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FABI UDINE, “RAPPRESENTANZA – POPOLO” CHIUDE IL CICLO DI INCONTRI FORMATIVI
Si è tenuto l’ultimo appuntamento del progetto “Pensare e fare sindacato” promosso dalla segreteria provinciale con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza e la determinazione dei dirigenti sindacali. Moderatore, il direttore del centro studi Pietro Desiderato, Gianfranco Amato.

Si è concluso ieri a Udine, il ciclo di incontri promosso dalla segreteria provinciale della Fabi nell’ambito del progetto “Pensare e Fare Sindacato”. Un percorso formativo pensato per rafforzare la consapevolezza e la determinazione dei dirigenti sindacali, preparandoli ad affrontare con competenza e protagonismo le sfide del presente e a costruire, insieme, il sindacato del futuro.
Il quarto e ultimo appuntamento, dal titolo “Rappresentanza - Popolo”, è stato moderato dal direttore del centro studi Pietro Desiderato, Gianfranco Amato, affiancato dall’avvocato Paolo Toffoli, legale di riferimento della Fabi sul territorio.
Durante l’incontro si è approfondito il rapporto tra rappresentanza e popolo, due concetti centrali nella vita democratica e sindacale, spesso indeboliti o fraintesi rispetto al loro significato originario. È stata proposta una riflessione sull’evoluzione di questi termini nel tempo, sulle cause che ne hanno modificato la percezione e sulle condizioni necessarie per restituire loro un ruolo centrale nella storia delle idee, con una forte valenza sociale e politica.
«Pensare e fare sindacato non è solo un progetto formativo: è un vero e proprio laboratorio di idee, confronto e crescita. Un’occasione concreta per coniugare riflessione e azione, valori e competenze, in un contesto di continuo cambiamento del mondo del lavoro e della società. Grazie alla qualità dei relatori e alla partecipazione attiva dei presenti, ogni incontro ha rappresentato un momento di autentico approfondimento, capace di generare nuove prospettive e visioni condivise» ha commentato Gianfranco Amato. Soddisfazione da parte della segreteria provinciale di Udine: «Crediamo che il domani si costruisca giorno dopo giorno, leggendo con attenzione il presente e scegliendo con coraggio il cambiamento, attraverso l’ascolto, il dialogo e la responsabilità collettiva».
Udine, 10 giugno 2025