CHE BANCA!, SINDACATI CONTRO LE CHIUSURE DEGLI SPORTELLI

Sono ripresi oggi gli incontri tra la Fabi le altre sigle e i vertici aziendali. Al centro della riunione, e anche delle prossime, la decisione aziendale di ridurre gli sportelli su tutto il territorio nazionale. Vaudo: «Vigileremo attentamente perché anche nel Gruppo Mediobanca sta crescendo sempre di più il fenomeno della desertificazione bancaria»

CHE BANCA!, SINDACATI CONTRO LE CHIUSURE DEGLI SPORTELLI

Una ripresa in salita nelle trattative tra la Fabi le altre sigle e i vertici di CheBanca!.Gli argomenti al centro degli incontri iniziati ieri sono la chiusura e accorpamento di alcune filiali di CheBanca!.

Una procedura, quella adottata dalla banca, che non piace alle organizzazioni sindacali che sottolineano come il “modus operandi” aziendale continui a essere quello di ridurre gli sportelli sul territorio nazionale senza aprire le procedure di confronto previste dal Ccnl e minimizzando gli impatti sui lavoratori.

«Abbiamo chiesto un secondo incontro per il prossimo 28 settembre durante il quale l’azienda dovrà illustrarci l’intero piano di chiusure e accorpamenti da oggi e fino al termine del piano industriale che porterà da gennaio 2024 al rebranding di CheBanca in Mediobanca Premier» ha commentato il coordinatore Fabi del gruppo, Luigi Vaudo, che ha inoltre sottolineato come «in un momento delicato a causa dell’inflazione e dell’ aumento dei tassi di interesse e soprattutto in concomitanza delle trattative di rinnovo del Ccnl di settore, vigileremo attentamente sugli atteggiamenti aziendali che tendono a minimizzare o addirittura a negare che tali chiusure e riorganizzazioni creino disagio alle lavoratrici e ai lavoratori di CheBanca! e alle loro famiglie».

«Va infine ricordato come anche nel Gruppo Mediobanca stia crescendo il fenomeno della desertificazione bancaria che porterà, nei prossimi anni, ad una presenza sempre minore di sportelli bancari sul territorio e al quale bisogna porre un freno per salvaguardare sia i livelli occupazionali nei comuni più piccoli, che i risparmiatori» ha concluso il coordinatore Vaudo.

Roma, 21 Settembre 2023

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