FABI PORDENONE IN CATTEDRA: AL CENTRO IL SETTORE DEL CREDITO COOPERATIVO

Incontro organizzato dal sindacato e del consorzio universitario e rivolto agli studenti della triennale in Banca e finanza. Baù: «occasione importante per permettere ai giovani di orientarsi nel mondo del lavoro».

FABI PORDENONE IN CATTEDRA: AL CENTRO IL SETTORE DEL CREDITO COOPERATIVO

Dibattito animato e approfondimento molto apprezzato quello organizzato dalla Fabi e dall’Università di Pordenone: focus sulle mansioni, i ruoli, il contratto e il tipo di formazione che servono ad un bancario per lavorare nel settore delle Bcc.

«È un piacere e un onore – ha detto il coordinatore Fabi Pordenone, Michele Baù - poter svolgere, anche se per poche ore, il ruolo di guida per questi ragazzi che tra poco tempo saranno parte attiva di un mondo, quello del credito, che la Fabi rappresenta con orgoglio e competenza ormai da anni. L’incontro è stato una preziosa occasione di confronto che i ragazzi hanno colto con domande e osservazioni ed è stato talmente apprezzato che lo riproporremo, magari approfondendo il settore Abi. La scelta di occuparci delle Bcc è stato dettato dal fatto che nel nostro territorio ci sono molte assunzioni in questo settore e abbiamo ritenuto utile, per i ragazzi, conoscerlo meglio».

L’evento ha visto la partecipazione di circa un centinaio di giovani studenti che hanno ascoltato con attenzione e curiosità l’intervento di Michele Baù: dai percorsi di carriera ai i ruoli professionali per arrivare a parlare a tutto tondo delle opportunità del mondo Bcc, stipendi e accessori del contratto annessi.

Molto dibattuto dai ragazzi il tema dell’inserimento delle donne nel mondo del lavoro e apprezzata anche l’introduzione del professor Stefano Miani, responsabile del dipartimento Banca e finanza.

Infine gradita l’iniziativa Fabi di creare due borse di studio per tesi sul mondo bancario: preziosi fondi che verranno erogati nel prossimo semestre e destinati a promuovere la ricerca sui temi del lavoro nel settore bancario e cooperativo e a valorizzare contributi di interesse collettivo.

Pordenone, 2 dicembre 2015