«MPS? CON UNICREDIT PESANTE IMPATTO OCCUPAZIONALE, MEGLIO CON BARI E GENOVA»

Sul Corriere della sera in edicola oggi, intervista al segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Si parla della situazione del Monte dei Paschi di Siena, del risiko bancario ripartito e dell’opa lanciata ieri dal Crédit Agricole Italia sul Creval

«MPS? CON UNICREDIT PESANTE IMPATTO OCCUPAZIONALE, MEGLIO CON BARI E GENOVA»

Sul Corriere della sera in edicola oggi, intervista al segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. Si parla della situazione del Monte dei Paschi di Siena, del risiko bancario ripartito e dell’opa lanciata ieri dal Crédit Agricole Italia sul Creval

 

 

 

Banche, Fabi: Mps non con Unicredit, meglio con Carige e Pop Bari “Agricole-Creval? Maioli numeri di esuberi non ne ha fatti” Roma, 24 nov. (askanews) – Per il futuro di Mps sarebbe meglio una fusione con Carige e la Banca popolare di Bari rispetto a un’aggregazione con Unicredit. Lo afferma il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, secondo cui “la situazione di Mps va monitorata. Non vedo bene che possa finire a Unicredit per di più con soldi pubblici, perchè avrebbe impatti molto pesanti a livello territoriale e occupazionale che temo sarebbe difficile da gestire anche con il fondo esuberi, che pure copre fino a sette anni di scivolo su base volontaria”. “Le alternative? O altri due anni di tempo – spiega il sindacalista in un’intervista al Corriere della sera – per cercare un partner, ma si deve trattare con l’Ue. Oppure creare un polo con Carige e Popolare di Bari, pulito da rischi legali e creditizi. Nascerebbe una Banca pubblica da 2.300 sportelli bancari che, sul modello di Poste, potrebbe usare dietro convenzioni servizi e prodotti di altre Banche. Diventerebbe una Banca-rete che non creerebbe bagni di sangue perchè le tre Banche non sono territorialmente sovrapposte, e senza esborsi dello Stato. Ma nel governo c’è divisione su questo, e anche dentro Pd e M5S”. Per la possibile acquisizione del Creval da parte del Credit Agricole, “Maioli (numero uno della Banca francese in Italia, ndr) mi ha detto che assumeranno giovani, che ci sarà un’attenzione particolare per il territorio e che l’impatto nelle zone dove opera Creval sarà positivo. Numeri di esuberi non ne ha fatti, verificheremo documenti alla mano come stanno le cose. Maioli ha sempre gestito in maniera costruttiva le risorse umane della sua Banca, avrei preferito vederlo alla guida di una Banca italiana. La sua lo è, ma il gruppo è francese”. “Dei francesi – aggiunge Sileoni – non mi convince che, pur avendo una situazione analoga a quella nostra, in Francia gli sportelli non li chiudano mentre da noi la digitalizzazione è presa a pretesto per giustificare gli esuberi. Un argomento che spesso nasconde interessi economici molto forti”. Glv 20201124T094833Z

Creval, SILEONI (Fabi): Maioli meglio a guida banca italiana Milano, 24 nov. (LaPresse) – “Maioli mi ha detto che assumeranno giovani, che ci sarà un’attenzione particolare per il territorio e che l’impatto nelle zone dove opera Creval sarà positivo. Numeri di esuberi non ne ha fatti, verificheremo documenti alla mano come stanno le cose. Maioli ha sempre gestito in maniera costruttiva le risorse umane della sua banca, avrei preferito vederlo alla guida di una banca italiana. La sua lo è, ma il gruppo è francese”. Lo ha detto, in una intervista al Corriere della sera, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI, commentando l’offerta pubblica di acquisto lanciata ieri dal Crédit Agricole sul Creval.”Dei francesi non mi convince che pur avendo una situazione analoga a quella nostra, in Francia gli sportelli non li chiudano mentre da noi la digitalizzazione è presa a pretesto per giustificare gli esuberi. Un argomento che spesso nasconde interessi economici molto forti, ha aggiunto SILEONI. ECO NG01 taw 240847 NOV 20

Mps, SILEONI (Fabi): No con Unicredit, meglio Carige o Pop.Bari Milano, 24 nov. (LaPresse) – “La situazione di Mps va monitorata. Non vedo bene che possa finire a Unicredit per di più con soldi pubblici, perché avrebbe impatti molto pesanti a livello territoriale e occupazionale che temo sarebbe difficile da gestire anche con il fondo esuberi, che pure copre fino a 7 anni di scivolo su base volontaria”. Lo ha detto, in una intervista al Corriere della sera, il segretario generale della Fabi, Lando Maria SILEONI. “Le alternative? O altri due anni di tempo per cercare un partner, ma si deve trattare con la Ue, o creare un polo con Carige e Popolare Bari, pulito da rischi legali e creditizi. Nascerebbe una banca pubblica da 2.300 sportelli bancari che, sul modello di Poste, potrebbe usare dietro convenzioni servizi e prodotti di altre banche. Diventerebbe una banca-rete che non creerebbe bagni di sangue perché le tre banche non sono territorialmente sovrapposte, e senza esborsi dello Stato. Ma nel governo c’è divisione su questo, e anche dentro PD e M5S”, aggiunge il segretario generale della Fabi. ECO NG01 taw 240844 NOV 20

MPS. SILEONI: NO CON UNICREDIT, MEGLIO CON BARI E GENOVA (DIRE) Roma, 24 nov. – “La situazione di Mps va monitorata. Non vedo bene che possa finire a Unicredit per di piu’ con soldi pubblici, perche’ avrebbe impatti molto pesanti a livello territoriale e occupazionale che temo sarebbe difficile da gestire anche con il fondo esuberi, che pure copre fino a 7 anni di scivolo su base volontaria”. Lo ha detto, in una intervista al Corriere della sera, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni. “Le alternative? O altri due anni di tempo per cercare un partner, ma si deve trattare con la Ue, o creare un polo con Carige e Popolare Bari, pulito da rischi legali e creditizi. Nascerebbe una banca pubblica da 2.300 sportelli bancari che, sul modello di Poste, potrebbe usare dietro convenzioni servizi e prodotti di altre banche. Diventerebbe una banca-rete che non creerebbe bagni di sangue perche’ le tre banche non sono territorialmente sovrapposte, e senza esborsi dello Stato. Ma nel governo c’e’ divisione su questo, e anche dentro PD e M5S”, aggiunge il segretario generale della Fabi. (Com/Vid/ Dire) 09:16 24-11-20 NNNN

CREVAL, SILEONI: AVREI PREFERITO MAIOLI A GUIDA DI BANCA ITALIANA (DIRE) Roma, 24 nov. – “Maioli mi ha detto che assumeranno giovani, che ci sara’ un’attenzione particolare per il territorio e che l’impatto nelle zone dove opera Creval sara’ positivo. Numeri di esuberi non ne ha fatti, verificheremo documenti alla mano come stanno le cose. Maioli ha sempre gestito in maniera costruttiva le risorse umane della sua banca, avrei preferito vederlo alla guida di una banca italiana. La sua lo e’, ma il gruppo e’ francese”. Lo ha detto, in una intervista al Corriere della sera, il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, commentando l’offerta pubblica di acquisto lanciata ieri dal Crédit Agricole sul Creval. “Dei francesi non mi convince che pur avendo una situazione analoga a quella nostra, in Francia gli sportelli non li chiudano mentre da noi la digitalizzazione e’ presa a pretesto per giustificare gli esuberi. Un argomento che spesso nasconde interessi economici molto forti”, ha aggiunto Sileoni. (Vid/ Dire) 09:18 24-11-20 NNNN

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