei cittadini; occorre liquidità vera e non garanzie pubbliche, con finanziamenti a fondo perduto per sostenere la domanda, per rilanciare i consumi; bisogna avviare una semplificazione del sistema burocratico. Sono questi i tre punti sui quali deve poggiare l’azione del governo per sostenere le aziende italiane che sono state costrette a chiudere per l’emergenza sanitaria” commenta il vicepresidente di Unimpresa, Salvo Politino secondo cui “gli interventi dello Stato devono essere concreti e devono tener conto della reale situazione dell’economia italiana”. Secondo Politino “la preoccupazione maggiore è di avere un sistema imprenditoriale ancora più indebitato e una profonda caduta dei livelli occupazionali”. Il vicepresidente di Unimpresa spiega che “gli effetti della pandemia iniziata lo scorso febbraio stanno provocando uno shock congiunto di offerta e di domanda. Ciò perché l’adozione delle misure di prevenzione del Covid-19 ha portato non solo alla chiusura di numerose attività economiche ma al crollo verticale della domanda di beni e servizi. Si è delineato un quadro economico delineato complesso, con una prospettiva molto incerta che non consente di stabilire i tempi della ripresa. La Commissione europea – prosegue – ha previsto per il 2020 un calo del prodotto interno lordo del 9,5% in Italia, rispetto a una recessione dell’Eurozona del 7,7%. Il blocco delle aperture di alcune attività economiche potrebbe incidere ulteriormente sulle previsioni. C’è un rischio serio: la recessione economica, che coinvolge tutti i paesi del mondo, potrebbe diventare depressione. L’auspicio è che la stagione estiva possa fare scendere la curva epidemiologica dei contagi. Per quanto riguarda l’export è importante capire come i paesi importatori dei prodotti italiani gestiranno l’emergenza sanitaria”. (ore 8.17)

 

Lunedì 11 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 82.488 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 836. Nella giornata di ieri la diminuzione era stata di 1.518. I pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 106.587, con un incremento di 1.401 rispetto a ieri. Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva e positive al Covid-19 scende sotto mille, 999 per l’esattezza. Un numero così basso non si registrava da 10 marzo. Continua dunque ad alleggerirsi la pressione sugli ospedali e contestualmente diminuisce anche il numero di persone in isolamento domiciliare. Delle 82.488 persone contagiate dal coronavirus, 13.539 sono ricoverate con sintomi, 295 in meno di ieri; 67.950 si trovano in isolamento domiciliare, 729 in meno; e 999 in terapia intensiva, 28 in meno di ieri. Le vittime per coronavirus in Italia sono salite a 30.739, con un incremento di 179 in un giorno. Ieri l’aumento dei morti era stato di 165. (Ore 18.03)

SECONDO L’OMS

Secondo “i primi studi sierologici, una percentuale relativamente bassa della popolazione ha anticorpi” contro il coronavirus, “il che significa che la maggior parte della popolazione è ancora suscettibile al virus”. Lo ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. “La buona notizia è che c’è stato un grande successo nel rallentare il virus e nel salvare vite umane” e aggiunto che le chiusure “hanno avuto un costo e riconosciamo il grave impatto socioeconomico dei blocchi. Pertanto, per proteggere vite e mezzi di sussistenza, una lenta e costante revoca dei blocchi è la chiave per stimolare le economie e tenendo un occhio vigile sul virus”.(ore 17.45)

APP IMMUNI

L’app Immuni “è rispettosa della privacy, non innesca alcuna ‘caccia all’untore’, non rivela l’indentità del positivo, non avvisa in tempo reale se si è vicini a un positivo e non accede alla posizione gps dell’utente. Utilizza la tecnologia bluetooth”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ad un evento di formazione sulla app “Immuni” e sulla privacy organizzato dall’Ordine degli avvocati di Roma.(ore 17.34)

TEATRO: AGIS A FRANCESCHINI, APPREZZIAMO POSSIBILE RIPRESA, MA CI SONO CRITICITA’

Sarebbe una buona notizia la possibile riapertura nella prima settimana di giugno ma bisogna tenere presente che 200 presenze negli spettacoli al chiuso sono di complessa realizzazione e non sostenibili dal punto di vista economico, che l’uso delle mascherine per attori, cantanti e musicisti è di difficile applicazione e che, prima ancora di riaprire al pubblico, è necessario poter accedere agli uffici, riattivare i servizi generali e tecnici dei teatri e così poter organizzare e pianificare la ripresa in modo graduale con prove, allestimento, classi di danza. E’ sintesi il senso di quanto l’Agis ha portato all’attenzione del ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini nell’incontro che si è svolto oggi alla presenza dei rappresentanti della Conferenza delle Regioni, Bonaccini e Gibelli, dell’Anci, De Caro e Nardella, oltre della stessa Agis con il Presidente Carlo Fontana, di Federvivo  (Filippo Fonsatti) e dell’Anfols (Francesco Giambrone). (ore 17.35)

PRIMI TEST SU SANITARI

“Sono partiti questa mattina i test sierologici su tutti gli operatori sanitari, oggi con i primi 5 mila, compresi i medici di medicina generale, pediatri e farmacisti e le Forze dell’Ordine, in tutto 300 mila test. Con il Presidente Nicola Zingaretti questa mattina siamo stati al Comando Generale della Guardia di Finanza per l’avvio dei test”. Così l’assessore regionale alla Sanita’ Alessio D’Amato. “Saranno importanti e ci aiuteranno a capire la circolazione del virus – ha sottolineato l’assessore – Sui primi 250 test effettuati questa mattina si sono registrati due casi di
sieroprevalenza (0.8%) e sono stati sottoposti subito a tampone”. (ore 16.39)

IMMUNOLOGO MANTOVANI, ‘TEST ANTICORPI NO PATENTE, TEMO FAI DA TE’

I test sierologici per la ricerca degli anticorpi per Sars-CoV-2 “ci possono accompagnare in questa fase, ma va detto chiaramente cosa non sono. Il primo messaggio deve essere che i test sierologici, anche quelli validati, non danno
nessuna patente di immunità. Noi siamo ancora ignoranti su questo virus. E la mia grande preoccupazione è che il ‘fai da te’ in farmacia, nelle palestre, su Internet, magari con test non affidabili, incoraggi comportamenti irresponsabili secondo il ragionamento: ‘Io ho gli anticorpi, quindi sono immune, non mi ammalo e non trasmetto la malattia’”. A sottolinearlo all’Adnkronos Salute è l’immunologo Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e professore emerito di Humanitas University.”I test sierologici non danno la patente di immunità – ripete lo scienziato che da domani è in libreria con ‘Il fuoco interiore’ (Mondadori), libro sul sistema immunitario e l’infiammazione – In alcune situazioni particolari, che non riguardano la stragrande maggioranza delle persone, un test può dare un ‘foglio rosa’. Su questo si è espressa anche l’Organizzazione mondiale della sanità. Ed è una mia grande preoccupazione il rischio che qualcuno lo interpreti come un passaporto” che autorizza a “comportamenti irresponsabili”. Mantovani spiega di ritenere che i test “siano un grande aiuto”, ma di essere al tempo stesso “preoccupato anche perché ce ne sono più di cento in circolazione ed è bene ricordare che, per esempio, il Governo inglese ha comperato 35 milioni di test e li ha buttati via. Buona parte sono non affidabili”. In Italia alcune Regioni hanno già avviato propri programmi, ed è ai nastri di partenza l’indagine nazionale. “A livello italiano è stato scelto un test, a livello regionale (per esempio in  Lombardia) un altro – osserva l’immunologo – Questi test servono sicuramente a fare un’indagine epidemiologica come quella lanciata dalle istituzioni in questo caso”, per capire quanto ha circolato il virus, quante persone sono entrate a contatto. “Lascio le stime dei  numeri che potranno emergere agli esperti del settore – dice Mantovani – Ma presto potremo commentare i dati”. Ancora, secondo lo scienziato “va evidenziato come in alcuni casi i test siano di aiuto al clinico, si affiancano alla sapienza del camice bianco”.”Ma dobbiamo ricordare anche perché non possiamo dare passaporti di immunità”, puntualizza. “Io confesso di essere molto ignorante quando mi confronto con questo virus. Sento colleghi di tutto il mondo, dalla Cina agli Usa, fino all’Africa. Proprio adesso ho appena finito di parlare al telefono con un’immunologa bravissima di Oxford. Tutti diciamo le stesse cose: del nuovo coronavirus sappiamo ancora molto  poco. Ed è per questo – conclude – che non possiamo dare patenti”. (ore 16.39)

TURISMO

E’ un grido di allarme univoco quello che arriva da oltre 200 gestori indipendenti di hotel e villaggi di tutta Italia e da piu’ di 20 società che gestiscono dalle sei alle 15 strutture ricettive, tra cui Garibaldi Hotels, Buone Vacanze, Allegroitalia, Futura Gestioni, Apulia Hotels, GreenBlu, Class Hotel e molti altri. I gestori alberghieri, che rappresentano il 40% del mercato alberghiero italiano, hanno manifestato – attraverso una lettera al ministro Franceschini – l’enorme preoccupazione per le misure inserite nella bozza del dl maggio giudicate inconsistenti e pericolose per il settore. “Con i fatturati che hanno subito gravi perdite a causa dell’emergenza Covid-19, le soluzioni paventate dal Governo sul nodo delle locazioni e affitti d’azienda risultano inaccettabili e minano il futuro di molte società” spiegano. “Abbiamo dato tutto il tempo necessario sperando in un supporto concreto e ci troviamo adesso a ridosso della stagione estiva con delle ipotesi del tutto inopportune che non permetteranno non solo di affrontare le aperture stagionali ma neanche di sostenere l’impatto determinato dal Covid-19 nel futuro delle aziende” dichiara Fabrizio Prete, direttore generale Garibaldi Hotels. La proposta del credito d’imposta del 60% sul canone annuo di affitto è una soluzione inadeguata, frutto della conoscenza superficiale del settore e della sua operatività o della esplicita volontà di preferire e difendere le rendite dei proprietari degli immobili anziché tutelare l’impatto sia economico ma soprattutto sociale delle attivita’ imprenditoriali. “Tutti i contratti commerciali nazionali e esteri sono stati annullati cosi come gli acconti stabiliti, le caparre versate dai clienti restituite con un quadro finanziario aziendale irreversibile” commenta Franco Falcone, presidente di Buone Vacanze. (ore 16.07)

STABILIMENTI BALNEARI

Mentre si ragiona di riapertura delle spiagge, in Liguria già dal 18 maggio nei piani del presidente della Regione Giovanni Toti, dagli stabilimenti balneari arriva un allarme circa ipotesi di distanziamento estreme e soprattutto la richiesta di chiarezza sulla durata delle concessioni: “Sarebbe sufficiente che tutte le amministrazioni dicano che
applicano la norma che le estende”, spiega Enrico Schiappapietra, presidente ligure del Sindacato italiano balneari Confcommercio. “Se scendiamo sotto al 50% di ricavi rispetto all’anno precedente, pur diminuendo la forza lavoro,
sicuramente non potremo gestire lo stabilimento e saremo costretti a chiudere”, racconta. “Ci sono i costi fissi del
salvataggio, di affitto, di Tari, Imu, l’imposizione fiscale è in media del 65%, stipendi, i costi di acquisto delle materie prime. Quando si parte con una concessione ci sono dei investimenti iniziali di circa 30-50 mila euro ad attività. Siamo pronti a un’estate ‘sociale’ ma ci serve una continuita’ aziendale”. “La legge di stabilità del 2018 – ricorda -, dopo le mareggiate che distrussero le coste propose di ricostruire a fronte di un’estensione delle concessioni al 2033. Abbiamo ricostruito, fatto mutui e furono estese al 2033, ma la norma un po’ è applicata e un po’ no – conclude -. Sarebbe sufficiente che tutte le amministrazioni dicano che la applicano”. (ore 16.04)

LA NAZIONALE CALCIO CINESE RIPRENDE

La nazionale maschile cinese di calcio ha ripreso i propri allenamenti sul campo di Shanghai per una preparazione di 17 giorni. “Con la ripresa della AFC Champions League e della Coppa CFA, abbiamo molte partite da giocare”, ha spiegato il commissario tecnico Li Tie. “Spero di poter sfruttare questo periodo per consentire ai nostri giocatori di riprendere la forma in campo”. I tecnici hanno organizzato varie sessioni di riscaldamento, comprendenti esercizi di corsa, passaggio e stop al volo, per i calciatori reduci da un lungo periodo di riposo. “Oltre agli esercizi regolari, abbiamo anche in programma due partite contro lo Shanghai Shenhua e lo Shanghai SIPG”, ha aggiunto il CT cinese, ex centrocampista dell’Everton. “Speriamo di migliorare la formazione e la tattica, giocando partite vere”. Li ha inoltre rivelato che anche Alan Douglas Borges de Carvalho, un calciatore brasiliano con cittadinanza cinese in forza al Guangzhou Evergrande, avrebbe dovuto partecipare agli allenamenti. Tuttavia, il giocatore non si è potuto unire ai compagni perché rimasto bloccato in Brasile. “Non importa se giocano in patria o all’estero, la porta della nazionale è sempre aperta a tutti i giocatori”, ha concluso il commissario tecnico della Cina. “Tutti dovranno però affrontare una dura concorrenza: vogliamo arrivare ad avere tre possibili sostituti per ogni ruolo in campo”. (ore 15.25)

MERKEL, REGOLE SICUREZZA

Angela Merkel ha rilasciato un breve statement in cancelleria, e ha riaffermato personalmente davanti alla stampa quanto sia importante mantenere le regole per la sicurezza: la distanza e la protezione. “Siamo in una nuova fase della pandemia. Ed è molto importante che ci si attenga alle misure di sicurezza, e si rispetti la distanza”, ha affermato citando fra l’altro la necessità di indossare le mascherine di protezione. Nel weekend, in Germania, ci sono state manifestazioni in diverse città tedesche, dove migliaia di persone sono scese in strada per manifestare contro le limitazioni imposte dal coronavirus.(ore 15.25)

TAMPONI

“Si stanno procurando i reagenti per i tamponi ma bisogna considerare che la situazione è molto complessa per le diversità tra le Regioni”. Lo afferma all’ANSA il sottosegretario alla Salute Sandra Zampa. Esistono, spiega, “molti tipi di reagenti e le Regioni ne stanno utilizzano tipi diversi, quindi ci sono reagenti e macchinari collegati diversi.
Per questo la situazione è complessa”. Riferendosi quindi alla campagna per i test sierologici, Zampa ha sottolineato che “sarà veloce e ci darà una foto del Paese in relazione alla diffusione del virus. I test sierologici dovranno essere fatti insieme ai tamponi ove necessario, ovvero i cittadini che risulteranno positivi al test ematico – ha affermato – dovranno anche effettuare il tampone” per verificare se c’è presenza di malattia da SarsCov2. (ore 15.22)

TRA POCHE ORE BONUS PER TUTTI I 131.077 AVENTI DIRITTO

“Ormai ci siamo, poche ore” e tutti i  collaboratori sportivi aventi diritto “avranno il bonus”. Lo assicura  il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, in un video su Facebook. In tutti sono arrivate 131.077, sintetizza Spadafora, sono state processate 83.333 domande, “oggi 63.192 hanno o dovrebbero avere sul conto corrente il bonus di marzo, ieri sono stati emessi altri 12.355 bonifici. Mancano all’appello 7.786 domande per arrivare a 83333, perché in parte sono incomplete, e alcune sono di persone che in qualche modo ci hanno provato”.”Nel decreto legge metteremo tutte le risorse necessarie per pagare i 47.744 in modo che tutti quelli di marzo riceveranno il bonus, al netto di quelli che ci hanno provato. Quei 47.744 li saldiamo oggi o domani, in più nel dl ci saranno le risorse bonus per aprile e maggio,e quelli che hanno fatto domanda a marzo riceveranno aprile e maggio automaticamente, senza fare alcuna domanda”. (ore 15.20)

TEST SIEROLOGICI

Partiranno da lunedì prossimo le chiamate da parte di volontari e operatori della Croce Rossa (Cri) per selezionare il campione di 150mila cittadini per i test della indagine sierologica su Covid-19. Ancora qualche giorno, dunque, per la messa a punto della macchina organizzativa. In totale, si apprende dalla Cri, verranno effettuate circa 190mila chiamate per arrivare a garantire il campione fissato di 150mila. Saranno impegnati 550 tra volontari ed operatori su base regionale e ci sarà una struttura nazionale di supporto. (ore 14.52)

RCS, SCENDONO RICAVI

Nei primi tre mesi dell’anno i ricavi netti consolidati del gruppo Rcs si attestano a 171,3 milioni, in flessione di 34,9 milioni rispetto al 31 marzo 2019, “principalmente per gli effetti dell’emergenza sanitaria”, in particolare per il calo della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni dei quotidiani sportivi e per il differimento alla seconda parte dell’anno di alcuni eventi, sportivi (-5,8 milioni) e non, che erano in programma nel mese di marzo. Lo afferma il gruppo editoriale, aggiungendo che il risultato netto dei primi tre mesi 2020 è negativo per 6,1 milioni (positivo per 4,9 milioni al 31 marzo 2019) e riflette complessivamente gli andamenti dei ricavi e la plusvalenza realizzata mediante la cessione della partecipata spagnola Last Lap (5,8 milioni). L’indebitamento finanziario netto si attesta a 108,1 milioni (131,8 milioni al 31 dicembre 2019), con Rcs che “ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell’emergenza sanitaria nel 2020 e confermare quindi le prospettive di medio-lungo periodo del gruppo”. (ore 14.50)

DL RILANCIO

“La proposta di un fondo composto da più fondi, dove arrivano anche finanziamenti pubblici, potrebbe essere una buona idea per favorire la capitalizzazione”. Lo ha detto il presidente di Borsa Italiana, Andrea Sironi, nel corso dell’iniziativa Milano Capitali organizzata da Class Editori. “E’ molto importante il ruolo dei mercati dei capitali ed il ruolo che le società quotate possono avere in questo momento. E credo sia giunto il momento di canalizzare i fondi pubblici verso queste società. In questo modo si possono indirizzare questi capitali verso società piccole e medie o altre aziende che stanno affrontando momenti di difficolta’. Borsa Italiana è un grande gruppo e non è un mercato solo per le grandi società ma si rivolge anche a piccole e medie imprese. E’ un grande mercato capace di attrarre investitori internazionali ed è un piattaforma che consente alle società di raccogliere capitali da tutto il mondo”. (ore 12.00)

MILANO AZZERA RIALZO

Piazza Affari azzera il rialzo e si porta in parità dopo quasi 3 ore di scambi (Ftse Mib +0,07%). Sale oltre quota 238 punti lo spread a seguito del crollo della produzione industriale italiana a marzo, mentre e’ ancora da sciogliere il nodo di un’eventuale sottoscrizione del Mes da parte dell’Italia. Le vendite interessano Stm (-1,8%), Exor (-1,2%), Moncler (-1,1%), Atlantia (-1%) e Cnh (-0,8%). Il calo del greggio (Wti -3%) penalizza Eni (-0,7%) e Saipem (-0,45%), mentre scontano il calo dei consumi di energia Terna (-0,66%) ed Enel (-0,35%). Contrastate Fca (-0,2%) e Ferrari (+0,8%), in luce invece Recordati (+4%) e Buzzi (+2,97%) , sull’onda lunga della trimestrale. Bene Poste (+2,2%), che la diffonde domani,  Diasorin (+2,24%), Prysmian (+1,6%) e Banco Bpm (+1,5%). (ore 11.57)

FASE 2: ABI, INVIATE OLTRE 140 MILA DOMANDE A FONDO GARANZIA/RPT

Sabato e domenica scorsi, giorni  solitamente non lavorativi, le banche hanno continuato ad inviare domande al fondo di garanzia che, a domenica 10 maggio, ne ha ricevute oltre 140 mila (rispetto alle 128 mila a venerdì 8 maggio) per finanziamenti richiesti di 7 miliardi e 200 milioni di euro. Lo rende noto l’Abi. Di queste domande, fino a domenica 10, ne sono pervenute al Fondo di garanzia circa 117 mila per importi fino a 25 mila euro, rispetto alle 105 inviate fino a venerdì 8 maggio, per un importo ora di circa due miliardi e mezzo di euro. (ore 11.53)

IN SPAGNA SI TORNA AL BAR

In diverse comunità autonome e province della Spagna e’ scattata la cosiddetta fase 1 della de-escalation post emergenza da coronavirus: minori restrizioni ai movimenti dei cittadini (che potranno incontrare parenti e amici) e riapertura di ristoranti, bar, hotel e negozi. Lo riferisce El Pais. Il provvedimento non riguarda Madrid e Barcellona, considerate ancora zone a rischio. In Andalusia oggi si discuterà il piano spiagge, in vista dell’estate. Il governo locale è orientato a consentire l’ingresso con dei limiti, fino al 40% dello spazio negli stabilimenti, con controlli di polizia all’ingresso, distanze e il divieto di giochi collettivi. Nella Comunità di Madrid sette milioni di mascherine saranno distribuite gratuitamente nelle farmacie e le autorita’ vogliono che diventino obbligatorie negli spazi chiusi e nei contatti tra i cittadini. (ore 11.51)

DA AIFA OK A STUDIO ITALIANO

E’ stato autorizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), uno studio clinico che valuterà l’efficacia e sicurezza di reparixin, la prima molecola “made in Italy” in sperimentazione contro il Covid-19. Il nuovo farmaco, si legge sul portale dell’ente regolatorio, “viene proposto per il trattamento della polmonite secondaria ad infezione da Sars-Cov-2 in soggetti con un quadro clinico severo e lo studio sarà coordinato dall’Irccs San Raffaele di Milano”.
Reparixin, molecola sviluppata da Dompè farmaceutici in ambito oncologico ancora in fase di sperimentazione, è stato sperimentato in passato in campo trapiantologico per contrastare l’attivazione dell’infiammazione conseguente alla riperfusione degli organi al momento del trapianto. La molecola interviene inibendo l’azione di un mediatore dell’infiammazione denominato interleuchina 8, una delle proteine che si è dimostrata essere associata al processo di infiammazione a carico dei polmoni durante l’infezione da virus Sars-Cov2. (ore 11.50)

BORSE EUROPEE VIRANO IN NEGATIVO

Le Borse europee virano in negativo. I mercati guardano con ottimismo alla fine dei lockdown ma c’è incertezza sulla ripresa dell’economia. Londra arretra dello 0,13%, Francoforte dello 0,3%, Madrid dello 0,13% e Parigi dello 0,6%. Milano ancora positiva a +0,21%. (ore 10.57)

AMBULATORI, FORSE ENTRO MAGGIO RIAPERTURA

“Stiamo lavorando affinchè, entro il mese di maggio, possano riaprire attività ambulatoriali”. Negli ospedali “la gestione delle emergenze non si è mai interrotta. Adesso si tratta di ripartire, e avverrà nelle prossime settimane, con la parte ambulatoriale, rimasta indietro in questo periodo”. Così, ai microfoni di Agorà, su Rai Tre, l’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, ha annunciato la prossima ripresa di visite mediche, interventi, esami e ricoveri programmati e non urgenti, che sono stati rinviati a seguito della pandemia di Covid-19.  Rispetto al fatto che prestazioni non disponibili, per motivi di sicurezza, nel pubblico, stiano invece continuando a essere fornite nel privato, con il rischio di creare una sanità a doppia velocità, l’assessore ha commentato: “per noi, quando si parla di misure di sicurezza per l’epidemia, le regole vanno nel pubblico e nel privato, poi se c’è qualcuno che ha comportamenti opportunistici, questo è un altro tema”. (ore 10.55)

BANKITALIA, EVITARE CHE CHIUSURA SCUOLA PESI SU FORMAZIONE

“Bisogna evitare che la chiusura delle scuole abbia effetti permanenti sulla formazione dei giovani”: E’ l’allarme lanciato dal direttore generale di Bankitalia, Daniele Franco, intervistato all’evento ‘L’Italia genera futuro’ del Corriere della Sera. (ore 10.54)

SERVE SFORZO DA SISTEMA BANCARIO

“Il sistema bancario deve sostenere con forza questo processo, nell’immediato è necessario uno sforzo eccezionale per sostenere la liquidità delle imprese colpite dalla crisi e quindi usare l’ingente liquidità messa a disposizione dall’eurosistema a tassi irripetibili”. Lo ha detto il direttore generale di Bankitalia Daniele Franco intervistato all’evento ‘L’Italia genera futuro’ del Corriere della Sera. (ore 10.33)

MILANO APRE IN RIALZO

Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib guadagna lo 0,93% a 17.600 punti. (ore 9.03)

DA MERCOLEDI’ CAPIREMO EFFETTI RIAPERTURE

L’impatto delle prime riaperture disposte in Italia dopo la fase 1 della crisi Covid-19 inizieranno a  manifestarsi “nella seconda parte di questa settimana”, considerando che “il tempo medio di contagiosità del virus è di 5-7 giorni. Da mercoledì, se abbiamo avuto degli effetti negativi, dovremmo cominciare a vederli. Attendiamo con impazienza, ma anche con fiducia”. E’ ottimista Franco LOCATELLI, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e membro del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l’emergenza coronavirus. In un’intervista a ‘il Messaggero’, l’esperto conferma che “chiudere è servito davvero”; invita a non cedere all’euforia, ma confida che R0, l’indice del contagio, non risalga sopra 1: “Spero proprio di no – dice – Le scelte del Governo sono state oculate, con gradualità e progressione attenta della ripresa delle attività produttive non essenziali”.”Il periodo buio ce lo siamo messi alle spalle”, spiega LOCATELLI che invita a custodirne il “ricordo per non farci più tornare in una  situazione come quella che abbiamo vissuto a febbraio. Se ci sarà una seconda ondata, la sua magnitudine sarà almeno in parte condizionata da quanto saremo stati capaci di fare le scelte giuste”. Riguardo alla possibilità che il dato di R0 torni a crescere, “un rischio teorico c’è – ammette il numero uno del Css – ma conto sulla maturità che  tutta l’Italia ha mostrato. La cultura del rispetto di se stessi e degli altri ha permeato in maniera importante le coscienze di questo Paese. Anche questa settimana ho visto molti più comportamenti responsabili e maturi, rispetto a pochi episodi di irresponsabilità”. Una buona premessa in vista dell’estate, che arriverà anche se sarà  “differente. Avremo modo di viverla reimpostando il nostro stile di vita”, però secondo il medico “avremo la possibilità di goderci, pur con l’attenzione del caso, i luoghi di villeggiatura, il mare e la montagna”. Locatelli ha fiducia negli italiani e lo ripete in un’intervista a ‘la Repubblica’. Gli assembramenti fotografati sui  Navigli a Milano e sulla spiaggia di Mondello sono “due casi isolati.  Ieri – sottolinea – tornando a casa dall’ospedale ho visto tante persone con la mascherina e pochissime senza. Fuori dai negozi c’erano code ordinate, dove si rispettava la distanza di un metro. Stiamo avendo una dimostrazione di maturità dal popolo italiano, non è banale”. Mascherine e distanziamento “ormai sono un riflesso condizionato”, ritiene lo specialista. “Abbiamo imparato la lezione soprattutto perché ha comportato un carico di dolore per tutti noi. Anche chi non è stato toccato personalmente dalla tragedia di una perdita, ha visto le immagini e letto le storie. Questo ha fatto aumentare la sensibilità al rispetto, oltre che di se stessi, anche e degli altri. E ora queste misure non farmacologiche di prevenzione sono imprescindibili”. Quanto alla ‘mappa delle riaperture’, “fino al 18 teniamo un approccio uniforme – prosegue Locatelli – poi auspicabilmente, confortati dai dati epidemiologici, si possono pensare differenziamenti regionali”. Nell’autorizzare gli spostamenti fra una regione e l’altra “va vista l’evoluzione epidemiologica. Seguiamo un principio di gradualità e progressiva implementazione delle strategie di riapertura. Ovviamente si partirà da chi è in una situazione migliore”, anche per gestire gli spostamenti dell’estate e arrivare pronti all’autunno. E a ottobre cosa accadrà? “I mesi freddi non aiutano con i virus respiratori – risponde l’esperto – e poi ci sarà anche il fattore confondente dell’influenza. Per questo è possibile che ci sia questa seconda ondata. Ma potrebbe anche essere di dimensioni assai più modeste perché la affronteremo con mascherine e distanziamento, armi che non avevamo all’inizio dell’epidemia di febbraio. Dobbiamo essere responsabili”, ribadisce. Fra i medici diventati più popolari in questi mesi di interviste, dirette social e maratone televisive, Locatelli si è guadagnato un’imitazione di Maurizio Crozza. E l’ha gradita: “Sono assolutamente morto dal ridere – afferma – Anche familiari e amici mi hanno preso per i fondelli come è giusto che sia. Mi ha fatto piacere che abbia usato verbi come scotomizzare e embricare. Lui è bravissimo, e per quanto mi riguarda l’autoironia è fondamentale”.(ore 9.01)

IN A.LATINA CONTAGI IN FORTE CRESCITA, BRASILE IL PIU’ COLPITO

Continuano ad aumentare i casi di Covid-19 nei Paesi dell’America Latina, ben lontana dall’aver raggiunto il picco. Il Paese più colpito è il Brasile, che ha registrato 496 decessi nelle ultime 24 ore, portando a 11.123 il totale delle persone morte dopo aver contratto l’infezione. Sono invece 162.699 le persone risultate positive al test per il Covid-19, che nel Paese ha registrato una mortalità del 6,8 per cento come ha spiegato il ministero della Sanità. La zona più colpita è quella di Sao Paulo, la più popolata ed epicentro della malattia, con 3.709 decessi e 45.444 contagi, seguita da Rio de Janeiro con 1.714 morti e 17.062 infezioni. In Perù, dove dal 24 maggio è in atto un lockdown, il ministero della Sanità ha confermato 67.307 casi e 1.889 morti. Solo nella capitale Lima si sono registrati 43.284 casi. In Cile, invece, nelle ultime 24 ore si sono registrati 1.647 nuovi casi e otto morti, portando a 28.866 il totale dei contagiati e a 312 quello dei decessi. Il governo cileno prevede che il picco verrà raggiunto a maggio e per questo ha esteso il lockdown di un’altra settimana. La zona più colpita è quella di Santiago del Cile e della sua area metropolitana, dove si concentra il 70 per cento dei casi. (ore 8.59)

FASE 2, ATTENZIONE AI MEZZI PUBBLICI

“Da una settimana è consentito un raggio di movimento più ampio per tutti noi, ma questo non ci deve far dimenticare che la diffusione del virus si moltiplica con gli assembramenti e con i contatti ravvicinati. In ogni caso non abbassiamo la guardia: abbiamo fatto quasi un milione di controlli dall’inizio della fase 2”. E’ quanto afferma il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in un’intervista al Messaggero, dicendo di porre attenzione ai mezzi pubblici e ai quartieri della movida. “Gli italiani – osserva – hanno saputo superare la prova ben più impegnativa delle chiusure nella prima fase che si è conclusa il 3 maggio: i dati sui controlli ci dicono che la percentuale di cittadini sanzionati è stata solo del 3% su un totale di circa 13 milioni di persone identificate tra il 10 marzo e il 4 maggio”.  “Per questa seconda fase dell’emergenza sanitaria – rileva Lamorgese – abbiamo chiesto ai cittadini di far leva sul loro senso di responsabilità. Su scala nazionale, dobbiamo continuare a porre la massima attenzione ai mezzi pubblici, ai quartieri della movida giovanile, e agli esercizi commerciali che vendono cibi e bevande da asporto. Poi, nel prossimo fine settimana, i controlli capillari si ripeteranno nelle aree verdi e lungo le spiagge perché, purtroppo, non possiamo ancora riprendere gli stili di vita che seguivamo prima dell’emergenza. Credo che ognuno di noi sia la migliore sentinella di se stesso. Poi, per convincere i più giovani a non mollare, servirebbe anche una spinta in più da parte delle famiglie e del mondo della scuola”. Poi sui flussi di migranti: “Nella sua collegialità, il governo ha deciso che i migranti salvati in mare dalle Ong debbano essere sottoposti a un periodo di quarantena non sulla terraferma ma a bordo di navi appositamente noleggiate”.  Sulla regolarizzazione dice: “I vantaggi dell’emersione dal lavoro nero, sia per gli italiani sia per gli stranieri, sono evidenti: l’operazione genera un gettito per la casse dell’Inps e rende visibili, anche per circoscrivere l’emergenza sanitaria, tanti immigrati che oggi sono dei fantasmi impiegati nei campi come braccianti e nelle case come colf e badanti. Con i ministri Bellanova, Catalfo e Provenzano abbiamo lavorato a lungo per mettere a punto un testo e siamo d’accordo quasi su tutto. Ho suggerito un’ipotesi intermedia tre mesi di durata per i permessi di soggiorno temporanei che mi sembra ragionevole: una proposta sulla quale, però, ancora non c’ è una convergenza unanime”. Sulla crisi economica: “Il rischio concreto – conclude Lamorgese – è che mafia e criminalità organizzata tentino di intercettare le erogazioni destinate a cittadini ed imprese. Occorre difendere il tessuto economico sano”. (ore 8.55)

 

Venerdì 08 maggio 2020

BOLLETTINO GIORNALIERO

I contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti, sono 217.185 con un incremento rispetto a ieri di 1.327. Prosegue anche oggi il calo dei ricoverati in terapia intensiva per coronavirus: sono 1.168 i pazienti nei reparti, 143 in meno rispetto a ieri. In Lombardia sono 400, 80 meno di ieri. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 14.636, con un decremento di 538 rispetto a ieri. Infine, sono 72.157 le persone in isolamento domiciliare, 982 in meno rispetto a ieri. Sono saliti a 99.023 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 2.747 rispetto a ieri. Giovedì i pazienti dimessi e guariti erano stati 3.031. Sono state superate le 30 mila vittime per coronavirus in Italia: sono infatti salite a 30.201, con un incremento di 243 in un giorno. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile. Ieri l’aumento dei morti era stato di 274. (ore 18.01)

ALLARME WELFARE

La complessa situazione che il Paese sta affrontando a causa del’emergenza coronavirus “costituisce uno scenario di indubbio interesse per la criminalità organizzata che, nel tempo, ha evidenziato grandi capacita’ di adattamento ai mutamenti del contesto socioeconomico, al fine di cogliere nuove opportunita’ di ‘investimento’ delle notevoli risorse finanziarie di cui dispone, derivanti dai tradizionali traffici illeciti”. Lo dice l’Organismo permanente di monitoraggio ed analisi – struttura interforze – sul rischio di infiltrazione nell’economia da parte della criminalità organizzata di tipo mafioso costituito presso la Direzione centrale della polizia criminale, articolazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, nell’ambito del Ministero dell’Interno. (ore 17.08)

BANCHE PIU’ VELOCI SE SEMPLIFICAZIONI E PROTEZIONE LEGALE

“Credo che un’ulteriore semplificazione delle procedure e una protezione legale sulla responsabilità in caso di bancarotta potrebbe aiutare le banche ad accelerare le pratiche” legate all’erogazione di prestiti garantiti, “ma qui mi fermo”. Lo dice il consigliere delegato di Ubi banca, Victor Massiah, in conference call con gli analisti, a proposito delle misure del Governo sul covid, che il banchiere ritiene siano state “logiche” in questo  frangente, anche se “il diavolo è nei dettagli e non è sempre facile. Non credo – afferma – che ci sia una mancanza di volontà da parte del sistema bancario, noi siamo stati fortunati visto che siamo al 40% delle pratiche approvate”. “Tutti – aggiunge – vorrebbero avere denaro gratis ma non è possibile  in Italia dove il debito pubblico è così alto”. (ore 16:39)

CURVA DECRESCE

“La curva decresce, sia per quanto riguarda la diagnosi che i sintomi, e questo è un dato positivo”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), Silvio Brusaferro, nella conferenza stampa organizzata dall’istituto. “Oggi a 5 giorni da 4 maggio, giorno dell’inizio delle misure di rilassamento, quindi non sono ancora dati sull’impatto, che vedremo la prossima settimana”, ha puntualizzato Brusaferro. “Progressivamente stiamo andando verso un numero basso un po’ in tutte le regioni”, anche in Lombardia, ha detto il presidente dell’Iss (ore 12.37)

COME CAMBIA LA SCUOLA IN GERMANIA

Porte delle aule sempre aperte, divieto di toccare maniglie e corrimano, lavaggio delle mani ogni due ore, entrate e uscite scaglionate e divieto di chiacchierare in cortile dopo l’ultima campanella. Sono alcune delle regole anti-virus per il rientro a scuola in Germania, dove i ragazzini devono rispettare norme rigidissime, come racconta ‘Altre Storie’. La Newsletter di Mario Calabresi riporta il regolamento della ‘Herman Nohl’, una scuola pubblica italo-tedesca e le prime impressioni di uno dei suoi studenti, Samuele, 11 anni, colpito soprattutto dal “silenzio di tomba” che c’è ora nei corridoi. E si’, perche’ il distanziamento sociale attutisce e frena il tipico vociare scolastico, soprattutto a mensa dove, racconta Samuele, “mangiamo da soli”, oppure all’entrata e all’uscita, scaglionate e divise per classi con il divieto di fermarsi nei cortili a chiacchierare. “Immediatamente dopo la fine della lezione gli alunni devono avviarsi verso casa”, recita il regolamento. Che riguarda i ragazzini della sesta elementare (la nostra prima media), i primi a rientrare in aula. Samuele non nasconde un certo spaesamento. Il primo giorno, racconta, “ci si guardava intorno tutti un po’ disorientati”. Anche perché il margine di manovra per garantire la sicurezza dei ragazzi è davvero ristretto: in classe non ci si può muovere senza autorizzazione, la distanza tra gli alunni deve essere di un metro e mezzo, nei banchi doppi un posto deve restare vuoto, i percorsi di entrata e uscita sono differenziati, le classi divise a metà. “Non possiamo andare alla cattedra, non ci possiamo alzare dal posto, non possiamo toccare la lavagna”, dice Samuele. E anche in cortile, a ricreazione, le cose sono inevitabilmente cambiate: “Il problema è che comunque non possiamo toccarci, neanche una pacca sulle spalle. Corriamo e ci muoviamo tenendo le distanze, parlandoci a distanza”, racconta ancora Samuele. Che comunque assicura: “Sono molto contento, non ne potevo piu’ di fare i compiti a casa da solo”. (ore 12.23)

MASCHERE E TAMPONI TEST COLLETTIVO

“Stiamo facendo una grande sperimentazione collettiva. Perché mascherine e tamponi, che sono sacrosanti e dobbiamo giustamente utilizzare, dal punto di vista scientifico è la prima volta nella storia che vengono usati per contenere la coda di una epidemia. Non ci sono lavori scientifici scritti a riguardo”. Così Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, ospite durante la trasmissione Agorà su Rai 3. Quanto ai casi positivi che vediamo oggi, “alcuni sono la coda dell’epidemia. Nel senso che tanta gente sta riuscendo solo adesso a ottenere un tampone dopo tempo che lo chiedeva. Quindi nei prossimi giorni continueremo ad avere nuovi casi. Ma ciò non significa che i casi che vediamo oggi siano stati generati ieri”. In merito alla possibilità di celebrare messe a partire dal 18 maggio, “sono contento se si riuscirà, nel rispetto delle regole, a celebrare tutti i riti di tutte le religioni. Ma per ora, soprattutto gli anziani devono stare ben attenti. E, se restano in casa ancora un po’, non è una cattiva idea. (ore 9.41)

CRISI TURISMO

Sul settore del turismo si doveva intervenire immediatamente e ha bisogno di politiche speciali, inoltre si parla della riapertura dei musei senza affrontare prima i problemi della sicurezza e quelli dell’equilibrio economico. Sono alcuni dei temi affrontati da Luigi Abete, presidente di Aicc (imprese culturali), Febac (banche e assicurazioni) e di Bnl in un’intervista al Il Sole 24 Ore sulla fase 2.  “Il mio pensiero va soprattutto ai settori che inevitabilmente soffriranno piu’ di altri, che a differenza di altri non ripartiranno a breve. In cima a tutti metto il turismo, nella sua vasta accezione. Sul quale si doveva intervenire immediatamente, e non aspettare tutto questo tempo: era prevedibile da subito che ci sarebbe stato un crollo repentino dell’attività, situazione che durerà almeno per i prossimi due-tre anni”, dice Abete.  Si tratta, aggiunge, di “una filiera che coinvolge trasporti, ospitalità, ristorazione e gestioni museali, un settore in cui sono da anni investitore stabile. Un mondo su cui ha un peso fondamentale il flusso internazionale, che non tornerà per molto tempo, perlomeno nei numeri che abbiano conosciuto. Per questo penso sia necessario riflettere su politiche speciali”.  Quanto alla riapertura dei musei: “Da un lato si pubblicizza di aprire dal 18 maggio, dall’altro si mantengono le aziende che gestiscono il servizio in blocco operativo Ateco fino al giorno prima e si rinviano gli incontri con le associazioni necessari per definire consensualmente i protocolli di sicurezza con i sindacati”. Infine c’è il tema dell’equilibro economico, se i visitatori non arrivano: “Certo, – argomenta – è un tema importante, ma conseguente a quello della sicurezza sanitaria per i lavoratori ed i visitatori”. (ore 9.34)

RIAPERTURA CHIESE

“La riapertura delle chiese è molto desiderata. Dal punto di vista del rischio di avere assembramenti, però, questo li aumenta, ogni rubinetto di apertura crea problematiche. Spero e credo che venga attuato nel miglior modo possibile, è una questione soprattutto di responsabilità e di autoconvincimento che non è ancora finita, che non siamo fuori dal rischio. Io avrei aspettato ancora un po’”. Lo ha detto a Radio Capital il virologo Fabrizio Pregliasco. “Il rischio – ha sottolineato – è più elevato per gli anziani, quindi è necessario che ci siano misure stringenti, eventualmente anche, e qui servira’ un impegno da parte dei parroci, moltiplicare le occasioni di incontro, dare maggiori occasioni di essere presenti al rito, per garantire il massimo distanziamento. L’organizzazione e la responsabilizzazione saranno elementi determinanti. Magari – ha concluso – si potrebbero prevedere prenotazioni online, come stiamo immaginando per le attività sanitarie e altri ambiti. Bisogna migliorare l’efficienza e la sicurezza di questi momenti di raccoglimento”. (ore 8.47)

CROLLO EXPORT IN GERMANIA

Le esportazioni in Germania sono crollate a marzo dell’11,8%, il dato peggiore a livello mensile dalla riunificazione del 1990. E’ quanto reso noto dall’ufficio federale di statistica Destatis. L’effetto del coronavirus si è fatto sentire anche sulle importazioni, diminuite del 5,1% rispetto a febbraio. (ore 8.42)

UE, DOPO VIRUS SI TORNA A PATTO DI STABILITA’

Quando terminerà la pandemia le regole del Patto di Stabilità, ora sospese, torneranno in vigore, “perché sono già provviste della necessaria flessibilità che consentirà di adattarle alle differenti situazioni economiche in cui si trovano gli Stati membri”. Lo afferma, in un’intervista alla Stampa, il vice-presidente esecutivo della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, secondo cui sarà difficile un’intesa tra i governi per la riforma del Patto: “La discussione continuera’, ma bisogna trovare un consenso per decidere dove vogliamo andare”. “La crisi ha colpito tutti, ma la capacità di rispondere sarà’ molto diversa da Paese a Paese. Alcuni hanno forti capacità, sfruttando anche la flessibilità concessa sugli aiuti di Stato. Altri invece meno, per esempio quelli del Sud con alto debito come l’Italia, oppure quelli dell’Europa centro-orientale”, evidenzia Dombrovskis. “Per questo servirà una strategia di ripresa che non lasci nessuno indietro. Servira’ un bilancio pluriennale molto forte dal 2021, con una componente di investimenti sostanziosa, una portata finanziaria sensibilmente aumentata e una politica di coesione rafforzata. Questo è ciò che la Commissione proporrà nelle prossime settimane”. Sul Recovery Fund, “stiamo guardando alla possibilita’ di introdurre soluzioni ponte, ma al tempo stesso vale la pena considerare che alcuni strumenti economici non sono ancora entrati in vigore”, dichiara Dombrovskis. “Parlo di ‘Sure’, per i programmi a sostegno della disoccupazione, dei 200 miliardi del fondo della Bei per sostenere le piccole e medie imprese. E poi c’è il Mes, con una linea di credito da 240 miliardi. Tutte queste misure daranno sostegno agli Stati nelle prossime settimane e mesi. Quindi non siamo a corto di strumenti”. In merito alla sentenza della Corte costituzionale tedesca, “come Commissione ci teniamo a ribadire il primato del diritto Ue e il fatto che le sentenze della Corte di Giustizia Ue sono vincolanti in tutte le corti nazionali”, commenta Dombrovskis. (ore 8.41)

FASE 2, MILANO E’ UNA BOMBA

“E’ un dato di fatto: con la riapertura possono presentarsi problemi e c’è il rischio di richiudere”. Così in un’intervista a Repubblica Massimo Galli, primario di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Quanto è pericolosa la situazione? “Quella di Milano è un po’ una bomba, appunto perché in tanti sono stati chiusi in casa con la malattia – risponde – abbiamo un numero altissimo di infettati, che ora tornano in circolazione. E’ evidente che sono necessari maggiori controlli. Mi chiedo perché da noi ci sia stato un atteggiamento quasi forcaiolo nei confronti dell’uso dei test rapido, il ‘pungidito’, che poteva comunque essere utile”. “Che con la riapertura – prosegue Galli – si possano presentare dei problemi è un dato di fatto. La nostra regione”, la Lombardia “rischia di richiudere ma anche certe zone del Piemonte o dell’Emilia. Del resto si è deciso che se qualcosa va storto si torna indietro. Speriamo di no, comunque. Questo è il momento dell’estrema attenzione e responsabilità”. Anche a Milano in certe zone ci sono tante persone fuori. “Alcuni – osserva Galli – hanno interpretato l’ingresso nella Fase 2 come un liberi tutti. E’ un segnale di grande pericolosità, perché dovrebbe invece prevalere la cultura della responsabilità per limitare al massimo i danni”, sottolinea. (ore 8.17)

IMPATTO MISURE DOPO 14 MAGGIO

“Ci vogliono almeno sette giorni, dieci se vogliamo stare larghi, per verificare l’impatto delle misure adottate il 4 maggio. Quindi ne sapremo qualcosa di più tra il 12 e il 14 maggio. Fino a quel giorno non sapremo davvero la nostra situazione”. Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e tra gli esperti del Comitato tecnico-scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera. E anche se ammette: “Siamo a un punto marcatamente migliore rispetto a qualche settimana fa”, sottolinea che questo non basta “per dire che siamo usciti dal tunnel”. Quindi, sulla richiesta delle Regioni di anticipare la riapertura, osserva: “Sono scelte che appartengono alla politica. Da medico le dico che solo dopo il periodo di incubazione, il 12-14 maggio sapremo l’impatto delle misure. Se si prendessero altre decisioni, lo si farebbe sulla base dell’esistente al 4 maggio”. Locatelli ribadisce: “L’importante è che l’Rt (l’indice di riproduzione) vada sotto l’1. E’ chiaro che più è basso, meglio è. Perché consente di liberare le strutture sanitarie che sono andate in affanno”. Sull’uso dei tamponi, aggiunge: “E’ chiaro che sarà’ cruciale anche nella fase successiva, per implementare le strategie di contact tracing. Il corollario imprescindibile della app è il tampone”. (ore 8.07)

SCUOLA

“Stiamo lavorando a tre scenari, a seconda delle condizioni sanitarie e a diverse modalità per i diversi gradi di scuola: i più piccoli e i ragazzi con disabilità sono quelli che hanno più bisogno di stare in classe. I più grandi possono essere un po’ più autonomi”. Così Patrizio Bianchi, ex rettore dell’università di Ferrara ora a capo della task force del ministero dell’Istruzione, in un’intervista al Corriere della sera, a proposito del possibile rientro in classe a settembre per gli studenti italiani. Si tornerà a scaglioni? “Cercheremo di garantire la presenza a scuola il più possibile – risponde – ho un’unica preclusione. Non voglio i bambini in classe come quelli cinesi, in banco con il cappello e divisi dal plexiglas. La scuola ci deve garantire il diritto di essere noi stessi. Senza lasciare indietro nessuno”. (ore 8.07)

 

Giovedì 07 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 89.624 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 1.904. Nella giornata di ieri la diminuzione era stata di 6.939. Sono 96.276 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento di 3.031 rispetto a ieri. Mercoledì i pazienti dimessi e guariti erano oltre ottomila. Sono salite a 29.958 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 274 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 369. Più del 50% del totale dei nuovi contagiati dal coronavirus si trova in Lombardia. Dai dati della PROTEZIONE CIVILE emerge che l’incremento giornaliero dei contagi è di 1.401: di questi 720 sono in Lombardia. Un dato costante da 3 giorni. Lombardia, con Marche e Valle d’Aosta, sono anche le uniche regioni che non fanno segnare un calo degli attualmente positivi. Le Marche hanno 11 malati in più, la Valle d’Aosta 3 e la Lombardia 262. Tutte le altre regioni del nord sono invece in calo. Nella Regione si regista inoltre quasi il 50% delle vittime delle ultime 24 ore: 134 su 274. (ore 18.11)

FMI

Il Fondo monetario internazionale “necessariamente dovrà prestare attenzione” al tema della ‘debt forgiveness’, ossia della cancellazione, anche parziale, dei debiti dopo lo shock economico del coronavirus. Lo ha detto la direttrice generale del Fmi Christalina Georgieva durante un evento ospitato dalla Bloomberg. “Il debito pubblico salirà di trenta punti percentuali al 96% del Pil mondiale a causa della giusta risposta su vasta scala attraverso misure di bilancio”. (ore 16.29)

BOZZA DL, REDDITO EMERGENZA PER 3 MESI DA 400 A 800 EURO MESE

Il reddito di emergenza a sostegno delle  famiglie con Isee inferiore a 15mila euro e patrimonio mobiliare sotto i 10mila, aumentato fino ad un massimo di 20mila tenendo conto degli  altri componenti del nucleo. Il sussidio è riconosciuto per tre mesi a partire da 400 euro al mese per un massimo di 800 euro mensili. Se la famiglia gode del Rdc il Rem andrà a integrazione.
Arriva anche il bonus per le collaboratrici domestiche: sarà pari a  400 euro in presenza di contratti di lavoro di durata inferire a 20 ore settimanali, sale a 600 se in base al contratto svolgono più di 20 ore di lavoro nell’arco della settimana. (ore 16.31)

TRUMP

L’amministrazione Trump ha accantonato un documento di 17 pagine elaborato dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), l’agenzia sanitaria Usa per la tutela della salute, con i suggerimenti degli esperti alle autorità locali su come e quando riaprire ristoranti ed altri luoghi pubblici durante la pandemia di coronavirus in Usa. Lo riportano i media Usa citando l’Ap.
Il rapporto, rivolto a dirigenti statali e locali, imprenditori, educatori, leader religiosi, avrebbe dovuto essere pubblicato venerdì scorso ma agli scienziati dell’agenzia è stato detto che le direttive “non vedranno mai la luce”, secondo quanto riferito da un suo dirigente, coperto da anonimato.(ore 16.01)

FILIERA ITALIA

I dati sui consumi alimentari di marzo diffusi oggi all’Istat mantengono un segno positivo, +3,5%, ma comunque in calo rispetto a febbraio, quando segnavano +8% rispetto all’anno precedente. “L’effetto scorte si sta esaurendo con l’attenuarsi dell’emergenza, e le vendite interne tornano a soffrire”, commenta Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia. Una tendenza, quella di acquistare per fare dispensa, generata dal timore dell’epidemia di coronavirus che ha colpito il nostro Paese nella fase acuta, secondo Filiera Italia. “Leggendo però attentamente la composizione dei consumi delle ultimissime settimane – prosegue Scordamaglia -, si comincia a intravedere l’inasprimento di un fenomeno purtroppo noto, il food social gap, si allarga cioè il divario fra chi può permettersi cibo di qualità e chi invece deve orientare le proprie scelte al ribasso, per prezzo e qualita’”. Filiera Italia, infatti, ha osservato come, verso fine aprile, la richiesta di alcuni prodotti sia aumentata – le uova crescono del +47% a discapito di altri prodotti più pregiati, come il pesce, il cui consumo è in caduta libera – o variata, come ad esempio il consumo di carne, che aumenta in quantità, ma si concentra principalmente sui macinati o di tagli meno costosi. “E’ evidente una stretta connessione fra questi mutamenti nella composizione della spesa alimentare e le buste paga più leggere di aprile”, dice Scordamaglia, e conclude: “stiamo assistendo a una polarizzazione netta fra chi può permettersi un carrello di qualità, perché la crisi non ha messo in crisi il suo potere di acquisto, o l’ha visto addirittura aumentare, per la riduzione di altre spese, e chi invece, perché ha perso il lavoro o è in cassa integrazione, deve necessariamente concentrarsi su prodotti meno costosi”. (ore 16.00)

SCHENGEN, TORNARE A NORMALITA’ SARA’ DIFFICILE

“Dobbiamo essere onesti: tornare alla normalita’” sulla libertà di movimento “sarà difficile. Non ho tutte le soluzioni. Il percorso sarà complicato”. Così la commissaria Ue per gli Affari interni, Ylva Johansson, in un’audizione al Parlamento europeo, annunciando che la prossima settimana la Commissione presenterà le sue prime linee guida sulla revoca dei controlli alle frontiere, assieme alle misure di sostegno alle Pmi del settore turistico. “Questo è un compito molto difficile – ha evidenziato Johansson -. Gli Stati membri hanno deciso misure diverse in modo non coordinato, sbrogliare queste restrizioni nazionali richiedera’ un po’ di tempo, ma lo faremo. Presenteremo un approccio per fasi per la revoca dei controlli alle frontiere, basato su una roadmap”.(ore 15.59)

BORRELLI, PRIMA DI NOMINA ARCURI STIPULATI 52 CONTRATTI PER 354 MLN DPI

“Il Dipartimento della protezione civile ha provveduto alla stipula di 52 contratti per la fornitura di oltre 354  milioni di maschere facciali e per la fornitura di 2.560 ventilatori polmonari ed altri dispositivi di protezione individuale, con 30 fornitori, con una spesa di 354,25 milioni di euro” prima della nomina del commissario Arcuri. Lo ha comunicato il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli nel corso dell’audizione in videoconferenza in commissione Affari costituzionali sulle iniziative di competenza  adottate per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. (ore 15.59)

BONUS BABY SITTER

Il Governo inserirà nel decreto maggio allo studio la possibilita’ di fruire di altri 15 giorni di congedo per l’emergenza Covid con un’indennita’ pari al 50% della retribuzione insieme a un nuovo bonus baby sitter da utilizzare anche presso i centri estivi qualora si possano riaprire. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo nel corso di un Question time al Senato. “Per la fruizione di tale congedo – ha spiegato – non sono previsti limiti di eta’ del figlio in caso di genitori di disabili in condizioni di gravità. In alternativa a tale congedo, per sostenere i genitori che hanno continuato a lavorare – sia nel settore pubblico che privato – è stata prevista la possibilità di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting di 600 euro (elevabile a 1000 per i sanitari e le forze dell’ordine). E’ mio intendimento rafforzare, nel prossimo decreto, queste misure – ha aggiunto – attraverso il prolungamento del congedo parentale di ulteriori 15 giorni, da usufruire nel periodo emergenziale, e riproporre il bonus babysitter che potrà essere speso anche per servizi per l’infanzia e centri estivi. E’ necessario evitare che l’emergenza comporti l’aggravamento dei carichi di cura troppo spesso delegati esclusivamente alla donna. Per tale motivo con i Ministri Bonetti, Azzolina e Spadafora, le Regioni e l’ANCI abbiamo definito delle linee guida che abbiamo sottoposto al comitato tecnico-scientifico al fine di poter riaprire i centri estivi e i servizi per l’infanzia in sicurezza”. (ore 11.15)

IMPATTO ECONOMICO

“L’impatto del Covid-19 sull’economia italiana è profondo ed esteso”. Lo rileva l’Istat, nella nota mensile. In generale, sottolinea, “lo scenario economico internazionale, a causa del perdurare della pandemia di Covid-19 e delle relative misure di contenimento, continua a essere eccezionalmente negativo”. (ore 11.13)

BOOM RICHIESTA CASE IN CAMPAGNA

Da Nord a Sud, il coronavirus ha accelerato la richiesta di case con terreno. Molti italiani hanno fatto rotta verso le case di campagna o stanno pianificando di farlo acquistando una dimora rurale. Emerge da un’inchiesta realizzata dalla rivista Ville&Casali – punto di riferimento da oltre 30 anni per la scelta della casa fuori città – e pubblicata sul numero di maggio, in edicola e in formato digitale. Sono state intervistate 20 tra le principali agenzie che si occupano di immobili di prestigio in Italia: tutte tra febbraio e aprile hanno evidenziato l’incremento intorno al 20% di richieste per i casali di campagna, anche da parte di stranieri. Lo stesso aumento registrato sul portale di annunci immobiliari su www.villeecasali.com. Il trend si stava manifestando gia’ a inizio anno. Col sopraggiungere di Covid-19, c’è stata un’impennata di richieste. “Questa consapevolezza – piega Giovanni Morelli editore di Ville&Casali, che ha commissionato l’indagine – ha stimolato l’attenzione verso soluzioni abitative che ci riportano a contatto con una dimensione legata a un modello rurale. Il primo passo lo vediamo in questi giorni con le agenzie immobiliari che per l’estate registrano richieste di affitto per 2-3 mesi, un po’ come negli anni ’80 quando si partiva per la villeggiatura”. Dall’indagine emerge che a spingere verso la campagna e’ anche il fatto che, a parita’ di investimento, alcune soluzioni fuori citta’ possono essere interessanti. Per comprare un trilocale nel quartiere Citta’ Studi di Milano servono 700-750mila euro, ma con la stessa cifra nelle campagne del piacentino e’ possibile acquistare un rustico abitabile, da 500
metri, con fienili di 1.000 metri e due, tre o cinque ettari di terreno seminativo o noccioleto. L’indagine riporta alcune mete preferite e i relativi costi. Si va dai colli piacentini (dagli 80mila euro) alle colline dell’Appenino emiliano che non superano i 1.000 euro al metro quadro, per salire ai 600mila euro per una porzione di casa colonica sulle prime colline fiorentine, fino ad arrivare a 10-15 milioni di euro per aziende agricole di alcuni ettari nel Chianti. Fra Monferrato e Langhe, territorio fra i più richiesti dalle giovani coppie, un casale con terreno di 5.000-10.000 metri parte dai 150mila euro, fino ai 700-800mila per un’azienda da 6-7 o 8 ettari di vigneto. Prezzi intorno a 1.000 euro a metro quadro per un casale con terreno si possono trovare anche dalla Puglia alla Sicilia.  L’indagine fornisce un quadro di opportunità a chi è interessato a una soluzione per le vacanze, a chi vuole fare una scelta di vita, ma anche a chi intende diventare agricoltore. Cresce infatti anche la tendenza dei giovani (+20% rispetto allo stesso periodo, febbraio-aprile, nello scorso anno) che, da soli o in comune, si stanno spostando per lavorare la terra. (ore 11.11)

LA BORSA APRE POSITIVA

Le Borse europee aprono in lieve rialzo con gli investitori che restano alla finestra sull’andamento della seconda fase della pandemia da Covid-19. Si resta in attesa di un vaccino per il virus mentre l’economia globale mostra difficoltà a ripartire. Fari puntati anche sull’andamento del prezzo del petrolio. L’indice stoxx 600 guadagna lo 0,36%. In positivo Londra (+0,21%), Francoforte (+0,33%), Parigi (+0,52%) e Madrid (+0,6%). (ore 9.22)

OLTRE 100MILA DOMANDE A FONDO DI GARANZIA

Sono 103.282 per un importo di oltre 6 miliardi (6.047.663.327 euro) le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo al 6 maggio. Lo comunica il Medio credito centrale. Di queste  101.253 sono ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidità. In particolare, spiega la nota di Mediocredito centrale, 80.873 operazioni sono riferite a finanziamenti fino a 25 mila euro, con copertura al 100% per un importo finanziato di euro 1.711.069.274, per i quali l’intervento del Fondo è concesso automaticamente e possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore. Inoltre 42 sono operazioni di riassicurazione con copertura al 100% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi; 827 operazioni di garanzia diretta con copertura al 90% per finanziamenti di durata fino a 72 mesi; 10.097 operazioni di garanzia diretta, con percentuale di copertura all’80%; 5.390 operazioni di riassicurazione, con percentuale di copertura a 90%; 1.242 di rinegoziazione e/o consolidamento del debito con credito aggiuntivo di almeno il 10% del debito residuo e con incremento della percentuale di copertura all’80% o al 90%; 66 riferite a imprese small mid cap con percentuale di copertura all’80 e al 90%; – 2.716 con beneficio della sola gratuità della garanzia, che a normativa previgente erano a titolo oneroso; 2.029 ai sensi della previgente normativa. In relazione alle operazioni di rinegoziazione e/o consolidamento, ammissibili ai sensi del decreto Cura Italia e Liquidità, l’incremento del credito aggiuntivo è del 68,5%, passando da 138,1 milioni a 232,8 milioni di euro.  (ore 9.18)

LO STATO NELLE AZIENDE FINANZIATE

“Il capitale delle imprese non deve essere partecipato dallo Stato per corrispondere ad un astratto modello ideologico. Il tema è valutare se lo Stato debba entrare per un determinato periodo, in modo da garantire che l’impresa mantenga gli impegni assunti nel momento in cui riceve finanziamenti a fondo perduto da parte dello Stato. Nessuno ha proposto che lo Stato entri nella governance delle imprese, né che si proceda a nazionalizzazioni”. Così il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, in un’intervista alla Stampa. Non è un “grande fratello” in casa delle imprese, “si tratta di esperienze che si stanno facendo in un Paese come la Germania e che si stanno sperimentando in regioni governate dal centro-destra”, rileva Orlando. “In un Paese che ha una storica sottocapitalizzazione delle imprese come l’Italia e nel quale la crisi obblighera’ a ricapitalizzazioni, si tratta di fornire finanziamenti con alcune garanzie. Ad esempio che si mantenga la presenza sul territorio nazionale, che non si delocalizzi, che non si riduca la manodopera, che siano realizzati interventi che vadano nella direzione della sostenibilità”. L’alternativa, aggiunge, “già sperimentata e non sempre felicemente nel nostro Paese, è dare i soldi senza alcuna verifica”. Orlando smentisce che il Pd sia “freddo” sul reddito di emergenza. Quanto alle divergenze con il M5s sulle regolarizzazioni, “non ci si può lamentare del fatto che ci siano i clandestini e poi non si regolarizzano le situazioni di chi è già nei fatti integrato nel tessuto sociale ed economico”, osserva l’esponente dem citando colf e braccianti. “Si tratta di lavoratori che aiutano i nostri anziani e i nostri imprenditori, soddisfano esigenze di italiani e non degli extracomunitari. Dopodichè è giusto porre come condizione al reddito di cittadinanza la disponibilità a questi lavori”.(ore 9.18)

FICO, SERVE PARLAMENTO FUNZIONANTE

“Tutti si sono accorti quanto sia fondamentale avere un Parlamento funzionante. L’Aula che lavora è fondamentale anche come simbolo di un Paese. Al simbolo uniamo il lavoro”. Lo afferma il Presidente della Camera, Roberto Fico a Uno mattina su Rai 1. “E’ molto importante avere un dialogo tra la maggioranza e l’opposizione. In questi mesi abbiamo lavorato bene, portando avanti l’attività legislativa, ma bisogna continuare. Un momento di coesione nazionale – conclude Fico – da portare avanti che
non vuol dire unità nazionale”. (ore 8.58)

CALO DEL PIL DEL 14% IN GRAN BRETAGNA

Per il 2021 la Boe stima un rimbalzo dell’economia britannica a +15%. La Banca centrale inglese ha deciso all’unanimità di mantenere i tassi di interesse allo 0,1% e, a maggioranza, con sette voti favorevoli e due contrari, ha confermato il programma di quantitative easing a 645 miliardi di sterline. Alla riunione odierna 2 membri del comitato di politica monetaria, Jonathan Haskel e Michael Saunders, avrebbero preferito un aumento di 100 miliardi di sterline del Qe. (ore 8.55)

LA PRODUZIONE IN FRANCIA

La produzione industriale francese è scesa a marzo del 16,2% rispetto al mese precedente. Il calo è più forte delle attese degli analisti che prevedevano una riduzione del 13,4%. (ore 8.51)

INCERTEZZA SU ECONOMIA GLOBALE

Borse asiatiche deboli in chiusura di seduta, con gli investitori che guardano all’andamento dell’economia globale con i danni provocati dal Coronavirus. Fari accesi anche sull’andamento del prezzo del petrolio dopo il nuovo calo registrato a New York.
La Borsa di Tokyo (+0,28%) conclude la prima seduta della settimana all’insegna della cautela, dopo la lunga festività nazionale della Golden Week. Sul mercato valutario lo yen è stabile sul dollaro a 106,30, e sull’euro a 114,70. A mercati ancora aperti sono poco mosse Shanghai (-0,05%), Shenzhen (+0,2%) e Seul (-0,01%). In calo Hong Kong e Mumbai (-0,6%). Sul fronte macroeconomico la produzione industriale in Germania a marzo è scesa del 9,2%, attesi i dati della Francia e le vendite al dettaglio dall’Italia. Dal Regno Unito prevista la riunione della Bank of England e i prezzi delle abitazioni. Dagli Stati Uniti in arrivo le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione ed i dati sul costo del lavoro e la produttività. (ore 8.47)

 

Mercoledì 06 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono quasi 7mila i malati in meno in 24 ore: sono infatti 91.528 gli attualmente positivi in Italia, con un calo rispetto a ieri di 6.939. Sono salite a 29.684 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 369 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 236. I contagiati totali dal coronavirus in Italia, vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti, sono 214.457 con un incremento rispetto a ieri di 1.444: ieri l’aumento era stato di 1.075. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile. (ore 18.02)

60 MILIONI PER FONDO LOCAZIONI

La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato oggi il decreto che assegna 60 milioni di euro al Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione, oltre ai 46 milioni già stanziati. Il provvedimento – precisa il Mit – è stato adottato in anticipo rispetto alla scadenza del termine di 10 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto “Cura Italia”, per assicurare che le risorse giungano tempestivamente a tutti quei cittadini che, anche a causa dell’emergenza sanitaria, hanno visto aggravarsi la propria situazione economica. (ore 17.23)

MASCHERINE INTROVABILI

“Le mascherine a 0,50 cent di Arcuri non si trovano più in tutta Italia e non si vede una soluzione all’orizzonte. Non vogliamo dire al commissario che ci ha definito ‘liberisti da divano’ che avevamo ragione, ma prenda atto che ha sbagliato e sospenda la norma”. Lo afferma Matteo Di Paolo di Più Europa.  “Lo stato non è in grado di reperire e distribuire tempestivamente tutte le mascherine a prezzo ridotto, e chissà se lo sarà mai. Abbiamo contestato la forma del calmiere dei prezzi, che crea mercato nero e pecunia di mascherine – prosegue Di Paolo – si poteva aiutare chi ha bisogno in modi diversi e più efficienti, ma evidentemente politicamente meno propagandabili per la maggioranza. Se governo e Commissario hanno deciso di intraprendere questa strada populista, riconoscano almeno che al momento, in mancanza di una distribuzione diretta di mascherine sottocosto, è inapplicabile. Si sta mettendo di nuovo a rischio la salute di tutti e senza motivo, visto che probabilmente – conclude – molte fabbriche hanno interrotto la produzione perché non in grado di reggere quei costi”.(ore 17.21)

MODELLO ORGANIZZATIVO PER AUTOSCUOLE

Le Autoscuole “riapriranno alla luce di un modello organizzativo che abbiamo proposto, che abbiamo studiato e che dobbiamo far testare”. Lo ha detto la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, in audizione alla Camera sottolineando che queste attivita’ potranno quindi riaprire “con quelle prescrizioni” e riprenderanno “le fasi di formazione e degli esami. Gli esami di guida – ha proseguito – in questo momento non sono consentiti e nemmeno le pratiche auto”. Allo studio, ha proseguito De Micheli ci sono “una serie di protezioni e di modelli organizzativi”. (ore 16.36)

COLDIRETTI

Fermare le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità per difendere la capacità delle famiglie di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori. E’ quanto ha chiesto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’incontro con il premier Giuseppe Conte per fare il punto sulle misure in campo con il Dl Maggio contro gli effetti dell’emergenza coronavirus.  “E’ fondamentale – sottolinea Prandini – garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori che devono poter continuare a produrre per difendere la sovranità alimentare del Paese in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”.  “Nelle campagne in questo momento a molte nostre imprese – precisa Prandini – vengono proposti tagli insostenibili dei compensi al di sotto dei costi mentre le quotazioni al dettaglio per gli alimentari continuano ad aumentare dal burro (+2,5%) ai formaggi +2,4%), dal latte (+4,1%) ai salumi (+3,4%) fino alle carni (+2%) secondo gli ultimi dati Istat ad aprile. Serve più concorrenza riaprendo al più presto – chiede Prandini – ristoranti, mense, bar, gelaterie, pasticcerie, agriturismo e, in molte regioni, anche i mercati rionali e quelli degli agricoltori ancora fermi”.  La chiusura forzata del canale della ristorazione ha infatti provocato un effetto a valanga sull’agroalimentare nazionale con il valore dei mancati acquisti in cibi e bevande per la preparazione dei menu che sale a 5 miliardi per effetto del lockdown prorogato al primo giugno, secondo una stima della Coldiretti. Il lungo periodo di chiusura, sottolinea la Coldiretti, sta pesando su molte imprese dell’agroalimentare Made in Italy. (ore 16.33)

VIRUS DA LABORATORIO, GLI USA INSISTONO

Gli Usa hanno in mano “prove significative” che il coronavirus venga da un laboratorio di Wuhan, “ma non hanno ancora certezze”: lo ha detto il segretario di Stato Usa Mike Pompeo.(ore 16.33)

SITUAZIONE AEREA

Per quanto riguarda la sicurezza per il trasporto aereo “siamo dentro una situazione di grande fatica”. Lo ha detto la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera circa le ricadute da coronavirus sul settore dei trasporti, spiegando che “il metro ad oggi è l’unica, vera, sicura, certa, garantita misura di protezione”.
La ministra ha poi sottolineato che il settore aereo “non si riprenderà rapidamente, ma credo che soprattutto per la riorganizzazione del nostro sistema potra’ rappresentare una opportunità”. (ore 16.29)

GERMANIA, VIA LIBERA A RIPARTENZA BUNDESLIGA DA META’ MAGGIO 
“Bundesliga e Zweite Bundesliga saranno in grado di ripartire presto, già a metà maggio”, ha detto la cancelliera, Angela  Merkel, in conferenza stampa dopo l’incontro con i rappresentanti dei Laender. “Ovviamente -ha aggiunto la Merkel- bisognerà farlo seguendo le adeguate norme igieniche”. Adesso la palla passa alla Federazione tedesca che, con ogni  probabilità già domani dopo un incontro con i club, renderà nota la data per la ripartenza. Probabile sia quella del 15 maggio ma ci sono  squadre, come il Werder Brema, che chiedono una settimana in più prima di riprendere il campionato. (ore 16.31)

LAVORO IN USA

Il settore privato americano ha perso in aprile 20,2 milioni di posti di lavoro. E’ quanto emerge dal consueto sondaggio dell’Adp per aprile, il mese in cui gli Stati Uniti si sono fermati per il coronavirus. I dati ufficiali sul mercato del lavoro sono attesi venerdì, con gli analisti che prevedono la perdita di 22 milioni di posti di lavoro e un tasso di disoccupazione al 16,1%. (ore 14.18)

DL OLIMPIADI

Via libera definitivo e pressoché unanime dell’Aula del Senato al decreto legge sull’organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali e delle finali di tennis, nonché in materia di divieto di attività parassitaria.  I voti a favore sono stati 225, nessun contrario, un astenuto.(ore 14.18)

MACRON ANNUNCIA AIUTI PER SPETTACOLO

“Un grande programma di commesse pubbliche” per lo spettacolo nonché “un fondo di indennizzo temporaneo” a favore delle serie tv e dei set cinematografici annullati a causa del virus: questi alcuni dei principali annunci fatti oggi da Emmanuel Macron per rilanciare le industrie culturali duramente colpite dalle restrizioni volte a debellare il coronavirus. Aiuti e indennizzi che verranno stanziati, tra l’altro, attraverso la Banca Pubblica di Investimento di Parigi. Nel corso della videoconferenza di questa mattina con gli artisti e alcuni dei principali responsabili del comparto culturale, il presidente francese ha inoltre annunciato una delle misure maggiormente invocate dal settore. E cioe’ che i sussidi ai lavoratori precari dello spettacolo – i cosiddetti ‘intermittents du spectacle’ – vengano prorogati di un anno, al di là dei sei mesi oltre i quali la loro attività professionale si è rivelata “impossibile o molto difficile” a causa del virus, vale a dire “fino ad agosto 2021”. Mentre la Francia si appresta ad entrare nella fase 2, con la riapertura progressiva, dall’11 maggio, di numerose attività, il cartellone culturale – tra teatri, cinema, concerti, festival, musei, set cinematografici – resterà invece chiuso fino a nuovo ordine, anche a causa dell’impossibilità di garantire le misure di sicurezza legate al distanziamento sociale. Per Macron bisognera’ comunque “fare in modo che i luoghi di creazione tornino a vivere”, adattandosi ai vincoli dell’epidemia, anche perche’ la cultura – ha detto – ha “un ruolo a parte” nella società. (Ore 14.17)

LA CHIESA

“La riapertura delle chiese deve essere effettuata dalle autorità civili in dialogo con le istituzioni ecclesiali”: è la linea della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), che, per bocca del segretario generale, don Manuel Barrios Prieto, sottolinea in una nota che “la libertà religiosa, inclusa la libertà di praticare la religione, è un diritto fondamentale e una reale necessità per molte persone”. Per questo, fatte salve le regole prudenziali legate alla pandemia, da parte delle autorità civili occorre “chiarezza”, “non arbitrarietà”, “pieno rispetto e dialogo con le istituzioni ecclesiali”. Barrios Prieto considera “deludente” il fatto che nella tabella di marcia europea comune, elaborata dalla Commissione europea per l’abolizione delle misure di contenimento del Covid-19 non ci sia “alcun riferimento alla possibilità di partecipare a una celebrazione”: si “trascura il ruolo chiave della religione nelle società europee”, nella sua “dimensione pubblica e comunitaria”. “L’approccio aggressivo di alcuni attori secolaristi nei confronti del ruolo della religione nel contesto pubblico potrebbe aver contribuito alla sua emarginazione nell’attuale crisi”, denuncia ancora Barros Prieto. La nota della Comece conclude affermando che “l’erosione dei diritti fondamentali nell’attuale contesto di crisi, incluso quello della libertà religiosa, non deve diventare la nuova norma; tali diritti devono essere pienamente ripristinati al più presto”. (ore 14.16)

PER IMPRESE MILANO, MONZA E LODI AIUTI DEL TUTTO INSUFFICIENTI

Per le imprese del commercio e del terziario di Milano, Monza e Lodi sono del tutto insufficienti le misure messe in campo finora per le aziende e il lavoro autonomo per far fronte all’emergenza Covid-19. Per il 92% è assolutamente negativa la coerenza fra il danno economico della crisi e le risorse finora stanziate. Quota che si alza al 95% nelle imprese turistiche e di ristorazione. Sul fronte della cassa integrazione la richiesta è stata presentata dal 55% delle imprese, ma nel 95% dei casi non è stata ancora erogata ai dipendenti. Fra le misure che le imprese del terziario ritengono prioritarie, quasi il 76% indica gli indennizzi e i contributi a fondo perduto, mentre posticipare le scadenze fiscali viene segnalato dall’11,5%. E’ quanto emerge da un’indagine di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza sull’impatto economico del Covid-19 per le imprese del terziario Sui finanziamenti bancari, soprattutto il prestito fino a 25mila euro con il 100% di garanzia dello Stato, il giudizio è molto critico sulle modalità e i tempi di risposta degli istituti di credito. Il 35,8% ha espresso un giudizio totalmente negativo, ma nel complesso l’80% giudica insufficiente la risposta delle banche. L’82,3% sono pronte e garantire i livelli di sicurezza richiesti, con distanziamento, dispositivi di protezione e sanificazione dei locali. Ma per il 70,7% delle imprese le misure di prevenzione del contagio comporteranno maggiori costi in un quadro di mercato difficile che non consente di recuperare le perdite di ricavi accumulate fino ad oggi. I 75% delle imprese del commercio e il 53% delle imprese di servizi chiede di riaprire subito, mentre nella ristorazione si dichiara pronto il 43%. Nei servizi alla persona l’87% vuole riaprire appena le norme lo consentiranno. Pochissime imprese hanno, invece, intenzione di chiudere definitivamente: il 2%. La chiusura definitiva è in particolare prospettata dagli asili nido privati (10%). (Ore 13.37)

GUALTIERI VEDE CONFINDUSTRIA, LAVORO COSTRUTTIVO CON TUTTI

”Continuano gli incontri con le parti sociali. Oggi videoconferenza con Confindustria, Ance, Confapi e Confprofessioni sul prossimo decreto. In modo costruttivo e collaborativo, nel rispetto dei ruoli, lavoriamo tutti #insieme per  far ripartire il prima possibile l’Italia”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in un tweet. (ore 13.37)

CEI, RITORNO ALLA VITA SOCIALE TRA RESPONSABILITA’ E ATTENZIONE

E’ iniziata la attesa fase 2 dell’emergenza  coronavirus che, ”tra responsabilità e attenzione al bene comune, sta segnando un ritorno alla vita sociale”. Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei Vincenzo Corrado riflette sulla nuova  fase della pandemia che stiamo vivendo. ”La riscoperta delle città porta con sé una nuova comprensione di ciò che lega desideri e paure, fino a spingersi oltre, scorgendone il senso profondo. È una ridefinizione del concetto stesso di comunità e della sua essenza. La comunicazione – sottolinea il responsabile Cei -diventa, allora, quel ponte invisibile tra desideri e paure”. ”Non si tratta di una semplice transizione da un sentimento all’altro, ma di una relazione intima e profonda. Ed è qui che si gioca la progettazione della nostra rinascita. Comunicare e informare bene, rispettando l’etica e la deontologia, è il primo passo da compiere”, ammonisce nella newsletter. (ore 10.33)

ACCANTONAMENTI  TRIPLICATI IN CREDIT AGRICOLE

Credit Agricole ha registrato a livello globale nei primi tre mesi ricavi per 5,2 miliardi (+7,1%) e un utile netto di 638 millioni (-16,4%), sotto le stime degli analisti, e ha visto scendere il Cet1 di 0,7 punti a 11,4%. Il gruppo francese, che e’ meno esposto di Bnp Paribas e Socgen sul trading, ha quasi triplicato gli accantonamenti nel trimestre a 621 milioni dai 225 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso per tenere conto del contesto economico in peggioramento a causa del covid19. Credit Agricole esprime peraltro ottimismo sulla propria capacita’ di affrontare la crisi in corso. (ore 10.30)

APPELLO CARITAS

“Se non agiamo immediatamente, le conseguenze del coronavirus uccideranno più persone della pandemia stessa”. E’ l’appello lanciato da Caritas Internationalis che sottolinea: “Le conseguenze della pandemia stanno dando prova di poter essere ancor più pericolose e mortali dell’impatto del virus stesso, specialmente per le comunità maggiormente vulnerabili che vivono nei Paesi più’ poveri”.(ore 10.27)

CONFINDUSTRIA

Il vicepresidente di Confindustria per le relazioni industriali accenna anche al tema della “responsabilità dei contagi” che, avverte, “non può essere messa in capo all’impresa a priori. E’ un problema che va risolto, il Governo può farlo nel prossimo decreto: non puo’ bastare l’occasione del lavoro occorre dimostrare il nesso di causalità, la colpa grave ed il mancato rispetto del protocollo di sicurezza”. E nel percorso avviato per una graduale riapertura delle attività produttive bisogna superare la logica dei “codici Ateco”, bisogna piuttosto – avverte ancora Maurizio Stirpe preannunciando la posizione degli industriali al tavolo con il Governo – “prendere in considerazione non le tipologie di attività o i settori ma il rispetto delle norme di sicurezza, l’uso dei dispositivi di protezione, il distanziamento”. L’ipotesi di una riduzione dell’orario di lavoro a parita’ di salario finanziata da un fondo ministeriale? “Gli strumenti li abbiamo, non c’è bisogno di creare sovrastrutture. Quanto alla proposta che potrebbe emergere nel decreto, detta cosi’ mi sembra la strada per una riduzione generalizzate degli orari di lavoro con oneri a carico della fiscalità generale. Penso sia una soluzione molto onerosa. Più opportuno cominciare a riflettere sulla possibilita’ di fare formazione durante le ore in cui i lavoratori sono sospesi in cassa”. Per Stirpe, con la presidenza Bonomi, si apre anche un nuovo fronte di confronto con i sindacati: “L’appello che faccio è superare le ideologie, avere un cambio di passo nelle reazioni sindacali”; “Un errore tornare a vecchie ideologie. Bisogna agire con concretezza e senza pregiudizi con l’unico obiettivo di risolvere i problemi delle aziende e dei lavoratori”, è il messaggio rivolto in particolare alla Cgil. “I problemi che abbiamo davanti hanno bisogno di un approfondimento che non puo’ essere fatto a distanza e con i proclami”. (ore 10.26)

GARANZIA ITALIA

Sace, con Garanzia Italia, ha realizzato tre primi interventi presentati da 2 banche diverse ed è pronta a ricevere ulteriori richieste di garanzie per finanziamenti, che ci risultano al momento pari a circa 170 potenziali operazioni per circa 12,5 miliardi. Lo ha detto l’ad di Sace, Pierfrancesco Latini in audizione alla commissione di inchiesta sulle banche precisando che i nuovi interventi sono attualmente allo studio delle banche per le fasi di istruttoria, costruzione dei pool e successiva delibera. Latini ha inoltre ricordato che oggi si sono già accreditate alla piattaforma Garanzia Italia “oltre 170 banche a copertura dell’intero territorio nazionale, che stanno lavorando per la strutturazione e successiva presentazione delle richieste che, ricordo, sono relative a finanziamenti consistenti potenzialmente nell’ordine di decine/centinaia di milioni di euro”. (ore 9.08)

DL IMPRESE

“Con il dl Liquidità alle imprese sono stati previsti 200 miliardi, di cui 30 destinati alle Pmi, a garanzia dei finanziamenti concessi alle imprese italiane danneggiate dall’emergenza sanitaria. Il provvedimento non si applica pertanto a imprese che risultano già in difficoltà al 31 dicembre 2019, o presenti tra le esposizioni deteriorate presso il sistema bancario al 29 febbraio 2020. I finanziamenti garantiti potranno essere erogati a supporto delle imprese italiane, di piccole, medie e grandi dimensioni, esclusivamente per le attività produttive basate in Italia”. Lo ha detto Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di Sace Simest spa, in audizione in videoconferenza davanti alla commissione parlamentare Inchiesta banche sulle iniziative della task force per la liquidità del sistema BANCArio nellemergenza sanitaria. (ore 9.13)

IL MONDO DEL CALCIO

Si deve avere un quadro condiviso della ripresa delle attività sportive. E per questo motivo, spiega il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Fatto Quotidiano, saranno convocati dal governo anche il mondo dello sport e del calcio: “Per fare il punto, raccoglieremo le istanze della Federcalcio e delle altre federazioni”. Il premier spiega di non aver ancora messo mano al dossier, “ma sentiremo e concorderemo”. “C’è il ministro Spadafora, che  ha fatto un ottimo lavoro, – aggiunge – ma è giusto che tutti gli ‘stakeholders’ del calcio e dello sport abbiano un confronto col governo ai massimi livelli. Ovviamente – precisa Conte – tenendo presenti le raccomandazioni del Comitato tecnico-scientifico”.(ore 8.33)

PRECIPITANO ORDINI IN GERMANIA

Sono precipitati lo scorso marzo gli ordini di fabbrica in Germania. L’indice Gfo ha segnato un calo del 15,6% contro il -10% previsto dagli analisti. In calo dell’1,2% il dato precedente. (ore 8.29)

DL MAGGIO

Nel decreto di maggio arrivano le eco-ristrutturazioni degli immobili ‘a costo zero’ attraverso il credito di imposta. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte in un’intervista al Fatto Quotidiano, facendo il punto sui contenuti del provvedimento. “Una misura molto importante sarà quella – spiega il presidente del Consiglio – che consentirà a tutti i cittadini attraverso il credito di imposta, di ristrutturare gli immobili per adeguarli alla normativa antisismica e per l’efficientamento energetico, a costo zero: gratis”. Conte fa sapere che il meccanismo è stato suggerito dal ministro Fraccaro. “Avrà forte impatto: ci aspettiamo maggiore occupazione e la decisa ripresa delle costruzioni”. Un’altra norma, ricorda Conte, “distribuirà tre miliardi ai comuni per sbloccare lavori di manutenzioni e opere pubbliche con procedure di gara semplificate”.(ore 8.23)

I CASI IN CINA

La Cina ha registrato martedì zero nuovi casi domestici di Covid-19 e solo due importati, entrambi accertati nella provincia di Shaanxi, mentre i nuovi asintomatici rilevati sono stati 20. La Commissione sanitaria nazionale, nei suoi aggiornamenti quotidiani, ha precisato che non ci sono stati decessi, restando quindi fermi a livello globale a 4.633, a fronte di contagi totali saliti a 82.883, comprensivi di 339 pazienti sotto trattamento e 77.911 casi di guarigione completa. Nell’Hubei, la provincia epicentro della pandemia, e nel capoluogo Wuhan, il focolaio del Covid-19, prosegue l’azzeramento dei nuovi casi, partito il 4 aprile e giunto ormai al 32 giorno di fila. (ore 8.18)

 

Martedì 05 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono stati eseguiti rispetto a ieri 55.263 tamponi in più per il coronavirus. Il totale dei tamponi sale a 2.246.666 mentre il totale dei casi testati è 1.512.121. Il numero totale degli attualmente positivi al coronavirus è di 98.467, con una decrescita di 1.513 assistiti  rispetto a ieri. Sono 80.770 le persone, pari al 82% degli attualmente positivi, in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. C’è un calo di 908 persone in isolamento in meno rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.427 sono in  cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 52 pazienti rispetto a ieri. E’ quanto emerge dai dati del Dipartimento della Protezione civile. (ore 18.18)

ASSOFARM, ACCORDO IMPEDIRA’ PRODUZIONE ITALIANA MASCHERINA

Le scelte sulla vendita delle mascherine per il contenimento di Covid-19 rischiano di “aver creato un meccanismo che di fatto impedirà la produzione domestica di mascherine, dopo che per settimane si è detto che sarebbe stato un settore strategico e che, sulla scorta di ciò, non poche imprese hanno riconvertito parte delle loro linee produttive”. A dirlo è Venanzio Gizzi, presidente di Assofarm, l’associazione delle farmacie comunali.  Il rischio, aggiunge Gizzi, è anche quello “di aver creato un meccanismo, centralizzato e rigidamente basato sul ‘massimo ribasso’ del prezzo di acquisto, probabilmente inadeguato per un mercato globale caratterizzato da offerta scarsa e domanda in crescita”. Si tratta, spiega, di “un problema di enorme complessità e, come ogni aspetto di questa crisi, coinvolge contemporaneamente le dimensioni sanitarie, economiche, organizzativo-istituzionali del nostro Paese”.  Per Gizzi, “la lezione che tutti noi possiamo trarre dalla vicenda oggetto di questa riflessione non puo’ che essere una: oggi piu’ che mai il confronto tra le parti è fondamentale, nessuno può completamente governare il proprio raggio d’azione, lo scambio preventivo di informazioni e la condivisione delle strategie è l’unico vero approccio vincente contro le sfide poste dal Covid”.  Nel Protocollo d’intesa tra governo e farmacie, dice il presidente di Assofarm, “si stabilisce che la Protezione Civile cederà le mascherine ai distributori intermedi a 38 centesimi al pezzo, i quali le rivenderanno alle farmacie applicando un ricarico di 2 centesimi. Alle farmacie resta quindi un margine di 10 centesimi”. “A monte di questo meccanismo distributivo, quindi, lo Stato deve reperire mascherine ad un prezzo inferiore o uguale a quello al quale lo venderà ai distributori – prosegue – Alla prima call tramite il Consip, hanno risposto positivamente solo cinque venditori, non a caso quasi tutti importatori. E’ un segnale preoccupante”.(17.45).

8O% SONO ASINTOMATICI

“C’è stata una riduzione dei casi, forse anche più rapida del previsto, ma nella ‘fase 2’ sono fondamentali prevenzione e prudenza. Parliamo di una patologia in cui, secondo i dati scientifici, il 60-80 per cento dei contagiati è asintomatico, ma portatore sano. A questo punto tutto si basa sulla responsabilità dei cittadini”. Lo afferma il direttore dell’Unità operativa complessa di Microbiologia e virologia clinica a valenza regionale della Asl di Pescara, Paolo Fazii, a proposito dell’emergenza in Abruzzo. Tanta la gente in giro ieri, primo giorno di ‘fase 2′.  A Pescara e a Montesilvano (Pescara) – quella del capoluogo adriatico, con 1.351 casi su 317mila abitanti, è l’area più colpita dall’emergenza nel centro Sud Italia – letteralmente invase ieri le vie del passeggio, come la strada parco e il lungomare. Molte le persone anche in spiaggia. Proprio sulla battigia, non sono mancati assembramenti di ragazzini, alcuni dei quali accompagnati in auto dai genitori per raggiungere gli amici. C’erano poi gruppi di persone dedite all’attivita’ motoria senza osservare i due metri di distanza previsti dalle normative e senza mascherine. La maggior parte delle persone a passeggio, invece, aveva i dispositivi di protezione. Il timore degli esperti è che, senza il rispetto del distanziamento sociale, i contagi possano tornare a crescere nelle prossime settimane.  Per quanto riguarda la significativa presenza di asintomatici, il direttore del laboratorio di Pescara sottolinea che “quando le malattie non presentano sintomi è davvero difficile circoscriverle. Il problema di quanto accaduto in questi mesi – aggiunge – sono stati proprio gli asintomatici, che hanno circolato liberamente”. In questo momento è quindi fondamentale, secondo il virologo, che ci sia senso di responsabilita’ da parte dei cittadini: “Se le persone si comporteranno in modo consono riusciremo a controllare l’infezione nei prossimi mesi. Ognuno deve fare la sua parte, altrimenti non ne usciremo. E’ fondamentale la prevenzione. Bisogna indossare mascherine, guanti e occhiali e adottare il distanziamento sociale. Non c’è altra strada”, conclude Fazii. (ore 17.43).

NUOVI STRUMENTI DA FACEBOOK PER DONARE

Facebook espande ancora il “Community Help”, un servizio per le emergenze lanciato nel 2017 – e potenziato poco più di un mese fa in ragione della pandemia – pensato per far fronte a catastrofi naturali come incendi e terremoti. Lo strumento, che consente ai membri di una comunità di chiedere e offrire aiuto ad esempio portando la spesa o donando cibo, si arricchisce con nuove funzioni per dar modo agli utenti di sostenere piccole imprese, no profit, banche del sangue e anche cercare lavoro. Come riporta il sito TechCrunch la novità, non ancora disponibile in Italia, fa parte dell’azione di Facebook in occasione del “Giving Tuesday” la giornata della solidarietà che usualmente ricorre in Usa il martedì successivo al Giorno del ringraziamento, ma di cui è stata indetta una edizione speciale per oggi a causa del coronavirus. Nel dettaglio, la novità raggrupperà le funzioni per dar modo agli utenti di comprare carte regalo per sostenere aziende locali, donare a enti no profit, partecipare a raccolte fondi, segnarsi come donatore alla banca del sangue di zona e anche trovare le opportunità di lavoro nelle vicinanze.(ore 17.40)

TURISMO IN CRISI

“Aspettiamo con speranza il nuovo decreto, ma senza troppa fiducia: le imprese del turismo, fino ad ora, sono state praticamente abbandonate a loro stesse. Non è esagerato dire che il Cura Italia ed il Dl Liquidità, per il nostro settore, siano stati un sonoro fallimento. E ora stiamo entrando nella Fase Due senza aver risolto i problemi creati dalla Fase Uno. Ancora non sappiamo con quali modalità potremo ripartire: francamente, in queste condizioni, è prevedibile che molte imprese preferiscano rimanere chiuse”. Lo dice il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina. “Il Governo – aggiunge – deve ascoltarci, perché non è un problema solo degli imprenditori. Il turismo italiano sta entrando in un coma che potrebbe essere irreversibile”. “Gli speculatori esteri si stanno già affacciando per rilevare a prezzi stracciati le nostre migliori strutture, sfruttando le difficoltà gravissime degli imprenditori e l’inerzia del governo nel pensare a degli aiuti concreti, mirando a lucrare il massimo dividendo da questa tragedia economica” sottolinea. “Rischiamo – conclude – il fallimento di sistema del singolo settore più importante per la nostra economia, che costituisce  il 13% del Pil e una buona parte dell’occupazione del Paese. Solo l’estate vale almeno un milione di posti di lavoro: inizieremo ad accorgerci tra poco del disastro in arrivo. Non c’è più tempo da perdere: adesso abbiamo bisogno di una vera svolta, non di un altro provvedimento tampone”. (ore 16.46)

TRUMP SUL VIRUS

Gli Usa riferiranno in modo definitivo entro un certo periodo di tempo sulle origini del coronavirus: lo ha detto Donald Trump parlando con i cronisti alla Casa Bianca.(ore 16.45)

FASE 2, RISCHIO CONTAGI

In assenza di ulteriori misure, come tamponi, tracciamento dei contatti e isolamento precoce delle infezioni, la mobilità della popolazione, superiore anche solo del 20% rispetto a quella del lockdown, potrebbe far risalire la curva epidemica e la mortalità a livelli superiori di quelli avuti finora. Il calcolo è dei ricercatori dell’Imperial College di Londra, guidati da Samir Bhatt.  Secondo le loro stime, il numero medio di riproduzione (che misura l’intensità di trasmissione) attualmente è inferiore a 1 per tutte le regioni italiane. Nonostante l’alto numero di morti, la percentuale della popolazione infettata è però lontana dalla soglia dell’immunità di gregge in tutte le regioni italiane, con il tasso più alto raggiunto in Lombardia (13.18%). I ricercatori hanno preso in considerazione tre scenari per le prossime 8 settimane: nel primo la mobilita’ rimane la stessa della quarantena, nel secondo torna al 20% dei livelli pre-quarantena, e nel terzo torna al 40% dei livelli pre-quarantena. Senza ulteriori interventi, secondo lo studio, anche un ritorno del 20% ai livelli di mobilita’ pre-quarantena potrebbe causare un aumento di 3700 morti in più e di 18.000 con un ritorno della mobilita’ al 40%. Le simulazioni sulla popolazione colpita, con la mobilità al 20%, vedono come regioni piu’ colpite il Piemonte (19.64% della popolazione infetta), Lombardia (13.79%) e Veneto (12.90%). Con un ritorno al 40% della mobiiltà pre-quarantena, si stima che diventi positivo al virus il 54.18% della popolazione in Piemonte e il 41,71% in Toscana. Gli aumenti nel numero dei decessi si vedranno dopo l’aumento dell’intensità di trasmissione e quindi una seconda ondata non sarà subito evidente con il monitoraggio giornaliero dei decessi. “La trasmissione del virus e la mobilità devono essere monitorate attentamente nelle prossime settimane”, scrivono i ricercatori. Per compensare l’aumento di mobilità nella Fase 2 e ridurre il rischio di ripresa dei contagi, sarà fondamentale il distanziamento sociale, la sorveglianza intensificata della trasmissione con tamponi, il tracciamento dei contatti e l’isolamento tempestivo degli infetti.(ore 16.39)

DA UE QUASI 200 MILIARDI

Gli strumenti europei per il contrasto al coronavirus metterebbero, se implementati, a disposizione dell’italia quasi 200 miliardi di euro. E’ quanto ha lasciato intendere il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “L’Italia potrebbe avvalersi del Sure per circa 20 miliardi per gli ammortizzatori sociali”, e la linea di credito della Bei “potrebbe produrre circa 40 miliardi di finanziamenti per l’Italia”. A tali cifre va aggiunto l’eventuale uso del Mes (36 miliardi, ha detto Gualtieri) e “poi il recovery fund, dipenderà dalle dimensioni, ma sono fiducioso che almeno un altro centinaio di miliardi di risorse potrebbero essere utilizzate per il nostro Paese”. (ore 16.39)

SCOPERTI 79,2 MILIONI INDENNITA’ 600 EURO

Alla fine di aprile alle Casse di previdenza private “sono pervenute 495.697 domande, di cui 465.410 ammesse al pagamento e 8.130 in lavorazione” per usufruire dell’indennita’ da 600 euro introdotta dal decreto Cura Italia, “pertanto, rispetto allo stanziamento di 200 milioni”, previsto dal provvedimento interministeriale del 28 marzo, vi sono finora istanze accolte “e non coperte finanziariamente per il valore di 79 milioni 246.000 euro”. Lo si legge nella lettera che il presidente dell’Adepp (l’Associazione degli Enti pensionistici dei professionisti) Alberto Oliveti ha inviato oggi ai ministeri dell’Economia e del Lavoro, e che l’ANSA ha potuto visionare. (ore 14.38)

TERMOSCANNER AGLI INGRESSI DEGLI OSPEDALI

Termoscanner agli ingressi degli ospedali. E’ quanto ha deciso l’Unità di Crisi COVID-19 della Regione Lazio. La Asl Roma 1 nella capitale ha già provveduto ad installare i termoscanner sia presso l’ospedale San Filippo Neri che al Santo Spirito dove ogni giorno viene controllata la temperatura in entrata a tutti i dipendenti. Tale modalità verrà ora estesa a tutti gli ospedali. (ore 14.36)

QE BCE E COME AIUTA L’ITALIA

Una sentenza tutta tedesca, che non si spinge al punto di dichiarare illegale il ‘quantitative easing’ ma piazza alcune trappole che potrebbero, nei fatti, renderlo meno efficace. Il verdetto dei giudici costituzionali non accusa la Bce di monetizzazione del debito. Ma rimette a Francoforte l’onere di provare che non c’è violazione del principio di proporzionalita’ rispetto agli effetti di bilancio degli acquisti di debito pubblico. Un aspetto insidioso perche’ mette sotto tiro due nodi essenziali: l’aspettativa che la Bce, come sta facendo con il nuovo programma Pepp per l’emergenza pandemica, compri titoli nazionali, ad esempio italiani, in misura maggiore rispetto quanto sarebbe previsto dalla quota italiana nel bilancio (17%). E quella che tenga quei titoli in bilancio il più a lungo possibile (qualcuno vorrebbe acquistasse bond perpetui). Con il vecchio ‘Qe1’ varato da Draghi nel 2015 la Bce (tramite Bankitalia essenzialmente) aveva comprato al 31 dicembre 2019 – dati ufficiali – 2.200 miliardi di euro di debito pubblico, di cui 364 miliardi di Btp italiani. Una quota – il 18% circa – abbastanza in linea con la ‘capital key’ italiana. Ma con il ‘Qe2′ (che continua ad esser chiamato Pspp) rafforzato da Christine Lagarde, e ancor piu’ con il Pepp di fine marzo, la Bce ha spinto l’acceleratore sulla flessibilità che le consente di deviare dalla capital key, andando proprio ad aiutare l’Italia. Fra gennaio ed aprile, il Pspp ha comprato oltre 30 miliardi di Btp, che ammontano a ben più della capital key italiana: sono il 35% dei circa 84 miliardi di debiti nazionali comprati complessivamente. Nel solo mese di aprile “la deviazione al rialzo piu’ vistosa rispetto alla capital key è anche qui per l’Italia, che riportava oltre il 40% degli acquisti”, scrive in un report Morgan Stanley. Secondo la gran parte degli analisti, con il ‘Pepp’, che ad aprile ha acquistato 103 miliardi di titoli complessivi, la Bce  come minimo ha comprato una quota italiana altrettanto importante. Ecco perché la sentenza dei giudici di Karlsruhe richiederà un bel lavoro per essere ‘sminata’ nei suoi aspetti più insidiosi. Se si aggiunge che l’aspettativa di molti è che la Bce monetizzi il debito, ad esempio rinnovando senza fine i bond che scadono o accettando titoli perpetui, e il fatto che i giudici potrebbero impedire che compri titoli ‘junk’, ecco che per Christine Lagarde si apre una sfida pesante. (ore 14.36)

DOMANI INCONTRO PER CIG ALITALIA

Riprende domani alle 11 il confronto tra Alitalia e sindacati per la nuova procedura di cigs. Il Ministero del lavoro, si apprende da fonti sindacali, ha convocato per domani alle 11 le parti per il proseguo dell’esame. Nell’ultima riunione, il 27 aprile scorso, il tavolo era rimasto aperto in attesa di risposte dal Ministero del lavoro sul mancato pagamento dell’integrazione della cassa del 2019.
L’azienda ha chiesto nuova cassa fino a fine ottobre per 6.828 lavoratori, di cui 5.653 solo per far fronte all’emergenza coronavirus. (ore 14.29)

SISTEMA SEMAFORO PER RIAPERTURE

“Il governo non ha un piano di rilancio chiaro e dettagliato. E’ deficitario sotto tanti punti di vista. Le riaperture progettate sono incoerenti e privi di visione”. Lo dice il senatore di Azione Matteo Richetti. E annuncia “giovedi’ noi di Azione presenteremo un piano complessivo per la ripartenza in cui si identificano i parametri per riaperture variabili a seconda dell’indice di contagio e dotazioni sanitarie: un sistema semplice, cosiddetto a ‘semaforo'”.  “Il nostro obiettivo – continua – è fare proposte e non sterili polemiche o propagande cosa che avviene quando, come nel caso del parlamento italiano, manca unità politica di fondo tra il delirio dei Cinque Stelle e il continuo scontro dialettico di Renzi e Salvini. L’unita’ nazionale -conclude- si fa sulle cose. E quelle cose Azione cerca di farle con responsabilità, serietà e in continuità rispetto a quelli che sono i reali bisogni del nostro Paese”. (ore 12.37)

IMPARARE DA RIAPERTURA IN CINA

La riapertura della Cina dopo l’epidemia di coronavirus offre alcune “lezioni utili” per altre economie, secondo un economista di Goldman Sachs ai media statunitensi.  “La Cina ha iniziato a revocare le misure di blocco relative a Wuhan il mese scorso, quando i nuovi casi erano ancora in aumento in molti Paesi. Ma l’esperienza della Cina finora ha dimostrato che una piena ripresa economica richiederà del tempo”, ha dichiarato Andrew Tilton, capo economista asiatico della principale società di investment banking al mondo, in un’intervista alla CNBC. “Penso che il settore industriale probabilmente tornerà prima di quello dei servizi”, ha spiegato. “Ma altri, come il settore turistico, potrebbero richiedere più tempo per riprendere l’attività”. (ore 12.36)

SARDEGNA PENSA A DDL SALVA IMPRESE

Cassa integrazione in deroga, salva-famiglie e aiuti alle categorie non considerate nel Cura Italia: le prime due misure sono approvate anche se si registrano una serie di difficolta’ sull’attuazione, la terza fa parte del disegno di legge salva-imprese – che parte da una base di 100 mln – approvato dalla Giunta il 10 aprile e che arriverà in Consiglio regionale questa settimana. Su questa e su tutti gli altri provvedimenti economici per far fronte alla crisi legata al Covid 19 riferira’ oggi in commissione Attività produttive l’assessore del Bilancio Giuseppe Fasolino. Il presidente della Regione Solinas ha parlato di una legge alla quale si cerca di dare una cornice di ampio respiro, che dia una prospettiva di ripresa. Ma, ha chiarito, è necessario coordinare i suoi effetti con ciò che accade a livello nazionale ed europeo, cosi’ da venire incontro alle categorie escluse sinora come ad esempio badanti, colf e i lavoratori stagionali Sul fronte Cig in deroga, l’assessorato del Lavoro fa sapere che la Regione ha già lavorato su migliaia di domande: ad oggi ne sono state trasmesse all’Inps 1287, mentre sono 919 quelle ammesse. I soldi nei conti correnti dei beneficiari dovrebbero arrivare a partire da domani. Sinora l’Istituto ha disposto pagamenti per 126 domande che corrispondono a 277 beneficiari. Complessivamente sono 13mila le aziende che hanno fatto istanza di Cig in deroga, e 26mila la platea di interessati. Sulla questione e’ in corso una polemica tra governo e Regione. Il Mise sostiene, dati Inps alla mano, che la Sardegna sia in coda alla classifica delle Regioni per numero di domande pagate. La Regione assicura che tutta la partita della Cig potrebbe chiudersi entro il 15 maggio. Sul salva-famiglie si attende una circolare degli assessorati della Sanità e del Bilancio che dovrebbe chiarire ai sindaci tutti i dubbi sull’erogazione degli 800 euro alle famiglie. Non è escluso che si ritorni in Aula per votare un’interpretazione autentica della legge. (ore 12.35)

BAR, DURA SENZA MOVIDA

Se non riaprono tutti i negozi, se gli uffici non tornato a regime e soprattutto se non torna la ‘movida’ per i bar di Napoli sarà molto dura: lo sottolinea all’ANSA il presidente di Fipe Confcommercio Massimo Di Porzio. “Saranno pochissimi quelli che riapriranno – aggiunge – perché’ non è pensabile che si possano sostenere soltanto con i pochi ordinativi che ricevono dalle famiglie”. I fatturati piu’ importanti in citta’ si registrano proprio in quelle zone (Chiaia, via Aniello Falcone, Vomero, piazza San Pasquale, piazza Bellini) dove si riuniscono i giovani. Zone che la pandemia ha desertificato. Di Porzio invita Esecutivo e Regione a prevedere, anche per loro, un percorso: “Una ripartenza regolamentata, anche per la movida, senza assembramenti, mantenendo il distanziamento sociale. Non si può pensare che questa fascia di attività commerciali debba rassegnarsi alla chiusura definitiva. Ovviamente dovranno adeguare le strutture e l’offerta, magari sfruttando le nuove tecnologie. Certamente non è facile ma i bar sono a tutti gli effetti aziende come le altre, che si devono sostenere e che hanno bisogno di aiuti”.
La città partenopea, negli ultimi anni, ha registrato un afflusso turistico importante, tra i più elevati d’Italia, 365 giorni all’anno, che ha innescato un fiorire di attività commerciali come bar, street-food e anche finger-food. Negozi per i quali la luce in fondo al tunnel non è neppure flebile. (ore 12.32)

IN LOMBARDIA BOOM DI RICHIESTE CIG

“Oggi, dopo il comunicato di ieri sera da parte di Regione Lombardia, il sito dell’Inps segnala che abbiamo elaborato più di 48.000 domande cig. Primi in Italia”. Lo evidenzia in una nota l’assessore lombardo al Lavoro Melania Rizzoli. “C’è voluta una nota con la promessa di difendere la Regione in tutte le sedi competenti, per stoppare la diffusione di falsità da parte dell’istituto e far aggiornare le statistiche”, aggiunge Rizzoli. (ore 12.32)

SALE ALL’APERTO PER FAR RIPARTIRE IL CINEMA

Prove di ripartenza per il cinema: esercenti, distributori e produttori stanno lavorando per riaprire le sale “prima possibile, in modo sicuro, auspicabilmente nell’estate 2020”, ma intanto lanciano Moviement Village, un progetto nazionale che punta ad aprire cinema all’aperto, attivando “una rete di sale che possa portare al ritorno al consumo di contenuti sul grande schermo consentendo cosi’ di mantenere vivo il rapporto con il pubblico” e garantendo insieme il “pieno rispetto dei protocolli dell’emergenza sanitaria che verranno emanati dalle autorità competenti”. Ideato dall’Anec (associazione nazionale esercenti cinema) con la partecipazione di Anica (Associazione nazionale imprese cinematografiche e audiovisivo) sezione distributori e produttori, con Accademia del cinema italiano David di Donatello, il progetto ha il sostegno della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Mibact, il patrocinio di Anci e la collaborazione dell’Anac, dei 100Autori e e del Nuovo Imaie. (ore 11.16)

SCUOLA

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina e la Vice Ministra Anna Ascani hanno riunito oggi, a distanza, il tavolo permanente di lavoro con le Regioni e gli Enti locali che, spiegano, “nasce dalla volontà e dalla necessità di agire insieme e di farlo rapidamente in vista della ripresa di settembre, ma anche del Piano a cui si sta lavorando per offrire servizi, già nelle prossime settimane, ai bambini e alle loro famiglie. Serve, in questa fase, la massima collaborazione”. Fra le priorità individuate, la necessità di accelerare ancora la spesa per l’edilizia scolastica, alleggerendo ulteriormente il carico burocratico, in modo da poter subito effettuare i lavori. Il Ministero ha già cominciato a sbloccare fondi e i primi 2.000 cantieri stanno partendo proprio in questi giorni. Al centro dell’incontro anche la richiesta, da parte di Regioni ed Enti Locali, di un Protocollo sanitario comune, che possa consentire di offrire e progettare il più rapidamente possibile servizi e attività per i bambini a supporto delle famiglie e dei genitori che devono riprendere a lavorare. (ore 11.15)

LA BORSA

Rallentano con decisione le principali Borse europee dopo la decisione della Corte Costituzionale tedesca di accogliere alcuni ricorsi sull’acquisto di titoli di Stato da parte della Bce a partire dal 2015. Milano riduce il rialzo allo 0,6%, Parigi all’1,15% e Francoforte all’1,1%. Minori rialzi anche per Madrid (+0,6%) e Londra (+0,9%). Giu’ Unicredit (-0,15%), invariata Bpm, mentre resiste Intesa (+1,3%). (ore 11.15)

IN SPAGNA PERSI 280MILA POSTI DI LAVORO

In Spagna si stima che ad aprile siano stati persi 280mila posti di lavoro a causa dell’epidemia di coronavirus. Lo rende noto il ministero del lavoro. In parte la causa è il crollo del turismo durante il lockdown. I sussidi statali hanno raggiunto un incremento del 137 per cento, è stato riferito in un comunicato.(ore 9.50)

TAMPONI MERCE DI PROPAGANDA

“Siamo al paradosso. Quello dei tamponi è diventato un argomento di propaganda: io ne faccio di più e sono più bravo. E’ importante che a livello nazionale arrivi una linea guida, che stabilisca quanti bisogna farne, quando, a chi e quanti laboratori abilitati devono esserci sul territorio in base alla popolazione. Se si facesse questo, sarebbe piu’ facile anche lavorare nelle regioni”. Lo ha spiegato l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, responsabile della task force per l’emergenza Covid in Puglia, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3. “Bisogna uscire dal paradosso – ha aggiunto – che fare più tamponi sia sinonimo di sicurezza e prevenzione”. Tuttavia, “ne vanno fatti di più di quanti fatti in passato, perché abbiamo visto persone a casa con la febbre che non venivano diagnosticate e non venivano rintracciati i loro contatti. I tamponi vanno fatti in modo mirato, anche a tutti gli asintomatici entrati a contatto con persone con Covid, per circoscrivere il contagio”.(ore 9.46)

IMPATTI SULLE INDUSTRIE

E’ probabile che i ricavi e la redditività del secondo trimestre di EssilorLuxottica “subiscano ancora un impatto significativo per effetto della pandemia, più che nel primo trimestre”. Lo afferma il gigante delle lenti e delle montature nel comunicato sui dati di vendita del primo trimestre. Essilux conferma che l’outlook della per il 2020, pubblicato a inizio marzo, non è più valido e che “allo stato attuale, la società non ha una visibilita’ sufficiente per fornire una
valutazione sulla portata complessiva dell’impatto di COVID-19, data la situazione instabile”.
Non si terrà quindi la conference call dopo la pubblicazione dei risultati. “Il management sta monitorando attentamente l’evoluzione del business al fine di valutare l’impatto di COVID-19 sui prossimi mesi e sull’intero anno”, spiega Essilux, confermando comunque la possibilità di riconsiderare entro fine anno il dividendo attualmente congelato. Scarse le ripercussioni in Borsa dei dati di vendita del primo trimestre e del primo orientamento sul secondo trimestre: il titolo EssilorLuxottica sale a Parigi dell’1,6% a 108,8 euro, con il listino generale francese in aumento del 2,6%. (ore 9.42)

DATI BANKITALIA

Ad aprile l’indice Eurocoin ha registrato il calo sul mese precedente piu’ forte dall’inizio della serie storica, scendendo a -0,13 da 0,13 in marzo. Lo rende noto Bankitalia spiegando che a pesare sono stati la contrazione dell’attivita’ nell’area dell’euro nel primo trimestre e il crollo della fiducia di consumatori e imprese a partire da marzo, con il propagarsi della pandemia Covid-19 nei diversi paesi dell’area. L’indice fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area dell’euro. (ore 9.41)

AUDIZIONE SUI TRASPORTI

Mercoledì 6 maggio, le Commissioni riunite Ambiente e Trasporti, presso la Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, sul crollo del viadotto di Albiano sul fiume Magra (Ms) e sulle ripercussioni per la viabilità locale, svolgono le seguenti audizioni: ore 12.15 amministratore delegato di Anas Spa, Massimo Simonini; ore 13 ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. L’appuntamento viene trasmesso in diretta webtv.(ore 9.28)

 

Lunedì 04 maggio 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Il totale delle persone che hanno contratto il virus è 211.938, con un incremento rispetto a ieri di 1.221 nuovi casi. E’ quanto emerge dai dati odierni diffusi dal Dipartimento della Protezione civile sull’emergenza coronavirus. Il numero totale di attualmente positivi è di 99.980, con una decrescita di 199 assistiti rispetto a ieri. Sono 81.678, pari al 82%  degli attualmente positivi, le persone in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 195 e portano il totale a 29.079. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 82.879, con un incremento di 1.225 persone rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 1.479 sono in  cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 22 pazienti  rispetto a ieri. (ore 18.18)

BAGNO AL MARE, MULTE A FIUMICINO

E’ di 516 persone controllate e 12 sanzioni il bilancio dei controlli messi in campo dal Commissariato di Fiumicino, nel corso dei servizi svolti nel ponte dal 1 al 3 maggio sul litorale, per verificare l’osservanza di quanto prescritto dai Decreti del Governo a tutela della salute pubblica. In particolare, il 1 maggio è stato denunciato per false dichiarazioni a pubblico ufficiale un uomo di Fiumicino, che agli agenti che lo stavano controllando aveva dichiarato che si stava recando in Commissariato per denunciare un’arma. In realtà, la persona non si è mai presentata presso gli uffici di Polizia e dalle successive verifiche effettuate in casa è stato effettivamente trovato in possesso di un fucile non denunciato, che è stato sequestrato. Inoltre, domenica mattina quattro giovani, tre di Fiumicino ed uno di Roma, sono stati sorpresi mentre facevano il bagno in mare: a tutti è stata contestata la violazione amministrativa. Infine, sempre la mattina del tre maggio, una moto da cross priva di targa è fuggita all’alt degli agenti ad un posto di controllo. Il conducente, minorenne, è stato rintracciato poco dopo presso la sua abitazione e sanzionato ai sensi del codice della strada; il motoveicolo è stato sequestrato, perché risultato non immatricolato. (ore 17.06)

CASI RADDOPPIATI IN CARCERE CONGO

I casi di coronavirus in una prigione militare di Kinshasa sono raddoppiati, raggiungendo quasi quota 100, in due giorni. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie della Repubblica democratica del Congo. Giovedì i casi confermati di Covid-19 nel carcere di Ndolo erano 43, sabato ce n’erano altri 56, secondo l’ultimo bollettino epidemiologico del governo. Nella struttura, costruita durante la dominazione coloniale belga per 500 detenuti, ce ne sono oggi tra i 1.900 e i 2.000. (ore 17.03)

IN GIAPPONE STOP FINO AL 31 MAGGIO

Il governo giapponese conferma l’estensione dello stato di emergenza al 31 maggio, dalla scadenza iniziale di mercoledì, per contenere il rischio di nuovi contagi del coronavirus e ridurre il rischio di eccessive sollecitazioni del sistema sanitario. Lo ha annunciato il premier Shinzo Abe nel corso di una conferenza, spiegando che la decisione di prolungare il termine rientra in un’ottica di preparazione alla prossima fase: quella di mettersi l’emergenza alle spalle.  Il numero della media delle infezioni giornaliere in Giappone si è ridotto di un terzo, da 700 a 200, ha affermato Abe, ma l’obiettivo è scendere sotto quota 100. In base alle correnti direttive viene sconsigliato alle persone di viaggiare nell’attuale periodo di festività nazionale della Golden Week, o uscire nelle ore serali, evitando grandi assembramenti di persone. Lo stato di emergenza in Giappone non significa lockdown sul modello europeo, si tratta invece di raccomandazioni agli individui, alle aziende e alle attività commerciali ad uniformarsi alle disposizioni delle autorità nel rispetto della coesione sociale. A partire dai prossimi giorni la riapertura dei parchi, delle librerie e dei musei sarà consentiva in presenza delle adeguate misure cautelative che riguardano le regole generali di distanziamento sociale. Abe ha inoltre detto che l’esecutivo aggiornerà le attuali misure il 14 maggio, e se la situazione lo consentira’ l’ordinanza sullo stato di emergenza potrebbe essere rimossa. Ad oggi il Paese del Sol Levante ha registrato circa 15.079 casi di contagi a livello nazionale, e 536 morti. (ore 17.03)

PARIGI A SCUOLA L’11 MAGGIO

Gli insegnanti torneranno a scuola  a Parigi l’11 maggio, 3 giorni prima degli studenti, attesi per giovedi’ 14, cosi’ che “le scuole abbiano il tempo di organizzarsi”: lo si legge in una lettera del provveditore agli studi per la zona di Parigi.  “Il rientro sara’ molto graduale” alle materne ed elementari, scrive Marc Teulier, il provveditore, affinche’ i responsabili degli istituti abbiano il tempo di assicurarsi che ci siano “le massime condizioni di sicurezza sanitaria”. Ieri, 329 sindaci dell’Ile-de-France, fra i quali la sindaca di Parigi Anne Hidalgo, avevano scritto una lettera aperta al presidente Emmanuel Macron per chiedergli di rinviare la riapertura delle scuole denunciando una riapertura “a tappe forzate”. (ore 17.02)

SI TORNA IN CHIESA

Tenuti lontani per settimane, sono tornati in chiesa per dire addio a un marito, padre, parente o amico. Non più di 15, seduti a distanza ma presenti. A Roma la prima messa con i fedeli è nella chiesa di San Martino ai Monti, alle spalle del Colosseo. Dopo due mesi di stop, è stato celebrato un funerale. E’ toccato a Mario, morto a 85 anni il primo maggio e monticiano doc. Così si chiamano gli abitanti dello storico rione che fu la Suburra di Roma. Lui era nato poco lontano, nella stessa casa in cui è rimasto finora. Poi una malattia, e non il coronavirus, l’ha spento. “Ma essergli vicino in questo momento è un sollievo. Se penso a chi è morto settimane fa..”, sussurra la moglie. Attimi rubati dopo una cerimonia per pochi intimi. Le nuove regole in vigore da oggi prescrivono al massimo 15 persone in chiesa. “Non volevo scegliere io, non mi sembrava opportuno. Così ho fatto 15 bigliettini di carta e ho detto alla famiglia: ‘Decidete voi chi far entrare e dategli questi'”, racconta padre Lucio, parroco della basilica. In più, bisogna stare lontani almeno un metro come impone la convivenza con il coronavirus. Così il sacerdote ha messo altri 15 biglietti sui banchi per indicare dove sedersi. E così è stato, non più di due per fila. All’esterno, sono rimaste alcune persone che hanno salutato la bara a fine messa. Velocemente e senza avvicinarsi troppo. Anche per i funerali vale il divieto di assembramenti. Emozioni ridotte all’osso pure in chiesa: oltre a metà viso nascosto dalle mascherine (obbligatorie), abbracci fugaci tra i parenti. Un anziano scoppia a piangere e un altro lo consola. Guardarlo e restare a distanza sembra troppo. Di certo, nessuno scambio di mani al momento della pace ne’ file alla comunione. E’ il sacerdote che si avvicina a ogni persona per dare l’ostia in mano. Sono le nuove regole e padre Lucio le ha studiate e sottolineate con l’evidenziatore. Ne ha un elenco in sagrestia. Si era attrezzato pure per il termoscanner, previsto inizialmente, e per trovare un volontario per la misurazione. “Non è più richiesto e meglio così – aggiunge – Confesso che fa un po’ impressione un funerale in questo modo, ma in fondo e’ un regalo in questi tempi di morte e solitudine”. ? Oggi dunque la prima messa che, nelle modalità, potrà fare da apripista al via libera alle celebrazioni (non solo funerali) che potrebbero tenersi a partire da domenica 24 o 31 maggio. Il Protocollo di massima, dopo il durissimo scontro iniziale tra Cei e governo, è stato raggiunto nel week-end del primo maggio. Un accordo che prevede anche un appello alla responsabilizzazione senza l’uso obbligatorio dei termometri. Saranno i parroci a chiedere di stare a casa alle persone con la febbre. Bisognerà decidere nei prossimi giorni se contingentare le presenze (per i funerali al massimo possono esserci 15 fedeli) o se varrà di più un ragionamento caso per caso, cioè a seconda della capienza della chiesa, o ancor meglio, dello spazio all’aperto in cui celebrare la messa. (ore 17.01)

BASILICATA A ZERO CONTAGI

Dopo alcuni giorni con numeri a cui la regione non era più “abituata”, nessun nuovo contagio è stato registrato in Basilicata nelle ultime 24 ore, sui 396 tamponi esaminati: lo ha reso noto la task force regionale. I casi confermati di coronavirus sono 173, su un totale di 14.606 tamponi eseguiti, con 25 morti e i guariti che sono arrivati a 188. Nei due maggiori ospedali lucani sono ricoverati 53 pazienti affetti da covid-19: al “San Carlo” di Potenza, 14 nel reparto di malattie infettive e sette in pneumologia; al “Madonna delle Grazie” di Matera, 28 pazienti nel reparto di malattie infettive, tre in terapia intensiva e uno in pneumologia. In isolamento domiciliare si trovano 120 persone. (ore 16.21)

NAVETTE PER DIPENDENTI MEF

“Il Mef sarà un po’ pioniere tra i ministeri” per quanto riguarda le navette aziendali. “La lettera è arrivata a tutti, speriamo di tracciare una strada nuova grazie a voi che sarete un esempio pilota”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi in diretta Facebook insieme al viceministro dell’Economia Laura Castelli.(ore 16.20)

IN CINA CASI AL MINIMO

Il numero di casi confermati di coronavirus presenti in Cina continentale è sceso sotto i 500,  il minimo dal 23 gennaio. Lo ha detto oggi Mi Feng, un portavoce della Commissione Sanitaria Nazionale. Secondo il rapporto quotidiano della Commissione Sanitaria Nazionale, un totale di 481 pazienti di COVID-19 sono ancora ricoverati in Cina continentale. In un briefing con la stampa a Pechino, Mi ha detto che la Cina ha un totale di 92 nuovi casi confermati importati nelle
ultime due settimane, meno del precedente dato massimo giornaliero, aggiungendo che tuttavia è necessario rimanere vigili per prevenire la diffusione del virus. (ore 16.18)

GRANDI RISULTATI DA SMART WORKING

“Nessuno immaginava una spinta così’ forte sullo smart working. Oggi siamo arrivati a dei numeri che ci sembravano impossibili fino all’altro ieri. Noi qui vorremmo tenere circa il 30%”. Lo ha detto il viceministro all’Economia Laura Castelli durante una diretta Facebook con la sindaca di Virginia Raggi. Il vice ministro ha sottolineato che nelle settimane di “lavoro da casa” sono stati raggiunti “grandissimi risultati”. “Siamo riusciti a pagare da casa tutti gli stipendi dello Stato” ha detto. (ore 16.17)

ISTAT-ISS

Il Rapporto Istat-Iss sull’impatto dell’epidemia Covid-19 sulla mortalità segnala un forte aumento dei decessi a partire dalla fine di febbraio 2020, indicando anche tre fattori alla base di tale eccesso. “Considerando il periodo 20 febbraio-31 marzo – si sottolinea nel Rapporto – si osserva a livello medio nazionale una crescita dei decessi per il complesso delle cause del 38,7%: da 65.592 a 90.946, rispetto allo stesso periodo della media del quinquennio 2015-2019. L’eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati segnalati alla sorveglianza Covid-19 (13.710)”. Esiste dunque, rileva il direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Iss Gianni Rezza, “una quota ulteriore di circa altri 11.600 decessi per i quali possiamo, con i dati oggi a disposizione, solo ipotizzare tre possibili cause: una ulteriore mortalità associata a Covid-19, nei casi in cui non è stato eseguito il tampone; una mortalità indiretta correlata a Covid-19, in decessi causati da disfunzioni di altri organi; una mortalità indiretta non correlata al virus ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero nelle aree maggiormente affette” (ore 15.28)

OMS SU MARATONA FONDI

“Questa iniziativa è una incredibile dimostrazione di solidarietà globale”. Così Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, alla maratona per raccolta fondi contro il coronavirus. “Nessuno di noi può accettare un mondo dove alcuni sono protetti e altri invece no. Guardo al futuro dove sia garantito il diritto alla salute per tutti, grazie Ursula von der Leyen per averci coinvolto oggi”, ha aggiunto. (ore 15.25)

AZIENDA RIAPRE E ASSUME

Si espande e assume nuovi dipendenti proprio nel giorno d’avvio della Fase 2 la HiRef, società padovana specializzata in impianti di climatizzazione per condizionare e sanificare edifici e Data Center, ha aperto oggi una nuova sede produttiva di 4.500 metri quadrati che potrà ospitare fino a 35 dipendenti, a pochi passi dalla struttura principale di Tribano (Padova). Per questa nuova apertura, nel primo giorno della Fase 2, l’azienda ha assunto oltre venti lavoratori ed è pronta ad ampliare ulteriormente l’organico. HiRef conta 293 dipendenti e ha chiuso il 2019 con un fatturato di 56,8 milioni (+9%), dei quali 21,3 da 7 spin-off realizzati nel corso degli anni per diversificare e far rendere al meglio le varie linee innovative. Presente in Europa, in America Latina, in Africa e in molti Paesi di lingua russa, HiRef ha realizzato il sistema di refrigerazione per la metropolitana di Copenaghen, l’impianto di raffreddamento per la zecca di Stato della Russia. (ore 15.24)

FICH TAGLIA RATING STARBUCKS

Fitch taglia il rating si Starbucks a BBB da BBB+ con outlook negativo. Il downgrade è legato al debito mentre le prospettive negative riflettono la “significativa” interruzione delle attività a causa del coronavirus. (ore 15.24)

RIAPRONO LOCALI CONDUZIONE FAMILIARE

“Hanno aperti i bar e i ristoranti a conduzioni familiare i grandi locali come Doney a via Veneto, Camponeschi in piazza Farnese o il Caminetto ai Parioli hanno deciso di riaprire a giugno”. A dirlo è il presidente della  Fiepet- Confesercenti Roma l’associazione di categoria che opera in rappresentanza degli operatori del settore degli esercizi pubblici. Claudio Pica.  “Non tutti i bar hanno aperto oggi un po’ perche” è lunedi – spiega – un po’ perché stanno organizzando le sanificazione e un po’ perché ci vuole tempo per riallacciare i rapporti con i fornitori”. Per lo più, secondo Pica, hanno aperto i bar a conduzione familiare: “conviene aprire alla piccole e medie imprese che magari hanno in cassaintegrazione uno o due dipendenti. Dipende molto dalle singole situazioni e soprattutto dalle zone, ma lo smart working penalizza i bar. Una eccezione è un bar in via Ostiense, nei pressi degli ex mercati generali, sta lavorando molto perché ha vicino un cantiere e degli uffici aperti.” Di sicuro come associazione di categoria  “chiederemo di modificare l’attuale normativa dei bar che prevede di far entrare nel locale un solo cliente alla volta per il rispettare il distanziamento. Ma uno ha un locale di centro metri perché non può far entrare 2/3 clienti, come già avviene per le farmacie?”. E questo eviterebbe anche attese ai clienti, come avvenuto oggi alla Tazza d’Oro, dove alcuni clienti si sono lamentati per l’attesa. Anche per i ristoranti vale il discorso che chi apre oggi ha un locale a conduzione familiare. “In questo momento – sottolinea Pica – non si può pagare uno chef 3000-4000 euro al mese, più magari l’indennità lingue, quando i clienti sono pochi. Per fare un primo bilancio, bisognerà aspettare almeno venerdì.”. (ore 15.24)

IL VACCINO SIA BENE GLOBALE

Il vaccino contro il Coronavirus “deve essere trattato come un bene globale, accessibile a tutti e per tutti”. Oggi abbiamo l’obiettivo iniziale di raccogliere “otto miliardi di dollari”, ma ne servono molti di piu’ e per questo occorrono altri sforzi. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, intervenendo alla maratona per la raccolta fondi World against Covid-19. (ore 15.22)

PRODUZIONE DIMEZZATA

Produzione dimezza a marzo ed aprile. Lo rileva la nota congiuntura del Centro STudi di Confindustria che registra una perdita di oltre il 50%. Le misure restrittive – spiega – “hanno prodotto una caduta dell’attività senza precedenti nelle serie storiche disponibili”. La fine del lockdown – prevede ancora Csc – a partire da oggi, non genererà un veloce recupero perché le famiglie continueranno a essere prudenti e le imprese dovranno smaltire le scorte che si sono accumulate negli ultimi mesi. Il secondo trimestre, per queste ragioni, mostrerà una dinamica di PIL e produzione molto più negativa rispetto al primo e le prospettive sono incerte e legate all’evoluzione della crisi sanitaria (ore 12.47)

TAXI A MILANO

Attese di un paio d’ore e chiamate con il contagocce. La fase 2 è iniziata a ritmo ancora più lento per i taxi di Milano, già provati dal calo di lavoro durante il lockdown. “Un disastro. Ho ripreso dopo due mesi e dalle 7 ho fatto solo due corse”, spiega Christian M., 46 anni, mostrando il “kit” che tiene a bordo del suo taxi minivan: “mascherine, guanti che cambio a ogni viaggio, alcool e disinfettante per igienizzare maniglie e portellone. Avrò speso 50 euro – dice l’autista di Sierra 92, ultimo di dieci taxi in coda al posteggio di Porta Lodovica – dubito che finirò tutto in fretta. E’ dura, prima di settembre non andremo a regime”.  A mezzogiorno una dozzina di taxi erano parcheggiati anche in piazza XXIV Maggio e la situazione era simile in Medaglie d’Oro. “A inizio lockdown eravamo la metà – nota Andrea V., fermo dopo una sola corsa da 8.50 euro – oggi molti colleghi sono tornati al lavoro e si lavora ancor meno di prima”. (ore 12.43)

I TEST IN INGHILTERRA

E’ durato solo un giorno, per ora, il risultato degli oltre 100.000 test quotidiani sul coronavirus sbandierato dal governo Tory di Boris Johnson come un successo alla scadenza promessa del 30 aprile, dopo i ritardi contestatigli su questo fronte. Lo confermano le autorita’ sanitarie, indicando come il totale all’inizio del weekend appena trascorso sia sceso a 76.000 tamponi giornalieri circa, contro i 122.000 conteggiati il 30 aprile fra test eseguiti (oltre 82.000) e kit inviati a domicilio (39.000). L’inserimento di un numero cosi’ elevato di kit inviati per posta (non tutti destinati a essere utilizzati, statisticamente) aveva gia’ suscitato polemiche. Rinfocolate oggi su qualche giornale dal parziale calo registrato immediatamente sabato. Il governo e i responsabili dei servizi sanitari hanno comunque giustificato la cosa come effetto passeggero del rallentamento generale del weekend: assicurando che la macchina organizzativa è ormai in azione, elogiandone gli sforzi (“che continuano”) e mostrandosi fiduciosi che i numeri torneranno a salire da oggi con l’avvio d’una nuova settimana lavorativa ordinaria. (ore 12.43)

LE ISOLE

La fase 2 dell’emergenza coronavirus parte con il bel tempo in tutta Italia, in particolare su Sicilia e Sardegna dove le temperature, da domani, saranno da inizio estate. Mercoledì una debole perturbazione porterà qualche locale e breve pioggia, con un temporaneo calo della temperature: già da giovedì, infatti, tornerà il sole e la colonnina di mercurio risalirà. Le previsioni sono dei meteorologi di IconaMeteo. “L’area di alta pressione, che sta portando la prima ondata di caldo sull’Europa occidentale – spiegano – nei primi due giorni della settimana tenderà temporaneamente a estendersi e a rinforzarsi anche sull’Italia. La maggiore stabilità sarà accompagnata anche da un rialzo termico, piu’ sensibile sulle nostre due Isole maggiori dove da domani il clima sarà da inizio estate con temperature oltre i 25 gradi ma che localmente potranno avvicinarsi ai 30”. Mercoledì “una debole perturbazione in discesa dalla Scandinavia verso la penisola balcanica, raggiungera’ la nostra Penisola determinando un aumento della nuvolosità e portando anche qualche locale e breve pioggia, possibile su Emilia Romagna, fascia prealpina, regioni centrali e Puglia. Il maltempo sarà accompagnato da aria più fresca che determinerà un nuovo temporaneo calo delle temperature al Nord e sul versante Adriatico. Giovedì tornerà il sole su gran parte d’Italia – concludono i meteorologi di IconaMeteo – con temperature nella norma o solo leggermente al di sopra. Venerdì ancora prevalenza di tempo soleggiato e con temperature nuovamente in crescita”. (ore 12.41)

RIPRENDE VITA PIACENZA

La città più colpita d’Emilia (879 morti per Covid) riprende vita ma con prudenza: a Piacenza questa mattina niente assembramenti, solo qualche coda davanti agli uffici postali ma con le distanze di sicurezza. I piacentini hanno seguito le istruzioni della sindaca Patrizia Barbieri che ieri sera ha postato sul suo profilo Facebook un invito a considerare che, anche se inizia la fase 2 “la fase 1 è ancora in corso”. Tutti ordinatamente con la mascherina, nei negozi, davanti ai supermercati, sui mezzi pubblici; anche i cittadini che hanno potuto finalmente far visita ai loro defunti al cimitero urbano e a quelli della frazioni. Oggi alle 14 riapre anche il Parco della Galleana, la più grande area verde della città, come pure gli Orti di via degani, l’arena Daturi e il parco di Montecucco. Resteranno invece ancora chiuse le altre aree verdi recintate e i parchi giochi per bambini. “Tutti avvertiamo il peso delle limitazioni alla nostra libertà – ammonisce la sindaca – ma non dobbiamo cedere alla tentazione di prendere sotto gamba la situazione o di trasgredire”. (ore 12.40)

A MILANO BUONA LA PRIMA

A Milano, nel giorno dell’avvio della cosiddetta Fase 2, non si registrano, a meta’ mattinata “interventi per particolari momenti critici”. Polizia, carabinieri, 118 e vigili del fuoco non hanno infatti dovuto effettuare interventi particolari sulle strade o sui mezzi pubblici. Dalle molte telecamere che fanno capo alla centrale operativa di Palazzo Beccaria, sede della Polizia Locale, non vengono segnalate resse o particolari criticita’. “Per ora non abbiamo rilevato situazioni preoccupanti – ha confermato all’ANSA il comandante della Polizia Locale, Marco Ciacci – e in serata i rientri dovrebbero essere scaglionati e comunque con questi volumi non dovrebbero preoccupare. Nel corso della giornata invece dovremo prestare attenzione ai parchi e ai luoghi pubblici, invece, dato che molti sono ancora a casa e usciranno”. (ore 10.24)

GUANTI INTROVABILI A MILANO

Più che il distanziamento sociale sono i guanti il problema a bordo della metropolitana di Milano nel primo giorno della fase 2. Obbligatori per viaggiare sui mezzi pubblici, non li indossava una ragazzina fermata ai tornelli della stazione Duomo della linea gialla, e all’addetto di Atm ha spiegato che “sono introvabili”. Evidentemente i controlli sui guanti non sono cosi’ stringenti nel primo giorno post lockdown, perche’ non sono pochi i passeggeri a mani nude sui treni, alcuni semivuoti e altri molto meno. Ad esempio, erano praticamente tutti occupati i posti su cui ci si può sedere su un treno della linea rossa partito dalla stazione di Porta Venezia poco prima delle 9, e diversi passeggeri sono rimasti in piedi sui marker stampati sul pavimento. (ore 10.23)

UN CAFFE’ A MILANO

“E chi lo sapeva che bastava così poco per essere felici?” dice soddisfatto un signore milanese, sorseggiando per la prima volta dopo quasi 2 mesi un caffè fatto al bar e consumato all’esterno del locale, come da disposizioni. “Ma si può prendere il caffè?” chiedono curiosi gli avventori entrando in una panetteria di via Melchiorre Gioia che ha anche il bancone del bar, che fino a sabato scorso era sigillato da nastri. “Da oggi sì, ma lo dovete consumare fuori” spiega l’addetta, servendo caffè e cappuccini rigorosamente in bicchieri di carta usa e getta. Le bevande vengono poi consumate fuori, scambiandosi occhiate complici a distanza di sicurezza, con la mascherina abbassata giusto il tempo necessario. Scene che si ripetono anche in altre parti della città, dove i locali che prima potevano gestire gli ordini solo tramite rider oggi invece possono consegnare il cibo d’asporto anche direttamente ai clienti. Caffè compreso, per la gioia di quanti in questi mesi hanno dovuto fare a meno di un rito quotidiano. (ore 10.22)

EVITARE UN SECONDO LOCKDOWN

“Per evitare un secondo lockdown, che sarebbe un disastro per il Paese, dobbiamo mantenere comportanti responsabili e agire tempestivamente nel contenere i focolai sul territorio. Convivere col virus significa anche continuare a combatterlo”. Cosi’ Giovanni Rezza, direttore dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanita’ (Iss) durante la trasmissione Agorà, su Rai tre. L’aumento delle terapie intensive era “un atto dovuto, ma il fatto di averne di più ora non significa che dobbiamo riempirle. La Germania che ne ha molti più di noi, ma fa in modo che le persone non ci arrivino. Per farlo serve un grande lavoro sul territorio”, ovvero “individuare casi, rintracciare contatti, testarli anche da asintomatici”.  Rispetto alla diversita’ regionali nelle riaperture: “Un provvedimento nazionale serve” ma “adattamenti a livelli regionali di un provvedimento nazionale sono la cosa più giusta” e ci sono “sempre stati in questo paese”. (ore 10.22)

AUTOBUS A ROMA

Autobus semivuoti nel piazzale dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini di Roma. Snodo di decine di linee, a bordo si vedono pochissimi passeggeri, spesso meno di 10, e non ci sono persone in fila lungo le banchine.  Per salire è obbligatorio l’uso della mascherina, come ricordano cartelli sulle porte. Altri raccomandano di aspettare che scendano i passeggeri prima di salire e di tenere almeno un metro di distanza. Anche per questo alcuni sedili sono “vietati”, come indicano gli adesivi sui posti off limits. (ore 10.21)

VACCINO POTREBBE RICHIEDERE ANNI

Potrebbero volerci anni per sviluppare un vaccino contro il coronavirus. Lo sostiene il ministro della Sanità tedesco Jens Spahn in un’intervista al canale televisivo Ard.  “Sarebbe bello se il vaccino si potesse ottenere in pochi mesi, ma potrebbero volerci anni nel caso ci fossero dei passi indietro come è successo con altri vaccino”, ha dichiarato il ministro dopo che il presidente americano Donald Trump ha detto che un vaccino contro il Covid-19 potrebbe essere pronto entro
la fine dell’anno. (ore 8.59).

RICCIARDI, SE LE COSE VANNO MALE RICHIUDIAMO

“Le tante persone viste in giro a passeggio? Le situazioni che abbassano il distanziamento fisico mettono a rischio la salute di tutti. Ma voglio ricordare che come si è aperto si può anche richiudere. Per farlo abbiamo degli indicatori che ci permettono di prendere misure correttive nel caso di un ritorno dell’epidemia. Le chiusure se le cose vanno male avvengono automaticamente”. Lo afferma Walter Ricciardi, consigliere del ministro alla Salute Roberto Speranza e rappresentante italiano del Consiglio dell’Oms, in un’intervista a Repubblica in cui avverte: “Non è ancora finita. Dobbiamo avviare un cambiamento culturale per convivere con il coronavirus”. “Restiamo in una fase rischiosa, anzi certe regioni sono ancora in piena fase 1”, sottolinea Ricciardi, secondo cui per capire come vanno le cose serviranno “due settimane, è il tempo dell’incubazione ma anche dello sviluppo dei primi casi secondari. In quei 15 giorni si vedrà se la malattia torna a diffondersi in modo esponenziale”. Parlando della mascherina, “è diventata un talismano, si pensa che basti averla per essere protetti. E invece ci sono documentati effetti collaterali quando viene usata male, o troppe volte male”, dice Ricciardi. “I rischi derivano dalla manipolazione, dalla tendenza a maneggiarla, abbassarla. Quando la si usa ci si tocca più di frequente il viso e gli occhi”. Il virus “si sta specializzando. Si diffonde, diversamente ad esempio della Sars, grazie agli asintomatici, quindi prima che la malattia si manifesti, ai lievemente sintomatici, ai casi conclamati e anche a chi è guarito clinicamente, cioè non ha più alcun problema di salute”, spiega Ricciardi. “Non tutti hanno capito che bisogna aggredire complessivamente questi quattro stadi per non farlo circolare”. “Per essere tranquilli bisogna seguire il piano di cinque punti del ministro Roberto Speranza”, prosegue l’esperto, che evidenzia la mancanza della app, del rafforzamento dei dipartimenti di prevenzione e di un uso esteso dei test. (ore 8.48)

FASE 2 LA SITUAZIONE NELLE PRINCIPALI CITTA’ ITALIANE

MILANO: Sembra Ferragosto ma è solo il 4 maggio, primo giorno della Fase 2, alle 8 di mattina alla stazione di Milano Porta Garibaldi. Punto di arrivo di numerose linee suburbane e regionali e di transito per Frecce, InterCity e Malpensa Express, con i suoi 20 binari quasi tutti occupati dai treni, la stazione appare insolitamente vuota rispetto a come sarebbe normalmente in questo periodo. Pochissime le persone sulle banchine, in entrata e in uscita dallo scalo, collegato direttamente con la linea 2 e la linea 5 della Metropolitana e con il Passante Ferroviario. In tutta la stazione, ai tornelli della Metropolitana e all’ingresso del Passante, sono stati predisposti percorsi differenziali per chi entra e chi esce, ed è presente il personale di servizio per evitare affollamenti che, viste le scarse presenze, sembrano impossibili da realizzare. Chiusi tutti gli esercizi a parte il supermercato Unes e la biglietteria di Trenord.

ROMA: Più auto in giro nella Capitale e più passeggeri in transito stamattina alla stazione Termini, con l’avvio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Nello scalo romano c’è un maggior flusso di persone rispetto alle scorse settimane, ma al momento la situazione sarebbe “scorrevole”. Lieve intensificazione del traffico in alcune strade della città, in particolare Salaria, Prenestina, sulla via Cristoforo Colombo in direzione Roma e sulla Tangenziale est dove in zona Corso Francia c’è una chiusura per lavori con un doppio senso di marcia nella carreggiata in direzione dello stadio Olimpico. Dalla mezzanotte sono scattate le nuove misure di sicurezza per la Fase 2. Massima attenzione a eventuali assembramenti che potrebbero formarsi ora che ci saranno più persone che tornano a circolare in città e a garantire il rispetto delle distanze di sicurezza. Sotto la lente ci sono i capolinea dei bus, i principali snodi ferroviari, i parchi e l’esterno dei locali che riapriranno per la vendita da asporto.

Controlli nei principali snodi ferroviari, ai capolinea di bus e fermate metro. Sotto la lente anche parchi, ville storiche e l’esterno dei locali che potranno riaprire per la vendita d’asporto. Sono scattate nella Capitale le nuove misure di sicurezza per l’avvio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus. Massima attenzione a eventuali assembramenti che possono crearsi ora che si sono allentate le maglie dei divieti e più persone ritornano a circolare in città. Controlli dalle prime ore del mattino nelle principali stazioni della città per verificare arrivi e partenze, come anche in scali aeroportuali, marittimi e sulle strade di ingresso e di uscita dalla città. Massima l’attenzione anche ai capolinea dei bus e stazioni metro. Da oggi bus e metro potranno circolare fino alle 23.30 ma la capienza di ogni mezzo è ridotta. Si allunga l’orario di chiusura dei negozi, fissato alle 21,30, per chi può aprire. Riaprono anche i parchi. Saranno consentite passeggiate e jogging, rispettando le distanze di sicurezza ed evitando assembramenti, mentre rimarranno chiuse le aree gioco per bambini.

NAPOLI: Tutto pronto alla Stazione centrale di piazza Garibaldi a Napoli per i controlli su passeggeri in arrivo e in partenza. Particolare attenzione sul primo Frecciarossa, il 9515, partito da Milano alle 7,10 e previsto in Stazione alle 13,06. Medici della Asl e uomini della Protezione civile con tute protettive bianche, guanti, mascherine e visiera misureranno la temperatura e in caso di necessita’ sottoporranno i viaggiatori a un kit rapido. Chi viene dal Nord, comunque, dovra’ aver avvisato comune di residenza, Asl e medico di base e si dovra’ sottoporre a quarantena obbligatoria. Sul posto gli uomini della Polizia ferroviaria verificheranno le motivazioni del rientro come previsto dal decreto governativo. Previsto un servizio ad hoc per controlli precisi ma rapidi e favorire lo sbarco e l’imbarco sui treni. Nel corso della giornata sono tre in totale i treni in partenza da Milano e in arrivo a Napoli. Oltre a quello delle 13,06 sono in programma alle 16,35 e poco dopo mezzanotte.

VENEZIA: Primo giorno della fase 2 ordinato, ma senza alcun turista per Venezia, che vede ripartire le attività lavorative ma senza il vitale comparto turistico. Al terminal automobilistico di piazzale Roma arrivano e partono regolarmente gli autobus, con distanziamento assicurato e limitazione dei passeggeri a bordo. Stazionano anche i taxi ma scarsamente utilizzati. Gli imbarcaderi del terminal acqueo non sono affollati; gli addetti dell’azienda del trasporto pubblico Actv garantiscono il distanziamento tra i passeggeri, in maggior parte tutti impiegati o addetti delle attività commerciali riaperte. Anche il ponte di Calatrava, che collega piazzale Roma alla stazione, viene transitato ma senza gli ormai consueti turisti con trolley.

TORINO si è risvegliata nel traffico: stamani le auto sono tornate a sfrecciare in grande quantità per le strade del centro storico in quella che, con l’inizio della Fase 2, è ridiventata l’ora di punta. A marcare la differenza rispetto all’epoca pre-Coronavirus sono i negozi, che restano chiusi con la sola eccezione dei minimarket e qualche bar e caffetteria che praticano il food delivery. Quasi tutti i passanti, in strada, indossano la mascherina. Runner e proprietari di cani non hanno perso tempo e da subito hanno rimesso piede nel Parco del Valentino, che settimane di chiusura al pubblico hanno trasformato in una foresta lussureggiante. Che la Fase 2 non sia un “liberi tutti” lo ricordano gli agenti della polizia che, verso piazza Vittorio Veneto, controllano un ragazzo con lo zainetto e gli fanno firmare l’autocertificazione. (ore 7.59)

BONOMI, NO SCARICARE RESPONSABILITA’ SU BANCHE E IMPRESE

“E’ visibile fin da ora il tentativo di scaricare le responsabilità della situazione su banche e imprese. Non lo permetteremo”. Così il presidente designato di Confidnustria, Carlo Bonomi, in un’intervista al “Corriere della Sera” nel primo giorno della Fase 2 dell’emergenza dettata dal nuovo coronavirus. “Temo il rischio che alle imprese sia chiesto di dimostrare che i dipendenti non si sono contagiati in azienda: sarebbe una follia” scandisce Bonomi. (ore 7.28)

I CASI NEL MONDO

I casi di Coronavirus dichiarati in tutto il mondo hanno superato ad oggi i 3,5 milioni, tre quarti dei quali in Europa e Stati Uniti. Lo rende noto l’agenzia di stampa francese Afp, citando dati ufficiali. (ore 5.41)

Giovedì 30 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono salite a 27.967 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 285 in un giorno. Non si arresta l’ormai stabile da settimane trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: ad oggi sono 1.694, 101 in meno rispetto a ieri. Di questi, 605 sono in Lombardia, 29 in meno rispetto a ieri. Dei 101.551 malati complessivi, 18.149 sono ricoverati con sintomi, 1.061 in meno rispetto a ieri, e 81.708 sono quelli in isolamento domiciliare, 1.944 meno di ieri. Sono 75.945 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento record di 4.693 rispetto a ieri. E’ l’aumento maggiore dall’inizio dell’emergenza. Di questi 2.999 si sono registrati in Emilia Romagna. Calo record in un solo giorno dei malati per coronavirus. Sono scesi a 101.551, con un decremento di 3.106 in 24 ore. Dati protezione civile (ore 18.07)

A LOS ANGELES TAMPONI GRATIS

Il sindaco di Los Angeles Eric Garcetti ha annunciato che tutti i residenti della contea possono da ora in poi effettuare tamponi gratuiti per il coronavirus nei siti gestiti dalla città. Sino ad ora, solo le persone con sintomi, così come i lavoratori essenziali e i dipendenti di strutture come le case di cura potevano fare il test. I funzionari hanno spiegato che un esteso uso dei tamponi è essenziale per capire meglio quante persone hanno il virus, dati che poi potrebbero essere utilizzati per allentare le misure di ‘lockdown’. (ore 17.22)

VALUTAZIONE IMPATTO APP ANCORA NON C’E’

“La valutazione dell’impatto sui dati verrà fatta una volta definito tutto il funzionamento dell’applicazione, che ad oggi è ancora in corso. Quindi non siamo ancora in grado di fare delle valutazioni, che però saranno sicuramente fatte”. Così la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, in audizione in commissione Affari costituzionali alla Camera, precisando che la “valutazione preventiva d’impatto verrà fatta sentito il garante della Privacy”. (ore 17.22)

CALIFORNIA CHIUDE PARCHI E SPIAGGE

La California chiude da domani tutte le spiagge e i parchi statali a causa del coronavirus. La decisione del governatore Gavin Newsom, mentre tanti stati americani stanno invece allentando le restrizioni o si preparano a farlo, è stata presa dopo che il weekend scorso migliaia di persone hanno affollato la costa complice un’ondata di caldo nella zona.  La norma farà infuriare molti, con i critici che sostengono come le persone possano facilmente osservare misure di distanziamento sociale sulle vaste spiagge e parchi dello stato. Notando inoltre come gli spazi pubblici siano importanti per i residenti confinati nelle loro case. Nel frattempo, ieri, sei contee della Bay Area di San Francisco che avevano imposto i primi ordini di stare a casa hanno dato il via libera a giardinaggio, edilizia e altre attivita’ all’aperto, come mercati delle pulci e asili nido, purchè venga mantenuto il distanziamento sociale. (ore 17.21)

LUFTHANSA, PILOTI A STIPENDIO RIDOTTO

I piloti della compagnia aerea tedesca Lufthansa sono pronti a rinunciare al 45% degli stipendi fino a metà del 2022, come contributo all’uscita dalla crisi dell’azienda per la crisi generata dalla pandemia da coronavirus. Chiedono però che la compagnia non proceda all’insolvenza col meccanismo di protezione dai creditori (il cosiddetto Schutzschirmverfahren), opzione pure messa sul tavolo dal ceo Carsten Spohr. A rendere nota la posizione dei piloti e’ il sindacato della categoria Cockpit. “E’ importante che i posti di lavoro siano mantenuti e che sia concordata una protezione contro il licenziamento” dice il responsabile del sindacato dei piloti Markus Wahl. Intanto proseguono le trattative tra governo e Lufthansa sulle condizioni per il pacchetto di aiuti. (ore 17.21)

FASE 2 RAGGI CHIEDE NAVETTE

Navette per i dipendenti pubblici  per decongestionare Roma dal traffico nella fase della ripartenza. E’ questa l’idea contenuta in una lettera che la sindaca di Roma Virginia Raggi ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al sottosegretario Riccardo Fraccaro e ai ministri. Raggi, secondo quanto si è appreso, propone un “tavolo di raccordo” inter-istituzionale al quale far partecipare i “mobility manager” dei ministeri per contribuire alla mobilita’ cittadina della fase 2. (ore 17.18)

PAZIENTI GUARITI ANCORA POSITIVI

Anche in Lombardia in questi giorni si stanno registrando casi di pazienti guariti dal Coronavirus e dimessi dagli ospedali dopo essersi ‘negativizzati’ e che a distanza di qualche settimana sono ritornati ad essere positivi. Pazienti ai quali o si è ripresentata la polmonite da Covid e quindi sono stati di nuovo ricoverati oppure si sono riammalati in forma lieve, da richiedere solo l’assistenza a casa con il sistema di telesorveglianza. Da quanto si è saputo da fonti sanitarie, i casi di persone che sono ritornate di nuovo positive – al momento se ne conoscono 9 – si sono registrati nelle Asst di Lodi e Cremona, le due province tra le prime a dover far fronte all’emergenza Coronavirus e tra le più colpite. (ore 17.17)

TRUMP, NO PROROGHE

Donald Trump ha anticipato che non estenderà le sue linee guida sul distanziamento sociale che scadono oggi, nonostante i casi di coronavirus abbiano superato il milione e i morti quota 60 mila. “Si dissolveranno perché ci stanno pensando i governatori”, ha spiegato. Le linee guida sono rimaste in vigore 45 giorni. Il vicepresidente Mike Pence ha precisato che sono state incorporate nei nuovi orientamenti della Casa Bianca su come gli Stati possono allentare le restrizioni e cominciare a riaprire.(ore 14.59)

BENE MISURE UE

La Bce accoglie positivamente le misure da 540 miliardi di euro concordate dall’Eurogruppo, vale a dire il fondo Sure, il potenziamento della Bei e l’accordo sul Mes, e sollecita un ulteriore “forte, e tempestivo sforzo per sostenere la ripresa”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, spiegando che la Bce “guarda positivamente all’accordo per creare un recovery fund che fronteggi questa crisi senza precedenti”. (ore 14.59)

SPIAGGE LIGURI

Tra le misure allo studio per contingentare gli accessi nelle spiagge libere della Liguria la prossima estate c’è il posizionamento di steward all’accesso. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oggi pomeriggio a ‘Un giorno da pecora’ su Radio 1. L’accesso alle spiagge libere durante l’estate “è un problema di cui stiamo dibattendo proprio in queste ore. Non sarà facile, occorrerà certamente mettere degli steward, delle persone che controllino gli accessi – ha detto – Non possiamo impedire che le persone possano andare al mare e di farlo anche gratuitamente, – aggiunge -. Mi immagino di poter far andare anche i turisti nelle spiagge liguri magari non nelle prossime settimane ma a partire da giugno. Le spiagge le ritengo una delle preoccupazioni minori: siamo all’aria aperta, sono ventilate, la sabbia e l’acqua del mare sono germicidi potenti, i raggi del sole sono un disinfettante”. (ore 14.54)

RIPRESA EUROZONA

La Bce si attende una ripresa economica dell’Eurozona nel 2021. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, nella conferenza stampa dopo la riunione di politica monetaria.(ore 14.53)

ITALIA PAESE GUIDA VACCINO

L’Italia sarà uno dei sei Paesi che insieme all’Ue guideranno la piattaforma per la raccolta fondi globale per vaccini, trattamenti e diagnosi sul coronavirus. Il lancio della piattaforma e’ previsto per lunedì e coinvolgerà organismi come l’Oms, il World Economic Forum, fondazioni come la Bill & Melinda Gates Foundation, il Wellcome Trust, la Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi), l’Alleanza globale per i vaccini (Gavi) e altri. A co-presiedere l’iniziativa ci sono l’Ue, Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Norvegia e Arabia Saudita, come presidente di turno del G20. (ore 14.52)

VACCINARSI CONTRO MORBILLO

Nonostante la pandemia da coronavirus è necessario “ripristinare altri servizi sanitari in maniera sicura e veloce”, soprattutto per quanto riguarda le vaccinazioni per altre malattie, in particolare il morbillo. E’ l’ammonimento formulato da Hans Kluge, il direttore regionale per l’Europa dell’Oms. “Non possiamo permettere che il Covid-19 abbia questi danni collaterali, i servizi per l’immunizzazione devono riprendere”, ha detto sottolineando la necessità di “assicurarsi che i propri figli siano vaccinati”. Kluge ha ricordato la recrudescenza dell’epidemia di morbillo che ha colpito 6.000 persone nei primi due mesi dell’anno in Europa: “non possiamo permetterci che la situazione peggiori”, ha ribadito.(ore 14.52)

CONFERMA DI ANTICORPI

E’ una buona notizia lo studio di nature che conferma la presenza di anticorpi al SarsCov2. Lo ha detto Gianni Rezza (Iss) in conferenza stampa. Tuttavia ancora non si sa se tali anticorpi siano protettivi, ha spiegato. (14.01)

LO SPREAD

Lo spread tra Btp e Bund accelera dopo le decisioni della Bce e sfiora quota 240, a 239, con il rendimento del decennale italiano all’1,85%. (ore 14.00)

FASE 2, LA LOMBARDIA

“Obbligo di coprirsi naso e bocca fuori dalla propria abitazione, via libera ai mercati all’aperto (ma solo per generi alimentari e con alcune semplificazioni chieste dai sindaci), semaforo verde per studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori. Nessuna restrizione per i distributori h24 di generi alimentari che quindi potranno offrire tutto e non solo acqua, latte e prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. Cadono le restrizioni per servizi bancari e assicurativi, attività alberghiere, attività per riparazione e vendita di computer, telefoni ed elettrodomestici, articoli per illuminazione, ferramenta, vernici, materiale elettrico termoidraulico e apparecchiature fotografiche. Sarà possibile fare attività fisica all’aperto, senza il limite dei 200 metri dalla propria abitazione. Sono alcuni degli effetti della nuova ordinanza di Regione Lombardia, secondo quanto apprende l’ANSA, su cui i tecnici stanno ancora lavorando. L’obiettivo è farla entrare in vigore dal 4 maggio. Regione Lombardia fara’ appello ‘alla responsabilità personale’ dei cittadini”. (ore 14.00)

PARTI SOCIALI RESPONSABILI

“Ringrazio le parte sociali, in tutta questa vicenda hanno sempre dimostrato un grande senso di responsabilità e di partecipazione, al di là degli interessi di parte”. Lo dice il premier Giuseppe Conte nella sua informativa in Aula al Senato. (ore 13:55)

FASE 2
“Il Governo intende dedicare alle famiglie e ai minori lo spazio che meritano: quindi, grande considerazione all’interno dei
 prossimi provvedimenti normativi”. Lo ha detto il presidente  del Consiglio, Giuseppe Conte nell’Aula della Camera,
 rilevando che “fra le molte categorie della popolazione  italiana che hanno dovuto modificare sensibilmente il proprio
 stile di vita a causa delle misure di restrizione degli spostamenti, del lockdown, ce n’è una che merita di ricevere dalla politica tutta l’attenzione necessaria, anche con provvedimenti dedicati: mi riferisco soprattutto ai nostri bambini e alle nostre bambine, ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze. E’ una condizione che, se unita anche alla situazione di difficoltà economica in cui purtroppo versano molte famiglie, rischia di amplificare ancor di piu’ le diseguaglianze sociali”. Per questo “sarà cruciale preparare e sostenere progetti territoriali, da attivare nella ‘fase 2’ dell’emergenza. Abbiamo coinvolto già tutti gli enti locali, tutte le loro rappresentanze, per tutelare, quindi, il diritto anche al gioco, all’attività motoria dei minori, senza compromettere, e capite bene che è un compito davvero molto difficile, le norme di distanziamento sociale, che dovranno essere mantenute anche dopo la riapertura delle attività produttive e commerciali e l’allentamento delle restrizioni agli spostamenti. In particolare, condivido l’urgenza di ripensare gli spazi educativi in forma dilatata, anche tramite una nuova progettazione degli ambiti urbani e l’utilizzo, laddove è possibile, degli spazi di prossimità. Occorrerà valutare la possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e scuole dell’infanzia, oltre a centri estivi ed altre attività ludiche ed educative destinate ai nostri bambini”. Inoltre, ha ricordato Conte, “una specifica
 attenzione dovrà essere riservata anche al tema della disabilità, anche dal punto di vista economico”. (ore 12.55)
ALITALIA
Alitalia estende per un’altra settimana, fino all’11 maggio, le operazioni cargo giornaliere su Shanghai per importare nel nostro Paese milioni di mascherine protettive e altre forniture medicali necessarie per la gestione dell’emergenza Covid-19 da parte delle strutture ospedaliere nazionali. Lo rende noto la Compagnia. Nei 17 collegamenti cargo effettuati finora sulla Cina (Shanghai e Canton), la Compagnia ha trasportato circa 40 milioni di mascherine protettive e altro materiale sanitario come respiratori, guanti, occhiali e camici. Oltre al prolungamento delle operazioni giornaliere su Shanghai, Alitalia ha predisposto per il 2 maggio un altro collegamento cargo su Shenzhen. Alitalia continua poi ad organizzare, in collaborazione con l’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, voli speciali per facilitare il rientro in Italia di centinaia di connazionali da Paesi con i quali non è più possibile operare normali servizi di linea, a causa delle restrizioni imposte al traffico aereo internazionale. Domani, 1 maggio, arriveranno a Fiumicino un Boeing 777-200 dall’Argentina e due Airbus 330-200 da Dublino e da Varsavia. Altri collegamenti speciali sono previsti da Tunisi il 3 maggio, da Dubai il 7 maggio e da Mombasa il 9 maggio, tutti con arrivo a Roma. Tutti i collegamenti di rimpatrio degli italiani vengono effettuati con capienza utilizzabile degli aerei più che dimezzata, in modo da rispettare le disposizioni di legge sul mantenimento del distanziamento minimo. (ore 12.55)
FASE 2, FONDI EUROPEI
Slitta l’approvazione in giunta del disegno di legge ‘Riparti Piemonte’, inizialmente prevista per oggi, con cui la Regione intende stanziare 800 milioni di euro per la ripartenza dell’economia. Secondo quanto si apprende, il governo ha infatti chiesto alle Regioni di anticipare una parte dei fondi europei per finanziare le politiche nazionali. Sulla questione è in corso un confronto con Palazzo Chigi alla luce del quale il piano dovrà essere rimodulato sulla base delle risorse effettive a budget. Di qui il rinvio in giunta del disegno di legge. (ore 12.52)
BORSA, MILANO GIU’
Piazza Affari si conferma in calo (Ftse Mib -0,7%) dopo il passo indietro del Pil trimestrale italiano, inferiore comunque alle stime degli analisti (-4,8% contro il 5,3% atteso), mentre il differenziale tra Btp e Bund tedeschi si mantiene sopra quota 230 punti. Pesano Unicredit (-2,62%), Mediobanca (-2,47%), Intesa (-2,15%) e Banco Bpm (-1,38%), mentre Diasorin (-4,6%) sconta  la raccomandazione di vendita degli analisti di Invest Securities. Segno meno anche per Ferrari (-1,4%), Prysmian (-1,5%) e Cnh (-0,97%), mentre continua la corsa in controtendenza di Fca (+1,5%), dopo i dati sulle vendite settimanali negli Usa. Sprint di Tim (+1,95%), bene Saipem (+1,3%) con la ripresa del greggio (Wti +16,6% a 17,6 dollari al barile), cauta Eni (+0,12%). (ore 12.51)
FASE 2, CENTRI ESTIVI
“Con i sindaci stiamo lavorando sull’ipotesi di avviare i centri estivi già da maggio ma ad oggi non è previsto”. Lo ha detto la ministra della famiglia Elena Bonetti a Radio Popolare. “Stiamo valutando – ha spiegato – di dare la possibilità di organizzare attività all’aperto e custodia di bambini, per offrire l’occasione di fare attività di gioco e attività motorie ma – ha aggiunto – ci stiamo ancora pensando”. Inoltre, sempre per quanto riguarda i bambini, “stiamo pensando certamente ad estendere i congedi parentali e a renderli ancora più elastici nella loro fruibilita’ e poi da giugno la programmazione strutturata dell’attività estiva, ormai nota come centri estivi, ma sotto questo nome sono inserite una tipologia di attività molto differenti e su questo progetto stiamo lavorando. E ci sarà la proposta di coinvolgere tutte quel mondo che oggi è già attivo, quindi terzo settore, volontariato, realtà educative per mettersi a disposizione di questa grande sfida che ci attende ma che dobbiamo mettere in campo”. Su questi centri estivi “daremo indicazioni chiare rispetto alle regole sanitarie e di sicurezza, poiché è il momento di continuare a tener dritta la barra per fronteggiare il contagio e quindi è necessaria mantenere la distanza di sicurezza. Daremo indicazioni sui dispositivi di sicurezza e sulle procedure igienico-sanitarie. Siamo riusciti a farlo nel mondo del lavoro e delle aziende per riprendere le attività produttive io do per certo – ha concluso – che si riuscirà a fare anche nel mondo educativo”. (ore 12.51)

INFLAZIONE AZZERATA

Inflazione azzerata ad aprile. La variazione dell’indice dei prezzi al consumo risulta nulla su base annua (da +0,1% del mese precedente). Lo rileva l’Istat nelle stime preliminari, spiegando che per trovare un dato più basso occorre tornare indietro all’ottobre del 2016. La prima causa dell’appiattimento del tasso sta nella “dinamica dei prezzi dei beni energetici, che amplificano la loro flessione”.(ore 11.00)

PIL EUROZONA

Il Prodotto interno lordo dell’area euro ha subito una contrazione del 3,8% nel primo trimestre rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti. Lo riporta Eurostat con la stima preliminare che riflette il primo impatto della pandemia di coronavirus, che con ogni probabilità risulterà ancora più marcata sul secondo trimestre. Nel confronto su base annua il Pil ha segnato un -3,3%. (ore 11.00)

EUROZONA A MARZO +200MILA DISOCCUPATI

A marzo nell’aera euro si sono contati 197mila disoccupati in più. Lo riporta Eurostat, con quello che appare il primo impatto della pandemia da coronavirus sul mercato del lavoro dell’area valutaria. Il tasso di disoccupazione, dopo una lunga fase di riduzioni a minimi storici, ha ripreso a salire portandosi al 7,4%, dal 7,3% di febbraio. (ore 11.00)

OLTRE 28MILA CONTAGI SUL LAVORO

Sono più di 28mila i contagi da Covid-19 di origine professionale denunciati all’Inail tra la fine di febbraio e lo scorso 21 aprile. Il 45,7% riguarda la categoria dei “tecnici della salute”, che comprende infermieri e fisioterapisti, seguita da quella degli operatori socio-sanitari (18,9%), dei medici (14,2%), degli operatori socio-assistenziali (6,2%) e del personale non qualificato nei servizi sanitari e di istruzione (4,6%). A rilevarlo, alla vigilia delle celebrazioni del primo maggio, è il primo report dell’Istituto dedicato al fenomeno delle infezioni sul lavoro da Covid-19, da cui emerge anche che i casi mortali da contagio sono stati 98 – 52 in marzo e 46 in aprile – pari a circa il 40% del totale dei decessi sul lavoro denunciati all’Inail nel periodo preso in esame. “I nostri dati – spiega il presidente dell’Inail, Franco Bettoni – confermano la maggiore esposizione al rischio del personale sanitario, al quale l’Istituto riconosce la presunzione semplice di origine professionale dell’infezione. Con l’avvio della fase 2 dell’emergenza, continueremo a monitorare l’andamento delle denunce di contagio sul lavoro da nuovo Coronavirus, anche allo scopo di ricavare informazioni utili per fornire indicazioni sulle misure di prevenzione da adottare con la graduale ripresa delle attività produttive. Nel frattempo, tutti i casi accertati di infezione contratta in occasione di lavoro e in itinere continueranno a essere tutelati dall’Istituto come infortuni, già a partire dal periodo di quarantena”. “Il governo – conferma la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo – lavora in stretta sinergia con l’Inail e con le altre istituzioni coinvolte nella gestione dell’emergenza per fare in modo che la graduale ripresa delle attività avvenga in condizioni di massima sicurezza per tutti, individuando misure di protezione efficaci anche attraverso un confronto costante con le parti sociali. Il protocollo per la sicurezza sui luoghi di lavoro firmato lo scorso 24 aprile è il caposaldo per poter lavorare in sicurezza nella fase 2. Allo stesso tempo andrà assicurato il massimo sostegno ai lavoratori che hanno contratto il virus, a partire dalle categorie più esposte, come gli operatori sanitari impegnati in prima linea per il contenimento della pandemia. La celebrazione del primo maggio deve essere l’occasione per dare il giusto riconoscimento al loro impegno e a quello degli altri lavoratori che negli ultimi due mesi hanno garantito l’erogazione dei servizi pubblici essenziali”. Prendendo in considerazione le diverse attività produttive, il settore della Sanità e assistenza sociale – in cui rientrano ospedali, case di cura e case di riposo – registra il 72,8% dei casi di contagio sul lavoro da Covid-19 denunciati all’Inail, mentre a livello territoriale quasi otto denunce su 10 sono concentrate nelle regioni dell’Italia settentrionale: il 52,8% nel Nord-Ovest (35,1% in Lombardia) e il 26,0% nel Nord-Est (10,1% in Emilia Romagna). Il resto dei casi è distribuito tra Centro (12,7%), Sud (6,0%) e Isole (2,5%). (ore 10.59)

IN ITALIA 105MILA CASI ACCERTATI

In Italia “abbiamo 105mila casi accertati senza considerare gli asintomatici”. Quindi “secondo le statistiche” i casi “sarebbero molto di piu'”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso della informativa alla Camera sulla Fase 2 dell’emergenza coronavirus e le iniziative del governo per la ripresa delle attivita’ economiche. (ore 10.58)

IL CALCIO

“In questi giorni il Comitato tecnico scientifico sta incontrando le varie componenti del mondo del calcio, non solo la Figc, per avere approfondimenti sul protocollo presentato per la ripresa degli allenamenti. Se verra’ trovata una sintesi tra il Comitato e la Figc gli allenamenti potranno riprendere e questo avra’ una ricaduta positiva anche sulla possibile ripartenza del campionato. Viceversa sara’ il governo a decretare, per motivi di evidente emergenza sanitaria mondiale, la chiusura del campionato anche creando, nei limiti del possibile, le condizioni affinche’ il mondo del calcio paghi meno danni possibile”. Lo ha detto il ministro per le Politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, intervenuto nel corso del programma ‘Mi manda Raitre’. “In questo secondo caso ci assumeremmo noi le responsabilita’ della decisione”. (ore 10.58)

 

ELIMINATI AUMENTI IVA 
Conte: saranno eliminati aumenti Iva previsti per 2021 (ore 10.58)

AMICI NON E’ GRIGLIATA

“Sulla questione “amici”, si tratta di buon senso e poi le parole vengono anche strumentalizzate. Il buon senso fa sì che si faccia la migliore scelta nel rispetto di se stessi e degli altri. È chiaro che c’è chi ha un familiare e chi ha solo un amico, questo non significa riempire la macchina di amici e andare a fare la grigliata. Bisogna essere responsabili”. Così il viceministro Sileri su Fb. “Questo montare di critiche è deludente – aggiunge – ciò che mi infastidisce è che alcuni considerano gli italiani persone senza buon senso”. (ore 9.45)

IN GIAPPONE

Con il periodo iniziale di un mese che termina la prossima settimana dopo le festività annuali della Settimana d’oro del paese, i media locali hanno riferito che Abe dovrebbe estendere la misura, o fino alla fine di maggio o per un altro mese intero fino al 6 giugno. Giovedì, in parlamento, Abe ha dichiarato che il sistema sanitario del Paese continua ad affrontare una “situazione estremamente difficile”. (ore 9.43)

BORSA IN NEGATIVO, GIU’ LE BANCHE

Brusco cambio di verso per Piazza Affari che, da un rialzo di oltre l’1%, ha girato in negativo e perde lo 0,5%, con il Ftse Mib che torna sotto i 18mila punti. A cambiare verso sono stati i titoli bancari: Unicredit perde il 2,2%, Intesa l’1,45%. Male anche i farmaceutici, mentre tengono le utilities. Continuano gli acquisti sull’industria (Fca +1,88%, Pirelli +2,4%) e sui servizi petroliferi (Saipem +1,88%). Giù il lusso, tonica Atlantia (+2,44%). (ore 9.38)

LE MISURE IN BASILICATA

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha emanato l’ordinanza n. 20 del 29 aprile 2020, contenente ulteriori misure di contrasto e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. “Ferme restando le misure statali e regionali già vigenti di contenimento del rischio sanitario” l’ordinanza obbliga chi arriva in Basilicata da altre regioni, anche se asintomatico, “a comunicare la propria presenza al proprio medico di base, al pediatra o al numero verde istituito dalla Regione 800996688”. Oltre all’obbligo della comunicazione c’è anche quello di mettersi in isolamento fiduciario presso la propria abitazione o in un altro luogo indicato come domicilio per quattordici giorni. In questo periodo sono vietati i contatti sociali, spostamenti o viaggi. Chi proviene da fuori regione, inoltre, è sottoposto a tampone. La permanenza domiciliare termina con l’acquisizione del risultato negativo del tempone, mentre la persona risultata positiva sarà presa in carico dalle unità sanitarie speciali Covid-19 e sarà in permanenza domiciliare. Queste disposizioni non si applicano “in ragione di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, nonché ai soggetti che facciano ingresso in Basilicata in ragione di spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività inerenti gli Organi Costituzionali, di funzioni pubbliche anche di natura elettiva, comprese quelle inerenti gli incarichi istituzionali”. L’ordinanza è pubblicata sull’edizione speciale del Bur n. 41 e sul sito istituzionale della Regione Basilicata. (ore 8.15)

LA SINDROME DI KAWASAKI

“La sindrome di Kawasaki la vediamo molto raramente, in Italia ci saranno 250 casi in un anno. Negli ultimi mesi sono stati segnalati casi piuttosto frequenti, a Bergamo ma anche in Liguria e Piemonte e in altre parti d’Italia, che hanno omogeneità sintomatologica. Nei casi più gravi si tratta di vasculiti che vanno a occludere, ad alterare alcune arterie e tra queste quelle del cuore, le coronarie, avendo conseguenze molto serie. Non possiamo collegarlo direttamente al
Coronavirus, si stanno raccogliendo dei dati, ma certo il fatto che si siano verificati così tanti casi in questo periodo fa pensare. Il problema sarà sicuramente la gestione della fase due, quando i bambini rientreranno a scuola a settembre”. Lo afferma Giuseppe Mele, Presidente della Società Italiana Medici Pediatri, è stato ospite del programma “L’imprenditore e gli altri” condotto da Stefano Bandecchi, fondatore dell’Università Niccolò Cusano, su Radio Cusano Tv Italia (canale 264 dtt). “Stiamo vedendo che certi disturbi dermatologici probabilmente sono da collegare al Covid 19, purtroppo però non siamo nelle condizioni di poter fare una diagnosi chiara e precisa perché non sono stati screenati i bambini. Noi diciamo: attenzione, perché molto spesso il Covid è asintomatico nei bambini e il problema è che siamo stati abituati fino ad ora a predisporre una cura centrata sulla persona. Ma in tempi di pandemia, più che il paziente al centro delle attenzioni deve esserci la comunità, la collettività. C’è un’esigenza di fare diagnosi cliniche di Covid e devo avere a disposizioni tamponi o test sierologici seri che mi possano dire se c’è Covid o no, solo così si può arrestare la pandemia. L’organizzazione della fase due deve essere centrata nella comunità. Gli studi fin qui prodotti dicono che dal 42 al 51% dei bimbi sono asintomatici, se così fosse capite che il rischio del contagio è altissimo. Prima di entrare a scuola a settembre bisogna fare tamponi e test sierologici”. (ore 8.15)

FALSI VACCINI IN AUSTRALIA

Criminali offrono in vendita a prezzi esorbitanti nella cosiddetta ‘dark web’ falsi vaccini contro il coronavirus e farmaci antivirali, oltre ad accessori e indumenti protettivi: lo rivela un rapporto dell’Australian Institute of Criminology realizzato dall’osservatorio sulla criminalita’ online dell’Australian National University. L’autore del rapporto, Roderic Broadhurst, spiega che la ‘dark web’ – una rete nascosta di siti accessibili solo attraverso uno speciale software di routing – offre una visione rivelatrice sulle tendenze criminali. “Questo tipo di mercato viene utilizzato per le frodi e la vendita di prodotti contraffatti, e abbiamo visto che prodotti legati al Covid-19 non ne sono esenti”.  La ricerca e’ stata condotta questo mese analizzando 645 inserzioni in 20 mercati sul ‘dark web’, 12 dei quali offrivano prodotti relativi al coronavirus. In quasi la meta’ dei casi si trattava di accessori e indumenti protettivi come mascherine chirurgiche, presumibilmente rubati. Negli altri casi si trattava di farmaci antivirali o di prodotti spacciati come tali. Nel 6% delle inserzioni si proponevano vaccini fraudolenti o non testati a un prezzo medio di 350 euro, con un prezzo massimo di 1.4760 euro. La maggioranza dei venditori spedivano dagli Usa o da Paesi europei. Il Harry Nespolon, presidente del Collegio australiano dei medici di base, ha invitato la popolazione a non acquistare terapie o vaccini sulla ‘dark web’.(ore 8.05)

DOPO IL 18 MAGGIO POSSIBILI DISTINZIONI

“Fino al 18 monitoriamo la situazione, dopo si potranno fare scelte differenziate sulla base dei contagi”. Lo spiega il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia. Lunedì rivedremo la grande fuga dal Nord al Sud? “No, se si rispettano le regole”, risponde l’esponente del Pd in un’intervista al Corriere della Sera. “Non si può andare da una Regione all’altra, si può tornare alla propria residenza se coincide col domicilio di tutto l’anno, altrimenti bisogna aspettare”, puntualizza Boccia. “I viaggi tra Regioni non sono autorizzati e questo serve a tutela di tutti. Stiamo parlando di due settimane, il 18 maggio vedremo”. La Lombardia può tornare a essere una zona rossa? “Ora la situazione è sotto controllo. Se tutti saremo responsabili non ce ne sarà bisogno”. (ore 7.58)

 

Mercoledì 29 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

In Italia i contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti, sono 203.591, con un incremento rispetto a ieri di 2.086. L’aumento ieri era stato di 2.091. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: ad oggi sono 1.795, 68 in meno rispetto a ieri. Di questi, 634 sono in Lombardia, 21 in meno rispetto a ieri. Dei 104.657 malati complessivi, 19.210 sono ricoverati con sintomi, 513 in meno rispetto a ieri, e 83.652 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono 71.252 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.311. L’aumento ieri era stato di 2.317. Sono salite a 27.682 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 323 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 382. Si conferma il calo dei malati per coronavirus. Sono complessivamente 104.657, 548 meno di ieri. La diminuzione ieri era stata di 608 mentre lunedì c’era stato un decremento di 290 malati. Dati protezione civile. (ore 18.02)

AL VIA TAMPONI SU COSTA MAGICA

Al via i tamponi per rilevare eventuali positivi al Covid-19 sulla nave Costa Magica approdata ieri ad Ancona con 617 membri d’equipaggio, dopo averne sbarcati oltre 300 a Miami: verrà progressivamente evacuata dopo gli accertamenti sanitari. A bordo, riferisce il responsabile Gores, Mario Caroli, il clima e’ “sereno, non ci sono criticità né sanitarie né psicologiche”, l’umore è “buono”. Nel pomeriggio i primi 146 test sul personale sanitario della nave (6 persone) e su altri 140 dello staff risultati positivi a un quick test sierologico e in quarantena solitaria in cabina ormai da tempo. Tutti coloro che sono a bordo della nave risultano asintomatici. I tamponi – risposte entro le 24ore – verranno eseguiti da sanitari di Gores e Asur a tutto l’equipaggio entro il 2 maggio per un quadro completo entro il 3-4 maggio, seguendo le priorità indicate da Costa in base alla disponibilità di voli o altri mezzi per portare a casa i ‘negativi’. Per i positivi i sanitari valuteranno la permanenza o l’eventuale trattamento sulla nave.  (ore 16.07)

POLEMICHE IN PERU’

Vive polemiche sono in corso in Perù sulla affidabilità delle cifre di vittime da coronavirus comunicate dal ministero della Sanità che sono state messe in discussione, come molto minori a quelle reali, dal portale di notizie di IDL Reporteros, fatto da giornalisti che si dedicano ad approfondite inchieste. Gli ultimi dati sulla pandemia comunicati ieri dalle autorità sanitarie peruviane riguardano la conferma di 31.190 contagiati su tutto il territorio nazionale, di cui 854 sono morti. Nella sua inchiesta IDL Reporteros sostiene però che il 24 aprile, quando la cifra ufficiale comunicata dal ministero della Sanità peruviano era di 634 morti in tutto il Perù, solo a Lima e El Callao il numero di persone ricevute da due crematori (Piedrangel e Campo Fe) e decedute, certamente o presumibilmente, per Covid-19, era di 1.073. “Per il governo nelle due localita’ – precisano i ricercatori – i morti sarebbero state soltanto 330”. Ieri il ministro della Sanita’, Victor Zamora, ha vivacemente reagito alle critiche, sostenendo che l’articolo che le contiene è confezionato con informazioni “distorte e tendenziose”, assicurando che la veracità dei dati del governo “è uno dei pilastri della gestione attuale”. Nella conferenza stampa ministeriale è intervenuta anche il viceministro della Sanita’, Nancy Serpa, per la quale “quando parliamo di mortalità dobbiamo fare riferimento a morti durante la pandemia, a morti confermate con diagnosi di coronavirus”. (ore 16.06)

PRIVACY, UN KIT PER AZIENDE

Federprivacy, la principale associazione di riferimento dei professionisti della privacy in Italia, ha predisposto un kit per la gestione dei dati in azienda durante la fase 2 dell’emergenza Covid-19 contenente modelli e formule utili per assicurare la tutela della riservatezza dei dipendenti. Il kit comprende un modello di avviso generale sugli obblighi e le precauzioni anti-contagio, l’autodichiarazione dei dipendenti, fornitori e visitatori, l’informativa per la misurazione della temperatura corporea, le istruzioni di sicurezza per rispettare la dignità delle persone sintomatiche in caso di isolamento temporaneo e la designazione degli autorizzati incaricati di misurare la temperatura e raccogliere le autodichiarazioni. Completano la griglia di supporto una check list sugli adempimenti e un disciplinare dei rapporti del datore di lavoro con una figura chiave come quella del medico competente aziendale. Elaborato con un taglio operativo per un suo pronto utilizzo, il kit affronta le più importanti ricadute operative in materia di privacy durante la fase 2, supportando gli addetti ai lavori nella predisposizione dei documenti idonei a bilanciare diritto alla salute e diritto alla privacy. L’esigenza di pubblicare i documenti, messi a punto con i contributi di autorevoli esperti della materia, tra i quali Andrea Sitzia e Antonio Ciccia Messina, nasce da una preoccupazione espressa dal presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi. “Siamo al corrente di molte aziende, tra cui anche grandi realta’ nazionali – dice Bernardi – che non avendo ben compreso quello che devono fare riguardo alla misurazione della temperatura corporea dei dipendenti che devono accedere ai luoghi di lavoro, in vista della riapertura si sono organizzate per ricorrere a dei modelli di autocertificazione da far firmare al dipendente facendogli dichiarare di non avere la febbre, per fargliene così assumere la responsabilità. Questa prassi, oltre che fuorviante, rischia di creare delle montagne di documenti cartacei contenenti dati sensibili che implicherebbero trattamenti talmente sproporzionati da mettere a rischio la privacy degli individui. Volendo dare il nostro contributo alla collettività, abbiamo quindi deciso di mettere a punto questo kit privacy rendendolo liberamente disponibile a tutti gli addetti ai lavori”. (ore 16.05)

CIG IN GERMANIA

Almeno tre milioni di persone, a marzo e ad aprile, sono andate in cassa integrazione in Germania, a causa dell’impatto del Coronavirus. Lo ha detto il ministro dell’Economia Peter Altmaier, oggi a Berlino in conferenza stampa. L’aumento del tasso di disoccupazione, che su base annua potrebbe arrivare al 5,8%, stando alle stime di primavera del governo, e’ molto contenuto proprio dal grande sostegno messo in campo dallo Stato.(ore 16.04)

GUALTIERI PER LARGO CONSENSO

“Ci aspettano periodi ancora difficili ma lo spirito di unità che ha pervaso il Paese in questo drammatico periodo e che auspico potrà riflettersi in un ampio e costruttivo dialogo sulle misure da varare e in un largo sostegno alla richiesta di scostamento che questo governo rivolge al Parlamento, mi fa ritenere che con costanza e determinazione riusciremo a superare questo momento”. Così il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in Aula alla Camera su Def e scostamento. (ore 16.01)

APP IMMUNI

Il Copasir ha convocato per martedì’ prossimo le audizioni del ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano e del commissario straordinario Domenico Arcuri in riferimento alla app Immuni per il tracciamento dei contatti. Il Comitato, fa sapere il presidente Raffaele Volpi, “apprendendo della probabile parlamentarizzazione della tematica legata alla tecnologia, ha ritenuto, al termine di queste ultime audizioni, di stilare un documento che come previsto dalla legge verra’ inviato alle Camere raccogliendo in esso le valutazioni e le conclusioni inerenti a questa forma di raccolta del tracciamento personale in modo da dare al Parlamento un contributo al dibattito riferibile alle competenze del Copasir”. (ore 16.01)

TUNISIA PROROGA STATO DI EMERGENZA

Il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied, ha deciso di prorogare di un mese, dal 29 aprile al 28 maggio 2020, lo stato di emergenza su tutto il territorio nazionale. Lo rende noto la presidenza tunisina in un comunicato. Lo stato di emergenza era stato proclamato in tutto il Paese dal defunto presidente Beji Caid Essebsi in seguito all’attentato terroristico al bus delle guardie presidenziali nel novembre 2015 e successivamente sempre prorogato. (ore 15.09)

IRA DEI COMMERCIANTI

Il nuovo provvedimento del governo sulla fase 2 non ha soddisfatto le richieste dei commercianti che, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, fanno sentire la loro voce, dicendosi pronti a scendere in piazza per chiedere al premier Giuseppe Conte di anticipare le date di apertura degli esercizi pubblici.  La Confcommercio Toscana chiama a raccolta gli iscritti per il 4 maggio per chiedere un anticipo “di sole due settimane” dei negozi al dettaglio e degli esercizi pubblici. “La necessità di una mobilitazione generale per quel giorno è fortemente sentita da tutti gli imprenditori toscani – spiega la presidente di Confcommercio Toscana, Anna Lapini -, ma anche da privati cittadini che in queste ore ci stanno manifestando la loro piena solidarieta’”. Pronti a “proteste eclatanti” anche gli imprenditori umbri, secondo i quali il nuovo Dpcm “è irragionevole e produrrà danni gravissimi ad una economia già debole”. In Friuli Venezia Giulia, la Confcommercio ha lanciato una petizione online per chiedere al governatore, Massimiliano Fedriga, di “far valere a Roma le ragioni di un territorio che può e deve poter riaprire le imprese del terziario prima delle date fissate dal Governo”. I commercianti del Lazio parlano di “una condanna a morte per migliaia di imprese”, mentre in Trentino si teme una “crisi irreversibile”. La Confcommercio di Udine ha lanciato per domani, alle 12, un flash mob su Facebook che potrebbe essere l’ultimo avvertimento al governo prima di una manifestazione di piazza. (ore 15.09)

MUTUI ONLINE

“Tra marzo e aprile si registrano in Italia almeno 25.000 compravendite immobiliari rimandate e oltre 35.000 mutui rimasti in sospeso, di cui circa 15.000 per finalita’ di surroga. Tradotto in valori di mercato, uno stop per circa 4 miliardi di euro di compravendite e 5 miliardi di euro di mutui”. A evidenziarlo è Roberto Anedda, direttore marketing
di MutuiOnline.it. Il danno per le famiglie, spiega l’Osservatorio di MutuiOnline, si amplifica con le mancate surroghe, che con tassi fissi che partono attualmente sotto l’1% per tutte le durate permetterebbero un risparmio cumulativo nel tempo in media tra i 20.000 e gli 80.000 euro per ciascun mutuo. Qualora pero’ l’emergenza coronavirus dovesse degenerare in una piu’ ampia crisi finanziaria, è difficile che condizioni cosi’ favorevoli restino disponibili, viene affermato. Secondo l’Osservatorio, le surroghe sospese bloccherebbero e metterebbero a rischio ogni mese quindi almeno 200 milioni di possibili risparmi futuri per le famiglie. (ore 14.12)

ALITALIA

“Il futuro di Alitalia non puo’ essere valutato in relazione al profilo professionale di chi oggi e’ commissario straordinario. La nazionalizzazione della newco “estratta” dall’azienda in amministrazione straordinaria, come disposta dalla legge di conversione del Decreto Cura Italia, e’ non solo necessaria, ma anche urgente al fine di realizzare una solida compagnia di bandiera, unita nelle attivita’ di aviation, handling e maintenance, in grado di scegliere senza acqua alla gola un adeguato partner industriale. E’ un passaggio decisivo per sostenere la ricostruzione dell’Italia post Coronavirus e salvaguardare l’occupazione”. Lo afferma il deputato di LeU Stefano Fassina. “Senza nazionalizzazione, oggi e per un lungo periodo dato lo scenario dei movimenti di passeggeri e merci, Alitalia puo’ essere soltanto svenduta – prosegue – con la conseguenza per il nostro Paese di perdere irreversibilmente la possibilita’ di avere il controllo di un asset davvero strategico, al di la’ degli impegni formali dell’acquirente. Segnaliamo, infine, ai nostri liberisti ultra-ideologici che l’amministrazione Trump ha appena soccorso le compagnie aeree statunitensi con 25 miliardi di Dollari, il Governo tedesco mette 10 miliardi di euro in Lufthansa e il Governo francese sostiene Air France con 7 miliardi di euro. Come gia’ sottolineato settimana scorsa al Ministro Patuanelli in audizione alla Camera, la newco in via di costituzione deve essere guidata da un qualificato manager del settore del trasporto aereo con esperienza in compagnie di dimensione almeno analoga alla compagnia di bandiera alla quale puntiamo. Certamente, il compito non puo’ essere svolto dal Commissario Leogrande, date le sue competenze in diritto fallimentare”, conclude Fassina. Lo rende noto l’ufficio stampa gruppo parlamentare Liberi e Uguali (ore 14.12)

DL COVID

Il governo ha chiesto il ritiro dell’emendamento al decreto 19, il cosiddetto decreto Covid, presentato dal costituzionalista del Pd Stefano Ceccanti, che parlamentarizza i Dpcm. Lo ha confermato all’Ansa lo stesso parlamentare Dem. Sono stati annunciato diversi altri emendamenti della maggioranza su questo tema, e Pd, Iv e Leu sono in pressing. Dunque – si apprende da fonti del governo – l’esecutivo oggi alla Capigruppo alla Camera chiedera’ lo slittamento del voto del decreto da domani alla prossima settimana. (ore 14.09)

MINISTRO BRASILE ACCUSA LA CINA

Il giudice della Corte suprema brasiliana Celso de Mello ha autorizzato l’apertura di un’inchiesta per razzismo nei confronti del ministro dell’Istruzione Abraham Weintraub che aveva insinuato sui social che la Cina avrebbe provocato la pandemia di coronavirus per “dominare il mondo”.  Dopo le critiche, il ministro ha rimosso il post, che era stato scritto con le L al posto delle R. Nonostante ciò, l’ambasciata cinese ha inviato al governo di Brasilia una richiesta formale di scuse.  La polizia federale ha ora 90 giorni di tempo per le indagini e per raccogliere la testimonianza diretta del ministro. Il giudice de Mello ha precisato che Weintraub non è vittima né testimone ma indagato e quindi non potrà scegliere giorno e ora della sua deposizione.(ore 14.09)

UE, VIAGGI APPENA POSSIBILE

“Le restrizioni ai viaggi” tra i Paesi Ue “saranno revocate al più presto tenendo conto degli sviluppi epidemiologici ed evitando qualsiasi discriminazione in base alla nazionalita’”: lo ha detto la vicepresidente della Commissione Ue, Vera Jourova, dopo una discussione sull’impatto del coronavirus sul settore del turismo, in vista dell’estate. Alla riapertura delle frontiere interne dell’Ue “non ci dovranno essere selezioni su chi può o non puo’ entrare in un Paese sulla base della cittadinanza o della nazionalita’”, ha sottolineato la commissaria, evidenziando che non è ancora il momento di parlare di un possibile passaporto sanitario per i viaggi o dell’uso delle mascherine a bordo degli aerei. Il via libera ai viaggi extra-Ue, invece, “avverrà in un secondo momento, tenendo conto degli sviluppi”. “Secondo le stime della Commissione – ha spiegato – il turismo potrebbe perdere almeno il 50% del suo fatturato nel 2020 e alcune aree saranno più colpite, con una situazione seria in particolare per l’Europa del sud”.(ore 14.07)

INCOGNITA AFRICA

Piu’ difesi dal nuovo coronavirus, grazie a caratteristiche genetiche e ambientali, oppure più a rischio per una serie problemi endemici del continente, come carenze sanitarie e malnutrizione. Sulle possibili conseguenze della pandemia di Covid nei Paesi africani “la comunità scientifica ha contemplato scenari che passano da ipotesi quasi ottimistiche ad altre drammatiche”. Quel che è certo è che non dovrebbe esserci un rischio di “misconoscimento della malattia”, ovvero di mancata rilevazione dei casi. A spiegarlo e’ un approfondimento pubblicato sul portale dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). “Forse l’Africa potrebbe contrastare l’impatto dell’epidemia grazie a un’ipotetica immunità genetica al SARS-CoV-2, o grazie alle temperature piu’ calde che potrebbero rendere il virus meno attivo, oppure grazie alla prevalente giovane età della popolazione africana”. L’Ufficio della Regione africana dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) conferma che queste prime tre ipotesi sono allo studio. Mentre sembra “da escludere che molti casi potrebbero non essere riconosciuti come tali”. Più di 40 Paesi, infatti, sarebbero ora in grado di utilizzare i test specifici, rispetto agli unici due che erano in grado di farlo all’inizio del 2020″. (ore 14.04)

VERTICE AL VIMINALE

Lo stato della sicurezza pubblica, i rischi di infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto economico, un primo bilancio dei controlli disposti per l’emergenza Covid. Sono tra i punti in discussione alla riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si sta svolgendo al Viminale, presieduta dalla ministra Luciana Lamorgese. Al tavolo siedono i vertici delle forze dell’ordine e dell’intelligence. (ore 11.20)

LO STUDIO

I l Covid-19 circolava a Milano già il 26 gennaio, quasi un mese prima della scoperta del Paziente 1 a Codogno (Lodi), il 21 febbraio: iI 26 gennaio almeno 160 persone avevano già contratto il virus tra Milano e provincia e a fine febbraio erano già circa 1.200 in tutta la Lombardia. E’ un’analisi della task-force sanitaria della Regione Lombardia sul mese in cui la catena di contagio s’era già innescata e in cui all’inizio i suoi sintomi vennero scambiati per la coda dell’influenza e la malattia si diffondeva senza essere intercettata. Secondo i grafici dell’analisi della task force della Regione Lombardia, è “altamente probabile che già in quel momento, (26 gennaio ndr.) una sorta di “Giorno 0”, solo a Milano ci fossero già i primi 46 casi di Covid-19 (su 543 in tutta la Lombardia). L’analisi è contenuta in un grafico che analizza la “distribuzione della curva di inizio dei sintomi per i casi positivi”. I tamponi per la ricerca del Coronavirus iniziano a registrare casi “positivi” dal 21 febbraio, quando in Italia si realizza che l’epidemia è arrivata. Se si guarda dunque al progressivo aumento dei contagiati, la curva comincia a salire appunto dal 21 febbraio e s’impenna fino ai 74.348 infettati in Lombardia al 28 aprile. (ore 11.01)

IN ISRAELE

I casi di infezione in Israele sono saliti, dall’inizio dell’epidemia, a 15.782 mentre le morti, con due nuovi decessi registrati, sono diventati 212. I dati sono stati resi noti dal ministero della sanità secondo cui i nuovi casi nelle ultime 24 ore sono stati 193. Allo stesso tempo il ministero ha sottolineato che ad oggi, a parte le morti, il totale dei guariti dal virus, ovvero 7.929 persone, ha superato il numero dei malati, 7.641. Di quest’ultimi, 120 sono in gravi condizioni. (ore 10.55)

PROTOCOLLO PER PALESTRE

“Stiamo lavorando al protocollo per la riapertura delle palestre, dei centri danza e di tutti i centri sportivi del territorio, lo sottoporremo quanto prima al Comitato tecnico-scientifico, perche’ a maggio vorrei tanto che riaprissero in sicurezza anche questi altri centri, insieme ovviamente a tutti gli sport di squadra, al calcio e a tutti gli altri”. Lo ha detto, intervenendo a Omnibus su LA7, il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora aprendo uno spiraglio sul riavvio dello sport di base. “Gradualmente – ha spiegato il ministro – dobbiamo consentire a tutti di tornare all’attività e le strutture più piccole, che magari non avranno le risorse per potersi mettere in regola per tutte le misure sanitarie dovranno essere aiutate da un fondo che io sto creando nel decreto di aprile che nei prossimi giorni ci auguriamo di approvare nel
consiglio dei Ministri”.  Spadafora ha poi ribadito i pagamenti dei bonus per i collaboratori sportivi: “Da ieri abbiamo iniziato i 7.300 bonifici, ovviamente sono state ‘bonificate’ tutte le pratiche risultate corrette e complete, dunque è probabile che chi non ha ancora completato la pratica verra’ pagato nel momento successivo. Per tutti quelli che hanno fatto domanda, indipendentemente dal reddito dello scorso anno, abbiamo trovato risorse per finanziare ed erogare il contributo per tutti i lavoratori sportivi”. (ore 10.47)

RISCHIO MAFIA

“Il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico del nostro Paese, in crisi per l’emergenza coronavirus è reale, è una minaccia tangibile”. Lo ha detto a Radio anch’io il generale della Guardia di Finanza Alessandro Barbera, comandante dello Scico. “Sicuramente – ha proseguito – le organizzazioni criminali adotteranno una serie di strategie diversificate per inquinare il tessuto economico del Paese grazie ad un’ingente disponibilità di risorse finanziarie accumulate con i traffici illeciti, uno fra tutti il traffico internazionale di droga”.  Ad avviso del generale “è prevedibile che molte aziende, che evidentemente andranno in crisi con questa pandemia, diventeranno obiettivi molto appetibili. La criminalita’ organizzata ha sempre sfruttato questi momenti emergenziali, come durante la ricostruzione del post terremoto in Irpinia, oppure l’emergenza dei rifiuti in Campania, ecco la mafia l’ha fatta da padrona in questi momenti”.  Un altro aspetto “altrettanto importante” è che “l’Italia sta immettendo denaro per cercare di sostenere l’economia in crisi e la Gdf sta già facendo azioni di monitoraggio su questo”; monitoraggio da cui e’ emerso “che ci sono dei chiari rischi”.  “Il nostro lavoro di prevenzione per contrastare queste mafie – continua Barbera – va avanti da sempre: da un lato con una qualificazione attenta del nostro personale per sviluppare questo tipo di attivita’ investigative molto specifiche, dall’altro sfruttando l’innovazione tecnologica per supportare l’attività dei nostri investigatori e ancora, per quanto riguarda la dimensione internazionale della criminalità organizzata, dando risalto alla collaborazione costante con gli organi collaterali di tutto il mondo”. (ore 10.44)

ARCURI SU MASCHERINE

“Per le mascherine abbiamo fissato un prezzo massimo di vendita, non di acquisto. Rassicuro che l’obiettivo di calmierare il prezzo non è ostile all’obiettivo di attrezzare una filiera italiana e sostituire con essa prodotti che siamo costretti a importare. Così il commissario Domenico Arcuri. “Stiamo ragionando che per le mascherine in magazzino le aziende non abbiano a rimetterci, pensando a forme di ristoro se hanno comprato a un prezzo più alto (prima del prezzo calmierato, ndr). Da domani però non potranno comprare a un prezzo più alto, altrimenti avranno a rimetterci”. (ore 10.43)

SOLUZIONI PER FAMIGLIE

“Abbiamo incontrato il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, portandogli la preoccupazione dei 26 milioni di famiglie italiane”, fa sapere il Forum delle Associazioni familiari che ricorda: “Mancano solo 120 ore al 4 Maggio, quando molti dei luoghi di lavoro riapriranno sebbene non ci sia la possibilita’ di mandare i bambini a scuola. E’ urgente trovare una soluzione chiara e immediata”. Queste le proposte avanzate dal Forum: assegno per ogni figlio fino ai 18 anni; l’aumento fino al 75% dell’indennita’ corrisposta per il congedo parentale; l’aumento del voucher per i servizi di baby sitting; che il bonus una tantum per i lavoratori autonomi sia calibrato in base ai carichi familiari; l’aumento del fondo per scuole paritarie e la contestuale e graduale detrazione delle rette, perche’ “900.000 ragazzi e, quindi, 900.000 famiglie non sono cittadini di serie B”.  “Stiamo lanciando per domenica 3 maggio alle 18.00 un flashmob per ringraziare le famiglie italiane. Senza polemiche, senza divisioni politiche- spiega ancora il Forum delle Associazioni familiari -. Abbiamo giustamente ringraziato i medici e gli infermieri per il loro eroico impegno. Domenica 3 maggio alle 18.00 ringrazieremo le famiglie e i bambini che hanno fatto la loro parte rimanendo a casa”. “Facciamo rumore, facciamoci un applauso dai balconi e dai terrazzi! – aggiunge – Sara’ il flashmob piu’ grande d’Italia!”. (ore 10.42)

DANNI PER IMPRESE

Danni severi o rilevanti per il 66% delle imprese, ricorso agli ammortizzatori sociali per il 73%. A marzo in media il calo del fatturato e’ del 22,4%, per le ore lavorate del 21,8%. E’ la sintesi di un’indagine sugli effetti dell’emergenza Coronavirus focalizzata sulle aziende del settore condotta da Federazione di Confindustria Anie, che rappresenta il comparto della tecnologia elettrotecnica ed elettronica. In caso di apertura il 72% delle imprese dichiara di rilevare criticità nell’attività, il 52% difficoltà per la mancata ricezione delle forniture e il 31% per la riduzione della liquidita’ per l’ordinaria gestione. Fra le leve che le aziende intendono utilizzare per rilanciarsi le principali sono  ricalibrare o cambiare i Paesi di destinazione dell’export (35% del totale), con il 33% che pianifica modifiche nell’offerta (33%) e alla spinta ad implementare tecnologie digitali. Il 2% delle imprese ha una visione molto pessimista dichiarando di non vedere alternative se non chiudere l’attivita’. (ore 10.41)

PREOCCUPA VARIANTE BIMBI

Il ministro della Salute francese, Olivier Veran, ha detto questa mattina che prende “molto sul serio” la comparsa in Francia di casi di bambini colpiti da una malattia infiammatoria grave, sottolineando che non ci sono ancora elementi sufficienti per collegare questa affezione al coronavirus. Le autorità sanitarie britanniche hanno lanciato negli ultimi giorni un’allerta per l’aumento del numero di bambini che presentano sintomi somiglianti alla malattia di Kawasaki, una sindrome vascolare che colpisce i giovanissimi e le cui cause non sono note. Ma alcuni casi sono stati riportati anche in Italia, in Spagna, in Svizzera e in Francia: “E’ un’allerta che ho ricevuto da Parigi – ha detto Veran ai microfoni di France Info -, ci sono una quindicina di bambini di diverse eta’ malati a Parigi”. Questi bambini hanno “sintomi di febbre, problemi digestivi e un’infiammazione vascolare piuttosto generalizzata che può provocare problemi cardiaci”. Ma, afferma Ve’ran, “nessuno di questi bambini fortunatamente e’ morto per queste complicazioni”. (ore 10.39)

VERSO LA PROROGA DIVIETO LICENZIAMENTI

Il divieto di licenziamento, previsto dal decreto Cura Italia fino a metà maggio, “verrà prorogato”. Così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ospite di Corriere Tv intervistata dal direttore Luciano Fontana. “E’ mia intenzione prorogare” questa misura, “abbiamo un ventaglio di tutele per le imprese e per i lavoratori che consente di mantenere il lavoratore all’interno dell’impresa, accanto agli strumenti che danno liquidità”, ha affermato Catalfo. “Dobbiamo cercare di evitare l’aumento della disoccupazione o la chiusura delle attività imprenditoriali”, ha
aggiunto. (ore 10.36)

VACCINI A BERLINO

Affrontare il coronavirus e l’influenza stagionale insieme potrebbe mettere sotto pressione il sistema sanitario tedesco: per questa ragione il governo intende reperire, per la prima volta, fino a 4,5 milioni di dosi di vaccino antiinfluenzale contro la consueta influenza. E’ quello che ha annunciato il ministro della Salute Jens Spahn al Neue Osnabruecker Zeitung. “Occuparci contemporaneamente di tanti malati di influenza e di coronavirus potrebbe sovraffaticare il nostro sistema sanitario”, ha affermato. “In vista della prossima influenza stagionale, permetteremo ai medici di procurarsi piu’ dosi di vaccino e ce ne occupiamo per la prima volta come Stato procurandone 4,5 milioni i di dosi”.(ore 10.33)

 

Martedì 28 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

L’Italia supera la soglia dei 200mila contagiati totali, vale a dire gli attualmente positivi al coronavirus, le vittime e i guariti. Ad oggi sono infatti 201.505, con un incremento rispetto a ieri di 2,.091. L’aumento ieri era stato di 1.739. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus: ad oggi sono 1.863, 93 in meno rispetto a ieri. Di questi, 655 sono in Lombardia, 25 in meno rispetto a ieri. Dei 105.205 malati complessivi, 19.723 sono ricoverati con sintomi, 630 in meno rispetto a ieri, e 83.619 sono quelli in isolamento domiciliare. Sono 68.941 i guariti dal coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.317. L’aumento ieri era stato di 1.696. Sono salite a 27.359 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 382 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 333. Si conferma il calo dei malati per coronavirus. Sono complessivamente 105.205, 608 meno di ieri. La diminuzione ieri era stata di 290 mentre domenica c’era stato un incremento di 256 malati. I dati sono stati forniti dalla Protezione civile. (ore 18.01)

CONFINDUSTRIA PEGGIORA STIMA PIL

“Con la decisione del Governo di rimandare l’inizio delle riaperture ci sono da considerare almeno due settimane in piu’ di blocco delle attività produttive” che comportano “una caduta aggiuntiva del Pil di 1,5 punti percentuali”, in uno scenario internazionale che peggiora, avverte il direttore del Centro Studi Confindustria, Stefano Manzocchi, in audizione sul Def. Il CsC “sta rielaborando le previsioni per l’anno in corso”: ad oggi “la caduta del Pil si collocherebbe tra l’8 e il 10%”, era vista al -6%. (ore 17.17)

PIANO INFANZIA

“L’impegno del Governo per tutelare tutte le famiglie e garantire a quelle con figli di poter conciliare vita e lavoro è massimo. A questo proposito, nel nuovo decreto che ci apprestiamo ad approvare verrà prevista l’estensione del congedo parentale e del bonus babysitter e inserito un indennizzo per colf e badanti, un importante sostegno per milioni di nuclei”. Così il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo a proposito del piano infanzia e del decreto aprile spiegando che sta lavorando con gli altri ministeri a un protocollo per i centri estivi e sta valutando la possibilità di estendere l’uso del bonus babysitter per pagare questi servizi. In più “come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, poi, sto vagliando la possibilità di finanziare i progetti proposti dagli enti locali con fondi del mio Ministero. Mai come in questo momento serve una sinergia a tutti i livelli e il Governo è pronto a fare la sua parte”. (ore 17.16)

Due protocolli per avviare il piano infanzia per la fase 2. E’ quanto si legge in un comunicato della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti dopo la prima riunione svoltasi stamani in videoconferenza. All’incontro hanno partecipato i ministri Lucia Azzolina, Nunzia Catalfo e Vincenzo Spadafora, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Elly Schlein, il presidente dell’UPI, Michele De Pascale, il presidente dell’ANCI, Antonio De Caro, il sindaco di Firenze e referente città metropolitane, Dario Nardella, e il Presidente della Società Italiana di Pediatria, Alberto Villani.  Nella riunione – viene spiegato nella nota – si è lavorato all’ipotesi di due protocolli e di linee guida da sottoporre al Presidente del Consiglio e al Comitato tecnico scientifico, in modo che già dal prossimo 4 maggio si possa, in collaborazione con gli enti locali, offrire alle famiglie un piano di attività educative per bambini e ragazzi e al tempo stesso sostenere i genitori nella ripresa dell’attività lavorativa.  Un primo protocollo dovrebbe permettere da maggio la possibilità di attività in spazi aperti e accessibili a piccoli gruppi contingentati. In valutazione anche l’ipotesi di maggiori risorse agli enti locali e alle famiglie per i servizi educativi.  Il documento successivo dovrebbe invece prevedere indicazioni applicabili dal mese di giugno in riferimento all’attività di centri estivi, in collaborazione con il mondo sportivo, il terzo settore, gli enti locali, che saranno protagonisti della ripresa e di una doverosa risposta di prossimità ai bisogni delle famiglie. A tal fine saranno rese disponibili dal Ministero della Famiglia risorse aggiuntive, che potranno eventualmente essere incrementate. Le misure saranno messe in campo anche con un confronto serrato con gli esperti del comitato tecnico scientifico. (ore 17.12)

VACCINO ANTI INFLUENZA

Il prossimo autunno un eventuale ritorno del virus Sars-Cov-2 potrebbe confondersi con l’epidemia influenzale, e quindi è fondamentale che chi fa parte di una categoria a rischio si vaccini per l’influenza. Lo ha affermato nel corso di una conferenza stampa virtuale organizzata dalla Fondazione Insieme Contro il Cancro Stefano Vella, infettivologo
e docente Global Health Università Cattolica di Roma. “Si tratta di due patologie con sintomi molto simili, almeno
all’inizio – ha sottolineato Vella -: è importante quindi la vaccinazione, sia per la protezione che offre, sia per permettere una diagnosi più facile. Questo secondo me dovrebbe riguardare tutti, anche i bambini, ma a maggior ragione i
pazienti più a rischio, come chi ha già una patologia grave”. Il virus, ha aggiunto Vella, non si è indebolito. “Pertanto
anche nella fase 2 dovranno essere rispettate con rigore le misure di distanziamento sociale. Covid-19 è una malattia poco prevedibile, in un certo senso ‘imprecisa’: nel 50% dei casi è asintomatica, nel 30% è caratterizzata da un decorso lieve moderato. Ma il 15-20% dei pazienti presenta una sindrome acuta respiratoria grave, talvolta con necessità di ricovero in terapia intensiva. In questi casi, il virus causa una reazione eccessiva del sistema immunitario, che intasa i polmoni”. (ore 17.12)

COMMISSIONE INCHIESTA IN LOMBARDIA

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, ai sensi dell’articolo 19 dello Statuto d’Autonomia della Lombardia e dell’articolo 52 del Regolamento generale, ha dato il via libera questa mattina all’istituzione di una Commissione di inchiesta sull’emergenza Covid-19. “Su richiesta delle opposizioni abbiamo istituito una Commissione che mi auguro possa vedere un confronto partecipato e propositivo tra tutti i suoi componenti – ha spiegato il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi -, con l’obiettivo di approfondire e analizzare la gestione dell’emergenza sanitaria di questi mesi in modo utile e costruttivo, senza cadere e perdersi in sterili polemiche e strumentalizzazioni politiche”. La Commissione, la cui istituzione era stata richiesta da tutti i Consiglieri di minoranza, nello svolgimento del proprio lavoro avrà come oggetto specifico l’analisi e la valutazione della gestione dell’emergenza sanitaria da Covid-19 in Regione Lombardia. Dovrà concludere i propri lavori entro 12 mesi dall’insediamento. La Commissione sarà composta da tre consiglieri per i gruppi consiliari più consistenti (LN, PD, M5S, FI) e da un consigliere per gli altri gruppi; entro dieci giorni i capigruppo dovranno comunicare i nominativi dei componenti, dopo di che il presidente Fermi convocherà la seduta di insediamento. Il presidente della Commissione sarà espressione dei gruppi di minoranza e dovrà essere votato a maggioranza dei componenti della Commissione. (ore 16.09)

ISTAT, CROLLO NATALITA’

L’epidemia di coronavirus imprimerà una forte accelerazione al fenomeno italiano delle “culle vuote” fino a far diminuire il numero dei nuovi nati sotto i 400mila nel 2021, una soglia che non si prevedeva discendere prima del 2032. E’ quanto ha segnalato l’Istat nel corso di un’audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato sul Def. “I 435 mila nati in Italia nel 2019 e i 428 mila che si erano ipotizzati per il 2020 alle condizioni pre-Covid-19 – ha spiegato Roberto Monducci, Direttore del Dipartimento per la produzione statistica dell’Istituto – dovrebbero scendere a circa 426 mila nel bilancio finale del corrente anno, per poi però ridursi a 396 mila, nel caso più sfavorevole, in quello del 2021. In generale, il superamento al ribasso del confine simbolico dei 400 mila nati annui, che originariamente nelle previsioni Istat del 2019 sarebbe avvenuto solo nel 2032 nell’ipotesi più pessimistica alla luce delle nuove simulazioni sembra invece possibile qualora si realizzasse un rapido raddoppio del tasso di disoccupazione”. “Una eventuale accelerazione post Covid-19 del declino strutturale della natalità – ha aggiunto – fenomeno del resto in corso da tempo nel nostro Pese, rappresenterebbe un’aggravante della cui entità è certamente utile avere un ordine di grandezza; quanto meno per poterle assegnare un adeguato grado di priorità, nelle azioni che dovranno portare, una volta fuori dall’emergenza, a un ritorno alla normalità”. (ore 16.08)

NIENTE MESSE ANCHE IN FRANCIA

“Conosco l’impazienza delle comunità religiose. I luoghi di culto potranno restare aperti, ma credo sia legittimo chiedere di non organizzare funzioni e cerimonie” prima del 2 giugno: lo ha detto il premier francese, Edouard Philippe, nel corso del suo intervento all’Assemblea Nazionale. Il premier ha aggiunto che i funerali continueranno ad essere possibili con un massimo di 20 persone.(ore 16.06)

DL APRILE

Si terrà alle 17.30 una nuova riunione sul decreto di aprile dei ministri Roberto Gualtieri e Federico D’Incà con i capigruppo di maggioranza. All’incontro prenderanno parte i viceministri Laura Castelli e Antonio Misiani e i sottosegretari Simona Malpezzi e Gianluca Castaldi. (ore 16.03)

IN FRANCIA STOP AL CALCIO

“La stagione agonistica degli sport professionistici 2019-2010, in particolare quella del calcio, non potrà riprendere”: lo ha annunciato il premier francese, Edouard Philippe, presentando in parlamento il piano della riapertura dall’11 maggio. (ore 16.02)

A MILANO IN CONSEGNA 12.500 MASCHERINE A DOMICILIO

Parte anche a Milano, così come nelle città della provincia, un progetto per consegnare a domicilio le mascherine alle famiglie. Protezione Civile comunale, Areu, in collaborazione con Anpas, Cri, Faps e Fvs, inizieranno già da oggi a distribuirle ai familiari dei pazienti che soccorreranno. Le 25 associazioni di soccorso attive a Milano e convenzionate con Areu hanno ricevuto dalla protezione civile comunale 100 confezioni di mascherine chirurgiche ciascuna, suddivise in kit da 5 mascherine, per un totale di 12.500 pezzi. “Il Comune vuole arrivare a distribuire le mascherine a chi ne ha più
bisogno e si fa aiutare da chi ogni giorno è vicino a tanti cittadini: ogni settimana riforniremo le associazioni”, spiega il vicesindaco Anna Scavuzzo. La Protezione Civile della Regione Lombardia ha  consegnato al Comune un ulteriore lotto di 300mila mascherine chirurgiche: anch’esse saranno destinate ai cittadini e alle organizzazioni che operano nell’ambito del Comune. (ore 15.12)

UEFA, DA FEDERAZIONI RISPOSTE ENTRO IL 25 MAGGIO SU RIPRESA CAMPIONATI

Il Comitato Esecutivo Uefa ha invitato le 55 federazioni nazionali a fornire entro il prossimo 25 maggio una  risposta ufficiale sulla loro intenzione di far ripartire o meno i rispettivi campionati per poter poi procedere alla stesura della lista delle partecipanti alle coppe europee per la stagione 2020-2021. L’organo di autogoverno del calcio europeo presieduto da Aleksander Ceferin ha ribadito la necessità, in caso di interruzione dei tornei, di designare le squadre partecipanti alle prossime coppe europee solo attraverso criteri sportivi.(ore 15.10)

SCUOLE CATTOLICHE, I COSTI

I Superiori generali delle congregazioni cattoliche tornano a lanciare un appello per le scuole paritarie la cui crisi finanziaria è stata aggravata dall’emergenza coronavirus. “Non deve rimanere indietro nessuno”, è l’appello al premier Giuseppe Conte rivolto da Madre Yvonne Reungoat, e Padre Luigi Gaetani, rispettivamente Presidente Usmi e Cism. Se un terzo delle scuole paritarie si vedrà costretto a chiudere la crisi “costerebbe allo Stato italiano oltre 2,4 miliardi aggiuntivi (la scuola pubblica statale in Italia costa mediamente 8.200 euro per ogni alunno iscritto -fonte Ocse-; se stimiamo in 300mila studenti i nuovi iscritti che passerebbero dal sistema paritario a quello statale i costi aggiuntivi sarebbero di 2,4 miliardi), più gli ammortizzatori sociali per i circa 40.000 lavoratori del settore. E’ conveniente per lo Stato sostenere la scuola pubblica paritaria, in quanto è proprio di uno Stato democratico avanzato assumersi una chiara responsabilità sociale e non accontentarsi di navigare sotto costa”, si legge nell’appello.(ore 15.09)

PROTESTE IN CILE

Nonostante le disposizioni per lottare contro la pandemia da coronavirus che vietano in Cile le riunioni di più di 50 persone, centinaia di manifestanti si sono dati appuntamento ieri in Piazza Italia a Santiago, inscenando una protesta antigovernativa che è stata però dispersa dalle forze dell’ordine che hanno proceduto a decine di arresti. Convocati attraverso le reti sociali i dimostranti si proponevano di realizzare un ‘cacerolazo’ (concerto di pentole e coperchi) in occasione del 93/o anniversario della fondazione dei ‘carabineros’ cileni, da loro considerati i principali responsabili delle violenze avvenute durante le proteste antigovernative cominciate in Cile il 18 ottobre 2019. Ma appena giunti sul posto i militanti sono stati affrontati da membri delle Forze speciali degli stessi ‘carabineros’ che li hanno dispersi utilizzando sfollagente, lacrimogeni e idranti, arrestandone 33. Svoltesi quasi quotidianamente per mesi, le manifestazioni contro il governo del presidente Sebastian Pinera sono state sospese per l’espansione del virus Covid-19 e per le misure di limitazione dei movimenti della popolazione decise dal governo. Secondo gli ultimi dati resi pubblici dalla autorità sanitarie locali, in Cile i contagiati da coronavirus sono 13.331, di cui 189 sono morti. Le proteste sono però ricominciate la settimana scorsa quando il governo ha annunciato un “ritorno alla normalità” e così, venerdì si è tenuto un primo ‘cacerolazo’ nella capitale, dove domenica una cinquantina di persone sono scese di nuovo in piazza, indossando camici bianchi, mascherine sanitarie, e camminando a distanza, per mostrare un grande striscione di protesta contro la “nuova normalità”. (ore 15.07)

STUDIO SVELA: CON MASCHERINE -15% CONTAGI

Obbligatorie negli spazi chiusi, sia nei luoghi di lavori che nei mezzi di trasporto, ma in ogni caso – come si legge nel Dpcm di domenica – “fortemente raccomandate”, anche se non per i bambini al di sotto dei 6 anni. Sulle mascherine continua il dibattito tra gli scienziati e all’interno delle forze politiche. Nel documento del comitato tecnico-scientifico che ha frenato l’allentamento delle misure da ‘lockdown’ per il 4 maggio si sottolineano “le incertezze sul valore dell’efficacia” di questi dispositivi di protezione sanitaria. E’ emerso dagli studi fatti dagli scienziati – questo il resoconto fatto anche questa mattina al Copasir dove è intervenuto il ministro Speranza – che l’utilizzo delle mascherine riduce del 15% il rischio di contagio. Il ministro della Salute nell’audizione ha ribadito che si punterà sempre di più sui Covid 19 hospital e che non bisogna abbassare la guardia altrimenti il rischio di una nuova ondata è dietro l’angolo. Nel documento del comitato tecnico-scientifico vengono elencati tutti i motivi della necessaria cautela. Ora una riapertura dei negozi e dei ristoranti “può potenzialmente innescare nuove epidemie”, l’ok alle scuole scatenerebbe invece una impennata dei contagi. “L’analisi della sola soglia epidemica associata ai diversi scenari di riapertura suggerisce – rimarca il comitato scientifico – che una riduzione del 20% circa dei contatti rilevanti per la trasmissione epidemica potrebbe essere sufficiente a contenere il numero di riproduzione sotto la soglia critica”. Speranza oggi in audizione si è fatto portavoce dei dubbi degli esperti sulla eventualità di allentare troppo la stretta. Sul fronte delle mascherine ha fatto anche un riferimento ai contratti siglati da cinque aziende italiane – Fab, Marobe, Mediberg, Parmon e Veneta distribuzione – con il commissario straordinario per l’emergenza, Arcuri. (ore 15.06)

IN AUSTRIA

L’Austria sospende con il primo maggio le limitazioni agli spostamenti, restano però in vigore la distanza minima di un metro tra le persone e l’obbligo di indossare le mascherine. Lo ha annunciato il governo a Vienna. Da maggio saranno inoltre consentite manifestazioni con 10 partecipanti e funerali con 30 persone. Nei negozi raddoppia il numero dei clienti, da una persona ogni 20 metri quadri e una ogni 10. Dal 2 maggio riapertura graduale delle attività commerciali. (ore 12.14)

CONTE NELLE AREE PIU’ COLPITE

“Questa suturazione della ferita di Genova giunge in un periodo di particolare emergenza: non avremmo mai pensato di affrontare un’emergenza del genere, sanitaria, economica, sociale. Con gli altri leader siamo tutti consapevoli che in Europa è la piu’ grande tragedia, la più grande sfida che affrontiamo dal dopoguerra a oggi”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nel suo intervento dal cantiere del ponte di Genova, per il completamento dell’ultima campata. (ore 12.09)

Nella visita ad alcune delle province della Lombardia e dell’Emilia Romagna piu’ colpite dall’epidemia Coronavirus, il premier sara’ accompagnato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. (ore 11.18)

COLDIRETTI LOMBARDIA

Coldiretti Lombardia ha chiesto lo stato di calamità per gli oltre 1.600 agriturismi lombardi, dopo quasi due mesi di chiusura forzata per l’emergenza coronavirus che ha portato un impatto negativo con picchi fino al -100% di attività. Lo rende noto la Coldiretti regionale nel sottolineare la necessità di “anticipare la ripartenza per queste strutture, per cui è invece previsto un lockdown prolungato fino al mese di giugno, secondo le ultime disposizioni nazionali in vista della cosiddetta Fase 2”. Una prospettiva che rischia di compromettere ulteriormente l’attivita’ di molte aziende agrituristiche già colpite dalle cancellazioni delle cerimonie religiose, dal blocco delle attività di fattoria didattica, oltre che dalle mancate gite con pranzi fuori casa tradizionalmente legati al periodo primaverile. “Per la filiera – precisa la Coldiretti – si tratta di un duro colpo all’economia e all’occupazione, solo in parte attenuato dalla possibilità di vendita diretta a domicilio di prodotti e piatti pronti”. (ore 11.17)

BCE, VOLA DOMANDA PRESTITI

“La domanda di prestiti o linee di credito da parte delle imprese è volata nel primo trimestre 2020, a fronte delle necessità di liquidità d’emergenza nel contesto della pandemia e del lockdown”. Lo scrive la Banca centrale europea nella sua Indagine sul credito bancario: la percentuale netta di banche che hanno registrato un aumento della domanda di credito è balzata al 26%, contro il -7% del trimestre precedente. La percentuale netta delle banche che si aspettano un ulteriore aumento della domanda di prestiti, per il secondo trimestre, sale ai massimi storici al 77%. (ore 11.16)

ISTAT SU OCCUPAZIONE

Le indennità di disoccupazione hanno raggiunto “il livello massimo di spesa nel 2019 (12,6 miliardi)”, mentre la spesa per la Cassa integrazione guadagni “è ritornata a livelli molto bassi, analoghi a quelli precedenti la crisi economica del 2009 (849 milioni)”. In totale quasi 13,5 miliardi. Lo indica il report Istat sulla protezione sociale, aggiungendo che le indennità di disoccupazione e le spese per la Cig “sono destinate a crescere nel 2020 per effetto dei decreti per il sostegno al reddito dei lavoratori a seguito della chiusura delle attività per l’emergenza Covid-19”.(ore 11.15)

LO SPORT

Se negli Stati Uniti il golf non s’è mai fermato completamente durante la pandemia e il lockdown (la percentuale dei percorsi di gara aperti è salita al 58%), in molti paesi d’Europa la situazione è completamente diversa. Dalla Francia alla Spagna, circoli ancora chiusi e incertezze sulle riaperture. Entrambe le federazioni hanno inviato un protocollo per la riapertura dei Club ai rispettivi governi. Il documento redatto da quella iberica, rispetto a quello di molte altre federazioni, prevede anche l’utilizzo dei carrelli a livello individuale o familiare. Per il resto, le linee guida sono un po’ quelle già in vigore negli Stati Uniti tra prenotazioni online o via telefono e pagamenti con carta di credito via internet o smartphone. Spogliatoi chiusi, così come le Club House, i bar e i ristoranti. E partenze di gioco ogni 5 minuti. Divieto assoluto di stringersi le mani, di toccare le bandiere. E ancora: nessun rastrello per riparare i bunker. Situazione per certi versi simile in Francia dove i circoli potrebbero riaprire, con un graduale processo di deconfinamento, dal 11 maggio. Chiuso dal 15 marzo, il Le Golf National di Guyancourt (vicino Parigi), teatro della Ryder Cup 2018), fiore all’occhiello del green francese, da ormai 45 giorni è al lavoro per garantire un campo sempre più “magnifico dopo la riapertura”. Questa la rivelazione all’Equipe di Hugo Senlis, capo squadra dell’Albatros, il percorso di punta del circolo. (ore 11.05)

PIANO INFANZIA

E’ iniziato in questi minuti l’incontro, da remoto, per discutere la proposta riguardante il Piano per l’infanzia e l’apertura dei centri estivi per i bambini. Nella riunione sono impegnati, a quanto si apprende,  ministri Bonetti, Catalfo, Azzolina, Spadafora e il presidente dell’Anci Decaro, quello dell’Upi, De Pascale e rappresentanti delle Regioni. (ore 9.58)

“Non è possibile la ripartenza delle attività produttive e in generale del lavoro senza una soluzione al problema dei bambini e dei ragazzi, della loro educazione e del loro affidamento”. Lo ha scritto su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana. “Non bastano certo – ha aggiunto – provvedimenti come il bonus o il congedo parentale. Nè si può pensare di lasciare i figli soli in casa o portarli dai nonni”. Secondo Rossi, alla ripresa delle attività didattiche “bisognerà insegnare in classi di piccoli numeri, rispettare la distanza, articolare l’attività su più turni e alternare lo studio con lo sport individuale, con il gioco, con altre
attivita’ culturali. Non basteranno le aule disponibili e bisognerà utilizzare tutte le strutture pubbliche, le palestre, i centri culturali e sociali, gli spazi di ritrovo”. Per far fronte a tale sforzo, sostiene il presidente della Regione, “potrebbero essere assunti tanti giovani che sono in formazione o in attesa di impiego per diventare insegnanti ed educatori”. Anche per i nidi, conclude, “si devono trovare soluzioni in sicurezza, ad esempio sviluppando i micronidi nei condomini e nei quartieri”.(ore 9.46)

“Siamo al lavoro con gli entri locali per organizzare attività a sostegno delle famiglie, dove i genitori possono portare i bambini anche piccoli. Ho chiesto, non è stato possibile ma continuerò ad insistere perché questo accada, di riaprire i servizi all’infanzia 0-6 anni, ovviamente riorganizzati in piccoli gruppi e con tutte le regole che devono essere mantenute. Su questo continuerò a lavorare con insistenza”. Lo ha detto la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti durante una intervista a Radio24.(ore 9.46)

CONFINDUSTRIA

“Sarebbe opportuno che Governo e Parlamento avviassero una riflessione per completare gli strumenti di sostegno alle imprese, anche in vista del decreto-legge di prossima adozione”, avverte Confindustria, in audizione alla camera sul Dl Imprese con la Dg Marcella Panucci. “Considerando che una parte delle perdite subite dalle imprese, almeno nel breve periodo, non potrà ragionevolmente essere recuperata occorre ragionare su un adeguato mix di misure, che passi anche attraverso strumenti volti a compensare le perdite che si genereranno a causa della contrazione delle attività economiche”, indicano gli industriali: “Si tratta di un intervento già sperimentato in altri Paesi, compatibile coi principi della disciplina europea sugli aiuti di Stato, e che richiederebbe un’adeguata attivita’ istruttoria riguardo a definizione della platea dei beneficiari, limiti delle perdite da indennizzare e, quindi, impatti sulla finanza pubblica”. Per gli industriali, poi, “risulta indispensabile una decisa accelerazione dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni per sostenerne la liquidità e rafforzarne la struttura finanziaria”. E “per le stesse ragioni, occorre accelerare l’utilizzo di eventuali crediti di imposta incidendo significativamente sui vincoli che ne frenano la fruizione, a partire dal limite massimo annuo per le compensazioni orizzontali, garantendo, al contempo, tempi più celeri per il recupero dei crediti, specie quelli Iva”.(ore 9.57)

CONTE, RIFAREI TUTTO

“Tornassi indietro rifarei tutto uguale”. Così il premier Conte in un colloquio con la Stampa. “Non sono pentito. Ho una grande responsabilità nei confronti del Paese. Non posso permettermi di seguire i sentimenti dell’opinione pubblica che pure comprendo nelle proprie emozioni”. La curva del contagio va controllata “in tutti i modi”. “Ecco perché sono convintissimo che sia meglio procedere sulla base di un piano ben organizzato per minimizzare al massimo il rischio di una ricaduta che sarebbe fatale”. La bussola “che guida l’ azione e le scelte del governo sono le valutazioni che hanno e devono continuare ad avere una base scientifica. E’ mio dovere attenermi a questa – aggiunge -. C’è una certa rigidità del comitato tecnico-scientifico, ma se c’è è sulla base della letteratura scientifica sui contagi che loro hanno a disposizione”. Conte comunque rivendica le scelte fatte: “Se un paziente solo, il famoso paziente uno, è riuscito a far esplodere un focolaio e a scatenare un contagio tale da obbligarci a chiudere l’intera Italia, riuscite a immaginare cosa potrebbe succedere con 100 mila casi positivi, quali sono quelli attualmente accertati?”. L’indice del contagio R0 “adesso è sotto l’ uno. Se tornasse a 2 vorrebbe dire in pochissimo tempo 200 mila contagiati, poi 400 mila, poi 800 mila, poi 1 milione e seicentomila e così via. La curva diventerebbe esponenziale. Con il tasso di letalità che c’è, sarebbe imperdonabile”. Si precipiterebbe “in una condizione ben peggiore e forse irreversibile”. Per quanto riguarda le fabbriche e le aziende, “abbiamo aperto all’industria e questo significa non 3 milioni, ma 4 milioni e mezzo di lavoratori che si sposteranno nel Paese”. Ai cittadini “abbiamo voluto allentare un po’, per andare incontro ai desideri comuni, evitando però una sensazione di liberi tutti e di trasformare la ritrovata liberta’ in un diffusore del contagio anche tra i familiari e gli amici. Anche per questo abbiamo mantenuto l’ autocertificazione, con specifiche motivazioni. Proseguiremo per step, pronti a correzioni se vedremo la curva rialzarsi. Ricorreremo a nuove zone rosse se necessario”.  Riguardo le critiche dai vescovi, Conte ha sentito Gualtiero Bassetti: “Con la Cei lavoreremo per concordare uno specifico protocollo di sicurezza, in modo da garantire a tutti i cittadini che parteciperanno a celebrazioni liturgiche condizioni di massima protezione. Questo anche per tutelare i parroci e i celebranti contro il rischio che si diffonda il contagio tra i fedeli”. (ore 8.35)

A RISCHIO OLIMPIADI ANCHE NEL 2021

“Se la pandemia non sarà sotto controllo nel 2021, i Giochi (olimpici) saranno annullati”. Lo ha sottolineato il presidente del comitato organizzatore delle Olimpiadi a Tokyo, Yoshiro Mori, in un’intervista al giornale giapponese Nikkan Sports. La pandemia da coronavirus ha già obbligato al rinvio delle Olimpiadi di Tokyo la cui apertura, al momento, è fissata per il 23 luglio 2013. Il presidente del comitato organizzatore di Tokyo 2020 ha pero’ avvertito che non sono possibili ulteriori rinvii e che quindi se entro la data prevista per i Giochi la pandemia non sarà’ sotto controllo, questi verranno cancellati. Mori ha infatti risposto con un categorico “No” alla domanda se le Olimpiadi possano essere ulteriormente rinviate: “In tal caso verranno cancellate”, ha detto nell’intervista al quotidiano giapponese Nikkan Sports. Ricordando quindi che in precedenza i Giochi sono stati cancellati soltanto in tempo di guerra, Mori ha paragonato la lotta contro il coronavirus a quella contro un “nemico invisibile”. Ma ha anche rassicurato che, se la pandemia sarà verrà tenuta con successo sotto controllo “terremo le Olimpiadi in pace la prossima estate”. (ore 8.25)

 

Lunedì 27 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Scendono sotto le duemila unità a quota 1.739 i nuovi contagi (-655 rispetto a ieri a quota 199.414), il dato più basso dal 10 marzo, mentre si registrano 333 decessi, in aumento di 73 unità (26.977 il totale). Lo ha detto il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nella conferenza stampa odierna sottolineando che diminuiscono gli attualmente contagiati (-290 a quota 105.813), frutto anche di 1.019 dimissioni dagli ospedali con sintomi lievi (20.353 gli attuali ricoverati) e 117 dalle terapie intensive (-87 a quota 2.267) con un totale di 66.624 pazienti guariti (1.696 piu’ di ieri). (ore 18.20)

LO SPREAD

Lo spread tra Btp e Bund chiude in netto calo a 221 punti base dai 231 punti della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale del Tesoro scende all’1,75%. (ore 18.03)

S&P, DA ITALIA CI ASPETTIAMO PIANO CREDIBILE

“Le nostre previsioni sono per un aumento del debito al 153% del pil” e non includono gli ultimi annunci da parte delle autorità. “Una volta che sarà tornata una qualche sorta di normalità nel mondo ci aspettiamo un piano credibile per la riduzione del debito” dall’Italia. Lo afferma Frank Gill, senior director, sector Lead sovereign rating dell’Emea di S&P nel corso di una webcast, sottolineando come negli ultimi anni l’Italia ha fatto progressi sul fronte dei deficit. “L’Italia si sta rifinanziando a tassi reali negativi. La risposta da parte della Bce e dall’Ue – mette in evidenza Gill – è per far guadagnare tempo all’Italia ma chiaramente” l’altro nodo è una crescita bassa in parte per l’andamento demografico in parte per rigidità strutturali. (ore 16.56)

DL APRILE, IN ARRIVO 5 MILIARDI PER PMI

Circa 5 miliardi per consentire allo Stato di entrare nel capitale delle Pmi che intendano rafforzarsi per superare l’emergenza Coronavirus. E’ questa, secondo quanto apprende l’ANSA, l’entità di risorse che il governo punta a destinare alla misura, che sarà inserita nel decreto di aprile insieme alle norme per consentire a Cdp di entrare a tempo nelle grandi imprese in difficolta’. Anche nel caso delle aziende tra 10 e 249 dipendenti lo Stato entrerebbe a tempo, uscendo entro 6 anni. Per le imprese più piccole invece
ci saranno i ristori a fondo perduto.

UNA APP PER SCEGLIERE IL TAVOLO

L’azienda riminese Lasersoft ha sviluppato un’applicazione per smartphone che consente di scegliere il tavolo e il menù di un ristorante una volta che questi locali torneranno a riaprire. L’azienda si occupa da tempo di software per il settore turistico e aveva realizzato l’app Myselforder qualche anno fa. All’epoca “ci dicevano: perché i ristoranti dovrebbero togliere i menù e sostituirli con una app sul telefonino?”, ricorda all’edizione riminese del Resto del Carlino l’amministratore dell’azienda, Antonio Piolanti. Ora, con le restrizioni anti-contagio, l’intuizione di allora “si puo’ rivelare molto utile”. Ad oggi l’app è stata già venduta a circa 300 locali pubblici. “Ci chiamano da tutta Italia, abbiamo venduto il nostro programma anche a ristoranti della Sardegna, del Veneto, di Roma”, prosegue l’imprenditore. Prima si prenota il posto da casa, poi, una volta seduti al tavolo, si ordinano i piatti sempre tramite smartphone e con lo stesso sarà possibile pagare il conto. “Stiamo lavorando a un programma specifico per gli alberghi – conclude Piolanti -, che permetterà di aiutarli nella gestione di check-in e check-out. Una soluzione che eviterà assembramenti e consentirà ai clienti di fornire i dati e pagare evitando code alla reception”. (ore 16.55)

TURISMO E PREOCCUPAZIONI

“Il turismo è un settore decisivo dell’economia italiana che in questo momento è in grave sofferenza, come detto dallo stesso presidente del Consiglio Conte nel suo discorso di ieri. Va quindi urgentemente sbloccato e aiutato con interventi immediati per la ripartenza. Per questo abbiamo raccolto dalla nostra base associativa, composta da 20 filiere, le proposte per le linee guida e le indicazioni operative per la riapertura delle imprese che abbiamo presentato in un documento alla task force Colao”. Lo fa sapere Federturismo Confindustria. “Le nostre imprese, per poter ripartire hanno bisogno ora più che mai di sburocratizzazione e semplificazione, regole chiare e lineari. Non abbiamo tempo da perdere e non possiamo in alcun modo permetterci di restare ingabbiati da una stratificazione normativa e burocratica, poco chiara e magari non univoca. Riteniamo altresì essenziale una definizione chiara delle responsabilità poste in capo all’imprenditore”. Secondo Federturismo, c’è la necessità di distinguere fra i concetti di sanificazione e igienizzazione, perché per molte aziende che sono rimaste chiuse senza alcun caso di infezione al proprio interno “crediamo sia più opportuna una pulizia approfondita delle strutture, senza ricorrere ad aziende esterne di sanificazione”. Un altro tema rilevante emerso trasversalmente è quello della sostenibilità dei costi dei dispositivi di protezione individuale e delle sanificazione. “Il settore – conclude Federturismo – è già fortemente provato finanziariamente, sarà quindi indispensabile pensare a un sostegno economico da parte dello Stato per sostenere queste spese. Confidiamo che il governo abbia chiara la gravità della situazione, ci aspettiamo quindi l’adozione di misure adeguate, altrimenti per il turismo sarà un disastro”. (ore 16.44)

REGIONI CARENTI SU CURA NEI TERRITORI

“La fase 2 dell’emergenza punta a un’assistenza sul territorio ma sono 10 le regioni inadempienti da questo punto di vista”, “praticamente mezza Italia”. Questa la denuncia che arriva dalla presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), Barbara Mangiacavalli, che afferma: “per gestire la fase 2 è indispensabile l’infermiere di Famiglia, una figura prevista nel Patto per la salute ma che, nel nostro Paese, è a regime solo due regioni, Toscana e Friuli Venezia Giulia. In altre regioni si sta cercando di avviarla”.  “Dieci Regioni – spiega all’ANSA Tonino Aceti, portavoce Fnopi – sono inadempienti rispetto all’assistenza sanitaria territoriale (assistenza domiciliare, ambulatoriale, lungodegenza, riabilitazione, Rsa), come emerge dagli ultimi dati (relativi al 2016) del Nuovo Sistema di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza: Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Valle d’Aosta, provincia autonoma di Bolzano, Molise, Campania e Sardegna”. La soluzione e’ l’infermiere di famiglia, figura che previene e gestisce complicanze. “Porta l’assistenza dentro le case, un ruolo fondamentale per gestire a livello territoriale il rischio di una riesplosione della pandemia”.  “Se tale figura fosse già stata istituita – concludem Mangiacavalli – avremmo avuto una rete adeguata per gran parte delle funzioni assegnate alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) che svolgono attività domiciliari per i pazienti COVID-19”. (ore 16.38)

LA FASE 2 IN CROAZIA 

In Croazia da ieri il coronavirus ha causato quattro nuove vittime, mentre sono appena nove i nuovi casi positivi al Covid-19 nelle ultime ventiquattro ore. Lo ha riferito l’Unità di crisi della Protezione civile. I deceduti dall’inizio dell’epidemia sono 59, e il totale dei contagiati ha raggiunto 2.039, inclusi in questo numero anche 1.166 guariti. Tutti i deceduti erano persone anziane o pazienti con altre serie malattie croniche. Le persone in condizioni gravi in questo momento sono 21. Oggi è partita la prima fase dell’allentamento delle restrizioni, con la riapertura di quasi tutti i negozi e delle botteghe artigiane, tranne i grandi centri commerciali e i parrucchieri, ma con l’obbligo di osservare rigorose misure igieniche e la distanza interpersonale. Da domenica riaprono i luogo di culto, e tra una settimana anche le librerie, biblioteche, musei e sara’ permesso di lavorare anche ai parrucchieri e agli estetisti. (ore 15.07)

SOS TAXI

I sindacati dei tassisti, “categoria senza reddito da quasi due mesi”, sono delusi dalla Fase 2 e soprattutto temono per la loro salute e quella delle loro famiglie. “Troviamo inaccettabile che si sia deciso di consentire ad un passeggero privo di qualsiasi Dispositivo di Protezione Individuale, di poter accedere al servizio, disinteressandosi di quanto possa essere esposto ad una potenziale minaccia di eventuale contagio l’autista e i passeggeri che potrebbero salire successivamente”, spiegano unite le sigle Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Ati taxi ed Associazione Tutela Legale Taxi. Nel decreto, sulla parte riguardante il servizio pubblico non di linea, si legge che “va innanzitutto evitato che il passeggero occupi il posto disponibile vicino al conducente. Sui sedili posteriori, al fine di rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati, distanziati quanto più possibile, più di due passeggeri qualora muniti di mascherine. In mancanza, potrà essere trasportato un solo passeggero”. E ancora, il conducente dovrà indossare la mascherina. “Se sale una persona positiva – spiega un tassista – anche se io indosso la mascherina sono fortemente a rischio perché comunque l’abitacolo è piccolo e tra lo scambio di denaro o quello di bagagli il contatto è inevitabile. Chiediamo che tutti gli utenti indossino la mascherina quando salgono sul taxi, indipendentemente da quanti sono”. “Nonostante le rassicurazioni fornite dal Sottosegretario Salvatore Margiotta, nel corso di una videoconferenza organizzata con alcuni rappresentanti della categoria, il testo del Decreto sulla Fase 2 non riporta alcuna delle correzioni richieste dalle strutture di rappresentanza del comparto – spiegano Da due mesi gli operatori del settore sono praticamente privi di qualsiasi forma di reddito e i promessi aiuti economici nonche’ la cassa integrazione, con le scadenze contributive e fiscali ormai alle porte, non sono ancora del tutto arrivati”. Per i sindacalisti “è grave l’ambiguità legata ai comportamenti che occorrerebbe avere nei confronti di persone non ricoverate presso strutture sanitarie, poiche’ colpite in forma lieve e asintomatica dal Covid 19. A queste persone reindirizzate presso le proprie abitazioni per passare il dovuto periodo di quarantena, andrebbe fornito uno specifico mezzo di trasporto, oltre eventualmente la propria vettura, vietando in modo esplicito l’uso del taxi o più in generale di qualsiasi mezzo pubblico, per raggiungere il proprio domicilio”.  Ma la confusione regna sovrana anche sul numero massimo di passeggeri che possono essere trasportati, “nonostante le numerose indicazioni fornite con puntualità dalle nostre strutture agli organi competenti. In un periodo nel quale a causa delle limitazioni imposte al trasporto pubblico collettivo vi sarà sicuramente la necessità di utilizzare al meglio le vetture del comparto taxi per facilitare gli spostamenti, non ascoltando le nostre segnalazioni si è decisamente combinato un bel pasticcio”.(ore 15.07)

LO SPORT

“Sono davvero felice di poter riprendere gli allenamenti in pista, ma devo ammettere che queste settimane senza poter andare al campo sono state comunque utili per vivere il mio sport in maniera diversa, e per condividere ogni momento della quotidianità con la mia famiglia”. Filippo Tortu commenta così l’ok del Governo alla possibilità, a partire dal 4 maggio, per gli atleti degli sport individuali di poter riprendere gli allenamenti presso i centri sportivi. “Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno – aggiunge Tortu all’ANSA -, per cui ho accolto questo periodo di restrizioni per lavorare su me stesso, non solo con allenamenti differenziati ma anche sotto il profilo psicologico, che per un atleta e’ uno degli elementi che fanno la differenza”. “Lunedi’ prossimo sarà quindi ancor più speciale poter calcare il tartan e ritornare a sentire le sensazioni della pista. Oltre che mio, spero che questo ‘ritorno in pista’ possa esserlo per tutto il Paese”, conclude il primatista italiano dei 100 metri. (ore 15.06)

“Ieri ho sentito il ministro dello Sport dire che bisogna pensare alla tutela della salute ma poi li si fa correre nei parchi in mezzo alla gente anziché nei centri sportivi con le dovute misure. Non so quale sia il suo scopo, di certo non è aiutare il calcio. Alla luce delle decisioni prese la sensazione è di essere discriminati”. Dopo mesi di silenzio, il ds della Lazio Igli Tare rompe gli indugi e assume una posizione dura nei confronti del ministro per lo Sport Vincenzo Spadafora sul mancato via libera agli allenamenti per il calcio. “Non mi riesco a spiegare perché squadre come Juventus ed Inter non prendano posizione”. (ore 14.57)

GIORNATA CAMICI BIANCHI

“Desidero manifestare il mio apprezzamento per l’intento dell’iniziativa”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella risponde con queste parole in una lettera al presidente della Siae Mogol che gli aveva scritto sottoponendogli l’appello per istituire in Italia, sull’idea del regista Ferzan Ozpeteck, una Giornata dei camici bianchi da dedicare a medici e infermieri che hanno combattuto in prima linea e stanno combattendo la battaglia contro il Covid 19. “Al Parlamento e al Governo spetta assumere iniziative sul piano legislativo – sottolinea nella sua risposta, diffusa dalla Siae, il Capo dello Stato- Ho preso atto che il vostro appello è stato indirizzato anche ai Presidenti delle Camere, che potranno quindi valutare ed eventualmente sollecitare proposte. Ad essi farò pervenire copia di questa mia lettera”. Alla petizione, firmata da tantissimi esponenti del mondo dello spettacolo, della cultura, dello sport, si sono aggiunte negli ultimi giorni altre centinaia di firme da quella del Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Gabriele Gravina al Commissario Tecnico della Nazionale Italiana di Calcio Roberto Mancini e il Commissario Tecnico della Nazionale Femminile di Calcio Italiana Milena Bertolini. In tutto sono 13.500 le persone che al momento hanno sottoscritto l’appello sulla piattaforma www.festadeicamicibianchi.it . La data indicata da Ozpeteck per la Giornata dei Camici Bianchi è il 20 febbraio. (ore 13.48)

ATTENZIONE PER FASE 2

“Ieri il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato una riapertura dell’Italia che avverrà gradualmente, attraverso quattro fasi, da oggi al 1 giugno. Tutti noi avremmo preferito un annuncio diverso: che l’emergenza è finita, che si può tornare alla vita di prima. Ma non è questa la situazione, non ancora. I numeri del contagio sono in calo, da giorni, e questo grazie alle misure prese e al sacrificio collettivo che stiamo facendo. E’ necessario tornare in attività, il più possibile e il prima possibile: ma lo dovremo fare con assoluta attenzione e prudenza”. Lo afferma il sottosegretario all’Interno Achille Variati.  “Già da questa settimana in alcuni settori, e dal 4 maggio in tutti gli altri, torneranno al lavoro milioni di lavoratori dell’industria, dell’edilizia e del commercio all’ingrosso. Così come ci saranno maggiori libertà nelle visite familiari, nelle attività sportive e motorie, nelle attivita’ commerciali consentite. Bisognerà stare attentissimi – avverte Variati – perché tutto questo non si traduca in un nuovo incremento dei contagi. Immaginate cosa vorrebbe dire: sarebbe catastrofico, sotto ogni punto di vista. Per questo il Governo su unanime indicazione del Comitato Scientifico, ha scelto una linea di ragionevole prudenza, e per questo monitoreremo con un’attenzione assoluta ogni variazione dei numeri del contagio, pronti ad adottare immediate contromisure. Ma una parte della responsabilità sarà ancora di ogni cittadino: mantenendo le distanze, usando le mascherine dove è necessario farlo, e soprattutto comportandosi sempre con l’intelligenza che questa situazione richiede. E’ facile alzare la voce, protestare, dire che il Governo è incapace e che bisognerebbe riaprire tutto e subito: ma in una crisi che colpisce tutto il mondo, e in cui c’è un virus per il quale non abbiamo un vaccino e di cui ancora ignoriamo tante cose, sarebbe anche la scelta sbagliata”, conclude l’esponente del Viminale. (ore 13.44)

 

“Credo che il Presidente Conte, se facesse politica solo per il consenso personale, ieri avrebbe annunciato la riapertura totale. Le persone sono stanche di stare a casa, il Governo ne è consapevole. Sarebbe stato più facile eliminare le restrizioni. Per fortuna, il Presidente Conte è una persona responsabile e ha preferito operare scelte piu’ difficili, trovando un equilibrio fra i motivi dell’economia e quelli dell’emergenza sanitaria. Scegliere quello che è giusto per l’Italia, e non quello che è conveniente per sé stessi, è davvero raro nel nostro panorama politico: chapeau, Presidente”. Lo afferma il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Gianluca Castaldi (ore 13.43)

LAVORO IN SICUREZZA

Mascherine negli spazi comuni, dispenser di gel igienizzante distanziamento delle postazioni, turni in mensa e smart working più  possibile fino alla fine dello stato di emergenza. Le aziende che si apprestano a riaprire i cancelli dal 4 maggio dovranno garantire una serie di regole per la sicurezza sul lavoro, come stabilito dal protocollo con le parti sociali integrato il 24 aprile e allegato al Dpcm per la Fase . Chi non si adeguerà andrà incontro a una sospensione temporanea delle attività, le condizioni di sicurezza sono un pre-requisito per poter operare. Alla riapertura, chi ha avuto casi di Covid-19 o è nelle zone rosse dovrà procedere a una sanificazione straordinaria, in aggiunta all’ordinaria pulizia e alla sanificazione periodica anche di schermi touch e mouse negli uffici e nei reparti. Per rientrare chi ha contratto il coronavirus dovrà presentare certificato che attesti il tampone negativo. Possibile che all’ingresso venga verificata la temperatura prima di entrare. Prosegue la sorveglianza sanitaria, con particolare attenzione “ai soggetti fragili anche per un fattore legato all’età”, con ruolo attivo del medico competente. Per i lavoratori che condividono spazi comuni diventa obbligatoria la mascherina chirurgica, gli spazi vanno rivisti per rispettare il distanziamento sociale e anche gli orari potranno essere ridefiniti per evitare assembramenti in entrata o uscita dalle fabbriche. Per lo stesso motivo va “favorito” il lavoro da casa con “le adeguate condizioni di supporto” da parte del datore di lavoro (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause). Riunioni in presenza, eventi, formazione e trasferte rimangono sospese e anche l’ingresso negli stabilimenti di fornitori e personale esterno servono procedure di entrata/uscita ad hoc e vanno previsti anche servizi igienici separati da quelli dei dipendenti. (ore 13.31)

CONTROLLI IN RSA LOMBARDE

Proseguono anche oggi i controlli dei carabinieri del Nas di Milano nelle Rsa di quattro province lombarde di loro competenza territoriale, ovvero Milano, Monza, Como e Varese.  Le ispezioni del Nucleo, diretto dal tenente colonnello Salvatore Pignatelli, vanno avanti ormai quotidianamente da qualche giorno e riguardano il rispetto delle normative igienico-sanitarie nelle residenze per anziani e, in particolare, le recenti disposizioni per prevenire il contagio da Coronavirus. (ore 11.11)

SINDACI ARRABBIATI MISURE SUI PARCHI

“Sulle mascherine non si è chiarito come verranno distribuite e soprattutto non si è chiarito come e con che modalità e dove dovranno essere obbligatorie”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel consueto video sui social, parlando dei dubbi che gli sono rimasti dopo il discorso di ieri del premier Conte, con le azioni per la fase 2. Sono dubbi che sono emersi “a valle del confronto che ho avuto con altri sindaci”, ha aggiunto. Un punto da chiarire secondo Sala è poi quello dei parchi e degli spazi all’aperto: “Questo è un tema che ha fatto un po’ arrabbiare noi sindaci perché di fatto ci si dice ‘apriteli e poi controllate che non ci siano assembramenti’ – ha detto – Non siamo nel famoso film
Minority Report di Spielberg in cui prevedi prima i crimini, non è per niente semplice”. (ore 11.10)

GLI SPOSTAMENTI, IL PROBLEMA MOBILITA’

“Noi sindaci stiamo cercando di lavorare sulle linee guida che sono arrivare tra stanotte e stamattina e ci tocca capire adesso come far spostare le persone. Dal 4 maggio saranno 2 milioni e 700mila le persone stimate che si sposteranno e non potremo utilizzare i mezzi di trasporto a pieno carico. Se ci fossero finanziamenti dello Stato per aumentare il numero delle corse, naturalmente questo problema sarebbe meno impattante sul territorio”.  Così Antonio De Caro, sindaco di Bari e presidente Anci, ospite di 24 Mattino su Radio 24. “Se riduciamo a un quarto la capacità di un autobus o di una metropolitana, dobbiamo quadruplicare il numero delle corse e i costi – continua De Caro – Un po’ dovremmo aumentare il costo del trasporto pubblico, un po’ dovremo tagliare le linee che servono meno per incrementare quelle che servono di più. Dove andremo a tagliare le corse, là bisognerà usare la bici, il monopattino elettrico…dovremo incentivare questi mezzi e iniziare a pensare a quando aumenteranno ancora i numeri di queste persone che vanno a lavorare” (ore 9.37)

E’ ONLINE ZOONA.IT, A SUPPORTO DEI NEGOZI DI VICINATO

È la nuova piattaforma online che riavvicina le persone ai negozi Gli effetti dell’epidemia che stiamo affrontando interessano ogni aspetto della quotidianità, dal lavoro ai rapporti interpersonali. Sono state ridefinite anche le modalità di accesso e fruizione delle attività commerciali. La presenza digitale è divenuta, per queste realtà, un’esigenza inderogabile. Una prospettiva che impone il ricorso alle consegne a domicilio. In tanti casi, però, sono richiesti rilevanti tempi di gestione per gli esercenti e non sempre il consumatore può sfruttare facilmente il servizio. Per rispondere a queste necessità, proponendo un riavvicinamento tra persone e negozi di vicinato, nasce Zoona.it, progetto dell’agenzia di comunicazione Cricket Adv realizzato con il contributo di BCC Pordenonese e Monsile. Di cosa si tratta? È una piattaforma online in cui i negozi di Pordenone e Provincia potranno aprire facilmente e con bassi costi di gestione il proprio eCommerce. È una vetrina digitale grazie alla quale potranno essere sempre presenti, in modo semplice, immediato e automatizzato. Dal punto di vista del consumatore i vantaggi non sono pochi. I clienti potranno infatti acquistare velocemente, scegliendo il metodo di pagamento preferito: direttamente online (tramite carta di credito, PayPal e a breve Satispay) oppure alla consegna, in contanti. L’iniziativa si propone di andare oltre i confini pordenonesi. Verrà poi estesa anche a Treviso e altre provincie del Nord Est e Nord Ovest. Data la complicata situazione emergenziale, l’ingresso in Zoona.it al momento è gratuito. Viene così fornito un supporto a ogni attività in difficoltà per effetto dell’emergenza Coronavirus. Cricket Adv è un’agenzia con sede a Pordenone, presente anche a Milano presso gli spazi di coworking. Si occupa di comunicazione e marketing con particolare attenzione agli strumenti digitali, come eCommerce, siti web, magazine online e social media. Immediapress è un servizio di diffusione di comunicati stampa in testo originale redatto direttamente dall’ente che lo emette. L’Adnkronos e Immediapress non sono responsabili per i contenuti dei comunicati
trasmessi (ore 9.37)

LE POLEMICHE AL TRIVULZIO

“Al Pio Albergo Trivulzio si sta facendo, come in tutte le altre strutture, al meglio per garantire la salute di tutte le persone che sono assistite. Non possiamo massacrare le Rsa continuando a insistere su quello che è stato un momento di guerra. E nella guerra non avevamo attrezzature”. E’ quanto ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, nuovo coordinatore scientifico del Pio Albergo Trivulzio, la struttura milanese al centro di uno dei filoni d’inchiesta della Procura sulle morti e sulla gestione dei pazienti nelle Rsa durante l’emergenza Coronavirus. “Sono basito dalla continua colpevolizzazione delle Rsa. E’ stata una guerra in cui i nostri anziani sono stati sulla linea di tiro e chi poteva aiutarli non aveva i dispositivi”, ha dettoPregliasco intervenendo ad Agorà, su Rai 3. “Al Pio Albergo Trivulzio ho visto professionisti bravissimi, protocolli che erano stati sin dall’inizio attuati. Poi bisognerà vedere cosa dirà la giustizia. Direi che in questo momento c’è una organizzazione e una strutturazione per fare al meglio”. (ore 9.33)

UBS ABBASSA A -6,1% STIMA PIL EUROZONA 2020

Gli economisti di UBS hanno rivisto nettamente al ribasso le loro previsioni sull’andamento dell’economia globale a causa delle ripercussioni economiche del coronavirus. Le misure di confinamento “sprofonderanno l’economia mondiale in quella che è probabilmente la prima recessione ordinata dai poteri pubblici della storia economica moderna”, si legge in una nota. UBS prevede una flessione del 6,8% del PIL USA nel 2020 e del 6,1% per la zona euro. In Asia (senza Giappone, Australia e Nuova Zelanda), il calo dovrebbe invece essere limitato al -0,4%.Per la Svizzera il colosso bancario si aspetta per quest’anno una contrazione del 4,6% del prodotto interno lordo (PIL) elvetico, mentre nelle precedenti previsioni di fine marzogli esperti pronosticavano ancora un calo dell’1,3%. “La lotta contro il coronavirus ha ampiamente paralizzato l’economia dell’intero pianeta”, ha spiegato il capo economista di UBS Daniel Kalt, anche se per l’economista Alessandro Bee, la ripresa potrebbe tuttavia essere altrettanto rapida. “Se le misure di contenimento del coronavirus potranno essere allentate prossimamente e gli effetti della ‘disattivazione’ dell’economia resteranno limitati, la congiuntura potrebbe riprendere la sua crescita nel secondo semestre” conclude Bee. (ore 9.26)

UNIVERSITÀ’ RISCHIA CROLLO STUDENTI

“La preoccupazione per le ricadute che la crisi economica potrebbe avere sulle iscrizioni all’università è forte. Questa crisi ci ha insegnato che abbiamo bisogno di più competenza, ricerca, scienza. Il rischio di un calo di immatricolazioni sarebbe un pessimo segnale per la ripartenza del Paese”. Il ministro dell’Università e della ricerca Gaetano Manfredi, intervistato dalla Stampa, ricorda chedopo la crisi del 2008 si registrò un calo del 20% delle iscrizioni alle università. “Ecco perché stiamo pensando di introdurre misure di sostegno economico per gli studenti”. Manfredi spiega che è al vaglio un esonero dalle tasse per più famiglie. “In base a una stima sulla riduzione dei redditi, moduleremo e amplieremo lo strumento della ‘no tax area’. Ci vorrà però ancora un po’ di tempo”. Dal 4 maggio “riprenderanno a pieno regime le attivita’ di ricerca negli atenei e negli enti pubblici. Daremo la possibilità di svolgere attività individuali in laboratori, biblioteche e strutture per tirocini. Proseguirà, invece, la didattica a distanza fino a luglio”, spiega Manfredi. “Per esami, lauree, esercitazioni, lasceremo la possibilità agli atenei di prevedere la presenza fisica dello studente, a patto che si rispettino le prescrizioni di sicurezza sanitaria e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. (ore 9.18)

CORRUZIONE APPALTI PULIZIE

La Guardia di Finanza di Torino sta eseguendo alcune ordinanze di custodia cautelare per corruzione legate all’aggiudicazione dei servizi di pulizie e sanificazione per l’emergenza Coronavirus. Destinatari sono uno dei due soci di un’impresa di pulizie con sede a Bari, assegnataria di appalti nei confronti di numerosi enti pubblici in tutta Italia, un’ex dipendente della stessa società, emissario per il pagamento di una presunta mazzetta e un dipendente di un’altra impresa di pulizia. Perquisizioni in corso a Torino, Venezia e Bari. L’operazione Linda, come è stata battezzata, è l’ulteriore sviluppo delle indagini che nel mese di marzo hanno visto i Finanzieri arrestare il Presidente della Commissione della gara regionale centralizzata per l’affidamento dei servizi di pulizia per enti della Regione Piemonte e la responsabile tecnica della stessa azienda pugliese. (ore 9.14)

VIRUS IN RITIRATA MA GESTIRE RIPRESA PENSANDO CHE TORNI

Sperare il meglio, ma essere pronti al peggio. Dopo l’annuncio della ‘road map’ per la fase 2 dell’emergenza coronavirus, si può riassumere così il consiglio che  arriva dal virologo Guido Silvestri, docente alla Emory University di Atlanta e co-fondatore del Patto trasversale per la scienza insieme a  Roberto Burioni. Se “per il momento possiamo dire che il virus è in ritirata e che stiamo andando lentamente, ma fermamente, verso la fine della prima ondata”, per lo scienziato italiano negli Usa “sarà fondamentale gestire la ‘riapertura’ basandosi il più possibile sui dati scientifici ed epidemiologici di monitoraggio di un potenziale ritorno del virus”. Premesso che “ovviamente nessuno conosce” ciò che accadrà in futuro, nelle sue ‘Pillole di ottimismo’ su Facebook, anzi di ‘Ottimismo che viene dalla conoscenza’, Silvestri ipotizza tre tipi di scenario: “Lo scenario peggiore è quello di un virus che torna verso dicembre-gennaio senza essersi attenuato, trovandoci senza terapie efficaci e pronto ad attaccare ampie fasce di suscettibili (cioè non immuni) soprattutto al Centro-Sud, ma anche al Nord. In questo caso la partita si giocherà a livello di prevenzione dei contagi ed è a questo che dobbiamo prepararci”, ammonisce il virologo. “Scenari intermedi sono basati sulla diffusione di un virus a patogenesi attenuata (letalità ridotta) e/o sulla presenza di terapie efficaci. Lo scenario migliore è quello del virus che si estingue e non torna più: uno scenario che io vedo poco probabile”, con chance di concretizzarsi inferiori al 10% secondo lo scienziato, “ma che nessuno può escludere con certezza”. (ore 9.09)

 

Venerdì 24 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Continua, per il quinto giorno consecutivo il calo dei malati di coronavirus in Italia. Sono 106.527 gli attualmente positivi, 321 in meno di ieri. Superano le 60mila le persone guarite dal coronavirus in Italia. Ad oggi sono 60.498, con un incremento rispetto a ieri di 2.992. L’aumento ieri era stato di 3.033. Sono salite a 25.969 le vittime per coronavirus in Italia, con un incremento di 420 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 464. Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 192.994, con un incremento rispetto a ieri di 3.021. Prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.173, 94 in meno rispetto a ieri. Di questi, 756 sono in Lombardia, 34 in meno rispetto a ieri. Dei 106.527 malati complessivi, 22.068 sono ricoverati con sintomi, 803 in meno rispetto a ieri e 82.286 sono quelli in isolamento domiciliare. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile. L’aumento ieri era stato di 2.646. (ore 18.03)

OCCHIO AI CONTROLLI

“Le misure” per fornire liquidità alle imprese tramite le Banche “si stanno avviando” ma “alle accuse e alle mail che arrivano e lamentano lentezza nell’erogazione del credito” bisogna ricordare “che sono proprio questi i momenti in cui è più facile l’ingresso nell’economia sana di soggetti criminali e per questo ci devono essere i controlli”. Lo afferma il dg dell’Abi Giovanni Sabatini parlando all’incontro online del Sinpref, il sindacato dei funzionari prefettizi. “Si confondono i presidi a tutela dell’integrità dell’ economia con la burocrazia” spiega sottolineando lo sforzo dell’Abi con 28 circolari inviati agli associati per informare e spiegare le misure e le moratorie a famiglie e imprese già varate. (ore 17.34)

IL PEGGIO NON ANCORA ALLE SPALLE

“Visto il crollo storico dei prezzi del Wti, la ripresa in Cina e lo stimolo senza precedenti in Occidente, si è tentati di sostenere che il peggio sia alle spalle per ciò che riguarda le materie prime. E’ importante ricordare, tuttavia, che le commodities sono asset spot e domanda e offerta restano ancora estremamente sbilanciate in tutti i mercati”. E’ quanto sottolinea Goldman Sachs in un report che evidenzia inoltre che “ciononostante, crediamo di essere entrati nella fase di inflessione, dove il riequilibrio è incominciato, ma questo periodo potrebbe richiedere 4-8 settimane prima di poter tranquillamente affermare che sia stato toccato il punto piu’ basso” e “in agricoltura il processo richiederà probabilmente ancora più tempo”. Secondo Goldman Sachs, nonostante “la ripresa in Europa in corso” rimane “ancora una sostanziale
incertezza”. Alla fine del tunnel si intravede un equilibrio dei mercati e “se gli asset più lungimiranti, come le azioni,
possono guardare oltre le prossime settimane e iniziare a quotare una ripresa, le materie prime non hanno questo lusso”.
Nello specifico, per quanto riguarda il petrolio, Goldman Sachs prevede che “il mercato testerà la capacità di stoccaggio
globale nelle prossime 3-4 settimane” e questo probabilmente “creerà una sostanziale volatilità” fino a quando “l’offerta
non eguaglierà finalmente la domanda”. Nel settore dei metalli, “la ripresa in Cina ha favorito merci legate al capex, ma è probabile che le esportazioni cinesi diminuiscano a maggio”. Questo suggerisce che “i metalli sono pronti per una sostanziale svendita”.  In agricoltura, produzione di etanolo in calo e superficie elevata “creerà probabilmente la più grande realizzazione di mais della storia”, si legge nel report. (ore 17.21)

BORSE EUROPEE IN CALO

Si confermano deboli le borse europee nel finale dell’ultima seduta della settimana, in attesa del verdetto di S&P sull’Italia, che sarà reso noto però a mercati chiusi. Milano (-0,3%) è la migliore tra alti e bassi, seguita a distanza da Londra (-0,9%), Parigi (-1,1%), Francoforte (-1,2%) e Madrid (-1,7%). (ore 17.12)

MILANO 2020, IL PIANO PER RIPARTENZA

Si chiama ‘Milano 2020. Strategia di adattamento’ il piano lanciato dal Comune di Milano, aperto ai contributi dei cittadini, per gestire la ripartenza. Il documento è stato presentato da alcuni assessori in una conferenza stampa in streaming. Il piano punta in generale su una riorganizzazione dei tempi e degli spazi della città: dalla ridefinizione dell’uso delle strade e degli spazi pubblici, all’aumento degli spostamenti con la bicicletta e a piedi, alla riscoperta della dimensione di quartiere per vivere la citta’ in modo diverso, senza il pericolo di creare assembramenti.

Limite di velocità a 30 all’ora introdotto in modo diffuso in città e spazi per tavolini anche in sostituzione dei posti auto o al margine della carreggiata. E’ una delle azioni immediate per gestire la fase della ripartenza che il Comune di Milano ha lanciato nel documento Milano 2020, a cui potranno contribuire con idee e suggerimenti anche i cittadini. L’obiettivo è valorizzare lo spazio pubblico per consentire a bar e ristoranti di poterlo sfruttare al meglio, con le dovute norme di distanza.(ore 17.08)

DIFFUSIONE PER DENSITA’ DI POPOLAZIONE

Esiste un legame tra lo smog e la diffusione della pandemia, ma l’alta densità abitativa potrebbe avere un ruolo decisivo nella diffusione dei contagi registrata in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Lo dimostra uno studio italiano di esperti della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (SIAAIC), in via di pubblicazione su Respiration. I dati evidenziano che, in aree ugualmente inquinate, i contagi sono significativamente differenti, e che alla base delle discrepanze vi è probabilmente una diversa densità di popolazione: dove tante persone vivono vicine, il virus può circolare molto di più e i contagi crescono, indipendentemente dallo smog. Lo studio ha analizzato i dati delle infezioni da SARS-CoV-2 nelle province di Bergamo, Brescia e Verona in relazione alla densità di popolazione e alle registrazioni dei livelli di particolato PM10 da dicembre 2019 a febbraio 2020, in un periodo cioè in cui non c’erano restrizioni alla circolazione e alla produzione industriale. “A Brescia e Verona sono stati registrati livelli di smog simili, mentre l’aria di Bergamo è risultata significativamente migliore: i malati di coronavirus sono stati però molto più numerosi a Bergamo e Brescia, l’impatto a Verona è stato decisamente minore” spiega Gianenrico Senna, Presidente SIAAIC, responsabile del Centro Asma e Allergie del Policlinico Universitario di Verona e coordinatore dell’indagine. “Diversa e direttamente correlata al numero di casi di Covid-19 è invece la densità di popolazione – prosegue Senna -, maggiore a Bergamo città (3029 abitanti per chilometro quadrato, 405 in provincia), intermedia a Brescia (2198 abitanti per chilometro quadrato in città, 265 in provincia) e inferiore a Verona, specialmente in città dove, benchè il totale della popolazione sia maggiore, gli abitanti sono meno ‘vicini’. I veronesi sono infatti più del doppio dei bergamaschi, ma la densità di popolazione è di 1.297 abitanti per chilometro quadrato, quasi un terzo”. (ore 15.03)

LO STUDIO

Il primo studio multicentrico sui pazienti positivi al coronavirus dimostra che oltre il 60% di loro perde completamente l’olfatto e una percentuale ancora più elevata (88%) soffre di un certo grado di alterazione del gusto. Le conclusioni dello studio sono state pubblicate sulla rivista “European Archives of Oto-Rhino-Laryngology” e sono state condotte dal gruppo coordinato dal professor Cosimo de Filippis, direttore della Scuola di Specializzazione in Audiologia e Foniatria dell’Università di Padova, insieme al gruppo Young Investigators della International Federation of Otorhinolaryngology Societies (Yo-Ifos), e ad altre società europee. In totale, sono stati analizzati 417 pazienti provenienti da 12 ospedali in 4 diversi Paesi (Spagna, Belgio, Francia e Italia) – spiega de Filippis -. Dallo studio emerge che il 79% dei soggetti analizzati non presentava sintomi come ostruzione nasale o naso che cola, sintomi comunemente associati ad altre infezioni virali a livello nasale. E’ inoltre significativa, maggiore del 60%, l’alterazione dell’olfatto, e in questa percentuale la prevalenza è quella delle donne. Per quanto riguarda il gusto, l’88% dei pazienti ha riscontrato difficoltà nell’identificare di aromi diversi come dolce, salato o amaro. Un altro studio del professor de Filippis ha effettuato una metanalisi su più di 1500 pazienti Covid 19. Questa revisione, pubblicata su “Ear, Nose & Throat Journal”, ha evidenziato una prevalenza significativa dei sintomi come mal di gola, naso chiuso, perdita di olfatto, alterazione del gusto, confermando i dati del precedente lavoro. Ora bisogna capire se la via olfattiva rappresenta la porta d’ingresso del coronavirus al sistema nervoso centrale: “Stiamo sviluppando un progetto in collaborazione con virologi, neurologi e neuroradiologi – dice de Filippis – proprio con l’obiettivo di identificare i pazienti in cui questo meccanismo può aver avuto luogo”. (ore 12.48)

RICHIESTA AIUTO GIOCATORI D’AZZARDO IN AUMENTO

“Aumenta il numero di telefonate da parte dei giocatori d’azzardo in preda a crisi di astinenza al numero verde dell’Istituto Superiore di Sanità. E chiamate che prima duravano in media 15 minuti, oggi durano almeno 40”. A
spiegare all’ANSA le conseguenze dell’emergenza coronavirus sui giocatori problematici è Roberta Pacifici, direttore del Centro Dipendenze e Doping dell’Iss, che sottolinea: “la presa di coscienza di avere un problema è aumentata con il lockdown.(ore 12.45)

LO SPREAD

Lo spread tra Btp e Bund frena e ripiega fino a 243 punti base. Il rendimento del decennale italiano torna sotto la soglia del 2%, all’1,96%.(ore 12.45)

IL BOLLETTINO DELLO SPALLANZANI

“I pazienti Covid-19 positivi sono in totale 115. Di questi, 20 necessitano di supporto respiratorio”. Così si legge nel bollettino medico diramato oggi dallo Spallanzani, bollettino numero 85. (ore 12.44)

MENO SPRECHI

Meno cibo buttato nella pattumiera e più attenzione ai prezzi, con un calo di acquisti degli alimenti freschi (frutta, verdura, carne e pesce), che diminuiscono del 30% rispetto a prima, contro il 19% di italiani che ne compra di più. Il trend di consumo emerge da un’indagine di Altroconsumo sull’impatto che il Covid-19 sta avendo sulle abitudini alimentari e di spesa degli italiani (1.047 rispondenti tra i 18 e i 74 anni). Dall’analisi, condotta tra il 16 e il 17 aprile 2020, emerge, riportando i dati percentuali, che il 41% dei connazionali butta meno prodotti alimentari rispetto a prima dell’emergenza sanitaria: si cucina di più (49%, di cui il 20% lo fa molto più’ di prima) e si mangia di più (35%). Solo il 13% mangia meno rispetto a prima, per compensare forse il fatto di fare molto meno movimento. Il 22% acquista più snack salati e dolci rispetto al periodo precedente. E’ registrata “una maggiore attenzione ai prezzi (il 34% ci fa più caso rispetto a prima e il 12% presta “molta” più attenzione) quando si fa la spesa, e c’è una propensione ad andare meno spesso al supermercato (50%), anche se il 44% ha mantenuto la stessa frequenza”. La tavola più apprezzata sembra essere quella “fatta in casa”, con una riduzione degli ordini a domicilio: il 40% ne fa meno, contro un 16% che ne fa di più. Aumentano gli acquisti di surgelati e degli alimenti in scatola in circa il 30% dei casi (mentre il 18% e 17% lo fanno meno). Infine, per la spesa online è registrato che il 30% la fa più di prima e un 28% la fa meno, probabilmente per le difficoltà di consegna dei supermercati riscontrate nelle scorse settimane. Piccoli market, macellerie, panetterie “vedono un 25% delle persone che li frequenta di più, a fronte di un 35% che li frequenta meno di prima”. (ore 12.41)

GERMANIA, SCENDE FIDUCIA DELLE IMPRESE

La fiducia delle imprese tedesche segna un ulteriore calo dopo le chiusure di aziende e attività per frenare la diffusione del coronavirus. L’indice Ifo, che misura fiducia delle imprese in Germania, ad aprile è sceso a 74,3 da 85,9 di marzo (dato rivisto). Il dato è inferiore alle stime di 79,7. L’indice delle aspettative è calato a 69,4 da 79,7 di marzo.(ore 10.15)

UN MILIONE DI TEST SIERO

La società Diesse Diagnostica Senese inizierà a fornire al mercato i test sierologici brevettati e marchiati Ce Ivd come annunciato dopo l’accordo raggiunto con l’Istituto Spallanzani a marzo. La capacità produttiva, spiega un comunicato stampa dell’azienda, si attesterà a 3.000 kit alla settimana, per un totale di circa 1.200.000 test al mese. “L’impegno preso con la Regione Toscana e con tutti gli altri utilizzatori dei nostri test è stata una sfida straordinaria – dice il ceo Massimiliano Boggetti – che siamo riusciti a vincere tutti noi che abbiamo con orgoglio lavorato così intensamente per rendere disponibile questo pannello di test”. I test sierologici Sars-CoV-2 dell’azienda di Siena “sono stati sviluppati con antigene nativo, questo per avere un’alta sensibilità e specificità nella diagnosi e far sì che le proteine del virus (coltivato nei laboratori BSL3 ad alto contenimento biologico), mantenendo la loro conformazione naturale, garantiscano un riconoscimento più accurato degli anticorpi del paziente”. I kit, spiega ancora l’azienda, sono stati sviluppati per riconoscere le tre tipologie di anticorpi IgG, IgM e IgA. “Sono soprattutto le IgA a fare la differenza su questo tipo di test – ricorda ancora l’azienda -, perche’ come da letteratura scientifica, i virus respiratori, di cui questo coronavirus fa parte, innescano una reazione immunitaria prima a livello delle mucose respiratorie e poi a livello sistemico”.  Proprio “a livello delle mucose il sistema immunitario produce inizialmente le IgA e la loro diagnosi permette di rintracciare i molti asintomatici o coloro che sono nella fase iniziale dell’infezione”. Le IgG “sono, invece, importanti per verificare se le persone sono venute a contatto con il virus immunizzandosi, ma anche per testare l’efficacia dei futuri vaccini”. I test sierologici EnzyWell SARS-CoV-2, conclude Diesse, “sono dunque uno strumento essenziale per seguire l’evoluzione dei malati Covid e aiutare i clinici a comprendere meglio come il nostro organismo reagisce all’infezione”.(ore 10.07)

INFETTIVOLOGO BASSETTI, VIRUS HA PERSO POTENZA

Il coronavirus ha perso potenza.  “Vediamo una diminuzione complessiva del numero dei casi, e questo è  un dato continuo, accertato e costante”. Lo spiega in un’intervista a La Verità Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive  all’ospedale San Martino di Genova. “I ricoveri che stiamo vedendo in ospedale negli ultimi giorni –  sottolinea – sono di pazienti con una complessità molto più bassa. Quindici giorni fa arrivavano pazienti che avevano fame d’aria, soffocavano. Bisognava uscire dal pronto soccorso con una mascherina d’ossigeno o bisognava subito intervenire con il casco o addirittura l’intubazione. Oggi questi casi non arrivano più o quantomeno ne arrivano molti meno rispetto alla prima fase”:”Da una parte – rileva Bassetti – si può ipotizzare che il virus, in qualche modo, abbia perso la sua forza iniziale, si stia fiaccando. Oppure evidentemente ci sono meno casi e, siccome i casi gravi sono una piccola parte, anche in ospedale ne arrivano meno. Bisogna vedere se i dati saranno confermati dal trend dei prossimi giorni, però la sensazione è che il virus abbia perso forza e quello spirito di aggressione che aveva nella metà del mese di marzo”. (ore 9.48)

1 MILIONE DI NUOVI POVERI

Salgono di oltre un milione i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare, per effetto delle limitazioni imposte per contenere il contagio e la conseguente perdita di opportunità di lavoro. E’ la stima della Coldiretti, secondo cui fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro e non possono utilizzare lo smart working, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari
sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attivita’ saltuarie. Presso i centri di distribuzione dei pacchi alimentari e alle mense della solidarietà – riferisce Coldiretti – si presentano persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così’ problematiche e ai centralini arrivano decine di telefonate al giorno con richieste di aiuto perché padri e madri non sanno come sfamare i figli e si vergognano di trovarsi per la prima volta in questo tipo di difficoltà.  Una fascia di nuovi indigenti che fa salire a 3,7 milioni il numero di persone che in Italia in questo momento ha bisogno di auto per mangiare. Le situazioni di difficolta’ sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità – precisa la Coldiretti – si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma situazione diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove piu’ duramente ha colpito l’emergenza sanitaria, secondo gli ultimi dati Fead. (ore 9.47)

ABI SU FINANZIAMENTI  

Il finanziamento fino a 25.000 euro garantito al 100% concesso in base alle norme per l’emergenza Coronavirus prevede espressamente che l’inizio del rimborso non avvenga prima di 24 mesi dall’erogazione e che non può essere utilizzato per compensare alcun prestito preesistente, anche nella forma dello scoperto di conto corrente: la compensazione determinerebbe un avvio del rimborso prima dei 24 mesi, facendo decadere la garanzia.E’ quanto chiarisce l’Abi in un’ulteriore circolare alle banche sui finanziamenti fino a 25.000 euro garantiti al 100 percento previsti dal decreto legge n.23 del’8 aprile 2020, autorizzato dalla Commissione europea il 14 aprile e le cui domande sono presentate dal 17 aprile.  Tale divieto di compensazione – spiega l’Abi, si applica anche per chi utilizza la sospensione prevista dall’art. 56 del decreto legge n.18 del 17 marzo 2020: anche in questo caso, è vietato l’utilizzo del nuovo finanziamento per ridurre
un’esposizione preesistente sul conto corrente perché’ determinerebbe un avvio del rimborso prima del termine dei 24 mesi.(ore 9.45)

MILANO IN ROSSO ATTENDE RATING S&P SU ITALIA

La Borsa di Milano (-1,46%) riduce il calo rispetto all’avvio, in linea con gli altri listini europei. Piazza Affari è appesantita dalle banche mentre si attende il rating di S&P sull’Italia. Tra gli investitori restano le preoccupazioni per l’andamento dell’economia globale, anche alla luce dei segnali che arrivano dalle prime trimestrali. Lo spread tra Btp e Bund scende a 251 punti, con il rendimento del decennale italiano al 2,06%. In calo Bper (-3,2%), Unicredit (-3%), Intesa (-2,3%), Ubi (-2,1%) e Banco Bpm (-1,9%). Seduta in rosso anche per Eni (-2,2%), nel giorno dei conti del primo trimestre, Prysmian (-2,9%) e Fca (- 2,6%). In controtendenza marciano Diasorin (+3%), Italgas e A2a (+0,5%), Snam e Recordati (+0,3%). (ore 9.44)

APERTURA BORSE
Apertura in ribasso per le Borse europee, dopo la riunione del Consiglio Ue che ha registrato ancora distanze tra i governi sulle misure da prendere per affrontare l’emergenza economica. I 27 hanno concordato di affidare alla Commissione europea il mandato di presentare una proposta entro il 6 maggio (e non il 29 aprile come annunciato in questi giorni) prevedendo il Fondo per la ripresa e il bilancio pluriennale della Ue per il 2021-27. Pesano anche i timori per il coronavirus, dopo la notizia che non avrebbero dato risultati sperati i primi test di un farmaco in Usa. A Francoforte l’indice Dax cede il 20,1% a 10.302 punti; a Parigi il Cac perde l’1,22% a 4.396,54 punti; a Londra l’indice Ftse 100 arretra dell’1,26% a 5.754,00 punti; a Madrid l’indice Ibex segna -1,59% a 6.639,00 punti. La Borsa di Milano apre a -2,18%, in attesa del giudizio sul rating italiano di S&P atteso per stasera. (ore 9.11)
Lo spread tra Btp e Bund segna in avvio di giornata 255 punti base, in netto aumento rispetto ai 241 di ieri sera.Il rendimento del titolo decennale italiano torna sopra il 2%, al 2,08%. (ore 8.36)
ENI RIVEDE PIANO 2020/2021
“Eni ha prontamente definito le proprie risposte allo scenario di crisi in atto rivedendo il piano industriale per il 2020 ed il 2021 con l’obiettivo di salvaguardare la solidità del proprio bilancio”. Lo si legge nella nota diffusa dopo il cda che ha approvato i risultati del trimestre. Sulla base del nuovo quadro macroeconomico Eni ha  aggiornato anche le previsioni del prezzo Brent riducendole a 45 e a 55 dollari al barile per il 2020 e per il 2021.Il quadro macroeconomico che si profila per Eni, prevede “la graduale ripresa dei consumi di olio, gas ed energia elettrica nel mondo, ed in particolare nei mercati in cui Eni opera, a partire dal secondo semestre dell’anno”. La revisione del piano industriale prevede: riduzione dei  capex per circa 2,3 miliardi nel 2020, pari al 30% del budget originario, e programmata riduzione di ulteriori 2,5-3 miliardi nel 2021, pari al 30%-35% di quanto originariamente previsto per lo stesso anno a piano; produzione 2020 attesa a 1,75-1,80 milioni di barile al giorno, in riduzione rispetto alle precedenti previsioni a causa dei tagli capex ed effetti COVID-19, riduzione domanda gas mondiale (anch’essa in parte collegata alla pandemia) ed estensione della forza maggiore in Libia per tutto il primo semestre. Le stime di produzione – precisa la nota – non comprendono gli effetti dei tagli OPEC+ recentemente annunciati ma non ancora declinati sui singoli campi. Infine per quanto riguarda la liquidità, si evidenzia che “Eni è ben posizionata per superare l’attuale downturn del mercato grazie alla resilienza del proprio portafoglio di asset oil&gas convenzionali a basso prezzo di break-even ed alla solidità della posizione finanziaria netta: al 31 marzo 2020, la compagnia dispone di una riserva di liquidita’ di circa 16 miliardi di cui 3,6 miliardi di attivi di tesoreria, 6,6 miliardi investiti in attività liquide, 1,1 miliardi di crediti finanziari a breve e 4,7 miliardi di linee di credito committed”. (ore 8.41)
I CASI NEL MONDO
I morti provocati dal Coronavirus a livello mondiale hanno superato quota 190.000, mentre il numero complessivo dei casi ha passato la soglia dei 2,7 milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato della Johns Hopkins University. Nel mondo si registrano adesso 190.861 decessi a fronte di 2.709.408 casi mentre le persone guarite sono 738.490.(ore 7.36)
INCONTRO MINISTRO PARTI SOCIALI
E’ ripreso intorno all’alba ed è in corso il confronto in videoconferenza tra la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, con le parti sociali per l’aggiornamento del Protocollo condiviso sulle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo scorso, in vista della fase due, dai tamponi allo smart working. Il confronto a distanza tra sindacati e imprese è andato avanti tutta la notte per cercare un punto di intesa e limare le distanze. Tra i punti, sarebbe stata trovata una soluzione sul nodo delle sanzioni: per le imprese che non si adeguano e non applicano le regole sarebbe prevista la sospensione. Ora le parti con la ministra stanno ripercorrendo il testo punto per punto. (ore 7.34)
GIOCATORE MONTPELLIER IN TERAPIA INTENSIVA

Junior Sambia, 23enne giocatore del Montpellier, è ricoverato in terapia intensiva e accusa i sintomi del coronavirus. Lo riporta “L’Equipe”, rivelando che il giocatore già da lunedì è in ospedale ma che le sue condizioni sono peggiorate nelle ultime ore, al punto da trasferirlo di reparto. Il club francese si è limitato a far sapere in una nota che un proprio tesserato, “a causa di problemi respiratori e digestivi, è stato ricoverato in ospedale a Montpellier per ricevere le cure del caso”. Ad oggi non è stata resa nota alcuna positività al coronavirus fra i giocatori della Ligue 1. (ore 00.11)

FASE 2 IL GOVERNO PRENDE TEMPO
Non è detto che arrivi entro questo fine settimana il Dpcm per dare il via libera ad alcuni comparti prima della data del 4 maggio. Nelle prossime ore si dovrebbe tornare a riunire la cabina di regia sulla fase due, alla presenza del premier Conte, delle regioni e dei comuni. E un nuovo incontro dovrebbe esserci pure con le parti sociali.  Per il presidente del Consiglio la fine del ‘lockdown’ arriverà il 4 maggio ma edilizia, manifatturiero e attività commerciali collegate potrebbero partire prima e la platea potrebbe anche allargarsi. Il fatto però è che occorrerà tradurre in concreto il lavoro portato avanti dalle varie task force. Ovvero dal comitato tecnico-scientifico e da quello economico guidato da Colao. E tener presente le osservazioni che arriveranno dalle altri parti in causa. Ecco il motivo per cui potrebbe essere necessario ancora un po’ di tempo. Il dpcm potrebbe slittare all’inizio della prossima settimana. Le regioni premono: in primis il governatore del Veneto Luca Zaia che ha già decretato la fine del lockdown. Suscitando non poca irritazione nell’esecutivo. Il rischio – spiega un esponente dell’esecutivo – è che passi il messaggio sbagliato, che proprio in vista del 25 aprile e del 1 maggio ci sia un ‘liberi tutti’. Ed è proprio quello che il presidente del Consiglio non vuole. Da qui la cautela, anche se l’obiettivo di Conte è quello di rimettere in moto il Paese, riaccendere i motori. Pure il mondo del pallone vorrebbe uscire dalla ‘quarantena’. E’ vero che la stagione 2019/2020 del calcio italiano potrà spingersi fino al 2 agosto (decisione arrivata dalla FIGC, “il mondo del calcio merita rispetto”, ha detto il presidente Gravina) ma l’esecutivo ancora non ha deciso il da farsi. E’ diviso. Al momento l’orientamento – secondo quanto si apprende – è quello di far tornare dal 4 maggio i calciatori ad allenarsi da soli e poi sulla base dei dati epidemiologici si deciderà se dare il via libera alla ripresa dell’attività. “Dipenderà dal numero dei contagi. Soltanto se ci sarà un trend decrescente dei contagi allora il tema verrà preso in considerazione”, spiega un esponente dell’esecutivo. Gli scienziati, non e’ un mistero, frenano. E lo stesso ministro dello Sport, Spadafora, mantiene i dubbi sull’eventualità di dare l’ok. Ma c’è chi vorrebbe accelerare. E’ il caso di Renzi per esempio: “Questa storia che ha detto il ministro dello Sport ‘lo sport davanti a 25000 morti non è importante’, trovo sia un discorso demagogico e populista”, ha sottolineato il leader di Iv.

Giovedì 23 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Per la prima volta i “numeri sono particolarmente confortanti: il numero di dimessi e guariti supera il numero di nuovi casi nel paese”. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli facendo il punto sui dati del contagio in conferenza stampa. Da ieri ci sono 3.033 persone guarite in più, un dato record in un giorno. Da inizio crisi i guariti sono 57.576, ha specificato. Sono 25.549 le vittime in Italia da Covid-19 da inizio emergenza: 464 nelle ultime 24 ore. Il numero dei dimessi supera per la prima volta i numero dei nuovi contagiati portando gli attualmenti positivi a quota 107.699 (-851 rispetto a ieri), mentre il numero dei nuovi contagiati è sceso a 2.646 (189.973, -724) pur in presenza di tamponi sostenuti (66.568, +3.487). In leggero incremento anche il numero dei decessi (464, +27 rispetto a ieri) per un totale di 25.549. Ancora in discesa il numero dei ricoveri in terapia intensiva che sono 2.267, in calo di 117 pazienti. (ore 18.13)

BORSA MILANO POSITIVA, SPREAD POCO MOSSO

Finale di seduta positivo alla Borsa di Milano, sulla scia dell’allentamento delle tensioni sui Btp dopo le decisioni della Bce e con un clima che resta positivo sulle Borse, dopo i recuperi del petrolio post collasso. A fine contrattazioni l’indice Ftse-Mib segna un più 1,47%. Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi chiude poco mosso a 241 punti.  (ore 17.41)

LUNGO LA A21 LE PROVINCE PIU’ COLPITE

Si trovano lungo l’autostrada A21 alcune delle province del nord Italia più colpite dall’epidemia di Covid-19: a rilevare questa particolare traiettoria è uno studio dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha valutato i tassi di mortalità per Covid-19 dall’inizio dell’epidemia fino al 17 aprile. La ricerca, realizzata nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, è in via di pubblicazione sulla rivista Acta Biomedica. Dall’analisi dei dati forniti dalla Protezione Civile e dai siti delle Regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Valle d’Aosta, emerge che la provincia con il piu’ alto tasso di mortalità cumulativa è Piacenza (258,5 morti ogni 100.000 abitanti), seguita da Bergamo (255,9), Lodi (247,8) e poi ancora Cremona e Brescia. Tra le province del nord Italia segnate da più di 100 morti ogni 100.000 abitanti si trovano anche Parma, Alessandria, Lecco e Sondrio. “Questi dati danno un’immagine della dinamica epidemica che sfugge quando si analizzano i dati aggregati su base regionale”, spiega il primo autore della ricerca Carlo Signorelli, ordinario di Igiene presso l’Università Vita-Salute San Raffaele. “L’epidemia non guarda ai confini amministrativi, ma piuttosto alle grandi vie di comunicazione e scambio. Le 12 province più’ colpite appartengono a quattro Regioni diverse e ciò testimonia come la diffusione abbia seguito delle dinamiche che andranno meglio studiate e che cercheremo di approfondire. La prossima fase del nostro studio comprenderà anche l’analisi dei dati complessivi di mortalità, non solo per le province, ma anche per comuni o distretti, per valutare i singoli focolai che probabilmente sono, in un primo momento, sfuggiti all’osservazione, nonche’ la quota di decessi non rilevati dal sistema di notifica Covid-19”.(ore 17.40)

APPELLO ACCADEMIA CRUSCA PER LA SCUOLA

“La scuola è un’aula e non un video. Si tratta di un principio fondamentale tanto per la  scuola quanto per l’università” e quindi “appena possibile” dovrà essere garantito “un ritorno migliorato all’attività educativa ordinaria, in analogia a quanto si cerca di fare nel settore sanitario”. Se prevalesse l’idea che si può continuare a fare per lungo tempo l’insegnamento a distanza sarebbe “una sconfitta irreparabile”. E’ l’appello contenuto nel Documento per la ripresa della vita scolastica” promosso dall’Accademia della Crusca e dall’Associazione per la Storia della Lingua Italiana (Asli), che
riunisce i docenti, borsisti e ricercatori di storia della lingua italiana e di linguistica italiana. Il testo uscirà domani 24 aprile. (ore 17.41)

LA FASE 2 PER LE SCUOLE

Riaprire le scuole è essenziale, ma è “necessaria la fissazione, asseverata dalle autorità sanitarie nazionali, di adeguati protocolli”. Lo scrive in una nota l’associazione nazionale presidi (Anp), che chiede al Governo “di esplicitare quanto prima le proprie scelte che, per quanto supportate dalle competenze di un nutrito gruppo di esperti, devono avere il carattere di una sintesi politica di alto livello. Siamo perfettamente consapevoli, infatti, della difficoltà di far coesistere due esigenze drasticamente contrapposte. In primo luogo, vi è la richiesta di ritorno alla normalità che, oltre ad avere un forte valore simbolico di superamento collettivo della crisi, è un passo necessario verso la celere ripresa di tutte le attività lavorative. Ripresa di cui vi è assoluta necessità, se si vogliono mantenere i preesistenti livelli di benessere socioeconomico”. A favore della ripartenza della didattica in presenza (DIP) gioca inoltre un ruolo decisivo “la consapevolezza che la crescita intellettiva e culturale, specie per i più piccoli, si nutre soprattutto di relazionalità emotiva con i coetanei e con i docenti e che gli alunni appartenenti alle fasce sociali più’ svantaggiate corrono un piu’ elevato rischio di esclusione dalla didattica a distanza (DAD). Per non parlare del nostro modello di inclusione che necessita di rapporti interpersonali e di condivisione nel gruppo dei pari”. In secondo luogo, precisano i presidi, “va tenuta in debita considerazione la sicurezza di tutti: alunni, famiglie, personale. Sarebbe da irresponsabili far tornare a salire il triste conteggio delle vittime che, come abbiamo constatato, risulta particolarmente severo con l’età adulta. Se l’epidemia colpisse il centro-sud con la stessa virulenza con cui ha funestato la Lombardia, il terribile conteggio delle vittime si accrescerebbe notevolmente. Riteniamo quindi che, anche se dirigenti e docenti sono stati in grado di far fronte esemplarmente, alla situazione di emergenza didattica, in materia di sicurezza sia necessaria la fissazione, asseverata dalle autorità sanitarie nazionali, di adeguati protocolli”. (ore 15.34)

LO STUDIO BANKITALIA

“Le risorse e la capacità produttiva” del Servizio sanitario nazionale italiano “non erano disegnate per fronteggiare un’epidemia di larga scala”. Il giudizio è contenuto in un report pubblicato dalla Banca d’Italia secondo cui, “carenze di posti nelle unità di terapia intensiva (Icu) si sono rivelati un problema concreto nelle regioni in cui l’epidemia ha colpito con maggiore forza”. I ricercatori dell’istituto di via Nazionale che hanno curato lo studio non mancano tuttavia di rilevare che “il sistema italiano ha reagito velocemente, anche se in misura differenziata tra regioni. Sia il governo centrale sia quelli regionali hanno predisposto interventi rapidi per ridurre le carenze nella disponibilità di: posti letto in terapia intensiva; personale medico; dispositivi di protezione individuale (Dpi) e tamponi. Sia i letti in terapia intensiva, sia la disponibilità di personale medico negli ospedali e strutture pubbliche sono cresciuti in misura significativa fino ad ora, rispettivamente di circa il 65 e il 3,5 percento. L’aumento è stato maggiore nelle regioni settentrionali, riflettendo i piu’ forti effetti dell’epidemia. Analogamente, le forniture di materiale protettivo e di tamponi da parte della Protezione Civile sono state più significative per le regioni del nord”. In particolare, prima della crisi da coronavirus, i letti in terapia intensiva erano circa 5.300. Durante la crisi sono stati aggiunti circa 3.360 posti (+65%). Con l’aumento programmato di ulteriori 2.400 letti (+30%) si dovrebbe più che raddoppiare la capacita’ complessiva. “La crescita”, afferma il documento, “è importante ma con differenze tra le regioni dovute alle dotazioni iniziali di posti letto e a come l’epidemia ha colpito i territori. Prima dell’epidemia il numero di letti in terapia intensiva variava da 7 a 10 per 100.000 abitanti nelle diverse regioni. Con l’emergenza le differenze si sono significativamente ampliate: molte regioni (in particolare nel centro nord) hanno raddoppiato l’incidenza dei posti letto. In Lombardia e Veneto, zone più’ colpite, l’incidenza dei posti letto è ora intorno a 16,5 per 100.000 abitanti”. Per quanto riguarda il personale sanitaria, prima dell’esplosione dell’epidemia, quello con contratto a tempo indeterminato era di circa 572.000 unità, di cui 115.500 medici e 344.100 infermieri. Gli anestesisti circa 12.000. In Italia l’incidenza del personale medico era di circa 95 addetti ogni 10.000 abitanti (57 infermieri, 19 medici e 19 altro personale tecnico) con forti differenze tra le regioni. A seguito della crisi il Governo ha disposto risorse per 20.000 nuove assunzioni (prevalentemente a tempo determinato) così suddivise: 4.300 medici (principalmente anestesisti), 9.700 infermieri e 6.000 altro personale tecnico. La crescita, rilevano i ricercatori, “è stata significativa, pari al 3,5% della forza lavoro sanitaria, soprattutto se confrontata con la riduzione di più’ del 2% nell’ultimo quinquennio”. Infine, lo studio si sofferma su tamponi e dispositivi di protezione. Per quanto riguarda i primi, le regioni che al primo marzo avevano effettuato più tamponi erano il Veneto (6,6 test ogni 1.000 abitanti), Lombardia (4 test) e Friuli-Venezia Giulia (2,8 test). Poi il numero di test è cresciuto più rapidamente in Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta, ma nel complesso la frequenza dei test è aumentata in tutte le regioni. La loro distribuzione riflette l’intensità dell’emergenza: circa il 50% dei tamponi consegnati al 14 aprile erano destinati alle regioni più colpite, Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte e Veneto. Anche il numero di Dpi distribuiti e’ cresciuto velocemente nel tempo seguendo lo sviluppo dell’emergenza. (ore 15.34)

APP PER CONTROLLO SANITARI POSITIVI

E’ partito oggi a Milano un progetto di telemedicina che monitora, attraverso una app sul telefonino, lo stato di salute di operatori sanitari positivi al Coronavirus che si trovano a casa. Si tratta di un progetto dell’ASST Santi Paolo e Carlo che in questa fase ha coinvolto 100 sanitari della struttura contagiati, che hanno dato il consenso informato. A ciascuno è stato chiesto di collegarsi a un’App altamente intuitiva, disponibile su iOS e Android dove gli operatori sanitari “ospedalizzati a casa” inseriscono i dati relativi a parametri vitali, tra cui temperatura corporea, pressione sanguigna e saturazione periferica di ossigeno, seguiti da aggiornamenti giornalieri sullo stato dei sintomi. Attraverso la App sono possibili messaggi personalizzati, visite mediche virtuali con videochiamate e l’attivazione automatica di un sistema di allarme nel caso in cui i parametri siano compromessi. “Questa sperimentazione – ha spiegato il direttore generale dell’Asst Matteo Stocco – ci permetterà di avere una visione d’insieme di tutti gli operatori sanitari ordinati in base alla gravità dei sintomi del coronavirus.” L’obiettivo è “assicurare i dipendenti al proprio domicilio ma – spiega una nota – seguiti e monitorati come se fossero in reparto, prevenire il sovraccarico delle strutture ospedaliere con eventuale ricovero dei soli dipendenti con manifestazione clinica evidenziata, tutela della salute del personale sanitario grazie a una possibile riduzione del numero di contatti con operatori Covid-19 positivi, ottimizzare le risorse per la gestione di un grande numero di casi e centralizzare la raccolta dei dati clinici per scopi di ricerca e sviluppi futuri”. (ore 15.32)

CONFINDUSTRIA ALBERGHI, IN ATTESA NOTIZIE CERTE HOTEL PRONTI A RIPARTIRE

“Finalmente un segnale di fiducia, la dichiarazione di Conte di ieri che guarda alla possibilità degli italiani di poter andare in vacanza questa estate pur nel rispetto delle esigenze di distanziamento sociale e con le quali dovremo convivere ancora per un po’ di tempo. Le strutture alberghiere sono pronte a partire”. E’ quanto si legge in una nota di Confindustria Alberghi. “In queste settimane alcune proposte, come quelle dei box in plexiglass o degli igloo sulla spiaggia, hanno contribuito a creare ansia e preoccupazione tra le persone che guardano con speranza all’idea di tornare a viaggiare. Va ricordato, tra l’altro, che gli alberghi non sono stati chiusi per l’emergenza, la maggior parte ha dovuto interrompere l’attività per mancanza di clienti, ma quelli che hanno continuato ad operare in questi mesi, in cui peraltro il rischio di contagio era particolarmente elevato, sono riusciti con cura, impegno e senso di responsabilità ad offrire un soggiorno in sicurezza”, si legge ancora nella nota di Confindustria Alberghi. “A fine marzo l’Oms ha diffuso un documento specifico per il settore alberghiero in cui ha fornito indicazioni chiare per lo svolgimento dell’attività in sicurezza e le relative misure da assumere da parte degli operatori. Vogliamo sottolineare che le aziende sono già impegnate nell’adeguamento delle strutture per implementare operativamente il servizio necessario ad un progressivo ritorno ad una “normalità” in cui, pur nel pieno rispetto delle esigenze di distanziamento sociale, sia possibile recuperare la quotidianità delle nostre vite che hanno anche bisogno, tanto più oggi, di ritrovare un equilibrio psicofisico che i mesi di chiusura forzata in casa hanno  messo a dura prova”, spiega l’organizzazione confindustriale. (ore 15.33)

APP PER GESTIRE PAZIENTI

Sono già 89 le app adottate in 17 regioni italiane per tracciare i contagi, ma soprattutto, in questa fase, per gestione e assistenza da remoto ai pazienti con Covid-19. A censirle è il rapporto settimanale dell’Alta Scuola di Economia e Management dei Servizi Sanitari dell’Università Cattolica, secondo cui le uniche a non essersene dotate sono Friuli Venezia Giulia, Molise e Calabria.  La mappatura, spiega il gruppo coordinato da Americo Cicchetti, mostra come 28 delle soluzioni sono dedicate strettamente alla gestione dei pazienti Covid-19. Molte iniziative digitali sono state adottate dalle singole aziende sanitarie su uno o più reparti, per gestire i pazienti, specie quelli con malattie croniche, da remoto: infatti, delle 89 soluzioni, ben 57 sono invece state adottate in queste settimane per la migliore gestione “a distanza” dei pazienti affetti prevalentemente da diabete (10 soluzioni), patologie cardiovascolari (9) e per i pazienti oncologici (6). Sono invece 8 le soluzioni digitali per la medicina di famiglia.”Tutti pazienti – sottolineano gli esperti – che, in questo periodo, hanno dovuto rinunciare a recarsi in ospedale o in ambulatorio per via dell’emergenza. Il 39% di queste soluzioni assicura visite a distanza, il 34% soluzioni per il monitoraggio dei pazienti a casa e il 10% si rivolge a pazienti in RSA. Il 30% delle soluzioni utilizza una combinazione tra contatto telefonico e scambi di posta elettronica. Il 27% usa il web (siti internet dedicati), il 24% e’ basato su specifiche piattaforme per teleconsulto e contatto domiciliare e il 19% è costituito da app per smartphone.Questa sembra essere una delle prime ricadute dell’emergenza Covid-19 sul sistema sanitario e forse ci mostra l’Ssn prossimo venturo.Infatti la difficoltà di accedere ad ospedali e ambulatori, comunque in situazioni di necessità e bisogno, ha accelerato l’introduzione di soluzioni innovative che, con ogni probabilità, ridefiniranno i confini del Servizio sanitario nazionale”.(ore 15.26)

ALITALIA

La dotazione economica per Alitalia “con il prestito di 400 milioni, che doveva accompagnare fino a maggio la compagnia, nonostante le enormi perdite di questo mese e mezzo di non operatività, riteniamo sia sufficiente per accompagnare comunque fino a maggio l’amministrazione straordinaria, anche grazie al lavoro fatto per ridurre i costi”. Lo ha chiarito ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso dell’audizione davanti alla commissione Trasporti della Camera sulle prospettive di Alitalia a seguito dell’emergenza da coronavirus. (ore 14.08)

RESTRIZIONI IN FRANCIA

“Non ci sarà la fine del confinamento se le misure di contenimento non dà esito positivo”. Lo ha detto il direttore generale della sanità francese Jérome Salomon, parlando all’Assemblea nazionale. L’obiettivo è arrivare al “numero minimo di pazienti l’11 maggio in modo che tutti possiamo riprendere l’attività senza esporre le persone a noi vicine”, ha spiegato. (ore 14.06)

GARA TALENTI UE PER LOTTA COVID

Dodicimila talenti da oltre 30 paesi dell’Ue e non solo daranno vita da domani e per tutto il fine settimana all’hackathon EUvsVIRUS. L’iniziativa, con il patrocinio della commissaria europea per l’innovazione Mariya Gabriel, ha lo scopo di trovare soluzioni nuove e a breve termine per i problemi legati all’epidemia di coronavirus. L’incontro è strutturato in aree tematiche come salute, continuità aziendale, lavoro e istruzione a distanza, coesione sociale e politica, finanza digitale. Le soluzioni vincitrici saranno invitate a far parte di una piattaforma Covid-19 del Consiglio europeo per l’innovazione, che sarà lanciata il 27 aprile, per facilitare i collegamenti con gli utenti finali, come gli ospedali, e fornire accesso a investitori, fondazioni e altre opportunità di finanziamento da tutta l’Ue. (ore 14.06)

IN SPAGNA

Dopo vari aggiustamenti, il governo spagnolo ha oggi illustrato la decisione definitiva sulle regole di uscita per i minori di 14 anni a partire da domenica: un’ora al giorno fra le 9 del mattino e le 21, sempre accompagnati da un adulto con cui vivano (solitamente genitori o fratelli) e ad una distanza massima di un chilometro dal domicilio. Lo hanno specificato il ministro spagnolo della Sanità Salvador Illa e il vicepremier Pablo Iglesisa. Quest’ultimo si è anche scusato con i ragazzi per le versioni contrastanti sul provvedimento che hanno preceduto l’annuncio definitivo delle nuove regole e ha spiegato che i bambini residenti in zone rurali potranno andare in campagna o nei boschi. E che si potrà anche giocare, ovvero si potrà uscire con un pallone o con un monopattino, ma non si potrà andare nei parchi giochi che rimarranno al momento chiusi. (ore 13.18)

Sono 34.355 gli operatori sanitari che che hanno contratto il coronavirus in Spagna dall’inizio della pandemia, stando agli ultimi dati aggiornati che soltanto nelle ultime 24 ore registrano in questa categoria 1.202 nuovi contagi. Si tratta del 16,12% del totale dei casi positivi al Covid-19 nel paese. (ore 13.03)

In Spagna sono stati superati i 22mila morti legati alla pandemia da Coronavirus. Lo riferisce il governo spagnolo con il bilancio aggiornato alle cifre delle ultime 24 ore. (ore 11.19)

PIANO SALVA VINO

Apertura immediata di una distillazione di crisi europea di 10 milioni di ettolitri e un budget specifico di 350 milioni di euro, per rispondere concretamente al settore del vino fortemente colpito dalla pandemia. A chiederlo a Bruxelles sono le organizzazioni cooperative vitivinicole di Francia, Italia e Spagna, a cui si deve la meta’ della produzione europea di vino, quasi 75 milioni di ettolitri l’anno, che esortano la Commissione ad agire prima che questa crisi causata dalla pandemia danneggi irreversibilmente il settore. In una lettera inviata alle istituzioni comunitarie, le tre organizzazioni chiedono anche che la misura della distillazione “sia europea, ad tasso di 35 euro a ettolitri e con la possibilità che gli Stati aumentino la quota comunitaria per raggiungere prezzi specifici nei diversi paesi produttori dell’Unione”. E ancora di prevedere una misura di ammasso privato per i vini di fascia alta, la cui commercializzazione può essere posticipata. “Sono misure che devono essere finanziate da un bilancio europeo – precisano le tre organizzazioni – e non dai bilanci del programma nazionale di supporto al settore vitivinicolo”. “Dall’inizio della crisi – si legge ancora nella lettera – il settore vitivinicolo è stato particolarmente colpito dal rallentamento delle esportazioni, della chiusura di bar, hotel e ristoranti come anche delle attività turistiche; volumi non venduti in questi mesi che potrebbero pesare sul prossimo raccolto a causa della mancanza di capacita’ di stoccaggio nelle cantine”. (ore 12.57)

PER IL SUO ONOMASTICO IL PAPA DONA RESPIRATORI

In occasione del suo onomastico, San Giorgio, Jorge Mario Bergoglio dona respiratori e materiale sanitario (mascherine, occhiali protettivi per i medici e gli infermieri, tute per le terapie intensive) a diversi ospedali: quello della città di Suceava, in Romania, focolaio di coronavirus nel Paese, quello di Lecce, in Italia, quello di Madrid, in Spagna.”Un segno bellissimo che cade in questo giorno particolare nel quale il Santo Padre non riceve un regalo ma lo dona agli altri”, commenta a Vatican News il cardinale Konrad Krajewski, Elemosiniere apostolico, raccontando della imminente consegna che definisce “un abbraccio del Papa in una situazione difficile per tutto il mondo”. I respiratori (5 in Romania, 2 a Lecce e 3 a Madrid) e tutto il materiale donato dal Papa sarà trasportato con un volo sul quale viaggerà anche il team di undici medici e sei operatori sanitari romeni, inviato il 7 aprile dal governo di Bucarest all’ospedale di Lecco per lavorare accanto all’Italia nel momento più duro della battaglia contro il coronavirus. Dei tre respiratori di Madrid si occuperà la Nunziatura che insieme al cardinale Carlos Osoro Sierra, arcivescovo della capitale spagnola, disporrà la destinazione agli ospedali più in sofferenza. ue i respiratori destinati all’ospedale di Lecce che saranno consegnati oggi dallo stesso cardinale Krajewski. Nel viaggio di ritorno in Vaticano, l’Elemosiniere farà tappa a Napoli per ricevere i farmaci destinati ai poveri di Roma. “Come il caffè sospeso – spiega il porporato – l’arcidiocesi ha promosso il farmaco sospeso e per ringraziare della vicinanza del Papa, durante l’emergenza coronavirus, sono stati preparati i medicinali destinati ai poveri di Roma”. Pochi giorni prima di Pasqua, all’ospedale Cotugno di Napoli sono arrivati direttamente dal Vaticano due ventilatori polmonari, dispositivi sanitari per medici e infermieri ma anche uova pasquali. (ore 10.57)

IN SPAGNA NON C’E’ PAZIENTE ZERO

Il coronavirus circolava in Spagna già a metà febbraio trasportato da varie persone e non da un “paziente zero”. Lo rivela uno studio, pubblicato su El Pais, realizzato dall’Instituto de Salud Carlos III di Madrid, che ha analizzato i primi 28 genomi del virus decodificati in SPAGNA. In base all’esame delle varie mutazioni c’è stata una “moltitudine di ingressi” di persone infette da altri Paesi durante il mese di febbraio, ha spiegato uno degli autori dello studio, Francisco Díez. Il suo gruppo di studio ha esaminato i quasi 1.600 genomi completi del virus decodificati dalla comunità scientifica internazionale fino a fine marzo. L’analisi mostra che i 28 genomi spagnoli appartengono alle tre grandi famiglie identificate nel resto del mondo, S, G e V, con poche differenze tra di loro. I tre primi S identificati in Spagna risalgono al 26 e 27 febbraio a Valencia, una settimana dopo la partita Atalanta-Valencia a Milano che il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha descritto come “una bomba biologica”. Ma l’analisi genetica indica che il virus di tipo S circolava in Spagna già dal 14 febbraio. Il tipo G invece era a Madrid già il 18 febbraio. “In Spagna non c’è stato un paziente zero. Non c’è paziente zero quando un’epidemia è già così diffusa” ha commentato il virologo José Alcamí, che ha supervisionato lo studio. Il genetista Fernando González Candelas ha aggiunto al Pais: “In base alle informazioni attuali crediamo che ci sia stata almeno una quindicina di ingressi diversi. E’ successo lo stesso negli Usa e in Islanda”. (ore 10.42)

IN BOZZA MISURE PER AEREI E TRENI

Per tutti i passeggeri l’obbligo di tenere guanti e mascherina per tutta la durata del volo aereo; misurazione della temperatura con il termoscanner sia per i passeggeri in partenza sia in arrivo – con l’ipotesi di farlo al terminal partenze e alla discesa del velivolo-, obbligo del rispetto del distanziamento anche sull’aereo, dove i viaggiatori dovranno tenere mascherina e guanti), sanificazione (in base al traffico) di tutti gli spazi negli aeroporti cercando di separare nettamente arrivi e partenze sono fra le misure previste nella bozza di lavoro del ministero dei Trasporti alla cabina di regia della Fase 2 che l’ANSA ha potuto visionare. Nel caso dei treni e bus, invece, la possibilità di eliminare il controllo dei biglietti e la vendita a bordo: sono queste alcune delle misure, previste in una bozza di lavoro del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la Fase 2 relativa alla regolamentazione anti contagio da Coronavirus nel settore del trasporto, a quanto apprende l’ANSA. (ore 10.41)

BASSETTI, ‘STUDIO JAMA SU MORTI OSPEDALI NY FA PAURA’

“L’88% di mortalità tra chi ha avuto bisogno di un supporto per la ventilazione a New York fa paura,  in Italia non è assolutamente così. Forse è un problema del loro sistema sanitario. Non possiamo dire se è per colpa del fatto che la
diagnosi è arrivata tardi o la terapia sbagliata. Ma se avessimo qui quei dati cambierei mestiere”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al Policlinico San Martino di Genova, commentando lo studio pubblicato sul ‘Journal of american medical association’ (Jama), secondo il quale dal primo marzo al 4  aprile l’88% dei malati sottoposti a ventilazione è morto nei 12 ospedali che fanno capo al Northwell Health.”Il sistema sanitario americano, basato sulle assicurazioni e sulla sanità privata, probabilmente fa arrivare tardi i pazienti alle cure – evidenzia Bassetti – Ma più delle polemiche, voglio ribadire dire che  l’Italia sanitaria è campione del mondo nella gestione del coronavirus. Dobbiamo tutti dire forte che chi esce vincitore da questa emergenza è il Servizio sanitario nazionale, dai medici fino a chi fa le pulizie in ospedale”. (ore 10.42)

BORSE EUROPEE PEGGIORANO

Le Borse europee peggiorano dopo i dati del Pmi in Francia, Germania e nell’Eurozona, che ad aprile mostrano un crollo ai minimi record per l’impatto del coronavirus. Francoforte vira in negativo a -0,29%. Giù dello 0,125 anche Londra, mentre Parigi frena a +0,35 e Milano sale dello 0,6%. Sui listini europei pesano anche le incertezze sul vertice europeo di stasera a Bruxelles. (ore 10.41)

POSSIBILE VACCINO IN ESTATE

Si lavora per cominciare in Italia durante l’estate la sperimentazione clinica sull’uomo di un vaccino anti Covid-19: lo rende noto il consorzio europeo costituito fra le aziende ReiThera di Pomezia (Roma), Leukocare di Monaco e Univercells di Bruxelles. “Attualmente ReiThera sta svolgendo le attività preparatorie per iniziare la sperimentazione clinica di fase1/2 in Italia durante l’estate 2020”, si legge in una nota del consorzio. “La produzione su larga scala verrà avviata subito dopo”. (ore 10.37)

STUDIO FRANCESE, LE RESTRIZIONI HANNO EVITATO 60MILA MORTI 

Senza le restrizioni imposte dalle autorità francesi per evitare la diffusione del Coronavirus, il bilancio della pandemia sarebbe stato molto più pesante: secondo uno studio messo a punto dagli epidemiologi de l’Ecole des hautes études en santé publique (EHESP) di cui riferisce il quotidiano ‘Le Monde’, grazie ai divieti si sono potuti evitare 60mila morti negli ospedali. Con un 23% di potenziali infettati in questo periodo, gli ospedali sarebbero infatti stati travolti dalla richiesta di oltre 100mila posti letto in rianimazione. Ieri i malati ricoverati nei reparti di rianimazione o terapia intensiva erano invece 5127. (ore 9.22)

PASSERA, UNA REGIA UNICA PER LA RIPRESA
”La crisi può essere gestita, possiamo uscirne, ma serve unità e coordinamento, altrimenti sarà difficile ridurre in tempi rapidi il grande disagio e la sofferenza che stanno vivendo tante famiglie e costruire un futuro sostenibile”. L’ex ministro dello Sviluppo economico e banchiere, Corrado Passera, lo sottolinea in un’intervista ad Avvenire. (ore 9.21)

GALLERA RIAPERTURA GRADUALE

Sul tema della ripresa e delle riaperture delle attività produttive “è giusto che ci sia una regia nazionale, dobbiamo ascoltare la scienza e andare con la massima prudenza”, ha detto intervenendo a MattinoCinque l’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, in vista della ripartenza del 4 maggio. “Penso – ha aggiunto – che nelle prime settimane si tratterà di assestarsi, stiamo parlando di una riapertura graduale di alcuni settori produttivi, di alcuni esercizi commerciali e del problema del trasporto pubblico locale, ma poi dovrà esserci anche uno scambio tra regioni in quanto è impensabile che per mesi si possa essere isolati l’uno dall’altro”. (ore 9.20)

PIAZZA AFFARI APRE IN RIALZO

Piazza Affari apre in rialzo. Il Ftse Mib sale dello 0,95% con il Ftse Mib a quota 16.925 punti. (ore 9.08)

STUDIO, A NEW YORK MORTO 88% MALATI IN VENTILAZIONE

Lo studio ha esaminato le cartelle cliniche elettroniche di 57mila pazienti ricoverati all’intreno del Northwell Health e da  queste è emerso che più della metà, ovvero il 57%, soffriva di pressione alta, il 41% era obeso e il 34% aveva il diabete. “Dei  pazienti che sono morti, quelli con diabete avevano maggiori probabilità di aver ricevuto ventilazione meccanica invasiva o cure in terapia intensiva rispetto a quelli che non avevano il diabete”, hanno scritto i ricercatori guidati da Safiya Richardson del Feinstein Institutes for Medical Research. Si è inoltre registrato un tasso di mortalità superiore tra gli uomini, rispetto alle donne. I dati si riferiscono alle strutture del Northwell Health. Quasi tutti i malati di coronavirus
che avevano bisogno del supporto del ventilatore nelle strutture ricondotte al più grande sistema sanitario nello Stato di New York, il Northwell Health, sono morti. Lo rivela uno studio del Consorzio di ricerca sul Covid-19 del Northwell Health pubblicato sul Journal of American Medical Association, secondo il quale dal primo marzo al 4 aprile l’88 per cento dei malati sottoposti a ventilazione è morto nei 12 ospedali che fanno capo al Northwell Health. In totale, il 21 per cento dei pazienti Covid-19 curati presso il Northwell Health è deceduto, ovvero 553 pazienti. Ma tra il 12% di chi aveva bisogno di ventilatori per respirare, il tasso di mortalità è salito all’88%. Il tasso era particolarmente alto per i pazienti di età superiore ai 65 anni con necessità di ventilatori: solo il per  cento è sopravvissuto. (ore 9.08)

CAUTELA NEI CONTATTI ANCHE IN FASE 2

Per la fase 2 “l’auspicio è quello di tornare per gradi a una normalità, che però dovrà necessariamente basarsi su comportamenti individuali e collettivi responsabili, tenuto conto della difficoltà di mantenere tante limitazioni personali per periodi così prolungati”. Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ad Avvenire. “Ognuno di noi deve essere ben consapevole che l’emergenza coronavirus ci imporrà, per molto tempo ancora, cautela nei contatti sociali e nuovi stili di vita”.  (ore 9.08)

Mercoledì 22 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO
Continua il calo del numero dei malati e oggi si registrano dieci pazienti in meno per un totale di 107.699 attualmente positivi in Italia al coronavirus. Il totale delle persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’emergenza è 187.327, con un incremento rispetto a ieri di 3.370 nuovi casi. Lo fa sapere la Protezione civile nel quotidiano bollettino sulla situazione dei contagi da coronavirus. Sono 54.543 in tutta Italia le persone guarite dal Covid-19, da ieri sono guarite 2.934 persone. In aumento rispetto a ieri, quando erano state 2.723. Si tratta del numero maggiore di guariti su base quotidiana dall’inizio dell’emergenza. Sale poi a 25.085 il numero di vittime a causa del Covid-19, si tratta di 437 decessi in più rispetto a ieri. Il dato è in calo rispetto a ieri quando erano stati 534. Infine sono 2384 le persone attualmente in terapia intensiva in Italia risultate positive al coronavirus. Un decremento rispetto alle 24 ore precedenti di 87 unità. (ore 18.06)

IN SPAGNA 

Prudenza prima di tutto e mano tesa al parlamento. Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto per la terza volta l’autorizzazione a prolungare le misure di contenimento del coronavirus fino al 9 maggio, avvertendo che “con molta prudenza e cautela”, in uno scenario di cauto ottimismo dovrebbe poi avere inizio una nuova fase, quella del graduale alleggerimento. “Il confinamento generale non sarà tolto fino a che non saremo totalmente pronti. Saremo molto cauti nella de-escalation”, che sarà “lenta e graduale”, ha avvertito il primo ministro di Madrid. “Ma ci stiamo già preparando ad entrare in una nuova normalità, senza fare passi falsi anche se potrebbero esserci battute d’arresto”. La situazione in Spagna è ancora critica con 435 morti nelle ultime 24 ore, che portano a 21.282 il numero complessivo dei decessi. Continuano a crescere anche i contagi 4.211 in più, per un totale di 208.389. L’allentamento delle misure inizierà con il permesso di passeggiate per i minori accompagnati da un adulto. “Una concessione che però non deve alterare il provvedimento più importante, ovvero la regola del distanziamento sociale”, ha avvertito Sanchez, che ha colto l’occasione per chiedere ai parlamentari di trovare “nuove modalità politiche” per garantire alla Spagna “un futuro promettente” dopo la crisi. “Non ci sarà opportunità migliore per esprimere quel desiderio di dialogo che ha la società spagnola e lo dimostreremo con gli accordi che raggiungeremo”, ha detto Sanchez. (ore 17.26)

POSSIBILI DEROGHE PER RIAPERTURA

Il lockdown sulle imprese sarà allentato a partire dal 4 maggio ma già prima, dal 27 aprile, potrebbero essere concesse delle limitate autorizzazioni nel caso in cui si presentino le condizioni per una riapertura in sicurezza di attività commerciali o produttive. Lo prevede, secondo quanto si apprende, il report messo a punto dalla task force di Vittorio Colao e consegnato al premier Giuseppe Conte. In pratica, spiegano le fonti, per avere un via libera all’apertura si dovrebbero incrociare alcune condizioni favorevoli. Da un lato l’azienda dovrà dare la garanzia del rispetto di tutte le norme di sicurezza (distanza, uso dei Dpi, sanificazione), dall’altro dovrà anche trovarsi su un territorio in cui la situazione epidemiologica risulta sotto controllo. Per questo le eventuali richieste di riapertura, secondo l’ipotesi su cui starebbe lavorando il governo, dovrebbero essere sottoposte anticipatamente al vaglio del comitato tecnico-scientifico. (ore 17.24)

SPREAD

Lo spread tra Btp e Bund frena e cala a 251 punti base con il rendimento del decennale italiano al 2,08%.(ore 17.23)

GLI AFFARI IN USA
Gli Stati  stanno tornando e gli Usa iniziano a riaprire per gli affari. Lo ha scritto il presidente statunitense, Donald Trump, su  Twitter. ‘Gli Stati stanno tornando in modo sicuro. Il nostro Paese sta cominciando a essere nuovamente aperto per gli affari,’ ha scritto l’inquilino della Casa Bianca.  ‘Un’attenzione speciale è, e sarà sempre, data ai nostri amati anziani (ad eccezione di me!)’, ha aggiunto. (ore 15.04)
MACRON, NO INDAGINI OMS
Questo non è il momento di aprire un’indagine sul comportamento dell’Organizzazione mondiale della Sanità sulla pandemia di coronavirus nel mondo. Lo ha precisato il presidente francese Emmanuel Macron in un colloquio telefonico
con il primo ministro australiano Scott Morrison che chiede l’apertura di un’inchiesta internazionale. Il presidente ha riconosciuto che all’inizio ci sono stati dei problemi ma ha ritenuto che “l’urgenza è ora” avere “coesione” e che “non è questo il momento di parlarne”, ha reso noto l’Eliseo. Morrison si è espresso in favore dell’apertura di un’inchiesta internazionale sull’Oms in colloqui telefonici avuti oltre che con Macron, anche con i leader di Stati Uniti e Germania, secondo quanto reso noto dal suo governo. Donald Trump nei giorni scorsi ha ordinato la sospensione del contributo americano all’Oms, “in attesa di chiarire il ruolo dell’Organizzazione mondiale della Sanità nella cattiva gestione e nell’insabbiamento della diffusione del coronavirus”. (ore 14.46)

GATTI, FURETTI E CANI VULNERABILI, PROTEGGERLI DA PAZIENTI POSITIVI

Il primo fu il volpino di Pomerania a Hong Kong, poi sono emersi casi di positività al coronavirus anche in un gatto in Belgio e in una tigre a New York, seguita dalla sorella e da tre leoni africani. “La diffusione dell’infezione da virus  Sars CoV-2 nell’uomo avviene per contatto interumano. Tuttavia, i gatti, i furetti e, in misura minore, i cani sono suscettibili all’infezione”. Lo sottolinea il nuovo rapporto tecnico dell’Istituto superiore di sanità, un documento in 30 pagine che fa il punto sulle infezioni negli animali e stila le precauzioni a tutela di questi ultimi e di coloro che ne se prendono cura nella pandemia. Gli animali da compagnia, infatti, “possono essere potenzialmente esposti al virus Sars-CoV-2 in ambito domestico e contrarre l’infezione attraverso il contatto con persone infette. Ciononostante, allo stato attuale, non esistono evidenze che gli animali da compagnia svolgano un ruolo epidemiologico nella diffusione all’uomo del virus – ricorda l’Iss – Anzi, il rapporto con gli animali è importante per il nostro benessere in questo periodo di forzato isolamento. Tuttavia per proteggerli è necessario adottare precauzioni per un accudimento sicuro, soprattutto se si è contagiati”. (ore 13.20)

I DATI DAL VIMINALE

Sono stati poco più di 5.900 ieri i denunciati per il mancato rispetto delle prescrizioni per il contenimento del Coronavirus, in lieve calo rispetto a ieri. Secondo i numeri forniti dal Viminale, in 5.868 sono stati sanzionati per spostamenti non legittimi, 43 per false dichiarazioni e 13 per violata quarantena. Sono state 257.802 le persone controllate, mentre gli esercizi commerciali monitorati sono stati 108.348: 147 i titolari denunciati, 31 le attività chiuse (ore 13.19)

L’ALMANACCO DEL CNR

L’umanità è stata colpita nei secoli da calamità di vario tipo che distinguiamo tra naturali, quali alluvioni, terremoti ed epidemie, e causate dall’uomo, come le guerre. Ma, come sottolineano i ricercatori del Cnr nel Focus monografico dell’Almanacco della Scienza on line da oggi, dedicato a questo tema, nelle cause e conseguenze lo zampino dell’uomo c’è quasi sempre. Eventi diversi tra loro, ma con tratti comuni e in parte simili a quelli che caratterizzano l’attuale pandemia di Coronavirus, su cui continuiamo inevitabilmente a riflettere. Lo storico Amedeo Feniello propone la definizione di shock in luogo di quella di calamità, richiamando alcuni esempi come fa il suo collega Franco Cardini, che abbiamo incontrato nel Faccia a faccia. Tornando al Focus, il virologo Antonio Mastino dettaglia, distinguendola dall’epidemia, la definizione di pandemia; gli effetti economici di quest’ultima sono esposti da un altro storico, Michele Colucci, in un confronto con la ripresa dell’ultimo dopoguerra. Ampia la sezione sulle calamità che colpiscono, con l’uomo, l’ambiente: Diego Fontaneto dell’Istituto per lo studio degli ecosistemi si sofferma sull’invasione di locuste, sciagura “biblica” che sta affliggendo molti stati africani; il geologo Mario Tozzi spiega come l’uomo possa cercare di limitare e prevenire i danni da terremoti; dei similari tsunami e dei loro devastanti effetti parla Luigi Cavaleri dell’Istituto di scienze marine; infine, Claudio Rafanelli dell’Istituto per la microelettronica e i microsistemi affrontata la responsabilità dell’uomo rispetto ai cosiddetti eventi estremi. Al tema monografico di questo Almanacco fanno riferimento anche le Recensioni del volume “La memoria, i traumi, la storia” di Gabriella Gribaudi e del romanzo scientifico “L’amante del Vulcano” di Susan Sontag. E i Video, in cui Raffaella Salvemini dell’Istituto di studi sul Mediterraneo ricorda l’epidemia di peste (1656) che colpì Napoli e Augusto Palombini illustra come le tecnologie digitali consentano l’accesso a musei e siti archeologici, confrontandosi anche con eventi calamitosi dell’antichità e del passato. In maniera specifica alla pandemia di Coronavirus si fa ancora riferimento nel Video in cui Matteo Guidotti dell’Istituto di scienze e tecnologie chimiche spiega la corretta sanificazione “fai-da-te”; nella recensione della Freccia, rivista di Fs italiane per la prima volta in sola versione digitale date le misure sul traffico ferroviario adottate contro il contagio; in Altra ricerca, con la app per il triage dei positivi allo studio dell’Università di Modena e Reggio Emilia e con l’iniziativa #laculturanonsiferma di Icom Italia, che mette a disposizione visite virtuali dei musei. L’Almanacco della Scienza è on line all’indirizzo www.almanacco.cnr.it (ore 11.08)

CNA ROMA, A RISCHIO CHIUSURA 40% IMPRESE COMMERCIO

“La stima delle imprese a rischio chiusura per alcuni settori si aggira anche al 40% e questo riguarda  soprattutto commercio e gelaterie, ma non va molto meglio nemmeno per il comparto della ristorazione, dell’acconciatura, dell’estetica e della toelettatura di animali che si attesta intorno al 30%”. E’ quanto emerge dai dati delle rilevazioni effettuate dal Centro Studi della Cna di Roma che segnala il “rischio elevato di perdite significative di professionalità ed eccellenze, di posti di lavoro con il risultato di avere sempre più imprenditori e famiglie costretti ad indebitarsi per sopravvivere”.”Per alcuni settori, inoltre, il calo del fatturato previsto al 30 aprile è allarmante – si legge – Basti pensare che gli alberghi prevedono una diminuzione dell’85%, seguiti dall’artigianato artistico, dal trasporto passeggeri su strada e dai servizi legati alla bellezza”. ”Abbiamo realizzato questo studio proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle difficoltà reali che stanno affrontando quotidianamente i nostri imprenditori sul territorio di Roma e Provincia” commenta Michelangelo Melchionno, Presidente della Cna di Roma.”Bisogna mettere in atto un piano di sostegno ben congegnato e attento e bisogna farlo ora, prima che si ricomincino ad aprire le attività, perché la semplice riapertura non sarà sufficiente questo a far ripartire l’economia. Gli artigiani, gli imprenditori e i commercianti sono fortemente provati da oltre un mese di lockdown che ha intaccato risorse economiche, fisiche e psicologiche. Hanno bisogno di iniezioni di fiducia e di liquidità, di avere la concreta percezione di vivere in un sistema che riconosca la loro importanza in termini economici e di valore sociale, non di essere semplicemente dei contribuenti da spremere con le tasse” conclude. (ore 11.08)

POSITIVA DOPO 55 GIORNI

Ancora positiva al Sars-Cov2 dopo 55 giorni, un caso definito dai medici “quasi unico” in Italia. E’ l’esito dell’ultimo tampone eseguito il 16 aprile sulla prima paziente ricoverata nel reparto di Malattie infettive del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, una ragazza di 23 anni entrata in ospedale il 28 febbraio e in isolamento da 55 giorni. Ne dà notizia l’edizione bolognese del Resto del Carlino. Dall’arrivo in reparto, spiega al quotidiano l’infettivologo del Sant’Orsola Luciano Attard, la paziente “dopo quattro giorni stava bene, ma i tamponi sono ancora positivi. La stiamo studiando attentamente. A quanto ci risulta, nessun altro in Italia è rimasto positivo ai tamponi così a lungo. Usualmente la positività non supera le quattro settimane”. “Sono diventata un caso nazionale? Ormai ci rido su – commenta la 23enne al Carlino – ora aspetto che gli operatori della sanità pubblica mi sottopongano ad esami del sangue più approfonditi, di tipo sierologico”. La 23enne, precisa l’infettivologo, “non era stata sottoposta ad alcuna terapia. Le avevamo dato solo sintomatici e in pochissimi giorni erano comparsi i sintomi. Allora non si trattavano i casi lievi”. (ore 10.21)

ACCORDO SU NUOVE MORATORIE

Possibilità di sospendere fino a 12 mesi la quota capitale delle rate dei mutui garantiti da immobili e degli altri finanziamenti a rimborso rateale. L’Abi e le Associazioni dei consumatori (Acu, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Asso-Consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Centro Tutela Consumatori e Utenti, Federconsumatori, La Casa del consumatore, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Udicon, Unione nazionale dei consumatori) hanno raggiunto un accordo che amplia le misure di sostegno alle famiglie e ai lavoratori autonomi e liberi professionisti colpite dall’evento epidemiologico da Covid 19. E’ una ulteriore iniziativa per supportare la sostenibilità finanziaria delle famiglie. Gli ambiti di intervento dell’Accordo sono:mutui garantiti da ipoteche su immobili non di lusso erogati prima del 31 gennaio 2020 a persone fisiche per ristrutturazione degli stessi immobili ipotecati, liquidità o acquisto di immobili non adibiti ad abitazione principale, che non rientrano nei benefici previsti dal Fondo Gasparrini o pur essendo connessi all’acquisto dell’abitazione principale non presentano le caratteristiche idonee all’accesso del Fondo Gasparrini; prestiti non garantiti da garanzia reale a rimborso rateale erogati prima del 31 gennaio 2020. La sospensione comprende anche le eventuali rate scadute e non pagate dopo il 31 gennaio 2020. La sospensione non determina l’applicazione di alcuna commissione. La ripresa del processo di ammortamento avviene al termine del periodo di sospensione con il corrispondente allungamento del piano di ammortamento per una durata pari al periodo di sospensione. Gli eventi previsti per poter accedere alla moratoria riguardano la cessazione del rapporto di lavoro subordinato per qualsiasi tipo di contratto; la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni; morte o insorgenza di condizioni di non autosufficienza; la riduzione di un terzo del fatturato causata dall’evento epidemiologico per lavoratori autonomi e liberi professionisti. L’elenco delle banche che adotteranno l’Accordo sarà pubblicato nel sito internet dell’ABI insieme al modello del modulo di domanda per accedere all’iniziativa. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della collaborazione tra Abi e Associazioni dei Consumatori e del Protocollo d’intesa “CREDIamoCI”, il tutto a supporto dell’economia del Paese e delle fasce di popolazione maggiormente a rischio di vulnerabilità. (ore 10.18)

STESSE MISURE IN TUTTA ITALIA

“La Regione Toscana ha fissato la distanza di un 1,80 metri, a differenza di altre Regioni, come distanza di sicurezza valida per le attività produttive, commerciali e per il trasporto pubblico, ma io credo sia opportuno che ci sia una distanza omogenea in tutte le regioni italiane. Che sia la stessa, perché altrimenti si possono verificare problemi”. Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, in diretta sull’emittente fiorentina Lady Radio. “Immaginiamo – ha spiegato Nardella – di prendere un treno regionale da Roma a Firenze: nel Lazio si deve rispettare la distanza di un metro mezzo, poi si arriva in Toscana e ci si deve distanziare di un 1,80 metri. Non discuto la decisione della Regione di fissare la distanza in 1,80 metri, ma da sindaco mi metto nei panni di tanti cittadini e credo che sarebbe giusto che ci fosse una distanza uguale e omogenea in tutto il territorio nazionale. Questo può ci può aiutare proprio a far riaprire in modo ordinato i negozi. Mi auguro che questo tema delle distanze venga rivisto in tutta Italia”. “E’ chiaro – ha detto ancora il sindaco – che la distanza maggiore riduce anche il coefficiente di riempimento dei mezzi pubblici. Noi stiamo predisponendo un piano per i mezzi pubblici, dovranno funzionare purtroppo con molte meno persone. Siamo studiando anche con esperti tecnici ingegneri delle forme di sanificazione molto rapida e vogliamo capire se è possibile fare anche le misurazioni con il termoscanner all’ingresso delle tramvie, come del resto è previsto negli aeroporti”.(ore 10.15)

DE MICHELI, IN VISTA MOLTE SEMPLIFICAZIONI SU PROCEDURE APPALTI

Per le imprese di costruzioni “abbiamo in vista molte semplificazioni sulle procedure degli appalti, anche se sempre più emerge che il tempo si perde nella fase precedente alla gara di appalto”. Lo afferma Paola De Micheli, ministro delle
infrastrutture e trasporti, ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital. Quanto alla sospensione del codice degli appalti “ho la contrarietà, che condivido, dei sindacati e costruttori. Senza regole non è possibile fare buone opere. Poi l’eccesso di regole determina un’impossibilità di fare le opere. Qui mezzo quindi c’è un campo in cui possiamo giocare una partita importante”. (ore 9.29)

I TEDESCHI PER L’ITALIA

Angela Merkel ha “esitato” e si è sollevata l’impressione sbagliata, ma adesso ha imboccato la strada giusta. Lo ha affermato il deputato tedesco dell’Spd,Martin Schulz, incontrando a Berlino la stampa italiana a margine di una manifestazione promossa da deputati tedeschi per esprimere solidarietà all’Italia davanti all’ambasciata italiana
in vista del Consiglio europeo di domani. (ore 9.28)

ABI: DA SUBITO ATTIVI PER SOSPENSIONE RATE MUTUI

“Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, quando sembrava limitata alle zone rosse, ci siamo attivati per estendere le misure di sospensione del rimborso delle rate dei mutui previste dal protocollo di intesa con la Protezione civile per le calamità naturali. E già in quella fase avevamo evidenziato l’importanza di potenziare il Fondo centrale di garanzia per le Pmi, e anche la necessità di attivarsi per ottenere, ancorchè temporaneamente, una modifica delle regole vigenti per quanto riguarda assorbimenti patrimoniali rispetto ai crediti deteriorati. Successivamente, con l’estendersi della diffusione e dei contagi del coronavirus, abbiamo promosso l’estensione dell’accordo per il credito, e il 6 marzo abbiamo firmato una estensione di questo accordo con le associazioni di rappresentanza delle imprese che ha compreso tutti i finanziamenti in essere fino al 31 gennaio 2020 erogati a favore di imprese danneggiate da Covid-19”.  Lo ha detto Giovanni Sabatini, direttore generale dellAssociazione bancaria italiana (Abi), in audizione in videoconferenza davanti alla commissione parlamentare di Inchiesta banche riguardo alle iniziative della task force per la liquidità del sistema bancario nellemergenza sanitaria. (ore 9.28)

TRUMP: SI VEDE LA LUCE 
Una seconda ondata epidemica negli Usa potrebbe rivelarsi molto più distruttiva di quella in atto poiché questa potrebbe coincidere con l’inizio dell’epidemia d’influenza stagionale. L’allarme è stato lanciato da uno dei dirigenti dell’Istituto di Sanità americano, Robert Redfield, direttore del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) che ha lanciato un appello a tutti i cittadini affinché, non appena possibile, si vaccinino contro l’influenza. Lo scienziato ha affidato i suoi timori al Washington Post oggi in edicola. Sempre sul fronte sanitario buone notizie arrivano sull’asse Oxford-Pomezia. Scatteranno infatti da domani i primi test sperimentali sull’uomo per il vaccino anti Covid sostenuto dal governo britannico e attualmente allo studio del team di ricercatori dell’Università di Oxford, e di cui l’Advent-Irbm di Pomezia è partner principale. (ore 8.59)
REDDITO DI EMERGENZA
Il Reddito di emergenza “che stiamo elaborando, potrebbe partire da un minimo di 400 euro per il singolo e arrivare a un massimo di 800 euro basato sul nucleo familiare”, a seconda dei componenti. Lo ha detto a Radio Anch’io il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che già ieri aveva indicato un meccanismo ‘a salire’ per il Rem da inserire nel prossimo decreto legge. (ore 8.59)
RATING ITALIA
“Nelle prossime settimane un certo numero di agenzie di rating decideranno sul rating sovrano dell’Italia sullo sfondo di un deterioramento dei fondamentali fiscali in seguito allo shock COVID-19”. Lo scrive Goldmann Sachs in una nota in cui afferma di “stimare che il deterioramento dei fondamentali macro aumenti la probabilità di un downgrade nel tempo. Ma alla fine ciò dipenderà dalle scelte politiche sia a livello nazionale che dell’UE e quindi il nostro caso base è che il rating dell’Italia resti invariato nel breve periodo”. (ore 8.58)
AIUTI PER CITTA’ TURISTICHE
“Noi abbiamo chiesto un piano da 5 miliardi per i Comuni. Il ministro Gualtieri è arrivato a 3,5 miliardi, non è sufficiente ma è un ottimo inizio. In più abbiamo chiesto al ministro dei Beni Culturali e del Turismo Dario Franceschini un aiuto in più per le città turistiche”. Lo ha detto Dario Nardella, sindaco di Firenze, a Lady Radio. “Io sono preoccupatissimo. Se il Comune non ha i soldi, il Comune non può pagare i servizi ai cittadini, la rimozione dei rifiuti, la manutenzione delle strade”, ha osservato Nardella. (ore 8.59)
ABI, IMPATTO NPL SU BILANCI BANCHE POTRA’ ESSERE GESTITO
“Difficile fare stime, ma l’ammorbidimento delle regole europee sulla gestione delle esposizioni e le garanzie fornite dal governo fanno ritenere che l’impatto degli Npl sui bilanci delle banche potrà essere gestito”. Lo ha detto Giovanni Sabatini, direttore generale dell’Abi, in audizione davanti alla Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario. Lo scenario del comparto bancario, ha ricordato Sabatini, “era già migliorato prima dell’emergenza in corso, soprattutto grazie a operazioni di patrimonializzazione, che si era riallineata a livelli europei. Era sensibilmente migliorata la qualità degli attivi e misure strutturali hanno migliorato le governance”, ha aggiunto. (ore 8.58)

Martedì 21 aprile 2020

AUMENTATE DENUNCE MALTRATTAMENTO, ABUSO E VIOLENZA

Registrato un “aumento delle segnalazioni e dei casi di maltrattamento, abuso e violenza domestica intra-familiare gestiti da Telefono Azzurro dall’inizio emergenza Covid 19”. In particolare dal raffronto dei primi trimestri 2020 e 2019 sia sul numero 114, dedicato agli adulti, che sull’1.96.96, rivolto a bambini ed adolescenti, emergono “stravolgimento della quotidianità e conseguenti paure che necessitano di un ascolto attento”. Lo riferisce all’Adnkronos Francesca  Scandroglio, psicologa per Telefono Azzurro dell’Area ricerca e sviluppo.”Sono casistiche in via di sviluppo, pertanto non possiamo  quantificare il fenomeno con precisione – afferma – Ma notiamo più denunce di casi di violenza e un cambiamento nei bisogni di famiglie e ragazzi. Certamente il trend di questo primo trimestre è in crescita rispetto a quello del 2019, anno in cui complessivamente avevamo registrato un 42,5% di situazioni di abuso e violenza su un totale di 1.313 casi giunti al 114 e un 20% di casi di violenza su un totale di 2567 telefonate all’1.96.96″. Tra le segnalazioni più frequenti che arrivano a Telefono Azzurro: casi di “violenza assistita”, in cui cioè il bambino fa esperienza di forme di maltrattamento fisico, verbale, psicologico, sessuale o economico su figure affettivamente importanti. “Era presente, ma più sommersa prima della quarantena, dunque più gestibile – spiega la psicologa – Adesso si sono velocizzate le dinamiche di conflitto all’interno del nucleo familiare, ed i contrasti sono diventati più visibili e crudi”. Ricorrenti i timori delle madri, che “la violenza di genere possa sfociare anche in maltrattamenti dei figli” e le richieste di aiuto dei genitori su come riconoscere nei bambini eventuali segnali di disagio “considerando che ogni giorno che si accende la tv viene dato un bollettino di morti”. Non da ultimo: l’assenza “totale o parziale in servizi sociali o educativi ci porta a dover anche gestire richieste di famiglie a cui manca la rete di supporto sul territorio”. Tra i fattori di disagio, la Didattica a distanza (Dad): “Abbiamo ricevuto – rimarca – segnalazioni a causa del divario tecnologico in alcune fasce sociali più fragili”. Sull DaD, Telefono azzurro ha attivato progetti di Homeschooling per i docenti, anche in collaborazione con Fem future education Modena.
Dalle telefonate di bambini e adolescenti emerge un “acceleramento nell’esacerbazione del conflitto spesso, senza possibilità di richiedere aiuto al di fuori dell’on-line. Contesto questo – prosegue la Scandroglio – per cui Telefono Azzurro rappresenta un positivo spazio d’ascolto”. Le problematiche legate alla salute mentale si sono acutizzate sfociando in particolare “in adolescenti che tendono ad isolarsi, in sentimenti depressivi, paura, ansia, fobie, che in questa fase di emergenza se presenti, trovano terreno fertile su cui radicarsi”. Picco infine di “attriti conseguenti al periodo di convivenza coatta, anche se non sempre inerenti ad abuso e maltrattamento, ma che potrebbero sfociare in situazioni più gravi”.
Il tutto aggravato dal fatto che non sempre i ragazzi “riescono a trovare punto di ascolto all’interno famiglia, si rivolgono negli spazi virtuale andando potenzialmente incontro a rischi. Lo riscontriamo – conclude la psicologa – dalle telefonate”. Tra le denunce più ricorrenti in questo regime di convivenza coatta, infine, “gli adolescenti affermano di non avere spazi; raccontano di scontri con madri stressate dall’ansia da pandemia con cui viceversa vorrebbero confrontarsi, comunicare, riflettere”. (ore 17.11)

DUE MILIONI I DECESSI NEL MONDO

Sono oltre 2.500.000 i casi di coronavirus nel mondo secondo i dati della John Hopkins University (ore 17.06)

CONTAGIO BEBE’ POST-PARTUM POSSIBILE MA RARO

“Il contagio in utero da una mamma positiva a Covid-19 è molto improbabile, quello post-partum è possibile, anche se nella maggior parte dei casi non avviene, rispettando alcuni accorgimenti”. A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Fabio Mosca, presidente della Società italiana di Neonatologia (Sin), e responsabile della Neonatologia della Clinica Mangiagalli di Milano. “Non conosco il caso di Aosta, ma oramai alla Mangiagalli abbiamo una casistica di 22-23 neonati figli di mamme positive, tutti negativi finché erano in ospedale, e in seguito rimasti tali tranne uno. Dunque l’evenienza che possa esserci una trasmissione tra madre e figlio esiste ma è residuale, a patto di adottare criteri mirati a ridurre questo rischio al massimo”, sottolinea l’esperto. Quando possibile, “l’opzione da privilegiare è quella della gestione congiunta di madre e bambino, per facilitare l’interazione e favorire l’allattamento al seno. Una cosa possibile quando una donna Sars-Cov-2 positiva sia asintomatica o paucisintomatica, o ancora in via di guarigione. Se invece la madre è positiva ed ha un’infezione respiratoria pienamente sintomatica (febbre, tosse, secrezioni respiratorie) o in fase acuta, con compromissione dello stato generale, madre e bambino dovranno essere separati”. “Nella stragrande maggioranza dei casi – aggiunge Mosca – alla Mangiagalli questo approccio, abbinato naturalmente al lavaggio delle mani e all’uso della mascherina, ha evitato la trasmissione del virus. In generale però è bene interrogarsi sempre prima di separare una mamma dal suo bambino: in caso di infezione il neonato sviluppa infatti una malattia banale o resta asintomatico,
dunque è bene tener conto di tutti questi elementi e soprattutto dello stato di salute della mamma”. (ore 16.10)

TRUMP SOSPENDE GREEN CARD

Ieri, il presidente statunitense, Donald Trump, ha annunciato su Twitter che “sospenderà temporaneamente” l’immigrazione negli Stati Uniti per “proteggere i posti di lavoro americani” di fronte alla crisi economica causata dal coronavirus. L’ordine esecutivo dovrebbe essere firmato nei prossimi giorni, se non nelle prossime ore, e dovrebbe prevedere, secondo le fonti del New York Times, il blocco provvisorio di nuove ‘Green Card’, ovvero i permessi di residenza permanente, e di nuovi visti lavorativi, con alcune eccezioni. L’amministrazione Trump non intende approvare le nuove domande per vivere e lavorare negli Stati Uniti per un periodo indeterminato di tempo, chiudendo di fatto il sistema di immigrazione legale. Non sarà poi permesso l’arrivo negli Stati Uniti di lavoratori specializzati, che per anni hanno ottenuto i visti per lavoro, anche se alcuni settori potrebbero essere esclusi dal divieto. Il numero di visti emessi per gli stranieri intenzionati ad andare a vivere negli Stati Uniti è diminuito di circa il 25% con Trump, dai 617.752 dell’anno fiscale 2016 ai 462.422 del 2019. (ore 16.09)

AI SINDACI DELLA LOMBARDIA

Il governatore Attilio Fontana ha scritto ai 1.506 sindaci della Lombardia per illustrare il maxi piano di investimenti da 3 miliardi, di cui 400 milioni per Comuni e Province.  Nella missiva si legge: “L’emergenza Covid-19 ha messo a dura
prova la vita delle nostre comunità. Una lunga fase emergenziale in cui tutti noi Amministratori abbiamo dovuto far fronte con ogni mezzo per fornire risposte tempestive e reagire prontamente ai bisogni dei nostri cittadini. I dati degli ultimi giorni mostrano alcuni significativi segnali di miglioramento che, con prudenza, ci avvicinano alla ripresa. Per questo dobbiamo farci trovare pronti e sono sicuro che ognuno sta già progettando, nel grande come nel piccolo, tutto ciò che sarà necessario per costruire un nuovo modo di vivere, operare, lavorare”. Nella lettera, Fontana sottolinea che “in casi eccezionali occorrono misure eccezionali. Da Presidente della Regione Lombardia ho varato un piano straordinario che prevede uno stanziamento senza precedenti per un totale di 3 miliardi di euro, al fine di mettervi immediatamente nelle condizioni di far partire l’economia dei vostri territori. I primi 400 milioni di euro saranno disponibili a favore degli
Enti Locali Lombardi già nelle prossime settimane, destinati a tutte quelle opere di interesse pubblico che sosterranno la
ripartenza degli investimenti”. Tra gli interventi possibili, il governatore ricorda: “Sviluppo sostenibile, mobilità, adeguamento e messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale, abbattimento delle barriere architettoniche, interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico e per la riqualificazione urbana, efficientamento energetico, illuminazione pubblica, risparmio energetico, edilizia residenziale pubblica, manutenzioni, sono solo alcuni degli ambiti di possibile intervento. Credo nelle potenzialità del nostro amato territorio e sono certo che, non appena le condizioni sanitarie lo consentiranno, la Lombardia sarà un modello di ripartenza così come in queste settimane è stata un esempio di resistenza, disciplina e spirito di sacrificio. Per quanto riguarda le modalità operative di accesso ai fondi, vi prego di considerare gli uffici della Regione a vostra completa disposizione”. (ore 16.08)

DA LUNEDI’ ANCORA RIDUZIONI ISOLAMENTO IN SPAGNA

Lunedì prossimo in Spagna verranno ridotte ulteriormente le misure di isolamento per il coronavirus. Il governo – rende noto El Pais – ha annunciato che dal 27 aprile i minori di 14 anni potranno uscire con un genitore per le “attività essenziali” come andare al supermercato, in farmacia o in banca. “La maggior parte dei bambini è rimasta a casa, quindi la probabilità che si siano contagiati è bassa”, ha spiegato la ministra per le attività produttive Maria Jesus Montero al termine del Consiglio dei Ministri, facendo comunque un “appello alla responsabilità dei padri” per evitare di mettere i figli a rischio. In Spagna, in lockdown almeno fino al 9 maggio, la settimana scorsa il governo ha avviato una prima fase di allentamento delle restrizioni, consentendo la riapertura di alcune attività produttive. (ore 15.04)

I PAZIENTI VIDEOCHIAMANO I FAMILIARI GRAZIE A 10 TABLET DONATI DA FILE

Un tablet per parlare o anche solo vedere la propria famiglia o chi si ama dal letto di ospedale, in un reparto per malati Covid-19. Una distanza colmata almeno per un po’ dalla tecnologia, per offrire ai pazienti e ai loro cari conforto e  speranza. Con questo obiettivo, File-Fondazione Italiana Leniterapia ha donato oggi 8 tablet alla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus di Firenze da destinare ai reparti Covid-19 delle strutture di Santa Maria Nuova, Ponte a Niccheri, Torregalli e all’ospedale di Prato. Gli altri 2 tablet verranno consegnati giovedì alla Fondazione Careggi. I dispositivi verranno utilizzati, a rotazione, dai pazienti che non hanno contatti con i propri cari da settimane ”Abbiamo pensato di aiutare i pazienti e le loro famiglie ad alleviare questa distanza straziante attraverso uno strumento tecnologico – dichiara Donatella Carmi presidente File – E’ il nostro contributo, che si aggiunge al grande lavoro che i medici palliativisti svolgono nei vari ospedali, sempre in prima linea”. ”Alcune persone non possono neppure parlare – aggiunge Mariella Orsi, presidente comitato scientifico FILE – il tablet permette di ricevere immagini ampie senza esigere la necessità di interazione. Anche poter soltanto vedere i propri familiari può essere di conforto in un momento così difficile”.

‘Colmare la solitudine, anche solo per qualche minuto,  è un grande aiuto che si può dare ai pazienti nei reparti Covid –  commenta Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus – Ringraziamo File per questo bellissimo gesto e siamo  felici di essere stati coinvolti. Siamo certi che attraverso le videochiamate le persone riceveranno un maggiore supporto nell’affrontare il decorso della malattia”. (ore 15.05)

DATI DAL VIMINALE

Dall’11 marzo sono stati 9 milioni i cittadini controllati dalle forze dell’ordine ai fini delle prescrizioni sul contenimento del Coronavirus: sono stati registrate 330mila violazioni. Lo ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese in audizione alla commissione Affari costituzionali della Camera. “C’è stato – ha aggiunto la ministra – un grane senso di responsabilità da parte dei cittadini”. Ed agli operatori delle forze di polizia, ha spiegato, sono state distribuite 1,7 milioni di mascherine. (ore 12.44)

VACCINO ANTINFLUENZALE
“Ci sono patologie delle vie respiratorie, l’influenza è una di queste – ha aggiunto Brusaferro – che hanno sintomatologie simili a quelle del COVID. E’ chiaro che in stagione influenzale questa diagnosi differenziale diventa importante. Nella stagione attuale l’influenza ha finito il suo picco ormai è quasi scomparsa ed e’ evidente che le sintomatologie di tipo respiratorio sono prevalentemente legate alla patologia COVID”. (ore 10.56)
RIAPRIAMO I GOLF
“Il golf deve ripartire, anche a porte chiuse. Questo a differenza del calcio, del basket, e di altre discipline non è uno sport di contatto, si gioca all’aria aperta e il distanziamento sociale può essere garantito”. Dopo l’irlandese Shane Lowry anche il tedesco Bernhard Langer, ex capitano di Ryder Cup (2004) e vincitore di due Masters Tournament (1985 e 1993), chiede la ripartenza immediata del golf dopo lo stop di marzo dovuto all’emergenza sanitaria. “Non c’è davvero alcuna possibilità di esporsi al virus – il parere di Langer – e sono sicuro che presto ricominceremo a divertirci. Dobbiamo farlo anche per tutti gli appassionati che sono seduti a casa ad annoiarsi. Tutti abbiamo fame di sport e il golf puo’ tornare a offrire il suo spettacolo, anche inizialmente senza il supporto dei tifosi”. Campionissimo della disciplina, Langer in carriera ha vinto 116 tornei di cui 42 sull’European Tour, secondo di tutti i tempi alle spalle del solo Severiano Ballesteros. Ex numero 1 al mondo, classe 1957, insieme all’inglese Nick Faldo vanta il record europeo di Ryder Cup giocate (10). Nella World Golf Hall of Fame dal 2002, il tedesco ora sogna di tornare presto a dominare la scena sul PGA Tour Champions. Il mondo del golf si divide tra chi pensa sia impossibile ripartire prima di alcuni mesi (la ripresa del PGA Tour e’ fissata per l’11 giugno in Texas) e chi, come Koepka (numero 3 mondiale), crede sia “terribile” ricominciare senza i tifosi (almeno i primi 4 eventi del massimo circuito americano andranno in scena a porte chiuse). Di parere opposto Lowry (vincitore dell’Open Championship 2019) e il fuoriclasse Langer, che auspicano la ripresa immediata delle competizioni. (ore 10.53)
LA FASE 2
La riapertura su base regionale non e’ “la strategia migliore” per l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che intervenendo a Mattino 5 su Canale 5 ha suggerito una riapertura per categorie produttive. “Noi ci stiamo affidando ai nostri tecnici e c’è una cabina di regia anche nazionale di cui noi siamo parte. Valuteremo. Io penso che l’idea di tenere insieme sia la cosa migliore. Poi è chiaro che le riaperture devono avvenire in sicurezza. La cosa che non pessimo permetterci è che per riaprire si rialzino le curve del contagio. Dobbiamo tenere sotto controllo la diffusione del virus. I dati, anche della Lombardia, sono complessivamente confortanti e questo ci fa iniziare un percorso, vedremo se inizia il 4 per tutti o io penso per alcune attività e poi via via nei giorni e nelle settimane successive. Penso che partire prima alcune Regioni e poi altre non sia proprio la strategia migliore. Probabilmente alcune attività possono partire prima e altre sicuramente dopo”, ha detto Gallera, ricordando che “in Cina abbiamo avuto i famosi contagi di ritorno e tra regione e regione questo rischia di essere ancora piu’ facile”. “Io – ha ribadito l’assessore – penso che ci voglia davvero un po’ una strategia nazionale. Noi abbiamo bisogno di far ripartire il Paese il prima possibile, ma assolutamente in sicurezza. Io penso che sia piu’ intelligente farlo per categorie produttive che garantiscono la sicurezza”. Per quanto riguarda la Lombardia – ha aggiunto in conclusione – “noi stiamo lavorando con un orizzonte, se la scienza dara’ il disco verde, che è il 3 maggio, però anche qui facciamolo in un quadro generale”. (ore 10.50)
PER CNA FONDO PERDUTO 
Fondo perduto, accesso al credito agevolato, rafforzamento del ruolo dei Confidi e riattivazione della Crias per un ammontare di interventi equivalente a un miliardo di euro. Su questi aspetti si concentra la proposta della Cna di miglioramenti della legge di stabilità che sta per approdare alla discussione dell’Ars. “Riteniamo che sia doveroso dare maggiore spinta e sostanza – sottolineano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – all’immissione di liquidità nel circuito produttivo siciliano, indispensabile per farlo ripartire e rimetterlo in piedi dopo l’arrivo della pandemia che, come una sorta di tsunami, ha pesantemente colpito e dilaniato le attività imprenditoriali. “La parola d’ordine – aggiungono – è irrobustire quei capitoli di spesa, i cui interventi sono destinati, attraverso fondo perduto secco e prestiti a tasso quasi vicino allo zero, a rianimare le anemiche casse delle attività artigianali e delle Pmi. Complessivamente occorre ridisegnare la manovra che contempli, secondo la nostra valutazione, interventi mirati per circa un miliardo di euro, utili per potere dare risposte serie, concrete e urgenti al mondo produttivo siciliano. E tra gli emendamenti presentati – concludono Battiato e Giglione – ne figura uno che riguarda l’istituzione di capitoli di spesa, nei quali far confluire le economie legate ai ribassi d’asta dei lavori, da indirizzare sia per il rimborso dei maggiori costi sostenuti dalle imprese edili per l’attuazione dei protocolli di sicurezza generati dal contagio del coronavirus, sia per la progettazione e realizzazione di piccole opere infrastrutturali ricadenti nel territorio di riferimento, da effettuarsi con procedure pubbliche aperte”. (ore 10.52)
NO DIVISIONI NORD E SUD
“Assumeremo le decisioni che spettano alla Politica come abbiamo sempre fatto: con coraggio, lucidità, determinazione. Nell’esclusivo interesse di tutto il Paese. Nell’interesse dei cittadini del Nord, del Centro, del Sud e delle Isole. Non permetterò mai che si creino divisioni. Dobbiamo marciare uniti e mantenere alto lo spirito di comunità. E’ questa la nostra forza”. Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un lungo post su Facebook sulla cosiddetta ‘fase 2’. (ore 8.55)
AL MARE IN ESTATE? VEDREMO
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino. A che punto è la notte nella lotta al Covid-19: “Siamo in una fase di controllo della circolazione del virus e questo è un dato positivo. Lo sforzo dei cittadini sta dando i suoi risultati. Ora dobbiamo affrontare un’altra fase altrettanto delicata e difficile, ma che è quella di cambiare un po’ le nostre vite e con cautela, passo dopo passo, provare a ripartire nei singoli settori. Per trovare un modo di convivere con questa infezione facendo sì che circoli il meno possibile. L’obiettivo finale sarà quello di avere il vaccino e di immunizzare tutti i cittadini. Dobbiamo muoverci passo dopo passo cercando di capire la nostra capacità di rispettare le regole e di monitorare quanto sta avvenendo. Dobbiamo esser certi che non aumentino in modo significativo i nuovi casi. Dobbiamo cambiare le nostre vite, mantenere sempre quel tipo di distanziamento tra noi e gli altri nella vita che andremo a riprendere. Dovremo tutti passo dopo passo provare a fare dei piccoli sforzi per cambiare il nostro modo di vivere. E poi valutare se quello che stiamo mettendo in atto non comporti un aumento significativo di nuovi casi”. Ancora Brusaferro: “Il punto essenziale è che le persone che sono state immunizzate sono comunque una minoranza assoluta. La larghissima maggioranza degli italiani, ma parliamo circa del novanta percento, non ha avuto contatto con il virus. E quindi è potenzialmente suscettibile. Questo numero fa sì che l’immunità di gregge sia molto lontana. Dovremmo muoverci con grande attenzione in tutti in contesti. Perché una persona portatrice può far ripartire di nuovo l’epidemia. Accanto alle nuove misure che dovranno essere adottate un po’ alla volta dovremo misurare costantemente il numero di nuovi casi. Dovessero aumentare, bisognerà fare un passo indietro. Viceversa, potremmo pensare di fare dei passi in avanti”. Sulle ipotesi che il virus stia diventando meno aggressivo o che abbia delle ondate dalla durata di settanta giorni: “Questo virus fa parte di una famiglia nota che ha già circolato e circolava nel mondo. Però ha delle caratteristiche peculiari e tutto il mondo lo sta studiando, compresi ricercatori italiani che stanno facendo un grandissimo lavoro. Ogni ipotesi va verificata sul campo, bisogna aspettare le verifiche scientifiche che sono in corso per dare risposta a queste domande. Farmaci efficaci? È importante sottolineare che l’AIFA sta facendo un’opera enorme di sperimentazione su diverse tipologie di farmaci. Il nostro Paese è un grande laboratorio per valutare quale farmaco risulti più efficace per controllare l’infezione. AIFA nel suo sito riporta in modo molto trasparente le sperimentazioni in corso. Appena ci sarà un numero di casi significativo in grado di fornire dati solidi sicuramente li condividerà con il nostro Paese e con il resto del mondo. Stiamo producendo dati che saranno utili per tutti gli altri Paesi”. Sulle mascherine obbligatorie nella fase due: “Abbiamo già detto che in alcuni ambienti poter avere delle barriere potrebbe essere utile qualora ci fossero delle persone positive che non sanno di esserlo”. Sulla corsa al vaccino: “Ci sono molti gruppi a livello mondiale e anche italiano che stanno mettendo a punto dei vaccini che sono a varie fasi di sperimentazione. Qualcuno sull’animale, qualcuno sta già immaginando di iniziare le prime fasi sull’uomo. Il vaccino bisogna sperimentarlo e testarlo, deve essere sicuro. E poi deve poter produrre quella risposta immune che poi garantisca di non contrarre l’infezione. Questo va sperimentato. E poi una volta individuato un vaccino poi va prodotto in milioni di dosi così da garantire a tutti i cittadini di poter essere immunizzati. Questa sarà la risposta definitiva all’infezione”. Sulla fase due con differenze legate a fasce d’età, Brusaferro ritiene che “dobbiamo andare passo dopo passo. Dobbiamo fare piccoli sforzi, valutarne l’efficacia e poi pensare di procedere ai passi successivi. Le persone più anziane e soprattutto le persone portatrici di patologie croniche, magari multiple, sono più fragili. Se contraggono l’infezione è più complesso curarle e purtroppo hanno una probabilità maggiore di non poter sopravvivere. Questi sono elementi importanti, queste fasce le dobbiamo proteggere e fare in modo che siano esposte ancora meno delle altre fasce di popolazione alla possibilità di contrarre l’infezione”. Sull’estate e la possibilità di andare al mare: “E’ difficile rispondere. Siamo tutti consapevoli ormai che raduni o assembramenti di centinaia o migliaia di persone in spazi ristretti non ci sono consentiti. Questo è il primo dato da cui partire. Dopo di che dobbiamo tenere a mente il principio del passo dopo passo. A partire dal quattro maggio si può iniziare a rilassare alcune misure, misurare ciò che avviene e fare un passettino in più settimana dopo settimana monitorando sempre ciò che succede. Rimane però il dato che grandi assembramenti in spazi ristretti, chiusi o all’aperto, sono una realtà che non possiamo immaginare consentita”. (ore 8.55)
PRESTITI GARANTITI, COME E’ ANDATA
Il segretario generale della Fabi Lando Sileoni punta il dito contro “due ritardi” che si sono generati nella vicenda dei prestiti alle imprese garantiti dallo Stato per l’emergenza coronavirus, perche’ “nonostante i ritardi pubblici, i direttori delle agenzie, da almeno dieci giorni, hanno contattato preventivamente tutte le aziende clienti e noi, in anticipo, eravamo preparati”. Un ritardo, spiega ai microfoni di Rai Uno Mattina, è dovuto al Fondo di garanzia delle Pmi e l’altro alla Sace che “ha sottoscritto l’accordo con Abi solo l’altra notte”. “Abbiamo espresso due motivi di preoccupazione – ha proseguito il sindacalista – per il clima che si è creato negli ultimi anni, e in particolare in questo periodo, intorno al mondo delle banche, perché la gente non fa distinzione tra chi le gestisce e ha delle responsabilità maggiori rispetto a chi sta allo sportello e ci mette la faccia”. “Voglio ricordare a tutti che siamo un servizio pubblico essenziale – ha sottolineato – siamo in trincea e abbiamo avuto anche noi i nostri morti”. Secondo Sileoni poi “c’è la nostra consapevolezza che la politica, quando esprime un giudizio sul settore bancario, lo fa con molto scetticismo: perche’ parlare bene delle banche e di chi lavora in banca farebbe perdere consenso elettorale”. “Ma c’è gente – conclude – che sta allo sportello, che sta rischiando la vita e che vuole dare un servizio alla clientela”.
 “Nella giornata di ieri c’è stato un accoglimento elevato di domande per i prestiti alle Pmi fino a 25mila euro”, nell’ordine di diverse migliaia e “la risposta positiva” che hanno dato gli istituti di credito “ci dà fiducia e deve responsabilizzare gli stessi soggetti che presentano la domanda perchè i diversi provvedimenti del governo fanno perno sull’autodichiarazione”. Lo afferma il vice dg dell’Abi Gianfranco Torriero a UnoMattina ricordando come “in questa settimana i lavoratori delle banche e le banche, pur essendo in trincea, hanno dato risposte il più possibile celeri per efficientare i provvedimenti del governo”. Torriero ha ricordato anche le 600mila domande di moratorie accolte e gestite in pochissimi giorni dal comparto bancario.(ore 8.27)
PIANO FASE 2
“Prima della fine di questa settimana confido di comunicarvi questo piano e di illustrarvi i dettagli di questo articolato programma” per la fase 2 del Coronavirus. “Una previsione ragionevole è che lo applicheremo a partire dal prossimo 4 maggio”. Lo annuncia in un lungo post su Facebook il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. (ore 7.54)

USA

Donald Trump ha annunciato su Twitter che firmerà un decreto per sospendere temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti. La decisione, spiega il presidente americano, è motivata “dall’attacco del nemico invisibile” del Coronavirus. “Dobbiamo proteggere i posti di lavoro del nostro grande Paese”, ha aggiunto Trump. (ore 4.27)

 

Lunedì 20 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO
Per la prima volta dall’inizio dell’emergenza il numero degli attualmente positivi al coronavirus è in calo rispetto al giorno prima. Ad oggi sono complessivamente 108.237 i malati in Italia mentre ieri erano 108.257, dunque 20 in più. Ieri l’aumento era stato di 486 rispetto al giorno precedente. Sono salite a 24.114 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 454. Ieri l’aumento era stato di 433. Prosegue il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva per coronavirus. Ad oggi sono 2.573, 62 in meno rispetto a ieri. Di questi, 901 sono in Lombardia, 21 in meno rispetto a ieri. Dei 108.237 malati complessivi, 24.906 sono ricoverati con sintomi, 127 in più rispetto a ieri e 80.758 sono quelli in isolamento domiciliare. I dati resi noti dalla Protezione civile. (ore 18.15)
MILANESI SOLIDALI
“La pandemia ha spinto i milanesi a essere ancora più solidali tra di loro e ad amare ancora di più la loro città. Da quando è iniziata la quarantena hanno accettato con senso di responsabilità le restrizioni”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato di come la città e i suoi cittadini stanno vivendo l’emergenza Coronavirus in una intervista pubblicata sul sito della rivista San Francesco. Per il sindaco oltre all’emergenza sanitaria da affrontare c’è anche quella relativa alla povertà e alla sofferenza delle fasce piu’ deboli della popolazione. “Insieme a quella sanitari vissuta negli ospedali, l’emergenza più grande è stata aiutare i milanesi nelle necessità quotidiane generate dallo scoppio dell’epidemi. – ha spiegato – Grazie agli agenti della Polizia locale e a numerosi volontari ci siamo organizzati per consegnare a domicilio alimentari, farmaci e dispositivi sanitari, ma anche pc e tablet, per permettere a bambini e ragazzi di non perdere le lezioni online. Lo abbiamo fatto grazie all’aiuto di tutta la città e alla generosità di tanti milanesi. Lo scorso 17 marzo, per far fronte alle diverse necessità anche del dopo emergenza, abbiamo istituito un Fondo di Mutuo Soccorso che sta raccogliendo tantissime adesioni”. “Come tutti, sono preoccupato per la situazione ma non perdo la speranza. – ha concluso – Da sindaco di Milano sento forte la responsabilità di essere vicino ai miei concittadini attraverso iniziative concrete”. (ore 17.52)
PRESTITI, COME E’ ANDATA
Una partenza rilento da parte di alcune banche nel primo giorno di applicazione effettiva del decreto imprese per la liquidità, in particolare per le richieste relative alle pmi per un ammontare di prestiti con garanzia pubblica fino a  25mila euro. Il ‘polso’ del primo giorno operativo arriva dal sindacato autonomo Fabi con le informazioni raccolte su tutto il territorio nazionale. Molti i clienti, segnala la Fabi, che si sono presentati allo sportello anche se non avevano appuntamento ma nessun caso di violenza registrato nei confronti del personale delle filiali. Secondo il sindacato “la maggior parte delle banche sarà pronta nell’arco di 48-72 ore, mentre risulta che alcuni istituti di credito non rispettino a pieno le procedure semplificate, per le richieste di finanziamento, stabilite dal provvedimento del governo: in particolare, verrebbe chiesta alla clientela la dichiarazione dei redditi nonostante la norma consenta di attestare i propri dati di bilancio (ricavi e spese del personale) con semplici autocertificazioni. (ore 17.51)

RICHIESTE PRESTITI

“Posso dare dei dati che sono estremamente significativi. La scorsa settimana abbiamo avuto una serie di visualizzazioni da parte dei clienti di quello che era il sito nell’ordine di 100 mila e 50 mila erano stati gli ingressi all’interno nella sezione interessata”. Così Stefano Barrese, responsabile della divisione banca dei territori di Intesa Sanpaolo, nel corso di una intervista al TgCom, circa le richieste di prestito di 25 mila euro. “Nelle prime 4 ore di stamattina – aggiunge – abbiamo avuto gli stessi numeri. Quindi grande interesse da parte dei clienti che vanno sul sito ed entrano nella sezione specifica. Ma l’elemento significativo sono le mille richieste già pervenute. C’è grande ordine, i tempi sono velocissimi. La banca farà una verifica e i tempi previsti vanno da un minimo di una giornata fino a 48-72 ore. Non c’e’ una preoccupazione legata al tempo”.(ore 15.53)

TENSIONI OCCUPAZIONALI IN AMERICA

Le tre maggiori compagnie aeree americane potrebbe tagliare 100.000 posti di lavoro in autunno. E’ la stima degli analisti. Le compagnie aeree non possono ridurre l’occupazione fino al 30 settembre in base al piano di salvataggio accordato con il governo americano, ma questo non vuole dire che non lo faranno successivamente. Delta e United Airlines hanno infatti già iniziato a contemplare modalità per ridurre le loro attività, mentre American Airlines si sta muovendo per disfarsi dei suoi aerei più vecchi . (ore 14.22)

AMMINISTRATIVE

La finestra elettorale per le amministrative decisa dal Consiglio dei ministri, a quanto apprende l’ANSA da fonti di governo, andrà dalla metà del mese di settembre al mese di dicembre. Per le Regioni chiamate a rinnovare le proprie Giunte e i propri Consigli regionali non sarà possibile, quindi, andare al voto a luglio come prevedeva una delle ipotesi in campo prima del Cdm. (ore 13.13)

LA MAPPA FINE CONTAGI

Prime Basilicata e Umbria, a fine aprile, ultime Lombardia e Marche, a fine giugno. In Toscana e Emilia-Romagna non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire già tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio. Nel Lazio dopo il 12 maggio. Queste le date entro le quali sarà possibile attendersi zero nuovi contagi da Coronavirus, secondo la mappa fornita dall’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane, coordinato da Walter Ricciardi. (ore 12.54)

I CONTROLLI

Sono 17.500 i denunciati nel fine settimana per il mancato rispetto delle prescrizioni per il contenimento del Coronavirus. Agli 8.800 di sabato si aggiungono gli 8.700 di domenica, secondo i numeri forniti dal Viminale. Ieri in 8.641 sono stati sanzionati ieri per spostamenti non legittimi, 74 per false dichiarazioni e 9 per violata quarantena. Sono state 197.750 le persone controllate, mentre gli esercizi commerciali monitorati sono stati 68.252: 104 i titolari denunciati, 32 le attivita’ chiuse. (ore 12.45)

FASE 2 LOMBARDIA

“A livello di cabina di regia uno dei ragionamenti che abbiamo fatto è quello di dilazionare, spalmare l’inizio del lavoro lungo la giornata e magari anche un numero maggiore di giornate rispetto alle cinque della settimane, l’inizio del lavoro in modo che non si creino quelle situazioni di grande confusione e affollamento che sono pericolose”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, parlando del nodo dei trasporti pubblici nella Fase due dell’emergenza Covid.  “Evidentemente – ha detto Fontana a Centocittà, su Rai Radio 1 – ci dovranno essere degli accessi limitati sui mezzi pubblici. E’ chiaro che e’ molto complicato. Per quello ho detto che si doveva iniziare a lavorare intorno a questa ipotesi da subito, proprio per la complessita’ della situazione”. Sui costi, “questo è un grandissimo problema, meno incassi e maggiori spese, quindi è chiaro che bisognera’ fare anche questa valutazione con il Governo”. Quanto alla riapertura dei locali pubblici, “credo che purtroppo dovremo aspettare. Ma anche su questi argomenti dovremo fare delle valutazioni con i tecnici per capire se e’ possibile creare una situazione di utilizzo che non vada ad incidere sul contagio. Se si trovano delle soluzioni che tengono in piedi queste due necessità, si potrebbe anche anticipare, aprire insieme alle altre attività. Tutto dipende dalla possibilità di evitare il contagio”, ha concluso il governatore. (ore 11.40)

ATTENZIONE FURTO DATI

La Banca d’Italia pone l’attenzione ai messaggi sulla mail di fantomatiche cure contro il Covid-19 che possono nascondere un tentativo di furto dei dati bancari. In una comunicazione congiunta con ‘Ivass, l’istituto centrale sottolinea come “nelle ultime settimane criminali informatici hanno diffuso numerosi messaggi di posta elettronica fraudolenti che pubblicizzano sedicenti cure contro il Coronavirus o fittizie iniziative di solidarietà, nel tentativo di sottrarre ai destinatari somme di denaro e credenziali di accesso ai contionline (c.d. phishing). La circolazione di questi messaggi contribuisce anche a generare confusione nel pubblico”. “Non sono nemmeno mancati gli attacchi contro le infrastrutture informatiche ospedaliere, in Italia come in altri Paesi” aggiunge. (ore 11.40)

IN AUSTRIA SI RIPARTE

Come gia’ avvenuto la scorsa settimana con la riapertura dei centri fai da te, in Austria si registra oggi un ‘assalto’ ai fast food. Come scrive il portale online del quotidiano Kurier, davanti agli sportelli drive in di Mc Donald’s, riaperti oggi, si sono formate lunghe code di automobili. Un cliente racconta di aver percorso una ventina di chilometri in motorino da Klosterneuburg al primo McDrive aperto a Vienna, spinto dalla voglia di mangiare un hamburger dopo oltre un mese di astinenza. (ore 11.37)

CENTRI ESTIVI

“Per le scuole non posso che aspettare le decisioni del ministero. Sabato in cabina di regia ho fatto notare che, se i dati epidemiologici fossero favorevoli, ritengo che gia’ dal mese di luglio si potrebbe immaginare una riapertura magari dei centri estivi”. Lo ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi ai microfoni di Radio Cusano Campus. “I bambini, privati del contatto sociale con i loro simili, credo stiano sviluppando dei turbamenti – ha proseguito Raggi -. Riaprire almeno i centri estivi, su due turni per evitare assembramenti, credo che potrebbe essere una idea. Certo tutto compatibilmente con i dati epidemiologici e medici”. (ore 10.48)

TASK FORCE FABI

La Fabi attiva una task force per monitorare eventuali episodi di tensioni di tensione che potrebbero verificarsi, a partire da oggi, con il via alle richieste di finanziamenti garantiti dallo Stato grazie al decreto legge “liquidità”. Lo si legge in una nota secondo cui la segreteria nazionale delsindacato dei bancari si mobilita, chiedendo a tutti i dirigenti sindacali, ai coordinatori nazionali – aziendali e di gruppo – di segnalare situazioni di prevaricazioni ed offese a danno delle lavoratrici e dei lavoratori bancari. “Così sconfiggiamo il virus della violenza” scrive il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, in una comunicazione inviata a tutte le strutture dell’organizzazione nella quale si sottolinea che il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e tutti i Prefetti dell’intero territorio nazionale hanno assicurato, per questi giorni, la massima presenza e vigilanza delle agenzie di banca. “La Fabi ringrazia profondamente il ministro Lamorgese e i Prefetti d’Italia. Invitiamo tutti i dirigenti sindacali Fabi a stringersi intorno ai nostri colleghi con determinazione ed una attenta e puntigliosa vigilanza” aggiunge Sileoni (ore 8.45)

Venerdì 17 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

I casi di positività al coronavirus sono ad oggi 106.962: 355 in più rispetto a ieri. Il numero totale dei casi, che include anche le vittime e i guariti, da inizio pandemia si attesta a quota 172.434 (3.493 in più rispetto a ieri). Da ieri si contano 2.563 nuovi guariti. Il numero totale sale così a 42.727. “E’ il numero più alto in assoluto da inizio emergenza”, ha detto Borrelli. Sono 575 le vittime di covid-19 registrate nelle ultime 24 ore secondo i dati forniti dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel consueto punto stampa delle 18. Il totale dei decessi sale a quota 22.745. Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Ad oggi sono 2.812, 124 in meno rispetto a ieri. Di questi, 971 sono in Lombardia, 61 in meno rispetto a ieri. Dei 106.962 malati complessivi, 25.786 sono ricoverati con sintomi, 1.107 in meno rispetto a ieri, e 78.364 sono quelli in isolamento domiciliare. (ore 18.20)

BASTA RESSE AL SUPERMERCATO

Qual è l’ora ideale per fare la spesa senza correre il rischio di creare assembramenti? A calcolarla è un’app, attraverso un algoritmo. Sviluppata da due programmatori di Monfalcone (Gorizia), l’applicazione per smartphone e tablet elabora le richieste ricevute e gestite e indica all’utente l’orario “migliore” in cui recarsi al supermercato, in modo che gli arrivi non siano casuali, ma organizzati e distribuiti durante la giornata. Una volta iscritti a QuandoSpesa – spiegano i promotori Daniele Bearzot e Fabio Fumis -, è sufficiente scegliere il giorno in cui si preferisce andare a fare la spesa e indicare il proprio supermercato di fiducia. L’algoritmo suggerira’ un orario. “In un momento delicato come questo”, osserva Fumis, l’obiettivo è “garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori dei supermercati, occupandosi di ottimizzare l’arrivo delle persone, rendendolo organizzato ed efficiente a tal punto da ridurre concretamente il rischio di lunghe code e il formarsi di assembramenti, in un momento cosi’ delicato come quello che stiamo vivendo”. E “affinchè l’app sia davvero efficiente – conclude Bearzot – confidiamo venga utilizzata dal maggior numero di persone possibili, senza il rischio di venir localizzati, dal momento che non raccoglie dati sensibili e non traccia gli spostamenti delle persone che la utilizzano”. (ore 16.55)

PRODUZIONE CINA GIU’

La produzione industriale a valore aggiunto della Cina, un importante indicatore economico, è diminuita dell’8,4% nel primo trimestre di quest’anno, trascinata dall’epidemia di coronavirus. Lo rivelano i dati pubblicati oggi dall’Ufficio Nazionale di Statistica.  La produzione dell’industria manifatturiera è calata del 10,2%, la produzione e fornitura di elettricità, energia termica, gas e acqua hanno registrato una flessione del 5,2% rispetto all’anno precedente. Il settore minerario ha registrato un calo della produzione dell’1,7% nel periodo. Disaggregando la ripartizione per proprietà, la produzione delle imprese controllate dallo Stato è diminuita del 6%, quella delle società per azioni dell’8,4% e quella delle imprese finanziate dall’estero del 14,5%. Nel primo trimestre, la produzione del settore privato è diminuita dell’11,3% rispetto all’anno precedente.  La produzione industriale viene utilizzata per misurare l’attività delle grandi imprese con un volume d’affari annuale di almeno 20 milioni di yuan (circa 2,82 milioni di dollari). (ore 16.54)

IN CINA PRESTITI AGEVOLATI PER IMPRESE

Le autorità cinesi hanno pubblicato una circolare che facilita i prestiti a start-up e imprese individuali, aiutandole ad ammortizzare gli effetti economici dell’epidemia di nuovo coronavirus. Con una circolare diffusa dal ministero delle Finanze, dal ministero delle Risorse Umane e della Previdenza Sociale e dalla Banca Popolare Cinese, a partire da ieri fino al 31 dicembre le imprese individuali nei settori industriali duramente colpiti che hanno temporaneamente perso la loro fonte di reddito, i tassisti e i conducenti dei servizi di trasporto che hanno preso prestiti per l’acquisto di veicoli e altre imprese che rientrino in questa casistica possono richiedere i prestiti garantiti per le start-up. La soglia per i prestiti garantiti sarà abbassata e l’importo massimo del prestito sarà incrementato. La circolare ha anche invitato le istituzioni finanziarie a concedere ragionevoli estensioni delle scadenze di rimborso a piccole imprese, microimprese e aziende individuali e a tagliare i tassi di interesse. Secondo i dati del ministero delle Finanze, la Cina ha emesso 100 miliardi di yuan (circa 14,14 miliardi di dollari) di prestiti garantiti per le start-up nel 2019. Il ministero delle Finanze ha detto che, con l’attenuarsi dell’epidemia e l’intensificarsi del sostegno politico, l’emissione di prestiti dovrebbe salire dell’80% nel 2020, che sarà sufficiente a sostenere un milione di imprese individuali e 10.000 piccole e microimprese per un aumento rispettivamente del 43% e del 52% rispetto all’anno scorso. (ore 16.53)

SOS CARITAS

Gli aiuti alimentari restano tra le necessità “più urgenti”nella pandemia. A lanciare l’sos è la Caritas:  “L’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 colpisce soprattutto chi già viveva situazioni di difficoltà o di fragilità, creando nuove situazioni di povertà. Molteplici e in vari ambiti sono le risposte messe in atto dalle Caritas, da Nord a Sud del Paese”.
Gli aiuti alimentari, tra le necessità più urgenti. “Già prima di questa emergenza – registra la Caritas -erano attive 470 mense collegate alla rete ecclesiale e i Centri d’ascolto delle Caritas avevano erogato oltre 1 milione di beni e servizi materiali (viveri, vestiario, prodotti per l’igiene personale, buoni pasto)”. In questo periodo “tutte le Caritas diocesane segnalano purtroppo un aumento significativo delle richieste di aiuti alimentari dal 20 al 50%, nelle varie forme in cui sono stati rimodulati i servizi: pasti da asporto, pacchi a domicilio, empori, buoni spesa”.”E’ fondamentale reperire beni di prima necessità per i pasti d’asporto delle mense e per i centri e le strutture di accoglienza, anche a causa della chiusura delle scuole e di altre realtà le cui mense garantivano una grande risorsa, ora non più disponibile”, spiega ancora la Caritas. (ore 16.54)

IN GRAN BRETAGNA

Resta al livello di picchi record per l’Europa in questa fase il numero di morti da Coronavirus registrati nel Regno Unito, nei soli ospedali, con 847 decessi nelle ultime 24 ore contro i 861 di ieri. Lo certificano i dati diffusi oggi del dicastero della Sanità, portando il totale censito nel Paese a 14.576. I contagi diagnosticati superano intanto quota 108.000, con una curva d’aumento attorno a 5.500. I dati non comprendono le persone infettate e morte di Covid-19 in case di riposo, ricoveri vari e abitazioni private. (ore 15.22)

CROLLO PIL

La Banca d’Italia stima una caduta del Pil attorno al 5% nel primo trimestre dell’anno a causa dell’emergenza coronavirus che ha impattato “in misura rilevante alcuni comparti dei servizi” mentre la produzione industriale avrebbe subito un ribasso del 6%, e del 15% nel solo mese di marzo. Lo si legge nel bollettino economico di Via Nazionale secondo cui “nel terziario le misure hanno pressoché azzerato il fatturato di gran parte del commercio al dettaglio non alimentare, di alberghi, bar e ristoranti e delle aziende del turismo” mentre si sono arrestate le attivita’ edili. (ore 15.00)

SALA CON GOVERNO

“Ci muoviamo in parallelo con il governo perché tutte le attività produttive sono di competenza del governo su apertura, chiusura e apertura graduale”. Lo ha detto a il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala, a SkyTg24 parlando degli Stati Generali per la ripartenza. “Già alla prima riunione, essendo come Lombardia in cabina di regia per la fase due, porteremo le risultanze di questo tavolo per muoverci insieme al governo”. (ore 13.51)

IN SPAGNA ISOLAMENTO ANZIANI TUTTA L’ESTATE

La Spagna non esclude che il confinamento degli anziani possa andare avanti per tutta l’estate. Lo ha dichiarato il direttore del Centro di coordinamento delle emergenze sanitarie, Fernando Simo’n, che l’ha definito un’ipotesi sul tavolo. Così come lo è quella di permettere nei prossimi giorni ai bambini di uscire per fare una passeggiata, come proposta dalla Catalogna. “Sono opzioni per l’avanzamento verso la fase di transizione che tutti stiamo prendendo in considerazione”, ha spiegato Simon sebbene abbia precisato che il problema sta nel coordinamento di tutte le misure, che devono essere applicate “in modo coerente e logico e, soprattutto, essere applicate davvero”. A suo avviso, ci sono situazioni che sono altamente raccomandate sulla carta, ma che in seguito possono essere molto complicate da applicare. (ore 13.49)

ZONE ROSSE CRUCIALI NEL POST LOCKDOWN

“Stiamo assistendo ad una diminuzione della trasmissione ma probabilmente il virus continuerà a circolare anche se a più bassa intensità”. Lo ha detto Gianni Rezza dell’Iss. C’è una “decrescita nel numero dei casi se considerati per data di comparsa dei sintomi e ciò trova riscontro nei modelli matematici”, ha aggiunto. (ore 12.46)

ISOLAMENTO A CASA COMPORTA RISCHIO

Secondo Gianni Rezza dell’iss l’isolamento a casa comporta rischio di trasmissione familiare. (ore 12.45)

IL CASO DELLE RSA

Sono stati fra 6.000 e 7.000 i decessi avvenuti nelle strutture di ricovero per anziani (Rsa) a partire dal primo febbraio. Sintomi sono stati individuati in oltre il 40% dei deceduti, ma “è difficile distinguere fra influenza e Covid-19”, Lo indicano i primi dati dell’Osservatorio sulle Rsa promosso dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) e presentati oggi da Graziano Onder, del Centro cardiovascolare e dell’invecchiamento dell’Iss, nella conferenza stampa organizzata dall’Istituto. (ore 12.44)

NON C’E’ PIANO PATUANELLI

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, “non sta lavorando a un suo piano: il Governo riceverà le proposte della task force di Colao e le esaminerà confrontandosi con regioni e comuni nella cabina di regia per poi decidere assumendosi, come sempre, tutte le responsabilita’ delle scelte”. E’ quanto affermano fonti Mise in merito ad indiscrezioni di stampa su possibili aperture anticipate. (ore 12.43)

IN VENETO

“Il trend positivo sui positivi ci fa preparare bene alla ripartenza: il lockdown non esiste più”: lo dice il governatore del Veneto Luca Zaia. “Stiamo lavorando alacremente – spiega – per presentare un progetto di messa in sicurezza per la ripartenza”.(ore 12.43)

ANCORA IN CORSO ISPEZIONE AL TRIVULZIO

“L’ispezione ministeriale relativa al Pio Albergo Trivulzio di Milano è ancora in corso. Sono in valutazione da parte dei tecnici ulteriori documentazioni e, solo al termine di queste analisi, sarà completata la relazione definitiva, come già affermato nella giornata di ieri dalla sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa”. Lo precisa in una nota il ministero della
Salute. (Ore 11.02)

IN GERMANIA 50MILIONI DI MASCHERINE A SETTIMANA

La Germania produrrà 50 milioni di mascherine protettive ogni settimana a partire da agosto, per contrastare la diffusione del coronavirus. Lo ha detto il ministro della Salute tedesco Jens Spahn in conferenza stampa a Berlino. Dalla metà di agosto ogni settimana saranno prodotti 10 milioni di modelli FFP2 e 40 milioni di mascherine chirurgiche. (ore 11.00)

CURATO PRIMO PAZIENTE CON PLASMA DI GUARITO

“Oggi (ieri giovedì, ndr), dopo che i risultati del test hanno dato esito negativo, lo abbiamo estubato”, ha aggiunto. L’esperimento consiste nella trasfusione del plasma di una persona guarita dal virus che ha acquisito immunità a pazienti contagiati al fine di far loro acquisire questa immunità, come riporta Anadolu. Il ministero della Sanità turco ha annunciato ieri 1.643 nuovi casi, portando il totale dei contagi accertati a 74.193. “Il test effettuato su un paziente curato con il metodo plasma immunitario è risultato negativo”. Lo ha annunciato il presidente dell’Università turca Inonu, Ahmed Qiselai, che in un’intervista a media locali ha aggiunto che si tratta della “prima volta che in Turchia viene effettuata con successo un’operazione di trasferimento del plasma di una persona guarita dopo essere stata colpita dal coronavirus”. Qiseai, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, ha spiegato che “l’operazione di trasfusione è stata effettuata dieci giorni fa su un paziente di 56 anni sottoposto ad aspirazione artificiale nell’unità di terapia intensiva” dell’università.(ore 10.58)

MILANO IN RIALZO

Avvio ampiamente positivo per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha segnato una crescita del 2,29%, l’Ftse All share un rialzo del 2,33%. (ore 9.04)

RIAPERTURE

“Se la scienza ci dirà di stare chiusi, staremo chiusi”, ma allo stesso tempo “non possiamo farci trovare impreparati qualora ci fossero le condizioni di riaprire”. Così, intervenendo a Mattinocinque, il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, sulle polemiche con il governo a proposito della possibile riapertura delle arttività economiche il prossimo 4 maggio. (ore 8.58)

ARRIVA L’APP

E’ stata firmata ed è quindi ora operativa l’ordinanza del Commissario Domenico Arcuri con la quale si dispone “di procedere alla stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la società Bending Spoons Spa”. L’Ordinanza è la numero 10 del 16 aprile del Commissario straordinario Arcuri ed è pubblicata sul sito del Governo. “La presente ordinanza – si legge – è pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale”. L’ordinanza di Arcuri ha tenuto conto anche “che la società Bending Spoons Spa esclusivamente per spirito di soliderietà e, quindi, al solo scopo di fornire un proprio contributo, volontario e personale, utile per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in atto, ha manifestato la volontà di concedere in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua, al commissario straordinario per l’attuazione ed il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e alla Presidenza del consiglio del ministri, il codice sorgente e tutte le componenti applicative facenti parte del sistema di contact recing gia’ sviluppate. Nonché, si legge ancora nell’ordinanza, per le medesime ragioni e motivazioni e sempre a titolo gratuito ha manifestato la propria disponibilità a completare gli sviluppi informatici che si renderanno necessari per consentire la messa in esercizio del sistema nazionale di contact racing digitale”. (ore 8.19)

TEST

Roche ha messo a punto un test sierologico per individuare la presenza di anticorpi contro il Coronavirus nei pazienti esposti al contagio da Covid-19. La casa farmaceutica svizzera, si legge in una nota, “punta” a rendere il test disponibile agli “inizi di maggio” nella Ue e “sta attivamente lavorando” con la Fsa americana “per un’autorizzazione d’emergenza”. “L’individuazione di questi anticorpi – spiega Roche – potrebbe aiutare a indicare se una persona ha sviluppato un’immunita’ al virus”. (ore 8.09)

LA SCUOLA NON RIAPRE

A scuola non si torna perché ci sono ancora troppi rischi. Questo il pensiero della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in un’intervista sul Corriere della sera in cui fa presente che si “allontana sempre di più la possibilità di riaprire a maggio” e che “il governo prenderà a giorni una decisione”. La ministra sottolinea che che anche se ci sarà per tutti la promozione, le pagelle saranno “vere”, con i 4 e i 5. E per le famiglie ci sarà un aiuto con “un’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter”. Per la Maturità “sarebbe auspicabile” l’esame a scuola. (ore 7.18)

 

Giovedì 16 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono complessivamente 106.607 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.189 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 1.127. Sono 40.164 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 2.072 più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 962. Sono 22.170 le vittime dopo aver contratto il coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 525. Ieri l’aumento era stato di 578. Dati resi noti dalla Protezione civile. (ore 18.17)

SOSPESI 8 MILIONI DI LAVORATORI

Sono “quasi 8 milioni” i lavoratori sospesi a causa del lockdown. Così il presidente dell’Anpal, Domenico Parisi, in audizione in video-conferenza in commissione Lavoro alla Camera, spiegando che “il Nord e’ il territorio maggiormente interessato”. In base ai dati dell’Istat, nelle slide rilasciare in commissione si legge infatti come precisamente il 33,3% degli occupati, 7 milioni 784 mila, sia in stand-by. Le regioni con la maggior percentuale di sospensioni sono: Marche (42,7%), Veneto (38,4%), Piemonte (37,6%), Lombardia (37,5%) e Friuli Venezia Giulia (36,8%). Le Regioni con la minore percentuale di sospensioni sono invece Sicilia (23,9%), Lazio (24,6%), Calabria (25,5%), Sardegna (26,9%) e Liguria (29,1%). (ore 17.51)

NO CELEBRAZIONI IN RUSSIA

Il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che la parata di Mosca prevista per il 9 maggio per celebrare il 75 anniversario della vittoria sovietica nella seconda guerra mondiale sara’ rinviata. Nell’atteso annuncio, Putin ha sottolineato che tutti gli eventi legati all’anniversario si svolgeranno nel 2020 ma non ha indicato alcuna data specifica. Ieri alcune organizzazioni di veterani avevano chiesto apertamente a Putin di posticipare i festeggiamenti per proteggere i partecipanti dalla pandemia di COVID-19 e fonti del Cremlino avevano indicato che Putin avrebbe acconsentito. Lo riporta la testata Meduza. (ore 17.51)

GLI ITALIANI NON RINUNCIANO ALLA RADIO

A fronte del crollo dell’utilizzo delle automobili e quindi delle autoradio nel periodo di quarantena, il calo degli ascolti radiofonici in Italia è molto più contenuto. È quanto  emerge dai risultati diffusi oggi della ricerca curata dall’istituto  GfK, ”L’ascolto della Radio ai tempi del Covid – 19”, commissionata  da TER, Tavolo Editori Radio, che racchiude la quasi totalità delle emittenti pubbliche e private, nazionali e locali della radiofonia  italiana. L’emergenza sanitaria ha fortemente condizionato le abitudini  quotidiane determinando effetti non trascurabili sulla mobilità in auto (il 67% della popolazione utilizza meno l’auto) e sui percorsi verso il lavoro (il 30% della popolazione non si reca più al lavoro fuori casa), costringendo tra le mura domestiche gran parte della popolazione. L’impatto sugli ascolti delle radio è molto contenuto – si legge nella ricerca – con un calo del 17%, pressoché compensato dall’aumento del tempo medio di ascolto cresciuto dell’11% (sull’ascolto degli ultimi 7 giorni). ”Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device – dice Giorgio Licastro, Responsabile Area Media di GfK – non soltanto la classica radio FM, alla quale si stanno affiancando gli apparecchi DAB+, ma anche la TV, lo smartphone e il PC (con riscoperta da parte delle fasce giovanili); crescono pure tablet e smart speaker, i quali, pur partendo da basi contenute nel periodo pre-crisi, vedono tassi di incremento analoghi a quelli degli altri device”. Particolare menzione merita l’accesso digitale attraverso siti e app radio, sia che si tratti di piattaforme proprietarie, sia che si
tratti di aggregatori. “L’accesso digitale con le nuove necessità di collegamento al mezzo radio – continua la ricerca – vede un incremento importante: +24% di reach e + 61% di tempo speso. La nuova domesticità plasma le modalità di ascolto della radio”. (ore 17.52)

PRESCRIZIONI BAMBINI

I bambini con più di 2 anni possono indossare la mascherina che, per essere protettiva e sicura, deve coprire bene naso e bocca e raccordarsi all’orecchio. Prima di indossarla, bisogna lavarsi bene le mani per almeno 20 secondi. E’ uno dei consigli che arriva dai pediatri dell’Associazione culturale pediatri (Acp), che ha pubblicato una lista di indicazioni su come usare correttamente le mascherine. Ovviamente non vanno indossate quando si mangia o si beve, e vanno tolte rimuovendo prima il raccordo dietro le orecchie, e poi sul davanti. In casa, continua l’Acp, “se non ci sono malati, le mascherine non sono necessarie, così come se un bambino è all’aria aperta a giocare e riesce a mantenere una distanza di almeno 2 metri dagli altri, evitando di toccare superfici toccate dagli altri: in questo caso il bimbo può evitare di indossare la mascherina”. La mascherina va indossata invece in luoghi in cui i bambini potrebbero avere difficoltà a rispettare una distanza di sicurezza, come in farmacia, nei negozi o dal dottore. Non vanno invece indossate sotto i 2 anni, se il bambino ha difficoltà respiratorie, o se e’ incapace di rimuovere da solo la mascherina. Vi sono poi dei casi specifici, come quelli dei bambini fragili, perché affetti da malattie croniche e ad alto rischio, che devono essere incoraggiati a indossare non le mascherine chirurgiche o di stoffa, ma quelle Ffp2, che possono proteggere loro stessi dalla infezione. I familiari di questi bambini, se malati, devono invece indossare le mascherine chirurgiche, che proteggono gli altri. Se per gli adulti le dimensioni di una mascherina sono circa di 15 x 30 centimetri, per un bambino devono essere di 12×25, in modo da aderire bene al volto e coprire in sicurezza bocca e naso. (ore 16.01)

CINA- ITALIA – SPAGNA

Un ospedale cinese nella provincia del Sichuan, in Cina sudoccidentale, ha condiviso la propria esperienza di trattamento del COVID-19 attraverso una videoconferenza con istituzioni mediche italiane e spagnole. Alla conferenza, organizzata dalla China Health Promotion Foundation e dall’ospedale dal West China Hospital della Sichuan University, hanno partecipato specialisti italiani e spagnoli che hanno parlato della prevenzione dell’epidemia nei loro Paesi. Tang Hong, direttore del centro per le malattie infettive dell’ospedale, e Luo Fengming, vicedirettore del dipartimento di medicina respiratoria e critica dello stesso ospedale, che ha partecipato nella battaglia contro COVID-19 a Wuhan per 57 giorni, insieme ad altri specialisti hanno illustrato le terapie per la polmonite da nuova coronavirus e hanno condiviso, tra i vari argomenti, la loro esperienza riguardo gli standard di reparto, le procedure di trattamento per i pazienti critici e la protezione del personale medico.  Infine, gli esperti hanno discusso i casi critici di COVID-19 in Italia e Spagna, hanno risposto alle domande e fornito suggerimenti pertinenti.  La videoconferenza ha contribuito a fornire soluzioni ai problemi pratici nella diagnosi e nel trattamento di COVID-19 dei due Paesi ed è stata utile per promuovere la cooperazione scientifica tra la Cina e gli altri Paesi nella lotta contro l’epidemia. (ore 15.08)

RSA, NO CLASS ACTION

“Una class action, per il momento, non è possibile perché le condizioni, le richieste e le esigenze tra i famigliari e i parenti” di chi ha un anziano al Pio Albergo Trivulzio di Milano “sono diverse: qualcuno recrimina il fatto che un caro è deceduto e non è stato curato come doveva, altri fortunatamente hanno i loro cari ancora vivi e chiedono solo che vengano curati bene”. Lo spiega all’Ansa Gianfranco Privitera, che proprio alle cure della ‘Baggina’ ha affidato la sua mamma di 94 anni e che pochissimi giorni fa aveva lanciato la petizione “Salviamo gli anziani del Trivulzio e delle RSA” sul sito change.org. Ora quella richiesta di aiuto ha raccolto poco meno di 40mila firme e ad ogni refresh del sito il contatore aumenta. La petizione, indirizzata al ministro della Salute Roberto Speranza, ha avuto “una diffusione insperata, inimmaginabile e oltre ogni previsione – ha detto – e credo abbia avuto delle conseguenze positive” perché “si è creata una rete di contatti tra noi parenti, alcuni dei quali si sono rivolti già ad avvocati”, che però proprio per le situazioni diverse da famiglia a famiglia “hanno sconsigliato una class action”. Privitera è in contatto anche con Alessandro Azzoni, che ha fondato il Comitato giustizia e verità per le vittime del Trivulzio ed e’ appunto uno dei parenti di ospiti del Pat che si è rivolto agli avvocati. Tra i risvolti positivi di quella ‘chiamata alle armi’ sul web, ci sono anche i tamponi: “mentre all’inizio di marzo il direttore generale, quando avevo scritto per chiedere se venivano fatti i tamponi, mi aveva dato una risposta secca dicendo che le indicazioni gli arrivavano da disposizioni superiori, ora invece cominciano a fare i tamponi”.  “Stiamo facendo la differenza – ha scritto Privitera sulla pagina della petizione -,da 10 tamponi del 10/11 aprile siamo passati ai 100 tamponi previsti il 12 aprile. Teniamo duro, continuiamo a condividere!”. (ore 14.42)

EVITARE STOP SCAMBI UE

Per rispondere all’impatto della pandemia di Covid-19, “devono continuare gli sforzi per mantenere aperti gli scambi e i flussi commerciali ed evitare interruzioni inutili delle catene di approvvigionamento, anche nel mercato unico”. Lo affermano i ministri del commercio Ue in una dichiarazione congiunta che riassume la discussione avuta stamattina in teleconferenza. “Nel lungo termine – continua il documento – sarà necessario garantire la resilienza e la sostenibilità delle catene globali di approvvigionamento e valore”.(ore 14.40)

FASE 2

“Le Regioni non possono aprire autonomamente delle attività produttive” e quindi “dobbiamo cercare di portarci avanti con un piano” per la riapertura. Per questo “abbiamo costituito una task force regionale per cercare di dire alle imprese quando riaprono quali sono i comportamenti virtuosi da adottare per tutelare la salute”. Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante una diretta fb.  “Abbiamo fatto come Direzione Salute delle linee guida da inviare. Oggi vorremmo con la task force declinarle sui vari settori e parlare con il Governo per dire su cosa siamo pronti a partire”. La linea, per il governatore del Fvg, “è riaprire presto e in sicurezza”, con la “tutela della salute e del lavoro che devono andare di pari passo. La politica deve prendersi la responsabilità di mettere insieme queste due esigenze e riuscire a dare una risposta”. “Tutte le Regioni – ha aggiunto – sono nelle stesse condizioni. Stiamo cercando di comportarci in modo responsabile per dare risposte e non fare polemiche strumentali per avere qualche comunicato stampa in piu’ pubblicato. Sto vedendo diverse note stampa di tutti i tipi che lasciano il tempo che trovano”. (ore 14.38)

LA PROCURA DI BRESCIA

Sono nove i fascicoli aperti dalla Procura di Brescia che dovranno far luce sulla gestione dell’emergenza coronavirus in provincia. Le indagini sono state affidate a un pool di magistrati scelto dal procuratore capo Francesco Prete e coordinato dall’aggiunto Carlo Nocerino. Il team vede al lavoro i sostituti Corinna Carrara, Cati Bressanelli e Federica Ceschi. Al momento non risultano indagati e non ci sarebbero ospedali, pubblici e privati, coinvolti. Solo una rsa è al centro dei controlli della Procura. (ore 12.51)

CON BOCCIA INIZIATO A DISCUTERE MODALITA’ DI RIAPERTURA

”Le aziende non competono a noi, ma per tutte le attività produttive dovrò ascoltare quello che fa il governo. Ieri ho avuto un colloquio telefonico con il ministro Boccia e con lui abbiamo già iniziato a discutere di quelle che possono essere le  modalità di riapertura e mi ha anticipato che sabato o domenica ci sarà la famosa cabina di regia per parlare della riapertura del  Paese”. Lo ha detto a Sky Tg24 il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. (ore 12.50)

I NUMERI IN EUROPA

Sono oltre 90.000 le persone morte in Europa di Coronavirus, secondo un conteggio dell’agenzia France Presse. (ore 12.43)

4 MAGGIO RIPARTENZA GRADUALE
“Spero che il 4 maggio, data di termine dei provvedimenti precedenti, si possa ricominciare una ripresa graduale. Non abbiamo intenzione di ripartire come se niente fosse successo. Abbiamo posto alla base le ‘Quattro D’ (Distanza, Dispositivi, Digitalizzazione e Diagnosi, ndr). Qualunque tipo di ripresa deve avere alla base la garanzia della tutela della salute dei nostri cittadini, senza la quale non siamo disposti a fare nulla”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo in apertura del Consiglio Regionale di questa mattina. (ore 11.07)
NESSUNA PROVA SU VIRUS NATO IN LABORATORIO
“Funzionari dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) hanno ripetutamente detto che non ci sono prove che il virus sia nato in laboratorio e molti esperti hanno affermato che si tratta di teorie prive di basi scientifiche”. E’ quanto ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian, in dichiarazioni riportate dalla Cgtn. Le parole di Zhao arrivano dopo le notizie della Cnn secondo cui gli Stati Uniti indagano sulla possibilità che il coronavirus, che si è inizialmente manifestato in Cina, sia ‘nato’ in un laboratorio di Wuhan, non in un mercato, e che si sia poi diffuso per un incidente. Ieri Donald Trump ha confermato che è in corso un “esame molto approfondito di questa orribile situazione”. Secondo la Johns Hopkins University, sono più di 137.000 i morti nel mondo a causa della pandemia. (ore 11.07)
PRESTITI IN BANCA
“Abbiamo messo il sistema bancario nelle condizioni di poter erogare la liquidità alle imprese già lunedì, martedì”. Lo ha detto il ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli ad Agorà parlando dell’operazione “liquidità” messa a punto in collaborazione con Abi. “Già domani -ha aggiunto- l’interfaccia del fondo centrale di garanzia attraverso MCC sarà completo. Quindi già domani la banca potrà ricevere la presentazione della domanda” da parte delle imprese per l’erogazione del prestito garantito dallo Stato a un tasso agevolato. (ore 11.04)
USCITA COORDINATA
Il Parlamento europeo condivide l’appello della presidente della Commissione, Ursula von der  Leyen, su una “uscita coordinata e ordinata” dalle misure di emergenza prese dai paesi membri per fronteggiare la crisi del coronavirus. Lo dice il presidente dell’Eurocamera, David Sassoli, in apertura della seduta dell’assemblea riunita in seduta plenaria. “Facciamo nostro l’appello della Commissione Europea, qui rappresentata dalla presidente Ursula von der Leyen che ringrazio, di un’uscita dall’emergenza ordinata e coordinata, per evitare effetti di ritorno che potrebbero essere devastanti”, ha detto Sassoli. “Solo insieme possiamo ottenere risultati per il bene dei nostri cittadini ed e anche per questo che sara della massima importanza coordinare l’eliminazione graduale delle misure di contenimento e la via di uscita dalla crisi”, ha concluso. (ore 11.04)
FACILE.IT +37%
A marzo  2020, in piena emergenza coronavirus, c’è stato un aumento  del 27% rispetto a un anno fa delle richieste legate alle connessioni internet casa, siano esse via ADSL o fibra, e addirittura un +37% per la telefonia mobile. E’ quanto emerge da uno studio realizzato da Facile.it su un campione di oltre 637.000 form compilati dagli utenti. La crescita delle ricerche per le offerte di internet casa è legato, secondo Facile.it, all’incremento dell’attività di smart working e delle video lezioni per i ragazzi. Dall’analisi di Facile.it è emersa anche una grande attenzione dei consumatori per le tariffe luce e gas; gli utenti che hanno concluso contratti di cambio fornitore nel mese analizzato sono stati il 6% in più rispetto a marzo 2019. Per comprendere il fenomeno, bisogna considerare che, passando in casa molte più ore, l’aumento dei consumi domestici impone a molti la necessità di cercare tariffe più vantaggiose per tagliare le spese. (ore 11.03)

VACCINO OBBLIGATORIO

Con il vaccino anti-Covid “sconfiggeremo questo virus. Visti i danni che ha creato il virus, non ho dubbi sul fatto che un vaccino del genere debba essere obbligatorio”. Lo ha affermato il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio Cusano Tv Italia. “Una volta che saranno garantite efficacia e sicurezza del vaccino – ha detto – dovremmo avere una copertura tale per non far piu’ contagiare nessuno”. (ore 10.37)

BENE PIAZZA AFFARI

Piazza Affari, già in avvio promettente, consolida il rialzo con il Ftse Mib che si stabilizza a +2,34% a 17.112 punti. Tra i titoli in evidenza Banca Generali (+5,45%), Diasorin (+3,27%) che prosegue il momento positivo in scia all’impegno diretto nella lotta al CORONAVIRUS. Corre poi Azimut (+5%) con Timone Fiduciaria che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato, che ha reso noti i termini dell’operazione di rafforzamento. Di buon passo i bancari mentre lo spread tra Btp e Bund e’ in area 225 punti rispetto ad una apertura a 230. Mediobanca guadagna il 4,39%, Intesa il 4,12%. Tra gli altri bene Stm (+3,38%) e Nexi (+3,76%), quest’ultima prevede di registrare per il primo trimestre ricavi superiori a 220 milioni, anche se sospende la guidance per le incertezze legate al CORONAVIRUS. Il titolo e’ stato tagliato ad ‘accumulate’ da Banca Akros. Saipem che ha anch’essa ritirato la guidance, segna un +2,25%. Non apre infine Guala Closure dopo l’opa volontaria di Investindustrial. (ore 10.11)

SILERI, NO COMMISSARIAMENTO SANITA’ LOMBARDA 

Commissionare la sanità lombarda? “Io direi proprio di no. Sono sempre stato contrario ai commissariamenti  quindi per me è no, non per la Lombardia ma in assoluto. Il commissariamento deve essere qualcosa di chirurgico, non per l’intera regione. Sono stato contrario anche i commissariamenti che ci sono stati ora: la Campania, la Calabria… Il commissariamento dovrebbe prendere per mano qualcuno che non riesce a fare un percorso e accompagnarlo, e i commissariamenti finora hanno fallito nel loro essere perché hanno depresso quelle cose che andavano bene a favore di quelle che andavano male livellando e tagliando. Per me il commissariamento no, non è la soluzione”. Così Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, ospite di 24 Mattino su Radio 2. (ore 9.35)

CONTAGIOSI 2/3 GIORNI PRIMA DEI SINTOMI

Le persone che hanno contratto la Covid-19 possono cominciare a emettere particelle del virus SarsCoV2, e quindi essere contagiosi, da due a tre giorni prima di manifestare i sintomi della malattia. Lo indica la ricerca pubblicata sulla rivista Nature Medicine e condotta dall’Universita’ di Hong Kong. I ricercatori, coordinati da Eric Lau, ritengono che le misure di controllo dovrebbero essere calibrate tenendo contro di una “considerevole trasmissione asintomatica”. (ore 9.28)

FASE 2 NEL LAZIO

“L’uscita dal lockdown deve avvenire, ma avvenga dentro tempi e regole nazionali da individuare in fretta senza furbizie. Cos’altro deve accadere per capire che i nostri destini di italiani e di europei sono legati? E che ciò che accade a una Regione condiziona pesantemente ciò che accade su tutto il resto del Paese? Errare è umano, perseverare è diabolico”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti su Facebook.(ore 9.24)

BORSE EUROPEE APRONO IN RIALZO

Le Borse europee aprono in positivo. Francoforte registra un +1,37% con il Dax a quota 10.420 punti. Parigi segna un +1,12% con il Cac 40 a 4.402 punti mentre Londra è a +0,59% con il Ftse 100 a 5.630 punti. (ore 9.17)

IN BANCA

“Molte imprese e associazioni di categoria si lamentano, chiedendo di allungare il tempo di restituzione dei prestiti introdotti col decreto liquidità e garantiti dallo Stato. Tuttavia, per andare oltre i sei anni attualmente stabiliti, occorre modificare una norma europea e quindi servirebbe una istanza specifica da parte del governo italiano alla Commissione europea”. Lo ha dichiarato questa mattina, durante la trasmissione Radio Anch’io su Radio Rai1, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, parlando dell’applicazione del decreto legge 23 dell’8 aprile 2020 che ha introdotto garanzie pubbliche per i prestiti alle imprese e alle partite Iva. Per il segretario generale Fabi ‘serve scudo per ad banche da eventuali conseguenze penali’. Inoltre, ha detto Sileoni nel corso della trasmissione parlando di eventuali modifiche alle norme, ci potrebbe essere la necessità di “un paracadute che metta al riparo gli amministratori delegati delle banche da possibili conseguenze penali come concorso in bancarotta, revocatorie fallimentari, concessione abusiva del credito in presenza di fallimenti di società beneficiare del finanziamento”. (ore 8.50)

Mercoledì 15 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

I positivi al coronavirus oggi in Italia sono 105.418, 1.127 in più rispetto a ieri. Da ieri ci sono 962 persone guarite in più. Da inizio crisi i guariti sono 38.092. Sono 21.645 le vittime in Italia da Covid-19 da inizio emergenza: 566 nelle ultime 24 ore. “Nelle terapie intensive sono attualmente ricoverati 3.079 pazienti, 107 in meno rispetto a ieri”. Dati forniti in conferenza stampa dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Dei 105.418 attualmente positivi, Borrelli ha specificato, 27.643 sono ricoverati con sintomi, 3.079 in terapia intensiva e 74.696 si trovano in isolamento domiciliare. (ore 18.06)

PAPA PREOCCUPATO

Bergoglio ha ricevuto il cardinale in udienza diverse volte per parlare dell’emergenza Coronavirus: “Il Papa – ha rivelato il cardinale Turkson – ha espresso la sua preoccupazione per il tempo presente, per la crisi mondiale generata dal Covid-19 e per gli scenari drammatici che si affacciano all’orizzonte”. E “ci ha detto di non perdere tempo, di metterci immediatamente al lavoro, poiché siamo il Dicastero di riferimento. Dobbiamo agire subito. E dobbiamo da subito pensare per il dopo”. (ore 17.51)

MALE LA BORSA

Piazza Affari chiude in netto calo una seduta negativa, peggiorando nel pomeriggio dopo l’apertura di Wall Street e dopo alcuni dati macro statunitensi peggiori del previsto. Il Ftse Mib, dopo il forte recupero della settimana scorsa, ha lasciato sul terreno il 4,78% a quota 16.719 punti, appesantito da bancari, industriali e petroliferi; quello di Milano, che chiude sui minimi, è il calo più ampio fra i principali listini europei, anche per il peso che hanno gli istituti di credito sul paniere e per la risalita dello spread, che li penalizza. (ore 17.47)

LO SPREAD

Ripiega lo spread tra il Btp e il Bund dopo essere salito fino a 245 punti base. Il differenziale scende ora a 234 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro all’1,86%.(ore 15.52)

SCREENING NEL PAVESE

Più del 10 per cento delle persone che si sono sottoposte all’esame del sangue promosso dal Comune di Robbio (Pavia), paese della Lomellina, presentano una situazione delle immunoglobuline compatibile con la positività al Covid-19. A fornire i dati è il sindaco Roberto Francese, che ha voluto promuovere il test per avere un quadro dei pazienti positivi al coronavirus e adottare le misure per isolarli ed evitare nuovi contagi. L’esame serve ad analizzare due tipi di immunoglobuline: le Igm, che rappresentano la prima risposta ad un tentativo di infezione esterna, e le Igg, che sono invece gli anticorpi che vengono presi in esame nella seconda fase dell’infezione. La loro efficacia viene valutata in relazione alla possibile presenza del Covid-19. Sono gia’ piu’ di 2mila (su una popolazione complessiva di 6mila residenti) gli abitanti di Robbio (Pavia) che si sono sottoposti all’esame.  Sino ad oggi sono arrivati i risultati di 910 test effettuati (349 maschi e 461 femmine). Dai test sono risultati positivi 45 maschi e 55 femminile: la più giovane è una bambina di 9 anni, il più anziano un uomo di 89. La fascia di età più colpita è quella tra i 50 e i 60 anni; tra gli uomini ci sono 7 positivi con meno di 40 anni.  “Visto che non è possibile fare i tamponi – aveva spiegato il sindaco – abbiamo scelto la strada di questo test. Ogni esame costa 45 euro: una spesa a carico dei cittadini e anche delle aziende del nostro territorio, che vogliono conoscere la salute dei loro dipendenti. Chi non è in grado di pagarsi da solo l’esame non si preoccupi: provvederò di tasca mia, senza incidere sul bilancio comunale. Mi auguro almeno che per i pazienti risultati positivi all’esame, l’Ats di Pavia decida finalmente di far effettuare i tamponi”. (ore 15.50)

TEST RAPIDI A DUBAI

La compagnia aerea Emirates, in coordinamento con le autorita’ sanitarie di Dubai, ha introdotto il test sierologico per i suoi passeggeri. Le persone che oggi dovevano imbarcarsi su un volo per la Tunisia sono state tutte testate per Covid-19 e i risultati sono stati disponibili entro 10 minuti. Lo riferisce il quotidiano emiratino Khaleej Times, secondo cui Emirates e’ la prima compagnia aerea a condurre test rapidi Covid-19 per passeggeri.  (ore 15.47)

LA PROPOSTA DEGLI AMBULANTI

Un varco di accesso e uno di uscita, aree ‘recintate’ e perimetrate, misurazione della febbre con termoscanner e ingressi contingentati con 2 persone per ogni banco, il tutto sotto il controllo della vigilanza. Sono le proposte degli ambulanti per poter riaprire anche i mercati all’aperto, per quanto riguarda i soli banchi alimentari. La richiesta, ha spiegato Nicola Zarrella, presidente dell’associazione nazionale della categoria, e’ stata inviata alla Regione Lombardia, al governatore Attilio Fontana, all’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Mattinzoli e a Gianmarco Senna, presidente della Commissione Attivita’ Produttive. “Spero che al più presto, magari in una settimana, arrivi un’ordinanza come quella dei mercati coperti” perche’ “la nostra proposta viene attuata anche in altre regioni, ad esempio in Veneto – ha chiarito Zarrella – e abbiamo diversi sindaci della provincia di Bergamo e Milano che sono disposti a attuare” questo protocollo “per dare anche un servizio in piu’ anche al vicinato”. La vendita di alimentari “non può essere un servizio esclusivo della grande distribuzione: vogliamo lavorare e non gravare sullo Stato con i 600 euro”, ha aggiunto il presidente chiarendo che in in Lombardia sono circa 18700 gli ambulanti, di cui il 30% sono banchi alimentari. Gli ambulanti, ha concluso Zarrella, sarebbero disposti a sostenere le spese della vigilanza e a riaprire “con tutte le cautele e i dovuti accorgimenti e selezionando i mercati, perché non in tutti gli spazi è possibile applicare quanto chiediamo”.(ore 15.46)

ITALIA GREEN

L’Italia, assieme a Cina, Stati Uniti e Regno Unito, è tra i paesi che potrebbero “vincere alla grande nella transizione globale verso un’economia verde nei prossimi decenni”. A dirlo e’ una ricerca, proveniente da accademici dell’Università di Oxford e della Smith School of Enterprise and the Environment, pubblicata su Research Policy. Gli economisti e i ricercatori hanno costruito il primo e più grande database al mondo di prodotti green riconosciuti a livello internazionale e per la prima volta hanno classificato le attuali capacità di produzione di articoli “green” e della loro esportazione da parte dei vari Paesi indicando quali emergeranno come leader  nell’economia sostenibile. L’Italia si colloca al secondo posto fra i Paesi in grado di esportare “i prodotti piu’ verdi e complessi avendo una capacita’ di produzione green altamente avanzata che potrebbe sfruttare con l’aumento della domanda globale” di questi prodotti (valore calcolato sulla base di una nuova misura – il Green Complexity Index-Gci). Mentre l’Italia risulta al primo posto nella classifica del Green Complexity Potential (Gcp) cioe’ ha il maggior potenziale per diventare competitiva a livello globale in prodotti ancora piu’ green e tecnologicamente sofisticati. Tra le principali opportunita’ di esportazione da cui l’Italia potrebbe trarre vantaggio vi sono i termometri, gli apparecchi per l’analisi di gas/fumo (usati per misurare e monitorare l’inquinamento) e le apparecchiature per la misurazione della pressione, prodotti che hanno numerose applicazioni ambientali. “Mentre i responsabili politici cercano modi per stimolare l’economia nel bel mezzo dell’attuale pandemia globale – rileva Penny Mealy, autore principale e ricercatore presso l’Institute for New Economic Thinking dell’universita’ di Oxford – investire nelle capacita’ di produzione green dei paesi potrebbe essere una vittoria per tutti”.(ore 15.46)

IN USA PRODUZIONE INDUSTRIALE A RIBASSO

La produzione industriale statunitense scende del 5,4% a marzo, il dato è peggiore delle stime degli analisti che si aspettavano un -4%. Il dato di febbraio è stato rivisto a +0,5%. (ore 15.15)

TEST

Parte la procedura per i test sierologici che dovrebbero consentire di individuare i potenziali ‘immunizzati’ dal Coronavirus. Il commissario Domenico Arcuri, secondo quanto apprende l’ANSA, ha avuto ieri sera dal governo l’incarico di avviare la procedura pubblica per la ricerca e l’acquisto dei test, che dovranno rispondere ad una serie di caratteristiche individuate dal ministero della Salute. Il test, a quanto risulta, sara’ somministrato ad un campione di 150mila persone individuate su scala nazionale e suddivise per profilo lavorativo, genere e 6 fasce di età. (ore 15.01)

IN SPIAGGIA SU PRENOTAZIONE

“In spiaggia solo su prenotazione, per garantire la sicurezza di tutti”: è la proposta che il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, ha anticipato all’ANSA e che formulerà ufficialmente domani ai rappresentanti delle varie categorie economiche nel corso di una video-conferenza. Jesolo, con circa 6 milioni di presenze stanziali l’anno, è una delle stazioni balneari con il maggior numero di ospiti in Italia. A questi si aggiungono i turisti pendolari, per i quali non c’è un dato ufficiale. (ore 14.46)

GRANDE LAVORO DIPENDENTI BANCARI

Il Comitato Esecutivo dell’ABI “ha espresso grande apprezzamento per il costante e solerte impegno di tutte le colleghe e i colleghi bancari (e vicinanza alle loro famiglie) che, senza sosta, in tutta Italia, con spirito di servizio e forte senso di responsABIlita’, stanno lavorando in questa fase di emergenza che vede assommarsi agli oneri ordinari della prestazione dei servizi bancari, l’enorme mole di attivita’ straordinaria per l’attuazione delle misure deliberate dal Governo”. Lo si legge in una nota al termine della riunione tenuta in videoconferenza. Il Comitato Esecutivo ha anche espresso grande e unanime apprezzamento per il lavoro che ABI sta svolgendo.(ore 13.44)

KIMBO DA’ PREMIO AI DIPENDENTI

Kimbo, produttore italiano di caffè, riconosce un premio di 200,00 euro al mese, a tutti i dipendenti che, in questo periodo difficile legato all’emergenza sanitaria Covid-19, stanno prestando la propria attività lavorativa garantendo l’attività industriale senza soluzione di continuità. L’incremento salariale sarà riconosciuto dal mese di marzo sino a quando non cesserà l’emergenza Covid19 e sarà parametrata all’effettiva presenza garantita da ciascun dipendente, si legge in una nota. Quando finiranno le restrizioni Kimbo corrisponderà agli stessi dipendenti un bonus di 300 euro al raggiungimento di condivisi obiettivi aziendali. (ore 13.12)

COMMISSIONE D’INCHIESTA IN LOMBARDIA

Secondo le previsioni dello Statuto regionale della Lombardia, articolo 19, la commissione di inchiesta ha il potere di indagare su questioni di spettanza del Consiglio Regionale e può essere istituita su richiesta motivata sottoscritta da almeno un terzo dei Consiglieri regionali, quindi almeno 27. I gruppi di opposizione hanno i numeri necessari per chiederne l’istituzione, a cui deve dare seguito l’Ufficio di presidenza del Consiglio entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta. (ore 13.39)

BANCHE FANNO IL MASSIMO

Il Comitato esecutivo ha espresso “grande apprezzamento per il costante e solerte impegno di tutte le colleghe e i colleghi bancari (e vicinanza alle loro famiglie) che, senza sosta, in tutta Italia, con spirito di servizio e forte senso di responsabilità, stanno lavorando in questa fase di emergenza che vede assommarsi agli oneri ordinari della prestazione dei servizi bancari, l’enorme mole di attività straordinaria per l’attuazione delle misure deliberate dal Governo quali le moratorie per le famiglie, per le partite Iva e per le imprese, l’anticipo della Cassa integrazione al reddito per i lavoratori sospesi dal lavoro”, ha continuato il comitato esecutivo dell’Abi. Il comitato esecutivo ha sottolineato “le difficoltà nelle quali le banche si trovano ad operare: le dichiarazioni di immediata disponibilità delle forme di anticipazione di liquidità non hanno tenuto infatti in conto degli adempimenti, non dipendenti dalle banche, non sempre ancora completati e che impediscono alle banche di attuare, fino ad ora, le misure di liquidità, che necessiterebbero di semplificazioni”. (ore 13.37)

ATTESA PER L’APP TRACCIAMENTO

Sembra ormai scontato che anche l’Italia si doterà di un’app per il tracciamento in funzione anti-contagio. Il lavoro della task force di 74 esperti, istituita dalla ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, si è chiuso la scorsa settimana. Tra le 319 offerte arrivate, il progetto in pole position sarebbe quello del fisico Luca Foresti, prodotto dalla società Bending Spoons. Ma le decisioni spettano a palazzo Chigi, al Governo nella sua collegialita’, ha ribadito più volte Pisano.  I tempi però stringono e oggi scade anche il termine per la presentazione a Bruxelles delle ‘cassette degli attrezzi’ elaborate dagli Stati membri per trovare un coordinamento a livello europeo. E l’Ue al centro mette la tutela della privacy, con la tecnologia Bluetooth vista come la più indicata, catturando solamente il momento dell’incontro, l’avvicinamento tra cellulari che potrebbe far risalire alla catena dei contagi. L’app di certo giocherà un ruolo centrale nella cosiddetta ‘fase due’, di riapertura del Paese, su cui si sta concentrando la task force guidata da Vittorio Colao. (ore 13.37)

CURA ITALIA

Il decreto Cura Italia approderà nell’Aula della Camera mercoledì prossimo, 22 aprile, per la discussione generale. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Secondo quanto viene riferito, il governo ha già preannunciato l’intenzione di porre la questione di fiducia, come già avvenuto al Senato. L’articolazione del dibattito sulla fiducia sarà definito da una nuova riunione della capigruppo. (ore 13.36)

NON SO QUANDO RIAPRIREMO MA DOBBIAMO ESSERE PRONTI

“In molti Paesi europei e del mondo ci si sta preparando alla ripartenza. Io ovviamente non so quando e come il nostro governo deciderà, ma noi dobbiamo essere pronti”. Lo ha detto, nel consueto videomessaggio postato sulle proprie pagine social, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala. “Essere pronti, per me, vuol dire mettere a punto i servizi cittadini perché tutto funzioni al meglio e preparare i miei cittadini a tornare al lavoro con una sufficiente tranquillità”, ha aggiunto. (ore 11.08)

IN 5 MESI 50 MLD FABBISOGNO AGGIUNTIVO IMPRESE

Tra marzo e luglio “il fabbisogno aggiuntivo di liquidità delle imprese ammonterà a circa 50 miliardi”. Così Paolo Angelini, capo della Vigilanza della Banca d’Italia, in audizione in commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario. (ore 11.09)

USCITA GRADUALE

La Commissione europea raccomanda “un apporoccio graduale per l’uscita del lockdown, bisogna vedere quale è l’andamento del virus prima di sciogliere le misure restrittive”. Lo dice la presidente della Commissione, Ursula Von Der Leyen, illustrando le linee guida dell’esecutivo Ue sulle misure restrittive a seguito del coronavirus. La Commissione raccomanda una uscita “graduale, consolidata e coordinata in tutta la Ue”. (ore 11.07)

ARTIGIANI I PIU’ COLPITI

Il 52,7% delle aziende italiane ha dovuto interrompere le attività dopo il lockdown imposto dal governo per contenere il contagio da coronavirus. Ma se solo il 32,8% delle grandi imprese, con oltre 250 addetti, risultano interessate dalle misure di restrizione, le aziende artigiane sono più penalizzate dalla sospensione con il 58,7% così come le microimprese senza addetti che risultano chiuse per il 66,7%, praticamente due su tre. E’ quanto emerge dal rapporto “Covid-19: misure di contenimento dell’epidemia e impatto sull’occupazione” curato dall’Inapp, l’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche. Nel settore alberghiero e della ristorazione il 92,9% delle imprese risultano sospese, spiega ancora l’Inapp, che si sofferma anche sulla suddivisione occupazionale dell’impatto delle chiusure. Dirigenti e impiegati risultano favoriti dal telelavoro, mentre “preoccupano i contratti a termine e a somministrazione privi di misure di sostegno al reddito”. (ore 11.06)

PAZIENTI ONCOLOGICI

Capire come i pazienti oncologici e onco-ematologici di tutta Italia stanno vivendo il periodo di emergenza legato alla diffusione del Coronavirus, sia dal punto di vista assistenziale che personale. Questo l’obiettivo di un’indagine promossa dalle 27 Associazioni di pazienti aderenti al progetto “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”. Lo scopo è duplice: da una parte realizzare un quadro della situazione da poter condividere con le Istituzioni, al fine di mantenere costanti l’informazione e l’interesse verso i bisogni delle persone che convivono con un tumore; dall’altra conoscere in che modo vengono gestite le attività di diagnosi, cura e follow-up dei pazienti cosi’ da identificare le aree prioritarie di intervento nella prossima fase di convivenza con il Covid-19. Diversi i quesiti posti: quali sono le preoccupazioni piu’ importanti nella gestione della malattia, quali le fonti di informazione sui rischi di infezione, di cosa si sente piu’ bisogno in questo momento di emergenza, se si è a conoscenza delle norme a supporto di pazienti e familiari previste dal Decreto Cura-Italia. Si puo’ rispondere online fino al 28 aprile sul sito www.salutebenedadifendere.it. “Questo – evidenzia Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del progetto – è un momento di emergenza sanitaria difficile da affrontare per tutti, alle prese con norme stringenti di distanziamento sociale e la preoccupazione del contagio. Ma lo è ancora di più per le persone che convivono con un tumore e che, oltre ai problemi comuni a tutti, devono pensare alla malattia e a portare avanti i trattamenti e i follow-up. Le Istituzioni e gli specialisti hanno compreso le nostre preoccupazioni e diramato raccomandazioni e linee guida specifiche, ma in questo momento chiave del lockdown ci è sembrato necessario tastare il polso relativamente alle necessità dei pazienti sul territorio per poter tempestivamente individuare, condividere e risolvere eventuali criticità”. (ore 10.46)

IN GERMANIA

Sono 132.210 i casi di contagio da Coronavirus in Germania, stando ai dati divulgati dalla Johns Hopkins University. Il bilancio delle vittime è salito a 3.495, mentre 72.600 sono i pazienti guariti. Il Robert Koch Institut, istituto di riferimento tedesco nella gestione del Covid-19, segnala invece 127.584 contagi (+2.486 rispetto al giorno precedente) e 3.254 vittime (dati aggiornati alla mezzanotte di oggi). (ore 9.29)

NEL MONDO

I casi di Coronavirus a livello mondiale hanno superato la soglia dei due milioni: è quanto emerge dal conteggio aggiornato del sito worldometers (Dadax), che partecipa al Progetto Real Time Statistics gestito da un team di ricercatori e sviluppatori internazionale. Nel complesso, i casi sono ora a quota 2.000.743, mentre il numero dei decessi e’ salito a 126.776 e quello delle persone guarite a 484.781.(ore 9.04)

IN GIAPPONE I PARLAMENTARI SI TAGLIANO LO STIPENDIO

Stipendi tagliati del 20% per la durata di un anno per i parlamentari giapponesi a fronte degli sforzi sostenuti dall’intera collettività contro la pandemia del Coronavirus. L’accordo è stato raggiunto tra l’esecutivo guidato dal partito liberal-democratico e la principale forza politica all’opposizione, il partito Democratico-costituzionale del Giappone. Un decreto legge sarà varato con l’approvazione di entrambi gli schieramenti – racconta l’agenzia Jiji – e le decurtazioni in busta paga avranno effetto già dal prossimo mese. In base alla legge attuale un rappresentante eletto in una delle due camere della Dieta nipponica, percepisce un compenso di 1.294.000 yen al mese, pari a poco più di 11.000 euro. “Comprendiamo le difficoltà dei cittadini e i problemi in cui versano le aziende, ed è importante che la nostra categoria e la comunità si uniscano per combattere assieme la battaglia contro il Coronavirus”, ha detto Hiroshi Moriyama, il capo della Comunicazione della Dieta per il partito alla guida del governo.(ore 7.38)

NEGLI USA

Donald Trump sospende i finanziamenti americani all’Organizzazione Mondiale della Sanità fino a quando gli Stati Uniti non avranno completato il loro attento esame su come l’organizzazione ha gestito il coronavirus. Non è comunque chiaro quando i pagamenti americani all’Oms saranno sospesi o quanta autorità Trump abbia esattamente per sospenderli, visto che sono autorizzati dal Congresso. Immediata la reazione dei democratici, che criticano il presidente per voler scaricare i suoi fallimenti sull’Oms. “Nel mezzo di una pandemia globale Trump vuole fermare i finanziamenti all’organizzazione incaricata di combattere le pandemie”, attacca il Democratic National Committee. La decisione di Trump, nell’aria da giorni, arriva mentre proprio lo stesso presidente è sommerso dalla critiche per la sua gestione dell’emergenza e soprattutto per i suoi ritardi. Critiche alle quali il presidente americano risponde prendendo di mira l’Oms e “i suoi errori che sono costati molte vite umane. Ha fallito nei suoi compiti di base e deve essere ritenuta responsabile”, tuona Trump dal giardino delle Rose della Casa Bianca intervenendo al briefing della task force contro il coronavirus. Un briefing monopolizzato dal presidente, il primo durante il quale nessuno degli esperti sanitari ha preso la parola. “L’epidemia poteva essere contenuta alla sua origine con pochi morti. Si sarebbero salvate migliaia di vite e si sarebbero evitati danni economici”, attacca il presidente Usa riferendosi agli errori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, definita filo cinese tanto da accettare passivamente i dati forniti da Pechino. “Ha gestito male e insabbiato” la diffusione del coronavirus, prosegue Trump. “Una delle decisioni più pericolose e costose dell’Oms è stata la sua opposizione alle restrizioni ai viaggi dalla Cina e da altri Paesi”, dice il tycoon che da tempo rivendica la sua decisione di chiudere i confini come decisiva nella lotta al coronavirus. Dal Rose Garden Trump ha parlato per oltre un’ora ribadendo la sua intenzione di riaprire al più presto gli Stati Uniti: i piani sono in via finalizzazione e alcuni Stati potrebbero riaprire gia’ prima del Primo Maggio. Il presidente poi rimodula sul suo potere assoluto di decisione e rimanda ai governatori dei singoli Stati le scelte su quando riaprire a seconda delle circostanze, nel rispetto comunque delle linee guida del governo federale. “Sentiro’ tutti e cinquanta i governatori”, dice elencando anche le molte aziende americane con cui si confronterà per la riapertura del Paese: da Goldman Sachs a JPMorgan, da Apple a Google passando per i due famosi ristoranti di New York di Jean-George e Daniel. Nell’elenco anche le associazioni sportive e religiose. Secondo indiscrezioni riportate dal Washington Post, il presidente avrebbe fretta, molta fretta di riaprire, e sta spingendo affinchè gli vengano presentati il prima possibile piani per centrare il suo obiettivo. “L’economia tornerà a volare – dice – e Wall Street raggiungerà nuovi record”. (ore 2.22)

Sono 2.228 i morti per Coronavirus negli Stati Uniti nelle ultime 24 ore. E’ quanto emerge dai dati della John Hopkins University. (ore 3.02)

La città di New York, già al centro della pandemia da Coronavirus, ha alzato il numero di morti di oltre 3.700 dopo che le autorità hanno fatto sapere di aver incluso nel calcolo persone che non erano mai state testate ma che, dai sintomi riscontrati, il virus è stata la causa del decesso. Le nuove cifre, pubblicate dal Dipartimento alla Salute del comune, hanno alzato a oltre diecimila le vittime dell’epidemia in città e a oltre 26 mila il totale dei morti a oggi negli Stati Uniti. Pro capite sono morte più persone a New York che in Italia, il paese europeo più in prima linea nell’epidemia. (ore 2.01)

Gli Stati Uniti superano i 600.000 casi di Coronavirus: sono precisamente 602.989. I morti sono 25.575. E’ quanto emerge dai dati della John Hopkins University. (ore 1.25)

Martedì 14 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Complessivamente 162.488 persone in Italia sono risultate positive al coronavirus finora, 2.972 in più rispetto al consuntivo di ieri. Attualmente sono 104.291 le persone positive, con un incremento di 675 rispetto a ieri quando l’aumento era stato di 1.363 unità. Lo ha reso noto il capo della Protezione Civile Angelo BORRELLI. Sono 37.130 le persone guarite, con un aumento di 1.695 unita’ rispetto a ieri. I deceduti sono 21.067, 602 in più rispetto al dato complessivo alla data di ieri, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I ricoverati con sintomi sono ora 28.011, quelli e in terapia intensiva 3.186. In isolamento domiciliare 73.094 persone. I tamponi effettuati in totale sono 1.073.689. (ore 18.11)

DA DANIMARCA VENTILATORI E OSPEDALE DA CAMPO A ITALIA

Gli aiuti della Danimarca all’Italia, prosegue Von der  Leyen, arrivano “appena alcuni giorni dopo che squadre di dottori e  infermieri europei dalla Romania e dalla Norvegia sono stati dispiegati in Italia attraverso il Meccanismo europeo di protezione  civile. Altri aiuti arriveranno dell’Unione Europea”. “Stiamo creando – aggiunge – una riserva strategica e di ventilatori  polmonari per mandarli ai Oaesi che più ne hanno bisogno. La Romania si è offerta per essere il primo paese europeo a ospitare questa riserva. I primi 150 ventilatori, pagati dal bilancio europeo, sono in produzione e saranno consegnati ai Paesi più bisognosi immediatamente”. “Compriamo anche insieme, attraverso procedure congiunte, ventilatori polmonari e pure materiale protettivo come le mascherine. In questa crisi senza precedenti siamo più forti insieme, nell’Unione Europea”, conclude von der Leyen. (ore 16.11)

PROCURA SONDRIO APRE INCHIESTA SU RSA PER EPIDEMIA COLPOSA

La procura di Sondrio ha aperto una indagine per epidemia colposa a carico di ignoti in relazione alle morti di anziani nelle Rsa della provincia. Lo riporta la versione online de La Provincia di Sondrio. Il procuratore Claudio Gittardi che coordina l’inchiesta con il pm Elvira Anna Antonelli, ha delegato i carabinieri del Nas di Brescia. Le prime acquisizioni sono state  effettuate in due strutture. (ore 16.11)

JOHNSON CONVALESCENTE NON SI OCCUPA DI GOVERNO

Il premier Boris Johnson prosegue la sua convalescenza nella residenza di campagna di Chequers e “non è  coinvolto” nei processi decisionali del governo, né riceve telefonate o documenti ufficiali nella tradizionale ‘red box’, la valigetta ministeriale. “La priorità per il primo ministro è riposare e recuperare e i suoi medici lo hanno consigliato di non tornare immediatamente al lavoro”, ha detto il portavoce. Nel frattempo, a Downing Street è tornato al lavoro Dominic Cummings, principale consigliere del premier, guarito dopo i sintomi del coronavirus. Immediate le polemiche, a causa del presunto mancato rispetto delle misure di distanziamento sociale da parte di Cummings e della sua assistente Cleo Watson, che non avrebbero mantenuto la distanza di due metri. “Tutti a Downing Street continuano a praticare il distanziamento  sociale, che significa stare separati due metri ogni volta che ciò è possibile”, ha risposto Downing Street. (ore 16.06)

PRESTITI A IMPRESE

Secondo Passera “fondamentale è il blocco dei licenziamenti a fronte di una cassa integrazione ‘automatica’ e immediata”. L’ex-ministro del Governo Monti e attuale amministratore delegato di Illimity Bank sottolinea poi come “anche il sussidio alle famiglie che perdono il reddito deve essere immediato a fronte di una semplice autocertificazione”. Nel piano ‘Reopen Italy’ Passera propone “l’anticipo del Tfr”, che “è un dettaglio da valutare con attenzione per non creare ulteriori tensioni finanziarie alle imprese”. (ore 13.33)

ORDINANZA IN VENETO

“Siamo stati gli unici a mettere nell’ordinanza il limite dei 200 metri per passeggiata. Non posso vedere immagini dei parcheggi dei rifugi pieni di auto o sapere che il Soccorso alpini è dovuto intervenire per soccorrere persone in montagna. Aspetto ancora 24 ore altrimenti prenderò dei provvedimenti ma non è giusto che per qualcuno debbano pagare tutti i veneti”. Lo ha dichiarato il presidente del Veneto, Luca Zaia nel corso del punto stampa presso la Protezione Civile a Marghera. “Non si va al mare e non si va in montagna – ribadisce Zaia – facciamo tutti un sacrificio, le forze dell’ordine nel contestarci la distanza da casa e noi ad uscire, e in ogni caso la cosa migliore è restare a casa. Ripeto: aspetto ancora 24 ore se mi arrivano foto di chi pensa di fare scampagnate, dico che così non funziona. Se per caso ci viene la tentazione di fare più passi pensate ai bambini immunodepressi, ai bambini leucemici, agli oncologici che non sono solo anziani e pensate anche agli anziani che hanno diritto di vivere in salute e non devono pagare dazio perché qualche irresponsabile è riuscito a diventare il vettore del virus”, ha concluso il governatore. (ore 13.33)

DA TOSCANA PARTE CURA CON PLASMA GUARITI 

La Regione Toscana ha avviato uno studio sperimentale, no-profit, con l’Azienda ospedaliero-universitaria pisana quale centro promotore e coordinatore (Investigatore principale: professor Francesco Menichetti), per utilizzare a scopo terapeutico il plasma iperimmune di pazienti guariti dal Covid-19 su malati con polmonite che richiedano la ventilazione assistita. Da sabato scorso sono stati arruolati i primi pazienti guariti, che si sono resi disponibili a donare il plasma. Lo studio ha ottenuto il via libera dal Centro Nazionale Sangue (CNS), che ha autorizzato protocolli di selezione dei donatori e ricevuto l’approvazione del Comitato etico dell’Area vasta nord ovest. La proposta ha già raccolto l’adesione delle Regioni aderenti all’Accordo Planet (Plasmaderivazione network: Lazio, Campania, Marche e Ispettorato Sanità Militare), che hanno condiviso con la Regione Toscana il percorso della gara di plasmaderivazione ed ora anche la Regione Umbria, pur non appartenente a tale programma, ha chiesto di aderire allo studio. “La capacità di promuovere ricerca in periodo epidemico, restando ben incardinati ai protocolli nazionali AIFA, è un nostro preciso impegno e testimonia l’alto livello dei nostri professionisti – ha dichiarato il presidente Enrico Rossi – Noi abbiamo deciso di tentare ogni strada: potenziamento dei posti in terapia intensiva, terapia precoce e somministrata a domicilio ai pazienti con Covid-19 iniziale con l’utilizzo delle USCA (Unità speciali di continuità assistenziale) sul territorio, screening sierologici su gruppi ben definiti per una migliore mappatura del contagio, ed infine mascherine gratuite per tutta la popolazione, rappresentano i segni tangibili del nostro impegno a tutto campo”. (ore 13.32)

DIMISSIONI ALLO SPALLANZANI

“I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture territoriali sono a questa mattina 267”. Lo rende noto l’ospedale Spallanzani nel bollettino medico diramato oggi. Il nosocomio precisa che “in giornata sono previste ulteriori dimissioni di pazienti asintomatici o paucisintomatici”. (ore 12.15)

GENOMI SARS-COV NON DIFFORMI

Il lavoro, pubblicato in anteprima sulla rivista online bioRxiv di Cold Spring Harbor Laboratory (Usa), e’ stato realizzato con il supporto della piattaforma bioinformatica Elixir del nodo italiano dell’infrastruttura di ricerca europea per le scienze della vita, coordinata da Graziano Pesole ricercatore del Cnr-Ibiom e docente dell’Universita’ di Bari.  “I risultati della ricerca hanno identificato – spiega Pesole – almeno otto sottotipi virali distinti con una diversa prevalenza in differenti regioni del nostro pianeta. Tre distinti sottotipi di virus comprendono piu’ del 70% di tutti i genomi virali finora sequenziati, mentre due soli sottotipi virali annoverano il 72% e il 74 di tutti i virus isolati in Europa e in America. Tutti i sottotipi virali definiti sulla base del confronto delle sequenze del genoma, sembrano avere una comune origine in Cina, anche se provenienti da focolai distinti”. E benche’ ciascun ceppo presenti una sequenza genomica caratteristica, “il numero limitato delle variazioni osservate e il fatto che queste sono concentrate in regioni non codificanti proteine, suggeriscono – aggiunge Pesole – che le differenze tra i diversi genomi non evidenziano un processo di evoluzione del ceppo virale, e che quindi non risultano responsabili dell’origine di un ceppo virale mutato e potenzialmente piu’ virulento. Questo consente di mettere a fattor comune, su scala internazionale, gli studi in corso per mettere in campo approcci terapeutici mirati e vaccini efficaci”. (ore 12.15)

VITA DI DANTE

“Vita di Dante” è il primo libro acquistato nella libreria Laterza di Bari nel giorno di riapertura dopo la chiusura imposta dall’emergenza coronavirus. A fare il suo ingresso in libreria, poco dopo le 9.30, è stato un professore universitario, seguito da due clienti eccellenti, il rettore dell’Università di Bari, Stefano Bronzini, e lo scrittore barese Gianrico Carofiglio, tra i firmatari
dell’appello per la riapertura delle librerie. “Per noi è un punto di ripartenza, il riconoscimento del ruolo di servizio dei libri, ritenuti beni necessari, come apripista della riapertura di tutti i luoghi della cultura” ha commentato Maria Laterza che dirige la storica libreria nel centro di Bari. La Laterza, almeno per alcune settimane, rimarrà aperta solo la mattina, con la possibilità di accesso per otto persone alla volta, adesivi e cartelli per il distanziamento tra i clienti, mascherine, guanti e disinfettanti all’ingresso. In mattinata in libreria sono entrati anche diversi genitori che hanno acquistato libri per ragazzi, studenti universitari e persone che cercavano testi per la preparazione a concorsi. Quasi tutte le librerie della città, tranne Feltrinelli che sta procedendo alle operazioni di disinfezione e riaprirà lunedì prossimo, hanno rialzato oggi le saracinesche. Nella libreria Roma, in piazza Moro di fronte la stazione centrale di Bari, si entra due alla volta e in questa prima mattinata di riapertura sono stati acquistati testi di medicina alternativa e alimentazione naturale, mentre nella libreria Cacucci che vende testi universitari, i clienti possono accedere uno per volta ma stamattina non ne sono entrati, però sono proseguiti, come nelle scorse settimane, gli ordini di testi on line che poi vengono consegnati a domicilio.(ore 12.14)

IL PIANO PER RIAPRIRE

Cinque punti per riaprire l’Italia e convivere con il Covid-19 gestendo in modo sicuro la transizione da pandemia a endemia. La proposta scientifica è stata lanciata oggi su Medical Facts, magazine online di informazione scientifica con la direzione di Roberto Burioni e firmata tra l’altro da Pier Luigi Lopalco dell’Università di Pisa, dagli Ordini dei medici (Fnomceo), dalla Federazione dei medici di famiglia, dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.  “Per tornare gradualmente alla nostra vita di sempre, proponiamo la creazione di una struttura di monitoraggio e risposta flessibile (Mrf) dell’infezione da SARS-CoV-2 e della malattia che ne consegue (COVID-19) e, possibilmente, in futuro, di altre epidemie”, scrivono gli esperti. Una struttura, con chiare articolazioni regionali, che operi sotto il coordinamento di Protezione Civile e Ministero della Salute e il supporto tecnico dell’Istituto Superiore di Sanità. (ore 12.12)

SIAMO ANCORA NELLA FASE 1

Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità (Iss), in merito alle riaperture delle attività ha affermato: “sul calcio non e’ un no secco, ma la preoccupazione di riprendere un campionato c’è. Si tratta di sport di contatto. Deciderà il governo. Per quanto riguarda il tema spiagge, per ora è prematuro – ha continuato Rezza ospite di ‘Radio anch’io’, su Rai Radio1 -, dobbiamo vedere l’evoluzione dell’epidemia. Da una parte si parla moltissimo di fase 2 ed è normale perché c’è la necessita’ di riaprire le attivita’ produttive, anche noi virologi ce ne rendiamo conto, ma dall’altra parte vediamo nel bollettino dei numeri ancora alti. Il lockdown sta dando i suoi frutti, non c’è dubbio lo vediamo dai modelli matematici e dalle curve, la discesa però è molto lenta”. Secondo l’infettivologo, “il numero dei morti è ancora alto, come facciamo a dire di aver superato la fase 1? Dobbiamo essere assolutamente cauti. La scuola da noi resta chiusa, una prudenza in più non fa male. Sembra che ci dimentichiamo tutto, ma ci ricordiamo cosa è successo a Bergamo e a Codogno poche settimane fa? C’è stata una carenza di reagenti, non di tamponi. Ma su questo c’è una competizione mondiale europea nella produzione. La via di Firenze potrebbe essere una strada”. (ore 10.56)

DA AIFA OK A STUDIO SU EPARINA IN 14 CENTRI ITALIANI

Al via in Italia in 14 centri uno studio sull’eparina a basso peso molecolare contro Covid-19, che coinvolgerà 300 pazienti. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha autorizzato l’avvio dello studio multicentrico Inhixacovid19, che prevede l’impiego del biosimilare di enoxaparina sodica (Inhixa*) nel trattamento dei pazienti con quadro clinico moderato o severo. La sperimentazione valuterà la sicurezza e l’efficacia dell’anticoagulante, somministrato a diversi dosaggi, nel migliorare il decorso della malattia. Ai 14 centri italiani coinvolti nello studio “il farmaco sarà fornito gratuitamente dall’azienda Techdow Pharma, filiale italiana della Shenzen Hepalink Pharmaceutical Group”. Enoxaparina sodica è un’eparina a basso peso molecolare con un’elevata azione antitrombotica che ne fa, ad oggi, uno degli anticoagulanti più utilizzati per la prevenzione e la terapia delle tromboembolie venose (Tev) e arteriose nei soggetti sottoposti a intervento chirurgico o allettati. Tutti i 300 pazienti ammessi alla sperimentazione riceveranno enoxaparina biosimilare per via sottocutanea (Inhixa*) in mono-somministrazione giornaliera: un gruppo di 200 pazienti con dose di profilassi pari a 4.000 U.I. e un gruppo di 100 con dosi terapeutiche intermedie di 6.000, 8.000 o 10.000 U.I., in base alla massa corporea. Lo studio sarà coordinato da Pierluigi Viale, ordinario di Malattie Infettive dell’Università di Bologna e direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi. Il protocollo della sperimentazione è stato presentato all’Aifa da un gruppo di lavoro composto anche da Benilde Cosmi, Maddalena Giannella, Maria Carla Re, Filippo Drago, Andrea Stella e Li Li. (ore 10.55)

ANCORA GIU’ I CONSUMI
Confcommercio sottolinea che in questo numero i risultati dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio (Icc) relativi al mese di marzo 2020 vengono pubblicati solo in forma grezza e nel confronto annuo. Allo stesso tempo, aggiunge, viene fornita un’indicazione più dettagliata degli andamenti delle diverse voci che compongono le macro funzioni di spesa. La scelta deriva dalle caratteristiche della crisi e dalla ininfluenza dei fattori stagionali nel determinare l’andamento della domanda. Confcommercio rileva quindi che il crollo dei consumi del 31,7% è sintesi di un rallentamento nei primi 10 giorni del mese, quando non era ancora in atto la chiusura di gran parte delle attività, e di un sostanziale blocco della domanda, ad eccezione di alcune voci, nei giorni successivi. Il dato di marzo determina una riduzione nella media del primo trimestre del 10,4% nel confronto annuo. I più penalizzati sono risultati i servizi ed in particolare quelli relativi al tempo libero.(ore 10.55)

LE BORSE APRONO IN RIALZO

Le Borse europee aprono in rialzo, mentre in Italia, Spagna e Francia, i Paesi europei piu’ colpiti dall’epidemia di coronavirus, si comincia a pensare a come uscire dai lockdown. Londra avanza dello 0,8% a 5.868 punti. A Milano l’indice Ftse Mib segna +1,68% a 17.821 punti. Francoforte guadagna l’1,68% a 10.739 punti e Parigi lo 0,8% a 4.542 punti. In Italia il contagio continua a rallentare e si prepara la Fase 2, con la graduale riapertura di alcuni negozi. In Francia confinamento fino all’11 maggio e poi probabile riapertura delle scuole. Anche in Germania, dopo il terzo giorno di rallentamento dei nuovi casi, si ipotizza di tornare tra i banchi. La Spagna prova a ripartire: Sanchez annuncia un piano tra due settimane. (ore 9.06)

VIA LIBERA DA BRUXELLES

La Commissione europea ha dato oggi il via libera al decreto legge imprese che consentirà di attivare interventi in favore del settore produttivo per fare fronte alle conseguenze dell’emergenza coronavirus. Con due decisioni distinte Bruxelles ha dato luce verde alle misure a sostegno dell’economia del valore di circa 200 miliardi e allo schema di garanzie destinato ai lavoratori autonomi e alle piccole e medie imprese. (ore 8.30)

DA LONDRA

Il governo britannico annuncerà giovedì prossimo la proroga fino ad almeno il 7 maggio del lockdown imposto nel Paese il 23 marzo scorso per contenere l’epidemia di coronavirus che ha fatto registrare finora 88.621 casi e 11.329 decessi. E’ quanto riporta oggi il Times. Il quotidiano evidenzia come per quasi i tre quarti dei britannici, il 74%, la priorità in questo momento sia limitare la diffusione del contagio, anche se questo comporta gravi danni all’economia. Solo il 13% chiede di tutelare l’economia. (ore 8.12)

SAGGIA DECISIONE LOMBARDIA ALLUNGARE QUARANTENA

“Troppi contagiosi oltre le due settimane: la Regione Lombardia, su proposta dell’Ordine dei Medici, allunga la quarantena. Non più 14 ma 28 giorni di isolamento per chi ha sintomi di Covid19. Saggia decisione, in attesa di avere più tamponi o test sierologici per tutti”. E’ quanto afferma il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in un tweet. (ore 8.07)

PRESTO PIANO PER FAR RIPARTIRE ECONOMIA

E’ quasi pronto il piano per far ripartire l’economia americana, costretta a una sospensione per l’emergenza coronavirus. Parola del presidente americano Donald Trump, che ha insistito sul fatto che sarà lui a decidere come e quando riaprire l’economia, pur consultandosi con i vari stati. ”Non possono fare nulla senza l’approvazione del presidente degli Stati Uniti”, ha detto Trump rispondendo a una domanda su chi, tra lui e gli stati, decideranno la riapertura delle attività economiche. ”Detto questo, lavoreremo con i vari stati”, ha aggiunto. Nove stati statunitensi hanno dichiarato ieri di aver iniziato a pianificare una lenta riapertura delle loro economie e la revoca delle indicazioni a restare a casa. ”Il distanziamento sociale” sta funzionando, ha sottolineato Trump. (ore 7.50)

Venerdì 10 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 18.849 le vittime dopo aver contratto il CORONAVIRUS in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 570. Giovedì l’aumento era stato di 610. Sono 30.455 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il CORONAVIRUS, 1.985 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.979. Sono complessivamente 98.273 i malati di CORONAVIRUS in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.396. Giovedì l’incremento era stato di 1.615. I tamponi complessivi sono 906.864, oltre 53mila più di ieri. Degli oltre 906mila tamponi circa 453mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Calano ancora per il settimo giorno consecutivo i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.497 i pazienti nei reparti, 108 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.202 sono in Lombardia, in calo di 34 rispetto a ieri. Dei 98.273 malati complessivi, 28.242 sono poi ricoverati con sintomi – 157 in meno rispetto a ieri – e 66.534 sono quelli in isolamento domiciliare. I dati resi noti dalla Protezione civile. (ore 18:20)

APP PER TROVARE ASINTOMATICI

Il sistema, secondo l’azienda, è declinabile anche all’interno delle imprese, che in questo modo possono creare un modello di autocertificazione, tutelando la salute dei propri lavoratori e isolando i possibili asintomatici. Predisponendo un’analisi preventiva, si creerebbero dei “presidi nei presidi” che andrebbero ad aumentare le informazioni utili al Sistema Sanitario e alle istituzioni nazionali e regionali e facilitando al tempo stesso la ripartenza della produzione e dell’economia. “Il presidio nel presidio è un approccio necessario. Le aziende hanno già predisposto le procedure e i relativi DPI al fine di scongiurare un eventuale focolaio interno: questo non basta. Ogni persona, una volta fuori del perimetro fisico afferente al sistema azienda, è un candidato contagiabile e, una volta rientrato, un potenziale contagiante. Per far fronte a questo rischio, l’azienda può dotarsi di un sistema di tracciamento in background dei dipendenti al di fuori del luogo di lavoro – debitamente informati in ottemperanza al GDPR – al fine di associare per ognuno di essi una probabilità di contagio. Tali dati saranno quotidianamente inviati ai presidi sanitari di zona. Il dato, da un lato alimenterà le informazioni di monitoraggio dell’epidemia alle autorità competenti (uniche detentrici del dato) e relative eventuali azioni (quarantena domiciliare, richiesta di tampone), dall’altro garantirà la salute dei dipendenti per le aziende. Quest’ultime a loro volta potranno proseguire nell’attività produttiva con una certezza pragmatica rispetto alle attuali azioni di contenimento”, spiega Modenese. (ore 17.36)

A ROMA CONTROLLI A TAPPETO

“In queste ore la città sarà ancora più presidiata, ci sarà un dispiegamento non solo di forze della polizia locale ma di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza. Sono stati rinforzati tutti i presidi già da stamattina e i controlli proseguiranno anche durante la notte: non vogliamo che per qualche persona poco responsabile vengano vanificati tutti gli sforzi fatti finora”. Così il sindaco di Roma, Virginia Raggi a La vita in diretta su Rai Uno. (ore 17.36)

SUPERARE DEROGHE

“Superare l’attuale sistema fatto di deroghe silenzio-assenso mediante il confronto tra le parti sociali nel territorio da consegnare all’intesa tra Prefetti e presidenti delle Regioni”. E’ la proposta che il presidente della Regione Emilia-Romagna e presidente della Conferenza delle Regione, Stefano Bonaccini, ha avanzato al governo, in merito alla possibilità di riapertura di alcune aziende dopo lo stop per l’emergenza Covid-19. “Premesso che abbiamo preso e che continueremo a prendere misure restrittive per contenere il coronavirus, in alcuni casi più severe rispetto a quelle nazionali – ha detto Bonaccini – qui in Emilia-Romagna siamo nelle condizioni di avviare un confronto con tutte le parti sociali – imprese e sindacati – per la definizione di criteri che tengano insieme la salute delle persone e l’attività produttiva e lavorativa in condizioni di massima sicurezza. E di farlo attraverso Tavoli provinciali per la sicurezza nei luoghi di lavoro, come quello che si è insediato nei giorni scorsi nella Città metropolitana di Bologna”. Per questo, ha aggiunto il governatore “proponiamo quindi al governo che sia possibile superare l’attuale sistema fatto di deroghe silenzio-assenso mediante il confronto tra le parti sociali nel territorio da consegnare all’intesa tra Prefetti e presidenti delle Regioni”. (ore 17.36)

OMS

Quasi 1,5 milioni di casi e 92mila morti nel mondo. (ore 17.36)

TEST A MAGGIO

Per quanto riguarda Gilead, la crisi dovuta alla pandemia non ha provocato carenze, nonostante l’aumento delle difficoltà. “Pur avendo anche materie prime che vengono dalla Cina non abbiamo avuto carenze – spiega Confalone -, abbiamo potenziato la rete dei fornitori e ci siamo mossi in anticipo. Il settore farmaceutico è quello che era più pronto, trattando dei prodotti cosi’ sensibili, non ci si può permettere di far mancare un farmaco salvavita. Va aggiunto anche che le autorita’ hanno sempre assicurato una certa elasticità al settore, e che molte aziende farmaceutiche erano già avanti su misure come lo smartworking e altre modalità di lavoro ‘intelligenti’. Per quanto ci riguarda siamo riusciti anche in queste settimane a garantire anche terapie complesse come le terapie cellulari, le famose CAR-T, e abbiamo potuto gestire senza affanni anche l’incremento di domande per le terapie contro l’Hiv. C’è stato un rallentamento nell’arruolamento di pazienti HCV positivi, dovuto alla giusta necessità di numerosi centri di focalizzare i propri sforzi sul coronavirus, ma l’auspicio è riprendere presto perche’ c’è un importante obiettivo di sanità pubblica, l’eliminazione dell’epatite C, da conseguire”. (ore 17.28)

MALATI COVID PIU’ ESPOSTI

“I malati di Covid sono più fragili sul piano cardiovascolare e dunque più esposti rispetto agli altri ad avere problemi con medicine che sono deleterie per il cuore”, come l’idrocolorochina: è l’avvertimento lanciato oggi dal direttore generale dell’Agenzia Nazionale francese per sicurezza del Farmaco, Dominique Martin, citando i risultati di un’inchiesta lanciata a fine marzo che ha recensito in poco meno di due settimane un “centinaio di casi di effetti indesiderati legati a medicinali usati da pazienti infetti da Covid-19”, di cui “79 casi gravi e 4 decessi”. “La maggioranza di questi effetti indesiderabili – si prosegue nella nota – si suddividono per metà tra lopinavir e ritonavir”. (ore 17.25)

FINO A 37 MILIARDI DAL MES

“Positiva la riconversione del Mes da fondo salva Stati a fondo per le emergenze sanitarie, disponibile per tutti e senza condizioni. Uno strumento utile per finanziare i nostri ospedali, il personale, le attrezzature, il territorio, la ricerca. Naturalmente nessun Paese è obbligato a usarlo, ma è un’opportunità in più”. Cosi’ il presidente del Parlamento europeo David Sassoli in un videomessaggio all’indomani dell’Eurogruppo. “Ad esempio l’Italia ha già versato in quella cassa 14 miliardi di euro e ora può riceverne ben 37”, aggiunge Sassoli.(ore 17.24)

TRAPIANTI AL BAMBIN GESU’

Tra la notte di lunedì 6 aprile e quella di mercoledì 8, il gruppo del prof. Marco Spada, responsabile della struttura complessa di Chirurgia epato-bilio-pancreatica e del Programma di trapianto di fegato, nell’ambito del Dipartimento chirurgico del Bambino Gesù, ha portato a termine due trapianti di rene e uno di fegato. Il fegato è stato impiantato a una bambina di 1 anno, affetta da malattia metabolica, che attendeva in lista da circa 2 mesi. I due reni, invece, sono stati impiantati in un bambino di 3 anni affetto da displasia renale, in dialisi e in lista d’attesa da 4 mesi, e in un ragazzo di 13 anni già da un anno in lista di attesa per un secondo trapianto: una grave malformazione delle vie urinarie aveva richiesto un primo trapianto nel 2010 che purtroppo, dopo
qualche anno, aveva perso funzionalità a causa di rigetto cronico. “Nonostante la difficile situazione sanitaria causata dalla
pandemia da COVID-19 – afferma il prof. Marco Spada – il nostro ospedale continua la sua attività di trapianto di organi, indispensabile per curare bambini gravemente ammalati. Questo grazie anche alla definizione di percorsi protetti, finalizzati a garantire la sicurezza dei bambini e degli operatori. I numerosi trapianti effettuati in questi giorni sono stati possibili grazie all’impegno straordinario di tanti chirurghi, clinici, anestetisti, rianimatori, infermieri, tecnici e personale ausiliario, autisti e personale amministrativo. Non è possibile elencarli tutti, ma a loro va tutto il merito oltre che la mia gratitudine”.(ore 14.51)

IN LOMBARDIA MOBILITA’ AL 40% PER TERZO GIORNO CONSECUTIVO

“Siamo sempre al 40% di mobilità, questo è il terzo giorno consecutivo che siamo al 40% dopo che lunedì avevamo il 38%. Rispetto a giovedì della settimana scorsa, in cui avevamo il  37%, siamo al 3% in più, che vuol dire decine di migliaia di persone  in più che si spostano”. Lo ha detto a Sky Tg24 il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala. “Il dato sulla fascia oraria è ancora confermato, abbiamo sempre il picco con molto movimento durante le ore centrali e abbiamo il dato delle 20 che è simile a quello delle 23. Su questo dato ci sarà un ulteriore approfondimento”. (ore 14.51)

LEGAME TRA PANDEMIA E 5G E’ BUFALA

Il ritorno alla ribalta nei giorni scorsi della bufala di un possibile legame tra l’epidemia da coronavirus e il 5G, è probabilmente dovuto ad una strategia coordinata. Lo affermano alcuni esperti, citati dall’agenzia Bloomberg, secondo cui il moltiplicarsi di post soprattutto su Twitter ha l’aspetto di una campagna mirata.  Marc Owen Jones della Hamad bin Khalifa University in Qatar, ha analizzato oltre 22mila interazioni su Twitter con le parole chiave ‘5G’ è corona’, trovando un grande numero di account con una attività ‘non autentica’. “Ci sono indicazioni molto forti che questi account facciano parte di una operazione di disinformazione”. Anche Blackbird AI, una compagnia di New York, ha registrato un aumento dei post sui social che promuovono la teoria cospirazionista del 5G. Al culmine del fenomeno, spiega il cofondatore Naushad UzZaman, in 24 ore sono stati registrati 50mila post sul tema. “C’è stato un aumento significativo dell’amplificazione dei post da parte di profili non autentici – spiega – che indicano una possibile campagna coordinata che coinvolge dei bot, dei profili gestiti dall’intelligenza artificiale”. Anche alcuni personaggi famosi, come l’attore Woody Harrelson, hanno dato credito alla fake news. “Vediamo l’insieme di uno sforzo concertato per amplificare i contenuti sulla teoria insieme ad un gran numero di account veri che la fanno circolare – spiega Ali Tehrani, fondatore della compagnia specializzata Astroscreen -. Penso che ora il problema sia che individui molto popolari stanno diffondendo questi contenuti”. (ore 14.49)

FILE AL SUPERMERCATO

Con l’emergenza pandemia che ha imposto ingressi contingentati in negozi, supermercati e mercati agricoli le file si allungano su strade e marciapiedi file di gente con l’attesa che per fare la spesa di Pasqua è arrivata in media a 22 minuti, ma con picchi anche di oltre un’ora per acquistare abbacchio, colombe, pasta, salumi, vino e prodotti tipici o ingredienti base come uova, farina, carne, pesce per le ricette della tradizione. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani al tempo del coronavirus che ha cambiato le modalità e i tempi della spesa delle famiglie con almeno un componente mandato fuosi casa per riempire il carrello e rifornire la dispensa di casa, anche per la chiusura forzata in molte regioni di negozi e supermarket per Pasqua e Pasquetta. Più di 1 italiano su 3 (34%) – spiega la Coldiretti – aspetta da 15 minuti a mezz’ora prima di riuscire a esplorare gli scaffali mentre per una fetta del 12% l’attesa ha superato i 30 minuti fino a oltre un’ora. C’è poi un 27% di fortunati che se la cava con meno di 15 minuti e un 11% di fortunatissimi che per la spesa di Pasqua non deve affrontare alcuna fila. Una volta superata l’attesa in coda e raggiunto l’interno de punto vendita, il 77% dei consumatori – secondo l’indagine Coldiretti/Ixè – ha trovato tutti o la gran parte dei prodotti che cercava, mentre solo 1 italiano su 5 si è dovuto accontentare di una spesa parziale rispetto alle intenzioni di partenza. Le code fuori dai luoghi di vendita degli alimentari sono ormai quasi diventate una consuetudine anche perché – evidenzia Coldiretti – nonostante l’emergenza Coronavirus e gli inviti a restare a casa, quasi 1 italiano su 3 (30%) – sottolinea la Coldiretti – non resiste nemmeno 72 ore prima di uscire per fare la spesa in negozi, supermercati e alimentari. Il risultato è che – sottolinea la Coldiretti – nel 38% delle case degli italiani sono state accumulate scorte di prodotti alimentari e bevande per il timore di non trovali più. Nelle dispense sono stati accumulati soprattutto nell’ordine, pasta, riso e cereali (26%), poi latte, formaggi, frutta e verdura (17%), quindi prodotti in scatola (15%), carne e pesce
(14%), salumi e insaccati (7%) e vino e birra (5%), secondo l’indagine Coldiretti/Ixè. (ore 14.50)

FASE 2

“Si sta ragionando sulla fase due. E’ del tutto evidente che siamo chiamati a fare un altro sacrificio di due settimane, è difficile per tutti ma rischiamo di perdere tutto per una impazienza che sarebbe ingiustificata”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in diretta streaming. De Luca spiega che la ripresa non ci sarà quando si avrà la certezza di aver risolto il contagio ma “quando si avrà la certezza che è stato contenuto il contagio cioè è stato bloccato il percorso di crescita delle infezioni, contiamo di a bloccato il percorso di crescita delle infezioni contiamo di arrivare a questo risultato tra fine aprile e inizio maggio”. Poi chiama in causa la ripresa delle attività economiche: “Già a fine mese ad esempio pensiamo all’edilizia che comporta attività lavorativa all’aperto, potremo dare respiro alle attività di manutenzione delle strutture balneari”. E poi ci sono “attività alimentari, di produzione di cibo preconfezionato da consegnare a domicilio, alla fine del mese potremo cominciare
a far ripartire queste attività”. (ore 14.49)

NASCE BRACCIALETTO PER DISTANZA DI SICUREZZA

Un braccialetto per segnalare la distanza di sicurezza sul luogo di lavoro e in strada, in tempo di coronavirus. A metterlo a punto ‘Smart proximity’ è la società ‘Engineering.’ Un dispositivo indossabile, uno smart sensor lancia l’allarme quando la distanza di sicurezza tra due lavoratori dotati del dispositivo non è rispettata. I due sensori segnalano la criticità via led, vibrazione o suono. Tutti i contatti vengono memorizzati per successive eventuali analisi. Proximity Sensor, ingegnerizzato in un bracciale o altro supporto, può dunque relazionarsi con uno o più sensori nelle vicinanze. Ciascun sensore interagisce con l’altro inviando e ricevendo le informazioni di prossimità. Quando i due dispositivi sono in visibilità avvisano in tempo reale gli operatori con un suono o tramite led, invitandoli a mantenere la distanza di sicurezza. La funzionalità di alert non richiede nessuna interazione con il centro: autonomamente viene attivata dal dispositivo che è in grado di rilevare altri dispositivi vicini entro 1,5 metri con un errore di +/- 10 cm Le informazioni raccolte sono inviate, utilizzando la rete WiFi o il BLE ad un sistema di memorizzazione ed elaborazione attraverso il quale è possibile analizzare tutti gli eventi registrati dai dispositivi: nel caso in cui un dipendente risultasse affetto da covid 19 si ottiene immediatamente l’elenco di tutti i suoi contatti. Per quanto riguarda la privacy, nessuna informazione sensibile è mantenuta dalla piattaforma. Sono salvati solo gli identificativi univoci del sensore e le relazioni temporali tra loro in forma anonima senza alcuna associazione ai dati dell’utente. Gli identificativi univoci presenti sullo smart
sensor sono cifrati e le informazioni viaggiano su un canale sicuro. L’utente dà il consenso al recupero delle informazioni di relazione temporale anonime del proprio sensore ai sistemi esterni alla piattaforma. (ore 11.20)

FOSSE COMUNI A NEW YORK

Bare sepolte una accanto all’altra in fosse comuni vicino New York. Sono le immagini shock riprese da un drone e pubblicate oggi dalla Bbc online, che raccontano dell’emergenza coronavirus nell’area. La fossa comune si trova a Hart Island, al largo del Bronx,
che da oltre 150 anni viene utilizzata per seppellire chi non puo’ permettersi funerali o posti al cimitero.(ore 11.19)

TEST SU ANTICORPI

“E’ importante riuscire a fare una mappatura per tutta la popolazione che permetta di sapere chi ha sviluppato gli anticorpi, e quindi è entrato in contatto col virus, e chi non ha ancora incontrato il Covid-19”. Lo scrive sui social Claudio Cancelli, sindaco di Nembro, comune della Bergamasca tra i più colpiti dal Coronavirus, annunciando ai cittadini un “progetto” scientificamente “molto valido” di screening sugli anticorpi da estendere “a tutta la popolazione” della cittadina. “E’ un progetto molto ambizioso – spiega Cancelli – perché richiede procedure scientificamente validate e ovviamente richiede uno sforzo economico importante. Per questo – aggiunge – abbiamo avviato una serie di contatti, in particolare col Centro Medico Sant’Agostino che si è fatto promotore dell’iniziativa e ad oggi abbiamo una proposta scientificamente valida e la disponibilita’ di partner che assicurano oltre alla competenza tecnica le risorse economiche per realizzare il progetto”. “Finora non ne abbiamo parlato – chiarisce il sindaco –
perche’ preferiamo sempre essere concreti e non illudere nessuno, ma è giusto che sappiate che ci stiamo lavorando da tempo”. Nembro, spiega ancora, sta “aspettando l’ok da parte delle autorità sanitarie”. Nel momento in cui “torneremo piano piano
alla normalità o alla semi-normalità – conclude il primo cittadino – sarebbe decisivo avere un quadro completo di cosa è successo”. (ore 11.18)

USA

Gli Stati Uniti hanno registrato altri 1.783 decessi correlati al nuovo Coronavirus in 24 ore, secondo i dati della Johns Hopkins University. Questo bilancio giornaliero, inferiore a quello del giorno precedente (+1.973), porta a 16.478 il numero totale di morti registrate negli Usa, il paese più colpito al mondo dalla pandemia dopo l’Italia. Per due giorni consecutivi – martedì e mercoledì – il Paese ha registrato quasi 2.000 decessi in 24 ore, i peggiori rapporti giornalieri al mondo dall’inizio dell’epidemia. Solo gli Stati Uniti hanno più di un quarto dei casi dichiarati ufficialmente nel mondo, con oltre 460.000 in totale, secondo la Johns Hopkins. Lo Stato di New York conta adesso un maggior numero di casi di Coronavirus rispetto a qualsiasi Paese del mondo eccetto gli Usa. Il bollettino dell’università americana segna un totale di 161.807 casi nello Stato di New York (di cui ben 87.028 a New York City), con un aumento di oltre 10.000 casi nelle ultime 24 ore. Il solo Stato di NY, che ha circa 19,5 milioni di abitanti (2018), supera quindi anche la Spagna, che registra 153.222 contagi ed occupa il secondo posto dopo gli Usa (466.299) nella classifica dei Paesi con il maggior numero di casi di Covid-19.(ore 8.58)

NEL MONDO

Oltre 95.000 persone sono morte finora a livello mondiale a causa del Coronavirus, con un incremento di circa 5.000 decessi rispetto a ieri: è quanto emerge dal bilancio aggiornato della Johns Hopkins University. Nello specifico, il bilancio dei morti è ora a quota 95.735 a fronte di un numero complessivo di 1.602.216 casi accertati, circa un terzo dei quali (il 29%) registrati negli Stati Uniti (466.033). Nel complesso le persone guarite sono 355.079 nel mondo, ma negli Usa questa quota continua a rimanere molto bassa (25.988).(ore 8.13)

Giovedì 9 aprile 2020

IL BOLLETTINO GIORNALIERO

Sono 28.470 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il Coronavirus, 1.979 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 2.099. (ANSA). Sono 18.279 le vittime dopo aver contratto il Coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 610. Mercoledi’ l’aumento era stato di 542. Sono complessivamente 96.877 i malati di Coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 1.615. Mercoledì l’incremento era stato di 1.195. Per il sesto giorno consecutivo calano ancora i ricoveri in terapia intensiva. Sono 3.605 i pazienti nei reparti, 88 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.236 sono in Lombardia, in calo di 21 rispetto a ieri. Dei 96.877 malati complessivi, 28.399 sono poi ricoverati con sintomi – 86 in meno rispetto a ieri – e 64.873 sono quelli in isolamento domiciliare. I dati resi noti dalla Protezione civile. (ore 18.25)

NEW YORK

A New York nelle ultime 24 ore sono morte 799 persone a causa del Coronavirus, il numero più alto da quando è esplosa la pandemia. Lo ha detto il governatore Andrew Cuomo mostrando i dati in base ai quali “il killer silenzioso” ha ucciso a New York 4.132 persone in sei giorni. I decessi in totale sono 7.067: “L’11 settembre furono 2.753”, ha sottolineato Cuomo. (ore 17.52)

BOCCIA A INDUSTRIALI, GOVERNO HA IDEE CHIARE
Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, risponde agli industriali che ‘premono’ per riaprire dicendo che “il governo ha le idee chiare: dobbiamo mettere in sicurezza la salute dei cittadini, perché con la salute a rischio non c’è economia, non c’è sviluppo. Le esigenze di Confindustria e Assolombarda sono di tutto il Paese, avere un quadro chiaro sulle modalità con cui si ripartirà. Oggi oltre il 33% delle attività economiche sono in funzione, dall’agroalimentare alla logistica”, spiega il ministro da Palazzo Marino. “Confindustria darà il suo contributo alla cabina di regia, ma la ripartenza non può non tenere in conto della necessità di mettere in sicurezza la salute degli italiani”. (ore 16.24)

100 FOTOGRAFI PER I RICERCATORI DEL PASCALE

Cento fotografi professionisti napoletani si sono uniti sotto la sigla PhotoLifeNapoli per sostenere i ricercatori dell’istituto Pascale mettendo in vendita una propria opera. Le foto sono acquistabili con una donazione di 200 euro collegandosi al sito www.photolifenapoli.com e poi procedendo con un bonifico a favore dell’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale – raccolta Fondi Emergenza Coronavirus: IBAN IT86 10306903 5681 0000 0300 008  Occorre quindi inviare la ricevuta di versamento all’indirizzo mail specificato sulla piattaforma e la foto stampata e firmata dall’autore sara’ consegnata a casa. “E’ una splendida iniziativa – dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – Con l’impegno di ogni giorno cerchiamo di essere all’altezza di tanta mobilitazione intorno a noi”. (ore 16.22)

SINDACO DI RIO DECRETA STATO CALAMITA’ PUBBLICA

Il sindaco di Rio de Janeiro, Marcelo Crivella, ha pubblicato un’edizione extra della Gazzetta ufficiale in cui decreta lo stato di calamità pubblica nella città brasiliana a causa dell’epidemia di coronavirus: lo rende noto il sito di notizie G1. Il decreto dovrà ora essere approvato dall’Assemblea legislativa locale (Alerj), nella seduta attesa per martedì prossimo. Il riconoscimento dello stato di calamità consente al Comune di non adempiere a diversi punti della legge sulla responsabilita’ fiscale, a condizione che vi sia un’approvazione da parte del parlamento statale. Nel decreto, il sindaco ha ricordato che il governo di Rio aveva già decretato la calamità pubblica il 20 marzo, mentre il governo federale ha fatto lo stesso il 2 aprile. (ore 16.22)

A GENOVA 187MILA GUANTI REQUISITI IN PORTO DA AGENZIA DOGANE E GDF 
Un carico da 187mila paia di guanti in  nitrile e lattice, provenienti dallo Sri Lanka e destinato ad una società di Milano è stato requisito dai funzionari del Reparto Antifrode dell’Ufficio delle Dogane di Genova 2 dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli insieme ai finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Genova. Il materiale è stato intercettato nel porto di Genova-Pra’ nell’ambito di una serie di attività di monitoraggio sul materiale sanitario  indispensabile per l’emergenza coronavirus, controlli in corso in tutta Italia con consegna immediata alla Protezione Civile.Interessato il Commissario Straordinario per l’emergenza Covid19 e ottenuta l’autorizzazione, è stata avviata la procedura di requisizione della merce che sarà consegnata, tramite Protezione Civile Regionale, all’Ospedale San Martino di Genova, hub per l’emergenza in Liguria.”L’attività di servizio – si legge in una nota -testimonia concretamente l’efficace azione posta in essere dal suddetto Reparto dell’Ufficio dell’Agenzia delle Dogane di Genova 2 e dalla Guardia di Finanza di Genova nel reperire quanto necessario per far fronte alle esigenze sanitarie del Paese”. (ore 16.23)

APPELLO SINDACI: SERVE CURA CITTA’
Serve un Cura Citta’ da 5 miliardi di euro ad aprile. Senza i Comuni l’Italia crolla. Questa la richiesta-appello che un numero considerevole di sindaci, grandi e piccoli e da Nord a Sud, rivolge al governo, con primi firmatari Matteo Ricci (Pesaro), Dario Nardella (Firenze), Giorgio Gori (Bergamo), Giuseppe Sala (Milano) e Leoluca Orlando (Palermo). “I Comuni italiani – scrivono – stanno dando una risposta straordinaria all’emergenza coronavirus, con i sindaci in prima linea su tutte le difficoltà sociosanitarie ed economiche. Ma non è chiara ancora a tutti la condizione economica drammatica dei Comuni; per questo il gesto dei colleghi Decaro e De Pascale, che hanno abbandonato la conferenza unificata come segno di protesta, era inevitabile. Ad Anci e Upi va quindi il nostro pieno sostegno e un ringraziamento per il grande lavoro che stanno svolgendo”.(ore 16.20)

MENO VITTIME IN SPAGNA

In Spagna si registra oggi un calo nel numero delle vittime a causa del coronavirus, con 683 morti in 24 ore, 74 meno di ieri, che portano il bilancio totale a quota 15.238. Lo riferiscono le autorita’ sanitarie spagnole citate dalla Efe.(ore 12.24)

CAUTO OTTIMISMO

“I segnali di diminuzione del contagio ci sono, teniamoceli cari e stretti, sperando che si confermino. Quindi, cauto ottimismo. È chiaro che la chiusura è un danno dal punto di vista economico da cui il Paese potrebbe fare fatica a riprendersi e che dobbiamo cercare di fare in modo di favorire al massimo la possibilità di una ripresa, ma farlo in modo eccessivamente anticipato sarebbe un danno ancora maggiore, rischieremmo di ricadere e la ricaduta diventerebbe pesantissima da gestire. Al cauto ottimismo va aggiunta la cautela sui tempi e sui modi di una possibile ripresa, che va programmata”. Così Massimo Galli, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano, ospite stamattina a Circo Massimo su Radio Capital. “Programmare è virtuoso, necessario e utile – aggiunge il prof. Galli -avremo bisogno di un potenziamento della diagnostiche per poter programmare una ripresa graduale e valida. Dovremo avere informazioni maggiori rispetto alla situazione di molte persone che magari saranno tra le prime da inviare di nuovo all’attività lavorativa. Le metodologie per la ripresa non vanno pensate nelle prossime settimane, vanno pensate ora, e devono avere lo spazio per essere applicate ora e non chissà quando”. (ore 12.22)

CDM HA ANNULLATO ORDINANZA SINDACO MESSINA

Il Consiglio dei ministri, durato poco più  di mezz’ora, ha annullato l’ordinanza del sindaco di Messina che  limita gli spostamenti in Sicilia, attraverso lo Stretto, come misura contro il diffondersi del Covid-19. L’altolà all’ordinanza del primo  cittadino messinese, Cateno De Luca, era arrivato già dal Consiglio di Stato, che aveva espresso parere contrario . L’annullamento  dell’ordinanza dovrà ora essere recepito con decreto della Presidenza della Repubblica. (ore 12.22)

LUFTHANSA PERDE 1 MILIONE L’ORA

Lufthansa perde ogni ora un milione di euro delle sue riserve di liquidità a causa della paralisi dei viaggi aerei dovuta alla nuova pandemia di coronavirus: lo ha comunicato il suo presidente, Carsten Spohr, in un video ai dipendenti. Per questo motivo, la compagnia aerea sta negoziando con i governi tedesco, svizzero e austriaco le modalità per mantenere la propria liquidità e ha deciso di chiudere la sua controllata di voli low-cost Germanwings e di ridurre la capacità di altre compagnie aeree. Normalmente trasporta 350.000 passeggeri al giorno e ora meno di 3.000. La pandemia COVID-19 è “la più grande sfida” nella storia dell’azienda, ha dichiarato Spohr ai dipendenti. Lufthansa dispone di riserve finanziarie per circa 4 miliardi di euro per far fronte alla crisi, ma le sue entrate sono state drasticamente ridotte, per cui sta negoziando per ottenere aiuti di Stato. Il presidente della Lufthansa ha aggiunto inoltre che 7.000 dipendenti della compagnia sono interessati dalle misure di riduzione dei costi che devono attuare, di cui 1.400 in Germanwings. L’azienda sta anche negoziando con i rappresentanti dei dipendenti per poter offrire al maggior numero possibile di dipendenti opportunità di lavoro alternative all’interno del gruppo, ma ciò richiederà modelli di lavoro flessibili come il lavoro part-time. Contribuirà inoltre al risparmio il fatto che Lufthansa non nominerà un nuovo CFO dopo le dimissioni di Ulrik Svensson, per motivi di salute, e le sue mansioni saranno svolte da altri membri del consiglio. (ore 11.02)

PASQUA SENZA TURISMO MA ALBERGHI IMPEGNATI PER COVID
“In occasione delle festività pasquali la Federalberghi ha sempre diffuso i dati del movimento turistico degli italiani. Dati solitamente confortanti, a volte sorprendenti, perché indicatori di un trend in continua crescita, magari anche a dispetto di una difficile congiuntura economica. Basti pensare che solo lo scorso anno sono stati oltre 21 milioni i concittadini in viaggio per la Pasqua, registrando un giro di affari complessivo di circa 8 miliardi di euro. Oggi invece, a causa delle conseguenze disastrose che la pandemia da coronavirus ha provocato al nostro comparto, possiamo solo rilevare che non avremo nessun movimento né potremo comunicare il conseguente giro d’affari di tutta la filiera turistica, così essenziale per il benessere del Paese”. Sono le parole di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, commentando la situazione del Paese. “Tuttavia – prosegue Bocca – la voce accoglienza resiste nel settore ricettivo. Sono moltissimi gli albergatori che nelle regioni italiane hanno messo a disposizione le proprie strutture in questa drammatica circostanza. Non vi è stato bisogno di requisire gli alberghi, alla chiamata del Governo eravamo già pronti”. Come del resto è già successo in passato in occasione del terremoto, la Federalberghi ricorda di non aver mai fatto mancare il proprio sostegno nei momenti di maggior emergenza per il Paese. (ore 11.02)

UE RISCHIA FALLIMENTO

“Stiamo ragionando di un’emergenza sanitaria che subito è diventata economica e sociale che sta mettendo alla prova il sistema economico italiano e mondiale. Abbiamo bisogno di una risposta economica e sociale a livello europeo. E’ una grande sfida per l’esistenza dell’Europa e la sua storia. Non stiamo solo scrivendo pagine dei libri di economia, ma anche di storia. E’ un grande appuntamento con la storia e non possiamo mancarlo. Io, come altri leader europei, abbiamo bisogno di fronteggiare la sfida. Se l’Europa fallisse la sfida di dare risposte monetarie e fiscali per fronteggiare la prova più grande dalla Seconda guerra mondiale non solo gli italiani ma tutti i cittadini europei proverebbero grande delusione”. Così il premier Giuseppe Conte in un’intervista alla Bbc. Il rischio del fallimento del progetto europeo “c’è, se non acciuffiamo la possibilità di mettere nuova linfa nel progetto europeo il rischio è reale. Voglio evitarlo”. (ore 11.03)

STRETTO OFF LIMITS

Nessuno potrà attraversare lo Stretto di Messina da domani e fino al 13 aprile, ad eccezione di forze dell’ordine e armate, operatori sanitari pubblici e privati, lavoratori pendolari, nonché per comprovati motivi di gravità e urgenza. Lo prevede la nuova ordinanza del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci. (ore 10.11)

ENTRATA IN VIGORE CODICE CRISI D’IMPRESA 
L’entrata in vigore del Codice della crisi  d’impresa e dell’insolvenza slitta al primo settembre 2021. E’ quanto  prevede il decreto legge per il credito alle imprese, pubblicato questa notte in Gazzetta ufficiale. La decisione di proroga l’introduzione della normativa è stata presa perché ”è in quanto in  questo particolare momento di crisi del sistema produttivo ed economico, potrebbe non essere garantita la piena applicazione della riforma della disciplina della gestione della crisi e dell’insolvenza”, si spiega nella relazione tecnica. (ore 10.12)

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA

“L’impatto del coronavirus sull’economia globale rischia di far precipitare, a breve termine, mezzo miliardo di persone sotto la soglia della povertà estrema”. E’ l’allarme lanciato oggi da Oxfam attraverso il nuovo rapporto ‘Dignità, non miseria’, che denuncia come la contrazione dei consumi e redditi causata dallo shock pandemico rischi di ridurre in povertà tra il 6 e l’8% della popolazione mondiale. Si tornerebbe per alcune regioni ai livelli di 30 anni fa.(ore 9.31)

DELETERIO RIAPRIRE TUTTO SUBITO

“Mi pare che sia abbastanza  scontato: riaprire tutto troppo in fretta avrebbe effetti deleteri. Lo ha detto anche il professor Rezza dell’Istituto superiore della sanità nella conferenza stampa dell’altro giorno: servono cautela e prudenza. Bene, io concordo: servono cautela e prudenza”. Lo spiega in  un’intervista a ‘il Messaggero’ Luca Richeldi, direttore di  Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma, fra i membri del Comitato  tecnico scientifico sul coronavirus. Nell’andamento della Covid-19, malattia causata da “un virus che fino a quattro mesi fa non avevamo neppure sui libri”, ricorda lo specialista, “ci sono degli elementi di imprevedibilità. Osserviamo pazienti che sembrano piuttosto stabili e poi hanno dei peggioramenti considerevoli”. Non solo: “Possiamo sapere quale paziente è maggiormente a rischio”, come “l’anziano, l’immunodepresso. Però possiamo avere due pazienti della stessa età che si presentano insieme in pronto soccorso: uno peggiora e l’altro no. Ancora non abbiamo capito cosa costituisca un fattore decisivo in un senso o nell’altro”. Quanto ai casi di pazienti giovani e in apparente buona salute che non ce la fanno, “c’è un elemento che accomuna diversi casi di questo tipo, ma su cui servono approfondimenti – evidenzia Richeldi –  Sembrano avere una prognosi peggiore gli uomini un po’ sovrappeso. Ma  ripeto: ad oggi siamo solo nella fase dell’osservazione, dovremo studiare meglio i dati per comprendere se vi sia una correlazione tra alcune caratteristiche dei pazienti meno anziani e senza patologie e un determinato esito della malattia”. (ore 8.55)

REGNO UNITO IN LOCKDOWN FINO A MAGGIO

I principali ministri del governo britannico si riuniscono oggi per un “summit sul lockdown” nel Paese che dovrebbe portare a un’estensione delle limitazioni di movimento “almeno sino a maggio”. L’anticipazione arriva da SkyNews, secondo cui alcuni ministri – convocati per una riunione del Comitato interministeriale Cobra – ritengono che la chiusura di pub, ristoranti, negozi, attività varie non