PRIMO SOCCORSO, A BERGAMO 60 NUOVI FORMATI GRAZIE ALLA FABI

Prosegue l’impegno della struttura provinciale dedicato alla formazione e alla sicurezza. Algeri: «Ogni persona istruita è una risorsa per l’intera comunità».

PRIMO SOCCORSO, A BERGAMO 60 NUOVI FORMATI GRAZIE ALLA FABI

Si è svolta ieri, nella suggestiva cornice “Al Pozzo dell’Immacolata”, la cerimonia di consegna degli attestati ai partecipanti del corso di primo soccorso BLSD – corso che insegna le tecniche di rianimazione cardiopolmonare (RCP) e l'uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) per intervenire in caso di arresto cardiaco - organizzato dalla Fabi di Bergamo.

Un appuntamento dedicato alla formazione e alla sicurezza della comunità che ha coinvolto circa 60 persone, con una trentina di corsisti presenti alla cerimonia.

L’iniziativa rientra nell’impegno pluriennale della struttura bergamasca nella diffusione della cultura del primo soccorso: da anni il sindacato promuove corsi BLSD rivolti ai lavoratori del credito e ai cittadini, con l’obiettivo di ampliare la capacità di intervento nelle situazioni di emergenza.

Il corso, riconosciuto a livello europeo e conforme alle linee guida internazionali, fornisce ai partecipanti competenze fondamentali e tecniche formative. Il programma prevede una lezione in presenza di circa cinque ore, integrata da un modulo di autoapprendimento online; i corsi vengono organizzati nei mesi di maggio, giugno, luglio, settembre e ottobre.

Durante la cerimonia è intervenuto il segretario provinciale Fabi Bergamo, e istruttore AREU ed EFR, Giuseppe Algeri, sottolineando il valore sociale dell’iniziativa: «Sono diversi anni che la Fabi di Bergamo investe con convinzione nella formazione BLSD e nel primo soccorso. Ogni persona istruita è una risorsa per l’intera comunità: conoscere le manovre salvavita significa poter intervenire nei primi minuti, quelli decisivi, e aumentare in modo significativo le possibilità di sopravvivenza di chi si trova in arresto cardiaco. Continueremo su questa strada, consapevoli che la formazione è uno strumento di sicurezza e responsabilità collettiva. Con questo progetto, la struttura bergamasca conferma il proprio ruolo non solo nella tutela dei lavoratori, ma anche nella promozione di una vera cultura della prevenzione sul territorio. La cerimonia di ieri non è stata soltanto un momento celebrativo, ma la testimonianza concreta di un impegno che si rinnova anno dopo anno: costruire una comunità più preparata, consapevole e pronta a intervenire quando davvero conta» ha concluso Algeri.

Bergamo, 4 dicembre 2025