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AL VIA LA 12ª CONFERENZA D’ORGANIZZAZIONE DELLA FABI: TRE GIORNI DI CONFRONTO SUL FUTURO DEL SINDACATO
Dopo il 129° Consiglio Nazionale conclusosi ieri, la Federazione Autonoma Bancari Italiani apre oggi i lavori della 12ª Conferenza d’organizzazione. Tre giorni di dibattiti, riflessioni e lavoro in commissione per ridefinire identità, sfide e strategie del primo sindacato del settore bancario.

Milano, Palazzo del Ghiaccio. Ieri, conclusione del 129° Consiglio Nazionale con le mozioni finali e l’approvazione all’unanimità da parte del Comitato Direttivo Centrale. Oggi, nuovo capitolo di lavori con l’avvio ufficiale della 12ª Conferenza d’Organizzazione: un appuntamento strategico per riflettere su identità, ruolo e prospettive future del primo sindacato italiano del credito.
La conferenza, strutturata su tre giornate di intensi lavori, è stata inaugurata questa mattina con l’intervento di apertura del segretario nazionale Mauro Scarin, che ha dato ufficialmente il via alle attività. A presiedere i lavori è il segretario generale aggiunto Mauro Bossola, a cui è affidato il compito di guidare i momenti centrali del confronto.
“Cura, visione, collettività”. La relazione introduttiva è affidata al segretario generale aggiunto Mattia Pari, che apre il suo intervento con una riflessione strutturata su tre concetti chiave: Passato – Certezza, Presente – Valutazione, Futuro – Visione. Uno schema simbolico che, come spiega Pari, è stato elaborato tempo fa per armonizzare l’evoluzione del settore con il rischio di immobilismo del movimento sindacale, e per adeguare la strategia organizzativa ai cambiamenti in atto.
Il segretario generale aggiunto richiama la necessità di affrontare questa transizione con «capacità di analisi, studio e preparazione», invitando a una partecipazione attiva e consapevole alle commissioni. «Dobbiamo avere una visione collettiva, non semplicemente un’interpretazione soggettiva delle cose», sottolinea, richiamando i dirigenti sindacali presenti alla responsabilità e al coinvolgimento.
I lavori proseguono con l’attivazione di quattro commissioni tematiche, che accompagneranno la conferenza fino a venerdì, quando si terranno le relazioni conclusive e l’intervento finale del segretario generale Sileoni: 1) Società, economia e finanza; 2) Sindacato e lavoro; 3) Struttura e organizzazione; 4) Comunicazione e sviluppo.
All’interno di questi tavoli – evidenzia Pari – si affrontano temi complessi e articolati, che vanno dagli scenari economici e geopolitici ai sistemi di potere, fino all’organizzazione del lavoro.
«La parola d’ordine è soltanto una: cura». Un concetto centrale emerso dall’intervento di apertura, quello della cura, definita da Pari come “un atto d’amore”.
«La cura per chi ci sta a cuore, la cura per chi ha bisogno del nostro impegno. Dobbiamo curare soprattutto le persone che ci hanno dato fiducia, tutti i lavoratori bancari che rappresentiamo. Se un collega subisce un torto, dobbiamo pensare che quel torto sia stato fatto a noi. Se ha un problema, che quel problema lo abbiamo noi».
Un messaggio forte che richiama i valori fondanti della Fabi e il legame tra rappresentanza sindacale e dimensione umana del lavoro.
Un pensiero collettivo, una felice anomalia. Pari invita quindi la platea a partecipare alle commissioni con spirito aperto e critico: «Non abbiate paura di uscire dai binari predefiniti. Mettiamo in discussione anche il nostro pensiero, per essere pronti ad accogliere quello degli altri e generare un pensiero collettivo». Infine, ricorda la peculiarità della Fabi: un sindacato autonomo, con una forma organizzativa particolare, eppure punto di riferimento per tutta la categoria, tanto da essere storicamente definito “la felice anomalia”.
«Oggi è una giornata importante. La nostra è un’organizzazione che si avvicina agli 80 anni di vita. Dobbiamo pensare alla storia alle nostre spalle e a ciò che ci aspetta, a chi ci ha preceduto nel fare sindacato e a chi verrà dopo».
Milano, 28 maggio 2025