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BANCOBPM – SINDACATI, INTESA SU TUTELA DEI DATI RISERVATI
È stato siglato ieri sera da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Unisin, e dai vertici aziendali l’accordo per l’introduzione nel gruppo del sistema “Data Loss Prevention” finalizzato a proteggere, ed evitare, la dispersione di informazioni di carattere personale. Fontana: «Riteniamo ancora una volta adeguatamente tutelato tutti i colleghi»
È stato raggiunto ieri un accordo tra le organizzazioni sindacali e BancoBpm per l’introduzione del sistema “Data Loss Prevention”, uno strumento progettato per rafforzare la sicurezza informatica del gruppo, prevenire la dispersione di dati sensibili e garantire la piena tutela della privacy dei lavoratori.
L’intesa definisce limiti chiari, finalità esclusivamente protettive e un perimetro che impedisce qualsiasi utilizzo dello strumento a fini valutativi o disciplinari.
«Abbiamo firmato un importante accordo che riteniamo rispecchi un corretto equilibrio tra quelle che sono le esigenze aziendali e la salvaguardia dei diritti delle colleghe e dei colleghi rispetto ad un tema particolarmente variegato ed insidioso» commenta il coordinatore Fabi BancoBpm, Paolo Fontana.
«Ci sono diversi punti qualificanti di assoluta rilevanza a salvaguardia e tutela dei colleghi – prosegue Paolo Fontana – quali l’esclusivo utilizzo ai fini di sicurezza informatica e protezione dei dati con l’unica finalità di prevenire rischi di danni al patrimonio di dati e di informazioni aziendali. Resta, di conseguenza, assolutamente esclusa la possibilità di utilizzi ai fini della valutazione della prestazione e ai fini disciplinari, fatti salvi i casi di attività fraudolenta, esfiltrazione di dati e attacco cyber».
L’ azienda fornirà dettagliata e trasparente informazione a tutto il personale, con l’impegno a confrontarsi preventivamente con le organizzazioni sindacali in merito all’eventuale attivazione di ulteriori strumenti informatici di “Data Loss Prevention”.
«Riteniamo di aver ancora una volta adeguatamente tutelato le colleghe ed i colleghi nell’ottica di evitare che un utilizzo improprio dei dati possa creare loro nocumento ed esporli a rischi» ha concluso Paolo Fontana.
Milano, 21 novembre 2025

