«FILIALI BANCARIE FONDAMENTALI A CLIENTI E COLLETTIVITÀ»

Il segretario nazionale Mattia Pari interviene a Radio Cusano Italia TV, il canale web dell’omonima università, con un’ampia intervista all’interno della rubrica “Res Publica” di Gianluca Fabi e Valerio Toma. Tra gli argomenti affrontati: prestiti alle imprese, rischio usura e ruolo fondamentale dei lavoratori bancari e delle filiali

«FILIALI BANCARIE FONDAMENTALI A CLIENTI E COLLETTIVITÀ»

“Nel difficile periodo di emergenza da virus, i bancari erano in trincea». Esordisce così Mattia Pari, segretario nazionale Fabi, nell’intervista rilasciata a Radio Cusano Italia Tv, la rete web dell’Università Niccolò Cusano. «Una situazione complicata sin dall’inizio perché non c’erano istruzioni precise, il settore era bombardato dalle richieste della clientela ma i lavoratori non avevano alcuna indicazione di fatto».

Secondo il segretario nazionale Fabi, la causa di tutto è da attribuire ad una errata veicolazione del messaggio. Questo, la Fabi lo ha denunciato sin dall’inizio su tutti i media: i giornali sparavano titoli in prima pagina sui prestiti che le banche avrebbero concesso ma dagli istituti di credito non arrivava alcuna informazione ai lavoratori bancari.
«I bancari erano stritolati tra la politica e la finanza: la politica, che lanciava annunci, e la finanza, che non dava risposte», dichiara Pari.

Ecco perché la richiesta di uno scudo penale, che «non è certo per difendere i banchieri, ma per salvaguardare gli operatori, i lavoratori che ci mettono la faccia tutti i giorni» così sottolinea il segretario Fabi. Infatti, le decisioni sono prese dai vertici dei gruppi bancari, e non dai direttori di filiale, che devono limitarsi ad eseguire ordini e circolari.
«Le responsabilità della crisi del settore, ed anche di una perdita di fiducia e credibilità nel settore stesso, sono da imputarsi esclusivamente ai vertici».

Poi, un focus sullo studio Fabi che ha evidenziato come la maggior parte dei prestiti siano stati erogati a imprese del Nord, con una evidente penalizzazione delle regioni del Sud: da qui, l’allarme usura lanciato dal sindacato. «Siamo stati i primi a lanciare questo allarme, a riprova del nostro interesse sociale».

Il segretario nazionale, incalzato dai due conduttori, entra poi nel merito del ruolo del bancari nella collettività, nel tessuto sociale del Paese. «I lavoratori bancari partecipano in maniera autentica ai problemi dei clienti e della colletttività. Come sindacato possiamo testimoniarlo senza dubbi di sorta. L’esempio più concreto lo abbiamo avuto in questo difficile periodo di emergenza, in cui i lavoratori bancari hanno svolto un servizio pubblico essenziale importantissimo. Alla faccia di quelle società di consulenza esterne che continuano a ritenere utile un taglio delle filiali. Noi abbiamo dimostrato che le filiali servono, sono fondamentali alla clientela. I bancari hanno dato, in questo periodo di emergenza, risposte serie e concrete ai cittadini».

Senza dimenticare che anche tra i lavoratori del credito le conseguenze nefaste della pandemia si sono fatte sentire: oltre a circa 100 aggressioni verso i bancari da parte di clienti esasperati, il settore ha contato 1000 contagi e, purtroppo, delle vittime.