IN ITALIA 48 MILIONI DI CONTI CORRENTI

Diventa obbligatorio per le banche aprire i c/c. I dati della Fabi che fotografano la situazione attuale. Dal 2019 5,6 milioni di nuove aperture (+13,2%). Nel Nord Ovest il 38% dei “salvadanai” nazionali, Milano la città più bancarizzata con 8 milioni di c/c. Al Sud il 20% dei rapporti di famiglie e imprese

IN ITALIA 48 MILIONI DI CONTI CORRENTI

Diventa obbligatorio per le banche aprire i c/c. I dati della Fabi che fotografano la situazione attuale. Dal 2019 5,6 milioni di nuove aperture (+13,2%). Nel Nord Ovest il 38% dei “salvadanai” nazionali, Milano la città più bancarizzata con 8 milioni di c/c. Al Sud il 20% dei rapporti di famiglie e imprese

 

 

IN ITALIA 48 MILIONI DI CONTI CORRENTI

DAL 2019 5,6 MILIONI DI NUOVE APERTURE (+13,2%)

NEL NORD OVEST IL 38% DEI “SALDAVANAI” NAZIONALI

MILANO LA CITTÀ PIÙ BANCARIZZATA CON 8 MILIONI DI C/C

AL SUD IL 20% DEI RAPPORTI DI FAMIGLIE E IMPRESE

Il numero complessivo di conti correnti intestati a famiglie e imprese in Italia ha raggiunto, a fine 2024, quota 48.110.106, con un incremento di 5.611.749 unità rispetto al 2019, quando il totale si attestava a 42.498.357. Si tratta di una crescita del 13,2% in cinque anni, che è la conseguenza un aumento strutturale nell’utilizzo degli strumenti bancari da parte dei cittadini e del tessuto produttivo italiano. L’incremento può essere attribuito a diversi fattori: la digitalizzazione dei servizi bancari, che ha favorito l’apertura di nuovi conti, anche multipli, per esigenze personali o aziendali; la diffusione dei pagamenti elettronici, rafforzata anche dagli incentivi pubblici e dai limiti all’uso del contante; l’apertura di conti correnti online a costi più contenuti, più flessibili e spesso legati a strumenti di risparmio o investimento; la crescita delle partite Iva e delle microimprese, che comporta l’apertura di conti separati per la gestione fiscale e operativa. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, la crescita ha interessato tutte le macro-aree del Paese: il Nord Ovest si conferma la prima area per numero di conti, con 18,29 milioni nel 2024, in aumento del +19,2% rispetto al 2019; il Nord Est conta 10,42 milioni di conti, con una crescita del +10,9%; il Centro Italia ha raggiunto i 9,99 milioni (+8,4%); il Sud ha registrato 6,30 milioni di conti (+9,5%); le Isole chiudono con 3,11 milioni, in crescita dell’11,5%.

Nel 2024, la classifica delle prime 30 città italiane per numero di conti correnti intestati a famiglie e imprese conferma il primato delle grandi aree metropolitane e dei principali centri economici del Paese. In testa alla graduatoria c’è Milano, con 8.171.863 conti, pari al 17% del totale nazionale: un dato che riflette l’elevata concentrazione di attività economiche, il dinamismo del tessuto imprenditoriale e l’alto tasso di bancarizzazione del capoluogo lombardo. Segue Roma, con 4.387.201 conti e una quota del 9,1%, a testimonianza del peso della Capitale, sia come centro amministrativo che come polo di servizi e consumi. Al terzo posto si colloca Torino con 1.809.859 conti (3,8%), davanti a Napoli con 1.357.789 (2,8%). Completano la top ten Brescia (1.050.476), Bergamo (853.491), Firenze (855.054), Bologna (902.801), Palermo (546.722) e Bari (702.148). Tutte città che coniugano una forte presenza industriale, commerciale o amministrativa a una popolazione residente significativa. È interessante notare come numerose città di media dimensione occupino posizioni elevate, come Monza e della Brianza (648.893), Catania (481.187), Genova (656.065) e Salerno (512.891). Alcuni centri universitari o con una forte vocazione manifatturiera, come Padova, Verona, Modena e Parma, si collocano anch’essi nella parte alta della classifica. Infine, città del Mezzogiorno come Lecce, Caserta, Reggio Calabria, Cosenza, Taranto, Cagliari e Pescara dimostrano come la diffusione del conto corrente sia ormai capillare anche al Sud, pur con numeri inferiori rispetto al Nord, ma in progressiva crescita.

Per quanto riguarda le regioni, nel 2024, la Lombardia si conferma prima con 13.426.116 conti correnti, segnando un aumento di +2.673.712 conti (+24,9%) rispetto al 2019. Al secondo posto il Lazio conta 5.173.497 conti, con una crescita di +537.747 (+11,6%). Segue il Veneto con 4.041.141 conti (+466.465, +13,0%), e l’Emilia-Romagna con 3.936.817 conti (+298.189, +8,2%). La Toscana registra 3.126.442 conti, +145.462 rispetto al 2019 (+4,9%), mentre il Piemonte arriva a 3.575.813 conti, con un aumento di +235.058 (+7,0%). Seguono la Campania con 2.446.709 conti (+236.733; +10,7%), la Sicilia con 2.229.750 conti (+226.774; +11,3%) e la Puglia con 2.047.487 conti (+204.770; +11,1%). Nel gruppo intermedio, il Friuli-Venezia Giulia raggiunge 1.263.273 conti (+123.182; +10,8%), la Liguria 1.183.044 (+33.228; +2,9%), e il Trentino-Alto Adige 1.181.885 (+133.220; +12,7%). Le Marche ammontano a 1.108.709 conti (+60.422; +5,8%), la Sardegna a 883.586 (+93.197; +11,8%), l’Abruzzo a 722.050 (+39.928; +5,9%) e la Calabria a 702.031 (+43.021; +6,5%). Infine, le regioni meno popolate presentano numeri più contenuti: l’Umbria con 577.725 conti (+31.106; +5,7%), la Basilicata con 251.512 (+17.729; +7,6%), il Molise con 131.302 (+6.803; +5,5%) e la Valle d’Aosta con 101.209 conti (+4.995; +5,2%).

Nel Nord Ovest si registra il numero più elevato di conti correnti in Italia nel 2024, con 18.286.182 rapporti attivi, pari al 38% del totale nazionale. Rispetto al 2019, quando i conti erano 15.339.189, si rileva un incremento di 2.946.993 unità, pari a una variazione del +19,2%. Questo aumento è trainato soprattutto dalla Lombardia, che da sola rappresenta oltre il 27% dei conti nazionali. Nel Nord Est si contano 10.423.116 conti nel 2024, il 21,7% del totale nazionale. Nel 2019 erano 9.402.060, con una crescita assoluta di 1.021.056 conti e una variazione percentuale del +10,9%. L’incremento è distribuito in modo omogeneo tra Veneto, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. L’area del Centro Italia registra 9.986.373 conti correnti, pari al 20,8% del totale italiano. Nel 2019 erano 9.211.636, con un incremento di 774.737 unità e un aumento percentuale dell’8,4%. Spicca il contributo del Lazio e della Toscana, le due regioni più bancarizzate dell’area. Nel Sud, il numero totale di conti correnti nel 2024 è pari a 6.301.091, il 13,1% del totale nazionale. Nel 2019 erano 5.752.107, con una crescita di 548.984 conti e una variazione del +9,5%. Campania e Puglia sono le regioni con l’aumento più marcato, mentre Basilicata, Molise e Calabria mostrano incrementi più contenuti. Infine, le Isole totalizzano 3.113.336 conti correnti nel 2024, pari al 6,5% del totale nazionale, in crescita rispetto ai 2.793.365 del 2019. La differenza è di 319.971 unità, per una variazione del +11,5%. La Sicilia rappresenta la quota maggiore, seguita dalla Sardegna. Complessivamente, tutte le aree geografiche hanno registrato una crescita nel numero di conti correnti nel quinquennio 2019–2024, con una tendenza più accentuata al Nord, ma segnali positivi anche nel Mezzogiorno e nelle Isole, dove la diffusione dei servizi bancari continua a rafforzarsi.

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