«IL NUOVO ESECUTIVO DRAGHI DEVE TROVARE UNA SOLUZIONE PER MPS»

Le dichiarazioni del segretario generale Fabi, Sileoni, sul futuro dell’istituto di Piazza Rocca Salimbeni riprese dal Giornale di Vicenza, Il Cittadino, Il Corriere di Siena, La Nazione di Siena, La Provincia, La voce di Rovigo, Affari Italiani.it e da tutte le agenzie di stampa nazionale

«IL NUOVO ESECUTIVO DRAGHI DEVE TROVARE UNA SOLUZIONE PER MPS»

Le dichiarazioni del segretario generale Fabi, Sileoni, sul futuro dell’istituto di Piazza Rocca Salimbeni riprese dal Giornale di Vicenza, Il Cittadino, Il Corriere di Siena, La Nazione di Siena, La Provincia, La voce di Rovigo, Affari Italiani.it e da tutte le agenzie di stampa nazionale

 

 

MPS: Sileoni, Del Vecchio frena integrazione con Unicredit (ANSA) – ROMA, 14 FEB – “Il governo guidato da Mario Draghi dovra’ trovare una soluzione e mettere in salvataggio Montepaschi, magari anche attraverso un’asta internazionale. La crisi del governo Conte ha provocato un rallentamento nella operazione con Unicredit. Ma le resistenze interne di importanti azionisti italiani di Unicredit e di Mediobanca, come Leonardo Del Vecchio, che non vedono di buon occhio l’integrazione con Montepaschi, potrebbero creare ulteriori incertezze e rallentamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione Omnibus su La7. “Il Tesoro, con l’ottimo direttore generale Alessandro Rivera, e’ determinato ad andare avanti, mettendo sul piatto risorse economiche importanti. Finora le pessime gestioni di MPS, per cui sono stati varati aumenti di capitale da 20 miliardi di euro in sette anni, di cui 6,5 miliardi a carico dello Stato, sono state pagate soltanto dalle lavoratrici e dai lavoratori della banca con i loro sacrifici, mentre i veri responsabili l’hanno fatta franca” ha aggiunto Sileoni, secondo cui “se salta MPS, salta l’interno sistema bancario del Paese”. (ANSA). GAS-COM 14-FEB-21 13:56

Mps: Sileoni (Fabi), Del Vecchio frena fusione con Unicredit = (AGI) – Milano, 14 feb. – “Il governo guidato da Mario Draghi dovra’ trovare una soluzione e mettere in salvataggio Montepaschi, magari anche attraverso un’asta internazionale. La crisi del governo Conte ha provocato un rallentamento nella operazione con Unicredit. Ma le resistenze interne di importanti azionisti italiani di Unicredit e di Mediobanca, come Leonardo Del Vecchio, che non vedono di buon occhio l’integrazione con Montepaschi, potrebbero creare ulteriori incertezze e rallentamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione Omnibus su La7. “Il Tesoro, con l’ottimo direttore generale Alessandro Rivera, e’ determinato ad andare avanti, mettendo sul piatto risorse economiche importanti. Finora le pessime gestioni di Mps, per cui sono stati varati aumenti di capitale da 20 miliardi di euro in sette anni, di cui 6,5 miliardi a carico dello Stato, sono state pagate soltanto dalle lavoratrici e dai lavoratori della banca con i loro sacrifici, mentre i veri responsabili l’hanno fatta franca” ha aggiunto Sileoni, secondo cui “se salta Mps, salta l’interno sistema bancario del Paese” ricordando che “lo Stato italiano ha speso meno di tutti in Europa per i salvataggi bancari”. (AGI)Dan 141006 FEB 21

MPS: SILEONI (FABI), ‘DEL VECCHIO FRENA INTEGRAZIONE CON UNICREDIT’ = Roma, 14 feb. (Adnkronos) – ”Il governo guidato da Mario Draghi dovrà trovare una soluzione e mettere in salvataggio Montepaschi, magari anche attraverso un’asta internazionale. La crisi del governo Conte ha provocato un rallentamento nella operazione con Unicredit. Ma le resistenze interne di importanti azionisti italiani di Unicredit e di Mediobanca, come Leonardo Del Vecchio, che non vedono di buon occhio l’integrazione con Montepaschi, potrebbero creare ulteriori incertezze e rallentamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione Omnibus su La7. ”Il Tesoro, con l’ottimo direttore generale Alessandro Rivera, è determinato ad andare avanti, mettendo sul piatto risorse economiche importanti. Finora le pessime gestioni di Mps, per cui sono stati varati aumenti di capitale da 20 miliardi di euro in sette anni, di cui 6,5 miliardi a carico dello Stato, sono state pagate soltanto dalle lavoratrici e dai lavoratori della banca con i loro sacrifici, mentre i veri responsabili l’hanno fatta franca” ha aggiunto Sileoni, secondo cui ”se salta Mps, salta l’interno sistema bancario del Paese” ricordando che ”lo Stato italiano ha speso meno di tutti in Europa per i salvataggi bancari”. (Rem/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 14-FEB-21 10:25
MPS: Sileoni (Fabi), Del Vecchio frena integrazione con Unicredit Governo guidato da Mario Draghi dovrà trovare una soluzione Roma, 14 feb. (askanews) – “Il governo guidato da Mario Draghi dovrà trovare una soluzione e mettere in salvataggio Montepaschi, magari anche attraverso un’asta internazionale. La crisi del governo Conte ha provocato un rallentamento nella operazione con Unicredit. Ma le resistenze interne di importanti azionisti italiani di Unicredit e di Mediobanca, come Leonardo Del Vecchio, che non vedono di buon occhio l’integrazione con Montepaschi, potrebbero creare ulteriori incertezze e rallentamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione Omnibus su La7. “Il Tesoro, con l’ottimo direttore generale Alessandro Rivera, è determinato ad andare avanti, mettendo sul piatto risorse economiche importanti. Finora le pessime gestioni di Mps, per cui sono stati varati aumenti di capitale da 20 miliardi di euro in sette anni, di cui 6,5 miliardi a carico dello Stato, sono state pagate soltanto dalle lavoratrici e dai lavoratori della banca con i loro sacrifici, mentre i veri responsabili l’hanno fatta franca” ha aggiunto Sileoni, secondo cui “se salta Mps, salta l’interno sistema bancario del Paese” ricordando che “lo Stato italiano ha speso meno di tutti in Europa per i salvataggi bancari”. Gci 20210214T101931Z
MPS: SILEONI (FABI), DEL VECCHIO FRENA INTEGRAZIONE CON UNICREDIT ROMA (ITALPRESS) – “Il governo guidato da Mario Draghi dovra’ trovare una soluzione e mettere in salvataggio Montepaschi, magari anche attraverso un’asta internazionale. La crisi del governo Conte ha provocato un rallentamento nella operazione con Unicredit. Ma le resistenze interne di importanti azionisti italiani di Unicredit e di Mediobanca, come Leonardo Del Vecchio, che non vedono di buon occhio l’integrazione con Montepaschi, potrebbero creare ulteriori incertezze e rallentamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani), Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione Omnibus su La7. “Il Tesoro, con l’ottimo direttore generale Alessandro Rivera, e’ determinato ad andare avanti, mettendo sul piatto risorse economiche importanti. Finora le pessime gestioni di Mps, per cui sono stati varati aumenti di capitale da 20 miliardi di euro in sette anni, di cui 6,5 miliardi a carico dello Stato, sono state pagate soltanto dalle lavoratrici e dai lavoratori della banca con i loro sacrifici, mentre i veri responsabili l’hanno fatta franca” ha aggiunto Sileoni, secondo cui “se salta Mps, salta l’interno sistema bancario del Paese” ricordando che “lo Stato italiano ha speso meno di tutti in Europa per i salvataggi bancari”. (ITALPRESS). spf/com 14-Feb-21 10:03

Mps, Sileoni: Del Vecchio frena integrazione con Unicredit Roma, 14 feb. (LaPresse) – “Il governo guidato da Mario Draghi dovrà trovare una soluzione e mettere in salvataggio Montepaschi, magari anche attraverso un’asta internazionale. La crisi del governo Conte ha provocato un rallentamento nella operazione con Unicredit. Ma le resistenze interne di importanti azionisti italiani di Unicredit e di Mediobanca, come Leonardo Del Vecchio, che non vedono di buon occhio l’integrazione con Montepaschi, potrebbero creare ulteriori incertezze e rallentamenti”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, intervistato durante la trasmissione Omnibus su La7. “Il Tesoro, con l’ottimo direttore generale Alessandro Rivera, è determinato ad andare avanti, mettendo sul piatto risorse economiche importanti. Finora le pessime gestioni di Mps, per cui sono stati varati aumenti di capitale da 20 miliardi di euro in sette anni, di cui 6,5 miliardi a carico dello Stato, sono state pagate soltanto dalle lavoratrici e dai lavoratori della banca con i loro sacrifici, mentre i veri responsabili l’hanno fatta franca” ha aggiunto Sileoni, secondo cui “se salta Mps, salta l’interno sistema bancario del Paese” ricordando che “lo Stato italiano ha speso meno di tutti in Europa per i salvataggi bancari”. ECO NG01 abf 141033 FEB 21