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DUE ANNI DI CRONACA E COSCIENZA: LA STORIA, LA FABI E LA FERITA DELLA VIOLENZA SULLE DONNE
Dal crollo industriale alla guerra, dal ritorno di Trump alla morte del Papa, il video proiettato in apertura al Consiglio nazionale della Federazione autonoma bancari italiani ripercorre gli eventi che hanno segnato il mondo tra il 2024 e il 2025. Un racconto potente, che si chiude con il ricordo delle vittime di femminicidio e con un messaggio forte contro ogni violenza di genere: «Dalla parte delle donne. Sempre»

Un lungo viaggio dentro la cronaca, la politica, lo sport, le tragedie e le speranze di due anni intensi e difficili. Il video proiettato in apertura al 129° Consiglio nazionale della Fabi ha offerto uno sguardo d’insieme sugli eventi che hanno segnato il 2024 e il 2025, restituendo la complessità di un’epoca attraversata da trasformazioni profonde e contraddizioni laceranti. Tutto comincia con la crisi dell’industria. Stellantis annuncia tagli occupazionali e la chiusura di diversi stabilimenti, innescando tensioni sociali e accendendo i riflettori sulla fragilità del settore automotive. Ma l’Italia si prende anche il suo momento di gloria: Jannik Sinner conquista gli Australian Open, primo italiano nella storia a vincere il torneo, scrivendo una pagina indelebile per lo sport nazionale. Intanto, esplode il caso “Pandoro Gate”: Chiara Ferragni finisce nella bufera per una campagna pubblicitaria ritenuta ingannevole. In politica estera, il governo italiano lancia il Piano Mattei per l’Africa, con l’obiettivo di rafforzare i legami economici e strategici con il continente africano.
Sul piano internazionale, le tensioni non mancano. Israele viene chiamato a rispondere nei tribunali internazionali per le operazioni militari a Gaza. Haiti sprofonda nel caos, con bande armate che si contendono il controllo del Paese, mentre la notizia della morte del dissidente russo Alexei Navalny in un carcere siberiano scuote le coscienze europee. La guerra torna anche nel cuore della Russia: un attentato rivendicato dall’ISIS colpisce un teatro a Mosca, causando decine di vittime. Nel frattempo, il movimento Fridays for Future torna a riempire le strade d’Europa, con giovani che chiedono giustizia climatica e scelte politiche coraggiose.
Due tragedie segnano il mese di maggio: il premier slovacco Robert Fico viene gravemente ferito in un attentato, mentre in Iran il presidente Ebrahim Raisi muore nello schianto di un elicottero insieme ad altri membri del governo. Intanto, le elezioni europee cambiano radicalmente il volto del continente: l’Unione europea vira a destra, con un forte avanzamento dei partiti sovranisti. In Gran Bretagna, il Labour vince le elezioni dopo 14 anni, riportando al potere la sinistra. Taylor Swift domina le classifiche e i palazzetti con il suo “Eras Tour”, diventato l’evento musicale più seguito e redditizio di sempre. Negli Stati Uniti, Donald Trump sopravvive a un tentato omicidio, mentre a Parigi si accendono i riflettori sui Giochi olimpici del 2024. Altri eventi scuotono l’estate: la pugile algerina Imane Khelif viene esclusa dalle competizioni per livelli anomali di testosterone, mentre in Bangladesh gli studenti scendono in piazza reclamando diritti e futuro. Sul fronte della guerra in Ucraina, l’offensiva raggiunge Kursk, colpendo basi militari russe in territorio nemico.
Nella seconda parte dell’anno, Israele intensifica i bombardamenti sul Libano. L’Italia firma un accordo con l’Albania per aprire centri di accoglienza per migranti fuori confine. In Georgia esplodono proteste dopo le elezioni, mentre Valencia viene travolta da piogge torrenziali e alluvioni senza precedenti. Muore anche Hassan Nasrallah, storico leader di Hezbollah. A novembre, Roma è attraversata da un corteo oceanico contro i femminicidi, una delle manifestazioni più imponenti degli ultimi anni. Negli Stati Uniti, le elezioni presidenziali riportano Donald Trump alla Casa Bianca, per un secondo mandato destinato a influenzare gli equilibri globali. Ma il finale d’anno riserva altre scosse: in Corea del Sud si registra un tentato colpo di Stato contro il presidente Yoon, mentre in Siria la popolazione insorge contro il regime di Assad. In Italia, la cronaca nera si impone con forza: il caso Thompson-Mangione, la strage familiare di Altavilla e la condanna del boss della tratta Pelicot.
Il 2025 si apre con le piogge estreme che colpiscono l’Emilia-Romagna, provocando frane, allagamenti e ingenti danni. In Formula 1, arriva l’annuncio che scuote il mondo delle corse: Lewis Hamilton correrà per la Ferrari. Ma il segnale più forte arriva dalla politica economica: Trump, tornato presidente, alza i dazi commerciali, scatenando nuove tensioni a livello globale. Intanto, Roma si prepara al Giubileo 2025, mentre Carlo e Camilla arrivano in Italia in visita ufficiale. Le immagini si spostano infine in Vaticano: il Papa viene ricoverato, le sue condizioni peggiorano, e pochi giorni dopo arriva la notizia della morte. Segue l’elezione del nuovo Pontefice, in un clima di profonda commozione e attesa.
Ma il racconto non si chiude con la geopolitica. Il video si concentra su un altro dramma, tutto italiano, tutto quotidiano: la violenza contro le donne. Le vittime di femminicidio vengono ricordate una a una: Giulia Tramontano, uccisa al settimo mese di gravidanza; Marta Maria Ohryzko, massacrata a Ischia; Sara Campanella, Ilaria Sula, Marina Cavalieri, Flavia Mello Agonigi, Eleonora Toci. Storie diverse, accomunate dalla stessa tragica fine. Un elenco che pesa, che interroga, che fa male. Ed è proprio lì che il video si ferma, lasciando alla platea un messaggio preciso: non si può restare indifferenti. Non si può restare in silenzio. «Dalla parte delle donne. Sempre».
Milano, 27 maggio 2025