FABI VICENZA, “APERTI AL MONDO, CONCENTRATI SULLA CATEGORIA”

Giuliano Xausa: «Passione, lavoro, entusiasmo, risposte concrete ai colleghi e, regola numero uno, non lasciare indietro nessuno. Così, potremo festeggiare i prossimi 75 anni perché, credetemi, nessuno potrà mai fare a meno di noi»

FABI VICENZA, “APERTI AL MONDO, CONCENTRATI SULLA CATEGORIA”

A Vicenza, la Fabi è oggi protagonista: si celebra infatti il 20° Congresso provinciale del Sab veneto, ed oltre 100 dirigenti e iscritti Fabi della provincia, con ospiti provenienti dai vari Sab del territorio, si sono dati appuntamento per prendere parte a questa importante ricorrenza del sindacato dei bancari.

È Giuliano Xausa, qui in duplice veste di segretario nazionale e coordinatore del sab vicentino, ad aprire i lavori e presentare la sua relazione a nome dell’intero Sab. Una tempesta perfetta: così Xausa definisce l’attuale epoca storica, un’epoca in continua trasformazione, caratterizzata da drastici eventi e cambiamenti che impattano profondamente su ogni aspetto della nostra società. E non fa eccezione il settore del credito, che vede completamente messe in discussione quelle che erano le sue certezze.

Da un ampio excursus sulla situazione internazionale – la pandemia e il conflitto russo-ucraino in primis – passando alla situazione nazionale attuale, con la crescita dell’inflazione che sta incidendo pesantemente sulla vita di imprese e famiglie, per entrare infine nello specifico del settore bancario: la relazione di Xausa è un’analisi a tutto tondo che si concentra poi sul reale focus, il contesto in cui oggi si trova a lavorare il dipendente bancario e i temi annessi.

Ad iniziare dallo smart working: strumento da controllare e anche da sostenere, ma mantenendo il giusto equilibrio che possa garantire, sempre, volontarietà e, soprattutto, totale assenza di discriminazioni; una digitalizzazione che continua ad accelerare, con le conseguenti ricadute organizzative e occupazionali; il periglioso tema della desertificazione bancaria, che sta colpendo tutto il territorio nazionale, Veneto compreso; la trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari, uno strumento essenziale per continuare a garantire diritti e tutele all’intera categoria.

Poi, il mondo del credito cooperativo, con i tre gruppi Iccrea, Cccb, Raffaisen e una novità assoluta, che andrà affrontata a step: la contrattazione di gruppo, che va a sostituire quella territoriale. Con l’intenzione di «non perdere nulla dell’esistente – queste le parole di Xausa – anche perché la Fabi detiene la maggioranza assoluta di iscrizioni, ampiamente sopra il 50% in tutti i gruppi».

Xausa fa, poi, il punto sugli altri fronti caldi del momento, con le aggregazioni e le operazioni che daranno il via al cosiddetto “risiko bancario”: Banco BPM, Montepaschi, Popolare di Bari, e l’eventualità di acquirenti stranieri per le banche italiane o l’ipotesi “golden power”.

Poi, l’importanza dell’ambito comunicazione, con una Fabi ormai riconosciuta opinion leader, di settore ma non solo: basti pensare al tema delle pressioni commerciali che, grazie alla Fabi, è stato portato alle luci della ribalta e divenuto di dominio pubblico, con il segretario generale a portare la sua testimonianza in commissione parlamentare, e il riconoscimento della situazione non più come un tema esclusivamente sindacale o aziendale, bensì un vero e proprio problema sociale.

E una nota particolare, raccontata da Xausa: le frasi che, negli anni, sono state coniate dalla Fabi e poi riprese dai mass media, diventando, in alcuni casi, definizioni di uso generale. Un esempio tra tutti, “prima guerra mondiale economica”: la definizione, utilizzata da Sileoni in una dichiarazione stampa per indicare l’attuale situazione inflazionistica, è poi diventata di uso comune per nominare l’attuale momento economico.

Il segretario nazionale dedica poi un flash ad un argomento di stretta attualità, le criticità ambientali: i cambiamenti climatici, ormai innegabilmente preoccupanti «devono diventare materia di cui anche un sindacato come la Fabi deve occuparsi. Lo promuoveremo anche tra i nostri iscritti», questa la dichiarazione di Xausa. Che viene ripresa dall’onorevole Achille Variati, europarlamentare ma, soprattutto, iscritto storico della Fabi che, nel suo intervento, plaude all’impegno della federazione in questa direzione.

Xausa espone, poi, i dati territoriali, che registrano un evidente calo di dipendenti bancari nella provincia di Vicenza: i dati Abi, forniti ieri, parlano infatti di 2500 lavoratori bancari in meno negli ultimi 10 anni. Ma, di contrasto, i numeri sono positivi dal punto di vista degli iscritti: 3 lavoratori su 4 sono infatti iscritti alla Fabi e Vicenza è la quinta provincia del Veneto per numero di iscritti, con tutti i margini per crescere.

A seguire, il segretario nazionale ricorda le numerose iniziative promosse dall’organizzazione, come i corsi di formazione e i molti servizi forniti agli iscritti, insieme a importanti iniziative di beneficienza. Una su tutte, il bel progetto realizzato insieme all’associazione ANDOS, qui rappresentata da Arianna Lorenzetto. ANDOS supporta le donne in terapia oncologica, e la Fabi ha donato un’importante cifra per dare man forte alla causa. Ecco che, come ricorda Lorenzetto, capiamo in questi frangenti l’importanza della parola “insieme”.

Delfo Azzolin, responsabile amministrativo, presenta il lavoro svolto e gli ottimi risultati raggiunti dal Caaf: oltre all’assistenza fiscale e gli altri servizi offerti agli iscritti – tra cui assistenza patrimoniale e previdenziale, consulenza legale, convenzioni per il tempo libero, grazie ad un preparato staff sempre a disposizione – i corsi di formazione finanziaria, fiore all’occhiello della struttura, che sono realizzati in collaborazione con EsamiFinanza e che permettono di ottenere le certificazioni europee in consulenza finanziaria.

Azzolin fa una chiosa sull’importanza del ricambio generazionale all’interno del sindacato, argomento, questo, toccato anche da Xausa: «La Fabi è il sindacato dei bancari, ma è necessario che si avvicinino i giovani al sindacato: in questa giornata ne vedo diversi e questo ci rende ottimisti per il futuro perché, se domani non dovesse esserci la Fabi, non ci sarebbe più nemmeno un contratto dei bancari. Senza la Fabi non ci sarebbe più nessuno a difendere la categoria».

Molti gli interventi dalla platea, che hanno vivacizzato e arricchito il dibattito.

Le conclusioni finali spettano al “padrone di casa”, coordinatore del Sab e Segretario nazionale, Giuliano Xausa. Che chiude la giornata di lavori con uno sprono, una vera “call to action” alla sua squadra: rimettersi in moto, tornare all’azione, abbandonando quella stasi obbligata degli ultimi anni.

«Dobbiamo uscire da quella zona di confort degli ultimi 3 anni. La Fabi non può più permettersi di avere sindacalisti che restano seduti, che pensano di stare vicino ai colleghi con telefono o mail: la Fabi deve tornare sul territorio, tra la gente, a fare le assemblee, ad incontrare faccia a faccia i lavoratori che rappresenta».
E sono poche, ma essenziali, le parole-chiave: «Passione, lavoro, entusiasmo, risposte concrete ai colleghi e, regola numero uno, non lasciare indietro nessuno. Così, statene sicuri, potremo festeggiare i prossimi 75 anni perché, credetemi: nessuno potrà mai fare a meno di noi».

Vicenza, 11 marzo 2023

Il servizio realizzato dalla FABI TV