RISCOSSIONE, SIT-IN DEI SINDACATI DAVANTI AL TESORO

Protesta delle organizzazioni sindacali per la vicenda del Fondo di previdenza nazionale del settore Riscossione. Incontro con il sottosegretario all’Economia, Baretta. Landoni (Fabi): «È inaccettabile che i contributi versati dai lavoratori vadano persi e che non si dia corretta attuazione al decreto che li salvaguarda»

RISCOSSIONE, SIT-IN DEI SINDACATI DAVANTI AL TESORO

“Un furto legalizzato a danno delle lavoratrici e dei lavoratori della Riscossione”. Così i sindacati descrivevano, in un recente comunicato unitario, la beffa ai danni dei lavoratori del settore Riscossione che, a fronte di contributi versati obbligatoriamente per legge, non ricevono, per contro, alcuna prestazione.
Al fine di risolvere l’annosa questione - che riguarda nello specifico il fondo di assistenza nazionale di settore - nella mattinata odierna si è tenuto un presidio dei sindacalisti della Riscossione sotto la sede romana del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a seguito del quale le segreterie nazionali sono state ricevute dal Sottosegretario con delega alla previdenza On.le Pier Paolo Baretta.

 

È Anna Maria Landoni, coordinatrice nazionale Fabi del settore Riscossione, a spiegarci nel dettaglio la situazione: «Ciascun lavoratore esattoriale versa, dalla data di assunzione, per obbligo di legge, contributi aggiuntivi a quelli previsti dall’AGO, ad un fondo speciale. Questo fondo non garantisce prestazioni. È inaccettabile che questi contributi vadano persi e che non si dia corretta attuazione al D.M. N. 55 dell’08.05.2018 che interveniva a sanare questa grave ingiustizia sociale. La Fabi e le altre organizzazioni sindacali stanno cercando con urgenza la soluzione definitiva affinché una norma di legge renda correttamente esigibile il legittimo diritto dei lavoratori della riscossione».

Dall’incontro odierno si aprono nuove speranze: il Sottosegretario ha ascoltato le ragioni esposte a sostegno dell’indifferibile necessità di una piena attuazione del D.M.55 dell’8/5/2018 e, al termine del colloquio, si è impegnato ad approfondire la tematica al fine di realizzare le opportune ed urgenti iniziative per dare seguito alle istanze dei sindacati.

Roma, 4 dicembre 2020