BANCO BPM, SILEONI AL COORDINAMENTO FABI

Riuniti a Rimini i dirigenti sindacali del gruppo di Piazza Meda guidati da Gianpaolo Fontana. Il segretario generale: «l’identità del coordinamento fa la differenza»

BANCO BPM, SILEONI AL COORDINAMENTO FABI

A Rimini due giorni di lavori per il coordinamento Fabi del gruppo Banco Bpm, con la partecipazione di numerosi dirigenti sindacali provenienti da tutta Italia. Un appuntamento di importante confronto interno, con l’obiettivo di rafforzare la coesione del gruppo e affrontare con determinazione le sfide sindacali e industriali dei prossimi mesi.

 

Ad aprire i lavori è stato il coordinatore, Gianpaolo Fontana, che ha voluto sottolineare il clima positivo e la forte adesione. Ha ricordato che «il gruppo è vivo e coeso, segno di una grande voglia di partecipazione», evidenziando il valore della condivisione e della presenza attiva in una fase particolarmente delicata per la banca e per i lavoratori. Numerosi gli interventi dei delegati sindacali, che hanno portato all’attenzione temi concreti legati alla vita lavorativa e alle prospettive del gruppo.

Tra gli argomenti emersi, il ruolo della donna e il work-life balance, la crescita del proselitismo sindacale e il rafforzamento della rappresentanza nei luoghi di lavoro.

È stato inoltre affrontato il tema dell’integrazione e del parallelismo tra Milano e la banca, con un’analisi approfondita degli aspetti positivi e delle criticità, in una fase di importanti trasformazioni organizzative e strategiche.

Sempre nel corso della prima giornata è intervenuto anche il segretario nazionale Giuliano Xausa, che ha sottolineato come la collaborazione con Assonova rappresenti uno strumento strategico per rafforzare il proselitismo e portare iscritti all’interno del sindacato.

Seconda giornata di lavori caratterizzata dalla partecipazione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, che ha rivolto un saluto ai presenti e ha affrontato i principali temi politici e sindacali di questa fase.

Quindi, un passaggio sul tema golden power e il futuro della banca: «Che ruolo vogliamo giocare noi all’interno del coordinamento per tutelare la banca e chi vi lavora? Ricordate che è l’identità del coordinamento che fa la differenza. Il nostro destino lo decidiamo noi, senza delegare ad altri le scelte che devono restare nostre», ha detto. Sileoni ha poi ricordato la scadenza del contratto nazionale prevista per marzo, tracciando la linea strategica per i prossimi mesi e richiamando all’impegno comune. Non è mancato un riferimento al tema della rappresentatività e del proselitismo, elementi fondamentali per la forza del sindacato: «Se noi manteniamo in alto la nostra bandiera, la bandiera della Fabi, possiamo raggiungere i nostri obiettivi, grazie anche alle innumerevoli iniziative importanti che portiamo avanti».

In chiusura, spazio alle domande dei presenti in sala.

Rimini, 7 ottobre 2025